Il Ministro Costa comunica: “affronterò ora il dramma dei fondali marini, “le reti fantasma”

 

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Nella foto Sergio Costa, generale dei Carabinieri, e Ministro dell’Ambiente

 

Riceviamo il seguente comunicato stampa:

“C’è un dramma nei fondali dei nostri mari, di cui spesso non si parla: le reti fantasma.

Un problema spesso sottovalutato ma è una delle cause della desertificazione dei fondali marini. Inoltre le reti abbandonate non smettono di pescare, anzi continuano a catturare pesci e tutte le creature marine.

Fino agli anni ’60 le reti erano fatte in materiale biodegradabile come la canapa o il cotone, ma con l’avvento della plastica, le reti sono state sostituite con il nylon, così da farle durare di più… forse troppo. Si perché una rete può rimanere sotto il fondo per centinaia di anni continuando ad essere un pericolo per gli animali e per gli esseri umani (Sub). Nella legge che abbiamo chiamato “Salva mare” la pesca green, viene garantitacosì da portare nei mari una pesca senza vasche di polistirolo e con reti biodegradabili.

Con la Guardia Costiera stiamo lavorando molto da questo punto di vista e loro stanno facendo un lavoro eccellente per cui ringrazio. Stiamo parlando di un problema che coinvolge ognuno di noi, lavoreremo al massimo per ridurre questo problema. Promesso”.

Sergio   COSTA

                                                                                                                                 Ministro dell’Ambiente e dell’Identità del mare

Intercettato un barcone con 70 migranti,si dirige a Lampedusa. “Saranno rispediti a casa” afferma Salvini

Guardia Costiera (Foto d'archivio Sgattoni)

Un barcone con a bordo circa 70 migranti è stato intercettato durante la navigazione verso le coste della Sicilia. Una motovedetta della Guardia costiera di Lampedusa ha raggiunto l’imbarcazione per trasbordare i naufraghi, le operazioni sono ancora in corso. Come si apprende, la motovedetta tornerà poi a Lampedusa da dove è partita nel pomeriggio. A bordo c’è almeno una donna. “Ancora non sono arrivati – ha detto il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello – siamo in attesa di capirne di più. Questo è un porto aperto”.

La decisione di trasferire i migranti a bordo del barcone è stata presa per “velocizzare le identificazioni, individuare gli scafisti e per far scattare le procedure di espulsione”. Così affermano fonti del Viminale secondo le quali le motovedette arriveranno nell’isola in serata. A bordo del barcone ci sarebbero 53 tunisini e 17 libici.

In Italia si entra rispettando le regole. Siamo già al lavoro affinché i 90 clandestini arrivati a Lampedusa vengano rispediti a casa loro nelle prossime ore“, il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

 

Ancora un ‘altro sbarco a Lampedusa- Malta non risponde all’appello

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Settanta migranti sono stati avvistati e salvati da motovedette della Guardia costiera italiana nel porto di Lampedusa. L’organizzazione umanitaria ‘Mediterranea’ -informa –  avverte un comunicato-  che i migranti avvistati nella notte da un motopesca tunisino, sono sbarcati a Lampedusa.

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Malta non collabora con l’Europa e, in particolare con l’Italia nelle operazioni di soccorso

Il barcone in avaria era stato individuato a circa 18 miglia da Lampedusa, ”in area SAR maltese”. La Guardia costiera,  aveva invitato la  nave Mare Jonio ”di  rivolgersi, coerentemente con le indicazioni del governo italiano- per le operazioni di soccorso a La Valletta, poichè  Malta viene indicata quale autorità coordinatrice e responsabile delle operazioni di ricerca e soccorso in quell’area”. 

Ma Malta non ha risposto all’appello.