Terrore a Parigi: forte esplosione, per fuga di gas, fa pensare ai terroristi Isis

 

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(Foto d’Archivio9

La Francia fra i Paesi più belli e romantici del mondo, si trasforma per causa del terrorismo in un luogo di paura e di terrore.La Prefettura francese ha comunicato che un tremendo boato causato da “Una forte esplosione è avvenuta a Parigi poco prima delle 9 in rue de Trévise, nel IX arrondissement di Parigi. Un incendio sarebbe scoppiato in una panetteria e poi si sarebbe verificata la deflagrazione. Vi sarebbero diversi feriti. L’ipotesi del terrorismo è stata scartata dagli inquirenti anche se il primo pensiero è andato all’organizzazione islamica dell’Isis.  Si parla di  fuga di gas e di disattenzione.     Nella foto sotto (d’Ag.) i vigili del fuoco provano  a spegnere le fiamme causate dall’esplosione.

Forte esplosione a Parigi: feriti

L’INSTABILITA’ EUROPEA FAVORISCE IL TERRORISMO- RICERCATO IN FRANCIA IL TERRORISTA CHERIF

Ricercato n. 1 al mondo e, in particolare in Francia Cherif C., il sospetto 29enne autore della sparatoria compiuta ieri sera a partire dalle 19.50 circa in pieno centro a Strasburgo: l’uomo schedato ‘S’ terrorista dell’ estremismo islamico e conosciuto dalle forze dell’ordine anche per reati comuni ha ucciso tre persone – e ne ha ferite almeno altre 12, sei delle quali gravi. Proprio durante la detenzione in carcere sarebbe stato radicalizzato all’islam entrando nelle mire dell’Isis.

Per gli investigatori è un «ibrido», un elemento che combina criminalità e terrorismo, magari attraverso una radicalizzazione rapida.In Francia i soggetti «a rischio» sono oltre 20 mila e il loro numero continua a salire

.I mercatini di Natale sono l’obiettivo preferito e  ormai da tempo un target: alcuni sono stati presi di mira in maniera impressionante come a Berlino… Nel lontano dicembre del 2000 al Qaeda aveva progettato un massacro sempre a Strasburgo in occasione delle feste, minaccia sventata con l’arresto di diversi membri affiliati….L’Isis non ha rivendicato l’attentato ma è certa la matrice islamica dell’atto di terrorismo.

Il terrorista ricercato -nato in Francia – ha seminato il terrore in tre punti della città“, ha dichiarato nella notte il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner. “Tra le 20.20 e le 21.00 per due volte ha affrontato le nostre forze di sicurezza con scambi a fuoco”. Una delle tre vittime sarebbe un turista thailandese di 45 anni mentre sua moglie sarebbe tra i feriti.  Sono in corso indagini approfondite per ritrovare il terrorista prima che compia altri delitti.La sparatoria si inserisce in un clima di grande tensione sociale. È una situazione di instabilità che può favorire le azioni di estremisti vicini allo Stato Islamico.

 

 

Attentato Strasburgo,  Cherif dai reati comuni all’ideologia: così nasce il terrorismo «ibrido»
VIDEO  ATTACCO TERRORISTICO

MACRON MESSO ALL’ANGOLO: ADESSO VUOLE “COSTRUIRE UNA NUOVA FRANCIA”-I GILET GIALLI VOGLIONO LE DIMISSIONI

 

Dopo la rivoluzione dei “Gilet gialli” , Emmanuel Macron  si rivolge alla nazione per costruire una nuova Francia

“Mi assumo una parte della responsabilità. C’è rabbia, c’è indignazione condivisa da molti francesi. Servono misure profonde”, dice Macron, che invita ” a lavorare tutti insieme alla costruzione di una nuova Francia. Da un anno non siamo stati in gradi di rispondere alle richieste, mi assumo una parte della responsabilità”. “Forse -dice- ho ferito qualcuno di voi con le mie idee, ora voglio essere chiarissimo. Il malessere esiste anche in altri paesi, insieme troveremo il cammino per farcela. Dobbiamo creare nuove strade, per noi francesi”, dice il presidente, consapevole di doversi confrontare con “uno stato d’urgenza economico e sociale”.

