Lunedì 19 a Caserta Conte con il governo presenta “il Piano per la Campania e tutti i territori contro i rifiuti e roghi tossici….”

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Comunicato Stampa -Presidenza P.Chigi –   Riceviamo e pubblichiamo:

Basta ai roghi tossici, mai più terre dei fuochi. Lunedì sarò a Caserta, con sette ministri di questo Governo, per firmare il “Piano d’azione per il contrasto dei roghi di rifiuti”. Su impulso del nostro ministro all’Ambiente Sergio Costa  con la piena condivisione di tutti i ministri, presenteremo un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio.

Il Governo del cambiamento dichiara guerra a mala gestione e traffici illeciti che per troppi anni, nel silenzio dei governi precedenti, hanno devastato un territorio meraviglioso tristemente ribattezzato “Terra dei fuochi”, con conseguenze inaccettabili sulla salute dei cittadini.

Il protocollo che andremo a firmare interesserà non solo la Campania, ma tutti i territori dove esistono queste problematiche. Metteremo in atto interventi per la tutela della salute della popolazione, dell’ambiente e dell’ecosistema, e per il presidio del territorio.

Questo Governo vuole riappropriarsi di un pezzo prezioso del suo territorio che per troppo tempo è stato considerato terra di nessuno. Invece lo Stato c’è e posso assicurare che non faremo sconti”                               Fto       Prof.Avv.     Giuseppe   Conte.

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TANTI DANNI – MORTI E FERITI – PER IL MALTEMPO E FORTE VENTO

 

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Foto – Roma

Una strage.  Il maltempo ha le sue vittime anche nel nostro Paese. E  sarebbero sei fino a questo momento.

VIDEO – ALBERI ABBATTUTI, PERSONE COLPITE DAL FORTE VENTO,IL MALTEMPO FLAGELLA IL NORD E IL SUD

. Due persone sono morte schiacciate dentro l’automobile, nel Frusinate, a causa di un albero abbattuto dal forte vento , un’altra persona ha perso la vita a Terracina a causa di un albero caduto su una vettura in transito.La quarta vittima ha perso la vita a Napoli mentre camminava, colpita da un altro albero abbattuto, e una quinta persona è deceduta dopo essere stata colpita da un cornicione vicino a Savona. Una sesta vittima è stata poi registrata in serata, travolta da un albero a Feltre, in provincia di Belluno.

Considerata la situazione, il Viminale ha invitato i prefetti “a valutare l’opportunità di limitare, a tutela della pubblica e privata incolumità, gli spostamenti della popolazione e il conseguente aumento dei volumi di traffico, attraverso l’adozione di provvedimenti di chiusura delle scuole e degli uffici pubblici presenti sul territorio, previe intese con l’Autorità scolastica e gli Amministratori locali”. E’ quanto contenuto nella circolare firmata da Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del ministero dell’Interno, inviata ai prefetti in considerazione del possibile aggravarsi della situazione meteorologica.

. La perturbazione sta determinando caduta di alberi e anche danni e disagi alla viabilità: diversi le città, tra cui Roma, in cui le scuole sono rimaste chiuse e restano chiuse anche martedì.

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Solo nella notte tra domenica e lunedì sono stati 465 gli interventi svolti dai Vigili del Fuoco in diverse regioni d’Italia. “In particolare,  fino alle 7 ci sono stati “180 interventi in Toscana, 60 nel Lazio, 49 in Lombardia, 36 in Calabria, 35 in Campania, 33 in Veneto, 30 in Sicilia, 28 in Liguria e 14 in Friuli”.

In Liguria, una donna di 88 anni è morta dopo essere stata colpita da una parte di cornicione crollato in via Garibaldi ad Albisola Superiore, in provincia di Savona. Secondo le prime ricostruzioni l’anziana stava camminando in strada quando, forse per via di un fulmine che ha colpito il tetto di una palazzina, è crollata una parte di cornicione colpendola.

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E resta l’allarme acqua alta a Venezia: con 156 cm alle 14:40 è stata registrata la quarta acqua più alta di tutti i tempi. La giornata passerà alla storia dietro al 4 novembre 1966 (194 cm) ma anche dietro al 22 dicembre 1979 (166 cm), al 1 febbraio 1986 (+158) e pareggiando il valore del 1 dicembre 2008. Con questo fenomeno la percentuale di città allagata è stata di circa il 75%. L’ultimo episodio di fenomeno mareale oltre i 140 cm si era registrato il 12 febbraio 2013, quando la marea giunse a +143. L’emergenza non si è ancora conclusa: attorno a mezzanotte e mezza sono attesi 140 cm.

