“No al terzo mandato dei sindaci”, bocciato l’emendamento della Lega

 

No al terzo mandato dei sindaci: la votazione,  16 a 4 in Affari costituzionali, meloniani e azzurri votano con Pd, M5S, Avs e Iv. Tosato (Lega): “Questione resta aperta”

Terzo mandato, Lega battuta in Senato. Fdi e Fi bocciano emendamento:

Forza Italia mimetizza la sconfitta della Lege :”Derubricare la vicenda a “semplice bocciatura di un emendamento, come capita spesso in Parlamento” , perché la maggioranza non vuole alimentare la polemica sul braccio di ferro sul terzo mandato, Fdi e Fi contro la Lega, che oggi ha avuto il suo epilogo in Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Sono stati 16 i voti contrari alla proposta leghista (Fdi-Fi-Pd-M5S e Avs) 4 i favorevoli (il voto di Italia Viva che si aggiunge ai tre della Lega), un astenuto (Durnwalder delle Autonomie), mentre Azione, con Mariastella Gelmini, non ha partecipato al voto.

La Lega di Matteo Salvini -che fino a stamattina, ribadiva la posizione ‘identitaria’ sul terzo mandato ai presidenti di Regione – prende atto del no in maggioranza, con il pallottoliere che impietoso registra il voto contrario degli alleati all’emendamento Tosato-Bizzotto-Stefani, i senatori veneti che volevano per legge Zaia di nuovo in corsa il prossimo anno.
. Interviene invece l’esecutivo sull’ampliamento del mandato ai sindaci dei grandi comuni, con “parere “negativo”. Indicazione che porta in Commissione la Lega a ritirare il suo testo per il terzo mandato ai primi cittadini. Una mossa, come viene spiegato dai salviniani “perché non vogliamo che venga messo in discussione il nostro sostegno al governo”.

Immobilismo Orlando loculi Cimitero: dove sono le tombe , i progetti e i soldi per realizzare i loculi?

La vergogna del cimitero dei Rotoli di Palermo, oltre 600 le bare in attesa  di una sepoltura - Giornale di Sicilia
Il dramma della mancata sepoltura dei defunti del cimitero di Palermo

 

 

–     MORTI  IN  ATTESA DI SEPOLTURA-

Sulla gestione dei cimiteri di Palermo- all’attenzione di pubblici ministeri e magistrati della Procura di Palermo che indagano da tempo- pubblichiamo una dichiarazione del  sindaco Leoluca Orlando e un comunicato della Lega

La magistratura com’è doveroso ha chiesto che ci siano chiarimenti sulla gestione dei cimiteri, ipotizzando un’omissione di atti d’ufficio. Avrò modo di portare con me davanti all’autorità giudiziaria tutte le ordinanze, le disposizioni di servizio e i provvedimenti adottati nell’ambito della cabina di regia che ho istituito proprio per dimostrare che ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e competenze di sindaco per potere affrontare questo problema. Rimangono le problematiche che stiamo cercando in tutti i modi, di concerto con l’assessore Toni Sala, di risolvere”.

 

 

Palermo: il sindaco Orlando pensa ad una nuova zona rossa?
il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, indagato dalla Magistratura, si difende col comunicato che sopra pubblichiamo

 

Somme di gestione? Tre milioni di euro e mezzo all’interno della finanziaria nazionale, da destinare all’emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli. Lo prevede -informa un comunicato dell’Ufficio stampa palermitano- un emendamento della Lega, prima firmataria la senatrice Valeria Sudano, alla Finanziaria nazionale. Queste somme serviranno per realizzare quasi 1.800 loculi all’interno del cimitero, seguendo quello che è un progetto redatto dagli uffici comunali.

Dopo aver tentato di coinvolgere la Regione, che ha però negato la disponibilità di 15 milioni per il primo stralcio del nuovo camposanto, prosegue quindi l’impegno dei rappresentanti della Lega per trovare soluzioni concrete, nonostante le gravissime responsabilità dell’attuale amministrazione comunale. Su questo tema, abbiamo più volte denunciato l’immobilismo e l’improvvisazione dell’Amministrazione Orlando, con un esposto alla Magistratura, iniziative di comunicazione e, più di un anno fa, la richiesta di convocare ai Rotoli una seduta di consiglio comunale.

