Disco verde della Giunta al bilancio della Regione siciliana 2022. Adesso passerà al vaglio dell’Ars e poi-la prova della verità- al controllo della Corte dei conti

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Palermo,

Via libera dalla giunta al bilancio consolidato della Regione Siciliana per l’anno 2022. Dopo questo passaggio di regolarizzazione dei conti, può riprendere l’iter per le assunzioni previste dai concorsi pendenti. Il documento contabile, che adesso passerà al vaglio dell’Ars, rappresenta la situazione finanziaria e patrimoniale della Regione e il risultato economico dell’attività complessiva svolta dall’Istituzione attraverso tutte le proprie articolazioni organizzative, enti strumentali, società controllate e partecipate.

«Il mio governo – dice il presidente Renato Schifani – continua spedito nell’opera di messa in ordine dei conti della Regione in modo da avere documenti contabili trasparenti e in linea con le scadenze. Avere dei fondamentali solidi ci permette di conseguire risultati immediati come la ripartenza dell’iter per completare i concorsi pendenti e procedere, finalmente, con le assunzioni. Con le carte in regola, adesso, possiamo costruire un futuro per la Sicilia fatto di sviluppo, lavoro, crescita economica e miglioramento dei servizi».

«L’approvazione del bilancio consolidato del 2022 – spiega l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – accresce l’affidabilità della Regione anche di fronte al mercato e agli organismi di controllo. Continuiamo a perseguire l’obiettivo di dotare la Sicilia di documenti contabili contraddistinti dal rispetto dei principi di certezza e veridicità del bilancio pubblico».

Palazzo d’Orléans, il Presidente della Regione Sicilia, Schifani, riceve il nuovo prefetto di Palermo Mariani per discutere della sicurezza

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto stamattina a Palazzo d’Orléans, il nuovo prefetto di Palermo, Massimo Mariani. L’incontro, durato circa mezz’ora, si è svolto nell’ottica di un proficuo rapporto di collaborazione istituzionale. Durante il colloquio sono stati toccati i temi delle recenti emergenze legate agli incendi e, in generale, dell’impegno per garantire la sicurezza del territorio.

Il presidente ha offerto in dono il crest in legno e metallo con lo stemma della Regione Siciliana. 

«Sono lieto di aver conosciuto Sua Eccellenza, con cui ho stabilito subito un dialogo cordiale e schietto – sottolinea il presidente Schifani – Sono certo che potrà svolgere al meglio il suo incarico sul territorio palermitano, forte della lunga e fruttuosa esperienza maturata in altre sedi complesse della nostra Penisola. A lui vanno i più sinceri auguri di buon lavor.

Dissesto idrogeologico in Sicilia, al via bando per gestione telematica delle gare, la nuova disciplina che regola gli appalti

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La Struttura commissariale di contrasto al dissesto idrogeologico ha pubblicato la gara per l’affidamento del servizio di e-procurement che permetterà un ulteriore potenziamento della gestione telematica delle procedure. La nuova piattaforma dovrà rispondere a standard ancora più elevati rispetto a quelli di alto livello già garantiti dall’ufficio e l’investimento previsto è di 400 mila euro.

«Continuiamo a innovare e rendere ancora più trasparenti le procedure di affidamento e gestione degli interventi – commenta il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al vertice della struttura – allo scopo di garantire il pieno rispetto della normativa europea e del Codice dei contratti pubblici nella gestione delle diverse tipologie di negoziazione».

Un’esigenza prettamente operativa, quella degli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, che già dieci anni fa si sono dotati, primi in Sicilia, di una piattaforma telematica con ottimi risultati. Il nuovo affidamento si è reso necessario alla luce della nuova disciplina che regola gli appalti, del sensibile ampliamento degli interventi di competenza e della necessità di far ricorso a sistemi di e-procurement per assicurare la piena semplificazione e digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici.

La piattaforma, oltre a consentire una più rapida attuazione degli interventi, ridurrà il margine di errore nella predisposizione delle offerte da parte degli operatori economici con la conseguente diminuzione della mole di potenziali ricorsi e, oltre a garantire la massima trasparenza dei processi, consentirà di perfezionare la valutazione delle offerte. Da considerare anche la riduzione del costo di partecipazione alle procedure di gara dovuta alla totale informatizzazione dei percorsi e il miglioramento dell’efficienza del processo di e-procurement.

