CONTE: IL PIANO SUD HA LA PRIORITA’ PER IL RILANCIO DEL MEZZOGIORNO

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Foto Archivio Sud Libertà

“Dopo la prima riunione dedicata alla riforma fiscale, la seduta  di ieri a Palazzo Chigi è stata dedicata al “Piano Sud”: si tratta di un tema prioritario -avverte Conte in un Comunicato -per il Governo perché il rilancio del Mezzogiorno equivale al rilancio dell’Italia intera.

Vogliamo realizzare un piano integrato per ricostruire le quattro tipologie di capitale che costituiscono la grande ricchezza del Sud: il capitale umano, fisico, naturale e sociale.

Il Sud invoca un grande impegno governativo e una forte mobilitazione di risorse ed energie per recuperare il ritardo accumulato negli anni. Dobbiamo sviluppare la dotazione infrastrutturale del nostro Mezzogiorno, sviluppando le tecnologie digitali e puntando sull’intermodalità del sistema dei trasporti (strade, ferrovie, porti, aeroporti). Dobbiamo mettere a sistema i vari strumenti di intervento per rendere sempre più organico e quindi efficace il nostro piano di interventi (Zes, Cis etc.). È essenziale, inoltre, contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico e offrire opportunità di ricerca, lavoro e sviluppo a tutti i giovani del Sud.

Non si tratta di una politica a solo vantaggio del Mezzogiorno, perché il ritorno alla crescita delle regioni meridionali trascinerà anche lo sviluppo del Centro e del Nord, riducendo in prospettiva anche i ritardi che si manifestano rispetto alle aree più avanzate d’Europa.

Per questa ragione, durante il mio incontro di venerdì 2 agosto con la neo-designata Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen porrò il tema del nostro Mezzogiorno al centro dell’agenda”.

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Conte: “Stiamo definendo una nuova governance per lo spazio”

Riceviamo e pubblichiamo dall’avv. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, il seguente Comunicato sulla visita al Salone internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio di Parigi

 

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..” Tenevo a questa partecipazione perché sono due settori fondamentali e strategici per il nostro Paese, per tutti i servizi e le applicazioni che l’industria nazionale e l’indotto offrono, sia a beneficio del mercato interno sia a beneficio del mercato estero. Ho visitato i vari stand delle nostre aziende del comparto, che raggiungono punte elevatissime di innovazione tecnologica, con numeri importanti e un altissimo ritorno sia sugli investimenti che in termini di export e occupazione.

Ho assistito anche alla presentazione del nuovo Falco Xplorer della Leonardo, un velivolo multisensore per la sorveglianza strategica, fiore all’occhiello della nostra industria.(ndr. l Falco Explorer, seppur condivida il nome con la famiglia di droni Falco -progettati e prodotti dalla ex Galileo- è un UAV interamente nuovo. Si basa su una nuova forma aerodinamica ed ha ali molto più lunghe in grado di assicurargli una capacità di veleggiamento tale da farlo rimanere in volo per oltre 24 ore.  Il peso del velivolo dovrebbe essere nell’ordine dei 1.300 kg e la capacità di carico di oltre 350 kg. E’ chiaramente dotato di collegamento satellitare. Il mockup presentato oggi è equipaggiato con il radar Gabbiano prodotto sempre dalla stessa Leonardo e adottato da nove Paesi ).

 

Stiamo ridefinendo, insieme al Sottosegretario Giorgetti, una nuova governance nazionale per lo spazio, con una nuova politica industriale e di sostegno alle nuove filiere tecnologiche del settore, con una programmazione pluriennale e specifiche politiche di attrazione di capitali, un Piano strategico per la Space economy e una Strategia di sicurezza per lo spazio. Ho incontrato il Direttore Generale dell’Esa, Jan Woerner, e il Presidente della Nasa, James Bridenstine, ai quali ho ribadito che l’Italia ambisce a rafforzare il proprio ruolo nel settore aerospaziale e mira a intensificare i rapporti di collaborazione diretta e privilegiata con l’Europa e con gli Stati Uniti“.

