Turbolenza nella coalizione Centro destra: primo atto di ostilità di Salvini a Berlusconi che pensa ad un governo con Di Maio

Risultati immagini per foto di berlusconi e salvini

Silvio Berlusconi dopo il dietrofront a sorpresa di Salvini, convoca a palazzo Grazioli una sorta ‘consiglio di guerra’ e controbatte con una nota di fuoco del partito, che non esclude la rottura dell’alleanza: “I voti alla Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un governo Lega/M5s’‘.

Il Cavaliere, raccontano, in queste ultime ore è tra due fuochi: in casa azzurra c’è chi lo tira da una parte e gli consiglia di forzare la mano e arrivare alla quarta votazione in Senato sempre con Romani  coinvolto- si sa- in una vicenda giudiziaria (convinto che “tirare in ballo il nome della Bernini significa bruciarlo” e che alla fine il soccorso del Pd “spianerà la strada a Fi”) e chi, invece, gli suggerisce di fare un passo indietro e cambiare subito candidato senza aspettare il segreto dell’urna, domani. Il botta e risposta Salvini-Berlusconi fa presagire una resa dei conti interni, ma i pontieri si sono già messi al lavoro per scongiurare il peggio. ”La coalizione, dicono, deve restare unita se vuole battere il Movimento 5 Stelle”.

Vedremo come andrà a finire. Certamente Berlusconi non è uomo che si potrà mettere da parte vista l’ambizione perenne di primeggiare ad ogni costo.

Finalmente una vittoria di civiltà – Adesso vediamo le applicazioni tecniche sul “Biotestamento”

SUD  LIBERTA’

Il biotestamento è legge: «Introdotta norma di civiltà, è il momento più bello della legislatura»

Letto: 7898

Il biotestamento è legge. Il testo sulle Disposizioni anticipate di trattamento e in materia di consenso informato, già licenziato dalla Camera, è passato senza modifiche al Senato.

La legge è stata quindi approvata in via definitiva con 180 favorevoli, 71 contrari e sei astensioni. Al termine del voto finale, l’aula ha lungamente applaudito l’approvazione del provvedimento.

 Biotestamento, ecco cosa prevede la nuova legge

 

 

Si può affermare che gran parte della paternità sulla legge è dell’Associazione Luca Coscioni, a cui il presidente del Senato Pietro Grasso ha rivolto un saluto durante i lavori del Senato. Sulle tribune c’era anche Mina Welby, presidente dell’associazione e moglie di Piergiorgio, oltre ai genitori di Luca Coscioni Rodolfo e Anna Cristina e la figlia di Carlo Lizzani, Flaminia. Con loro anche Generosa Spaccatore, moglie di Luigi Brunori e Maddalena Soro, moglie di Giovanni Nuvoli.

L’Associazione ha promosso attivamente l’approvazione della biotestamento. Essa ha consegnato al Presidente del Senato Grasso 27mila firme raccolte in calce all’appello di Dj Fabo per un immediato ok senza modifiche. Firme che si aggiungono alle oltre 121mila raccolte per la proposta di legge popolare depositata nel settembre 2013, e alle oltre 158mila sottoscrizioni dell’appello lanciato da Mina Welby, così come all’appello dei senatori a vita e a quello dei quasi 90 sindaci italiani e 2 presidenti di regione.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, parla di “un provvedimento a lungo atteso che ha generato un ampio e acceso dibattito, sia tra le forze politiche che nell’opinione pubblica”. “Ciascun gruppo parlamentare e ciascun senatore ha espresso con forza i propri convincimenti e ogni posizione – sottolinea – merita il più profondo rispetto, nella consapevolezza che quando si esaminano tematiche così dense di significati, di dolore e di speranza, a guidarci devono essere la reciprocità e l’ascolto“.

Ci vorrà “molta attenzione nell’applicazione della legge – commenta la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin – Avrei preferito che ci fosse stato il modo di trovare soluzioni a delle problematiche tecniche, e questo purtroppo non c’è stato. Ritengo però che, ora che è stata approvata la legge, si debba rafforzare ancora di più il rapporto tra medico e paziente perché non dobbiamo creare nessun meccanicismo”.

Ricordiamo però che le Dat non sono l’eutanasia. In Italia l’eutanasia non si pratica, non è legale e non si può fare. Manteniamo distinte le due cose”,  spiega Lorenzin. Quanto all’importanza di non creare meccanicismi, il ministro della Salute spiega di riferirsi “soprattutto alle persone anziane, alle persone fragili che non devono essere lasciate sole nella malattia. E quindi ci vuole una maggiore responsabilizzazione nelle terapie del dolore, nella cura e nello stare vicino ai pazienti più fragili che hanno oggettivamente più difficoltà”.

 

Il governo blinda con la fiducia cinque articoli della legge elettorale. Cadono nel vuoto le proteste delle opposizioni che urlano “Vergogna,vergogna”

Risultati immagini per foto dell'aula parlamentare

Bufera sul Governo.  Cinque articoli della legge elettorale sono stati blindati con la fiducia dal governo Gentiloni.  Passa così il Rosatellum. Gli articoli sono l’uno, il due, il tre, il quattro e il sei. Sono  cadute nel vuoto le proteste delle opposizioni e gli appelli a procedere su un percorso diverso da quello seguito alla Camera.

Cartelli e urla “vergogna, vergogna” da parte del M5S hanno accompagnato la richiesta. “È una facoltà del Governo“, ha replicato il presidente Pietro Grasso.

 I capigruppo di Mdp di Camera e Senato, Francesco Laforgia e Cecilia Guerra, si sono recati nel pomeriggio al Quirinale per comunicare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che Mdp non fa più parte della maggioranza che sostiene il governo Gentiloni.

Particolarmente calda anche la situazione tra gli scranni di Sinistra italiana, dove sono stati alzati cartelli con la scritta ‘zero fiducia’, al grido ‘vergogna, vergogna’, mentre la capogruppo, Loredana De Petris, ha protestato urlando a squarciagola. Quindi, dopo la sospensione della seduta per la convocazione della conferenza dei capigruppo, ha occupato la zona compresa tra i banchi della presidenza e quelli del governo, lamentando che le è stata negata la parola.

Meno forte ma ugualmente incisiva la protesta dei senatori del Movimento 5 stelle, che si sono calati delle bende sul volto. Si è visto anche che i commessi parlamentari hanno cercato di sciogliere le bende ai deputati. Insomma, bagarre e caos in Aula.

Le 5 fiducie chieste sul Rosatellum bis si inizieranno a votare oggi alle 14, come ha stabilito  il  capigruppo parlamentare. Il voto finale è previsto per domani alle 12.

Fiumi di contestazioni e proteste. Anche Vittorio Sgarbi, il famoso critico d’arte ed opinionista d’eccellenza ha ritenuto ” l’operato governativo una manovra che non dà libertà di opinioni pur prevista dal Regolamento come afferma il senatore Grasso “.

(Agenzia)