Il termine per il ricevimento delle domande di partecipazione è stato fissato al 22 gennaio 2024. La relativa  procedura di gara non sarà gestita per via telematica al fine di garantire il rispetto dei principi di libera concorrenza, non discriminazione e trasparenza tra i diversi operatori interessati ed evitare situazioni di vantaggio competitivo potenzialmente derivanti dall’attuale gestione informatica della piattaforma telematica. La modalità di presentazione dell’offerta prevede la consegna a mano presso l’ufficio di Palermo o la spedizione a mezzo del servizio postale o tramite corriere. La documentazione di gara è disponibile sul sito istituzionale del Commissario a questo indirizzo: https://www.ucomidrogeosicilia.it/2023/11/02/bando-affidamento-servizio-eprocurement/

Potenziamento rete ospedaliera: la Giunta Regione Sicilia approva la delibera,competenza ad Asp, coordinerà la Pianificazione strategica con 237 milioni di euro

 

 

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Palermo,

Nuova fase per i lavori di potenziamento della rete ospedaliera siciliana con i fondi del Pnrr: chiusa la stagione commissariale, dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19, si rientra nell’amministrazione ordinaria e le competenze verranno gestite dall’assessorato regionale della Salute. Nello specifico, con la delibera approvata ieri dalla giunta, la titolarità degli interventi passa alle aziende del Servizio sanitario regionale, assieme alla responsabilità della gestione tecnica e finanziaria e al monitoraggio dei cantieri; mentre il coordinamento e la rimodulazione della spesa vengono assegnati al dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato.

«La gestione con un unico soggetto attuatore – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è stata utile per affrontare una fase delicata e fuori dall’ordinario, in cui era necessario intervenire tempestivamente. Oggi, invece, abbiamo la necessità di coinvolgere le aziende sanitarie territoriali e fare il punto sulla spesa dei fondi entro la scadenza del 30 giugno 2026».

Finora, stando ai dati a disposizione dell’assessorato, dei 237 milioni di euro programmati per i lavori di potenziamento della rete ospedaliera siciliana, soprattutto per interventi nei reparti di terapia intensiva, sub-intensiva e di emergenza-urgenza, ne sono stati spesi 118 milioni, dei quali 24 per l’acquisto di attrezzature e 16 ambulanze. Mentre, di 71 interventi previsti, sono stati avviati i cantieri di 57 opere.

Spetterà al dipartimento per la Pianificazione strategica il compito di monitorare l’attuazione generale del piano e verificare che i fondi, nazionali e previsti con il cofinanziamento della Regione, siano sufficienti per il completamento delle opere. «La giunta ha dato mandato al dipartimento – dicono l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e il dirigente generale, Salvatore Iacolino – di rimodulare la spesa in relazione alle necessità assistenziali rilevate negli ospedali e negli enti del Servizio sanitario regionale. Lavoreremo per raggiungere l’obiettivo nei tempi previsti».

All’interno del dipartimento, inoltre, verrà istituita una “Struttura tecnica di supporto alle attività di potenziamento della rete ospedaliera” con funzioni di coordinamento, monitoraggio della situazione economico-finanziaria e relativa rendicontazione, informazione nei confronti del ministero della Salute, aggiornamento delle piattaforme e gestione degli affari legali.

 

 

 

Accordo Stato-Regione, disco verde allo sblocco dei concorsi – specie comparto non dirigenziale-visti i prepensionamenti recenti e al ripiano del disavanzo.

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Palermo

Si sbloccano i concorsi alla Regione. Così  comunica la Regione Sicilia.Via libera al nuovo accordo Stato-Regione che dopo molto tempo consentirà di assumere fino a 750 nuovi dipendenti, colmando parzialmente i vuoti d’organico dovuti alle migliaia di pensionamenti degli ultimi anni. La ratifica dell’intesa è arrivata stamane nel corso della seduta della giunta regionale che ha, nel contempo, approvato il piano sul recupero pluriennale del disavanzo. L’accordo, approvato anche dal consiglio dei Ministri, prevede il superamento di alcuni vincoli in carico alla Regione Siciliana rafforzando il percorso di risanamento intrapreso dall’ente.

