Aci Sant’Antonio,l”Albero Falcone” dell’Istituto De Gasperi, “Amico della legalità”

 

Lunedì l’inaugurazione della targa. Caruso: “Una testimonianza importante

Nella settimana dal 17 al 22 maggio gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo “Alcide De Gasperi” si sono impegnati nella realizzazione di disegni, riflessioni, poesie che hanno disposto lungo la recinzione che delimita l’aiuola dove cresce un ficus piantato nel 1993 durante una manifestazione sulla legalità, un anno dopo la strage di Capaci.
In occasione di un censimento nazionale condotto dalla “Fondazione Falcone” il ficus è stato inserito tra gli alberi “amici della legalità”.       Alla base dell’albero sono state deposte mattonelle floreali alternate a mattonelle che riportano parole di legalità realizzate dagli studenti di terza media nel laboratorio di educazione artistica.
Lunedì 24 maggio alle 11.00 verrà inaugurata una targa, che sarà posta accanto all’“Albero Falcone”, per celebrare la memoria di quanti caddero nella strage di Capaci. Saranno presenti il Sindaco Santo Caruso, l’Assessore ai Beni confiscati
alla mafia, Quintino Rocca, la Dirigente Scolastica, prof.ssa Silvana Di Bella, il Presidente dell’Associazione “Cives Pro Civitate” – per la diffusione della cultura della legalità, dott. Lo Bello, la referente alla Legalità, prof.ssa Valeria Aloisi, e una rappresentanza di alunni della scuola.
Si tratta di una testimonianza importante – ha dichiarato il primo cittadino – e il fatto che quest’albero si mostri così rigoglioso davanti una delle principali strutture scolastiche di Aci Sant’Antonio assume un significato che va al di là della retorica. Il ricordo delle vittime della mafia e di si è battuto riuscendo di fatto a cambiare le cose, avviando una stagione straordinaria di lotta e di rivendicazione della legalità, è linfa per le generazioni future. È proprie all’interno
delle scuole, di ogni singola aula, che viene formata la società di domani, e occasioni come questa sono un modo per farla maturare al meglio”.

Lauree a distanza nella Biblioteca comunale di Aci Sant’Antonio

Caruso: “Un modo efficace per permettere a parenti e amici di assistere in sicurezza”

 

 

L’idea è nata grazie alla proposta di una studentessa santantonese: Viviana Leotta, laureanda in Biologia, ha pensato che per la seduta di laurea da effettuare a distanza – come imposto dalle attuali restrizioni sanitarie – sarebbe stato opportuno avere a disposizione un luogo ampio, tale da permettere a parenti ed amici di assistere all’evento in tutta sicurezza, mantenendo le distanze e osservando gli attuali dettami. Si è rivolta, così, all’Amministrazione Comunale, trovando nella Biblioteca Comunale la risposta appropriata alle esigenze, grazie anche alla presenza dei mezzi adatti per il collegamento multimediale e di un maxischermo capace di permettere una visione adeguata anche dalle sedute disposte in fondo alla grande sala di consultazione.
Giovedì 29 aprile, così, dopo aver effettuato il collegamento con il  Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania, alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, dell’Assessore alla Cultura, Quintino Rocca, e del Consigliere comunale di Maggioranza Agata Spinto, oltre che di parenti e amici, la seduta si è svolta regolarmente, e i presenti hanno potuto congratularsi con la dottoressa Viviana facendole vivere la gioia della laurea in presenza,
con gli immancabili applausi di corredo, nonostante le necessarie restrizioni.
Adesso, dopo aver valutato la validità dell’esperienza, è stato deciso di offrire la Biblioteca a tutte le laureande e i laureandi che vorranno sfruttarne le potenzialità in questa fase così delicata per i contatti umani.
“Abbiamo pensato che può rivelarsi una soluzione vincente per chi ha necessità del genere – ha dichiarato l’Assessore Rocca – Quando Viviana si è rivolta a noi ci è sembrato naturale proporre quei locali: la Biblioteca, in fondo, è il luogo principe per gli eventi culturali, e in questo periodo può rappresentare, in qualche modo, un punto di partenza
per la cultura in generale”.

