Turismo, Regione Sicilia alla Bit di Milano con stand di mille metri quadrati e 62 postazioni di lavoro a disposizione

 

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La Regione Siciliana sarà presente, da oggi (domenica 4 febbraio) a martedì 6, alla Bit di Milano con uno stand di oltre mille metri quadrati e con lo slogan “Sicilia, oltre le attese: un’estate che non finisce mai”.
Uno spazio di grande impatto visivo ed emotivo, progettato dallo staff dell’assessorato al Turismo della Regione caratterizzato da grandi ledwall e superfici a specchio: un ampio marketplace messo a disposizione dei visitatori per partecipare ad appuntamenti, incontri ed eventi che daranno risalto alle attrattive di un territorio in costante evoluzione, ricco di stimoli, prodotti e meraviglie naturalistiche che da anni ne delineano il successo.
Saranno 62 le postazioni di lavoro a disposizione, occupate da 31 tra agenzie e tour operator, 29 strutture ricettive e 2 ristorative. A sottolineare l’importanza che riveste l’appuntamento fieristico milanese nell’ambito delle politiche di promozione turistica della Regione, saranno presenti allo stand il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, impegnati lunedì 5 febbraio alle ore 12 in una conferenza stampa (padiglione 3, stand A15) che vedrà coinvolti media nazionali e internazionali ai quali saranno ufficialmente presentati gli importanti risultati, in termini di arrivi e pernottamenti, raggiunti nel corso del 2023, ma, anche, i nuovi obiettivi che si pone la Regione Siciliana: dalla competitività e valorizzazione delle imprese turistiche alla fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, dal turismo esperienziale e di prossimità alla diversificazione dell’offerta, ma soprattutto la destagionalizzazione dei flussi.
Una Regione che si presenta quest’anno alla Borsa internazionale del turismo con tutta la forza e la bellezza di un prodotto che è mare e terra, piccoli borghi e grandi città, che è set cinematografico (The White Loturs, I Florio, Taormina Film Festival) ma anche cultura ancestrale, terra a cui fare ritorno. Il turismo delle radici per la Sicilia riveste, infatti, un ruolo cruciale e ha un potenziale enorme.
Le potenzialità di questo segmento turistico sono straordinarie: basti pensare al suo bacino di riferimento, che ammonta a circa 60 milioni di persone e alla previsione di una spesa annua che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro. Altro strumento fondamentale, per il processo di allungamento della stagionalità che la Regione ha abbracciato ormai da qualche anno, resta la cultura: la Sicilia accoglie nel suo territorio sette siti Patrimonio Unesco: la Valle dei Templi, il Barocco della Val di Noto, l’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo Monreale e Cefalù e le Isole Eolie. A questi non si possono non aggiungere: il patrimonio artistico e culturale che porta la rete dei Teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche della Regione, i grandi eventi quali il TaoBuk di Taormina, giunto alla sua quattordicesima edizione, il Sicilia Jazz Festival, il Taormina Film Festival.
Ma anche “Le vie tesori”, il più importante circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che supporta tutto l’anno attività di racconto e di valorizzazione, con l’apertura al pubblico dei tesori dell’Isola, con un forte coinvolgimento delle comunità e la rappresentazione drammaturgica dell’Inferno di Dante che si tiene da anni in estate nella cornice senza eguali delle Gole di Alcantara. Allo stand della Regione, per la prima volta saranno presenti sia l’Associazione dei Borghi più belli d’Italia in Sicilia, realtà che si occupa di tutelare, conservare, proteggere e promuovere il patrimonio artistico e culturale di 24 borghi appartenenti alle 9 province dell’Isola, che la Strada regionale delle ceramiche siciliane, ovvero le principali città della ceramica regionali, unite per divulgare e, al contempo, tutelare una delle arti locali più antiche, che si tramanda da generazione in generazione.

Salute occupazione, Regione Sicilia recluta 16 medici stranieri. Pronte -tra breve -altre 15 candidature Dove sono finiti i medici italiani disoccupati?

 

 

ospedale garibaldi

 

Palermo,

Sono sedici i medici stranieri selezionati tramite l’assessorato della Salute, per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale. La graduatoria è stata perfezionata dalla commissione esaminatrice, istituita dal Dipartimento di pianificazione strategica dell’assessorato. I professionisti provengono da: Ucraina, Argentina, Cuba, Venezuela, Ecuador, Libia, Guinea.

«Questo – sottolinea il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani – è soltanto l’inizio della strategia del mio governo di ricorrere a medici dall’estero per rimediare alla mancanza di personale sanitario, garantendo così il diritto alla salute ai siciliani. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare, nel breve periodo, i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia, in attesa della modifica del “numero chiuso” per l’accesso alle facoltà di Medicina».
Dopo un periodo di almeno un mese per la formazione linguistica, gli stessi – definita la posizione per il visto di ingresso – verranno immessi in servizio nelle aziende sanitarie dove è maggiormente avvertita l’esigenza di dirigenti medici.
Nei prossimi giorni verranno esaminate altre 15 candidature. «Si tratta – evidenzia il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino – di un primo radicamento nel territorio dell’Isola di medici di diverse nazionalità che scelgono la nostra regione per valorizzare le professionalità acquisite, consentendo specialmente ai piccoli presidi ospedalieri di potenziare l’offerta assistenziale in favore delle comunità assistite».