«Siamo soddisfatti – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – della proficua e costante interlocuzione con il Governo nazionale a partire dal ministro Giorgetti, portata avanti fin dal nostro insediamento, che sta portando risultati concreti e fondamentali cambiando in meglio la storia della nostra Regione. L’accordo varato oggi ci consentirà di riaprire la stagione dei concorsi, dando il via a centinaia di assunzioni, ringiovanendo così gli organici e dotando la Regione di professionalità che oggi mancano. Potremo finalmente far fare all’amministrazione il salto di qualità per affrontare le nuove sfide che ci attendono: dal Pnrr alla nuova programmazione, dalla transizione energetica a quella digitale. Nel contempo, lo Stato ci riconosce per quest’anno un trasferimento di 300 milioni di euro, aumentandolo rispetto ai 200 milioni del 2022, per compensare la maggiore compartecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria». 

In particolare, le assunzioni del comparto non dirigenziale saranno effettuate sulla base della regola del turn over al 125 per cento dei pensionamenti nell’anno precedente per il triennio 2023-2025 e al 100 per cento a decorrere dal 2026. Per il personale con qualifica dirigenziale, le assunzioni sono effettuate sulla base della regola del turn over al 125 per cento dei pensionamenti nell’anno precedente per il biennio 2023-2024 e al 100 per cento a decorrere dal 2025.

Fra gli altri punti concordati fra Roma e Palermo, l’aumento di 70 milioni di euro degli accantonamenti annui della Regione previsti dal Piano di rientro: in cambio il Governo nazionale si impegna a concorrere progressivamente all’onere derivante dall’innalzamento della quota di compartecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria dal 42,50 al 49,11 per cento. 

«Grazie alla riforma dell’Accordo con lo Stato – aggiunge l’assessore all’Economia Marco Falcone – proseguiremo sul percorso di rigore contabile, ma al tempo stesso investendo sulla competitività della Regione grazie alle future campagne di concorsi che rimpolperanno uffici sempre più in sofferenza. Il tutto su basi di solidità finanziaria e ritrovata credibilità istituzionale, elementi che vanno nell’interesse dei cittadini e dell’economia isolana».

 

Il Presidente della Regione Sicilia,Schifani, incontra la commissaria Ue Ferreira: «Piena collaborazione per uso risorse europee»

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Palermo

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ricevuto oggi, a Palazzo d’Orleans, la commissaria Ue per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira per un confronto sull’utilizzo dei fondi europei e sui progetti già finanziati. L’incontro è durato circa un’ora e si è svolto in un clima cordiale all’insegna della piena collaborazione istituzionale.

«La politica di coesione – ha sottolineato il governatore – è cruciale per fare fronte alle condizioni di svantaggio territoriale, come ad esempio l’insularità, che per la Sicilia comporta un onere di circa 6 miliardi di euro l’anno, ovvero una “tassa” occulta di circa 1.200 euro per ogni cittadino siciliano». Schifani ha, quindi, lanciato una proposta per l’arcipelago delle Pelagie: «Per Lampedusa e Linosa è necessaria un’azione di supporto specifica e al riguardo potrebbe essere adottato anche in Sicilia il modello di programmazione “Isole minori Egeo Sud” già operativo in Grecia». 

Nella prossima programmazione, ciclo 2021-2027, ci saranno a disposizione per l’Isola 12 miliardi di euro tra fondi dell’Ue e quelli del Fondo Sviluppo e coesione. «Per poter finalmente aggredire in modo efficace alcune delle problematiche più rilevanti che affliggono il territorio regionale – ha evidenziato il presidente – c’è ancora del lavoro da fare e su questo fronte gli uffici della Regione sono pienamente impegnati. Mi riferisco in particolare al settore dei rifiuti, idrico e dei trasporti».

Schifani ha ricordato che la Regione è impegnata in questo momento anche nella chiusura della programmazione 2014/2020, la cui attuazione è stata in parte rallentata, negli scorsi anni, dall’emergenza Covid e dal conflitto russo-ucraino. «L’accoglimento della proposta di riprogrammazione da noi avanzata – ha concluso il presidente -, in costante raccordo con gli uffici della commissaria Ferreira, che ringrazio, concorrerà a ridurre l’area di rischio che, all’indomani del mio recente insediamento, era stata valutata in circa un miliardo di euro, puntando dunque al pieno assorbimento delle risorse».

