Palermo, omicidio di Rosolino Celesia: il Procuratore della Repubblica, dott. Maurizio De Lucia dispone l’arresto per due fratelli

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Palermo

La Procura di Palermo, insieme con quella dei minori, ha disposto nella tarda serata di ieri lo stato di arresto  per due fratelli, di 17 e 22 anni, per l’omicidio di Rosolino Celesia, il 22 enne ucciso nella notte tra mercoledì e giovedì davanti a una discoteca nel centro di Palermo.

Rosolino Celesia, -ricorderemo-  raggiunto da colpi di pistola nella notte davanti alla discoteca Notr3 in via Pasquale Calvi a Palermo e deceduto all’ospedale Civico poche ore dopo, era un ex calciatore. Due anni fa, a soli vent’anni, aveva deciso di abbandonare l’attività agonistica, ma il classe 2001, di ruolo attaccante centrale, ha un passato nelle giovanili del Palermo e del Torino. Con il club granata ha giocato sei partite con la formazione U17, quindi il prestito al Palermo, sempre con l’Under 17, con cui nel 2018 ha disputato dieci incontri segnando un gol. Tornato in Piemonte nei quadri dell’U19, nel 2019-2020 ha giocato in Serie D con la maglia del Troina prima, del Marsala poi, mettendo insieme otto partite e subentrando negli ultimi undici minuti di gioco proprio con la formazione del trapanese contro il Palermo, all’epoca in D dopo il fallimento. L’ultima esperienza, nel 2021, alla Parmonval in Eccellenza.
Ora la giustizia presenta il conto ai due fratelli.  Il minorenne è accusato dell’omicidio, mentre il fratello maggiore di detenzione illegale di arma da fuoco. Ieri pomeriggio era stato il minore a chiamare il 112 per dire di avere ucciso il ragazzo dopo una lite in discoteca. Ieri sera il fermo disposto dal Procuratore Maurizio de Lucia. Il  magistrato ha disposto l’autopsia.

Fiaccolata a Palermo, in centro, contro la violenza   . Partecipa anche l’Arcivescovo Lorefice

Fiaccolata in pieno centro, ieri sera a Palermo, contro la violenza che da mesi attanaglia la movida. Un corteo, a cui hanno partecipato centinaia di persone, che era stato organizzato ben prima dell’omicidio di Celesia. Ha partecipato anche l’arcivescovo Corrado Lorefice.  Questo il suo pensiero:”Abbiamo bisogno di ritrovarci, di pensare e di capire, leggere che cosa sta accadendo. Ci sono ferite molto gravi che dobbiamo toccare e riconoscere, per trovare via radicali. E per questo è importante ritrovarsi e che sia la città stessa che prende in mano una ferita che ci appartiene

I giovani di oggi che non riescono a gestire un fine amore- La fiaccolata per Giulia

Ex fidanzati scomparsi, l'ultima mail di Giulia Cecchettin alla prof per la  laurea: «Sono pronta». Poi è uscita con Filippo

Particolari agghiaccianti sulla vicenda della studentessa laureanda in ingegneria,Giulia Cecchettin .      Era già morta quando è stata gettata nel dirupo nei pressi di Barcis, dopo essere stata scaricata dall’auto di Filippo Turetta che, arrestato in Germania per l’omicidio , a breve sarà trasferito in Italia.

La ferita alla testa per costringerla subito alla resa e allontanarla da Vigonovo, poi il corpo portato lontano in auto e buttato giù, fatto scivolare per circa 50 metri lungo un canalone vicino al lago in provincia di Pordenone, dove la 22enne è stata trovata nel primo pomeriggio di sabato. Ma bisognerà attendere l’autopsia, in programma la prossima settimana, per avere almeno il quadro più chiaro della situazione

La fiaccolata per Giulia

‘Chi dimentica cancella’ è lo striscione che ha aperto la fiaccolata organizzata domenica sera a Vigonovo (Venezia), con i testa i familiari di Giulia. Migliaia le persone che reggevano le candele ai lati delle strade. Nonostante la folla di migliaia di persone è stato assordante il silenzio di chi è venuto a rendere un omaggio.

La piazza del paese si è riempita mentre risuonavano le note della musica preferita della studentessa 22enne. Il papà, che fino a questo momento si è mostrato molto forte, non ha trattenuto le lacrime che hanno rigato il viso anche di Elena, la sorella della vittima, rimasta l’unica donna di casa. Commozione e occhi lucidi tra i tanti presenti che per ben due volte hanno applaudito ‘rompendo’ un silenzio irreale.

 

Libera scelta per il vaccino. Il falso nella dichiarazione di Draghi “che chi non si vaccina muore”

Il Green Pass, la peggiore violazione dei diritti dal 1938». Sabato la  protesta arriva a Massa - La Voce Apuana

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La manifestazione di protesta organizzata da ‘Libera scelta’. Hanno partecipato anche i leghisti e Sgarbi. Borghi: “Se sei sano puoi fare quello che vuoi”. Cori e slogan contro Draghi e i giornalisti

Centinaia i manifestanti che hanno partecipato alla manifestazione a piazza del Popolo. Mentre dal palco ai piedi del Pincio si è ricordato il medico De Donno, scomparso ieri, è scattato il coro ‘libertà-libertà’. Applausi mentre si è ricordato l’impegno del medico mantovano. Applausi anche quando il senatore della Lega Armando Siri è intervenuto sostenendo che le parole di Mario Draghi sul vaccino sono false: “Non è vero che chi non si vaccina muore”.

La fiaccolata ‘no green pass’ è stata organizzata da ‘libera scelta’. Oltre ai leghisti Pillon, Pagano, Borghi, Bagnai, a fare capannello c’erano Vittorio Sgarbi e l’eurodeputato della Lega, Antonio Maria Rinaldi. Presente anche Enrico Montesano.

“Se sei sano puoi fare quello che vuoi, è un concetto normale, non è possibile che a settembre si debbano fare il green pass anche i bambini per andare in palestra”, ha detto Claudio Borghi, deputato della Lega, parlando a piazza del Popolo, nel corso della manifestazione.

La fiaccolata è partita con i manifestanti che hanno intonato cori e slogan contro il premier Mario Draghi. A guidare il corteo il senatore della Lega Armando Siri e Vittorio Sgarbi. Slogan anche contro la stampa sono risuonati dal corteo. I manifestanti, alcune centinaia, con fiaccole e cellulari illuminati hanno occupato la parte di piazza antistante Santa Maria degli Angeli.