Lazio – Anche a Roma le scuole –  – restano chiuse martedì. Alberi e rami sono caduti su diverse strade, abbattendosi in alcuni casi su auto e scooter in sosta. Un vigile del fuoco è stato colpito a una spalla da un ramo nel corso di un intervento: trasportato all’ospedale Sant’Eugenio, non è in gravi in condizioni. Sulla Metro B inoltre la circolazione è stata sospesa tra Piramide e Laurentina per la presenza di rami d’albero lungo la linea, presso la stazione Marconi.

Roma – Tragedia sfiorata sulla Flaminia: un albero è crollato in mezzo alle auto in coda e a evitare il peggio la fortunata circostanza che, nel punto dell’incidente, all’incrocio con Corso Francia, il semaforo fosse rosso. 

In Campania un 21enne della provincia di Caserta è stato colpito da un albero ed è morto: il fatto è avvenuto a Napoli, in via Claudio, a Fuorigrotta, non lontano dallo stadio San Paolo. I carabinieri sono intervenuti e hanno allertato il 118. Inutile la corsa all’ospedale San Paolo, per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Un uomo è poi rimasto gravemente ferito dalla caduta di un albero a piazzale Tecchio, non lontano dalla stazione della metropolitana. Si trovava in auto quando l’albero si è abbattuto sul veicolo e un ramo lo ha trafitto: trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale San Paolo di Napoli, è stato ricoverato in gravi condizioni ma, secondo quanto si apprende, non sarebbe in pericolo di vita. 

Golfo di Napoli – Collegamenti marittimi impossibili nel golfo di Napoli: dalle prime ore del mattino pioggia e vento hanno sferzato la terraferma e le isole Capri, Ischia e Procida, costringendo le compagnie di navigazione alla cancellazione di molte corse, soprattutto veloci. La Protezione civile ha prorogato l’allerta meteo vigente sul territorio regionale fino a martedì. Le scuole sono rimaste chiuse a Procida e anche nei comuni di Ischia, Forio, Barano, Casamicciola Terme, Serrara Fontana e Lacco Ameno.

Calabria – Continuano poi le ricerche dei Vigili del Fuoco e della Guardia costiera di Catanzaro per trovare una persona dispersa da domenica: una barca a vela è finita infatti contro gli scogli ma a bordo non è stato trovato nessuno.

Sicilia  Un’impalcatura è stata letteralmente spazzata via dal vento a Palermo a causa di una tromba d’aria in via Amato a Misilmeri. La struttura di metallo è finita contro la palazzina di fronte la costruzione e su alcune vetture in sosta.

In queste ore si stanno monitorando gli alberi presenti in città.

Richieste di reddito di cittadinanza: i richiedenti in rialzo, Campania al primo posto seguita dalla Sicilia

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Reddito di cittadinanza: è il boom in Sicilia . I percettori di Reddito di inclusione  sono già quasi 300mila, esattamente 280.744, suddivisi in 271.270 percettori di Rei che fanno parte di 87.568 famiglie con un sussidio mensile medio di 324,42 euro, e 9.474 titolari della vecchia carta Sia che, all’interno di 2.402 nuclei familiari, ricevono ogni mese 246,59 euro.

La Campania ha il primato in assoluto. A livello nazionale, il Reddito di inclusione (Rei), la prima misura strutturata contro la povertà, ha riguardato nei primi nove mesi del 2018 oltre 379.000 famiglie per un milione di persone nel complesso. L’Inps mostra un’erogazione del beneficio economico soprattutto al Sud (69% se si guarda alle famiglie, 72% se si considerano le persone coinvolte.

Il 10% dei nuclei percettori (quindi circa 38.000 su 379.000) risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione, e di questi si evidenzia un’incidenza del 30% dei percettori nelle regioni del Nord (solo il 3% al Sud, al Centro il 21%).

Il 47% dei nuclei beneficiari di ReI, che rappresentano oltre il 51% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia. Il tasso di inclusione del ReI, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta a livello nazionale pari a 184, con valori top in Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente pari a 540, 517, 389) e minimi in Friuli Venezia Giulia ed in Trentino Alto Adige (in entrambi i casi 23).