La manovra “correttiva” è stata messa a punto con l’individuazione e l’introduzione di misure per oltre 800 milioni di euro, a sostegno, innanzitutto, dei cittadini (bonus energia famiglie) e delle imprese siciliane (bonus energia, contributo a fondo perduto per le imprese, fondo di garanzia per gli investimenti), duramente colpiti dagli eventi nefasti del recente passato. Misure anche per la tutela del territorio, attraverso la lotta al dissesto idrogeologico e al potenziamento degli interventi nel campo della depurazione delle acque, per agevolare l’uscita della Sicilia dalla procedura di infrazione attivata dall’Ue.

Disabili gravissimi, dalla Regione Sicilia 16 milioni di euro a sostegno pure dei familiari.

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Palermo  (Comunicato)
Quasi 16 milioni di euro per il pagamento del beneficio economico in favore dei disabili gravissimi per il mese di giugno 2023. L’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha impegnato la somma di 15.921.732 euro, a valere sul “Fondo regionale per la disabilità”. I fondi saranno destinati a tutte le Asp dell’Isola sulla base della comunicazione del numero delle persone affette da disabilità gravissima. I soggetti censiti al mese di giugno risultano pari a 13.062.

«Grande attenzione da parte del governo regionale per le categorie più fragili – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. – La disabilità è una condizione che riguarda non solo il singolo individuo ma coinvolge anche i familiari. Per questo, il nostro impegno è quello di fornire loro un adeguato supporto attraverso queste misure».

«Ci stiamo impegnando ad essere sempre puntuali con i pagamenti perché – dice l’assessore Nuccia Albano – attraverso questi contributi offriamo un sostegno concreto a migliaia di persone in condizione di grave deficit».

La condizione di insularità grava alla Sicilia per oltre 6 miliardi di euro all’anno Una indecenza, il governatore muove i suoi passi

 

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Palermo, comunicato

«La condizione di insularità grava sulla Sicilia per oltre 6 miliardi di euro all’anno, il che comporta che ogni siciliano subisce un onere occulto di circa 1.200 euro per compensare il divario con il resto della penisola che la marginalità insulare impone».

Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani, commentando la quantificazione della Regione, che si è avvalsa delle Università siciliane e di Prometeia, sui costi dell’insularità e che adesso è stata riconosciuta all’unanimità dalla Commissione paritetica, dopo il confronto con gli organismi dello Stato e trasmessa al ministero dell’Economia.

Questi oneri vanno progressivamente compensati dallo Stato per far fronte al divario e alla marginalità insulare attraverso i meccanismi della continuità territoriale, della fiscalità di sviluppo e della perequazione infrastrutturale.

Il ponte sullo Stretto, i cui tempi di realizzazione non sono brevissimi, è già un primo e importante passo in avanti, ma attenuerà soltanto gli effetti dell’insularità, non potrà azzerarli. Permangono integri, pertanto, i compiti dello Stato e delle aziende nazionali di promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi che da questa derivano (art.119 Cost.).

«Il regionalismo differenziato che ha iniziato l’iter approvativo – ha aggiunto Schifani – per essere un’opportunità anche per il Sud della Nazione deve pienamente riconoscere i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ossia i meccanismi che garantiscono l’eguaglianza sostanziale tra i cittadini. Su questo saremo vigili e intransigenti. Abbiamo già ottenuto che sui LEP si pronunci il Parlamento e che sia rispettata la precondizione del regionalismo differenziato: il pieno e preventivo riconoscimento dell’insularità attraverso le misure di perequazione e compensazione. Si tratta di un fondamentale diritto dei siciliani che intendiamo difendere sino in fondo – ha poi concluso il presidente della Regione – ma anche è una precondizione posta dalla stessa Costituzione la quale prevede che l’attuazione del regionalismo differenziato avvenga nel rispetto delle previsioni dell’art. 119 Cost. e, quindi, del pieno rispetto del diritto costituzionale dell’insularità».

 

Anniversario dello Statuto siciliano, Schifani: “L’autonomia siciliana mai attuata fino in fondo innescando numerosi contenziosi con lo Stato””

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Palermo

Care Siciliane e Cari Siciliani,
Settantasette anni di autonomia costituiscono un traguardo, ma soprattutto un impegno. Lo Statuto, promulgato il 15 maggio 1946, è la nostra Carta fondamentale e giunse dopo un lungo percorso di rivendicazione dell’autonomia del popolo siciliano. La nostra autonomia “speciale” mai è stata attuata fino in fondo, innescando negli anni numerosi confronti e contenziosi con lo Stato.