Rimborso caro-mutui, dal 7 febbraio attiva piattaforma Irfis ,( 1500 euro ad anno) Regione Sicilia prima regione ad attuarlo

 

 

 

Sarà operativa dalle 10 di mercoledì 7 febbraio – comunica la Regione Sicilia- la piattaforma telematica dell’Irfis  per presentare la domanda di contributo per l’abbattimento dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile, versati negli anni 2022 e 2023, per l’acquisto della prima casa.

«La Regione Siciliana ha messo in campo una norma contro il caro mutui e la Sicilia è la prima regione che interviene in maniera concreta contro il rialzo dei tassi di interesse dei mutui che ha colpito economicamente migliaia di famiglie – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Le procedure sono già state avviate ed è nostra intenzione offrire un aiuto a quelle famiglie a basso reddito che hanno subito un aumento della rata del mutuo del 3 per cento, velocizzando i passaggi dalla presentazione delle domande alla liquidazione delle somme».

La misura regionale, votata dall’Ars, prevede una dotazione finanziaria per un totale di 50 milioni di euro di fondi dell’assessorato regionale dell’Economia e nella fase istruttoria sarà gestita da Irfis. La finestra per la presentazione delle domande di contributo sarà aperta fino al 29 febbraio alle 17. Quindi, a seguire, partirà la fase di valutazione delle pratiche che saranno esaminate caso per caso in base all’Isee 2023 o 2024, che non deve comunque superare i 30 mila euro per potere accedere al contributo.

La misura prevede una erogazione a fondo perduto proporzionale alla quota di interessi passivi (a tasso variabile) pagati negli anni 2022 e 2023 per i mutui prima casa per un massimo di 1.500 euro per anno. Ad essere interessati, secondo le stime, saranno circa 25 mila contratti di mutui. Potranno accedere tutti gli intestatari di mutui a tasso variabile per acquisto o costruzione della prima casa. Se si è cointestatari dei mutui, inoltre, sarà possibile presentare due domande distinte per due diversi contributi.

Le domande devono essere presentate dall’intestatario del mutuo o in caso di cointestazione, da ciascun cointestatario del mutuo per via telematica all’indirizzo https./incentivisicilia.irfis.it  accedendo all’apposita piattaforma dedicata mediante SPID di livello 2 o Carta nazionale dei Servizi CNS. Nell’avviso aggiornato si evince che non occorre più la firma digitale (basta firma autografa sulla domanda, trasmessa, previa scansione digitale, in formato pdf allegando valido documento di riconoscimento) e che le domande sono esenti dall’imposta di bollo.

«Stare vicino alla famiglie – sottolinea l’assessore all’Economia, Marco Falcone – era uno dei principali impegni assunti dal governo Schifani. Lo stiamo mantenendo grazie a interventi come l’aiuto sul caro mutui, mai registrato finora, che ha visto uno stanziamento di ben 50 milioni di euro di fondi regionali. Il caro vita degli ultimi tempi richiede, in Sicilia come nel resto del Paese, misure di forte impatto per assicurare la tenuta dei bilanci familiari. La Regione sta facendo la propria parte».

«Irfis FinSicilia – dice la presidente Iolanda Riolo – conferma il proprio ruolo di braccio operativo finanziario della Regione Siciliana, questa volta affiancando le famiglie che sono state duramente colpite dall’aumento dei tassi di interesse negli anni scorsi. Siamo pronti ad accogliere e valutare nel minor tempo possibile le domande che arriveranno sulla piattaforma per poi procedere alle erogazioni dei contributi».

 

Per maggiori informazioni si rimanda all’avviso aggiornato al 31 gennaio, che contiene le modifiche apportate dall’Assessorato Regione Sicilia, al seguente link:  https:/www.irfis.it/wp-content/uploads/2024/01/AVVISO-Abbattimento -interessi-mutuo-31.1.2024.pdf.

Nuove assunzioni nella Regione siciliana,si cercano specialisti, anche “addetti alla comunicazione istituzionale”

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Nuove assunzioni nella Regione Siciliana per la gestione dei fondi di coesione. Il governo Schifani – informa la Regione Sicilia- ha infatti deciso di aderire all’avviso della presidenza del Consiglio dei ministri relativa al Programma nazionale di assistenza tecnica capacità per la Coesione 2021-2027 (Pn CapCoe) che prevede il sostegno finanziario dello Stato per il reclutamento a tempo indeterminato di un contingente di funzionari direttivi che può arrivare fino a 117 unità. Tra i profili professionali individuati ci sono: 65 specialisti in attività amministrative e contabili, 5 ingegneri, 5 architetti, 5 geologi, 6 avvocati, 9 specialisti informatici, 6 specialisti in materie giuridiche, 5 specialisti della transizione ecologica, 6 addetti all’analisi statistica e 5 addetti alla comunicazione istituzionale.

«La Sicilia – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – ha deciso di aderire al Programma con l’obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa dell’amministrazione regionale nell’attuazione delle Politiche di coesione. È nostra intenzione – comunica la Regione .ampliare e innovare le capacità progettuali, gestionali e organizzative della macchina Regione. Un’opportunità per favorire la progettazione e la spesa dei fondi extraregionali».

Le assunzioni previste nelle sette Regioni del Mezzogiorno sono 2.129 e la selezione avverrà su base nazionale. Il reclutamento si svolgerà nel rispetto dei diversi livelli di priorità di ricerca dei profili professionali.

