Draghi ottiene la fiducia al Senato: dopo le parole adesso i fatti

 

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Il governo Draghi ottiene la fiducia ma non supera la soglia della maggioranza assoluta.            Alzano la scure i dissidenti pentastellati: sono 15 che votano ‘no’ a cui vanno aggiunti 6 assenti che non rispondono alla ‘chiama’. A questi si aggiungono i voti di Fdi, unica formazione all’opposizione, e poi i no dal gruppo Misto di Alfonso Ciampolillo, Elena Fattori, Michele Gianrusso, Carlo Martelli, Paola Nungnes e Luigi Paragone. Cinque i senatori in congedo: Umberto Bossi, Giorgio Napolitano, Salvatore Sciascia, Liliana Segre e Orietta Vanin dei 5 Stelle. Otto gli assenti e di questi 6 M5S: Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessì, Vincenzo Garruti, Nunzia Nocerino. In missione: Pier Ferdinando Casini, Eugenio Comincini di Iv e Francesco Castiello di M5S. Due gli astenuti: Tiziana Drago del Misto e Albert Laniece delle Autonomie.

 Ecco l’intervento del premier a palazzo Madama.

Il primo pensiero che vorrei condividere, nel chiedere la vostra fiducia, riguarda la nostra responsabilità nazionale – è l’esordio- Il principale dovere cui siamo chiamati, tutti, io per primo come presidente del Consiglio, è di combattere con ogni mezzo la pandemia e di salvaguardare le vite dei nostri concittadini. Una trincea dove combattiamo tutti insieme. Il virus è nemico di tutti. Ed è nel commosso ricordo di chi non c’è più che cresce il nostro impegno. Prima di illustrarvi il mio programma, vorrei rivolgere un altro pensiero, partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite o fermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loro enorme sacrificio e li ringraziamo. Ci impegniamo a fare di tutto perché possano tornare, nel più breve tempo possibile, nel riconoscimento dei loro diritti, alla normalità delle loro occupazioni. Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole“.

Intorno alle 20.40 la replica in Senato. Replica breve “Gli interventi del dibattito hanno dimostrato – comclude il premier-la consapevolezza del disastro economico, sanitario, sociale, educativo e culturale. È con questa consapevolezza che questo governo costruirà nei fatti con sia la sua credibilità. Ringrazio per la stima ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti del governo da me presieduto”

“TUTTI D’ACCORDO NELL’ESSERE IN DISACCORDO “CON IL GOVERNO ARLECCHINO

OGGI ALLE 10, VOTAZIONE SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU

 

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DI RAFFAELE LANZA

 

Iscritti M5S chiamati oggi alla scelta sull’appoggio al governo Draghi. A partire dalle 10, e fino alle 18, si terranno infatti le votazioni sulla piattaforma Rousseau per decidere se i Cinquestelle in Parlamento dovranno sostenere o meno l’esecutivo nascente dopo la crisi del governo Conte bis.  Finora sul web è un susseguirsi di elogi, cuoricini a valanga sull’operato dell’ex presidente Conte.    La domanda si rivela ora fortemente contradditoria con lo spirito del web che ,senza mezzi termini, ha classificato  Mario Draghi, uomo del recinto di Berlusconi che lo ha proposto all’epoca come governatore della Banca d’Italia.

Il quesito narcotizzante: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”, la domanda  rimessa alla base M5S che inciderà inevitabilmente sulla sorte del Movimento pentastellato.

Siamo convinti-l’esperienza insegna – che il mondo del Web, iscritto alla piattaforma, esploderà in un rotondo “NO”quale dimostrazione di non essere per niente legato alla “direttiva” di Beppe Grillo o di Di Maio, esso è libero e voterà secondo coscienza e giustizia, preventivando cioè la corruzione e/0 i favoritismi che presto usciranno fuori dal governo Arlecchino.

                                        –IL   GOVERNO ARLECCHINO-

Vito Crimi,il capo politico, del Movimento aveva annunciato la decisione di votare oggi, 10 febbraio, legandola alla “ottima notizia” dell’arrivo di un nuovo ministero, quello della Transizione ecologica, ottenuta dal  garante del Movimento Beppe Grillo. Ma il successo del colloquio di Grillo con Mario Draghi basterà a narcotizzare gli iscritti alla piattaforma Rousseau?

