Palermo,
Comunicato della Regione Sicilia che appresso pubblichiamo “In occasione delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, in Iraq, del 12 novembre 2003, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide dedicata ai caduti militari e civili che si trova a Palazzo d’Orléans.
«La memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese – ha detto il governatore – non appartiene alle forze armate, né alle istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell’intera collettività e per questo va coltivata sempre. A 20 anni di distanza da quel 12 novembre 2003, è ancora vivido il ricordo degli italiani caduti in Iraq e il nostro pensiero va in particolare ai caduti siciliani: Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Emanuele Ferraro, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana e Alfio Ragazzi.
I loro nomi rimarranno per sempre nel cuore di tutti noi per la dedizione e il senso del dovere profuso in una missione di pace che li ha strappati alla vita e all’affetto dei loro cari. E proprio a loro, a chi è rimasto, dico che in questi anni ho sempre apprezzato la compostezza con cui hanno vissuto il loro dolore».
Nel corso della commemorazione per la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni familiari delle vittime, è stato suonato il Silenzio di ordinanza in onore di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita nelle numerose missioni di pace condotte dall’Italia.
«Ricordo con commozione – ha aggiunto Schifani – il giorno del quinto anniversario dell’attentato, nel 2008, quando il Senato, di cui ero presidente, ha intitolato la Sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama “A tutti gli italiani caduti nel corso dell’operazione Antica Babilonia”. Costruire la pace nei territori di guerra è un gesto nobile e rappresenta l’identità del nostro Paese ma, proprio in questo particolare momento storico, dobbiamo essere sempre più consapevoli che significa anche rischiare la vita in prima persona. E per questo, dobbiamo essere sempre grati alle nostre forze armate».
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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato stamattina a Palazzo d’Orléans il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino. Nel corso dell’incontro è stata illustrata la situazione in cui si trova l’isola in seguito ai numerosi sbarchi di migranti che, da settimane, sono ripresi senza sosta. In particolare, si è affrontato il tema della raccolta dei rifiuti, quello della rimozione degli scafi abbandonati e si è parlato anche della gestione delle salme delle vittime del mare. Per far fronte a questi costi straordinari, che ricadono sulle casse del Comune dell’isola agrigentina, il sindaco Mannino ha chiesto al governatore siciliano un contributo economico da parte della Regione.
«Data l’eccezionalità della situazione, ben nota anche a livello internazionale, il governo regionale – afferma il presidente Schifani – si riserva di proporre l’adozione di misure straordinarie a favore di Lampedusa. Trovo che sia doveroso inviare un segnale concreto di attenzione nei confronti di una terra che da anni è la porta d’ingresso dell’Europa e non può sostenere da sola i costi legati ai flussi migratori. Auspico che, trattandosi di un evento straordinario, si possa trovare sul punto un ampio consenso anche da parte delle forze di opposizione».
Inaugurazione del o nuovo pronto soccorso nel centro cittadino. La tanto attesa struttura sanitaria del Garibaldi Centro, in via Fabio Filzi, è stata inaugurata questa mattina alla presenza di diverse autorità cittadine e regionali.
l presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha inaugurato stamane a Catania, insieme con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, il nuovo Centro di emergenza dell’ospedale Garibaldi.«Quando si taglia un nastro si raggiunge un traguardo al quale hanno ovviamente lavorato i miei predecessori. E’ la seconda volta che vengo a Catania per inaugurare centri di emergenza ed il nostro obiettivo è proseguire a riformare la sanità pubblica, aumentare la presenza dei presidii e dare risposte all’utenza perché la sanità è un bene ed una funzione essenziale».
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«La Nadefr messa a punto dal governo Schifani segue e attualizza le tendenze del quadro macroeconomico italiano e siciliano, declinando anche la strategia generale della Regione per i prossimi mesi». Lo ha detto l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, dopo che l’Ars ha dato il via libera al documento di programmazione economica e finanziaria regionale e alla sua nota di aggiornamento.