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Per far fronte a tale situazione, ecco nel 2019 l’aumento di 100 euro del salario minimo, il lavoro straordinario non tassato e lo stop al prelievo sulle pensioni inferiori ai 2000 euro. Macron è orientato a chiedere alle aziende “che sono in grado di farlo” il versamento “di un bonus di fine anno ai dipendenti. Il bonus sarà esentasse”.

Il presidente,esprime anche l’ intenzione di sedersi a un tavolo con le grandi imprese che “saranno chiamate a contribuire allo sforzo”. “Le riunirò e prenderò le decisioni la prossima settimana”, annuncia. Alla popolazione “è stato chiesto troppo”, dice Macron, accogliendo di fatto alcune delle richieste dei gilet gialli, che la scorsa settimana avevano già ottenuto l’annullamento, per il prossimo anno, della tassa sull’aumento dei carburanti.

L’avvio di una nuova era, dice il presidente, passa anche attraverso “una riforma profonda dello stato”. Macron si prepara a stimolare “un dibattito senza precedenti nelle nostre istituzioni, ad ogni livello: governo, assemblea nazionale, parti sociali e associazioni saranno chiamati a fare la propria parte”.

La Francia è stata trasformata in un Paese ”basato sul merito e sul lavoro”, si propone come regista di una nuova operazione di cambiamento. Annuncia, quindi, che incontrerà “i sindaci del paese, regione per regione per costruire le basi della nostra nuova nazione. Non ripartiremo facendo finta che nulla sia cambiato”.

 “Saremo intransigenti contro la violenza. Gli eventi delle ultime settimane in Francia e all’estero hanno profondamente turbato la nazione. Si sono mischiate richieste legittime e una inaccettabile violenza. Voglio dirvi subito che non ci sarà clemenza verso tale violenza….

“Abbiamo visto tutti il gioco di quegli opportunisti che hanno approfittato della sincera rabbia” di chi ha manifestato. Ma “nessuna rabbia giustifica le aggressioni ai poliziotti, gli assalti ai negozi e i danni agli edifici pubblici. Quando si scatena la violenza, non c’è più libertà”, prosegue Macron. “D’ora in poi la pace e l’ordine repubblicano devono regnare”.

“Siamo in un momento storico per il nostro paese. La mia unica preoccupazione siete voi -conclude rivolgendosi ai concittadini-. La mia unica battaglia è per voi. La nostra unica battaglia è per la Francia. Lunga vita alla Repubblica, viva la Francia”.

I Gilet  gialli comunque informalmente    non ci stanno, non credono alle parole del Presidente Macron che ha perduto ogni credibilità.  Per cambiare vogliono solo  “la testa di Macron”, le sue dimissioni ,proprio come ai tempi della Rivoluzione francese

Il Movimento “Gilet Gialli” si ingigantisce come un’onda anomala in tutta l’Europa

“VUOI ABBASSARE LE TASSE?      DIVENTA GILET GIALLO”

 

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Vuoi   abbassare le tasse o non le condividi?   Diventa “Gilet giallo” e partecipa alla manifestazione”   Con questo slogan i Gilet gialli si stanno ingigantendo come un’onda anomala e trasferiscono il loro credo in tutta l’Europa .Cinquantacinque feriti e più di 700 arresti in tutta la Francia oltre ai 400 avvenuti a Bruxelles. E’ questo il bilancio della più recente nuova manifestazione dei Gilet gialli.

 Auto in fiamme in Francia mentre  la tensione sale: nella zona di place de l’Étoile,gli agenti hanno fatto ricorso al lancio di lacrimogeni. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire nel centrale Boulevard de Courcelles, dove sono stati incendiati almeno 4 veicoli da parte dei casseur. Secondo i dati diffusi dalla prefettura, anche 3 agenti hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici.

