Parte oggi l’esame -unico- di Stato-Prove semplificate al massimo ed obbligatorio indossare le mascherine

SCUOLA Pronte le ordinanze su Esami di Stato e valutazione: tutti ...

 

Parte il chiaccherato esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, la MaturitàVentiVenti, un Esame unico per le misure di sicurezza previste a seguito dell’emergenza sanitaria.

– Le 13mila commissioni d’Esame, spiega il Ministero dell’Istruzione, composte da sei membri interni e uno esterno, il Presidente, si sono insediate l’altro ieri e, a partire dalle 8.30 di oggi, accoglieranno le candidate e i candidati di quest’anno. Ciascuno studente discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento già concordato nelle scorse settimane con i docenti della classe. Seguirà la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana.

Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”, secondo quanto effettivamente svolto dalla classe. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale quest’anno è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.

 – Per garantire lo svolgimento delle prove in piena sicurezza, sia per le studentesse e gli studenti che per i componenti delle commissioni, sono stati stanziati 39 milioni di euro per la pulizia ordinaria e straordinaria delle scuole, l’acquisto di gel igienizzanti e dispositivi di protezione, per la predisposizione di percorsi di ingresso e uscita da scuola. Durante la permanenza negli istituti scolastici sarà obbligatorio indossare la mascherina. Solo nel corso della prova orale gli studenti potranno toglierla, mantenendo però la distanza di sicurezza di almeno 2 metri dai commissari. Le aule dovranno essere ben areate e saranno pulite alla fine di ogni sessione di esame (mattina e pomeriggio). Ogni candidato potrà portare con sé un solo accompagnatore, che dovrà a sua volta rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina (in allegato la grafica con le regole di sicurezza per i candidati).

– Anche la maturità 2020, avrà una campagna social dedicata. Durante le settimane di lockdown, il Ministero, attraverso l’hashtag LaScuolaNonSiFerma, ha raccontato le esperienze delle scuole e come hanno reagito all’emergenza. Ora tocca agli Esami

Governo, finanziamenti alle imprese, “Golden Power”,rinvio versamenti fiscali, nuove norme scolastiche, assunzione di 4500 docenti precari

La conferenza stampa del Presidente Conte e del Ministro Gualtieri ...

Se i precedenti governanti avessero avuto i ritmi di Giuseppe Conte, l’Italia oggi avrebbe avuto un altro ruolo e altra velocità “Quando si difende il proprio Paese non si fanno calcoli. Io sono convinto, lo dico con tutta la prudenza che mi contraddistingue, che la storia è con noi. E vedremo alla fine quale piega prenderà”. Sono parole di  Giuseppe Conte, reduce da un Cdm fiume, che chiude la giornata politica dopo l’approvazione del disegno di legge di liquidità che dà sostegno per 400 miliardi alle piccole, medie e grandi imprese sul territorio nazionale in tempi di crisi economica da coronavirus.

Un dl che è “un vero e proprio bazooka di liquidità – come lo ha definito il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – che porta a più di 750 miliardi il credito mobilitato”.  Dal sostegno all’imprenditoria, passando per la scuola e le tasse, a spiegare alcune delle misure salienti sono le note del Mef e del Consiglio dei ministri.

La verità sul piano di rilancio cantieri e lavoro - Il Blog delle ...

 SACE – Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per 200 miliardi, concesse attraverso Sace in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese di ogni dimensione. In particolare, la garanzia coprirà tra il 70% e il 90% dell’importo finanziato, a seconda delle dimensioni dell’impresa, ed è subordinata a una serie di condizioni tra le quali l’impossibilità di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la necessaria destinazione del finanziamento per sostenere spese ad attività produttive localizzate in Italia.

Le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro ottengono una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto e per queste è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia. La copertura scende all’80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi.

L’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda.

