Un nuovo scenario di competenze e qualificazione del ruolo dei commercialisti

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Ordine Commercialisti Catania: approvato il bilancio di previsione 2019

 FORMAZIONE CONTINUA
«BORSE DI STUDIO E RIDUZIONE QUOTA ANNUALE PER GLI UNDER 35»

Primo giro di boa per il Consiglio presieduto da Sangiorgio «Aggiornamento e dialogo con gli stakeholders territoriali»

CATANIA –

In un quadro economico complesso e in continua evoluzione, il percorso di crescita della figura del Dottore Commercialista richiede oggi più che mai un costante aggiornamento per poter cogliere le nuove opportunità dell’esercizio professionale. Mutamenti strutturali come l’introduzione della fatturazione elettronica o l’applicazione delle normative fiscali in materia di anticorruzione e antiriciclaggio, per l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania si trasformano in un programma di lavoro atto a garantire un’offerta formativa eccellente per tutte le generazioni.

«Lo scenario attuale impone e imporrà un accrescimento delle competenze e una continua qualificazione del nostro ruolo – afferma il presidente dell’Ordine Giorgio Sangiorgio durante l’annuale Assemblea generale di approvazione del bilancio di previsione 2019 – per questo motivo prevediamo di rafforzare il nostro impegno continuando a offrire agli iscritti tutti gli strumenti formativi per affrontare le nuove sfide imposte dal mercato e dalle istituzioni».

Tra le novità rivolte alle nuove generazioni, emerse durante l’assemblea che ha riunito gli iscritti all’Hotel Nettuno, c’è inoltre l’attivazione di tre borse di studio per tirocinanti e una sensibile riduzione della quota annuale per gli under 35. Iniziative nate dunque per sostenere i futuri professionisti che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, e che si uniscono ai progetti ormai avviati dall’Ordine etneo come l’alternanza scuola-lavoro e la proficua collaborazione con il mondo universitario.

Durante l’Assemblea il bilancio preventivo 2019 è stato presentato dal tesoriere Rosario Marino, redatto nel pieno rispetto delle prescrizioni contenute nel Regolamento di Contabilità. Presente al tavolo dei relatori Roberto Cunsolo, tesoriere del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il segretario dell’Ordine Maurizio Stella e il presidente del Collegio dei Revisori Giovanni Piccin.

Il network attivato dall’Ordine e la sinergia intrapresa con i vari stakeholders del territorio – soggetti pubblici e privati portatori di interesse per la categoria – sono stati evidenziati in Assemblea dallo stesso presidente Sangiorgio, il quale ha elencato le numerose collaborazioni sviluppate e le future connessioni professionali da avviare il prossimo anno: «Nella mia relazione al bilancio preventivo – conclude il presidente – è stato di fatto compiuta una prima valutazione del lavoro finora svolto; un lavoro che ha messo a frutto importanti iniziative. Una delle più recenti è l’istituzione a luglio 2018 dell’Associazione “Economisti e Giuristi insieme” che vede il coinvolgimento del nostro Ordine, della categoria forense catanese e del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone al fine di rafforzare l’intesa e l’azione coordinata delle tre professioni giuridico–economiche».

“La Sicilia modello di sviluppo tra l’Europa e gli Stati Arabi”: sarà possibile?

 

Venerdì 26 ottobre, ore 15.30, Mercure Excelsior Hotel (Piazza Verga) – Catania

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QUALI MODELLI DI SVILUPPO IN VISTA DI EXPO DUBAI 2020

Convegno organizzato da Ordine etneo Commercialisti, Regione Siciliana,

Comune di Catania, SAC Aeroporto, Camera Cooperazione italo-araba

CATANIA – «La Sicilia ponte sul mediterraneo tra Europa e Stati Arabi: un modello di sviluppo possibile»: questo il titolo del convegno che si svolgerà a Catania venerdì 26 ottobre, a partire dalle 15.30 presso il Mercure Excelsior Hotel (Piazza Verga 39). Un evento la cui importanza è sottolineata dall’autorevolezza degli enti organizzatori: Ordine etneo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Odcec), Assessorato al Turismo della Regione Siciliana, Comune di Catania, SAC – Società Aeroporto Catania, Camera di Cooperazione italo-araba.