Sui social Barbara Lezzi, sembra la copia di Alessandro Di Battista: “Ora facciamo tutti finta di essere contenti. Fingiamo di essere felici e soddisfatti”. Ma non solo. Nella tarda serata di ieri si è poi aggiunto il post a firma di 13 parlamentari 5S ‘malpancisti’ che puntano i riflettori sul quesito della  votazione “tendenziosa”  definito “manipolatorio”. Oggi, dunque, gli iscritti alla  piattaforma Rosseau diventano protagonisti assoluti Nel caso di sfiducia al governo Draghi, Grillo, anche lui dovrà prenderne atto. Mario Draghi?    Non si sa come la prenderà,visto che parla poco, in dispregio della trasparenza assoluta simboleggiata finora dall’ex premier Conte, nè se osserverà la regola tanto cara ai governi dei decenni precedenti, del dare ed avere. Cioè: se ritirerà il “regalo” fatto ieri a Grillo del Ministero della Transizione ecologica o lo lascerà solo perchè in linea con la politica dell’UE

Nuovo Dpcm in arrivo: confronto ancora domani tra le Regioni e poi le scelte più forti difficili da accettare

Coronavirus, Napoli deserta vista dal drone: neanche un'anima tra il  lungomare di e piazza del Plebiscito - Corriere TV

 

PALERMO

«Siamo allo sprint finale per ulteriori restrizioni. C’è infatti una condivisione di fondo tra tutti i livelli amministrativi dello Stato nella riunione a distanza delle Regioni con il Governo: la drammatica situazione che il virus dilaga con disinvoltura nel pianeta e toglie la vita a migliaia di persone. La nostra posizione è uniforme a quella di tutte le Regioni italiane. Due le priorità che poniamo: la riduzione della mobilità e l’adozione di piani terapeutici/farmacologici per l’assistenza al domicilio, limitando così la pressione sugli ospedali». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha partecipato all’incontro insieme con l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. 

Proseguirà domani il confronto tra le Regioni, gli Enti locali e il governo sul testo del nuovo Dpcm «che, speriamo, stavolta sia davvero condiviso. Vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Scelte forti ma non chiare diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori», ha detto  il governatore che ha partecipato all’incontro di stamane con i ministri, le Regioni, i Comuni e le Province, insieme all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

Nel corso dell’incontro si è chiesta pure una differenziazione delle limitazioni a fasce di età, considerate più a rischio, come gli over 70. Una ipotesi che per alcuni potrebbe essere preferibile al lockdown generalizzato.

Condivisa l’idea di puntare in ogni caso a misure che siano il più possibile indirizzate a tutto il Paese, evitando interventi troppo differenziati, come chiesto dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana. Sul tavolo anche attività commerciali e scuola. Per i centri commerciali possibili nuove strette, per gli istituti si pensa a didattica a distanza in tutte le aree del Paese per le superiori, in forse per medie.

 

Il CATANESE ETTORE BARBAGALLO NELLA GIUNTA NAZIONALE DELL’ASI SPORTIVA

Foto Press

Rinnovati i vertici ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane)

Il prof. Ettore Barbagallo eletto durante la decima Assemblea allo Stadio Olimpico

CATANIA

C’è anche un catanese nella giunta nazionale ASI, uno dei più importanti enti di Promozione Sportiva – riconosciuto dal Coni – con oltre un milione di tesserati, 130 sedi territoriali, 80 Settori tecnici-sportivi e più di 20mila tecnici presenti su tutto il territorio nazionale. Il prof. Ettore Barbagallo è stato eletto in occasione della decima assemblea nazionale, che ha visto la conferma del presidente uscente Claudio Barbaro.