Il processo di assunzione sarà gestito attraverso una o più procedure per esami dal dipartimento nazionale per la Funzione pubblica, che si avvarrà della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle Pubbliche amministrazioni (Ripam).

Al termine della procedura selettiva, i vincitori del concorso pubblico, che saranno inquadrati in Sicilia (nel livello iniziale della categoria D del contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione), frequenteranno un corso di formazione sulle politiche di coesione di durata non superiore a tre mesi.

Polizia amministrativa, dalla giunta della Regione Sicilia disco verde alla legge per trasferire le competenze ai Comuni (licenze, spettacoli ecc.)

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Il governo Schifani – comunica – di aver approvato il disegno di legge contenente le norme di attuazione del comma 4 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che prevede il trasferimento ai Comuni delle funzioni di polizia amministrativa, così come avviene già nel resto d’Italia. In particolare, si tratta delle disposizioni previste dagli articoli 68 e 69 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che riguardano il rilascio di licenze per lo svolgimento di spettacoli, manifestazioni pubbliche e attività similari da parte dell’autorità locale.

Nel testo, che si compone di 4 articoli, si specifica che il trasferimento non determinerà oneri aggiuntivi a carico dei Comuni o della stessa Regione, in quanto la portata delle nuove funzioni è assimilabile a quella di procedimenti autorizzativi comunali ordinariamente gestiti con personale già in servizio. E ancora che, i provvedimenti adottati e le segnalazioni ricevute saranno comunque comunicate al prefetto territorialmente competente che avrà potere di sospensione o annullamento per motivate esigenze di pubblica sicurezza. 

Il disegno di legge, approvato dalla giunta nella seduta di stamattina, nasce dall’esigenza di applicare le forme di semplificazione in materia di autorizzazioni, licenze e concessioni che in Sicilia sono ancora di competenza dell’autorità pubblica statale. Nelle Regioni a statuto ordinario tali funzioni sono state trasferite agli enti locali attraverso un decreto del presidente della Repubblica del 1977. Il testo passerà ora al vaglio dell’Ars e successivamente alla Commissione paritetica prevista dall’articolo 43 dello Statuto.

La Regione siciliana per il consolidamento Monte Pellegrino, attiva un monitoraggio ambientale -Lotto D, gara espletata per l’importo di circa 400 mila euro

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Palermo

La Regione Siciliana, attraverso l’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico guidato dal governatore Renato Schifani, ha pianificato un servizio di monitoraggio ambientale su tutti e quattro i versanti di Monte Pellegrino, a Palermo, interessati dalle opere di messa in sicurezza. Attraverso questo sistema ci si assicurerà che i lavori di consolidamento delle pareti rocciose sul promontorio che sovrasta la città, attualmente in fase di aggiudicazione, saranno svolti nel pieno rispetto dell’ecosistema esistente, in modo da non interferire minimamente sulla vita delle specie animali e vegetali.

Per il cosiddetto lotto D della Riserva, che comprende i pendii che dominano la borgata di Vergine Maria, le verifiche per la salvaguardia dell’habitat naturale sono state affidate al raggruppamento di professionisti che fa capo alla Dream Italia di Arezzo. La gara, espletata dagli uffici diretti da Maurizio Croce, è stata aggiudicata per un importo di 407 mila euro.

Il monitoraggio, che servirà a individuare le varie aree di nidificazione e quelle in cui vivono piante protette, sarà eseguito in maniera preventiva ma anche durante l’esecuzione dei lavori e alla loro conclusione.

Autismo, 8 milioni per migliorare la qualità della vita alle persone con disturbo dello spettro autistico.

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Oltre otto milioni di euro dalla Regione Siciliana per la realizzazione di progetti che migliorino la qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie. 

«Abbiamo pubblicato quattro importanti avvisi, a valere sul fondo per l’Inclusione delle persone con disabilità – dice l’assessore della Regione Sicilia alla Famiglia e alle politiche sociali Nuccia Albano – che rafforzeranno i servizi per le persone autistiche e permetteranno a chi soffre di questi disturbi di gestire in maniera più adeguata le difficoltà quotidiane, favorendone al contempo la partecipazione sociale. Per la prima volta, infatti, il programma definito dall’assessorato regionale prevede non solo interventi sanitari, ma anche di integrazione sociale, con progetti da svolgere in ambiente esterno attraverso attività quali lo sport, la musica, l’arte, il teatro».

L’avviso relativo alla realizzazione di progetti finalizzati alla creazione di percorsi di assistenza alla socializzazione, dedicati ai minori e all’età di transizione fino ai 21 anni (tramite voucher), il cui importo totale è di 1.800.000 euro, è rivolto ai Comuni, mentre quello relativo a percorsi di socializzazione con attività da svolgere in ambiente esterno (gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva), per un importo totale di 2.500.000 euro, è rivolto oltre che ai Comuni anche alle organizzazioni del Terzo settore iscritte al Registro unico nazionale (Runts), che abbiano maturato un’esperienza sui disturbi dello spettro autistico e che si avvarranno delle indicazioni dei Centri Autismo per minori e adulti delle Aziende sanitarie provinciali dell’Isola.

Gli altri due avvisi, che riguardano progetti per favorire l’inclusione, attraverso attività sociali (sport, tempo ricreativo, mostre), per un importo di 2.840.000 euro, e gli interventi volti alla formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disturbo dello spettro autistico, per un totale di un milione di euro, sono destinati esclusivamente alle organizzazioni del terzo settore iscritte al Runts.