Obiettivo del convegno è informare e formare sulle opportunità d’incontro tra le realtà economiche siciliane e quelle degli Emirati Arabi, anche in vista del potenziale sviluppo finanziario, commerciale e culturale che si profila con l’Expo internazionale di Dubai 2020.

Apriranno i lavori: il presidente dell’Ordine Commercialisti Giorgio Sangiorgio, l’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo, l’assessore comunale alle Attività produttive Ludovico Balsamo, e l’amministratore delegato SAC Nico Torrisi.

A seguire – con la moderazione del consigliere Odcec Marcello Murabito – interverranno: il commercialista Nicola Platania che relazionerà sul ruolo dei professionisti nell’internazionalizzazione; il presidente della Camera di Cooperazione italo-araba Mario Mancini, il quale si soffermerà sulle opportunità di business per le imprese siciliane nel mondo arabo; Carlo De Simone, responsabile Relazioni Esterne di Simest, la società italiana per le imprese all’estero; e infine Maria Cristina Zuddas dell’ente italiano di Certificazione Halal “Whad”, la quale tratterà il tema “Italia Bayti: un progetto italiano per l’incoming e l’accoglienza in Italia del turista arabo e musulmano”.

Inoltre, prenderanno la parola: il presidente e il direttore dell’ente bilaterale regionale Turismo Siciliano – rispettivamente Italo Mennella e Salvatore Scalisi – e il vicepresidente vicario di Confindustria Catania Angelo Di Martino.

L’incontro si concluderà con la presentazione dell’Esposizione Universale di Dubai 2020, attraverso la videoconferenza, in diretta dalla capitale araba, di Nicoletta Danieli, referente negli Emirati della Camera di Cooperazione.

Creato a Catania un nuovo modello professionale: economisti e giuristi insieme

Iniziativa del Consiglio notarile e degli Ordini dei Commercialisti e degli Avvocati

Intesa per rafforzare a livello territoriale l’azione coordinata fra le tre professioni

CATANIA – Anche a Catania, su modello nazionale, è nata l’Associazione “Economisti e giuristi insieme”, costituita dagli Ordini dei Commercialisti e degli Avvocati e dal Consiglio notarile che operano nel territorio etneo. L’atto costitutivo è stato firmato ufficialmente questa mattina (10 luglio) dai presidenti Giuseppe Balestrazzi (Notai), Maurizio Magnano San Lio (Avvocati) e Giorgio Sangiorgio (Commercialisti), al fine di rafforzare l’intesa e l’azione coordinata delle tre professioni giuridico-economiche.

«Certi delle affinità che ci accomunano in ambito lavorativo e nel reciproco rispetto delle diverse competenze, il fine di questa alleanza è sviluppare idee e proposte condivise per il nostro territorio e in generale per il Paese – affermano congiuntamente i tre presidenti – Il mercato professionale è in continuo cambiamento per cui è necessario definire un nuovo modello di rappresentare le professioni, anche agendo “insieme” come sottolinea proprio il nome dell’associazione. “Insieme” per sollecitare la politica a misure di tutela e funzionalità dei nostri settori, nell’interesse dei professionisti che rappresentiamo, ma anche dell’intera collettività».

Un’iniziativa concretizzata appena sette mesi dopo la costituzione dell’associazione a livello nazionale, avvenuta lo scorso dicembre. L’ufficializzazione a Catania è avvenuta nella sede del Consiglio notarile, alla presenza del notaio Maria Grazia Tomasello che, in qualità di segretario del Consiglio, ha redatto lo statuto associativo e ratificato le firme.

Tra le finalità indicate nello statuto: la promozione dell’interlocuzione con le istituzioni, con la pubblica amministrazione e, in generale, con tutti i soggetti ritenuti strategici al fine di tutelare gli interessi comuni alle professioni rappresentate; l’approfondimento delle materie economiche e giuridiche di interesse degli associati, anche attraverso la predisposizione di studi e documenti; e l’operare nel contesto della sussidiarietà rispetto alle Pubbliche Amministrazioni, in aderenza alla più recente normativa interna e ai principi del diritto europeo.

