Il Presidente Mattarella a Porto per la 18° Riunione informale del Gruppo Arraiolos

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i Capi di Stato per la XVII riunione del gruppo Arraiolos

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la prima sessione di lavoro su: “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina” ,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la seconda sessione di lavoro su: “La strada verso l’imminente elezione del Parlamento Europeoe altre sfide dell’Unione Europea”,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Rumen Radev Presidente della Repubblica di Bulgaria,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Rumen Radev Presidente della Repubblica di Bulgaria,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa occasione  del XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Rumen Radev Presidente della Repubblica di Bulgaria,in occasione della XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante le dichiarazioni alla stampa occasione  del XVIII riunione dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -informa il Quirinale- ha partecipato, a Porto, alla diciottesima Riunione informale del Gruppo Arraiolos, che riunisce i Capi di Stato senza funzioni esecutive dell’Unione Europea.

Erano presenti i Presidenti di Bulgaria, Rumen Radev, Croazia, Zoran Milanovic, Slovenia, Natasa Pirc Musar, Estonia, Alar Karis, Finlandia, Sauli Niinistö, Grecia, Katerina Sakellaropoulou, Ungheria, Katalin-Novák, Irlanda, Michael Higgins, Lettonia, Edgars Rinkēvičs, Malta, George Vella e Polonia, Andrzej Duda.

Nel corso della Riunione si sono svolte due sessioni di lavoro: la prima, in mattinata, dedicata al tema “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina”; la seconda sessione, al termine della colazione di lavoro offerta dal Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, incentrata su “La strada verso l’imminente elezione del Parlamento Europeo e altre sfide dell’Unione Europea”.

Al termine, i Capi di Stato hanno rilasciato dichiarazioni stampa congiunte.

A margine dei lavori, il Presidente Mattarella ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente della Repubblica di Bulgaria, Rumen Radev.

Il Presidente Mattarella nei Giardini del Quirinale aperti a persone con fragilità

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

Palazzo del Quirinale, 02/06/2023 (II mandato)Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

 

 

 

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

Palazzo del Quirinale, 02/06/2023 (II mandato)Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’apertura dei Giardini del Quirinale alle categorie fragili per la Festa nazionale della Repubblica

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato nel pomeriggio di ieri  i circa 2000 cittadini che hanno visitato i Giardini del Quirinale in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica.

L’apertura al pubblico dei Giardini è stata dedicata, come lo scorso anno, alle persone con fragilità. L’individuazione degli ospiti è stata curata dalle associazioni a carattere nazionale rappresentative delle categorie.

In concomitanza dell’apertura dei Giardini, per la prima volta si sono esibiti al Quirinale il Coro Giovanile Italiano della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (Feniarco), la Banda Musicale Giovanile del Piemonte dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (ANBIMA) e, come lo scorso anno, la Banda Interforze.

 

 Roma, 02/06/2023 (II mandato)

L’intervento di Mattarella a Norcia : “…La pace è in pericolo.Per essa, per la pace, per l’affermazione dei valori della libertà, gli italiani devono essere intransigenti, determinati,uniti nel nostro Paese”

 

 

 

Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti. Saluto e ringrazio la Presidente della Regione, il Commissario alla ricostruzione, il Sindaco, i Sindaci di Subiaco e di Cassino, il Vescovo che ci ha ospitato poc’anzi nella casa di Benedetto, l’Abate di Montecassino.

Un saluto cordiale a tutti.

Dall’agosto del ’16 al gennaio del ’17 questo territorio è stato profondamente ferito, con effetti distruttivi drammatici in un’area vastissima.

Il lavoro di ricostruzione è stato di grande impegno. È di grande impegno. È partito ottenendo dei risultati, anche importanti, ma con la consapevolezza che vi è tanto ancora da fare.

Dopo due anni in cui –  come poc’anzi ricordava la Presidente Tesei – ai danni del terremoto si è aggiunta la gravità della pandemia e delle difficoltà e delle sofferenze che questa ha arrecato. Queste zone hanno sofferto ancor di più di altre proprio per le condizioni di base in cui si trovavano. Anche per questa consapevolezza del molto che vi è ancora da fare, la prima tappa che abbiamo fatto questa mattina è stata nelle abitazioni provvisorie di chi ancora deve vivere in queste strutture in attesa della propria casa definitiva.