Oggi, come governo regionale, dobbiamo dare efficienza alla spesa, concentrandola su grandi investimenti, soprattutto nelle infrastrutture e nei collegamenti, affrontando, prima di tutto, il divario determinato dall’insularità; principio previsto dalla Costituzione come condizione che impone alla Repubblica di promuovere le misure necessarie a rimuoverne gli svantaggi. Una condizione che negli anni ha determinato ritardi nello sviluppo sociale ed economico della nostra terra, riducendo di fatto i nostri diritti rispetto ai cittadini del resto della Penisola.

Il regionalismo differenziato, il cui esame è già avviato dal Parlamento nazionale, impone di considerare i livelli essenziali delle prestazioni ed i doveri di solidarietà e su questo abbiamo chiesto ed ottenuto precisi impegni. Ma deve costituire per l’autonomia siciliana l’occasione per modernizzare le sue istituzioni, rendendole più efficienti e responsabili, per riformare le Province, riorganizzare la pubblica amministrazione, semplificando le procedure e snellendo la burocrazia, accrescere la qualità dei servizi.

Il divario tra Nord e Sud del Paese è aumentato. Ho riaffermato sul disegno di riforma del regionalismo che se si sono fatti passi in avanti rispetto al testo iniziale, che è stato modificato. Questo non significa che sia un’adesione definitiva, sia chiaro. Qualsiasi riforma non può essere penalizzante per la Sicilia e per il Sud. Vanno stabiliti i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che vanno garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale, riguardano i diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini.

L’autonomia differenziata è una scommessa e io mi aspetto da parte dei nostri ministri un’attenzione forte, in particolare per la nostra Sicilia. Il Parlamento nazionale sul tema dell’insularità ha stanziato soltanto 10 milioni, troppo pochi. Non accetteremo che la prossima finanziaria renda evanescente questo principio costituzionale che la Sicilia ha conquistato con le altre isole e una quota dovrà essere destinata alla riduzione del costo dei trasporti, a partire dai voli.

L’appello che rivolgo è a tutte le componenti politiche, sindacali, sociali, culturali della nostra Regione, per lavorare, aprendo un confronto leale, e affrontare insieme le sfide. Ed insieme scrivere il futuro.
Viva la Sicilia!

 

Renato Schifani

Presidente della Regione

 

Presentato stamane a Palazzo d’Orleans il Giro di Sicilia 2023

Il Giro di Sicilia 2023 | Sito ufficiale
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Presentato questa mattina a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, il Giro di Sicilia Crédit Agricole 2023. Quattro le tappe in programma con partenza martedì 11 aprile da Marsala e gran finale venerdì 14 in quel di Giarre.
«Ci riempie d’orgoglio ospitare anche quest’anno, nella nostra meravigliosa Isola, il Giro di Sicilia – dichiara l’assessore regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo, Elvira Amata –. È come sempre una straordinaria occasione che ci proietta in un palcoscenico internazionale, offrendo la possibilità di far conoscere il nostro patrimonio turistico, culturale, architettonico, paesaggistico e monumentale, ma anche di valorizzare sempre di più la speciale carovana sportiva di indiscusso e consolidato pregio. Saremo presenti alle quattro tappe previste che attraverseranno i nostri territori per godere dello spettacolo e condividere la gioia e l’entusiasmo dei tanti appassionati e dei numerosi turisti che accorreranno alla competizione sportiva».
«Il rapporto con la Regione Siciliana – dichiara l’amministratore delegato di Rcs Sport, Paolo Bellino – è consolidato ormai da diversi anni come dimostra Il Giro di Sicilia, che riproponiamo ad aprile, e le altre iniziative organizzate di recente tra cui la Grande Partenza del Giro d’Italia del 2020 e la Palermo Sport Tourism Arena, manifestazione che ha avuto un grandissimo successo raccogliendo oltre 50mila presenze al Foro Italico nell’arco dei tre giorni. Questi eventi hanno una ricaduta molto importante sul territorio sia dal punto di vista turistico che dal punto di vista del ritorno d’immagine in quanto questa bellissima regione, una terra straordinaria ricca di tradizione, storia e cultura, sarà visibile in tutto il mondo. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa un volano per l’economia del territorio che le ospita. Siamo certi che questa cooperazione possa continuare e portare vantaggi ad entrambi sia a breve che lungo termine».