Per le Piccole e medie imprese, anche individuali o Partite Iva, sono riservati 30 miliardi e l’accesso alla garanzia rilasciata da Sace sarà subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

 GARANZIA PER LE PMI – Viene disposto un ulteriore potenziamento del Fondo di Garanzia per le Pmi. Sono infatti ammessi al Fondo con copertura al 100%, e senza procedura di valutazione da parte del medesimo, i nuovi finanziamenti di durata massima di 6 anni a favore di pmi e piccoli professionisti, per un importo massimo di 25.000 euro e comunque non superiore al 25% dei ricavi del beneficiario; il rimborso del capitale non decorre prima di 18 mesi dall’erogazione del prestito.

Il Fondo può ora concedere garanzie a titolo gratuito fino a un importo massimo di 5 milioni di euro anche alle imprese con numero di dipendenti inferiore a 499. La garanzia del fondo stesso è pari al 90% dell’importo. Infine, per le imprese con ricavi fino a 3,2 milioni di euro, la garanzia concessa dal Fondo al 90% può essere cumulata con un’altra garanzia di un terzo soggetto, per ottenere prestiti con una garanzia del 100% su finanziamenti di importo massimo di 800.000 euro (e comunque non superiori al 25% dei ricavi del beneficiario).

Il Fondo – già ampliato dal decreto ‘Cura Italia’ (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) con 1,5 miliardi di euro – completa così la sua trasformazione in strumento a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti, nonché a salvaguardia dell’export e di tutti quei settori che costituiscono con le eccellenze del Made in Italy la spina dorsale del nostro sistema produttivo. È inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo.

Esportazione Il decreto potenzia anche il sostegno pubblico all’esportazione, per migliorare l’incisività e tempestività dell’intervento statale. L’intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di Sace sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, liberando in questo modo fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export.

L’obiettivo è di consentire a Sace di far fronte alla crescente richiesta di assicurare operazioni ritenute di interesse strategico per l’economia nazionale che la società non avrebbe altrimenti la capacità finanziaria di coprire.

– Il decreto prevede una serie di misure finalizzate ad assicurare la continuità delle imprese nella fase dell’emergenza, con particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale. Tale intervento avviene: in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso; disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale.

Accanto a queste due misure a protezione diretta della società se ne affianca una terza che è volta a favorire il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando in questa fase i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori.

Vi sono poi misure che riguardano la disciplina del fallimento e che, nell’insieme, sono volte in questa fase a: sottrarre le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure fondate sullo stato di insolvenza, sino a quando durerà l’emergenza; sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori (quindi quando il periodo emergenziale sarà passato, i creditori potranno se del caso proporre le azioni revocatorie).

GOLDEN POWER – Le norme approvate, al fine di rafforzare nell’attuale contesto di emergenza epidemiologica la disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica: anticipano, con effetto immediato – e nelle more dell’attuazione del decreto attuativo – l’ampliamento dell’ambito di intervento oggettivo della disciplina golden power ai settori di rilevanza strategica del Regolamento europeo n. 452/2019, consentendo di sottoporre alla preventiva autorizzazione le operazioni rilevanti relative, tra l’altro, ai settori finanziario, creditizio e assicurativo, alle infrastrutture e tecnologie critiche, tra cui l’energia, i trasporti, l’acqua e la salute, alla sicurezza alimentare, all’accesso a informazioni sensibili, compresi i dati personali, all’intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, la cibersicurezza, nonché le nanotecnologie e le biotecnologie; prevedono la possibilità per il Governo di aprire il procedimento d’ufficio, se le imprese non assolvono agli obblighi di notifica previsti; estendono, in via transitoria fino al 31 dicembre 2020, il campo di applicazione della disciplina dei poteri speciali anche ad operazioni intra-europee che richiederanno la preventiva autorizzazione del Governo, nel caso di acquisizione del controllo di asset rientranti nei settori sopra descritti; nel caso di operazioni extra-europee, l’ampliamento, sempre transitorio, riguarderà anche le acquisizioni di partecipazioni superiori al 10% da parte di soggetti non appartenenti all’Unione europeo, se superiori alla soglia di un milione di euro.