Catania: si discute sulla riforma della crisi d’azienda

 

A Catania confronto nazionale sull’attesa legge in materia di diritto fallimentare

 

Annunciata la costituzione nella città etnea di un’associazione tra Commercialisti, Notai e Avvocati

CATANIA – Mancano pochi mesi dalla scadenza del termine di attuazione della “Delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza”. La bozza dei primi due decreti attuativi è già negli uffici del ministero della Giustizia, e il mondo delle professioni è in attesa di comprendere se ci sarà davvero un cambiamento radicale sul fronte del diritto fallimentare. «È una riforma importante, che cambierebbe numerosi aspetti e procedure, primo fra tutti il ruolo sempre più determinante del professionista nella prevenzione della crisi», ha spiegato il presidente dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio, promotore – ieri e oggi (15 e 16 giugno) – di una “due giorni” di studio sull’argomento, insiemae all’Osservatorio sulle Crisi d’Impresa (OCI) e all’Ordine degli Avvocati.

In quest’occasione, il presidente Sangiorgio ha annunciato la costituzione, nelle prossime settimane, di un’associazione che riunirà per finalità formative e di studio le tre categorie professionali di Catania che operano in ambito economico-giuridico: l’Ordine dei Commercialisti, quello degli Avvocati e il Consiglio Notarile. «Questo convegno sulla crisi d’impresa – ha affermato Sangiorgio – anticipa e conferma il modus operandi che attiveremo per la collaborazione fra i tre enti, cioè l’analisi congiunta delle problematiche professionali comuni, ciascuno con le proprie competenze, al fine di ottenere uno scenario completo e poter quindi contribuire concretamente alle risoluzioni».

L’evento – svoltosi al Grand Hotel Baia Verde e introdotto da Giuseppe Fichera, magistrato dell’ufficio del Massimario e del Ruolo presso la Corte Suprema di Cassazione – ha avuto infatti l’obiettivo di far emergere le diverse luci e ombre che caratterizzano la riforma delle procedure concorsuali. La Delega (contenuta nella legge 19/10/2017 n. 155) punta sui meccanismi di allerta per attenuare o neutralizzare il ritardo con cui le imprese segnalano la crisi – come sottolineato dal coordinatore dell’OCI Massimo Ferro – tuttavia le soglie impostate per l’obbligo di segnalazione dell’insolvenza non appaiono coincidenti con la realtà del tessuto imprenditoriale italiano, come ha fatto notare il componente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti Andrea Foschi.

Nell’ambito di questo confronto il presidente della Corte d’Appello di Catania Giuseppe Meliadò e il presidente del Tribunale Francesco S.M. Mannino hanno rilevato la vivacità e il dinamismo degli Ordini professionali catanesi, protagonisti del dibattito nazionale. Presente per i saluti anche il tesoriere dell’Ordine forense Ninni Distefano. Tra i relatori, numerosi gli esperti provenienti da Università e dai Tribunali di altre parti della penisola, come Roma, Genova e Bologna.

«La riforma fissa a 2milioni di euro di ricavi la soglia sopra la quale l’azienda deve nominare un collegio sindacale – conclude il presidente Sangiorgio – è un limite basso che implicherebbe un numero molto ampio di imprese chiamate ad avvalersi di un organismo di controllo. Se da un lato ciò rappresenta un’opportunità di sviluppo per la professione del Commercialista, dall’altro siamo di fronte a un significativo aumento di responsabilità, che imporrebbe sia un’adeguata formazione professionale specialistica che l’avvio di un processo di miglioramento della gestione delle piccole e medie imprese».

 

Ordini professionali: sentinelle dell’anticiriclaggio

 

A Catania convegno organizzato da Banca d’Italia, Università, Commercialisti, Notai

e Avvocati, con la partecipazione di Procura e Guardia di Finanza

ANTIRICICLAGGIO, DAL DENARO TRACCIABILE AI DATI SOMMERSI DEI BITCOIN

SEGNALAZIONI IN CRESCITA E RUOLO DETERMINANTE DEI PROFESSIONISTI

«Esigenza di confronto e collaborazione fra gli enti coinvolti nel sistema di vigilanza»

CATANIA – Il metodo fondante è quello ereditato da Giovanni Falcone: seguire i flussi di denaro per individuare l’attività criminale. È la regola principe dell’antiriciclaggio, ma nell’era dell’evoluzione tecnologica, dei mutamenti imprenditoriali e del proliferarsi di norme legislative, il contrasto all’economia illegale è sempre più complesso, e chiama in causa numerose e diverse forze istituzionali. Una complessità “magmatica” che, a detta di tutti gli attori sociali coinvolti, ha un’unica soluzione operativa: la collaborazione.