Con oltre cento discipline praticate sotto la sua bandiera, l’ASI riunisce le associazioni sportive dilettantistiche, le società sportive e molteplici circoli culturali. Barbagallo è noto in ambito sportivo per aver coperto diversi ruoli tra cui: presidente regionale Asi, presidente nazionale della Federazione Fiwuk (Federazione Italiana Wushu-Kung Fu), membro giunta Coni di Catania e tra i pochi a vantare la Stella d’argento al merito sportivo del Coni ricevuta ai tempi del presidente Petrucci.

«In Italia abbiamo la necessità d’investire sulla prevenzione, sia per gli aspetti sanitari che per quelli sociali – ha sottolineato Barbagallo – occorre dare il giusto riconoscimento a quelle iniziative che sull’intero territorio nazionale offrono l’opportunità a giovani e meno giovani di ridurre notevolmente il rischio dell’insorgenza di numerose malattie e contestualmente limitano lo stesso impatto economico da parte del Servizio Sanitario Nazionale in fase curativa. Noi, all’interno del mondo Coni intendiamo occuparci proprio degli aspetti sociali, formativi e salutistici della pratica sportiva e ci aspettiamo che Governo e istituzioni sportive diano maggiore dignità alle tante realtà che rappresentiamo, soprattutto in un momento delicato come quello che sta attraversando il Paese».

REGIONE SICILIA: ALLA MANIERA DI DAVIDE E GOLIA

Sud  Libertà

 

Leggende narrate nella Bibbia spiegate dalla Scienza

Immagine Biblica

 

DI RAFFAELE  LANZA

Palermo

Il governo centrale non ha lasciato correre. Una lunga e sproporzionata riflessione temporale e poi via a confezionare il ricorso contro la nota Ordinanza del  governatore della Sicilia Nello Musumeci che aveva disposto lo sgombero degli hotspot e centri di accoglienza delll’isola

 L’impugnativa è depositata al Tar della Sicilia. L’ordinanza, secondo il ricorso governativo, “interferisce direttamente e gravemente con la gestione del fenomeno migratorio che è materia di stretta ed esclusiva competenza dello Stato”. Inoltre nonostante sia stata motivata come misura anti Covid, sempre secondo il ricorso, “interferisce sul fenomeno migratorio e produce effetti diretti a carico di altre regioni”.

Un modo come un altro per fermare chi vagheggia un modello di società diversa in Sicilia  Il vero nemico di Musumeci non è il governo centrale ma tutto quel coro di voci infamanti e pregiudizi anche giornalistici che come il venticello di rossiniana memoria finisce col botto di un colpo di cannone Quali cannoni dovrebbe contrapporre la Sicilia?   Se l’obiettivo è la ripresa economica e la rinascita civile e morale di una regione come la Sicilia pensiamo che sia perfettamente inutile prendersela con Musumeci che vuole estirpare impietosamente con un’opera di bonifica radicale il “male oscuro” del fenomeno migratorio.          
Diciamo la verità:  il governatore della Sicilia in questo momento ricorda la leggenda biblica di Davide e Golia.  Davide-ricorderemo quel racconto – era solo un piccolo ed esile pastore e si offrì al re Soul come avversario di Golia..
Il re gli fece notare quanto fosse magro e delicato in confronto al rivale, allora David gli raccontò di quando uccise il leone e l’orso, ritenendo di poter fare lo stesso con il gigante  Golia. Saul si convinse e fece preparare David per il duello, ma siccome  a stento camminava con il peso dell’armatura, prese con se solo il suo bastone e qualche ciottolo del vicino torrente. Si avvicinò Golia e appena lui si mosse David prese una pietra dalla sua casacca e con la fionda la lanciò contro il filisteo, che venne colpito alla fronte.
Golia cadde a terra e in un attimo David fu sopra di lui, prese sa la sua spada e gli tagliò la testa. Gli Israeliti si misero all’inseguimento dei Filistei e quando furono di ritorno saccheggiarono il loro campo portando la testa di Golia come trofeo.
Fin qui la leggenda. Ora in Sicilia la battaglia è molto impegnativa e deve coinvolgere, per avere successo, tutta la società siciliana.  Non solo a Lampedusa e altri luoghi di sbarco.     D’altro lato non vi sono segnali che qualcosa tenda a cambiare. Non crediamo neppure all’inerzia ed indifferenza del governo centrale rappresentato nella metafora biblica con il gigante Golia.   Il “male oscuro” parte dall’Europa che all’inizio aveva promesso ed operato-secondo le intenzioni del premier Conte- una distribuzione di migranti fra i Paesi disponibili.   Ora siamo ritornati all’indifferenza generale dei Paesi europei- e Conte ,riconosciamo, non può puntare loro il fucile -e la Sicilia è rimasta da tempo immersa in una sorta di limbo rinviando a tempi che ancora non si intravedono la possibilità di un autentico cambiamento.  In queste conclusioni anche se il piccolo Davide con la sua fionda dovesse abbattere il gigante Golia, risultano mistificatori tutti i discorsi che la classe politica va intrecciando attorno alle prospettive di sviluppo dell’isola se non sarà attuata una radicale svolta sul fenomeno migranti.
Adesso se il Tar Sicilia guarda alla problematica sotto l’aspetto dell’emergenza sanitaria- come ha constatato con i suoi esperti il Musumeci – non c’è dubbio che la decisione giudiziale sarà spaccata in due: immigrazione, favorevole al governo centrale, e della Sanità, favorevole per competenza esclusiva alla Regione Sicilia.    Una decisione del genere sarebbe equa e produttiva    In caso contrario essa sarebbe litigiosa e non servirebbe alla comunità siciliana

