Tutti d’accordo con Conte, con il consenso dei vertici europei per il “Recovery fund”- Tra breve le modalità

 

Il premier Giuseppe Conte alla fine è riuscito a conquistare il consenso dei vertici dell’Europa.Al vertice Ue in videoconferenza sulle misure anticrisi tutti d’accordo, compresa la Germania, che  il  nuovo strumento “Recovery fund è necessario ed urgente”.

Recovery Fund urgente, sì Ue a linea Conte ma restano divisioni

Videoconferenza dei vertici d’Europa

Un lungo percorso, – afferma Conte -avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei 9 Paesi Membri, oggi segna una tappa importante: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico. La Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.

Dovremmo dare un mandato chiaro alla Commissione, perché prepari il più presto possibile una proposta concreta per il Recovery Fund, fornendo un ponte per anticipare le risorse quest’anno”….

Da chiarire successivamente, a maggio, le modalità di distribuzione dei fondi “L’ammontare del Recovery Fund – aggiunge ancora il premier italiano -dovrebbe essere di 1,5 trilioni di euro e dovrebbe fare trasferimenti agli Stati membri. Sono essenziali per preservare il mercato unico, la parità di condizioni e per assicurare una risposta simmetrica ad uno choc simmetrico” visto anche  che “l’emergenza sanitaria è diventata molto presto un’emergenza economica e sociale. ..”

 

DIRIGENTI E FUNZIONARI DELL’ASP DI CATANZARO “PROTAGONISTI DELL’ASSENTEISMO ED ANCHE ISTIGATORI”

Reati  contestati sono quelli di truffa ai danni di un ente pubblico e di fraudolenta attestazione della presenza in servizio.

Il tasso di assenteismo nei ministeri | nextQuotidiano

OPERAZIONE CARTELLINO ROSSO: FENOMENO DIFFUSO A CATANZARO MA  ANCHE IN TUTTA LA SICILIA

Operazione ‘cartellino rosso‘ della Guardia di finanza del comando provinciale di Catanzaro contro l’assenteismo alla Asp e all’ospedale ‘Pugliese – Ciaccio’ di Catanzaro .. Cinquantasette indagati e 15 misure cautelari     Oggi circa cento finanzieri del comando provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione  a un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, Claudio Paris, su richiesta della Procura. I delitti contestati sono quelli di truffa ai danni di un ente pubblico e di fraudolenta attestazione della presenza in servizio.

 

Nel mirino delle indagini, dirette dal Pubblico ministero Domenico Assumma, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, sono finite le “condotte illecite di numerosi dirigenti, impiegati e dipendenti delle strutture amministrative dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e dell’ospedale ‘Pugliese – Ciaccio’ del capoluogo calabrese”.

 

Si apprende che  “nei confronti di 15 persone, (un dirigente e sei dipendenti dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e otto lavoratori dell’azienda ospedaliera ‘Pugliese – Ciaccio’) è scattata la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico servizio, con durate variabili tra 3 mesi ed 1 anno”.

Disposto invece “nei confronti di 18 persone fisiche (oltre ai quindici sopra citati, altri due ex dipendenti dell’azienda ospedaliera e un ex dirigente dell’azienda sanitaria provinciale, tutti ora in quiescenza), il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, delle somme di denaro corrispondenti agli stipendi illecitamente guadagnati durante i periodi di indebita assenza, per un importo totale di circa 20.000 euro“.

Complessivamente –  i pubblici dipendenti assenteisti coinvolti nell’indagine sono cinquantasette e a ciascuno di essi viene oggi notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari del pubblico ministero”.

Dettagli dell’indagine. Dalle telecamere installate negli uffici amministrativi dei due presidi sanitari dai finanzieri del nucleo di polizia economico – finanziaria/gruppo tutela spesa pubblica, che hanno poi proceduto a riscontrare minuziosamente gli episodi di assenteismo, sono emersi “oltre 2.100 episodi di assenteismo, di ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza, per un totale di circa 1.800 ore di servizio non effettuate“.