«Si tratta di una svolta importante – conclude Albano – per un approccio innovativo che consentirà di migliorare lo stile di vita di queste persone, attraverso l’acquisizione di autonomia personale, lo sviluppo di competenze sociali ed emotive, il miglioramento del benessere fisico e psicologico, lo sviluppo delle abilità motorie, lasciando emergere le potenzialità che ogni soggetto autistico è in grado di sviluppare».

 

Monte Pellegrino, appalto da oltre 7 milioni di euro,si consolida versante delle pareti rocciose di Vergine Maria-Addaura.

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La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico ha pubblicato i bandi di gara per la messa in sicurezza del versante Vergine Maria-Addaura di Monte Pellegrino. Si completa in questo modo il consolidamento delle pareti rocciose che sovrastano le due aree urbane di Palermo.

«È un traguardo storico per il capoluogo siciliano – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, vertice della Struttura – ma lo è soprattutto per quello che attiene la più generale azione a tutela del territorio e la salvaguardia della pubblica incolumità, due obiettivi che ci vedono impegnati senza soluzione di continuità e per i quali abbiamo messo in campo ingenti risorse finanziarie e professionalità di alto livello. I bandi di gara riguardano due interventi di completamento del versante che chiudono il cerchio dopo anni di attesa. Monte Pellegrino è uno dei simboli di Palermo – aggiunge il governatore – e restituire la piena e sicura fruibilità di due aree a ridosso dell’altura e con un’alta densità abitativa, era una delle nostre priorità».

L’area di intervento definita “Lotto B”, riguarda la “zona nord orientale” (versante est di Punta Priola – Le Rocce) e comprende le pareti della zona est di Punta Priola e quelle sovrastanti il complesso residenziale “Le Rocce”. Per i lavori in questo settore, l’importo complessivo dell’appalto è di oltre 7 milioni di euro, il termine per la presentazione delle domande è fissato al 19 febbraio 2024, come stabilito dagli uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce.

L’area di intervento definita “Lotto C”  riguarda la “zona centro orientale” (Torre del Rotolo) e comprende le pareti a sud di “Le Rocce” fino a quelle a sud-est di Santa Rosalia e a nord di pizzo Monaco, per uno sviluppo lineare sul ciglio di circa 700 metri. Il bando prevede un importo complessivo di gara pari a 5,7 milioni di euro, con una scadenza per la presentazione delle domande fissata al prossimo 26 febbraio. Entrambi gli interventi sono cofinanziati con il Comune di Palermo con cui la Struttura commissariale ha sviluppato un’azione sinergica. 

Si avvia cosi a conclusione la storia infinita dei crolli di massi con conseguente pericolo per i residenti delle borgate marinare sovrastate dai vari pendii. Un iter complesso che ha richiesto pareri, indagini, studi geologici e geotecnici per una progettazione esecutiva in grado di contemplare l’idoneità degli interventi da effettuare.

Tra le soluzioni tecniche contenute nel progetto,  barriere paramassi ad elevato assorbimento di energia posizionate lungo i pendii a valle dei costoni lapidei con diversa capacità di assorbimento in funzione dell’analisi delle traiettorie dei blocchi in caduta e dalla posizione degli insediamenti da proteggere a valle, ma anche interventi puntuali attivi in parete quali l’imbracatura e l’ancoraggio per il consolidamento e la stabilizzazione degli elementi lapidei in equilibrio instabile individuati mediante ispezioni in parete e attraverso la ricostruzione geomeccanica dalle immagini rilevate con drone e con tecnica laser-scanner. Prevista la predisposizione di un piano di monitoraggio ambientale in grado di coordinare le azioni che consentono di verificare, attraverso la rilevazione di determinati parametri biologici, chimici e fisici, gli impatti ambientali significativi generati dall’opera nelle fasi di realizzazione e di esercizio.

Una nuova procedura contabile den. SCORE entra nel sistema informatico di trasmissione atti della Regione Siciliana