Il convegno di ieri (13 aprile) nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini di Catania ne è stato un esempio concreto: il titolo “Lotta al riciclaggio – Esperienze e prospettive” suggerisce l’ampiezza e la ricchezza della tematica, mentre l’entità significativa è confermata dagli organizzatori: Banca d’Italia, Università di Catania, e le categorie professionali dei Commercialisti, dei Notai e degli Avvocati. In prima fila ci sono i rappresentanti della Procura, della Guardia di Finanza, della Prefettura.

«È un’iniziativa congiunta non per forma ma per esigenza, quella del confronto diretto e approfondito tra coloro che rappresentano i punti di presidio dell’articolato sistema dell’antiriciclaggio – ha dichiarato il direttore della filiale catanese della Banca d’Italia Gennaro Gigante, promotore capofila dell’evento – il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla disciplina normativa, e soprattutto la tutela della legalità, sono condizionati da un necessario lavoro coerente e univoco dei tanti soggetti preposti alla vigilanza». Un valore quello della sinergia, sottolineato da tutti i relatori chiamati a illustrare le evoluzioni legislative in materia, soprattutto alla luce della IV Direttiva europea. Tra le novità, il coinvolgimento sempre più determinante di coloro che il comandante provinciale della GdF di Catania gen. Antonio Quintavalle Cecere ha definito «le sentinelle del sistema dell’antiriciclaggio»: gli Ordini professionali.

«Noi professionisti siamo pienamente consapevoli della rilevanza del nostro ruolo di “sentinelle” nella lotta al riciclaggio – ha dichiarato il presidente dell’Ordine etneo dei Commercialisti Giorgio Sangiorgio – il nostro è un apporto convinto, che deve essere tuttavia agevolato in un’ottica di semplificazione. In un contesto di piccoli studi professionali, troppi aspetti formali ingolfano l’attività ordinaria, ostacolando di fatto il raggiungimento del vero obiettivo della normativa. Agiremo anche nel campo della formazione per garantire agli iscritti una chiara conoscenza delle procedure». «Nel rispetto della nostra funzione sociale – ha continuato il presidente del Consiglio Notarile di Catania e Caltagirone Giuseppe Balestrazzi – è necessario porsi dubbi in caso di attività sospetta, così come ricevere un orientamento ben definito da parte del sistema giuridico. Occorre ad esempio un’attenzione più strutturata verso la movimentazione del denaro tramite le criptovalute o i bitcoin, un settore in continua crescita».

Ed è proprio nel mondo della moneta virtuale che si registrano le maggiori lacune normative, non per mancanza di attenzioni ma per l’enorme sommerso di ancora difficile tracciabilità. Un punto che è emerso dalla relazione del docente di Diritto Commerciale Concetto Costa; accanto a lui sono intervenuti: il capo servizio Analisi e Rapporti Istituzionali dell’Unità Informazione Finanziaria Anna Maria Antonietta Carriero; il vice capo servizio Tutela Clienti e Antiriciclaggio della Banca d’Italia Ida Mercanti; il responsabile Antiriciclaggio dell’Istituto sulla vigilanza per le assicurazioni Giovanni Francesco D’Ecclesiis; la docente di Diritto Penale Anna Maria Maugeri; e il consigliere Anac Ida Nicotra.

