Quando l’avidità è tale da pensare di uccidere persino la zia “che aveva fatto recentemente nuovo testamento”

 

La donna, che pensava di passarla liscia,   si difende col dire di aver dato le cure di cui l’anziana aveva bisogno e il cibo spezzettato come le veniva somministrato nella casa di cura ma…… c’era nell’aria il nuovo testamento

Una manciata di soldi — Foto Stock
L’avidità e la corsa alla ricchezza e al denaro è punita da Dio quando giungerà il momento
Catania,
L’interrogatorio di garanzia per la 58enne è stato fissato per il prossimo 28 febbraio. La donna, che si professa innocente, ritiene di aver dato le cure di cui l’anziana aveva bisogno e il cibo spezzettato come le veniva somministrato nella casa di cura. Dopo il pranzo ‘incriminato‘, l’80nne era stata portata in ospedale per una piccola occlusione intestinale in codice verde ed era stata poi dimessa. Il nuovo testamento in favore della pronipote, si sottolinea dalla difesa, è stato redatto e firmato da un notaio che ha verificato la capacità di intendere e volere dell’80enne.

Icapitano Domenico Rana, comandante della compagnia dell’Arma di Acireale, AFFERMA: “Le indagini dei Carabinieri della stazione di Aci Castello hanno permesso di fare piena luce sulla morte dell’80enne per cui è stata arrestata una pronipote di 58 anni, accusata di averne causato il decesso per ottenere la sua eredità”. “Fondamentali sono state le dichiarazioni della donna, acquisite dai Carabinieri in punto di morte, il giorno prima del decesso. Ci hanno permesso – aggiunge il capitano Rana- di ricostruire che lei era stata portata fuori a pranzo dalla pronipote e che aveva mangiato un piatto di spaghetti e un dolce, che ne avrebbero poi provocato la morte”. Il “decesso dell’80enne è stato l’epilogo di un disegno criminale più ampio ordito dall’indagata che si era fatta prima nominare procuratrice speciale e poi testamentaria universale, in modo da impadronirsi della cospicua eredità della donna”

Attentato a Bruxelles: uccisi due cittadini svedesi. Rivendicazione a nome dell’Isis. Il terrorista -già identificato dai video e conosciuto dalla Polizia- è in fuga

 

Bruxelles nel terrore a causa di un  attentato lunedì sera  dove due persone sono morte..   Un terrorista a colpi di kalashnikov  ha sparato sparati non lontano da Place Sainctelette, nel centro della città. L’attentatore è un elemento conosciuto dalla Polizia locale e dai  servizi segreti ..     ‘Allah Akbar’ ha urlato  durante l’attacco. In un video successivo alla sparatoria ha poi rivendicato l’appartenenza allo Stato Islamico.        Alcuni osservatori affermano che nel mondo musulmano brucia ancora la ferita per le copie del Corano bruciate a Malmo da rifugiati iracheni.

Il terrorista : “Sono Abdesalem Guilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi proprio ora”, dice in arabo. E ancora: “Sono un mujahid dello Stato islamico. Amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Si vive per la fede e si muore per la fede. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno”.

Si apprende di  un ferito nell’attentato:  un autista di taxi ormai considerato dalla procura federale belga fuori pericolo. Le due vittime – due cittadini svedesi – indossavano la maglia della Svezia al momento dell’attacco.

Nel video pubblicato dopo l’attentato il killer, ancora in fuga, aveva annunciato la volontà di dirigersi verso lo stadio dove si stava disputando il match di Euro 2024 – poi sospeso – tra Belgio e Svezia. Lo stadio King Baudouin è stato  evacuato e i tifosi svedesi sono stati scortati all’esterno in sicurezza dalla polizia.

“Vicino” allo stadio sono intanto state ritrovate delle armi, ma al momento non è possibile stabilire un collegamento con la sparatoria. La Procura federale ha parlato in una conferenza stampa di attacco con una “potenziale motivazione terroristica” …. Eric Van Der Sypt, portavoce della Procura ha poi affermato che l’attentatore ha agito da solo.

Perquisizioni nella notte nel quartiere di Schaerbeekdove sarebbe residente il terrorista: secondo la RTBF, nel quartiere è stata effettuata un’imponente operazione di polizia.

I servizi di polizia si sono mobilitati per garantire la sicurezza “dentro e intorno alla nostra capitale in collaborazione con il Ministro degli Interni”, ha comunicato il  sindaco di Bruxelles Philippe Close.

Il primo ministro belga Alexander de Croo, il ministro dell’Interno e il ministro della Giustizia si sono quindi recati al Centro nazionale di crisi per monitorare la situazione. L’allerta in città è salita a livello 4. Il centro di crisi nazionale esorta a “una vigilanza accresciuta e a evitare gli spostamenti inutili”. Rafforzati quindi i controlli alla frontiere fra Francia e Belgio, ha reso noto il ministero dell’Interno di Parigi, secondo quanto scrive Le Figaro. Anche i Paesi Bassi hanno poi annunciato un rafforzamento dei controlli alle frontiere.

Martedì le scuole e gli asili nido delle istituzioni europee rimarranno chiusi. Il personale continuerà ad operare in telelavoro.

Ucraina: ucciso noto giornalista americano a Irpin dai russi, stava girando immagini all’uscita dei cittadini

Immagine di copertina

 

Ora vengono uccisi anche i giornalisti “nemici” della Russia.Brent Renaud, giornalista statunitense, è stato ucciso da soldati della Russia a Irpin, in Ucraina. L’informazione è stata fornita dal  capo della Polizia di Kiev, Andrei Nebitov. Renaud, 51 anni, è stato colpito al collo mentre era ad un checkpoint, come ha spiegato un altro giornalista rimasto ferito e trasportato in ospedale a Kiev. Entrambi stavano girando immagini relative all’uscita dei cittadini dalla zona di Irpin quando sono stati colpiti.