La scure delle previsioni dell'Ocse si abbatte sull'economia italiana

Archivi -Sud Libertà

NUOVE PROCEDURE CONTABILI MA LA REGIONE SICILIA E’ SEMPRE SOTTO SCACCO DALLA CORTE DEI CONTI

Palermo,

Prime indicazioni sulle modalità di trasmissione degli atti da sottoporre al controllo delle Ragionerie Centrali attraverso la nuova procedura contabile SCORE (Entrata e spesa)
Una nuova circolare – n.23 del 27 dicembre di quest’anno- si propone di fornire le prime istruzioni di base sulle modalità di trasmissione degli atti dalle Amministrazioni attive alle Ragionerie Centrali e dalle Ragionerie Centrali al Tesoriere, secondo la strutturazione dei sistemi informatici prevista dalla nuova procedura SCORE.
Quanto descritto nella  circolare muove su tre binari principali e paralleli: C:\Users\acarlotti\Desktop\2 Bozza Circolare procedura score.odt
1) in primo luogo occorre puntualizzare che dal punto normativo nulla viene innovato rispetto alle norme previste nel decreto legislativo D.lgs.123/2011 che qui si richiama, e che per quanto concerne taluni riferimenti che via via saranno considerati opportuni, se non necessari, alla comprensione della presente nota, saranno espressamente individuati e richiamati.
2) in secondo luogo si ricorda la normativa prevista dall’art.9 della l.r. 9/2021 che disciplina in maniera differente, anche rispetto alle previsioni del già citato D.lgs.123/2011, le modalità di controllo preventivo delle Ragionerie Centrali da quello sugli atti individuati dall’estrazione campionaria per i controlli successivi.
3) in terzo luogo si rappresenta, che lo sviluppo, ancora non perfettamente definito in tutti i suoi dettagli della suddetta procedura SCORE, rende inevitabilmente provvisorio il contenuto della  circolare, applicabile in questa fase di avvio a decorrere da gennaio 2024.
Questa Ragioneria Generale, di concerto con Arit e Sicilia Digitale, si farà carico di aggiornare la presente circolare tutte le volte che si riterrà necessario, in presenza di modifiche e/o integrazioni alla procedura o modifiche normative che potranno intervenire.
Le prime considerazioni che questa circolare si propone di evidenziare riguardano il passaggio dei provvedimenti da un attore all’altro della procedura SCORE.
Fino all’entrata a regime della nuova procedura il passaggio dei provvedimenti è stato operato mediante gli elenchi di trasmissione e i modelli RC il cui esordio (riservato inizialmente soltanto alla trasmissione degli atti verso la Corte dei Conti) risale alla prima nota n.13786 del 18/03/2019 in attuazione del “Protocollo d’intesa per l’interscambio dei flussi documentali tra i Dipartimenti degli Assessorati della Regione Siciliana e la Corte dei Conti- sezione di controllo per la Regione Siciliana – Ufficio II, controllo di legittimità sugli atti della Regione Siciliana.

Tale nota è stata successivamente integrata dalle circolare n.9 del 18/04/2019 (esclusivamente per i flussi documentali oggetto del predetto protocollo d’intesa riguardante le modalità di trasmissione anche verso le Ragionerie Centrali preposte alla verifica contabile degli atti soggetti al controllo preventivo della corte dei Conti).
Per completezza si riepilogano le successive circolari con le quali, nel tempo, sono stati adeguati alle esigenze amministrative ed informatiche tutte le modifiche al modello RC e le conseguenti modalità di compilazione e trasmissione del modello suddetto.
Segnatamente si ricordano:
Circolare n.9 del 18/04/2019; Circolare n.10 del 02/05/2019; Circolare n.19 del 29/11/2019; Circolare n.10 del 12/05/2020; Circolare n. 14 dell’1/10/2020; Circolare n. 11 dell’1/07/2021; Circolare n. 9 del 20/06/2022.        Con l’avvento della procedura SCORE, a partire dall’esercizio finanziario 2024 tutte le modalità di trasmissione dei provvedimenti di qualunque specie e natura, saranno veicolate all’interno della procedura SCORE, e rigorosamente scandite, nell’ambito delle immutate previsioni normative dettate dal già citato D.lgs.123/2011 e del già citato art.9 della l.r. 9/2021, dal workflow (flusso di lavoro) previsto all’interno della procedura SCORE.