 

Il primo cittadino,Caruso, ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’iniziativa: “Si è trattato di un bel momento, un momento che in questo periodo così difficile assume un valore ancora maggiore, e aver potuto dare una mano per viverlo in un modo più adeguato è stato un grande piacere. Questa iniziativa, adesso, permetterà che possa essere replicato per chiunque vorrà provare a raddrizzare le storture che la pandemia ci impone, e mi auguro che chi si trova di fronte al traguardo della laurea possa vivere il momento della proclamazione così come avrebbe voluto mesi fa”.

Angeli della Croce Rossa: una bandiera sventola -in loro onore- dal Palazzo comunale di Aci Sant’Antonio

Esposta la bandiera in Municipio.

BANDERA DE CRUZ ROJA 150x100CM


Caruso: “Lieto di poter mettere in evidenza la loro presenza”

In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, che si celebra l’8 maggio, alcuni volontari del Comitato di Acireale della Croce Rossa Italiana hanno consegnato, come ogni anno, la bandiera da esporre dal balcone del Palazzo Comunale di Aci Sant’Antonio: fino a domenica 9 il simbolo della Croce Rossa sventolerà al centro della Città del Carretto Siciliano per mostrare simbolicamente la presenza sul territorio, fatta di assistenza, supporto, aiuto alla popolazione come è stato per i due eventi che hanno caratterizzato questi ultimi anni, cioè il sisma del 26 dicembre del 2018 e l’emergenza, ancora in atto, per la pandemia da Covid-19.
Alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, nel rispetto delle norme anticontagio è stata consegnata la bandiera ed è stata letta la lettera, a firma del Presidente del Comitato di Acireale, Concetta Epifania Di Mauro, che ricorda come l’anno trascorso e quello presente sono ‘Il tempo della Gentilezza’ e dell’azione, e questo è dimostrato dall’impegno dei 17 milioni di volontari sparsi per il mondo (di cui 160 mila in Italia) uniti sotto i Sette Principi base quali umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità.
Come ho avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, la presenza della Croce Rossa nel nostro territorio è tangibile – ha dichiarato il primo cittadino santantonese – e per questo ringrazio ancora una volta i volontari, a nome di tutta la comunità, per il preziosissimo lavoro che svolgono. Loro, come anche i volontari di altre associazioni del territorio, in questi mesi sono stati determinanti per l’assistenza alla comunità santantonese, affiancandoci nelle iniziative e offrendo tutto l’apporto necessario. Questa di oggi, con la bandiera che rimarrà esposta per diversi giorni, è un’occasione per promuovere la cultura della solidarietà, quella ‘meritoria azione’ citata nella lettera che gli stessi volontari hanno letto oggi, con orgoglio e abnegazione. Sono davvero lieto di poter mettere in evidenza la loro presenza”.

Richiesta ai cittadini di Aci Sant’Antonio una preferenza sulla scelta degli alberi sul social più noto

Via Regina Margherita, un sondaggio social per decidere quali alberi arricchiranno la strada.

 