Sui migranti Musumeci va alla guerra e Salvini ringrazia
Afferma il Presidente della Regione Sicilia:. “Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi” tuona Musumeci. “La Sicilia – aggiunge – difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo“.

Il governo impugnerà l’Ordinanza di Musumeci- Sul fronte giudiziario non sarà agevole visto che la Sanità è una competenza esclusiva della Regione Sicilia

 

Migranti, sindaco Mineo: "Quasi tutta la Sicilia è con Musumeci, c ...

Musumeci l’aveva previsto. Lui punta sulla competenza esclusiva della Sanità della Regione Sicilia a statuto speciale. Il governo è pronto a impugnare nelle prossime ore l’ordinanza emessa dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sulla chiusura degli hotspot nell’isola. Gli esperti governativi stanno  esaminando gli atti per poi procedere all’impugnazione a stretto giro.   Sarà dura anche livello giudiziario.

Intanto il presidente della Regione siciliana ha inviato una nota di diffida ai Prefetti per l’esecuzione della propria ordinanza, emanata sabato scorso. Nel documento il governatore richiede, tra le altre misure, di illustrare il cronoprogramma del progressivo svuotamento degli hotspot per “le gravi ragioni di promiscuità e assembramento in cui sono costretti gli ospiti”.

Qualora ciò non fosse stato già predisposto, come avvenuto stamane per il trasferimento dei migranti risultati positivi al Coronavirus, contagiatisi tra loro, nella struttura di Pozzallo”, nella piena vigenza della ordinanza, il presidente Musumeci ha chiesto di dare “rapida esecuzione” al provvedimento, tenuto conto altresì dell’”enorme numero di migranti” attualmente presenti senza alcun distanziamento e pregiudizio della loro salute”, nell’hotspot di Lampedusa.  I  Prefetti- si apprende – hanno riscontrato la nota del Presidente della Regione spiegando che in materia “la competenza è dello Stato e fra poche ore il ricorso del governo sarà pronto”.

 

Avviso di garanzia a Giuseppe Conte e sei ministri . Il premier : roba da archivio, tanti ci hanno addebitato comportamenti criminali

Conte al Senato, per il premier scatta la standing ovation dell'Aula

C’è posta per Te.  Conte e sei dei  suoi ministri hanno ricevuto un Avviso di garanzia dalla Magistratura.   Se l’aspettava il premier. Spiega: “Nei mesi scorsi alcuni cittadini, avvocati, finanche un’associazione dei consumatori hanno dichiarato pubblicamente di avere presentato denunce nei miei confronti e del Governo per la gestione della pandemia. Le accuse sono state le più varie”.