I provvedimenti andranno inseriti in un “documentale”, basato su un software che tiene traccia delle varie versioni dei documenti inseriti
(e delle modifiche apportate), gestisce e archivia documenti in uscita e riceve, spedisce e gestisce procedure e flussi documentali.
Infatti il citato workflow, da intendersi come flusso (dei diversi step) comprendente i diversi passaggi della procedura, prevede che:
-le Amministrazioni attive dovranno, a differenza del passato, inserire i provvedimenti nel documentale previsto all’interno del sistema SCORE e curare l’immissione completa delle scritture contabili conseguenziali nella procedura contabile, che risulterà alimentata via via che si completerà la produzione documentale a supporto.
Infatti, il sistema SCORE in modo automatico definisce le interazioni fra Amministrazione C:\Users\acarlotti\Desktop\2 Bozza Circolare procedura score.odt Attiva e Ragioneria Centrale ai fini della generazione di una scrittura contabile, sia di Entrata sia di Spesa.
La piattaforma SCORE consente alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana di attribuire all’Amministrazione Attiva il compito di caricare le scritture contabili, lasciando alle Ragionerie la sola azione di controllo e verifica, grazie anche alla disponibilità di un nuovo Sistema Documentale che consente, in maniera trasparente per l’utente, la consultazione dei provvedimenti che hanno generato le scritture oggetto di verifica.
Ogni modulo di SCORE si interfaccia con il motore del WorkFlow, sia che si tratti di un impegno sia che si tratti di un accertamento, o di altra scrittura contabile. Il WorkFlow definisce:
-chi carica le informazioni nel Sistema Informativo; -chi corregge/annulla tali informazioni e in quale fase del processo;-le interlocuzioni informatizzate fra Amministrazione Attiva e Ragioneria Centrale; -gli esiti dei controlli effettuati dalle Ragionerie Centrali;
Una volta completata la produzione documentale e predisposte le relative scritture contabili le Amministrazioni sposteranno dalla propria scrivania alla scrivania della Ragioneria Centrale di competenza, sempre nell’ambito del flusso di lavoro previsto all’interno della procedura SCORE, il provvedimento in oggetto con la relativa scrittura contabile.
Come più volte ribadito, l’Amministrazione Attiva ha il compito di caricare le scritture contabili.L’inserimento di una scrittura contabile è vincolato alla presenza di un provvedimento autorizzativo. I moduli di SCORE richiamano una funzionalità che consente di verificare
preliminarmente se gli estremi del provvedimento (Tipo, Numero e Data), inseriti dall’utente per il caricamento di una scrittura contabile, sono presenti sul Sistema Documentale.
Inserita la scrittura contabile, all’Amministrazione, finché in propria gestione, sarà consentita la modifica, l’integrazione e persino l’annullamento. Quando l’Amministrazione avrà verificato che tutte le scritture contabili afferenti a quel determinato provvedimento sono state caricate correttamente, attraverso un’apposita funzionalità, e in un unico “invio”, tutte le scritture afferenti al provvedimento passeranno nello stato “inviata alla Ragioneria”. Da quel momento nessun’altra modifica sarà permessa all’Amministrazione Attiva.
E’ utile sottolineare che le scritture contabili afferenti ad un determinato provvedimento non possono essere inviate singolarmente alla Ragioneria, dato che quest’ultima analizza e valida l’intero provvedimento, non la sola scrittura.
Sarà cura dell’operatore accertarsi che l’invio alla Ragioneria avvenga solo quando tutte le scritture contabili afferenti al provvedimento sono disponibili.
Prima che la Ragioneria validi il provvedimento, all’Amministrazione è permesso effettuare il richiamo di iniziativa. Il richiamo, corredato da un apposito template, anche se riguarda una sola scrittura, determina la restituzione da parte della Ragioneria di tutte le scritture contabili afferenti al provvedimento; la restituzione da parte delle Ragionerie azzera tutti i contatori di lavorazione in carico ad esse e il processo riprende ex-novo.
In questo caso l’Amministrazione Attiva può ancora correggere o annullare la scrittura contabile oggetto di richiamo. L’Amministrazione, anche dopo l’invio delle scritture contabili alla Ragioneria può rispondere alla richiesta di chiarimenti o integrazione di documentazione o a un eventuale rilievo, anch’esso corredato da apposito template di rilievo. In caso di rilievo il processo ricomincia ex-novo e l’Amministrazione Attiva deve annullare la scrittura contabile oggetto di rilievo.
Nel corso del processo, ogni documento che arricchisce la scrittura ed il provvedimento,inclusi i template di richiamo e rilievo, può essere caricato sul Sistema Documentale tramite apposite funzionalità disponibili sul sistema SCORE.
La Ragioneria riceverà in automatico il provvedimento da verificare con tutte le scritture contabili ad esso associate, mentre tutti i documenti a corredo, incluso il provvedimento stesso,saranno immediatamente reperibili sul Sistema Documentale. Appena arriva in Ragioneria un C:\Users\acarlotti\Desktop\2 Bozza Circolare procedura score.odt provvedimento corredato delle sue scritture contabili, lo stato delle singole scritture contabili passa automaticamente in «presa in Carico» e i tempi di lavorazione della Ragioneria decorreranno da
questo momento.
La Ragioneria centrale competente per materia dovrà effettuare i controlli previsti dalla normativa vigente ( D.lgs.123/2011 e art.9 della l.r. 9/2021) e avrà la possibilità a seconda delle eventuali criticità riscontrate entro i termini stabiliti di:
a) validare il provvedimento contabilizzato;b) validare il provvedimento con avvertenza;c) restituire il provvedimento con rilievo; d) effettuare una richiesta di chiarimenti;e) restituire il provvedimento per richiamo.
Nel WorkFlow sono, infatti, previste 5 possibili e diverse valutazioni finali, ognuna delle quali si avvarrà di un template fornito dalla Ragioneria Generale della Regione, che sarà completato e firmato digitalmente dal Responsabile della Ragioneria e poi inserito, tramite SCORE, nel Sistema Documentale all’interno del fascicolo originario generato dall’Amministrazione.
Infine, in caso di emissione di titolo di spesa, lo stesso, superati i controlli, andrà validato dalla Ragioneria Centrale competente ed inviato all’Istituto Tesoriere per il successivo pagamento.
Il Responsabile della Ragioneria o i suoi collaboratori, anche dopo la validazione di qualunque scrittura contabile, hanno la possibilità di richiamarla, al fine di effettuare modifiche.  Richiamata la scrittura contabile e apportata la modifica, verrà riempito e firmato un
“template di validazione postuma”, che si andrà a sommare a quanto già caricato nel Sistema Documentale. Durante l’iter di approvazione del decreto, tutti i documenti prodotti verranno firmati digitalmente e inviati al sistema documentale per essere allegati al decreto stesso.
Quando il decreto si trova nello stato «in lavorazione Amministrazione» sarà visibile l’icona per l’invio. Selezionando l’azione di invio verrà chiesta conferma all’utente. Confermando, il decreto passerà al vaglio della Ragioneria e sino a quando la valutazione delle scritture non avrà avuto inizio, per l’Amministrazione sarà possibile richiamare un decreto per continuare eventuali attività rimaste incomplete.
L’azione di richiamo non implica l’automatica restituzione del decreto. Sarà compito del Responsabile della Ragioneria confermare il rilascio per consentire ulteriori modifiche.