Conte, al lavoro per scongiurare la procedura d’infrazione

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Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa comprensivo di Video da parte dell’Ufficio Stampa del prof.G.Conte.

La filosofia del Governo rimane sempre la stessa: no all’austerity e no alle misure recessive.Lavoriamo nuovamente nella massima serenità.  Ora massima attenzione sulle azioni concrete per la crescita del Paese e determinati a scongiurare la procedura d’infrazione.

VIDEO DI G.CONTE- Dichiarazioni alla Stampa- 

La filosofia del Governo rimane sempre la stessa: no all’austerity e no alle misure recessive. Ora massima attenzione sulle azioni concrete per la crescita del Paese e determinati a scongiurare la procedura d’infrazione.

Slået op af Giuseppe Conte i Tirsdag den 11. juni 2019

Conte: “Stiamo potenziando il sistema dell’export a beneficio dei nostri imprenditori”

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Riceviamo dall’Ufficio Stampa di Palazzo Chigi-Premier Prof.Avv.Giuseppe Conte:

Una missione “di sistema”, oltreché una visita ufficiale, un’occasione per incontrare diverse centinaia di imprenditori e professionisti italiani che lavorano, operano e investono qui, in Vietnam, un Paese che negli ultimi anni sta crescendo a ritmi sostenuti e con cui l’Italia intrattiene significativi rapporti economico-commerciali, inquadrati nell’ambito di un partenariato strategico, ma anche intensi scambi culturali e scientifici.

Questa mattina dopo l’incontro con il Primo Ministro Nguyen Xuan Phuc e il pranzo ufficiale con le delegazioni italiana e vietnamita, sono intervenuto all’evento “The Italian technologies for Vietnam’s smart and circular economy” organizzato dall’Istituto per il Commercio Estero in collaborazione con l’ambasciata italiana ad Hanoi. Agli imprenditori presenti ho detto che possono contare sul nostro sostegno. Il Vietnam costituisce un partner di riferimento per l’intero quadrante del sud-est asiatico. Stiamo lavorando per potenziare il nostro sistema dell’export, in modo da offrire ai nostri imprenditori consulenze efficaci e adeguato supporto finanziario e assicurativo.

Nel pomeriggio ho avuto il piacere di incontrare la Presidente dell’Assemblea Nazionale, Nguyen Thi Kim Ngan, che mi ha guidato nella visita del Palazzo dell’Assemblea e del museo archeologico al suo interno.

La sera sono intervenuto al ricevimento organizzato dalla nostra Ambasciata, nel Museo di Hanoi, per celebrare la 73^ festa della Repubblica italiana: è stato un grande evento celebrativo della scelta “repubblicana” operata nel lontano 2 giugno 1946. Un tripudio di Made in Italy, di icone e di testimonianze del genio italico, in mezzo a esponenti del mondo della cultura, della scienza, dell’imprenditoria, con numerosi illustri ospiti vietnamiti.

Domani parteciperò al Terzo Dialogo Economico di alto livello Italia-ASEAN. Un forum che ci consentirà di fare il punto sulle opportunità e potenzialità di cooperazione e di espansione economica del nostro Paese in questo quadrante regionale. Continuerò a tenervi aggiornati.

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Anche i Comuni del Sud tirano un sollievo: mezzo miliardo di euro potrà essere speso per lo sviluppo sostenibile”

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Arriva l’ossigeno anche per i Comuni. Il decreto ministeriale, appena firmato e reso noto dal leader Luigi Di Maio,consentirà anche ai Comuni del Sud Italia di fronteggiare le spese più urgenti a beneficio dei cittadini richiedenti.   Si tratta – è noto -di  mezzo miliardo di euro ai Comuni italiani. “Sono le risorse previste dalla “norma Fraccaro”,avverte Di Maio in un Comunicato, soldi che potranno essere subito spesi per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Sono fiero di assegnare come Ministro dello Sviluppo economico questi fondi a tutti i Comuni d’Italia, perché è dai territori che vogliamo far ripartire la crescita.

