Tangenti in Lombardia , Mafia e ‘Indrangheta, Dino Giarrusso interviene sulla necessità del rigore

Foto C.Di Loreto- Il deputato catanese Dino Giarrusso

Registriamo l’intervento di Dino Giarrusso su “Sud Libertà” con un commento sull’inchiesta che com’è noto- ha determinato 43 provvedimenti giudiziari in Lombardia ed appalti truccati della mafia ed ‘indrangheta  Noi di Sud Libertà  – sia consentito- abbiamo un’idea diversa sulla libertà di una persona che non è riconosciuta colpevole sino a condanna definitiva. Solo il giudizio di Dio diventa definitivo davvero.Il rischio forte è che questo rigore sulla morale può far accrescere a dismisura il potere incontrollato, confuso, e sostitutivo della Magistratura italiana che, in tanti casi, ha ” inventato” ingiustizie piccole e clamorose.  Ecco l’intervento dell’On. Giarrusso :

 

«Politica corrotta per spartirsi appalti pubblici : basta transigere su chi mette il nostro Paese in mano alla mafia. È una vergogna per tutti».
Dino Giarrusso, del Movimento 5 Stelle ,catanese,  commenta così la notizia dell’operazione antimafia in Lombardia per un giro di tangenti e appalti truccati a favore della ’ndrangheta, che vede coinvolti diversi esponenti politici di Forza Italia, tra cui l’attuale candidato alle imminenti elezioni europee Pietro Tatarella, già in carcere. Il bilancio per i diversi filoni d’inchiesta è di 43 ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri di Monza e dalla Guardia di Finanza di Varese a cui si aggiunge una richiesta di autorizzazione inviata alla Camera dei Deputati per l’arresto del parlamentare azzurro Diego Sozzani per finanziamento illecito.

«Un brutto colpo per gli avversari, ma non c’è purtroppo niente di cui gioire, è un’amara verità che danneggia ancora una volta la reputazione del nostro Paese – dichiara Giarrusso – leggere di associazione a delinquere di stampo mafioso, abuso d’ufficio, finanziamento illecito ai partiti e corruzione, non può che indignare a prescindere dalla rilevanza dei fatti in pieno clima elettorale. Al di là delle responsabilità penali che verranno accertate, chi balza alle cronache per il coinvolgimento in fatti di questo peso, non è degno di rappresentare i cittadini.

Qualora le accuse dovessero essere confermate, ci troveremmo davanti all’ennesima espressione di una vecchia classe politica che ancora una volta ha anteposto i propri (sporchi) interessi al bene comune che dovrebbe guidare l’operato di chi governa e amministra un Paese a tutti i livelli, dal consiglio municipale alla rappresentanza dei cittadini in Parlamento e in Europa. Corteggiati dalle cosche e attratti dal malaffare, certi partiti hanno già dimostrato di perdere il pelo ma non il vizio.

 Il nostro rigore morale dovrebbe essere condiviso da tutti, dovrebbe essere la norma cui una forza politica seria e rispettosa del proprio ruolo non dovrebbe mai venire meno. La corruzione e la mafia sono un cancro che troppo a lungo si è insinuato tra politici e imprenditori senza scrupoli né dignità, tanto al Sud quanto al Nord, come hanno mostrato le più recenti inchieste giudiziarie. Ma indignarsi non può essere la sola risposta. Serve reagire, lottare contro questa montagna di letame che è la mafia e non transigere più su chi ci sguazza dentro e presta il fianco del nostro Paese a tutto ciò. Possiamo farlo mettendo in campo persone che facciano la differenza, come stiamo già facendo con il governo del cambiamento. Mi auguro – conclude Giarrusso – che alle europee i cittadini siciliani, sardi e di tutto il Paese sappiano scegliere chi curerà davvero i loro interessi e sappiano punire le forze politiche che oggi, ancora una volta, si dimostrano indegne di rappresentar gli italiani».

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