Caruso: “Vogliamo coinvolgere i santantonesi

Il ligustrum, cioè una pianta molto comune, sempreverde, già presente ad
Aci Sant’Antonio sulla via Vittorio Emanuele, oppure il prunus, un
albero generalmente meno presente nelle strade dei centri abitati ma
dall’aspetto accattivante grazie alla fioritura: questa la scelta di
fronte la quale i cittadini santantonesi potranno esprimere una
preferenza sul social più famoso fra quelli che affollano il web, cioè
Facebook.
Nella pagina ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio, infatti, sul post
nel quale è presente l’immagine che pubblicizza l’iniziativa e nella
quale sono raffigurati i due alberi in lizza, sarà possibile cliccare
utilizzando una delle due emoticon assegnate a ciascuna delle piante
(nello specifico: il cuore e l’abbraccio).
Entro domenica 18 aprile sarà possibile votare, e alla fine il risultato
verrà reso pubblico e la scelta sarà ufficializzata.
L’iniziativa rientra nella scelta di arricchire il territorio in merito
al verde pubblico, come sottolineato dall’Assessore al Verde Pubblico,
Quintino Rocca: “Abbiamo voluto fortemente che all’interno di questo rifacimento della via Regina Margherita ci fosse la piantumazione di nuovi alberi, perché crediamo che sia tanto semplice quanto rivoluzionario mettere in centro venti nuove piante. Dovunque l’orientamento dei nuovi centri urbanistici è quello di recuperare sì l’assetto antico, originario, ma contemporaneamente di non tralasciare il verde. Questa è la nostra scommessa, per la quale abbiamo ritenuto che fosse giusto chiamare in causa l’intera cittadinanza”.
Il Sindaco, Santo Caruso, evidenzia l’importanza dell’iniziativa: “I
lavori in via Regina Margherita determineranno una morfologia nuova e probabilmente definitiva al nostro territorio, e per questo riguardo gli alberi non abbiamo voluto arrogarci il diritto di compiere una scelta autonoma. Ci siamo detti: perché non provare a lanciare un’idea innovativa, cioè far esprimere una preferenza ai cittadini? Quindi, dopo la consultazione con agronomi ed esperti del settore, abbiamo individuato queste due piante: il prunus, cioè un albero che fiorisce, e il ligusturm, cioè un sempreverde, quindi da un lato un albero che rappresenta una novità, non presente nelle nostre strade, e dall’altro uno che i cittadini conoscono già.
“Lanciamo quest’esperimento – ha concluso – affinché siano i
santantonesi a scegliere su quello che è il salotto del nostro paese e,in definitiva, su quello che è il loro salotto”.

Maxirissa ad Aci Sant’Antonio: denunciati 13 giovani dai Carabinieri

 

Rissa al Cas di Sant'Antonio: 17enne in codice rosso

 

Maxirissa ad Aci Sant’Antonio in piazza Europa, Caruso: “Una sconfitta per tutti, ma auspico che i responsabili paghino per il bene della collettività non abituata a questo”

A seguito dalla rissa occorsa in piazza Europa lo scorso 29 marzo, rissa
che ha portato alla denuncia, da parte dei Carabinieri, di 13 persone
originarie prevalentemente di Aci Sant’Antonio, Aci Catena e Acireale,
in maggioranza molto giovani, e in merito al quale si è registrato
l’intervento del Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
del Comune santantonese, Sebi Barbagallo, che ha spiegato come
nell’attuale società “tre adolescenti su dieci prendono parte a risse o
liti violente con l’intento di ledere l’altro” e che “il profilo di chi
mette in atto comportamenti aggressivi ha a che fare con chi usa la
tecnologia in maniera distorta, gioca d’azzardo, scommette online, fa
uso di sostanze psicotrope e alcol”, il Sindaco, Santo Caruso, ha
dichiarato: “Prima di ogni cosa mi preme fare presente che speriamo vivamente che il ragazzo che in questo momento si trova in ospedale si riprenda presto: come amministrazione ci stringiamo attorno all’apprensione di questa famiglia santantonese, a nome di tutta la comunità.
“In merito ai fatti dico solo che saranno gli inquirenti a fare
chiarezza, e credo che ci siano tutti gli elementi affinché questo possa
avvenire e affinché i veri responsabili non la facciano franca, per il
bene di questa collettività composta da persone oneste, lavoratrici e
lavoratori, una comunità non abituata ad assistere ad esempi di degrado
antropologico e culturale simile.
“Sono molto dispiaciuto per il fatto di cronaca in sé, al di là del
territorio, che in un caso simile ha un’importanza parecchio relativa.
Sapere che ci sono giovani che usano violenza, probabilmente dietro
banali pretesti, rappresenta una sconfitta per la società, a tutti i
livelli, una sconfitta che si annida nella povertà educativa. È una
sconfitta per la politica e per noi cittadini tutti: significa che non
si è riusciti a trasmettere a questa parte fragile delle nuove
generazioni i valori del dialogo, del confronto, del rispetto. È un
errore che ricade sulle generazioni come la mia, al quale però possiamo
ancora porre rimedio con politiche mirate, capaci di aggregare ed
educare”.
“Al netto di come si evolverà questa vicenda e quali saranno i suoi
sviluppi, quindi, una riflessione politica ben al di là del territorio
possiamo farla riguardo tanto l’esigenza di riaffermare valori che
spesso diamo per scontati quali il dialogo, il confronto e il rispetto,
quanto quella di avviare politiche che puntino all’aggregazione e al
civismo.
“Nel 2021 non è ammissibile leggere ancora certe notizie”.