Accanto a quest’azione politica e di denuncia non si è mai fermata quella istituzionale, che ora speriamo possa portare ad un risultato concreto, per restituire dignità e decoro ai tanti defunti in attesa di sepoltura e dare serenità alle loro famiglie».

Ricorderemo che il giorno della commemorazione dei defunti l’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice si era espresso in termini duri contro il potere :. “Centinaia di nostri cari da lungo tempo non trovano neanche la possibilità di una degna sepoltura a causa dell’incuria umana e dell’ignominia di chi vuole lucrare anche nel momento più decisivo e dirompente del mistero della vita”, aveva denunciato. Si sa che gli arresti domiciliari sono scattati a seguito di una indagine dei Carabinieri  nell’ottobre 2020 per il direttore del Cimitero con l’accusa grave di corruzione e concussione. Lo scorso settembre la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone, fra dipendenti comunali e impresari funebri.

 

Consigliere comunale (della Lega) di Licata spara al socio in affari (Onoranze funebri)

 

Agenzia di Onoranze Funebri Cassia - Vetrinaservizi - Tutti i Servizi a  portata di mouse

In manette più braccialetto elettronico per un  consigliere comunale di Licata (Agrigento) eletto nel 2018 nella lista della Lega, Gaetano Aronica, 48 anni, che mercoledì sera al culmine di una lite ha sparato al suo collega socio in affari. La gestione di un’attività di onoranze funebri avrebbe generato continui contrasti tra i due. Dopo la segnalazione di alcuni colpi di arma da fuoco esplosi in strada carabinieri e poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini.    I militari hanno controllato in primis se nella zona dell’evento criminoso vi fosse un impianto di videosorveglianza e, a seguito dell’accertamento positivo hanno visualizzato le immagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti

La visualizzazione riportava l’accesa discussione tra i due soci e il 48enne estrarre  una pistola ed esplodere quattro colpi all’indirizzo del rivale. Fortunatamente solo un proiettile è andato a segno raggiungendo la vittima al braccio. Poco dopo l’aggressore si è presentato in caserma insieme al proprio avvocato, facendo ritrovare anche la pistola usata, un revolver calibro 22 illegalmente detenuto, e il relativo munizionamento. Il ferito, un imprenditore di 71 anni, è stato medicato in ospedale e dimesso con una prognosi di 20 giorni.
Il gip di Agrigento ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare  per il consigliere pistolero.

Clima incandescente, riaperture e “coprifuoco”, esce il nuovo decreto ma i politici vanno per conto loro

Proteste di piazza contro le chiusure-Covid: Governo Draghi sempre più in  difficoltà - I Nuovi VespriI Nuovi Vespri

GREEN PASS –

La protesta si ingigantisce, la Conferenza delle Regioni è rimasta inascoltata la Lega,  non ha votato il provvedimento del Consiglio dei Ministri per divergenze  sul coprifuoco.      Inappellabile la decisione del premier Mario Draghi di non spostarlo alle 23, ma di confermarlo alle 22. Il decreto, tra le altre cose, posticipa al 31 luglio lo stato di emergenza. La situazione diventa incandescente

Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Alle persone munite della ‘certificazione verde’, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa” si legge nella nota del Cdm diramata da Palazzo Chigi.

Il decreto varato dal Cdm infatti “prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, delle cosiddette ‘certificazioni verdi Covid-19’, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno una validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore – si legge nella nota diffusa al termine del Consiglio dei ministri – Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione Europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea”. “Le zone gialle tornano ad essere sottoposte alle misure per esse previste e a quelle introdotte dal presente decreto”.

– “Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa”..

 – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%” rende noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

– Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, purché all’aperto.

– Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

– “Dal 1°luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento” si legge nel decreto sulle riaperture approvato dal Consiglio dei ministri.

– “Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre” si legge nella nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del Cdm.

“Dal primo giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paraolimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. E’ possibile inoltre, anche prima del primo giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza”.