Il fenomeno è spiegato dalla Procura di Catanzaro in una nota, “variegato e per certi versi fantasioso era il sistema illecito ideato per eludere gli obblighi di registrazione della presenza in servizio attraverso l’utilizzo dei badge”. “Ad esempio, in moltissimi casi gli indagati si allontanavano dall’ufficio senza alcuna valida ragione lavorativa: molto spesso per fare la spesa, per esigenze di carattere personale o addirittura per recarsi a giocare ai videopoker in un vicino esercizio commerciale – spiegano gli inquirenti – in altri casi, invece, alcuni indagati (anche di rango dirigenziale) consegnavano il badge a colleghi o dipendenti compiacenti, affinché lo utilizzassero al loro posto per far rilevare falsamente la presenza dell’interessato”.

Una curiosità ha colpito l’attenzione degli investigatori.E cioè :un “dipendente, evidentemente intento a strisciare il cartellino per conto di altri colleghi assenteisti” che “è arrivato a coprirsi aprendo l’ombrello all’interno della struttura, per evitare di essere ripreso da eventuali sistemi di videosorveglianza”.

Il colonnello Carmine Virno, comandante del Nucleo di polizia economica della Guardia di Finanza di Catanzaro che ha condotto le indagini, ha chiarito che si tratta di dirigenti, ex dirigenti e funzionari amministrativi, non di medici o infermieri.

Gli assenteisti erano tutti d’accordo, si coprivano a vicenda, anche i dirigenti erano compiacenti e anziché reprimere tali condotte ne erano protagonisti e in alcuni casi istigatori. Un atteggiamento diffuso, definito nell’ordinanza di custodia cautelare ‘corporativo’. L’indagine che si è conclusa oggi con queste misure ha messo a nudo un diffuso assenteismo, non circoscritto a pochi dipendenti”.

 

 

 

Nuovo record di guariti ma anche altri 464 decessi oggi per coronavirus- In Sicilia diminuiscono i ricoveri

Sono 464 i morti in Italia causa il Covid-19 nelle ultime 24 ore, per un totale di 25.549 decessi dall’inizio dell’emergenza. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile oggi si registra anche il nuovo record di guariti, 3.033 in più rispetto a ieri per un totale di 57.576

Inoltre, cala ancora in maniera rilevante il numero delle persone attualmente positive: sono 106.848, -851 in un giorno. I ricoverati con sintomi sono 22.871 (-934), quelli in terapia intensiva 2.267 (-117). In isolamento domiciliare 81.710 persone.

Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 189.973 (+2.646). In tutto, sono stati eseguiti 1.579.909 tamponi. La Protezione Civile rende noto a riguardo che i casi testati sono oltre un milione, nel dettaglio 1.052.577.

In Sicilia: ancora oltre 3.00 tamponi processati nelle ultime 24 ore a, dove sono 2301 gli attuali positivi e dove diminuiscono ancora i ricoveri in una altalena di numeri che oggi sembra più rassicurante.

Di questi sono risultati positivi 2.926 (+43), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.301 persone (+14), 412 sono guarite (+24) e 213 decedute (+5).

Degli attuali 2.301 positivi, 510 pazienti (-25) sono ricoverati – di cui 34 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.791 (+39) sono in isolamento domiciliare.

“DPI BABY”, UN KIT PER PROTEGGERE I BIMBI RICOVERATI NEI REPARTI PEDIATRICI

 

Crowdfunding, nuova raccolta donazioni promossa da CittadinanzAttiva Sicilia

La Chirurgia Pediatrica e la Medicina Nucleare del Policlinico a ...

Catania-Palermo

 

Proteggere i più piccoli e le loro famiglie dal Covid19, distribuendo un “kit di protezione” nei reparti pediatrici di Catania e Palermo. È questo l’obiettivo del nuovo progetto approdato sulla piattaforma siciliana di crowdfunding (raccolta fondi online) “DPI Baby Desideriamo Proteggervi Incondizionatamente” è l’iniziativa promossa da CittadinanzAttiva Sicilia onlus per sostenere medici, genitori, ma soprattutto bambini in questo momento d’emergenza che, nei luoghi più sensibili come i reparti ospedalieri, si protrarrà ancora a lungo.