A luglio 2018 c’è stato un incremento dei “nuovi” nuclei beneficiari di ReI, pari al +76% rispetto a giugno. I nuovi richiedenti nel periodo luglio-settembre 2018 sono 101.000, di cui il 43% è imputabile a nuclei senza il possesso dei requisiti familiari precedentemente richiesti ai fini della concessione del beneficio. La classe modale da luglio è diventata quella con un solo componente (precedentemente era quella con tre componenti) e rappresenta il 41% della distribuzione.

Con le nuove norme integrative comunque tante cose cambieranno.. Probabilmente tutti questi numeri lieviteranno e i Centri per l’impiego saranno soggetti ad una radicale riorganizzazione

LA FURIA DEL MALTEMPO COLPISCE ANCHE LA CALABRIA (DUE VITTIME) E LA CAMPANIA- CROLLA IL PONTE DELLE GRAZIE

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Il maltempo in Calabria registra già due vittime.  Mentre scriviamo le forze dell’ordine stanno ricercando un altro figlio della donna travolta dal torrente con l’automobile.. La donna, Stefania Signore, dispersa da giovedì sera insieme ai suoi due figli , di 7 e due anni, nella zona di Lamezia Terme, colpita dal maltempo, è stata trovata morta insieme a uno dei due bimbi. I corpi delle due vittime sono stati trovati in un torrente tra i comuni di San Pietro a Maida e San Pietro Lametino. Si sta utilizzando  anche  un cane molecolare del Soccorso Alpino nella speranza che il miracolo avvenga.a distanza di 18 ore dall’evento. Un’altra donna è stata portata in ospedale con l’elisoccorso dei vigili del fuoco.  Disperato il marito che si è precipitato nella ricerca dei familiari.

Critica, in particolare nella zona jonica, nel Vibonese e nel Lametino, e “nelle prossime ore avanzeremo la richiesta dello stato di emergenza” avverte  il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

Catanzaro- Sulla strada provinciale 19, nel comune di Curinga (Catanzaro), è crollato il ponte delle Grazie. La zona è stata colpita duramente dal maltempo la notte scorsa.

CRITICITA’ – Situazioni difficili  in molti comuni della Calabria dove continuano gli interventi dei vigili del fuoco a causa del maltempo. Nel catanzarese problemi permangono nel lametino. Nel comune di San Vito sullo Ionio proseguono le operazioni di messa in sicurezza del torrente Scorzone. E’ stata evacuata una famiglia di quattro persone perché l’abitazione era invasa da fango e detriti, dunque inagibile. Nel crotonese, invece, criticità ci sono nei comuni di Cirò Marina, Torretta di Crucoli, Strongoli, Crotone, Melissa, Petilia, Cotronei, Isola Capo Rizzato. Su Isola Capo Rizzato, all’altezza della località Le Castella, si sta ancora lavorando per il ripristino della viabilità sulla ss106 che attualmente risulta chiusa al transito. Su Cotronei sono ancora in atto le operazioni per il controllo della diga per l’abbassamento del livello dell’invaso.

Nel vibonese i comuni che presentano delle criticità sono Monterosso, Polia, S. Nicola da Crissa, Filadenfia, Vallelonga Simbario, Serra San Bruno, Pizzoni. E’ stato richiesto l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco per il trasferimento di una persona in dialisi da Polia a Catanzaro a causa di una frana sulla strada provinciale che di fatto ha interrotto la viabilità. Nel reggino criticità ci sono a Siderno, Palmi, Gioia Tauro, Reggio Calabria. A Siderno le forti raffiche di vento hanno divelto il tetto di un’abitazione mentre a Reggio Calabria, a causa del forte vento, si sono registrati interventi per alberi divelti e cornicioni pericolanti.

 

CAMPANIA La Protezione civile della Regione Campania ha diramato un nuovo avviso di criticità meteo di colore giallo per temporali valido a partire dalle 21 e per le successive 24 ore. L’allerta riguarda l’intero territorio regionale tranne Alta Irpinia, Sannio e Tanagro. Si prevedono precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale che potranno essere intense con la presenza di raffiche di vento. Uno scenario che potrebbe dare luogo a fenomeni di dissesto idrogeologico con possibili fenomeni franosi anche rapidi, allagamenti, ruscellamenti superficiali, rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazioni e coinvolgimento delle aree urbane depresse.