La Lega propone:”Il Comune di Palermo azzeri la Tari a chi è in difficoltà”

 

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Nella foto, il consigliere comunale Alessandro Anello

Il Comune di Palermo azzeri la Tari ai ristoratori, ai commercianti e a tutte le altre attività produttive costrette a tenere le saracinesche abbassate per il virus, non usufruendo quindi neanche del servizio di smaltimento rifiuti, o comunque in difficoltà per via delle restrizioni. Mai come adesso occorre dare un segnale di vicinanza alle categorie produttive e l’azzeramento della Tari è il minimo che l’amministrazione Orlando possa fare in questa direzione. Le riaperture graduali e in sicurezza dal 26 aprile, come ha annunciato il presidente Draghi, non è la vittoria della Lega ma del buonsenso perché non si muore solo di Covid, ma anche di mancanza di lavoro e di dignità. La battaglia della Lega al governo ha fatto passare il principio che, se i dati lo consentiranno, si può tornare a riaprire prima di giugno secondo un percorso che porterà gradualmente alla ripartenza di ristoranti, teatri, palestre, stabilimenti e fiere. Un parziale ritorno alla vita che non cancella, però, le perdite di fatturato registrate finora dalle categorie produttive. Nella provincia di Palermo, stima Confcommercio, il danno economico è già a quota due miliardi di euro, con il capoluogo che paga un prezzo altissimo. Per questo chiediamo con forza all’amministrazione comunale di dare un segnale azzerando la Tari per le attività produttive in difficoltà”.

Lo dichiara Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vicepresidente della commissione consiliare attività produttive.

Consultazioni oggi: Di Battista contro Mario Draghi, “fu lui come governatore Banca D’Italia a dare l’OK per l’acquisto della Antonveneta ad un prezzo folle”

 

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Siamo arrivati all’ultimo giorno di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, è il turno degli ex alleati del governo Conte I, Movimento cinque stelle e Lega. Il primo si  presenterà con una delegazione molto composita che tiene conto di un bel gruppetto con garante Beppe Grillo ,il presidente del consiglio dimissionario prof.avvGiuseppe Conte , il capo politico Vito Crimi, la vicepresidente del Senato  Paola Taverna e i capigruppo di Camera e Senato. Incerta ancora la posizione della Lega  che andrà a colloquio con Draghi con il segretario Matteo Salvini e i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

La diretta

Ore 10.39 Lanzi (M5s) «Peggio di un governo Draghi, c’è un governo Draghi con il M5S al suo interno». Lo scrive su Facebook il senatore M5s Gabriele Lanzi.

Ore 10.31 Anche Davide Casaleggio è alla Camera per il vertice con i big del Movimento, compresi Beppe Grillo e Giuseppe Conte, prima delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Ieri alcuni ministri uscenti escludevano la partecipazione alla riunione del presidente dell’associazione Rousseau.

Ore 10.15 Taverna (M5s) «Andiamo ad ascoltare». Così là vicepresidente del Senato Paola Taverna entrando alla Camera dove a breve si riuniranno i ‘big’ del M5S, compreso Beppe Grillo, in vista delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. A chi gli chiede del nutrito gruppo di senatori contrari alla strada che il M5S sta imboccando, «questo lo dite voi», risponde piccata.

Barbara Lezzi (M5s) «Governo sì se a tempo. Un deciso no su un eventuale governo che veda in maggioranza le politiche di Lega, Forza Italia, Italia Viva e PD fino alla fine della legislatura». La senatrice Barbara Lezzi  prospetta elezioni a giugno e un governo che «metta in sicurezza il Recovery Plan, il piano vaccinale e che faccia subito il decreto da 32 miliardi che, a causa di Renzi, gli italiani in estrema difficoltà sono costretti ad aspettare da oltre un mese».

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Il simbolo esterno del Movimento cinque stelle Alessandro Di Battista ribadisce il suo no a Draghi. Quanti parlamentari lo seguiranno? «Volevo dirvi che non ho cambiato idea. Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi», riafferma Di Battista  ricordando le «scelte, propriamente politiche, che il Professor Draghi ha preso in passato da Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d’Italia, quando diede l’OK all’acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato».