Con una piccola donazione- informa CittadinanzAttiva Sicilia – si potrà contribuire all’acquisto dei Kit Baby DPI, che comprenderanno: mascherine personalizzate per bambini, mascherine chirurgiche per mamma e papà, mascherine ffp2 per i sanitari, termometri laser per i reparti, termometri standard per le famiglie, brochure informative per i genitori.

I dispositivi verranno distribuiti nei reparti di Chirurgia Pediatrica e Pediatria dall’Arnas Garibaldi di Nesima (Catania), presso l’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell’Arnas Civico, Di Cristina e Benfratelli di Palermo e tra le corsie dell’Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania.

«L’obiettivo – spiega il segretario regionale di CittadinanzAttiva Sicilia Giuseppe Greco – è quello di potenziare la protezione dei piccoli pazienti e dei loro familiari dalla infezione da Coronavirus, contribuendo anche al benessere della famiglia attraverso un potenziamento del senso di sicurezza dei genitori, proiettato anche e soprattutto nei nostri bambini».

 

Coronavirus: altri 437 decessi. Secondi nel mondo dopo gli Usa: totale oltre 25 mila morti

 

 

 

Protezione civile informa. -Oltre 25mila morti in Italia causa  coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 437 decessi. Il totale dall’inizio dell’emergenza è 25085. Spicca il dato record di guariti: altri 2943, per una cifra complessiva di 54543.

 

I casi attualmente positivi sono 107699, con un lieve calo (-10) rispetto a ieri. Diminuiscono anche i ricoverati, che sono 23805 (-329) e i pazienti in terapia intensiva: sono 2384 (-87). In isolamento domiciliare sono segnalate 81510 persone (+406).

In Sicilia:

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 58.732 (+3.639 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.883 (+48), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.287 persone (+28), 388 sono guarite (+18) e 208 decedute (+2).

Degli attuali 2.287 positivi, 535 pazienti (-16) sono ricoverati – di cui 35 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.752 (+44) sono in isolamento domiciliare. In tutte le province il numero dei ricoverati diminuisce o resta stabile.

Diminuiscono i casi positivi ma i decessi salgono ancora a 534 vittime di coronavirus

 

 

 

 

Sconfortanti i dati forniti dalla Protezione civile sui decessi di oggi in Italia Sono 534 ile vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 24.648 decessi dall’inizio dell’emergenza. 

Altri dati rilevano un miglioramento della situazione dei contagiati

Si registra cioè  la diminuzione dei casi attualmente positivi. Se ieri la riduzione del numero dei malati era stata di 20 unità rispetto al giorno precedente, oggi si registrano ben 528 contagiati in meno. Il totale degli attualmente positivi scende così a 107.709. Cala in maniera significativa anche il numero delle persone ricoverate con sintomi: sono 24.134, con un decremento di 772 unità nelle ultime 24 ore. E continua a scendere il numero dei pazienti in terapia intensiva, 102 in meno rispetto a ieri per un totale di 2.471. In isolamento domiciliare 81.104 persone.

I guariti sono in tutto 51.600, di cui 2.723 nelle ultime 24 ore (nuovo record). Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 183.957 (+2.729). In tutto, sono stati eseguiti 1.450.150 tamponi.

 

Raddoppiano i tamponi eseguiti in Sicilia e di conseguenza sono sensibilmente aumentati anche i positivi dopo il minimo “storico” che era stato raggiunto ieri, quando erano stati solo 8 i nuovi positivi. Oggi invece gli attuali positivi sono 2.259, 49 in più rispetto a ieri anche perché come detto sono state molte di più le persone testate dal sistema sanitario regionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 55.093 (+3.720 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.835 (+76, ma su quasi quattromila tamponi processati), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.259 persone (+49), 370 sono guarite (+24) e 206 decedute (+3).