Contributi autorevoli e incisivi sono stati anche quelli della tavola rotonda pomeridiana, incentrata sulle testimonianze, tutte pregnanti, di coloro che lavorano quotidianamente alla lotta al riciclaggio, e da cui è emerso nitidamente – con una forte attenzione del pubblico – lo stato dell’arte della battaglia contro la criminalità nel nostro territorio. Moderati dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, sono intervenuti: il vicecomandante operativo del Nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza col. Gianluca Filippi, il capo centro della DIA di Catania Renato Panvino, il sostituto procuratore Fabio Regolo, il notaio Marco Krogh, e i consiglieri nazionali Annalisa De Vivo e Carla Secchieri, rispettivamente dei Commercialisti e degli Avvocati. Toccanti

Sull’opportunità di individuare un metodo inter-istituzionale per il «rapporto tra economia ideale e reale», si è soffermato il presidente della Corte d’Appello di Catania Giuseppe Meliadò: «La problematica del riciclaggio – ha detto – non è un tema giuridico ristretto ma ha una dimensione collettiva, perché parliamo di un freno condizionante per lo sviluppo economico della società civile, soprattutto in una realtà come la nostra con gravi difficoltà occupazionali». «Il rapporto continuo con il cliente, nel rispetto delle regole deontologiche, è la misura con cui il professionista può valutare la presenza di operazioni sospette» ha aggiunto il presidente dell’Ordine etneo forense Maurizio Magnano di San Lio. Ecco perché l’approccio basato sul rischio diventa il maggiore strumento di tutela, la cui efficacia è dimostrata dal trend in crescita delle segnalazioni sospette: nel 2017 in Italia sono state circa 94mila. Gli operatori sono stati reattivi di fronte all’aumento della minaccia terroristica.

Dalle statistiche presentate (fonte: Sara – II semestre 2017) nella provincia di Catania si registra un rischio medio-alto di utilizzo anomalo del contante, gli indicatori quantitativi di collaborazione attiva invece non mostrano anomalie statistiche. Analizzando i bonifici verso i Paesi a rischio la provincia etnea ha un’incidenza mediamente significativa sui flussi totali verso l’estero.

Massiccia la partecipazione durante l’arco della giornata di professionisti e operatori del settore bancario.

Magistrati e commercialisti insieme sul nuovo Codice Antimafia

 

 

CATANIA, OLTRE SEICENTO  I BENI CONFISCATI E SEQUESTRATI

ALLA CRIMINALITÀ ..

Annunciato corso formativo specialistico sul ruolo dell’amministratore giudiziario

CATANIA – Alla data di oggi, 11 aprile 2018, nella provincia di Catania si contano 456 immobili e 153 aziende confiscati e sequestrati alla criminalità organizzataAltri 611 immobili e 48 aziende sono invece quelli destinati al provvedimento. Il distretto giudiziario di Catania ha in capo 151 procedure in gestione, di cui 21 con procedimento penale, il resto con misure di prevenzione. Oltre la metà di questi immobili sottoposti ad amministrazione giudiziaria è terreno agricolo, mentre tra quelli destinati cresce il numero delle abitazioni indipendenti. Fra le aziende in gestione le cifre maggiori si registrano nei settori delle costruzioni e del commercio ingrosso-dettaglio.

Sono dati importanti – forniti dall’Anbsc (Associazione nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) – non soltanto perché contribuiscono a un triste primato della Sicilia tra le regioni italiane, ma perché, alla luce delnuovo Codice antimafia, rileva l’insufficienza numerica dei professionisti chiamati a ricoprire il ruolo di amministratore giudiziario, cioè quella figura chiamata a “prendersi cura” dell’immobile o dell’azienda durante il periodo delle indagini o del processo. Un incarico sempre più centrale perché il fulcro della riforma del Codice, in vigore dallo scorso ottobre, è proprio la garanzia della continuità delle attività sequestrate, per far sì che possano essere comunque in grado di competere sul mercato nella legalità.

Eppure in tutta Italia sono poco meno di 900 i professionisti abilitati a questo ruolo, di cui oltre l’80 per cento dottori commercialisti. «Le nostre competenze manageriali e contabili, ma anche di gestione della crisi, sono certamente le più congrue per l’incarico di custode-amministratore giudiziario. Siamo consapevoli della delicatezza del compito, così come della sua importanza sociale, ragione per la quale riteniamo doveroso un percorso di formazione specializzato», ha affermato il presidente dell’Ordine etneo di categoria Giorgio Sangiorgio, in occasione del convegno sul tema che si è svolto ieri (10 aprile) nella sala adunanze del Tribunale di Catania (presieduto da Francesco Mannino, presente all’incontro).

