Esecuzione di abbattimento, da parte di un insensibile ed inutile “Corpo Forestale”, dell’Orso M90,condannato a morte da un decreto tenebroso ( e “velocissimo”) dal Presidente Fugatti della provincia di Trento

L'orso M90 - (Fotogramma)

L’Orso M90 ucciso dalle Istituzioni italiane, Presidente della Provincia di Trento e Corpo Forestale

 

di   RAFFAELE LANZA

 

L’orso M90 è stato ucciso. Nel corso del pomeriggio di ieri, martedì 6 febbraio, è stata data esecuzione al decreto firmato  dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’esemplare tramite abbattimento. Lo comunica- con molta fretta prima della ipotizzabile pioggia di critiche – la Provincia autonoma di Trento.  

Cosa dire?   Siamo in un Paese in cui tanti Stati e persone invidiano la nostra democrazia e civiltà. Poi episodi come questi proiettano le istituzioni italiane -Provincia di Trento e Corpo Forestale esecutrice – al periodo buio del Medioevo e della legge della giungla.    Possibile che il Presidente Fugatti , persona che deve incontrare il consenso della popolazione per ricoprire la carica che occupa, non abbia aperto un democratico dibattito sull’ipotesi di abbattimento dell’Orso M90?          Possibile che una persona del genere  non abbia immaginato o pensato di trovare un’altra soluzione alternativa all’uccisione del plantigrado?
Ma esiste anche una precisa corresponsabilità: quella del Corpo Forestale.       Si sa che il Corpo Forestale tra le sue prerogative e peculiarità annovera la tutela dell’ambiente e , quindi anche degli animali che vi popolano.  I vertici del Corpo Forestale non hanno pensato ad un altro rimedio al barbaro abbattimento?   Non possono rifiutare di eseguire quei “decreti”  discutibili se non illeciti, certamente immorali di fronte alla legge di Dio e del tutto contrastante – se non il contrario dei loro compiti istituzionali-  con le loro mansioni di “vigilantes dell’ambiente?     Non si professano loro gli “angeli custodi” degli animali dei parchi?      Ma non fateci ridere …..      Facile sbrigare il lavoro premendo il grilletto di una carabina alla pari di un killer appostato nell’ombra. Vergogna!
Questa uccisione rivela ancora una volta l’insensibilità e la mancata autonomia decisionale di un organismo che avrebbe potuto – e , secondo noi, anche dovuto- rifiutare l’ingrato compito di uccidere l’orso
Non si poteva rifiutare di fronte ad una Ordinanza?   Non scherziamo, il Corpo Forestale è fatto di uomini pensanti e non di robot artificiali.   Che vergogna, Presidente Fugatti e vertici Corpo Forestale.
Questo il comunicato : ”Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole: l’animale è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari. M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane”.

Più volte aveva seguito intenzionalmente le persone. Episodio culmine lo scorso 28 gennaio, quando aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva confermato la necessità di rimuovere l’orso M90 al più presto”.

IL  MINISTRO PICHETTO FRATIN: “LA SOPPRESSIONE NON DOVEVA ESSERE L’UNICA ALTERNATIVA MA UNA SOLUZIONE ESTREMA”
Pichetto Fratin a Ecomondo spiega le linee guida del governo sull'ambiente - la Repubblica
Ministro dell’Ambiente Fratin

Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin- ( nella foto ) -si sa- ha commentato l’abbattimento dichiarando che “la soppressione non può essere l’unica alternativa”, ma piuttosto “una soluzione estrema”.

Afferma inoltre di aver  “mobilitato tutte le strutture che fanno capo al ministero per definire una strategia tempestiva”, così che in futuro si possano individuare soluzioni che garantiscano “una convivenza pacifica nei territori”.

Oipa: “una vera esecuzione la caccia all’orso. Le  carabine erano già fumanti mentre si pubblicava il decreto…”

“Quella della Provincia Autonoma di Trento è una politica miope e nemica degli animali, che non tutela la biodiversità. Il presidente Fugatti è sordo anche alle istanze dell’opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico degli animali”. Lo sostengono i vertici dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che annunciano l’intenzione di presentare una richiesta di accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda “perchè nella scarna nota della Provincia non viene spiegato come abbiano eseguito la sentenza, se con armi da fuoco o con l’intervento di un veterinario”.

La denuncia arriva anche da Lav (Lega anti-vivisezione): “Mentre pubblicavano il decreto di uccisione erano già pronti con le carabine per impedirci di difendere l’orso”. Una “caccia all’orso”, l’ha definita Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici dell’associazione, iniziata con “una vera e propria esecuzione”.

I tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e la notizia di esecuzione della condanna “ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti – commenta Vitturi –. Tutto questo è stato studiato a tavolino per impedirci di intervenire in difesa di M90, un giovane orso di appena 3 anni, da poco indipendente dalla madre”