Questo territorio – Norcia, l’Umbria, l’area del cratere – reca i segni delle lacerazioni che il terremoto ha provocato. Presenta anche segni di ripresa. Il Commissario Legnini – che ringrazio per il suo impegno – poc’anzi ci ha esposto numeri e dati di un processo difficile e impegnativo, vastissimo di ricostruzione che ottiene risultati con un impegno dovuto alle amministrazioni locali, alle Regioni, al Commissario, alle Province, con un impegno corale che è l’unica modalità che consente di ottenere risultati senza dilungarli nel tempo.

Sono lieto, ad esempio, di avere sentito che molte opere pubbliche saranno “cantierizzate” nei prossimi mesi; che per l’ospedale di Norcia è stata avviata la procedura di affidamento dei lavori e sarà, quando sarà realizzato ed aperto, un grande traguardo per questo Comune.

Ecco, in tutto questo intreccio di risultati conseguiti, di attese sofferte, che numerose ancora rimangono, di opere da realizzare, di tante cose ancora da fare, si colloca questa mia visita che ha questo semplice significato: il tempo trascorso, il lungo tempo trascorso, non attenua l’impegno della Repubblica per le zone colpite dai terremoti, ma semmai lo rafforza.

E in questa condizione vorrei sottolineare anche il significato quasi simbolico che questo appuntamento ha, qui a Norcia, occasionalmente rivestito.

Poc’anzi il Sindaco ha acceso la Fiaccola tratta dalla Lampada di San Benedetto – la Fiaccola della Pace – insieme ai Sindaci di Cassino e Subiaco. È un segno di speranza, è un messaggio di pace, del quale avvertiamo un altissimo bisogno in questi giorni e in questo periodo e avvertiremo intensamente nel prossimo futuro.

Benedetto, figlio di Norcia, figura di riferimento per l’Europa, come lo sono per la parte orientale d’Europa, Cirillo e Metodio, lancia ancora da questa sua casa, con questa lampada, con la fiaccola, un messaggio di pace, mentre ieri si è abbattuta sull’Europa una nuova tragedia. Una tragedia che si è abbattuta con violenza, non su un solo Paese ma sull’intera Europa, mettendo in pericolo pace e libertà. Non riguarda un Paese lontano. Quanto è avvenuto riguarda direttamente ciascuno di noi.

Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga quel che i popoli d’Europa sono stati capaci di costruire e realizzare in questi sette decenni in termini di collaborazione, di pace, di ricerca di obiettivi comuni nel nome dell’umanità.

Non ci si è limitati in Europa, allora, a sollevarsi dalle macerie della guerra, dagli orrori delle guerre fratricide, ma si è compiuto un grande sforzo, con successo, per realizzare un mondo che fosse ispirato e fosse composto e costituito di reciproco rispetto, di cooperazione, appunto, della ricerca di obiettivi comuni.

Il mondo che ha saputo superare la Guerra Fredda, questo mondo non intende vedere calpestati i principi della convivenza internazionale.

I popoli d’Europa non possono essere e non sono disposti a piegarsi alla violenza della forza, oggi utilizzata per sottomettere un Paese indipendente come l’Ucraina, ma domani non sappiamo per quali altri obiettivi.

L’Europa rischia di precipitare in una spirale di guerra, in un vortice di conflitti dei quali appare impossibile prevedere sviluppo, coinvolgimenti, estensioni.

Nessuno potrebbe essere certo di restarne del tutto immune.

La pace è in pericolo. Per essa, per la pace, per l’affermazione dei valori di libertà gli italiani devono essere e saranno certamente intransigenti, determinati, uniti nel nostro Paese.

 

 

Incontro con il Comandante Generale della Guardia di Finanza, unitamente ad una rappresentanza della Guardia di Finanza, in occasione del 247° anniversario della sua costituzione

 

Il Presidente Sergio Mattarella accoglie il Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di FinanzaIl Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con il Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza

 

 

L'intervento del Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza dinanzi al Presidente Sergio Mattarella, in occasione del 247° anniversario della sua costituzioneIl Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con il Comandante Generale della Guardia di Finanza, unitamente ad una rappresentanza della Guardia di Finanza, in occasione del 247° anniversario della sua costituzione

 

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con il Comandante Generale della Guardia di Finanza, unitamente ad una rappresentanza della Guardia di Finanza, in occasione del 247° anniversario della sua costituzioneIl Presidente Sergio Mattarella al termine dell'incontro con il Comandante Generale della Guardia di Finanza, unitamente ad una rappresentanza della Guardia di Finanza, in occasione del 247° anniversario della sua costituzione

(Foto Ufficio Stampa Quirinale)