Insieme ai consiglieri dell’Ordine Dario Scelfo e Salvatore Virgillito, il presidente Sangiorgio ha annunciato dunque l’avvio di un corso formativo destinato a colleghi ed esperti che desiderano specializzarsi nell’ambito. «D’altronde, l’effetto diretto delle opzioni legislative del nuovo Codice antimafia sarà un aumento delle misure di prevenzione e dei processi penali, e dunque di beni da gestire – hanno sottolineato i due consiglieri Scelfo e Virgillito – quindi diventa prioritario accelerare il processo di utilizzazione dei beni e, dove possibile, incrementarne la redditività ai fini della successiva eventuale devoluzione all’Erario».

Al convegno sono intervenuti inoltre: il presidente dell’Area Studio Giudiziale dell’Ordine Domenico La Porta, il commercialista Angelo Bonomo, il presidente e il giudice della Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania, rispettivamente, Nunzio Trovato e Alba Sammartino.

L’accesso a nuovi mercati europei: convegno a Catania

Ordine Commercialisti, a Catania convegno su internazionalizzazione e impresa

EXPORT, LA SICILIA STRINGE LA MANO ALLA RUSSIA
Il presidente Musumeci: «Bandi per oltre 300 mln di euro per innovazione e accesso a nuovi mercati»

CATANIA – Tatarstan (Russia): 4 milioni di abitanti, un PIL che negli ultimi anni è cresciuto del +102%, un’economia basata su turismo, agricoltura e industria diversificata, e un grande interesse per il made in Italy che si traduce in percorsi dedicati alle imprese che si affacciano su questa terra lontana, oggi al centro di politiche economiche strategiche.

«Entrare nella nostra Repubblica significa essere poi presenti in tutta la Federazione Russa»: così ha esordito il capo dipartimento relazioni con gli investitori Kirill Vinogradov, che stamattina a Catania – alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ha presentato le potenzialità che il “brand Sicilia” potrebbe cogliere varcando i confini europei con i suoi prodotti d’eccellenza.

Ruolo strategico in questo processo di apertura è di certo quello dei commercialisti, che hanno organizzato l’evento con l’obiettivo di rimarcare l’importanza di penetrare i mercati esteri: «Oltre il fisco e la contabilità, vogliamo affiancare e guidare le imprese con consulenze a tutto tondo sulle questioni tecniche e operative connesse ai percorsi di export – ha sottolineato il presidente dell’Ordine etneo di categoria Giorgio Sangiorgioil nostro impegno sul fronte dello studio e della formazione mira proprio alla conoscenza degli strumenti giuridici ed economici utili per mantenere alta la competitività a livello globale: un passo difficile da compiere sia per la mancanza di specifiche competenze manageriali, sia per la difficoltà d’intercettare risorse finanziarie utili e necessarie per sostenere questo percorso». La risposta concreta a queste criticità, è proprio la costituzione di una commissione ordinistica per l’Internazionalizzazione delle Pmi, che affiancherà quella già esistente di “Studio Area Finanziaria”, che ha promosso il convegno grazie alla sua vicepresidente Giovannella Biondi.

«Il confronto di oggi – ha detto Musumeci – offre nuovi varchi per accelerare i processi di potenziamento delle nostre imprese: con la delegazione della Repubblica del Tatarstan abbiamo infatti concordato già per le prossime settimane un incontro operativo per verificare la possibilità di scambi reciproci. L’intento è quello di implementare una collaborazione con la Regione Siciliana che non punti al mero scambio commerciale, ma all’integrazione tra le popolazioni, con ricadute sociali e culturali. In questi mesi abbiamo messo in campo oltre 300 milioni di euro a favore dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, proprio per consentire al nostro tessuto imprenditoriale di rafforzarsi. Le diseconomie vanno affrontate con coraggio e il compito del governo regionale è quello di stimolare, incentivare, aggregare e offrire nuove opportunità a chi lavora con impegno per accrescere il valore del marchio “Sicilia”, attrattivo in tutto il mondo, dove l’agricoltura di qualità e il turismo devono fare da traino per la ripresa economica».