Ogni sindaco, in base alla popolazione del comune, avrà a disposizione da un minimo di 50.000 a un massimo di 250.000 euro da investire in opere utili ai cittadini. Mezzo miliardo di euro a valere sul Fondo sviluppo e Coesione per aprire circa 8.000 cantieri in tutto il Paese che daranno una spinta decisiva alla crescita sostenibile. Si potranno realizzare interventi per l’efficientamento degli edifici, il risparmio energetico dell’illuminazione pubblica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, per la mobilità sostenibile, la messa in sicurezza del patrimonio comunale e per il superamento delle barriere architettoniche. I Governi precedenti hanno messo in ginocchio i nostri Comuni con le politiche di di tagli e austerity, è il momento di rilanciare la spesa per investimenti nei settori che migliorano la qualità della vita dei cittadini.

Con le norme inserite nella legge di Bilancio, come i 400 milioni ai piccoli Comuni per opere di messa in sicurezza, la spesa effettiva in conto capitale è aumentata del 21,8%. Ora diamo nuove risorse ai territori per realizzare opere diffuse e sostenibili che rimetteranno in moto la crescita e stimoleranno l’economia.

Comunicato del M5S inviato a Sud Libertà: “La Stampa deve disintossicarsi dalle pubbliche provvidenze..”

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          ” IN ITALIA SI PRODUCE LA DITTATURA DEL PENSIERO UNICO”

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa che segue : “….La verità è che il pluralismo e il diritto alla corretta informazione dei cittadini sono in Italia minati in radice da ben altre nefandezze. Come l’invadenza della politica nel mondo dei giornali e delle televisioni. E la presa mortale negli assetti proprietari delle testate da parte di gruppi economico-finanziari che tutto hanno a cuore meno quello di fare giornali autenticamente indipendenti, al servizio dei lettori e dei cittadini. La presa mortale di quei finanzieri, costruttori, padroni della sanità privata che da decenni vanno teorizzando che in Italia è impossibile fare imprenditoria se non si possiede un giornale. Per mettere sotto scacco la politica e il Parlamento, naturalmente, per condizionare gli eletti e magari mungere a loro piacere dal pubblico ogni sorta di appalto, sovvenzione e contributo per le loro altre intraprese di privati prenditori.

Ma questo, sindacato e Ordine dei giornalisti non lo dicono. Nonostante il tema dei conflitti di interesse che devastano e screditano i giornali sia per la nostra democrazia una patologia contro la quale cittadini e lettori reclamano da anni un intervento risolutore, magari limitando negli azionariati il peso dei soggetti economici che giornali e tv usano solo come mezzo di pressione.

Ecco, questo sì che mina il pluralismo in Italia. Producendo quella “dittatura del pensiero unico” che tende a bloccare ogni ipotesi di autentico cambiamento, ogni tentativo di invertire politiche che hanno messo in ginocchio il nostro sistema produttivo, favorito l’imprenditoria parassitaria e predona, riducendo in povertà milioni e milioni di italiani.

Ne riparleremo. E lo faremo nei prossimi giorni e settimane. Continueremo a raccontare che cosa sono stati e sono i finanziamenti pubblici all’editoria che il MoVimento 5 Stelle vuole abolire. Quanti sperperi, regalìe, scandali e truffe hanno prodotto. Quante centinaia di milioni hanno elargito ad editori che nel frattempo hanno sfruttato e sfruttano migliaia e migliaia di giornalisti pagati, grazie ad una legge infame sottoscritta dalla stessa Fnsi, quella del cosiddetto “equo-compenso”, solo qualche euro ad articolo. Migliaia di cronisti ridotti in condizione di estremo bisogno e schiavitù e che tuttavia consentono con il loro lavoro a questi “editori”, soprattutto a livello locale, di riempire decine di pagine ogni giorno e di mandare in edicola giornali che altrimenti non vedrebbero mai la luce. Cronisti ridotti spesso alla fame, ricattabili per bisogno dalla politica e dai potentati economici sui quali sono chiamati a scrivere. Cronisti alle dipendenze di quegli stessi editori che hanno munto e vorrebbero continuare a mungere i fondi della presidenza del Consiglio per fare ancora stati di crisi farlocchi, pensionare e licenziare altre centinaia di giornalisti.