In materia di trasparenza finanziaria, si sono integrati gli obblighi di trasparenza previsti dall’art. 120 del TUF per consentire alla CONSOB di abbassare transitoriamente le soglie rilevanti per le comunicazioni (portandola al 5%) e ampliare anche il novero delle imprese che ne sono soggette, includendovi le società ad azionariato diffuso.

Rinvio adempimenti fiscali e tributari – Si interviene con norme urgenti per il rinvio di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese. In particolare, si prevede la sospensione dei versamenti di Iva, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio, in aggiunta a quelle già previste con il Cura Italia’. Nel dettaglio: IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia; sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019; per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni; ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate. La sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto “Cura Italia” viene estesa anche alle scadenze di aprile e maggio.

È esteso al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata dal 31 marzo al 30 aprile.

Inoltre, il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro viene allargato anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali.

Viene consentito all’Inps di rilasciare un Pin semplificato, tramite identificazione telematica del richiedente e posticipando al termine dell’emergenza la verifica con riconoscimento diretto.

Si introducono norme sui “farmaci compassionevoli” (i farmaci non ancora autorizzati), che prevedono l’esclusione all’applicazione di imposte in caso di cessione gratuita.

ISTRUZIONE – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina e del Ministro dell’università e della ricerca Gaetano Manfredi, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato. Le norme disciplinano, con strumenti temporalmente efficaci, tutte le complesse operazioni relative alla chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 e all’avvio dell’anno scolastico 2020/2021, tenendo conto della situazione determinatasi a seguito dell’emergenza sanitaria e dell’eventuale protrazione del periodo di sospensione dell’attività didattica svolta “in presenza” oltre il 18 maggio 2020.

Inoltre, in relazione alle criticità emerse nel proseguimento delle attività formative pratiche o di tirocinio in ambito universitario, si adottano misure eccezionali per lo svolgimento degli esami di Stato per l’esercizio delle professioni, per le quali l’attività di tirocinio in parola costituisce una condizione di ammissione.

In materia di istruzione, il testo prevede, tra l’altro, che al fine di garantire l’ordinata conclusione dell’anno scolastico 2019/2020, con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione, siano dettate specifiche misure finalizzate ad adeguare la valutazione degli alunni e gli esami di Stato alla situazione emergenziale. Le ordinanze dovranno definire la possibilità di articolare attività di recupero degli apprendimenti dell’anno scolastico 2019/2020, nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1° settembre 2020. Tale attività, relativa agli alunni delle classi prime ed intermedie, rappresenterà ordinaria attività didattica per il personale scolastico e per gli alunni. La graduazione tra le diverse misure adottabili sarà determinata in ragione della ripresa o meno delle attività didattiche in presenza entro la data del 18 maggio 2020.

Pertanto, qualora sia possibile il rientro a scuola entro tale data, si prevede che:

per entrambi di cicli di istruzione, le ordinanze potranno adattare i requisiti di ammissione alla classe successiva previsti dalla normativa vigente, in considerazione della effettiva possibilità di recupero degli apprendimenti e dell’impegno dimostrato dagli alunni;

– per l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, le commissioni di esame potranno essere articolate in maniera diversa rispetto a quanto previsto, avendo come criterio direttivo la presenza di commissari tutti interni all’istituzione scolastica con presidente esterno alla stessa. Si potranno rivedere le prove di esame rispetto a quanto previsto, con la possibilità della sostituzione della seconda prova a carattere nazionale con una predisposta dalla commissione di esame della specifica istituzione scolastica, sulla base di criteri di uniformità dettati a livello nazionale.