Al tavolo dei lavori hanno partecipato: il direttore del dipartimento di Agricoltura dell’Università di Catania Salvatore Cosentino, l’amministratore delegato della SAC Spa Nico Torrisi,  il docente ordinario di Diritto Costituzionale prof. Agatino Cariola, il dottore commercialista Maurizio Verona, il presidente dell’Associazione per le Relazioni Sicilia-Russia Marco Marchese e il presidente del costituendo Distretto Produttivo del Ficodindia di Sicilia prof. Carmelo Danzì.

Focus economico e legislativo nel contrasto alla violenza sulle donne

 

Domani alle 9.00 diretta streaming da Milano nella sede dell’Ordine etneo

 

COMMERCIALISTI, FOCUS ECONOMICO E LEGISLATIVO NEL CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Anche Catania sarà tra le 100 città italiane dove domattina (21 marzo), dalle 9.00, si potrà seguire in diretta streaming l’evento “Focus economico e legislativo nel contrasto alla violenza sulle donne”, patrocinato dal Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. L’Ordine etneo, presieduto da Giorgio Sangiorgio, aprirà agli iscritti e ai professionisti interessati la propria sede di via Grotte Bianche 32 per assistere in video all’incontro che si svolgerà al Teatro Nuovo di Milano, organizzato dai colleghi del capoluogo lombardo e al fine di testimoniare la crescente attenzione della categoria professionale verso temi di forte impatto sociale.

 

Magistrati e commercialisti insieme per gestire la crisi economica

 

SOVRAINDEBITAMENTO, CATANIA BEST PRACTICE NAZIONALE: 230 PRATICHE GESTITE DAI “MANAGER DELLA CRISI”

Due giorni sugli strumenti normativi che consentono di gestire l’emergenza economica in cui versano numerose famiglie, lavoratori e piccoli imprenditori

 

 

 

CATANIA – «Sono orgoglioso dei risultati raggiunti, in questi primi due anni, dall’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento di Catania (OCC), che si è distinto a livello nazionale per numero di pratiche gestite, per competenza, attivismo dei gestori e per una comunicazione efficace volta a far conoscere ai cittadini i benefici previsti dalla normativa. Sono certo che si possa fare di più e meglio, concentrando risorse ed energie sulla formazione professionale, per offrire servizi di consulenza e assistenza sempre più qualificati». Con queste parole il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di CataniaGiorgio Sangiorgio, ha dato il benvenuto ai relatori, provenienti da varie regioni italiane, presenti nel capoluogo etneo in occasione del convegno sulla cosiddetta “legge salva suicidi”, la n. 3/2012.

Un evento organizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale dei Commercialisti e la sua Fondazione ADR, che ha visto la presenza del presidente nazionale di categoria Massimo Miani e del tesoriere Cndcec Roberto Cunsolo: «Il commercialista è il “nuovo” manager della crisi di impresa – ha sottolineato Miani – è nostro dovere educare i cittadini alla cultura e alla fiducia degli strumenti normativi. Il modello “Catania” rappresenta di certo una best practice in questa direzione».

L’Ordine etneo, infatti, è stato tra i primi in Italia a dotarsi di un organismo in grado di fornire una consulenza specifica, che mira a contribuire alla risoluzione di un problema complesso – quello della ristrutturazione del debito – che oggi rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Salvatore Toscano, referente OCC Catania e oggi responsabile anche dell’Organismo di Caltanissetta, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra avvocati, notai e commercialisti per tutelare maggiormente l’utente, senza aggravi di spesa per quest’ultimo: «Auspico che la sinergia tra professionisti possa ulteriormente consolidarsi – ha detto Toscano – per unire le competenze attraverso un lavoro di squadra che metta in campo la multidisciplinarietà». Una sfida per il futuro, che nasce dall’analisi dei dati raccolti in questi anni di attività: sono infatti 164 – sulle 230 complessive – le pratiche seguite con assistenza legale – accolte favorevolmente dal tribunale – per offrire un aiuto concreto a tutti i soggetti in possesso dei requisiti.