No, signori dell’Ordine e della Fnsi, questo non si può fare. Il nostro sistema di informazione ha bisogno di disintossicarsi dalle pubbliche provvidenze, così come dai conflitti di interesse, se davvero vuole diventare competitivo per fare i buoni giornali, autonomi, indipendenti, credibili che i lettori vorrebbero. Ed è un cammino che, se volete, possiamo fare insieme. In Italia non abbiamo bisogno di un sistema di “partecipazioni statali” per foraggiare carta stampata, radio e televisioni. Quello che ci serve è un sistema nel quale possano tornare ad affermarsi editori puri che come unico obiettivo abbiano quello di fare giornali in grado di reggere le sfide del mercato. Giornali autenticamente indipendenti e nei quali i giornalisti siano pagati il giusto e non resi schiavi. Questo ci serve, se davvero abbiamo a cuore il pluralismo e la nostra democrazia informativa.

  ( Comunicato Stampa M5S -blog)

Conte: “Mi accingo a deliberare lo stato di emergenza per la Sicilia”

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa diffuso da Giuseppe Conte, autore dello scritto. Eccolo in versione integrale:

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È da settimane che la nostra Penisola è martoriata da eventi meteorologici particolarmente violenti. Prima la Calabria, la Sicilia e la Sardegna, poi dal 27 ottobre il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le province di Trento e Bolzano, nonché la Liguria e il basso Lazio. Il vento e le intense precipitazioni hanno causato vittime e ingenti danni. Già nei giorni scorsi il bilancio era tragico: 17 persone decedute, tantissime famiglie evacuate, interi territori distrutti.

Le precipitazioni delle ultime ore soprattutto in Sicilia incrementano il tragico bilancio: 12 nuovi decessi e un disperso in provincia di Palermo e nell’agrigentino.

Dobbiamo ringraziare il pronto intervento del servizio di protezione civile e l’intera macchina dei soccorsi per avere soccorso la popolazione e avere garantito interventi di ripristino delle infrastrutture danneggiate per consentire la ripresa, quanto più rapida, delle normali condizioni di vita.

In questi giorni mi sono mantenuto sempre in costante contatto con il Capo del Dipartimento Protezione Civile per avere un aggiornamento continuativo. Dopo avere firmato i provvedimenti necessari a gestire l’emergenza, mi accingo a convocare il Consiglio dei Ministri, la prossima settimana, per deliberare lo stato di emergenza.
Con la deliberazione dello stato di emergenza il Governo disporrà lo stanziamento delle prime risorse e adotterà gli interventi necessari a superare l’emergenza.

Il mio commosso pensiero va alle vittime di queste sciagure e ai loro familiari. E ancora una volta rinnovo la vicinanza a tutte le popolazioni colpite ed esprimo il mio personale ringraziamento alle donne e agli uomini del Servizio nazionale della Protezione civile che sono intervenuti e ancora stanno intervenendo per prestare soccorso.

Questa mattina sono in Sicilia: sto effettuando un sopralluogo nel palermitano e nell’agrigentino. Nei prossimi giorni sarò al Nord: porterò di persona la deliberazione sullo stato di emergenza, non appena l’avremo adotta in Consiglio dei Ministri”.

Protesta contro le misure governative: venerdi 26 sciopero generale settore pubblico e privato

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Venerdì nero in Sicilia e nel resto del Paese. Lo  Sciopero generale indetto dai sindacati di base in tutti i settori pubblici e privati  durerà, in alcuni casi, anche 24 ore. “Lo sciopero  – avverte un comunicato del l Dipartimento della Funzione pubblica – è stato indetto per protestare, tra l’altro, contro le misure governative, il peggioramento delle condizioni lavorative, la riduzione del sistema di protezione sociale e la piena fruizione dei diritti sociali e sanitari, per l’Istruzione pubblica e contro la legge 107/2015 per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e a favore di investimenti pubblici per ambiente e lavoro”. Nel corso dello sciopero saranno assicurati dalle amministrazioni pubbliche interessate adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali.