 

 

Cenere vulcanica: istituiti cinque punti di raccolta ad Aci Sant’Antonio

Da oggi e fino a domenica 28 marzo, quindi per dieci giorni consecutivi,-informa il Comune di Aci Sant’Antonio –saranno attivi per i cittadini santantonesi cinque punti per la raccolta della sabbia vulcanica.
Si potrà conferire dalle ore 08:00 alle ore 20:00, ma senza le buste o i sacchi con i quali viene effettuata raccolta: onde evitare di
compromettere il conferimento della sabbia vulcanica da parte del Comune (che andrebbe poi in corso a costi maggiorati), infatti, i cittadini dovranno versare il contenuto nel contenitore di raccolta e gettare poi le buste o i sacchi nei contenitori carrellati posti accanto il cassone.
Questi i cinque punti di raccolta, dislocati lungo l’intero territorio:
• Piazza Manzoni, per il centro;
• Slargo di via Donatello, per il centro e la frazione di Lavina;
• Piazza Carducci (detta ‘tre piazzette’), per la frazione di Lavinaio;
• Via Leonardo da Vinci, per la frazione di Monterosso;
• Via Sacerdote Messina, per la frazione di Santa Maria La Stella.

  “Sono stati allestiti cinque punti di raccolta in modo da poter servire tutte le località che ricadono sul nostro territorio – ha dichiarato l’Assessore all’Ecologia, Quintino Rocca – e quindi in modo da fornire più o meno a tutti i santantonesi un punto nelle vicinanze. Esorto la cittadinanza a cercare di utilizzare questa possibilità in modo da decongestionare il più possibile il servizio di raccolta porta a porta,fortemente messo alla prova dalla gran mole di materiale che l’Etna ha riversato negli ultimi giorni”.
Il Sindaco, Santo Caruso, evidenza la necessità del servizio: “Abbiamo cercato di agire prontamente. Già nelle prime ore del mattino di mercoledì abbiamo attivato i servizi di spazzamento, anzitutto in prossimità degli edifici scolastici, allertando il COC e mettendoci in contatto con la Protezione Civile Regionale. In casi del genere è necessario fornire una risposta celere, al fine di limitare il più possibile i disagi per la cittadinanza”.

Mimose e “Maggiu sicilianu”: un progetto del comune di Aci S.Antonio che ha valore di contrasto alla criminalità e di supporto alle vittime

Aspettando l'Otto marzo, festa di tutte le donne | SOS Donna - Centro  antiviolenza di Faenza (RA)

 

Caruso: “Obiettivo importantissimo: giustizia, libertà e futuro”