Nella più grave ipotesi in cui lezioni in presenza non riprendano entro il 18 maggio 2020, o che per ragioni legate all’emergenza sanitaria gli esami non possano svolgersi in presenza, le ordinanze ministeriali potranno invece disporre modalità telematiche per la valutazione finale degli alunni e per gli scrutini finali. Inoltre, per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, sarà consentito sostituire l’intero esame con la valutazione finale da parte del consiglio di classe, integrando la stessa con la valutazione di uno specifico elaborato redatto dallo studente candidato all’esame. La definizione di contenuti e modalità di esecuzione di tale elaborato saranno definite nell’ordinanza stessa. Eccezionalmente, per l’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, vi potrà essere la previsione di un solo colloquio, sostitutivo di tutte le prove di esame. Tale eventualità richiederà la rimodulazione dello stesso colloquio e dei punteggi di esame previsti.

Per quanto riguarda l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/2021, sono adottate, anche in deroga alle disposizioni vigenti, misure volte a: definire la data di inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2020/2021, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, anche tenendo conto dell’eventuale necessità di recupero degli apprendimenti; adattare gli aspetti procedurali e le tempistiche di immissione in ruolo, da concludersi comunque entro la data del 15 settembre 2020, nonché gli aspetti procedurali e le tempistiche relativi alle utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e attribuzioni di contratti a tempo determinato; l’eventuale conferma, per l’anno scolastico 2020/2021, dei libri di testo adottati per il corrente anno scolastico, in deroga alle norme vigenti.

Si prevede che, in corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicuri comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione e che, in relazione al periodo di formazione e prova del personale docente ed educativo, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, le attività di verifica da parte dei dirigenti tecnici, previste nel caso di reiterazione del periodo di prova, qualora non effettuate entro il 15 maggio 2020, sono sostituite da un parere consultivo reso dal dirigente tecnico in sede di comitato di valutazione.

Il testo conferma, per tutto l’anno scolastico 2019/2020, la sospensione dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Precari della Scuola :4.500 ASSUNZIONI – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, 4.500 unità di personale docente, con decorrenza giuridica dal primo settembre 2019 e decorrenza economica dall’anno scolastico 2020/2021.

Tutti in trincea, orgogliosi di essere italiani. Conte” Grazie a medici,infermieri,a chi ci sostiene dai balconi…..insieme ce la faremo”

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E’ stato approvato dal Cdm il maxi decreto ‘Cura Italia’ per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Il consiglio dei ministri ha varato infatti  le misure economiche per fornire sostegni ed  aiuti ai medici, lavoratori, famiglie e imprese, un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi e finanziamenti mobilitati per 350 miliardi.

Il governo è vicino alle imprese, ai commercianti, ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni, alle mamme e ai papà che stanno facendo un sacrificio per la salute di tutti – ha esordito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa assieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

Possiamo parlare di modello italiano – continua il premier – non solo per il contenimento del contagio sul piano sanitario, ma anche per quanto riguarda la politica economica per far fonte a questa grande emergenza. Questa è una manovra economica poderosa, non possiamo combattere un’alluvione con gli stracci e i secchi. Ma abbiamo costruito una vera e propria diga protettiva per famiglie, imprese e lavoratori e vogliamo che l’Europa ci segua“.

Ma non è tutto … “Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma il governo oggi risponde ‘presente’ e lo farà anche domani. Dovremo poi ricostruire il tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di ingenti investimenti e con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima”.

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Non nasconde Conte- lui che proprio non dorme più la notte-  il proprio orgoglio italiano: “Sono orgoglioso perché partecipe di una comunità che ho l’onore di guidare in un periodo così complesso della nostra storia. Alcuni italiani sono in trincea negli ospedali, in fabbrica, nelle farmacie o dietro ai banconi di un supermercato, tanti rimangono a casa ma non sono inerti, li sostengono dal balcone, dalla finestra, cantando l’inno nazionale. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani, insieme ce la faremo”.

In sintesi il decreto stanzia tre miliardi e mezzo alla Sanità e oltre 10 miliardiper la tutela del lavoro, “affinché nessuno perda il posto”, ribadisce Gualtieri, che annuncia un nuovo decreto economico in aprile.