Degli attuali 2.259 positivi, 551 pazienti (-14) sono ricoverati – di cui 37 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.708 (+63) sono in isolamento domiciliare. In tutte le province il numero dei ricoverati diminuisce o resta stabile. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Conte informa il Parlamento pronto per una sfida all’Europa e la creazione di un nuovo strumento economico

 

La pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre nel rispetto dei principi di massima precauzione e di proporzionalità – ha rimarcato Conte – In ogni più delicato passaggio, ho sempre avuto la massima premura affinché fosse preservato il delicato equilibrio fra i molteplici valori coinvolti, tutti di rango costituzionale, e affinché fosse assicurato che i diversi organi costituzionali, ciascuno espressione di irrinunciabili garanzie, fossero coinvolti nella misura più ampia possibile, soprattutto a tutela del principio supremo di democraticità che informa di sé l’intero ordinamento giuridico”.

– “Non ci sfugge la difficoltà per i cittadini di continuare ad osservare limitazioni profonde che hanno modificato le nostre vite. Il ritorno alla normalità è un’aspirazione comprensibile di tutti” ha detto il presidente del Consiglio. “Stiamo elaborando un programma di progressive aperture omogeneo su base nazionale – ha spiegato – e che ci consenta di aprire buona parte delle attività produttive e commerciali tenendo sotto controllo però la curva del contagio, in modo da intervenire laddove questa si innalzi oltre una certa soglia, soglia che non pensiamo debba essere formulata in termini astratti ma che vogliamo sia commisurata alla ricettività delle strutture ospedaliere di riferimento”. “Si prospetta adesso una fase molto complessa” nella quale si procede “ad un allentamento delle restrizioni che riguardano attività produttive e commerciali. Stiamo facendo il possibile per preservare l’efficienza del tessuto produttivo. Riaprire ma sulla base di un piano ben strutturato articolato che prevede una nuova organizzazione del lavoro, di trasporti e di tutte le attività connesse”.

“Una volta completato questo programma, lo discuteremo con tutti i soggetti interessati: enti locali, imprese, sindacati. Si tratta di uno dei passaggi più sensibili. Siamo consapevoli che un’imprudenza, un’avventatezza in questa fase può compromettere tutti i sacrifici che con responsabilità e disciplina abbiamo affrontato fin qui” .    Il  governo si sta adoperando perché siano rafforzati tutti i servizi di prevenzione e sta sollecitando una rinnovata integrazione tra le politiche sanitarie e quelle sociali, con particolare attenzione a case di cura e residenze sanitarie assistenziali, dove si è verificata, purtroppo, un’esplosione incontrollata dei contagi, specialmente in alcune aree del Paese”.

– Altri spunti per combattere il coronavirus: “Mantenere e far rispettare, a tutti i livelli, le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino”.

E’ il momento di un  “rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti, il cosiddetto contact tracing, e di teleassistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’immediatezza nella individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro conseguente isolamento sono cruciali per evitare che singoli contagiati possano determinare nuovi focolai. Per questo, un’adeguata applicazione informativa direttamente disponibile su smartphone è uno strumento essenziale per accelerare tale processo“.

L’applicazione Immuni, ha puntualizzato Conte, sarà “offerta su base volontaria e non obbligatoria e faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi. Un team composto dal ministero dell’Innovazione, dal ministero della Salute e da esperti in sicurezza cibernetica sta affiancando il Commissario Arcuri al fine di implementare questa applicazione nel migliore dei modi e con le più elevate garanzie”.

Ho dato indicazioni affinché i capigruppo, di maggioranza e di minoranza – ha aggiunto – siano costantemente informati su questo processo applicativo. Io stesso mi riservo, in una fase più avanzata, di riferire puntualmente alle Camere sui dettagli di questa applicazione, nella consapevolezza che il coinvolgimento del Parlamento deve essere pieno e stringente, essendo coinvolti diritti costituzionali fondamentali, come la dignità della persona, il diritto alla riservatezza e all’identità personale, come pure la tutela della salute pubblica e, non ultima, l’esigenza di proteggere un asset informativo di primaria importanza nella logica degli interessi strategici nazionali“.