Tre alberi di mimosa donati da un ditta locale e piantati nei plessi delle scuole ‘Fabrizio De André’ e ‘Alcide De Gasperi’, e la consegna dei lavori del progetto ‘Maggiu Sicilianu’: questo è il modo scelto dal Comune di Aci Sant’Antonio per celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna, fra gesti simbolici e azioni concrete.
Da un lato tre momenti di riflessione fra i giovani studenti attorno al fiore scelto come simbolo da Teresa Mattei, la partigiana che partecipò alla stesura della Costituzione e fu poi dirigente dell’‘Unione delle Donne Italiane’ scomparsa nel 2013 e che quest’anno avrebbe compiuto cento anni: “Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne”, suggerì all’allora segretario del Partito Comunista Italiano, Luigi Longo, considerandolo più opportuno delle violette con le quali in
Francia celebravano quella giornata, e attorno a questo pensiero i ragazzi delle scuole santantonesi rinverdiranno la memoria dell’otto marzo.
Dall’altro lato la consegna dei lavori del progetto ‘Maggiu sicilianu’,cioè il modo forse più concreto per cerchiare di rosso questo giorno.
Realizzato dal Comune di Aci Sant’Antonio con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Programma Operativo Nazionale ‘Legalità’ 2014-2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di Sviluppo Regionale, si tratta di un progetto volto alla riqualificazione di un bene confiscato alla mafia per la creazione di una Casa Rifugio destinata alle donne vittime
di violenza e ai loro figli. Il nome ‘Maggiu sicilianu’ richiama un verso della canzone ‘Duminica matina’ del cantautore siciliano Mario Incudine, brano dedicato a chi trova la forza di denunciare i crimini della mafia, provando a cambiare le cose e ricominciare, ed è al contempo legato al mese di maggio, inteso come esplosione dei colori, del ritorno alla vita e del sole, mese della Madonna e delle mamme: un nome, quindi, che accoglie i due aspetti del progetto, cioè la lotta alla violenza di genere e mafiosa.
La consegna dei lavori avverrà non sul luogo della struttura, che rimarrà protetta e ad indirizzo segreto, ma nel Palazzo Municipale, alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, dell’Assessore con delega alla Gestione beni confiscati alla mafia, Quintino Rocca, del Responsabile unico del procedimento, Rosa Mammino, del Responsabile del III Settore – Ufficio Tecnico Comunale, Eugenio Ciancio, e del Geom. Salvatore Vassallo in rappresentanza della ditta ‘I&T Società Cooperativa’ di Balestrate, che si è aggiudicata l’appalto per i lavori di recupero e rifunzionalizzazione del bene confiscato per un importo complessivo di
circa 615.000 euro.
L’assessore Rocca, che in occasione delle celebrazioni dell’otto marzo ha voluto ringraziare la ditta locale che ha deciso di sposare l’iniziativa degli alberi di mimose, sottolineando come “anche in questi piccoli gesti si evidenzia la capacità di trovarsi in sinergia col territorio e con iniziative sociali”, ha dichiarato, in riferimento alla Casa rifugio: “In questo modo si intende dare una prima risposta al bisogno di accoglienza, di protezione, di legalità, e si intende dare supporto ai minori nel territorio e alle donne coinvolte. ‘Maggiu sicilianu’ ha una fortissima valenza simbolica, ma è anche una straordinaria risposta da parte di un ente pubblico, tanto nel contrasto alla criminalità quanto nell’aiuto alle vittime di violenza, anche nell’ottica della sensibilizzazione, e per questo possiamo dirci orgogliosi come comunità”.
Il primo cittadino evidenzia l’importanza del risultato: “Si tratta di un nuovo importantissimo obiettivo raggiunto da questa Amministrazione,forse uno dei più importanti fra quelli che questo territorio ha visto e vede in quest’ultimo periodo, un risultato fatto di 400 metri quadri di spazi interni e quasi 1.800 di spazi esterni, capace di ospitare un massimo di 10 persone fra donne e minori, offrendo loro giustizia, libertà e futuro. Un risultato che permette, tra le altre cose, anche il coinvolgimento del tessuto sociale locale, e questo di certo ci aiuterà a coltivare una maggiore coscienza civica, in simbiosi fra istituzioni e
cittadinanza. Per questo ringrazio tutti quelli che hanno permesso il raggiungimento di tutto questo in questa giornata così carica di significato.”