Alcuni ci hanno accusato di avere adottato misure restrittive, altri ci hanno accusato di non aver adottato misure sufficienti o di averle adottate troppo tardi. Ci hanno addebitato i più variegati comportamenti criminali: il reato di epidemia, di omicidio colposo, di attentato alla incolumità pubblica, di attentato contro la Costituzione e contro i diritti politici dei cittadini, e altri ancora”, spiega il premier, che continua: “La prova che il nostro Paese ha vissuto e che in parte ancora sta vivendo è stata e continua ad essere impegnativa: chi ha responsabilità di governo deve rimanere concentrato sugli obiettivi da raggiungere che sono, ad un tempo, la tutela della vita e della salute dei cittadini e la ripresa più rapida possibile della vita sociale ed economica”..

“Abbiamo lavorato sempre allo stesso modo: ci siamo affiancati scienziati ed esperti per disporre costantemente di una base scientifica di valutazione dei dati epidemiologici e abbiamo sempre ispirato la nostra azione ai principi di precauzione e trasparenza e ai criteri di adeguatezza e proporzionalità”..

Ci siamo sempre assunti la responsabilità, in primis ‘politica’, delle decisioni adottate. Decisioni molto impegnative, a volte sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di linee guida, di protocolli di azione. Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunita’ nazionale”.

“Per massima trasparenza vi informo che io e i Ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza – spiega quindi Conte -abbiamo ricevuto un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989.  Abbiamo fatto accesso agli atti e abbiamo appreso che alla Procura di Roma, per competenza territoriale, sono state convogliate nei mesi scorsi buona parte delle denunce di reato presentate nei nostri confronti provenienti da varie parti d’Italia”.

“Doverosamente, la Procura di Roma ha aperto un procedimento nei nostri confronti e dopo aver valutato una ad una le relative denunce le ha giudicate ‘infondate e dunque da archiviare'”

Conte conclude: “Ha quindi trasmesso il fascicolo al Collegio dei magistrati competenti per i reati ministeriali accompagnando la trasmissione con la richiesta di archiviazione. L’invio del fascicolo al Collegio è un atto dovuto in quanto previsto dalla medesima legge cost. n. 1/1989. Lasciamo che la Magistratura completi questo iter procedimentale”

 

Nuova legge sull’Urbanistica: recupero del territorio e procedure più veloci.Il cittadino potrà contestare i ritardi comunali e altri Enti

 

 

Disco verde ad una delle grandi riforme

Giusi Savarino: "Accordo al ribasso sulle candidature" - Malgrado ...
Giusi Savarino, deputata agrigentina
Dopo 42 anni anche la Sicilia ha nuova legge Urbanistica”    Parole della  Presidente della IV Commissione, Giusi Savarino, che della legge è stata anche la relatrice “Sono orgogliosa del lavoro svolto, abbiamo modernizzato la legge fortemente voluta da Piersanti Mattarella, ma che purtroppo pose il primo tassello per la sua condanna a morte. Con questa legge abbiamo onorato la sua memoria, proseguendo il cammino nella direzione che in maniera forte e dirompente ci indicò 42 anni fa, cambiando ora il punto di vista della Regione: non più estranea al contesto, gerarchica e autoritativa, ma vicina agli enti territoriali ed ai cittadini, diventando regista e coordinatrice di un lavoro sinergico e di collaborazione, pur mantenendo un potere sostitutivo a garanzia dei Siciliani contro eventuali Comuni inadempienti”.
“Questa legge, a cui seguiranno per l’approvazione in Aula il DDL Edilizia ed il DDL cooperative edilizie e cooperative di auto recupero, – – ci fa fare un balzo in avanti nel tempo verso l’orientamento, ormai consolidato in tutto il mondo, di smartcity, pone uno Stop al consumo del suolo, puntando sul recupero dell’abitato e sulla perequazione urbanistica, introduce il “piano del verde” e standard di “qualità urbana, ambientale ed architettonica”, semplifica e velocizza fortemente le procedure amministrative, in particolar modo l’approvazione dell’ex piano regolatore (adesso PUG: Piano urbanistico generale comunale), crea una “governance multi-livello” che tramite la Conferenza di pianificazione e gli accordi di pianificazione e programma, favorisce la partecipazione di enti e cittadini ai processi decisionali, migliorandone la qualità e riducendo la burocrazia, quindi i tempi”.

