“SACCA Contenitore di sicilianità “: Arte, design, aziende e territorio a portata di click!

Comunicato

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                          ACCESSO ALL’ARTE CON LE PROPRIE FORZE E IDEE

“Ero combattuto. In fondo, per svariati motivi, chi non lo è in questi giorni di marzo del 2020. Da mesi, ininterrottamente, ero e sono al lavoro per sviluppare e lanciare il progetto “SACCA, Contenitore di sicilianità”. Ho sperato di farlo prima, ma non sempre è possibile essere padroni del proprio tempo, tantomeno di quello altrui. Infatti Sacca deve molto a tutti gli artisti, i designer, le aziende, e in primis persone, che hanno contribuito alla riuscita del progetto.

Il 20 ottobre 2019 parte la prima fase con l’inaugurazione di una galleria poliedrica a Pozzallo, una piccola cittadina nell’estremo lembo sud della Sicilia ma ben inserita nel circuito turistico del sudest e con collegamenti giornalieri con Malta. In questi primissimi mesi è stata avviata una prima programmazione con l’organizzazione di altre due mostre successive a quella inaugurale.

Giunti a febbraio, anche il sito stava per arrivare a compimento. L’euforia era tanta, un altro passo importante stava per essere compiuto. Ma ecco che nel frattempo iniziano a farsi largo le notizie della diffusione di un virus dalla Cina fino in Italia. Il resto lo conosciamo tutti.

Mi sono interrogato in questi giorni se fosse stato il caso o meno lanciare la seconda fase del progetto, il tanto atteso sito e-commerce. Alla fine ho optato per il sì. Infatti è innegabile che in questi giorni, più che mai, le distanze reali sono ritornate enormi, la nostra quotidianità ha subito uno stravolgimento e anche gli spazi culturali sono fisicamente inaccessibili. Il web quindi rimane l’unica possibilità di entrare in contatto con il mondo intero. Inoltre, mi balenava l’idea di legare questo lancio a una data ben precisa. Il 21 marzo, il giorno in cui da sempre, per tutti, inizia ufficialmente la primavera. Nella speranza che possa essere foriero di una nuova vita, di rinascita e di speranza per tutti noi.

Ma vediamo in breve cos’è Sacca  –“Sacca Contenitore di sicilianità” non è sinonimo di tipicità ma marchio di qualità e di Made in Sicily. Una visione che vuole valorizzare in ottica glocal gli artisti, i designer, le aziende e le risorse di un grande territorio.

La cultura artistica contemporanea è spesso caratterizzata da contaminazioni e influenze provenienti da diversi settori. I confini fra le varie discipline assumono contorni meno netti, talvolta giungendo a intersecarsi fra di essi.

Sacca (acronimo di Sicilia, Arte, Cultura, Cucina, Artigianato) si compone di diverse sezioni: gallery (arte contemporanea), design, excellence, experience, mentre al momento sono in divenire le categorie projects e news. In ognuna di esse è possibile trovare un mix di nomi affermati e giovani promesse.

Ma Sacca non è soltanto uno spazio polivalente votato alla promozione dell’arte e dei diversi aspetti del vivere contemporaneo. Adesso è anche un portale e-commerce in cui poter trovare l’ampia gamma delle proposte trattate: opere d’arte, oggetti di design, prodotti enogastronomici e un ventaglio di esperienze e itinerari pensati per far comprendere e vivere al meglio il genius loci siciliano. Il tutto in totale trasparenza e comodità e allo stesso tempo con l’affidabilità e la sicurezza che contraddistinguono uno spazio reale pronto ad accogliervi in ogni momento.

Sacca vuole essere uno luogo eclettico, un mix originale e imprevedibile che fa della qualità siciliana il suo punto di forza. Una fusione di opere, prodotti e servizi dall’alto contenuto artistico e culturale che si prefiggono di donare al cliente un’esperienza innovativa, emotiva e sensoriale.

                                                        Founder e direttore artistico Sacca

                                                                        Giovanni Scucces

 

PROGRAMMA “DIAMOCI UNA SCOSSA”: NELLE PIAZZE PER LA PREVENZIONE SISMICA

 

Domenica 20 ottobre, ore 10-18, nei Comuni di Catania, Acireale, Bronte, Caltagirone, Giarre, Paternò, Riposto

 

TECNICI  NELLE “PIAZZE DELLA PREVENZIONE SISMICA”

«COL SISMABONUS SPESE QUASI ZERO PER LA MESSA IN SICUREZZA»

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Giornata nazionale di sensibilizzazione organizzata dagli Ordini professionali etnei

CATANIA

«La Sicurezza inizia dalla Conoscenza. La Tua». È questo il messaggio di sensibilizzazione della “Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica” in programma domenica 20 ottobre in oltre 500 piazze italiane, dove Architetti e Ingegneri esperti saranno a disposizione di cittadini e amministratori di condominio per fornire tutte le informazioni utili su come migliorare la sicurezza di case ed edifici a spese quasi zero, grazie al contributo messo a disposizione dallo Stato. Una manifestazione dal grande valore sociale che lo scorso anno, al suo esordio, ha coinvolto nella penisola oltre 7mila professionisti, interessando circa 90mila abitazioni per le visite tecniche ma soprattutto informando circa 500mila cittadini.