Sui social sono state diffuse immagini di un accredito di Renaud intestato al New York Times. Renaud non era però in missione in Ucraina per il NYT, scrive Cliff Levy, vice ‘managing editor’ del quotidiano americano, nonché ex capo dell’ufficio di corrispondenza di Mosca.
Brent Renaud, nato il 2 ottobre 1971 nel Tennessee, era un eccezionale documentarista e fotografo che ha iniziato la sua carriera coprendo gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York e la successiva guerra in Afghanistan. Per il New York Times, ha seguito il terremoto di Haiti, la guerra alla droga in Messico e ha prodotto la serie TV “Off to War”, su un’unità della Guardia Nazionale dispiegata in Iraq.

La notizia dell’uccisione “è – per la Casa Bianca- orribile e scioccante”. “L’ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo”, dice il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, “Face the Nation”. “Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale”.

Il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn ha riferito :.”Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network immagini dei nostri militari, delle loro attrezzature o di qualsiasi cosa che indichi la loro posizione. È molto importante”, dice intanto in un video il sindaco di Irpin, Oleksandr Mrkuscyn.

Afghanistan, uccisi il generale Zara e portavoce della Resistenza

 

Il leader della resistenza afghana Ahmad Massou riferisce alla comunità internazionale che Fahim Dashti, portavoce del Fronte della resistenza nazionale, è rimasto ucciso nella notte nella Valle del Panshir, in Afghanistan, a causa dell’avanzata dei Talebani.       Sui social Massou  ha scritto che ”Fahim Dashti era un amico e un fratello. Ha difeso la libertà di parola e i suoi ideali ed è morto come un eroe per la sua patria!”. 

Si apprende anche che il  generale Abdul Wudod Zara è caduto vittima dei talebani.

Così i talebani stanno tornando a regnare in Afghanistan | Globalist

Con rammarico, la Resistenza nazionale dell’Afghanistan ha perso oggi due compagni nella resistenza contro l’oppressione e l’aggressione. Fahim Dashti, portavoce della Nrf, e il generale Abdul Wudod Zara sono stati martirizzati. Possa la loro memoria essere eterna”, riferisce  Samaa News che cita il Fronte di resistenza.

”I Talebani non sono abbastanza forti per competere con noi, ma l’esercito pakistano e l’Isi stanno collaborando con noi”, ha scritto ancora Massoud  facendo riferimento ai servizi segreti di Islamabad. Ricordando Fahim Dashti, il portavoce della resistenza ucciso nelle scorse ore dai Talebani, ha detto ”mi manchi mio eroe”.

Acitrezza, uccide l’ex ragazza per strada che l’aveva denunciato per stalking e messo agli arresti domiciliari

Aggiornamento  : l’ex fidanzato è stato ritrovato dai Carabinieri  impiccato in un casolare di campagna

La vittima di  26 anni, passeggiava sul lungomare di Acitrezza con gli amici,quando contro di lei esplosi   diversi colpi di arma da fuoco.

Il primo pensiero degli investigatori va all’ex ragazzo.  Si scopre subito che l’ex  fidanzato era stato già denunciato per stalking ed era sottoposto al divieto di avvicinamento

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Nella foto la ragazza uccisa Vanessa Zappalà

CATANIA 

Si ricorderà la cronaca nera della  notte ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello, in provincia di Catania.  La vittima è Vanessa Zappalà, 26 anni, uccisa a colpi di pistola mentre passeggiava con gli amici.

La scoperta dell’ex fidanzato che , a quel che pare, era stato respinto nella relazione, e denunciato dalla vittima,senza riuscire a rassegnarsi,  è supportata da diversi testimoni presenti che l’hanno visto scendere da un’auto . L’uomo è attualmente ricercato: si chiama Antonino Sciuto, ha 38 anni ed è un rivenditore di auto di San Giovanni La Punta. L’identità è stata resa nota dai carabinieri che hanno anche diffuso due foto dell’uomo, una con barba corta e l’altra con barba lunga, per favorire la sua cattura attraverso segnalazioni al 112.

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La denuncia per stalking-  Oggi ricercato – Foto date dai Carabinieri

La ragazza, che lavorava in un panificio a Trecastagni, aveva presentato una denuncia per stalking. La Procura di Catania aveva chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari che l’uomo  venisse collocato in custodia domiciliare.     In atto aveva il divieto dell’Autorità Giudiziaria  di avvicinamento alla ragazza.

Lei vuole chiarire e spiegare sui motivi della denuncia, lui spara

Purtroppo  nella notte, la fine della storia, l’ex compagno probabilmente per i provvedimenti giudiziari che lo hanno colpito causa la denuncia della Zappalà, ha esploso diversi colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto Vanessa alla testa. Il fidanzato è ricercato dai carabinieri. Vive e lavora a San Giovanni La Punta, paese della cintura dell’Etna, dove vende automobili. Ed è al volante di un’auto che ieri notte, intorno alle tre, è arrivato ad Aci Trezza. Vanessa gli sarebbe andata incontro per un chiarimento o forse per respingerlo ancora e invitarlo a lasciarla in pace  ma  lui ha concluso la relazione sparando alla Zappalà.  E’ adesso latitante.

Aggiornamento  : l’ex fidanzato è stato ritrovato dai Carabinieri impiccato in un casolare di campagna