Consegnati i lavori della palestra di Santa Maria La Stella,per il rilancio dell’attività sportiva dell’hinterland.

 

Caruso, “Importante passo avanti nell’ottica di una crescita generale”


A meno di un anno dall’annuncio del bando di gara, che ha visto la scadenza per le offerte lo scorso 23 marzo, e con un iter che ha faticosamente attraversato i mesi in cui è esplosa la pandemia e ciò che ne è conseguito, questa mattina sotto un cielo luminoso e in parte minaccioso per una nuova esplosione di materiale piroclastico dall’Etna sono stati consegnati i lavori per la palestra che sorgerà nell’area della scuola media ‘Fabrizio De Andrè’ della frazione di Santa Maria La
Stella.

 


Per un  importo complessivo di 1.213.000 euro coperti da un finanziamento del MIUR e, in piccola parte – cioè 150.000 euro – dalle casse comunali, i lavori si protrarranno per un tempo massimo di 360 giorni, il che significa che all’alba del 2022, dopo numerosi anni che l’hanno vista al centro dei dibattiti politici, la palestra dovrebbe vedere la luce. Per questo la vicepreside, Marinella Battiato, e le docenti presenti oggi hanno ringraziato il Sindaco, Santo Caruso, sul
posto insieme a parte della giunta e ai tecnici, con in testa il responsabile del terzo Settore, ingegner Ciancio, oltre che con alcuni rappresentanti della ditta esecutrice dei lavori che hanno dato diverse informazioni su quanto verrà realizzato.


Sono orgoglioso di far parte di questa Amministrazione – ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Giuseppe Santamaria – orgoglioso per aver visto arrivare al termine questo progetto che permetterà non solo agli studenti della ‘De Andrè’, ma a tutti i santantonesi di usufruire di uno spazio così importante per l’attività sportiva. Posso dire che in qualche modo è il coronamento di un sogno”.
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi, ha sottolineato l’importanza di questi lavori: “Dal sogno si passa alla realtà:finalmente questa frazione così popolosa avrà una palestra idonea,frutto del lavoro di un’Amministrazione che ha portato avanti una programmazione mirata e ottenuto questo finanziamento, partecipando in parte alle spese. Sarà il fiore all’occhiello del nostro territorio, ma anche dell’hinterland: una struttura all’avanguardia che di certo diventerà meta ambita degli sportivi e dei cittadini in generale”.
Questa palestra sarà un punto di riferimento per tutte le attività sportive, perché purtroppo Aci Sant’Antonio langue di strutture sportive adeguate – ha dichiarato il primo cittadino Caruso– per questo quello di oggi è un momento importante, un momento di crescita per la comunità in generale e, soprattutto, per la comunità scolastica. Spero di vederla al più presto realizzata, e che se ne possa fruire come da tempo sogniamo,sia dagli studenti che da tutti i nostri concittadini: questa consegna dei lavori, infatti, rappresenta è un importante passo avanti nell’ottica di una crescita generale del nostro territorio, che è fatto
in misura eguale dalle frazioni e dal centro”.

Sisma di Santo Stefano, due nuovi ingegneri per il Comune di Aci Sant’Antonio.

Terremoto, Aci Sant'Antonio è il primo Comune a ricevere il CAS - Giornale  di Sicilia