«Vero è – aggiunge Falcone – che le previsioni per il 2023 parlano di decrescita, ma rispetto a questi dati il governo Schifani indica una piano di sostegno all’economia già in fase d’attuazione attraverso gli aiuti alle imprese e alle famiglie, già stanziati, la moratoria sui mutui Irfis e i sostegni a Comuni e agli enti locali su bollette e progettazioni. Il nostro orientamento, che si tradurrà a breve anche nelle ulteriori misure offerte con la legge di Stabilità, è di fronteggiare la prevista recessione con un’imponente immissione di denaro nel mercato siciliano, quasi in una logica keynesiana che mira a utilizzare al meglio le risorse di Po Fesr, Fsc e gli altri fondi strutturali. Per altro verso, comunque, intendiamo lavorare con rigore alla regolarizzazione dei documenti contabili della Regione, così come da indicazioni dalla Corte dei Conti».
«Archiviata questa fase sul Defr, adesso ci concentreremo su bilancio e legge di stabilità – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – e gli obiettivi sono ben delineati: spinta alla creazione di nuovi posti di lavoro, sostegno alle imprese per il rilancio del tessuto produttivo siciliano e un forte supporto agli enti locali soprattutto sul fronte delle progettazioni per metterli nelle condizioni di cogliere le nuove opportunità di finanziamento».
Foto Reg.Sicilia
«Oggi abbiamo celebrato la vita compiuta di uomo di grande valore che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni. Istituzioni che, lui per primo, ha sempre preteso che fossero trasparenti». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani alla cerimonia di commemorazione per l’anniversario dell’omicidio di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia a Palermo il 6 gennaio 1980. «La mafia – ha aggiunto il governatore – non va sottovalutata, va combattuta senza se e senza ma, perché si infiltra. Non è né di destra né di sinistra. Il contrasto del mio governo alla criminalità organizzata sarà massimo, attraverso una verifica attenta degli appalti e di tutto quanto attiene all’utilizzazione dei fondi pubblici».
Palermo,
Dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annunciando disco verde da parte del governo regionale del disegno di legge di Stabilità regionale, del bilancio previsione 2023 e del pluriennale 2023/2025. «Una manovra finanziaria asciutta e piena di contenuti inseriti con la piena condivisione degli assessori. Ci siamo confrontati e abbiamo lavorato in un ottimo clima. Una Legge di stabilità che, confermando l’impegno di questo governo a fare ordine nei conti della Regione, si pone l’obiettivo di dare un deciso impulso su tre ambiti strategici: l’occupazione, per creare più posti di lavoro e sostenere le imprese, la sanità, per dare nuova linfa alle strutture sul territorio, e il supporto agli enti locali per dare slancio alle progettazioni e cogliere nuove opportunità di finanziamento». La Giunta ha anche approvato una norma di assestamento che garantisce il recepimento dell’accordo con il Governo nazionale che assegna 200 milioni di euro alla Sicilia per il ripiano degli aumenti sulla spesa sanitaria a carico della Regione.
«Abbiamo stanziato – spiega il Presidente – le somme necessarie per garantire sgravi contributivi per chi assume,un’implementazione delle borse di studio per gli specializzandi di Medicina e la creazione di un Fondo di rotazione a favore dei Comuni affinché possano dare incarichi ai tecnici per la progettazione ed evitare che i fondi europei vadano in disimpegno. Stiamo lavorando anche sulla riduzione delle liste d’attesa, un tema complesso e delicato, ma prioritario. È uno strumento asciutto, ma pieno di contenuti concepito per dare risposte e difendere l’interesse della Sicilia e dei siciliani. Insomma – conclude Schifani – vogliamo dimostrare che stiamo facendo di tutto per dare il segno di una svolta concreta e vicina alle esigenze dei cittadini».
Nel ddl, composto da una decina di articoli, viene prevista anche l’assegnazione di risorse per mettere in sicurezza l’Arpa, così come richiesto dalla Corte dei conti, l’appostamento di quasi 250 milioni di euro per il settore della forestazione. E ancora, la proroga del trasporto gratuito sui mezzi pubblici per le forze armate e dell’ordine, ma anche per gli insegnanti e il personale sanitario.