Sono più di 950 le persone fermate in tutto il Paese. A Parigi sono trattenute in custodia 536 persone, come rendono noto le forze dell’ordine. La cifra sale a 724 se si considera tutta la Francia.Ma non è finita. La rivoluzione è estesa anche altrove.

Anche a Bruxelles infatti- simbolo dell’Europa unita – è intervenuta la polizia che ha effettuato circa 400 arresti .

 Nella capitale belga sono scese in piazza circa 1000 persone per partecipare alle proteste dei Gilet gialli. “Circa 500 persone hanno cercato- secondo un comunicato stampa – di raggiungere l’area dove hanno sede le istituzioni europee e sono state fermate dagli schieramenti delle forze dell’ordine. Un piccolo gruppo di manifestanti ha cercato di forzare il blocco: ne è nata una battaglia, con lancio di bottiglie a cui la polizia ha risposto con i lacrimogeni. In un’altra strada, la polizia ha utilizzato gli idranti per arginare un altro gruppo di manifestanti”. Sembra che si sia diffuso un virus: quella rivoluzione non solo in Francia ma in tutta l’Europa che tanti, nel passato, hanno acclamato ma pochi oggi ne approvano l’operato…

Alla ricerca di un compromesso con l’Europa

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 ROMA – L’Italia non avrà possibilità di ’accesso ai finanziamenti europei, almeno secondo il documento elaborato da Francia e Germania. I due leader sono al lavoro per completare il testo della proposta che sarà presentata nella giornata di lunedì 19 novembre all’Ue

Si apprende che si vuole regolamentare l’accesso ai soldi europei, senza far sconti a nessuno tantomeno all’Italia anche se risulta tra i Paesi fondatori dell’Ue.. 

Unione Europea, Francia e Germania escludono l’Italia dai fondi L’intenzione  è quella di un fondo che “stimola la crescita attraverso investimenti, ricerca e sviluppo, innovazioni e capitale umano“. Secondo Macron questa proposta potrebbe portare maggiore margini di spesa per i Paesi in difficoltà. Da Berlino e Parigi sono fiduciosi che l’idea venga accettata dagli Stati.

Una norma che, tuttavia, potrebbe mettere in seria difficoltà l’Italia. Per poter accedere a queste risorse economiche bisogna rispettare gli obblighi imposti da Bruxelles. L’Europa sembra non approndire le riflessioni sollevate dal premier Conte per la rinascita dell’Italia, interessa l’immediato e, quindi incapace di accogliere gli spunti offerti dal governo per una migliore qualità di vita nei prossimi anni. In questo caso l’italia non potrebbe contare su questi fondi. Rimane comunque una proposta e soprattutto le trattative tra Unione Europea e il premier Conte con il ministro Tria  continuano per cercare di riuscire a trovare un compromesso, che potrebbe salvare la situazione economica italiana ma anche continentale. 

L’Onu non conta più: chi è più forte e ha mezzi militari comanda nel mondo

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Tre gli obiettivi colpiti nella notte: un centro di ricerca a Damasco, un deposito di armi chimiche a ovest di Homs, un altro deposito e un centro di comando sempre nei pressi di Homs. Oggi fonti di Damasco avevano parlato di tre feriti tra i civili siriani nel contro Homs ma il responsabile del dipartimento operativo dello Stato maggiore russo, Sergei Rudskoi, ha smentito la notizia: “Sulla base delle prima informazioni – ha detto – non ci sarebbero vittime tra i civili e i soldati siriani”.

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Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno lanciato contro gli obiettivi siriani  oltre 100 missili . “Il sistema di difesa aerea siriana è stato attivato – ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass – una parte considerevole dei missili cruise e aria-terra è stata abbattuta prima di raggiungere gli obiettivi”. Nessuno dei missili lanciati da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna è entrato nella zona della difesa area russa dispiegata a Tartus e Hmeymim. La Russia, ha precisato il ministro della difesa russo, “non ha dovuto usare le sue difese per rispondere all’attacco” in Siria.