 – “Ringrazio in particolare la maggioranza che sostiene il governo, i presidenti dei gruppi in primo luogo, ma anche ogni singolo parlamentare, per l’impegno, l’apporto costruttivo, anche critico, e il sostegno che non ci state mai facendo mancare” ha detto il premier nel corso dell’informativa, rivolgendosi anche all’opposizione. “In un momento così difficile per la vita della Nazione, desidero confermare la piena disponibilità al dialogo mio e dell’intero governo con le forze dell’opposizione…” ha assicurato, ma è stato interrotto dalle contestazioni dai banchi delle opposizioni (mormorii, fischi e buu), che si protratte nonostante l’invito del presidente dell’Assemblea di palazzo Madama, Elisabetta Casellati, al “rispetto”. “Il contributo di una opposizione responsabile e consapevole della gravità dell’ora troverà sempre apertura e considerazione” ha detto il premier.

– Il punto più scottante, il Mes. “Non ci saranno alcuni vincitori e alcuni perdenti. O vinceremo tutti, o perderemo tutti…” ha scandito Conte parlando del negoziato in sede Ue sugli aiuti per l’emergenza Covid-19. ”Non potrò accettare un compromesso al ribasso” ha messo in chiaro il premier. ”Le consultazioni” con i Paesi del G7 “hanno fatto da subito emergere la magnitudo dello spazio fiscale messo in campo da Usa, Cina e lo stesso Giappone. Di fronte a risposte di diversi trilioni di dollari, la risposta complessiva europea” all’emergenza economica legata al Covid-19 “non si è ancora configurata di livello adeguato. Per questa ragione non potrò accettare un compromesso al ribasso, non siamo di fronte a un negoziato a somma zero”.

Conte si è soffermato sul  Recovery fund è una parte essenziale” della trattiva in Ue. “Questo nuovo strumento di finanziamento dovrà essere conforme ai trattati perché non abbiamo tempo per modificarli. Va gestito a livello europeo senza carattere bilaterale, deve essere ben più consistente degli strumenti attuali, mirato a far fronte a tutte le conseguenze economiche e sociali, dovrà essere immediatamente disponibile e se dovrà ricadere nel quadro finanziario pluriennale dovrà essere messo a disposizione subito, attraverso garanzie che ne anticipino l’applicazione” .

Sull’attivazione di una “linea di credito dedicata alle spese sanitarie ed erogata dal Meccanismo europeo di stabilità, l’ormai famigerato Mes, si è alimentato, nelle ultime settimane, un dibattito che rischia di dividere l’Italia in opposte tifoserie” ha osservato. “L’Europa non deve ritrovarsi nuovamente a chiedere scusa, nei confronti di nessun Paese, come è successo in passato, quando ha imposto alla Grecia programmi particolarmente severi. Di qui la mia posizione di assoluta cautela” di fronte alla “sfida epocale che abbiamo di fronte, non si può pensare che la risposta possa essere affidata a interventi modesti” sul piano finanziario e “per di più basati su un accordo intergovernativo come il Mes, pensato per gestire crisi assai diverse”, riguardanti singoli Paesi e imputabili a squilibri di natura economica, ha rimarcato Conte, ricordando che “insieme ad altri otto Paesi membri, l’Italia ha lanciato una sfida ambiziosa all’Europa, invitandola a introdurre nuovi strumenti per affrontare e superare al più presto questa crisi”.

“Alcuni di questi Paesi, che hanno condiviso questa nostra impostazione, hanno dichiarato da subito – lo voglio dire apertamente, la Spagna – di essere interessati al Mes, purché non abbia le rigide condizionalità applicate in altre circostanze, ma solo la condizione che l’utilizzo del finanziamento sia per far fronte alle spese sanitarie, dirette e indirette. Rifiutare la nuova linea di credito significherebbe fare un torto ai Paesi, che pure sono a noi affiancati in questa battaglia, e che intendono invece usufruirne. Resto però convinto che all’Italia serva altro”   Questo discorso, ampio ed articolato di Conte, ha valore di informativa e non è vincolante per le forze politiche

HUMANITAS ISTITUTO CLINICO ETNEO SI TRASFERISCE LA RADIOLOGIA

Migliori garanzie per i pazienti oncologici

In corso la fase 2 del trasferimento: attivati Day Hospital, Laboratorio Analisi, Ambulatori, Endoscopia e Radiologia

CATANIA 

Dopo il trasferimento del reparto di Radioterapia presso il nuovo ospedale di Misterbianco, Humanitas Istituto Clinico Catanese trasferisce ora altri reparti fondamentali per la cura dei malati oncologici: il Day Hospital, il Laboratorio Analisi, gli Ambulatori, l’Endoscopia e la Radiologia.

