Violenza senza ancora un perchè a Favara. I Carabinieri stanno scavando nel passato dell’omicida

 

Fermato nella sua abitazione dopo il delitto  il presunto assassino del cardiologo Gaetano Alaimo, assassinato nel suo studio medico.  Adriano Vetro, 47 anni, di Favara. Dovrà spiegare tanti perchè..      Sequestrata anche la pistola usata per l”uccisione del cardiologo.

L’assassino – che, si apprende, non è incensurato – avrebbe sparato al professionista nella sala d’attesa del poliambulatorio di via Bassanesi, davanti agli altri lavoratori del centro medico. La vittima è morta sul colpo. Il presunto killer nel frattempo avrebbe lasciato di corsa lo studio medico e si sarebbe rifugiato nella sua abitazione in preda al panico. Qui è stato trovato infatti  tutto tremante, fuori connessione mentale,  dai carabinieri.

 Questo pomeriggio non ci sarebbe stata nessuna discussione fra Alaimo e Vetro, ma pare che ve ne fossero state in passato. Il favarese è arrivato al Poliambulatorio quando la struttura non aveva ancora aperto le porte ai pazienti e, davanti agli impiegati del punto sanitario, ha sparato da distanza ravvicinata un colpo di pistola contro il medico che è stato raggiunto all’altezza del torace. Poi è scappato, ma è stato poco dopo rintracciato dai carabinieri che, giunti in via Bassanesi, hanno subito avuto notizia di chi era stato l’autore del delitto.

 

Una pistola vera – e non scenica – sul set del film, l’attore Baldwin uccide la direttrice della fotografia e ferisce il regista

Tragedia sul set del western ‘Rust’, ferito gravemente il regista. 

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Tragedia sul set del film western ‘Rust’ al Bonanza Creek Ranch di Santa Fe, in New Mexico. L’attore Alec Baldwin, (nella foto)  ha sparato con una pistola di scena uccidendo la direttrice della fotografia e ferendo gravemente  il regista.

La vittima H lyna Hutchins, 42 anni. Trasportata d’urgenza in aereo all’ospedale dell’Università del New Mexico ad Albuquerque, è tuttavia deceduta per le gravi ferite riportate. Ma anche il regista Joel Souza, 48 anni, è rimasto gravemente ferito, ora ricoverato in terapia intensiva. Secondo le informazioni diffuse dall’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe, Baldwin non sapeva che la pistola fosse stata caricata con proiettili veri.  Non si comprende neppure perchè la pistola fosse autentica e non una riproduzione e perchè fosse caricata con proiettili veri.

Si svolgerà comunque una indagine – si apprende -per accertare i fatti avvenuti e per sapere perchè la pistola fosse autentica e non scenica, addirittura caricata con proiettili veri

L’attore Baldwin  visto fuori dagli uffici dello sceriffo, al telefono,era  “sconvolto e in lacrime” dopo le notizie della morte della 42enne uccisa inconsapevolmente.

ENNA, AGGHIACCIANTE FEMMINICIDIO, DETTAGLI: “MI SPIACE NON POSSO VENIRE, HO UCCISO MIA MOGLIE”

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Nella foto l’assassino Filippo Marraro

Delitto di Enna. Si scopre che l’assassino Filippo Marraro  aveva persino  cambiato il suo profilo sul massimo social .relazione vedovo”, prima ancora di eseguire il suo disegno criminoso, l’assassinio di  Loredana Calì. In un video scioccante si vede Marraro, ripreso dall’alto, raggiungere la donna e costringerla a salire con lui in automobile sotto il tiro di  una pistola.

Da questa probabilmente spara i due colpi che feriranno mortalmente l’ex moglie,  40enne siciliana. Le aveva detto di dialogare del loro stato, invece l’ha minacciata e l’ha costretta a seguirlo fino alla casa di campagna dei genitori di lei.

.L’uomo, titolare di un autolavaggio e padre di tre figli (uno nato da un precedente matrimonio), ha sparato mirando al torace della donna dalla quale si stava separando.

Poi ha mandato un messaggio ad un amico, con il quale partecipava a raduni motociclistici, per disdire la sua partecipazione a quello del 7 aprile. Un messaggio agghiacciante: «Mi dispiace, non posso venire: ho ucciso mia moglie». Quindi ha telefonato ai familiari della vittima dicendo «andatevela a prendere morta». E infine si è costituito ai carabinieri. Un vero e proprio agguato, preceduto da una richiesta di chiarimenti. Catenanuova, dove la mafia è di casa e i clan rivali si fanno la guerra in strada

Tragedia della gelosia a Giarre.L’ex marito non tollerava l’attività della moglie sui social

 

Una donna, una badante di 58 anni, sarebbe stata più volte minacciata di morte dall’ex marito Francesco Privitera.

Uxoricidio Giarre, Sara uccisa con 14 colpi di pistola E' ancora "giallo" sulla morte di lui

Giarre (Catania)

Un altro episodio di violenza sulle donne. Francesco Privitera, 58 anni, muratore, ha ucciso a colpi di pistola l’ex moglie Rosaria, “Sara” Parisi, 58 anni, badante. I due erano separati già da qualche tempo e stavano per divorziare. L’uomo contestava l’attività della moglie, con la quale non conviveva più da sei anni, su Facebook,dove com’è noto oggigiorno è più agevole     intrecciare relazioni.

Si apprende  che la vittima, così come ricordato dal suo legale, seguisse un gruppo sui social di separati e divorziati).  L’ex marito intollerante su queste situazioni dubbie l’ha aspettata vicino casa e quando Sara Parisi è uscita per andare a lavoro l’ha inseguita e le ha esploso contro almeno 14 colpi, sei dei quali quelli mortali, con una pistola calibro 9×19 Beretta uccidendola.

Dopo gli spari sono subito intervenuti dei familiari della donna, un fratello e un nipote . . Trasportato nell’ospedale Cannizzaro di Catania con un elicottero del 118, Privitera è morto alcune ore dopo in sala operatoria.  La coppia aveva due figli, un maschio e una femmina, ma la donna aveva un altro figlio da un precedente matrimonio.