Archivi -Sud Libertà

Quattro nuovi professionisti che si aggiungono alle figure professionali già presenti e che daranno man forte nella gestione degli aspetti tecnici inerenti la ricostruzione per ciò che riguarda il sisma del 26 dicembre del 2018: si tratta dello scenario prospettato dopo quanto avvenuto ieri mattina presso la stanza del Sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, quando due delle nuove figure, gli ingegneri Giuseppe Lorenzo Blanco e Giovanni Crinò, hanno posto la firma sui contratti a tempo determinato approntati su mandato della struttura commissariale, contratti che riportano la scadenza 31 dicembre 2021, a meno di proroghe.
Oltre al primo cittadino, all’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi, al responsabile del VI Settore, Vincenzo Lauria, e ad alcune figure professionali dell’Ente, era presente il Commissario
Straordinario per la ricostruzione dell’area etnea, Salvatore Scalia,che ha così commentato, a margine delle firme: “I Comuni sono il punto centrale della ricostruzione, e purtroppo il personale a loro disposizione era pochissimo, ma siamo riusciti a fare inserire questa norma che consente l’assunzione di personale a tempo determinato. Anche il Comune di Aci S. Antonio è riuscito adesso ad effettuare le assunzioni, quindi speriamo che, appena arriveranno tutte le pratiche,con l’aiuto di questo personale che come ho visto è già di spessore riusciremo a dare avvio con uno sprint alla ricostruzione”.
Caruso ha evidenziato l’importanza del passaggio odierno: “Si tratta di un momento di continuità, e attraverso queste assunzioni noi daremo risposte immediate ai cittadini che faranno richiesta attraverso i nostri uffici per poter avere il contributo per la ricostruzione.Ricordo a tutti gli interessati che la scadenza è il 30 giungo 2021, e spero che giungano più richieste possibili.
“Approfitto della presenza del dottore Scalia per ringraziarlo – ha continuato – perché la sua presenza costante funge da pungolo e ci spinge a portare avanti con ancora maggiore efficacia tutte le iniziative necessarie per riuscire a superare quel doloroso episodio del terremoto di Santo Stefano.
Quello di oggi è un momento importante – ha concluso – ed è giusto mettere in evidenza il lavoro di chi fino ad ora ha seguito le pratiche, i quattro professionisti che hanno curato questa parte di passaggio fino all’arrivo delle assunzioni di adesso. Noi siamo quindi pronti a dare risposte, e speriamo che i cittadini possano arrivare a chiedere quello che è dovuto”.

 

Aci Sant’Antonio, messa in sicurezza del territorio. Caruso: “Subito da risolvere due problemi atavici”

Comune di Aci Sant'Antonio (Sindaco Santo Orazio Caruso) – Srr Catania  Metropolitana

Sono in arrivo 868.000 euro per il Comune di Aci Sant’Antonio: verranno infatti finanziati, con 468.000 euro e 400.000 euro, due progetti legati alla messa in sicurezza del territorio. È giunta infatti la notizia positiva del Decreto del Ministero dell’Interno che indica tra i Comuni
finanziati anche la città del Carretto: era stato infatti emesso un bando al quale l’Ente ha partecipato con diversi progetti, ottenendo poi il nulla osta per due importanti interventi in via Nocilla e in via San Giuseppe, interventi legati alle condizioni del territorio sollecitato dalle forti piogge.
  “Si tratta di un bando del Viminale al quale tenevamo moltissimo – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – e adesso abbiamo ottenuto questa importantissima risposta per il progetto sulla regimentazione delle acque meteoriche nella parte bassa di via Nocilla e per quello sulla via
di fuga in via San Giuseppe.
Sono due progetti importantissimi – ha continuato – perché fanno parte del nostro programma e soprattutto perché risolvono due problemi atavici di Aci Sant’Antonio. Quando piove molto via Nocilla si allaga, diventa quasi un torrente e scarica tutto nelle caditoie della parte bassa, che
non riescono poi a contenere la mole di acqua; e in via San Giuseppe è anche peggio, perché in occasione delle piogge capita che i residenti della zona rimangano quasi isolati, subendo un notevole disagio.
Riguardo via San Giuseppe, poi, c’è stata una storica contesa politica:appena insediato, alla prima legislatura, trovai un progetto che non potemmo approvare perché il relativo finanziamento era stato perso, e da qui una serie di battibecchi con l’opposizione. Ma adesso finalmente il finanziamento è arrivato – ha concluso – e questa è una risposta concreta ai disagi di questi  anni e ai cittadini, una risposta della quale beneficeremo tutti.”