Sovraindebitamento, parla la dott.ssa Marisa Acagnino

Nella foto d’Agenzia, la dott.ssa Marisa Acagnino, presidente della VI sezione Tribunale di Catania

Poco conosciuta dai più, la legge 3/2012, detta anche “concordato dei piccoli”, consente la riduzione e dilazione del debito per i soggetti “non fallibili”, in altre parole, per tutti coloro che secondo l’ordinamento italiano non rientrano nelle disposizioni previste dalla legge fallimentare. A tal fine – e nell’ottica di un nuovo welfare – attribuisce ai cittadini la possibilità di proporre un piano per abbattere e rateizzare i debiti. «Tutti i soggetti “meritevoli” di tale norma – ha detto Maria Rosaria Acagnino, presidente della VI sezione Tribunale di Catania – ovvero tutti coloro che hanno subìto un cambiamento, repentino e non voluto, delle proprie sorti finanziarie (soggetti scivolati al di sotto delle soglie di povertà a causa di separazioni coniugali, perdita del posto di lavoro, problemi sociali), possono avviare tale procedura», l’OCC è la porta d’accesso a questo strumento che può offrire concretamente un sostegno alle fasce maggiormente vulnerabil

Come gestire la crisi economica: commercialisti e giuristi insieme a fare il punto della situazione

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Venerdì 9 e sabato 10 febbraio, Mercure Hotel Excelsior (Piazza Verga)

 

CRISI DA SOVRINDEBITAMENTO: COMMERCIALISTI ITALIANI

 A CATANIA PER UNA “DUE GIORNI” DI LAVORI

 

CATANIA – Il presidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti, Massimo Miani, sarà presente domani (9 febbraio) a Catania per prendere parte a un importante convegno sui temi del sovrindebitamento e della crisi d’impresa. L’Ordine etneo di categoria, presieduto daGiorgio Sangiorgio, ha infatti organizzato – in collaborazione con lo stesso Consiglio nazionale (Cndcec) e la sua Fondazione ADR – una “due giorni” di studi con autorevoli relatori provenienti da diverse regioni d’Italia, con l’obiettivo di fare il punto sulle normative e sugli strumenti che consentono di gestire lo stato di crisi economica in cui versano numerose famiglie, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori.

In questo ambito, anche ai fini dell’evento, è fondamentale il ruolo svolto dall’Organismo di Composizione della Crisi da Sovrindebitamento(OCC), sancito dalla cosiddetta “legge salva suicidi”, la n. 3/2012. L’Ordine dei Commercialisti di Catania è stato tra i primi in Italia a dotarsene, sotto la guida del referente Salvatore Toscano, oggi responsabile anche dell’Organismo di Caltanissetta.

Il convegno – intitolato “Sovraindebitamento: tra approdi consolidati, punti critici e novità dopo la Legge 155/2017” – sarà suddiviso in due sessioni, entrambe ospitate al Mercure Hotel Excelsior nel capoluogo etneo (Piazza Verga 39). I lavori avranno inizio venerdì 9 febbraio alle 15.00 alla presenza del presidente e del tesoriere del Cndcec, rispettivamente, Massimo Miani e Roberto Cunsolo, del presidente dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio e del referente OCC Salvatore Toscano. Seguiranno le relazioni tecniche di: Massimo Conigliaro(presidente Odcec Siracusa e direttore scientifico Crisi e Risanamento); Valeria Giancola e Giuseppe Tedesco (consiglieri Cndcec delegati alle Funzioni Giudiziarie); Pierpaolo M. Sanfilippo (docente ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università di Catania); Mariacarla Giorgetti(docente ordinaria di Diritto Processuale Civile presso l’Università di Bergamo); Alida Paluchowski (presidente sezione fallimentare Tribunale di Milano) e Laura Messina (giudice Tribunale di Catania).

La seconda sessione – moderata dal presidente della VI sezione Tribunale di Catania Maria Rosaria Acagnino – è in programma sabato 10 febbraio alle 9.00. Interverranno: i componenti della Fondazione ADR Commercialisti Giovanni D’Antonio (presidente Odcec Nocera Inferiore) eMarcella Caradonna (presidente Odcec Milano); Giuseppe Limitone (giudice Tribunale di Vicenza e componente Commissione Rordorf). Infine, il presidente della Fondazione ADR Commercialisti Felice Ruscetta relazionerà sulla formazione del gestore della crisi.