Falsi certificati vaccinali: Campania e Basilicata in testa alla classifica superano la Sicilia in terza posizione per “segnalazioni alla Procura”

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Campania prima in classifica – secondo il Ministero della Salute -per i falsi di autodichiarazioni e  ‘furbetti’ del certificato vaccinale.  Vi sono delle statistiche. Stante al l  monitoraggio condotto dai Carabinieri dei Nas, dal 4 al 14 settembre,  in 1.493 istituti scolastici ed educativi italiani, per controllare la veridicità delle certificazioni ed autocertificazioni di regolare  adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai  genitori al momento dell’iscrizione a scuola, su 55 casi di  “segnalazioni all’autorità giudiziaria” per “acclarato falso  documentale di autocertificazioni” –  – ben 15 sono state commesse in Campania e 12  in Basilicata, seguite da Veneto e Sardegna con 7, Puglia (4), Sicilia e Toscana (3), Lombardia (2), e un caso per Friuli Venezia Giulia ed  Emilia Romagna.        (

SICILIA IN CONDIZIONE DI GRAVE DEPRIVAZIONE E RISCHIO POVERTA’- ALLARMANTE SITUAZIONE PURE IN CAMPANIA E CALABRIA

LA POLITICA HA DIMENTICATO   IL SUD

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Le persone in difficoltà e deprivazione sono passate da 15 a 18,1 milioni. Lo rivela un’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Il livello medio europeo è invece salito solo di un punto, attestandosi al 23,1 per cento: 6,9 punti in meno rispetto alla nostra media. In Francia e in Germania, invece, in questi 10 anni il rischio povertà è addirittura diminuito e attualmente presenta un livello di oltre 10 punti in meno al dato medio Italia.

 A livello regionale la situazione al Sud è pesantissima. Gli ultimi dati disponibili riferiti al 2016 segnalano che il rischio povertà o di esclusione sociale sul totale della popolazione ha raggiunto il 55,6% in Sicilia, il 49,9% in Campania e il 46,7% in Calabria.

In Italia la pressione tributaria (vale a dire il peso solo di imposte, tasse e tributi sul Pil) si attesta al 29,6% (anno 2016). Tra i nostri principali paesi competitori presenti in Ue nessun altro ha registrato una quota così elevata. La Francia, ad esempio, ha un carico del 29,1%, l’Austria del 27,4%, il Regno Unito del 27,2%, i Paesi Bassi del 23,6%, la Germania del 23,4% e la Spagna del 22,1%.

Al netto della spesa pensionistica, il costo della spesa sociale sul Pil (disoccupazione, invalidità, casa, maternità, sanità, assistenza, etc.) si è attestata all’11,9%. Tra i principali paesi Ue presi in esame in questa analisi, solo la Spagna ha registrato una quota inferiore alla nostra (11,3% del Pil), anche se la pressione tributaria nel paese iberico è 7,5 punti inferiore alla nostra.

Tutti gli altri, invece, presentano una spesa nettamente superiore alla nostra. Siamo i più tartassati d’Europa e con un welfare “striminzito” il disagio sociale e le difficoltà economiche sono aumentate a dismisura.  Le famiglie siciliane non riescono più a pagare le bollette di luce ed acqua ed il disagio aumenta sempre più  con il triste ricordo di un governante che ha protetto a dismisura le banche italiane

“Da un punto di vista sociale –  il risultato ottenuto è stato drammatico: in Italia, ad esempio, la disoccupazione continua a rimanere sopra l’11 per cento, mentre prima delle crisi era al 6 per cento. Gli investimenti, inoltre, sono scesi di oltre 20 punti percentuali e il rischio povertà ed esclusione sociale ha toccato livelli allarmanti. In Sicilia, Campania e Calabria praticamente un cittadino su 2 si trova in una condizione di grave deprivazione. E nonostante i sacrifici richiesti alle famiglie e alle imprese, il nostro rapporto debito/Pil è aumentato di oltre 30 punti, attestandosi l’anno scorso al 131,6 per cento”.

In questi ultimi anni la crisi ha colpito indistintamente tutti i ceti sociali, anche se le famiglie del cosiddetto popolo delle partite Iva ha registrato, statisticamente, i risultati più preoccupanti. Il ceto medio produttivo, insomma, ha pagato più degli altri gli effetti negativi della crisi e ancora oggi fatica ad agganciare la ripresa. I pensionati vanno all’estero , in Paesi dove non si pagano le tasse e giovani laureati decidono coraggiosamente di partire  per l’Europa alla ricerca della prima occupazione. La politica locale, regionale  e quella nazionale si è dimenticata da tempo delle categorie più deboli.