CORONAVIRUS “: L’ASP SE NE FOTTE DEL COMUNE DI ACI SANT’ANTONIO, NON COMUNICA E TROPPE FALLE NEI TRACCIAMENTI” GRIDO DI ALLARME DEL SINDACO

Palazzo di Giustizia di Catania e la “Statua della Polemica” - itCatania

 

ASP – COMUNE DI ACI SANT’ANTONIO: E’ DOVERE DELLA MAGISTRATURA ETNEA – DICIAMO NOI DI SUD LIBERTA’-L’INTERVENTO DEL PUBBLICO MINISTERO DEL TRIBUNALE

 

 Caruso:  ” I cittadini telefonano all’Asp che non risponde e sono in isolamento domiciliare.”    -E’ una indecenza.        “Situazione insostenibile, noi amministratori lasciati soli nella tempesta”

Le comunicazioni dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania ai Comuni risultano ancora imprecise e non puntuali, e troppi cittadini si trovano confinati in un limbo dal quale sembrano non vedere uscita: questo quanto affiora dal confronto fra i dati pervenuti in merito al tracciamento dei casi positivi al Covid-19 e i numeri del territorio che emergono quotidianamente dalle informazioni in entrata al Comune di Aci Sant’Antonio.

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Il Sindaco, Santo Caruso, lancia un grido di allarme: “Si tratta di una situazione insostenibile! Noi amministratori siamo lasciati soli nella tempesta, a fare da baluardo, da filtro coi cittadini. L’ASP mi segnala casi di isolamento domiciliare dal 2 settembre, e questo non è tollerabile. Di contro ci sono cittadini confinati in casa e in attesa del tampone da giorni e giorni, cittadini che cercano di mettersi in contatto con l’Azienda Sanitaria e non ci riescono, provando quindi ad ottenere risposte dal Comune, risposte che però il Comune non può avere.
Fra queste ci sono anche quelle legate alla gestione dei loro rifiuti:sappiamo, come da Ordinanza Regionale, che non possiamo gestirli noi perché sono da ritenere rifiuti speciali, come fossero ospedalieri, e ad occuparsene dev’essere l’ASP, che però non lo fa, rischiando di far scoppiare un’ulteriore emergenza di tipo igienico-sanitario. Ho indirizzato una lettera all’Azienda Sanitaria proprio per sottolineare questo problema, ma non ho avuto risposta. Ancora una volta.
“Quanto evidenzio, però, non è finalizzato ad uno scontro con l’Azienda Sanitaria – continua il primo cittadino – e questo dev’essere chiaro: io ed altri Sindaci della Città Metropolitana di Catania cerchiamo una sponda, non un conflitto. E lo abbiamo anche detto al Governo Regionale in una nota ufficiale legata all’ANCI: non possiamo più sostenere una situazione simile, che ci vede quotidianamente incollati al telefono, costretti quasi ad abbandonare la mole di lavoro legato alla quotidiana
amministrazione che tutti i giorni ci aspetta.
“Quello che emerge allo stato attuale è che l’apparato di comunicazione dell’ASP non funziona, è carente, sia nei contatti con i cittadini che con le amministrazioni: serve un interlocutore attendibile e costantemente raggiungibile. Ci sono intere famiglie isolate, che non trovano risposte, perché solo l’ASP ha le risposte e risulta quasi impossibile contattarla: sarebbe necessario per questa gente un numero dedicato. Come devono continuare ad andare avanti queste persone, senza lavoro, senza contatti, senza prospettive a breve termine?
“Chiediamo di essere ascoltati, e chiediamo risposte e mezzi per agire con efficacia – ha concluso – altrimenti la situazione rischia di peggiorare seriamente. Il Governo Regionale, che ha il dovere di far funzionare correttamente l’apparato sanitario in Sicilia, intervenga adesso”.

Approvato il bilancio di previsione: un miglior futuro attende Aci Sant’Antonio

Caruso: “Impegnati oltre tremilioni e mezzo di euro rispettando i tempi: un guadagno per la comunità

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Approvato il bilancio di previsione del Comune di Aci Sant’Antonio.

È stata una seduta di Consiglio particolarmente importante quella che si è tenuta nel corso della mattinata di ieri presso Palazzo Cantarella: tra gli argomenti all’ordine del giorno, infatti, oltre alle tariffe Tari per l’anno 2020 (che rimarranno invariate tranne che per i commercianti, per i quali verrà ridotta alla luce dei minori introiti legati all’attuale periodo storico, con una riduzione maggiore per chi ha dovuto tenere chiusa l’attività per un periodo maggiore) e al Documento Unico di Programmazione 2020/2022, spiccava quello inerente il Bilancio di previsione del 2020 e il Bilancio pluriennale 2020/2022… La relativa votazione ha dato esito favorevole al documento finanziario.
Fra le voci dei capitoli di spesa, infatti, appaiono importanti interventi che in alcuni casi contribuiranno a modificare l’aspetto di Aci Sant’Antonio, migliorandolo, oltre che a portare vantaggi decisi alla comunità: da quello inerente la sistemazione del centro storico all’arredo urbano, fino agli attesissimi lavori all’interno del Parco di Casalotto, passando poi per gli interventi al cimitero comunale e a quelli su diversi immobili e nelle scuole (e fra questi vanno evidenziati quelli per la palestra nella frazione di Santa Maria La Stella).

 

Immagine di Lucia Daniela Rapisarda

Lucia Rapisarda (Presidente Consiglio comunale)

È stata una seduta di grande importanza – ha dichiarato il  Presidente del Consiglio locale, Lucia Rapisarda – e sono lieta del fatto che i lavori si siano svolti in maniera lineare, pacata, con interventi equilibrati e ragionati. Sono state prese decisioni importanti, e di tutto questo trae vantaggio l’intera comunità”.

Il Sindaco, Santo Caruso (nella foto ), spiega il significato  dell’approvazione del bilancio: “Sono stati impegnati oltre tremilioni e mezzo di euro, e lo abbiamo fatto rispettando i tempi. Si tratta di decisioni importanti che testimoniano il buon lavoro svolto da tutti: dalla Giunta, dal Consiglio, dalle Commissioni, dagli Uffici. Sono particolarmente contento per il Parco di Casalotto, che dopo decenni di dibattiti, di errori, di battaglie vedrà finalmente un intervento che gli restituirà l’aspetto che merita”.
Si apprende che alla  fine della seduta il primo cittadino ha  evidenziato, insieme al Responsabile del Settore Finanziario, la possibilità di apportare modifiche al bilancio fino a novembre (ad esempio chiamando in causa le Consulte),  rilevando  le difficoltà legate al drammatico momento storico, difficoltà legate soprattutto al reperimento di fondi per interventi volti al sociale, avendo attualmente a che fare,ad esempio, con i ritardi della Regione in merito ai fondi legati ai buoni spesa.