Un decreto appena inviato in Ragioneria si troverà nello stato «in lavorazione Ragioneria». In qualsiasi momento sarà possibile visionare il decreto attraverso il download dal documentale.Il funzionario della Ragioneria potrà procedere alla fine dei lavori di verifica del decreto
oggetto di esame, esclusivamente per le scritture di sua competenza, e proporre il suo esito finale al Responsabile della Ragioneria.
Dopo aver visionato gli esiti di valutazione, il Responsabile della Ragioneria avrà facoltà di assegnare l’esito finale all’intero decreto. In caso di «rilievo» o «richiesta chiarimenti», il decreto verrà inviato nuovamente alla valutazione dell’Amministrazione, che dovrà procedere secondo indicazioni alla risoluzione dei problemi riscontrati o fornendo ulteriori chiarimenti.
In caso di “validazione” l’iter sarà concluso.In caso di rigetto del decreto da parte del Responsabile della Ragioneria,l’amministrazione potrà procedere seguendo le indicazioni ricevute, eventualmente allegando documenti attraverso la funzione dedicata e disponibile solo in questi casi.
L’Amministrazione ha facoltà di chiedere che il decreto venga comunque registrato,nonostante la verifica negativa da parte della Ragioneria. In questo caso potrà essere richiesta l’applicazione dell’articolo 10 del Dlgs 123/2011, sussistendone i presupposti.
Il decreto passerà direttamente alla firma del Responsabile della Ragioneria che potrà solamente validare il decreto. Il sistema proporrà alla firma del Responsabile un documento simile a quello di esito positivo, dove verrà evidenziata la determinazione dell’Amministrazione di ricorrere alla norma sopra richiamata.

Si rammentano per completezza della trattazione le seguenti considerazioni finali, che sono alla base della impostazione del nuovo sistema informativo, improntato ad una maggiore snellezza operativa, che prevede un maggiore coinvolgimento anche dal punto di vista degli aspetti contabili delle Amministrazioni attive.
L’art.9 della l.r. 9/2021 tende ad un processo di snellimento burocratico prevedendo che “le Ragionerie centrali effettuino il controllo sulla regolarità contabile degli atti, predisposti secondo i sistemi contabili e gli schemi di bilancio previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118 e successive modificazioni, nel rispetto delle modalità di cui al comma 2 dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 123/2011 e successive modificazioni”, richiamando, di fatto, ogni determinazione amministrativa e giuridica sui contenuti dei provvedimenti posti alla registrazione alla piena responsabilità dell’unità organizzativa che ha emanato l’atto, secondo quanto previsto dalla legge regionale 21 maggio 2019, n. 7 e successive modificazioni.
La circolare applicativa n.11/2021, prevede che con l’approvazione dell’art. 9 della l.r. n. 9 del 15 aprile 2021, “il controllo contabile effettuato dalle Ragionerie Centrali, non esercitandosi sulla produzione documentale, sarà incentrato sulla verifica che il provvedimento preveda una dettagliata descrizione delle procedure seguite con l’indicazione delle normative applicate, con riferimento alla gestione delle singole fasi delle entrate e della spesa, così come previste dall’art.52 del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118”. E prosegue, raccomandando “che ciascuna Amministrazione dovrà, comunque, detenere tutta la documentazione posta a corredo di ciascun atto inviato alla Ragioneria Centrale di competenza e solamente su richiesta di quest’ultima procederà ad inviarla,qualora l’atto sarà sottoposto al programma annuale di controllo successivo a campione,concernente la legalità della spesa”.
L’ulteriore circolare n.16 del 18/11/2022 ribadisce con ancora maggior chiarezza che “per quanto sopra detto, si raccomanda alle amministrazioni regionali, nonché agli organi preposti ai controlli di regolarità amministrativa e contabile, di attenersi scrupolosamente, nell’esercizio delle proprie funzioni, a quanto disposto dalle normativa citate nella presente circolare.
L’avvertenza sopra indicata si ritiene indifferibile al fine di non rallentare l’applicazione del percorso fin qui realizzato in un’ottica di semplificazione burocratica e procedurale, ai fini di una velocizzazione della spesa, in quanto nell’esonerare le Ragionerie centrali dal verificare un’ingente mole di documentazione, affidando al Dirigente responsabile della spesa l’onere di verificare la correttezza amministrativa del provvedimenti redatti, rappresentati nel decreto stesso, evita qualunque corresponsabilizzazione amministrativa dei provvedimenti stessi, che, viceversa,risulta ineludibile in presenza di un comportamento differente delegato, dalla norma in oggetto,esclusivamente all’esercizio del controlli per i provvedimenti estratti come oggetto del campione”.
La nuova circolare della Regione Sicilia nulla innova rispetto a tali previsioni normative ed operative, ma sostituisce le direttive precedenti in ordine alle modalità di trasmissione ed interazione tra Amministrazione attiva e Ragioneria Centrale competente per materia, in un’ottica di informatizzazione, snellimento delle procedure e riduzione e certezze dei tempi di invio e verifica  contabile. Firmato :Il Ragioniere Generale Avv. Ignazio Tozzo Il Dirigente del Servizio Alessandro Carlotti I Funzionari Direttivi f.to Roberta Del Noce
f.to Concetta Romano

Regione Sicilia: lotta a bullismo e cyberbullismo, parte progetto sperimentale per contrastare il devastante fenomeno in oltre 800 scuole

 

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Palermo,

Un approccio integrato tra scuole e territorio per prevenire tempestivamente e in maniera efficace i fenomeni di bullismo e cyberbullismo. È l’obiettivo del progetto sperimentale finanziato con 1,8 milioni di euro dall’assessorato regionale dell’Istruzione e predisposto dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia. L’importante intervento interistituzionale è stato presentato in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dagli assessori all’Istruzione, Mimmo Turano, e alle Politiche sociali, Nuccia Albano, e dal direttore dell’Usr Sicilia, Giuseppe Pierro.