Previsto inoltre l’aumento fino a 36 ore per il personale Asu in servizio al dipartimento dei Beni culturali: una norma che mira ad assicurare l’apertura al pubblico dei siti museali e archeologici durante tutto l’anno. Sgravi fino a 30 mila euro per chi assume dipendenti a tempo indeterminato.
«La manovra approvata oggi – aggiunge l’assessore all’Economia, Marco Falcone – da un lato garantisce l’equilibrio finanziario e i servizi essenziali, dall’altro utilizza la leva pubblica per fare spesa efficiente e creare condizioni di sviluppo nella nostra Isola, così come da programma del presidente Schifani».
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Palermo,
La Commissione europea ha approvato il Programma regionale Fesr Sicilia 2021-2027. La dotazione finanziaria complessiva è di 5,86 miliardi di euro, di cui 4,10 miliardi provenienti dai fondi Ue e 1,76 miliardi cofinanziati dall’Italia con risorse nazionali e regionali.
Si tratta del più cospicuo programma di finanziamento europeo adottato dalla Commissione Ue nell’ambito della Politica di coesione 2021-2027. Il via libera è arrivato oggi, nel rispetto delle tempistiche comunitarie, con la Decisione Ue 9366/2022 firmata dal commissario europeo per la Politica regionale, Elisa Ferreira.
«Il Programma, predisposto dalla Regione Siciliana in collaborazione con l’esecutivo comunitario – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – promuoverà progetti di sviluppo sostenibile delle imprese e degli enti locali dell’Isola fino al 2029. Con il Pr Fesr la Regione mira alla crescita della competitività in Sicilia attraverso investimenti nella transizione verde, nella ricerca e nella digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione. Sul fronte della competitività del sistema produttivo, il Programma – aggiunge Schifani – sosterrà gli interventi, l’internazionalizzazione e l’accesso al credito delle piccole e medie imprese».
Nell’ambito del Programma si prevedono interventi volti alla decarbonizzazione e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il Pr Fesr sosterrà̀ la riqualificazione energetica di edifici pubblici e la riduzione dei consumi delle imprese anche sostenendo l’aumento della quota di energie rinnovabili. E finanzierà interventi per il contrasto al dissesto idrogeologico e per la riduzione del rischio sismico. Punta, inoltre, a migliorare la mobilità nelle aree urbane e metropolitane, attraverso la realizzazione di un sistema infrastrutturale, digitalizzato e sostenibile, sia per il traffico passeggeri che per quello delle merci.
Il Programma sosterrà, in particolare, il potenziamento del trasporto pubblico, anche attraverso il rinnovo del parco mezzi. La Regione, poi, mira a garantire adeguati livelli di protezione e inclusione sociale, investendo nell’istruzione e nella formazione e potenziando le opportunità di piena partecipazione alla vita sociale e culturale delle persone. Il Programma sosterrà, infine, la competitività̀ delle aree urbane e delle aree interne siciliane, contribuendo a ridurre i divari attraverso il finanziamento delle le strategie territoriali e il potenziamento delle governance locali.
L’approvazione della Commissione Ue è arrivata in seguito alle ultime modifiche apportate a fine settembre, che hanno interessato soprattutto i settori innovazione, ambiente e rifiuti, secondo quanto previsto dai regolamenti europei. La Regione ha provveduto, inoltre, ad adottare la Strategia regionale per l’innovazione e la Valutazione ambientale strategica, che completano il quadro di riferimento del Pr Fesr 2021-2027.
Il nuovo Programma per l’utilizzo del Fondo europeo sviluppo regionale in Sicilia per il periodo 2021-2027 è scaricabile dal sito EuroInfoSicilia al seguente link: https://www.euroinfosicilia.it/download/pr-fesr-sicilia-2021-2027-adottato-decisione-ue-n-93662022/.