Se guardiamo pure il bilancio della Regione ci sorprendiamo come le Procure non siano intervenute al controllo delle finalità dei finanziamenti avuti dai “favoriti”. E’ un discorso automatico, non necessita neppure la denuncia sui singoli casi specifici.
Le sollecitazioni provengono da vari onorevoli, tanti referenti dei vari settori/dipartimenti ma la stanza dei comandi per far scorrere il fiume di denaro è affidato ad alcuni uomini politici ed entità:
Gianfranco Miccichè, il presidente dell’Ars, e Sandro Pappalardo, l’assessore al turismo, poi l’assessorato -dipartimento ai Beni culturali con le richieste dei Soprintendenti e dirigenti di strutture e l’assessorato all’Agricoltura. Un regolamento dell’Assemblea parlamentare siciliana concede al presidente dell’Ars il potere di dare contributi a chiunque, enti e comuni per la progettazione e realizzazione di eventi culturali per un importo fino a 15 mila euro.. Contributi al progetto archeologico “Aetna Hadriani” e agli eventi religiosi a discrezionalità del presidente dell’Ars, soldi pure per i “riti funerari nella Preistoria”, sul “mistero della Baronessa di Carini” e via dicendo oltre cento finanziamenti a fine luglio scorso.