AGENZIA DELLE ENTRATE: “PRONTI MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI”- IL GOVERNO RINVIERA’ CON DECRETO A DICEMBRE

Riscossione e decreto rilancio, le faq dell'Agenzia delle Entrate ...

L’Agenzia delle entrate non fa dormire gli italiani con i suoi annunci roboanti “Pronti milioni di cartelle esattoriali”, annunci dilatati dai governanti.  Un vero boomerang per il governo sotto pressione con il  fronte fisco, nell’ambito del prossimo decreto che opererà con le risorse stanziate grazie all’ultimo scostamento di bilancio (25 miliardi).

Si apprende che una  delle prossime misure  sarà l’estensione dello stop alla riscossione coattiva dei tributi fino alla fine dell’anno. Proprio oggi l’opposizione era tornata a insistere sul tema delle cartelle esattoriali.

La spinta a dilatare il problema del pagamento delle cartelle esattoriali proviene da Salvini. Naturalmente i consensi sono molto ampi perchè la questione tasse  rappresenta un tasto delicatissimo per tutti gli italiani figuriamoci in questo momento che conviviamo con il Covid -19      Pagare ulteriormente tasse significherebbe far affondare non solo le imprese, già al limite della sopravvivenza, ma anche e soprattutto le famiglie che non arrivano neppure a metà mese.      Un condono fiscale anche con la contrarietà del governo?            La proposta parte sommessamente dalle opposizioni e nel  corso di un incontro pubblico a Prato il leader della Lega Matteo Salvini ha affermato: “Questi matti -il governo- a settembre pensano di inviare 12 milioni di cartelle esattoriali di Equitalia a casa degli italiani. Noi faremo di tutto per bloccarle, perché sarebbero un massacro per l’economia”.

Si apprende infine che sarà estesa fino al 31 dicembre 2020 anche la moratoria mutui per le famiglie. Sul fronte lavoro, sono due le misure di decontribuzione che il governo è pronto a mettere in campo: in primo luogo, è prevista una decontribuzione fino a fine anno per il datore che riprende il lavoratore messo in cassa integrazione. Il secondo strumento di decontribuzione riguarderà invece i neo-assunti.

 

AUTOSTRADE: IL GOVERNO NON RIESCE A CANCELLARE IL TERMINE SINONIMO DI INFAMIA E MANCANZA DEL DOVERE

 

L’avvertimento dell’Avvocatura dello Stato: “Revocare la concessione di Autostrade costerebbe 23 miliardi”
DI RAFFAELE LANZA
Roma,
Sembrerebbe che l’intesa ci sia: Cdp entra nel capitale,nell’assetto azionario di Aspi, Autostrade diventa di fatto una public company, e i Benetton progressivamente usciranno. “Restano all’inizio con un 10-12% e poi escono definitivamente non oltre il 27 luglio”.   Questa è una brutta storia che riporta le pagine di tutti i lutti avvenuti con la disperazione delle famiglie, per la negligenza di una società che aveva il dovere di provvedere periodicamente alla manutenzione del Ponte   “Morandi”.   Negligenze accertate già dalla Procura di Genova fino alla consumazione del reato di falso per eludere l’intervento dei magistrati.    Anche altri ponti sono crollati successivamente in altre parti d’Italia.   Eravamo presi allora da un solo sentimento di solidarietà verso i familiari: la rabbia e il desiderio urgente di fare giustizia. 

Non si parlava di conti, ma di procedere subito a cancellare quel termine sinonimo di infamia e di mancanca del dovere che si chiama Autostrade ed Atlantia.        Ma la forza del potere economico rappresentata dal plumiliardario Benetton ,in fuga per tanti mesi, ha dilatato ad oggi una questione che doveva ad occhi chiusi essere liquidata subito dopo le rivelazioni e le consulenze della Procura di Genova. 