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 247° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, ha ricevuto al Quirinale il Generale C.A. Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti al Corpo.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, il seguente messaggio:
«La Repubblica celebra oggi il 247° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle, da sempre presidio delle Istituzioni e salvaguardia delle libertà economiche dei cittadini, hanno svolto un ruolo di grande rilevanza in un periodo in cui l’emergenza epidemiologica ha profondamente mutato il vivere della nostra comunità.
Ne è testimonianza la medaglia d’oro al Valor Civile di cui è stata insignita, quest’anno, la bandiera del Corpo, motivata dalla perizia e dalla abnegazione dimostrata dalla Guardia di Finanza nella gestione della emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.
Dai riscontri sulle attività produttive e industriali agli interventi per contrastare gli illeciti economico-finanziari – che in questo difficile momento amplificano il loro effetto lesivo sul tessuto sano dell’economia – alle pratiche commerciali scorrette, alla illecita commercializzazione di prodotti sanitari, medicinali e dispositivi di protezione individuale, le Fiamme Gialle sono state in prima linea.
I cittadini guardano a una Guardia di Finanza salda nei suoi principi morali, Forza di Polizia capace di esprimere concreto spirito di servizio a favore della collettività anche nelle emergenze: dagli interventi in mare in soccorso dei profughi a quelli in montagna del Soccorso Alpino, ai trasporti di medici, di infermieri e di tonnellate di materiale sanitario effettuati, nelle zone maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria, con velivoli e imbarcazioni della componente aeronavale del Corpo.
Un impegno a tutto campo, per il quale la Repubblica è grata alle donne e agli uomini delle Fiamme Gialle, in servizio e in congedo, e alle loro famiglie.
Un pensiero particolare rivolgo ai tanti Finanzieri caduti e feriti nel tempo. Ai loro familiari giunga la vicinanza dell’intero Paese.
Viva la Guardia di Finanza! Viva la Repubblica»!

 

Disco verde di Rousseau al governo dei “Sognatori”

GLI ELETTORI PROTAGONISTI  DELLA POLITICA- LE POLTRONE FANNO GOLA A TANTI -ADESSO CONTE DIRA’ I NOMI DEI MINISTRI SECONDO LE INTESE CON IL PD 

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Archivio-Sud Libertà -Concessioni-

di R.Lanza

Un successo “mondiale” afferma Casaleggio. Sono oltre 73 mila votanti iscritti e registrati al Movimento cinque stelle che con la loro connessione -reti Web intasate sul Blog dei cinque stelle- accendono il disco verde al governo dei “Sognatori” -termine coniato dal premier incaricato.

Sono tutti sorpresi i politici di qualunque colore politico del gran numero dei partecipanti al Voto Rousseau.  Altro che Movimento arretrato. Cammina a passi giganteschi come fosse un dinosauro che vuole modificare il mondo.  A Palazzo Chigi, nel corso della mattinata si sono dati appuntamento  il sottosegretario Vincenzo Spadafora, il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli, il suo omologo alla Camera Francesco D’Uva e il senatore nonchè presidente commissione Antimafia  Nicola Morra.  Da sciogliere ancora il nodo della compagine per i ministeri chiave, a partire dal Mef. Nodo che sarà affrontato in queste ore  a votazione su Rousseau conclusa. Tanti senatori  pentastellati – come alcuni big democratici -sono in fibrillazione appesi alla speranza di avere una “poltrona”.  Il dissenso con i cinque stelle significa l’allontanamento dal gruppo di Rousseau.  Con i dem di Zingaretti significa infinita protesta e polemica all’interno del partito combattuto dalle correnti di idee diverse e contrastanti.  Orlando infatti ritira già la propria candidatura di ministro. Non perchè sia un “altruista” ma qualcuno all’interno gli avrà dato una spinta più in là.

Uno dei protagonisti Luigi  Di Maio afferma.. “Ho votato ma il mio voto è segreto. Comunque vada sarà un successo della democrazia diretta”, ha chiarito  il leader M5S.    Al Viminale Conte preferirebbe un tecnico come il Capo della Polizia Gabrielli.  Un ministero importante sarà affidato a Dario Franceschini,persona di Cultura e di capacità non comuni, forse il Ministero dell’Interno.  

Resa nota pure la bozza del documento di programma di governo M5s-Pd. Si tratta di 26 punti, dall’Iva al conflitto di interessi alla sicurezza. Su questo ultimo punto di prevede che: “La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica“. La versione finale del testo dovrebbe arrivare in serata, dopo un nuovo incontro a Palazzo Chigi. Sull’immigrazione si invoca una scossa, una svolta, una “forte risposta europea, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che al contempo – affronti i temi dell’integrazione revisionando l’accordo di Dublino“.