Quel che sconcerta in Europa è che le Nazioni Unite, dove si dovrebbe deliberare un simile attacco, è stato congelato e dimenticato dagli alleati autori degli interventi militari.

Poliziotti francesi fanno irruzione in un presidio italiano…La Francia sta perdendo la testa

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Un incidente diplomatico incrina i rapporti diplomatici tra Francia e Italia. L’irruzione di agenti della dogana francesi in un presidio per migranti a Bardonecchia al confine tra Italia e Francia ha scatenato vibrate proteste dell’Italia . I poliziotti francesi, nella tarda serata di venerdì, secondo quanto denunciato dall’associazione Rainbow4Africa, sono entrati armati nella sala della stazione, costringendo un migrante a sottoporsi al test delle urine.

Blitz per il quale sono state chieste “spiegazioni al governo francese e all’ambasciata di Francia a Roma: attendiamo a breve risposte chiare prima di intraprendere qualsiasi eventuale azione”dice la Farnesina

Lo staff Rainbow4Africa ha espresso “rabbia e amarezza” per quanto è accaduto. Ma “adesso è il momento di tornare a fare il nostro lavoro di medici, infermieri, mediatori, avvocati”, scrive la Ong su Facebook. “Abbiamo la massima fiducia nel Prefetto e nelle nostre istituzioni: lasciamo a loro i prossimi passi”, aggiunge l’organizzazione che ringrazia “per la solidarietà ricevuta”.

“Altro che espellere i diplomatici russi, qui bisogna allontanare i diplomatici francesi! – afferma Matteo Salvini – Con noi al governo l’Italia rialzerà la testa in Europa, da Macron e Merkel non abbiamo lezioni da prendere, e i nostri confini ce li controlleremo noi”.

“Non assisteremo pure alla beffa di essere usati come la loro toilette” tuona la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli. “I campioni delle urine li prendano nei bagni francesi – continua – o ne segnalino la necessità alle nostre forze dell’ordine”.

L’Italia chiami Macron – sottolinea – e gli ricordi che qui nessun agente straniero può venire a far valere la propria autorità. Siamo una Nazione sovrana e libera , non una provincia della Francia”.

 

 

Finanziamenti illeciti: in Stato di fermo Nicolas Sarkozy per la campagna presidenziale del 2007

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Clamoroso in Francia .L’ex presidente della Repubblica francese – si apprende da nota inviataci da Agenzia stampa-   Nicolas Sarkozy, è in stato di fermo e viene attualmente ascoltato nei locali della polizia giudiziaria di Nanterre sui sospetti di finanziamenti illeciti  inerenti la sua campagna presidenziale del 2007. Sarkozy è stato convocato nel quadro dell’inchiesta su possibili finanziamenti libici della campagna vinta dall’ex inquilino dell’Eliseo.   Indagini erano in corso sulla sua copertura finanziaria ed oggi gli investigatori ritengono che la Magistratura francese debba raccogliere gli elementi utili per mandare in galera Nicolas Sarkozy.

E’ la prima volta che Sarkozy viene ascoltato a riguardo dall’apertura di un’informazione giudiziaria nell’aprile 2013. Il suo stato di fermo può durare 48 ore e ha scosso l’opinione pubblica..

Sostegno (a parole) di Francia e Germania sulla questione migranti

 

Nasce una intesa tra  Italia, Francia e Germania sulla questione migranti. L’Italia ha chiesto il pieno sostegno ai Paesi vicini, Francia e Germania.

Il vertice nella capitale francese voluto dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, in preparazione del vertice dei ministri dell’Interno Ue a Tallin, produrrà un documento su più punti che l’Italia presenterà giovedì all’incontro dei 28 e che ha l’appoggio di Parigi e Berlino.

 

 Tra i punti qualificanti la regolamentazione delle azioni e dei finanziamenti delle Ong e più fondi per consentire alla Libia il controllo delle coste.
(Agenzia)