«Io ho le mie opinioni su di lui. Ognuno ha le proprie. Tuttavia il punto non è neppure lui. Io non potrò mai avallare un’accozzaglia al governo che potrebbe andare da Leu alla Lega. Tutti dentro perché nessuno ha intenzione di fare opposizione. Oltretutto in democrazia l’opposizione serve, è necessaria. Invece nulla»,afferma ancora Di  Battista. «Ci saranno ministri politici nel governo Draghi? Non ne ho idea. Fossi in lui non accetterei nessuno ma vedo che diversi partiti già avanzano richieste. Per quanto mi riguarda io non posso accettare «un assembramento parlamentare» così pericoloso. Non lo posso accettare perché la stragrande maggioranza delle forze politiche che si stanno inchinando al tredicesimo apostolo non rappresenta le mie idee», prosegue. «Io non sosterrò mai un governo sostenuto da Forza Italia».

IL FUTURO DELL’UMBRIA AFFIDATO -A SORPRESA-A DONATELLA TESEI

 

Donatella Tesei vince la sfida contro Enzo Bianconi. E adesso la politica nazionale d’opposizione reclama di mandare a casa il governo Conte.    Un azzardo certo. Ma la situazione in Umbria sorprende. Sorprende il M5s, il Pd secondo i quali il patto comune non ha funzionato .

Secondo i dati quasi definitivi forniti dal ministero dell’Interno (mancano ancora un paio di sezioni da scrutinare) la candidata della coalizione a trazione leghista ha staccato di circa 20 punti Vincenzo Bianconi del centro sinistra. La Tesei ha ottenuto il 57,55% dei voti ed è di fatto la nuova presidente della Regione Umbria, mentre Bianconi si attesta al 37,49%. Riguardo ai partiti la Lega è al 36.94%, Fratelli d’Italia al 10,39% e Forza Italia al 5,50. Il Pd si attesta invece al 22,33% il M5s al 7,41.

Seguono il civico Claudio Ricci, con il 2,64; Rossano Rubicondi (Partito Comunista) con l’1,01%, Emiliano Camuzzi (Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano) con lo 0,87%; Martina Carletti (Riconquistare l’Italia) 0,21%; Antonio Pappalardo (Gilet Arancioni) 0,13; Giuseppe Cirillo (Partito delle buone maniere) 0,13%;

Amministrare questa regione non sarà facile nella situazione in cui si trova, bisognerà lavorare da subito per ridarle un futuro”, ha detto Tesei parlando ai giornalisti all’Hotel Fortuna di Perugia accanto al leader della Lega Salvini In ogni caso, la sua – assicura – “sarà una squadra all’altezza del compito” che lavorerà con “serietà e forza”. “Sono anche spaventata da questo risultato, mi aspettavo un buon risultato ma, aspettiamo i dati, questo è un risultato straordinario. Ringrazio gli umbri che hanno dimostrato una volontà di cambiamento”.

 

 

Mattarella: Conte accetta il mandato con riserva

Conte al Quirinale

(Foto Quirinale)

Il prof.Giuseppe Conte, incontra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il secondo incarico del nuovo governo, secondo gli accordi politici. Tutti sono concordi oramai sul nome del premier, Zingaretti e Di Maio, in particolare, si deve chiarire il ruolo di vicepremier .  Tante polemiche su questo punto, Luigi Di Maio non ci sta ad una eventuale retrocessione, la composizione dei Ministeri sarà in ogni caso concordata tra Conte e Mattarella.        Conte ha già accettato il mandato con riserva..

Abbiamo riferito al presidente – ha affermato il segretario del Pd Nicola Zingaretti- di aver accettato la proposta del Movimento 5 Stelle di indicare, in quanto partito di maggioranza relativa, il nome del presidente del Consiglio, nome indicato dal M5S nei giorni scorsi” Si tratta di  “una nuova sfida” che “vale la pena tentare“.

La Lega con Matteo Salvini . “Abbiamo espresso a Mattarella lo sconcerto non della Lega, ma di milioni di italiani, di fronte allo spettacolo indecoroso del teatrino della guerra delle poltrone” ha scandito. “Abbiamo l’impressione che ci sia un progetto che parte da lontano, non parte dall’Italia, che ha una idea di svendita di paese e delle aziende e del futuro di questo paese a poteri che non sono in Italia”. Il candidato” alla presidenza del Consiglio “probabilmente lo hanno trovato a Biarritz, su indicazione di Parigi, Berlino e Bruxelles”, “è un Monti bis”.