Gli Ordini catanesi aderiscono con grande partecipazione anche alla seconda edizione: nel territorio etneo saranno infatti ben otto i centri che ospiteranno – dalle 10 alle 18 – lo stand informativo: Piazza Università e Corso Italia (spazio antistante la chiesa Cristo Re) a Catania; Piazza Duomo ad Acireale; Piazza Spedalieri a Bronte; Piazza Umberto I a Caltagirone; Piazza Duomo a Giarre; Largo Assisi a Paternò; e Piazza San Pietro a Riposto.

 

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«Se gli edifici sono i “pazienti”, gli Architetti e gli Ingegneri possono essere considerati i “medici” che li visitano a domicilio per informare il cittadino su quali fattori incidano sullo “stato di salute” della casa, ovvero sul suo grado di sicurezza, e sulle agevolazioni fiscali disponibili per migliorarla a costi contenuti» affermano i  tecnici annunciando l’opportunità per tutti gli utenti di richiedere gratuitamente una visita tecnica informativa per il prossimo mese di novembre nell’ambito del programma di prevenzione attiva “Diamoci una Scossa!”.

I dettagli dell’iniziativa sono stati presentati oggi pomeriggio (giovedì 17 ottobre), in occasione della conferenza stampa, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Fondazione Ingegneri Mauro Scaccianoce, del segretario e del tesoriere dell’Ordine Architetti Maurizio Mannanici e Paolo Licandri, del delegato Inarcassa Ingegneri Marco Muratore, e del presidente dell’associazione Ingegneri Ionico-Etnei Alfio Torrisi.

Vi sono agevolazioni.Il Sisma Bonus permette di avere un contributo statale fino all’85% dei costi sostenuti per interventi di messa in sicurezza della propria casa. Ad esempio, se l’importo necessario per l’adeguamento sismico dell’immobile è di 50mila euro, il cittadino potrà pagare alla ditta che eseguirà i lavori solo il 15% del totale, ovvero 7.500 euro; il resto verrà versato direttamente dallo Stato.

IL FAI SURCLASSA LA SOPRINTENDENZA: OLTRE TREMILA VISITATORI NEI SITI DELL’ETNA

 

I siti aperti nel Catanese fra i più visitati in Sicilia nel weekend appena trascorso

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GIORNATE FAI D’AUTUNNO, OLTRE TREMILA VISITATORI

SUI LUOGHI DELL’ETNA ALLA SCOPERTA DI STORIE POSITIVE

 

La Delegazione: «Grande riconoscimento da parte dei cittadini per l’impegno dei volontari»

CATANIA

«Seguo ogni anno qualche evento del FAI e ho piacere di dirvi che quest’anno vi siete superati. Il tema “alta quota” e i siti a disposizione sono stati uno più bello dell’altro. Inoltre, ho notato che i piccoli e giovani ciceroni accompagnatori erano ben scelti e ben formati. Insomma, ho avuto l’impressione che nulla sia stato lasciato al caso. Complimenti di cuore». Il bilancio delle Giornate FAI d’Autunno sull’Etna si legge nei commenti e nei messaggi degli oltre tremila visitatori che hanno aderito durante lo scorso weekend del 12 e 13 ottobre. Un «trionfo» per la Delegazione di Catania del Fondo Ambiente Italiano, per i suoi Gruppi Giovani di Caltagirone, che hanno fatto registrare il maggiore numero di partecipazioni a livello regionale.

La novità della “gita fuori porta” tra le bellezze paesaggistiche e architettoniche del vulcano, con la complicità del bel tempo, ha convinto adulti e bambini, coppie e famiglie, gruppi di amici e singoli viaggiatori, a mettersi in coda per ammirare i dieci luoghi aperti per l’occasione, dislocati fra Viagrande, Giarre, Bronte, Nicolosi, Linguaglossa e Caltagirone.