«Solo con il lavoro di squadra – dichiara il governatore – è possibile contrastare il bullismo, un fenomeno devastante per i giovani e per l’intera società, una piaga sociale che va studiata e combattuta. Partendo da questa riflessione, abbiamo voluto sostenere pienamente questo progetto che mette insieme, in un percorso comune, non solo studenti e insegnanti ma anche le famiglie. L’iniziativa si aggiunge alle altre che stiamo portando avanti, come la consulta regionale e gli sportelli scolastici, e che hanno un punto di partenza comune: quello di ascoltare, innanzitutto, le nostre ragazze e i nostri ragazzi».

Il progetto è frutto della recente legge regionale n.27 del 2021 dedicata agli “Interventi per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione”. Il coordinamento è affidato a una Cabina di regia che ha elaborato le linee guida. Le attività si svolgeranno per tutto il 2024 e saranno sviluppate da nove Centri territoriali di supporto (Cts), ovvero una scuola per ogni provincia con una consolidata esperienza in materia di inclusione e nuove tecnologie; capofila della rete regionale è il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Palermo. Ogni Centro organizzerà un determinato numero di snodi provinciali, ciascuno composto da circa 16 istituti, per diffondere in modo capillare le azioni del progetto che vedrà complessivamente la partecipazione di 802 istituzioni scolastiche statali del primo e secondo ciclo di istruzione.

«Non esistono leggi o provvedimenti per sradicare il male dal cuore dell’uomo  – osserva l’assessore Turano –, un male che esiste e continuerà ad esistere in tutte le sue declinazioni, compresa quella della sopraffazione nei confronti dei più fragili. Con questo progetto però vogliamo dire con forza che crediamo nella prevenzione, nella capacità di unire le forze migliori per individuare situazioni di potenziale pericolo, circoscriverle e provare a cambiare menti e cuori. Lo faremo con la determinazione delle comunità educative e con il supporto delle nuove tecnologie che non sono un nemico da combattere ma un mezzo da utilizzare bene e, come nel nostro caso, addirittura un alleato per prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo».

«Cittadini più informati sono cittadini più consapevoli anche su questi fenomeni così delicati – dice il direttore dell’Usr, Pierro –. L’attenzione data alle famiglie con il progetto pilota nasce dalla consapevolezza che l’alfabetizzazione digitale è indispensabile in ogni contesto sia informale sia formale. Pertanto, ci si rivolge ai genitori affinché possano accompagnare i figli all’acquisizione di uno spirito critico nell’utilizzo delle nuove tecnologie».

«Abbiamo appena costituito la Consulta regionale sul bullismo e sul cyberbullismo – spiega l’assessore Albano – composta anche da rappresentanti delle Asp, del terzo settore, delle associazioni familiari, del mondo accademico, dei genitori, della polizia postale, del Coni, il cui insediamento è previsto tra qualche giorno. Ha lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e sulle iniziative di prevenzione e contrasto di ogni tipo di violenza, con un approccio multidisciplinare al fine di ottimizzare le azioni sul territorio. La Consulta proporrà anche attività di rete con soggetti analoghi operanti in altre regioni, con altre istituzioni di livello nazionale ed europeo impegnate nel contrasto dei fenomeni di violenza esercitata tramite gli strumenti digitali, in particolare l’Agenzia nazionale per i giovani, e con ogni altro soggetto coinvolto nello sviluppo dell’European Digital Educational Hub promosso dalla Commissione Europea».

Alla conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti dei partner del progetto: Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro; Ersilia Menesini dell’Università di Firenze, coordinatrice team del progetto Elisa del Ministero dell’istruzione e del merito; Paolo Picchio, presidente onorario della fondazione Carolina; Mirko Cazzato, leader del movimento antibullismo MaBasta.

Il liceo Galilei, in qualità di capofila, avrà anche il compito di coordinare la piattaforma di ascolto (con linea telefonica dedicata e sistema online), affidata alla Fondazione Onlus Telefono Azzurro. La campagna di comunicazione del progetto, a cura sempre dell’istituto palermitano, punterà non solo a sensibilizzare sul contrasto al bullismo ma anche a far conoscere a studenti e famiglie le opportunità offerte dalla piattaforma di ascolto. Uno spot video sarà inoltre realizzato dalla Fondazione Carolina per promuovere tra i ragazzi un uso di internet più consapevole e responsabile.

Oltre alle numerose attività di sensibilizzazione sul tema e di sostegno alle famiglie delle vittime di atti di bullismo e cyberbullismo, il progetto si concentra in particolare su percorsi di formazione rivolti a docenti, studenti e famiglie. Per gli insegnanti è previsto un corso di 25 ore con 50 esperti formati dall’Usr in collaborazione con l’Università di Firenze; per gli alunni la formazione con incontri, laboratori ed educazione tra pari è affidata all’associazione MaBasta. Le attività di formazione dei genitori saranno curate dalla Fondazione Carolina (dal nome di Carolina Picchio, prima vittima di cyberbullismo nel 2013) e consisteranno in attività come gruppi di lavoro, condivisione di esperienze e laboratori in relazione anche all’educazione digitale dei ragazzi.