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Il pensiero di Grillo :”Questa crisi somiglia sempre di più ad un guasto dell’ascensore: quello che conta è mantenere la calma, non fare puzze e non dimenticare chi siamo.

Non facciamoci distogliere dalle incrostazioni che la realtà ha lasciato sui nostri scudi, è assolutamente normale ed atteso che ogni accenno ad un ministero si trasformi in una perdita di tempo condita da cori di reciproche accuse di attaccamento alla poltrona. Questo perché un po’ di poltronofilia c’è ma, sopratutto, non ci sono i tempi né per un contratto e neppure per chiarirci su ogni aspetto, anche fintamente politico, delle realtà che i ministeri dovranno affrontare.

Oggi è l’occasione di dimostrare a noi stessi ed agli altri che le poltrone non c’entrano nulla: i ministri vanno individuati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori dalla politica.

Il ruolo politico -intervento conclusivo sul blog personale-lo svolgeranno i sottosegretari, ognuno dovrà scegliere secondo verso cui dovrà rispondere nei fatti e sintetizzare, per ogni ministero, l’approccio ottimale e imparare a governare i “tecnici” della burocrazia che li occupano da tempo immemore.

Oggi la sfilata di altre forze politiche al Colle

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Consultazioni, atto secondo . Oggi al Colle sfileranno le forze politiche : alle 10 Fratelli d’Italia, quindi alle 11 e alle 12, rispettivamente, Pd e Forza Italia. Nel pomeriggio, alle 16 e alle 17, Lega e M5S.

Il presidente Mattarella avrà quindi elementi validi per la decisione finale , vale a dire se si possa arrivare ad un nuovo governo o se invece siano inevitabili scioglimento delle Camere ed elezioni anticipate.

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Se dovesse profilarsi l’ipotesi concreta di una trattativa propedeutica alla formazione di un governo con una solida base parlamentare e programmatica, il Capo dello Stato potrebbe concedere alle forze politiche che abbiano manifestato questa intenzione qualche giorno di tempo per verificare se vi siano le condizioni di un dialogo concreto e solido tra le parti alleate
Tempi brevi:. Forse nell’agenda del Presidente Mattarella figura un altro giro di consultazioni  nell’ipotesi di cambiamenti di programmi dopodichè dirà al popolo italiano se esiste la possibilità di conferire l’incarico di formar
e un altro governo o se invece il tentativo si è rivelato vano e quindi le elezioni anticipate sono l’unica strada percorribile entro Ottobre prossimo.

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I SACRAMENTI DEL POTERE

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Mozione di sfiducia al governo presentata stamane dalla Lega

 

di  Raffaele Lanza

 

La Lega presenta una mozione di sfiducia al governo Conte Si assume così la responsabilità politica di una operazione avventurosa che trascina il Paese a nuove elezioni e a far credere alla favola che il Paese sotto la guida di Salvini avrà una migliore vivibilità.  Non comprendiamo perchè il leader del Carroccio non abbia preventivato all’inizio quel che era prevedibile, cioè non proporre l’alleanza al M5S. 

L’interrogativo che queste azioni politiche  pongono è questo : può esistere una forma di potere politico orientato al perseguimento del bene comune, che non conduca alla corruzione chi lo detiene, che non si basi sulla forza e sulla mistificazione, che non si limiti a eternare se stesso? Matteo Salvini ha appena dichiarato che si candida premier, Zingaretti leader del Pd si dichiara pronto e certo che la sfida stavolta la vincerà proprio il partito democratico che non ha partecipato al grande subbuglio. Altri partiti sognano di allearsi con i futuri potenti.

Ma  il potere in Italia sembra  per sua natura contaminato e perverso amorale, interessato solo alla propria autoconservazione, sordo infatti agli insegnamenti della morale, finalizzato a soddisfare unicamente i bisogni e i desideri di chi lo detiene Perchè dunque firmare quel Contratto tra i due leader quando ci accorgiamo che non c’è rispetto l’uno dell’altro? 

Possibile che tutti i morti nel Mediterraneo e i disperati sul barconi che invocavano aiuto, soccorso immediato sollevano adesso solo indifferenza agli italiani’ ?      Possibile che gli appelli di Papa Francesco di aprire le porte ai più bisognosi siano caduti nel vuoto?