   Ancora una volta i soldi vincono sul dovere morale di non trattare con chi si è macchiato del reato di “Omicidio del Ponte per manutenzione fantasma”.      Certamente sotto il profilo economico tutti gli esponenti e i contrari alla revoca avranno  “ragioni” da vendere.    

Ma si è trascurata quella più importante, quella che in un Paese cristiano come il nostro, non può accettare di sedersi al tavolo del confronto con gli “autori indiretti di quel  disastro”.      Non si fanno trattative con i criminali, signori.   I  criminali che sparano, uccidono, rapinano sanno bene cosa significa perdere la libertà quando vengono catturati  E sanno anche che non avranno più alternative nella società dei “giusti”    Altro che sedersi accanto a politici e dirigenti.    Quelle persone sanno bene di essere considerate infatti delle “bestie”

L’Avvocatura dello Stato: “Revocare la concessione di Autostrade costerebbe 23 miliardi”

Autostrade, Conte: ”Se c’è stato inadempimento responsabilità è dei manager. No ricatto concessionario ai cittadini”
L’eventuale risarcimento sarebbe legato a «un’eventuale deliberazione negativa della conformità dell’art.35 del decreto legge c.d. “milleproroghe” rispetto ai parametri normativi. Ogni eventuale intervento di codesta amministrazione dovrà, pertanto, tenere nella dovuta considerazione anche tale rischio»

Ponte Morandi, le immagini del viadotto crollato a Genova - Foto 1 ...

(Archivi Sud Libertà)

Mandato anche ai “ministeri dell’Economia e dei Trasporti per concludere una transazione” sul dossier Aspi “riportando la concessione in equilibrio giuridico ed economico”. Il risarcimento per la vicenda del ponte Morandi resta, come definito nella proposta della scorsa settimana, di 3,4 miliardi di euro.

Il comunicato – “Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli ha svolto un’informativa sullo stato di definizione della procedura di grave inadempimento nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.a. (ASPI), nella quale sono state esposte le possibili alternative sulla definizione della vicenda. Durante la riunione, sono state trasmesse da parte di ASPI due nuove proposte transattive, riguardanti, rispettivamente, un nuovo assetto societario di ASPI e nuovi contenuti per la definizione transattiva della controversia. Considerato il loro contenuto, il Consiglio dei ministri ha ritenuto di avviare l’iter previsto dalla legge per la formale definizione della transazione, fermo restando che la rinuncia alla revoca potrà avvenire solo in caso di completamento dell’accordo transattivo”, si legge nel comunicato di palazzo Chigi diffuso dopo il Cdm.
La proposta -si legge nel comunicato- prevede specifici punti qualificanti riguardo alla transazione e al futuro assetto societario del concessionario. Punti relativi alla transazione -Misure compensative ad esclusivo carico di ASPI per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro; -riscrittura delle clausole della convenzione al fine di adeguarle all’articolo 35 del decreto-legge “Milleproroghe” (decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162); -rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario; -aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario; -rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e i ricorsi per contestare la legittimità dell’art. 35 del decreto-legge “Milleproroghe”; -accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’ART con una significativa moderazione della dinamica tariffaria“.

Punti relativi all’assetto societario del concessionario. In vista della realizzazione di un rilevantissimo piano di manutenzione e investimenti, contenuto nella stessa proposta transattiva, Atlantia S.p.a. e ASPI si sono impegnate a garantire: -l’immediato passaggio del controllo di ASPI a un soggetto a partecipazione statale (Cassa depositi e prestiti – CDP), attraverso: 1.la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da parte di CDP; 2.l’acquisto di quote partecipative da parte di investitori istituzionali; -la cessione diretta di azioni ASPI a investitori istituzionali di gradimento di CDP, con l’impegno da parte di Atlantia a non destinare in alcun modo tali risorse alla distribuzione di dividendi; -la scissione proporzionale di Atlantia, con l’uscita di ASPI dal perimetro di Atlantia e la contestuale quotazione di ASPI in Borsa. Gli azionisti di Atlantia valuteranno la smobilizzazione delle quote di ASPI, con conseguente aumento del flottante. In alternativa, Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in ASPI, pari all’88%, a CDP e a investitori istituzionali di suo gradimento“.