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Una scommessa vinta che appartiene non solo ai volontari del FAI, ma anche e soprattutto ai cittadini che credono nel valore e nella forza del territorio etneo, così ricco di storie positive. «Aprire i siti nel territorio circostante e non in città era una scelta difficile, ma anche doverosa per fare scoprire al pubblico le enormi possibilità che riserva il vulcano – afferma il capo delegazione FAI Catania Maria Licata – il racconto di produttori, scienziati, imprenditori, artisti che qui operano, ha dimostrato che scegliere di vivere in questa terra, nel rispetto del territorio e conoscendone la storia, può essere un’opportunità straordinaria».

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Una fatica ricambiata da una felice soddisfazione per i Giovani del FAI, protagonisti dell’organizzazione della “due giorni”: «La gente è rimasta appagata e questo è quello che più ci ha riempito di gioia – commenta il capo Gruppo Silvia Majorana – abbiamo impiegato tante risorse ed energie, soprattutto laddove la gestione era più complessa, e il pubblico ha risposto benissimo, con una partecipazione e con una raccolta fondi che rappresentano per noi volontari un enorme segno di riconoscimento verso il nostro impegno per la salvaguardia e le tutela dei beni culturali».

Il capo delegazione Maria Licata ha poi sottolineato la grande valenza della sinergia con le istituzioni – prima fra tutte la Regione Siciliana – con aziende pubbliche e private, e con associazioni che credono nell’impegno del Fondo Ambiente Italiano: «La riuscita delle Giornate FAI, si deve anche al sostegno dei numerosi partner che condividono con noi la responsabilità di valorizzare il patrimonio locale, ai quali va tutta la mia riconoscenza».

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Napoli: escalation di criminalità, furti a ripetizione in pochissimi minuti- Rischio di desertificare il territorio

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«A Napoli nella notte fra giovedì e venerdì una banda di malviventi- secondo un comunicato d’Ag.- pervenutoci- ha svaligiato due attività commerciali causando ingenti danni ai titolari. Alle 4:25 hanno preso d’assalto un bar in via Del Riposo, Poggioreale, forzando la serranda e portando via in pochi attimi tutti i pacchetti di sigarette sfasciando tutto. Dopo dieci minuti si sono introdotti nella farmacia Ponti Rossi lasciando all’interno uno dei cassetti porta soldi presi proprio nella caffetteria».

Video (Ag.)

«Ci troviamo di fronte ad una banda di professionisti che sta terrorizzando i commercianti. I negozianti sono il fulcro dell’economia, non possono e non devono essere lasciati soli –  – Una situazione diventata ormai invivibile a cui bisogna subito mettere un freno, prima che questa escalation di criminalità possa degenerare ulteriormente. Riteniamo indispensabile  un intervento forte e radicale delle forze dell’ordine per restituire sicurezza a commercianti e cittadini. Contro queste gang di delinquenti servono più controlli! Il rischio è che questi episodi spingano sempre più negozi a chiudere desertificando totalmente il territorio».

Spartizione del territorio della Mafia: Cosa Nostra vuole 15 Mandamenti, la Procura inginocchia i Capi

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Palazzo del Tribunale di Palermo

PALERMO

La Mafia siciliana è organizzata in mandamenti . Questi non tutti hanno ancora un capo.   Nell’ordinanza di fermo dell’operazione Cosa nostra 2.0 è scritto che «il riferimento ai mandamenti di San Giuseppe Jato e Corleone, correlato a quello dei vecchi di paese che erano presenti alla riunione lascia ritenere che verosimilmente tutte e 15 le articolazioni mandamentali di Cosa nostra palermitana fossero rappresentate nel corso della riunione».

Ma nell’incontro non era stato deciso il capomafia di Bagheria, in candidatura  ci sarebbero Gioacchino Mineo e Giuseppe Scaduto, e ..”neanche il mandamento della Noce, quartiere caro a Totò Riina, per il quale vi era un ballottaggio tra Francesco Picone e un altro mafioso non identificato”

Una “nuova cupola”, dunque, con il “capo” e tre vice che gestiscono i rapporti fra boss e gregari delle cosche, ma anche gli “affari” e la spartizione del territorio suddiviso in quartieri

. La necessità di riassestare gli equilibri ha un’accelerazione dopo la morte del Capo dei capi  Totò Riina, morto a novembre del 2017, almeno simbolicamente. L’operazione dei carabinieri, coordinata della Dda di Palermo e denominata appunto CUPOLA 2.0  che ieri ha portato all’arresto di 46 persone tra presunti boss e gregari di Cosa nostra, sta a significare che la Mafia vuole consolidare gli incarichi di comando delle zone palermitane. Una commissione mafiosa della quale, secondo gli inquirenti, non farebbe parte tuttavia il superlatitante, boss Matteo Messina Denaro.