Ma che popolo siamo?       Un gregge che cura solo gli interessi economici, fiscali, circoscritti al proprio nucleo familiare e nulla più?

 Ricoprire un ruolo di responsabilità al vertice della piramide sociale, significa soddisfare i bisogni primari della società e non il dominio sulle persone e sulle cose. Quest’ultimo, invece, sembra essere il modo di intendere il potere da parte della nostra  classe politica.

C’è  un pessimo uso del potere sino a farsene accecare. Il suo abuso-un ministro che chiacchera nelle piazze e non apre un solo foglio, a Palazzo Chigi,  dell’analisi negativa del Ministero competente sulla Tav, è un fatto gravissimo perché distrugge una comunità trasformando i cittadini in sudditi,  oggetto di inganno, mettendoli nella condizione di narcotizzare la gente , e quindi di non poter giudicare con cognizione di causa.

La gente applaude ma apprezza in realtà  solo una dialettica- come quella del Ministro dell’Interno -tipicamente “familiare” e popolare       Il marciume doveva ancora essere eliminato del tutto. Il Ministro dell’interno lo sapeva benissimo così come si sa che il nostro Paese corre ora il rischio dell’aumento Iva e una spesa ancor più elevata per ogni famiglia. Le macchie restano . Esempi clamorosi: quella dei i Benetton e Atlantia la cui “concessione è stata rinnovata per anni da Governi di destra e di sinistra come se fosse un atto dovuto. Ora arriva-coro unanime di chi aveva manifestato l’impegno di smantellare un sistema corrotto ( manutenzione del Ponte Morandi mai attuata per oltre 25 anni, ha avvertito la Procura di Genova) l’ultimo soccorso chirurgico e tempestivo per i soliti poteri,…. Un sabotaggio alla procedura di revoca- inequivocabile un comunicato del Movimento di replica alla Lega – degno della  politica ammuffita che, in questi anni, ha regalato con i milioni delle tasse dei cittadini concessioni imbarazzanti a chi doveva fare manutenzioni e investimenti, ma ha lasciato in uno stato vergognoso le nostre Autostrade.  Un’assicurazione per una lunga vita a chi doveva fare il proprio dovere, garantendo le manutenzioni sul Ponte Morandi, che invece è crollato il 14 agosto 2018 spezzando 43 vite e 43 famiglie”

     Anche l’abuso dell’informazione pressante , faziosa contro chi si ha l’intenzione di far cadere in ogni caso,mina alla radice la fiducia dei cittadini senza la quale non si possono avere   relazioni politiche in una società fondata sul diritto. Ciò spiega l’astensionismo e il perchè la popolazione non si reca più alle urne.   

 Il potere che opera d’arbitrio non è più potere politico ma é dominio e dunque “violenza pura” che fa di chi lo subisce un oppresso a tutti gli effetti. 

Con tali peculiarità il potere diventa arbitrio, discrezione nella mani dei protagonisti e detentori di poltrone ministeriali, strumento di privilegio.  In Italia il potere politico è sempre più oscuro e ora ancor più meschino .. Forse anche infame non è esagerato dirlo.  Diceva Pasolini: nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. Questo è un rischio enorme che la società contemporanea sta correndo

 Ecco il testo depositato stamane dai leghisti : “Visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica”   -Visto che  “L’esame in aula delle mozioni riguardanti la Tav ha suggellato una situazione di forti differenze di vedute, tra le due forze di maggioranza, su un tema fondamentale per la crescita del paese come lo sviluppo delle infrastrutture”. La Lega ricorda come sul tema dell’alta velocità “si è verificata la situazione paradossale che ha visto due membri del governo presenti esprimere due pareri contrastanti”.

 

“il presidente del Consiglio non era presente in aula, nel momento delle votazioni sulle citate mozioni, per ribadire l’indirizzo favorevole alla realizzazione dell’opera che egli stesso aveva dichiarato pochi giorni prima nell’altro ramo del Parlamento”, sottolinea il testo a prima firma di Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato del Carroccio. “Le stesse divergenze si sono registrate su altri temi prioritari dell’agenda di governo quali la giustizia, l’autonomia e le misure della prossima manovra economica“.

 

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