Tutti i reparti del nuovo polo sanitario sono stati potenziati dal punto di vista della tecnologia biomedica, con implementazioni e nuove dotazioni: in particolare, le innovazioni riguardanti la Diagnostica per Immagini fanno del nuovo ospedale un centro all’avanguardia, con strumentazioni che innalzano ulteriormente gli standard qualitativi e di sicurezza del paziente.

La tecnologia a disposizione del personale medico e dei tecnici Humanitas prevede, tra le altre cose: una nuova Risonanza Magnetica dedicata alla radioterapia; due Tac di ultima generazione in grado di fornire indagini particolareggiate delle patologie oncologiche, con riduzione del numero delle radiazioni a cui il paziente è esposto; una nuova Pet/Ct per diagnosi e stadiazione di tumori e un Mammografo 3D per l’esecuzione di biopsie e di tomosintesi 3D, per una rilevazione del cancro al seno anche in fase precocissima.

 

La situazione emergenza virus migliora ancora anche se oggi si registrano altri 454 decessi

 

 

Sono oltre 24mila i deceduti  in Italia dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. Nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 454 decessi, per un totale di 24.114 dall’inizio della crisi. Tra i dati da rilevare quello relativo alle persone attualmente positive, 20 in meno rispetto a ieri per un totale di 108.237.

Inoltre, scende ancora il numero delle persone ricoverate con sintomi: sono 24.906, con un decremento di 127 unità nelle ultime 24 ore. La situazione migliora anche nei reparti di terapia intensiva dove si trovano attualmente 2.573 pazienti (-62). In isolamento domiciliare 80.758 persone. I guariti sono in tutto 44.877, di cui 1.822 nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’emergenza i casi totali sono 181.228 (+2.256). In tutto, sono stati eseguiti 1.398.024 tamponi.

 

 

In Sicilia :dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 51.373 (+1.601 rispetto a ieri). Di questi sono risultati positivi 2.759 (+42), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.210 persone (+8), 346 sono guarite (+31) e 203 decedute (+3). Degli attuali 2.210 positivi, 565 pazienti (+2) sono ricoverati – di cui 39 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.645 (+6) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 626 (100, 111, 71); Enna, 323 (175, 29, 25); Messina, 404 (128, 52, 41); Palermo, 348 (71, 45, 27); Ragusa, 57 (4, 6, 6); Siracusa, 98 (64, 68, 17); Trapani, 112 (7, 18, 5).

 

Salgono a 23660 decessi per crisi coronavirus- Molise,solo 10 contagi

 

Aggiornamento : oggi salgono a  23660 i morti in Italia  Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 433 decessi, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile. I casi attualmente positivi sono 108257, con un incremento di 486 unità nelle ultime 24 ore. I guariti, nel complesso, sono 47055, vale a dire 2128 in più rispetto a ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono 25033 (+26), mentre continua a scendere il numero dei pazienti in terapia intensiva: sono 2635 (-98). In isolamento domiciliare 80589 persone (+558).

Sono stati fatti 50.708 tamponi in più rispetto a ieri e in totale i tamponi effettuati salgono a 1.356.541.

Tra ieri e oggi non c’è nessuna Regione ‘zero contagi’. In Molise, dove ieri si erano registrati zero, nel bollettino di oggi si registrano +10 contagi mentre in Basilicata +3 rispetto ai due casi di ieri.

In Sicilia , secondo i comunicati del Dipartimento Protezione civile -Presidenza Regione Sicilia – sono attualmente 2.202 le persone trovate positive al coronavirus (31 più di ieri) e 315 quelle già guarite. 

Questo il quadro … Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 49.772 (+2.057 rispetto a ieri). Di questi sono risultati positivi 2.717 (+45), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.202 persone (+31), 315 sono guarite (+10) e 200 decedute (+4).

Degli attuali 2.202 positivi, 563 pazienti (-5) sono ricoverati – di cui 41 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.639 (+36) sono in isolamento domiciliare