– Nel Settore Scuola, istruzione e ricerca – avverte il comunicato del – dipartimento Funzione pubblica – scatterà lo “sciopero generale nazionale per tutto il personale a tempo determinato e indeterminato, con contratti precari atipici, per tutti i comparti (compresa la scuola) e le categorie di lavoro privato e cooperativo

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Nella Sanità  lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali CUB, SGB, SI COBAS ed USI- AIT. Tra le rivendicazioni menzionate dalla CUB “il rinnovo dei Contratti collettivi di lavoro, pubblici e privati, con forti aumenti salariali e più salute ai lavoratori, “l’assunzione di nuovi medici, infermieri, OSS, Asa, ecc., l'”eliminazione dei ticket e delle liste d’attesa” e lo “stop all’affidamento dei Servizi Pubblici ai privati che aumentano le tariffe e non investono in sicurezza”.

– Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane aderisce allo sciopero dalle 21 del 25 ottobre alle 21 del 26 ottobre 2018. Per i treni regionali saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21. Sarà inoltre garantito il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino con il servizio ‘Leonardo Express’ o con autobus sostitutivi. E’ possibile consultare il programma di circolazione (e relative modifiche) dei treni a lunga percorrenza sul sito trenitalia.com. Anche Italo parteciperà allo sciopero nazionale e, al fine di diminuire i disagi per i viaggiatori, ha pubblicato sul proprio sito la lista dei treni garantiti. Trenord ha invece annunciato che giovedì 25 ottobre viaggeranno regolarmente i treni già in corsa o con partenza prevista prima delle ore 21 e che arrivano a destinazione entro le ore 22 mentre venerdì 26 ottobre viaggeranno i treni presenti nella lista dei servizi minimi garantiti (pubblicati sul sito web dell’azienda) e che rientrano nelle fasce orarie garantite 6-9/18-21.   Rispettate le fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Saranno previsti anche autobus no stop per l’eventuale sostituzione delle corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio.

Roma l’agitazione interesserà i collegamenti Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Termini-Centocelle, Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo) e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Saranno comunque in vigore le fasce di garanzia: servizio regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

Reddito di cittadinanza: il Premier Conte spiega la riforma “una scintilla di eguaglianza”

 

Riceviamo e pubblichiamo un Comunicato Stampa della Presidenza del Consiglio

In queste settimane abbiamo lavorato intensamente per progettare la società che vogliamo. Pensando alle persone più svantaggiate abbiamo adottato una riforma di cui sono particolarmente orgoglioso: il reddito di cittadinanza.

Sia ben chiara una cosa: con il reddito di cittadinanza non offriamo un sussidio assistenziale. Facciamo scoccare la scintilla che consentirà di rendere pienamente partecipi della nostra comunità politica, economica e sociale tante persone che in questo momento ne sono escluse.

Avvertiamo l’obbligo morale, prima che politico, di dare risposte a queste persone che per lungo tempo sono rimate inascoltate”.

Nessuno deve rimanere indietro

In queste settimane abbiamo lavorato intensamente per progettare la società che vogliamo. Pensando alle persone più svantaggiate abbiamo adottato una riforma di cui sono particolarmente orgoglioso: il reddito di cittadinanza. Sia ben chiara una cosa: con il reddito di cittadinanza non offriamo un sussidio assistenziale. Facciamo scoccare la scintilla che consentirà di rendere pienamente partecipi della nostra comunità politica, economica e sociale tante persone che in questo momento ne sono escluse. Avvertiamo l’obbligo morale, prima che politico, di dare risposte a queste persone che per lungo tempo sono rimate inascoltate.

Slået op af Giuseppe Conte i Torsdag den 4. oktober 2018