Il percorso del Giro di Sicilia Crédit Agricole

11/04/2023 1ª tappa  Marsala-Agrigento, 159 km

Tappa divisa in due parti. La prima parte piuttosto articolata in saliscendi e numerose curve nell’entroterra trapanese e nella Valle del Belice. Seconda parte quasi interamente su strade a scorrimento veloce e senza veri attraversamenti di centri urbani. Lasciata Marsala si procede per saliscendi attraverso Castelvetrano, Santa Ninfa e Partanna fino a entrare nella strada a scorrimento veloce che, lungo la costa e con alcuni saliscendi con pendenze moderate, porta a 4 km dall’arrivo all’ingresso della Valle dei Templi ai piedi di Agrigento.

Ultimi chilometri tutti in salita attorno al 5% con un breve tratto attorno al 9% a 2.5 km dall’arrivo. La strada è larga ben pavimentata caratterizzata da una serie di brevi rettilinei e semicurve. Rettilineo finale di 250 m.

12/04/2023 2ª tappa – Canicattì-Vittoria, 193 km
Tappa molto articolata con una lunga sequenza di curve e saliscendi che terminano a circa 20 km dalla linea di arrivo. Pochi gli attraversamenti cittadini tutti caratterizzati dalla presenza di rotatorie e spartitraffico. Le strade sono prevalentemente larghe e ben pavimentate. Finale dopo Comiso pianeggiante.
Rettilineo di arrivo lungo 700 m (largh. 8 m).
13/04/2023 3ª tappa – Enna-Termini Imerese, 150 km
Tappa di media montagna che supera una serie di salite di pendenza limitata, ma di lunghezza oltre i 15 km. Si scalano nell’ordine Rocca Vutura, Sperlinga (4 km) e la Portella di Bafurco dal versante sud. Seguono quasi 40 km di discesa (con brevi contropendenze all’interno) prima di inserirsi sulla strada statale costiera e raggiungere l’arrivo. Strade all’interno della Sicilia molto articolate con numerose curve e saliscendi sempre abbastanza larghe e in discreto stato di

manutenzione.
Ultimi chilometri pianeggianti fino all’ultimo km. Da segnalare tre curve a novanta gradi prima di un sottopasso ferroviario dove inizia la breve salita finale. Dopo l’ultimo km la strada sale con pendenze attorno al 6% e supera 5 tornanti ravvicinati per immettersi nella Piazza Del Duomo dove è posto l’arrivo (largh. 8 m).

 

14/04/2023 4ª tappa  Barcellona Pozzo di Gotto-Giarre, 216 km
Tappone di montagna con 3 GPM di categoria superiore e l’arrivo al termine dell’ultima discesa. Dopo circa 50 km lungo la costa si scala la salita di Floresta (complessivi 40 km al 3% medio con tratti al 7%). Segue una lunga discesa e dopo Linguaglossa si affronta la salita all’Etna (loc. Due Monti) di quasi 18 km al 6%. Dopo la discesa fino a Mascali di scala la salita di Scorciavacca fino al culmine (10 km al 6.4%). Si ripercorre la discesa precedente raggiungendo Mascali per poi raggiungere Giarre.
Ultimi chilometri dopo Mascali tutti in leggera salita (circa 2%) praticamente rettilinei con brevi semicurve fino all’arrivo. Rettilineo finale di circa 1 km su basolato (largh. 8 m).

 

Le squadre al via de Il Giro di Sicilia Crédit Agricole
5 Uci WorldTeams
Astana Qazaqstan Team
Bahrain Victorious
Intermarché – Circus – Wanty
Team Jayco – Alula
Uae Team Emirates
8 Uci ProTeams
Bingoal Wb
Eolo-Kometa Cycling Team
Green Project-Bardiani Csf Faizanè
Human Powered Health
Q36.5 Pro Cycling Team
Team Corratec
Team Novo Nordisk
Tudor Pro Cycling Team
1 Nazionale
Nazionale Italiana Pista
11 Uci Continental Teams
Beltrami Tsa Tre Colli
Biesse – Carrera
D’Aamico Um Tools
General Store – Essegibi – F.lli Curia
Gw Shimano Sidermec
Mg.K Vis Color For Peace
Sofer – Savini Due – Omz
Team Colpack Ballan
Team Technipes #InEmiliaRomagna
Work Service – Vitalcare – Dynatek
Zalf Euromobil Fior