Raid Israele su Rafah, 45 morti, riunione emergenza Onu e premier israeliano: “Tragico incidente”

Rafah sotto assedio. Carri armati e blindati schierati al confine. Israele  verso l'attacco

 

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione di emergenza per discutere del raid israeliano contro una tendopoli a Rafah in cui sono morte almeno 45 persone tra cui i due comandanti di Hamas, veri obiettivi d’Israele.. La riunione, ha reso noto un diplomatico delle Nazioni Unite citato dalla Cnn, è stata richiesta dall’Algeria. L’incontro a porte chiuse è previsto per le 15.30 locali….

Intanto un nuovo attacco di Israele a Tal as-Sultan, a ovest di Rafah, avrebbe provocato 7 morti si legge su Al Jazeera che riferisce di un bombardamento da parte dell’Idf sulle tende che ospitano i palestinesi sfollati nell’area.

Sono saliti a circa un milione i palestinesi fuggiti da Rafah nel corso delle ultime tre settimane, ha annunciato l’agenzia dell’Onu Unrwa. “Non hanno nessun posto sicuro dove andare tra i bombardamenti” e si spostano in condizioni di “mancanza di cibo e acqua”, tra “cumuli di rifiuti e in condizioni di vita inadeguate”. Fornire loro assistenza e protezione sta diventando quasi “impossibile”…

Netanyahu: “Tragico incidente, volevamo colpire solo due comandanti nemici”

Il premier israeliano ha definito il raid un tragico incidente: le vittime provocate dall'”omicidio mirato” di “terroristi” di Hamas sono state un tragico incidente , volevamo colpire solo due comandanti nemici. “Nonostante i nostri sforzi per non fare loro del male, c’è stato un tragico incidente – – Stiamo indagando sull’incidente”. “Per noi è una tragedia, per Hamas è una strategia”..Anche l’Onu ha disposto un’indagine a riguardo..

Sarebbero 45 le persone rimaste uccise e 249 quelle rimaste ferite nel raid: 23 delle 45 vittime sarebbero donne, bambini e anziani. “Io continuerò a combattere fino a quando sarà issata la bandiera della vittoria” e “non intendo porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti” perché “se cedessimo tornerebbe il massacro, se ci arrendessimo consegneremmo una grande vittoria al terrore, all’Iran”, ha detto ancora Netanyahu.

Negoziati lontani

Dopo il massacro di Rafah: Hamas ha infatti informato i mediatori che non parteciperà ad alcun negoziato con Israele  che non ferma la guerra. I negoziati si sono interrotti tre settimane fa dopo che Israele ha respinto l’ultima bozza approvata da Hamas, accusando l’Egitto di avere “unilateralmente apportato modifiche fondamentali”.

Carri armati pronti, “operazione necessaria a Rafah,per eliminare i restanti battaglioni di terroristi di Hamas” Di diverso avviso gli alleati

 

Carri armati schierati sul confine. Rafah attende l ...

 

 

carri armati israeliani  sono pronti per le battute finali ,si sono spinti nella parte orientale di Rafah, raggiungendo alcuni quartieri residenziali della città di confine meridionale, dove più di un milione di persone si sono rifugiate dopo essere state sfollate a causa della guerra contro Hamas a Gaza.

Gli alleati internazionali di Israele hanno ripetutamente esortato a non effettuare un’incursione di terra a Rafah, dove si trovano i rifugiati.
Tel Aviv dal canto suo afferma che sta agendo per evacuare i civili prima di muoversi in nuove aree. Afferma che un’operazione a Rafah è necessaria come parte del suo sforzo per eliminare i restanti battaglioni operativi di Hamas.

Tentativi di accordi sulla liberazione degli ostaggi si susseguivano ma le posizioni restano ancora inconciliabili; a mediare l’Egitto che, secondo funzionari israeliani, teme l’ondata dei  “profughi di guerra” palestinesi che proprio in seguito al paventato attacco potrebbero riversarsi nel Sinai e quindi ha tutto l’interesse di chiudere un accordo con Hamas, o più semplicemente di proporgli un accordo.

Intanto il gruppo yemenita Houthi, sostenuto dall’Iran, ha rivendicato di aver preso di mira la nave israeliana Msc Darwin nel Golfo di Aden, colpendola con missili navali e droni”.

 

In un resoconto delle sue attività, l’Idf ha dichiarato che le sue forze hanno eliminato diverse cellule armate in combattimenti ravvicinati sul lato gazanese del valico di frontiera di Rafah con l’Egitto. Nella parte orientale della città, ha detto, ha anche distrutto cellule di uomini armati e una postazione di lancio da cui venivano sparati missili contro le truppe dell’Idf.

L’amministrazione Biden ha intanto comunicato al Congresso che intende inviare un nuovo pacchetto di oltre 1 miliardo di dollari in armi e munizioni a Israele,  Si tratta della prima spedizione di armi a Israele annunciata dall’amministrazione da quando, all’inizio del mese, ha sospeso un altro trasferimento di armi, consistente in 3.500 bombe ad alto potenziale. L’amministrazione ha dichiarato di aver sospeso il precedente trasferimento per evitare che Israele usasse le bombe nella sua crescente offensiva a Rafah

 

 

Raid a Rafah: 63 morti. Due ostaggi israeliani liberati nella notte

Esplosioni a Rafah - Afp

Due ostaggi israeliani liberati nella notte

 

Le forze di difesa israeliane comunicano che due ostaggi israeliani rapiti da Hamas sono stati liberati nella notte nel corso di una operazione a Rafah, nel sud di Gaza, condotta da Idf, Agenzia di sicurezza e polizia.

Ecco il comunicato degli israeliani: “
“Durante un’operazione congiunta tra Idf, l’Agenzia di sicurezza e polizia israeliana, due ostaggi israeliani del Kibbutz Nir Yitzhak sono stati salvati: Fernando Simon Marman (60 anni) e Louis Har (70 anni)” recita la nota dell’esercito israeliano, che spiega come entrambi gli ostaggi liberati siano stati trovati in buone condizioni mediche e trasferiti in Israele per ulteriori accertamenti.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito su X “impressionante” l’operazione dell’esercito, aggiungendo di averla seguita dal Centro di comando insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu e agli alti comandanti. Entrambi gli ostaggi erano stati rapiti dal kibbutz Nir Yitzhak, ha aggiunto, vicino al confine con Gaza, il 7 ottobre, quando circa 1.200 persone furono uccise e più di 240 prese in ostaggio.

Al Jazeera: “63 morti in raid a Rafah”.

Tutta la  “serie di attacchi contro obiettivi terroristici”, affermano le forze israeliane, nella zona Shaboura di Rafah. Secondo al Jazeera, almeno 63 persone sono state uccise durante raid contro due moschee nella città nel sud della Striscia. Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che almeno 50 persone sono state uccise negli attacchi e il bilancio delle vittime è ancora in aumento.  Israele è deciso ad avanti nel conflitto fino “all’eliminazione di ogni gruppo terroristico presente ad Hamas” …