           Instancabile Conte: “Orgoglioso di essere Italiano, che l’Europa ci segua…”

Il varo del provvedimento è stato accompagnato da polemiche da parte delle opposizioni. La Lega ha infatti “criticato” l’intervento straordinario in una nota: “Il governo ha scelto la strada del solito provvedimento omnibus, di una manovra vecchia maniera. Un decreto confuso, forse per accontentare le molte anime della maggioranza. Riconosciamo all’esecutivo di aver ascoltato le nostre proposte, ma è poi mancata vera condivisione”.

Serpeggia nervosismo e preoccupazione per una situazione che, ogni giorno, sembra sfuggire di mano, con l’asticella dell’emergenza che sale anziché scendere. Sul decreto ‘cura Italia’, al centro di un Cdm iniziato con due ore di ritardo e durato altrettanto, si sono registrate parecchie tensioni nel governo che ha dato il via libera al provvedimento.

Soddisfatta la richiesta del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci di chiudere i collegamenti con l’isola.      Il  Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha già  firmato  il Decreto che prevede la sospensione dei collegamenti e dei trasporti ordinari delle persone da e per la Sicilia. Regolare, invece, il trasporto merci.

. L’obiettivo delle misure inserite nel Decreto è quello di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, limitando al massimo il rischio di possibili fonti di contagio provenienti dall’esterno della Sicilia..

Nel decreto, si specifica che le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate ed improrogabili esigenze, previa autorizzazione del Presidente della Regione.   Sono inoltre consentiti gli spostamenti via mare per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per situazioni di necessità.

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Il trasporto aereo delle persone, da e verso la Sicilia, è assicurato soltanto per improrogabili esigenze di connessione territoriale con la penisola, esclusivamente presso gli aeroporti di Palermo e Catania, mediante due voli A/R Roma-Catania e due voli A/R Roma-Palermo, uno meridiano e l’altro antimeridiano, con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali.
Per i collegamenti ferroviari diurni è previsto il mantenimento dei collegamenti minimi essenziali mediante un treno giorno intercity Roma/Palermo e viceversa.Sono soppressi, infine, i servizi automobilistici interregionali.

– “La situazione in Sicilia è preoccupante  perché abbiamo accolto oltre 31 mila persone dal nord Italia-avverte Francesco Italia, sindaco di Siracusa e bisogna vedere quanti seguono la quarantena”. Ecco perché per Italia il Provvedimento “è doveroso” anche se esprime la sua solidarietà e “vicinanza alle famiglie divise, ma alcuni sacrifici di pochi sono necessari per il bene di molti. L’altruismo è il vero antidoto al contagio del virus”.

Il governo Conte perde un “pezzo”:mancano i fondi, si dimette ministro

 

Governo, pochi fondi per l'istruzione: il ministro Fioramonti si dimette con una lettera a Conte

Forse costituirà un gruppo autonomo.Lorenzo Fioramonti,esponente pentastellato ha già consegnato al premier Conte la lettera di dimissioni. Alla ripresa dei lavori parlamentari alla Camera dovrebbe essere poi ufficializzata anche la decisione di una decina di deputati M5s di lasciare il gruppo per iscriversi nel Misto, senza però far mancare il sostegno all’esecutivo Conte.

Sulla scuola abbiamo fatto passi avanti importanti. Alcuni proprio in queste ore e ci stiamo muovendo nella direzione giusta. E alla fine vedremo se saranno sufficienti”, aveva detto il ministro in merito sullo stanziamento previsto nella manovra in tema di istruzione. Era il 12 dicembre e la discussione sulla legge di bilancio stava entrando nel vivo. A Trieste, a margine del vertice dei ministri della ricerca, Fioramonti aveva ricordato che “la scuola in questo Paese avrebbe bisogno di 24 miliardi. I 3 miliardi che io ho individuato, non sono la sufficienza” ma rappresentano “la linea di galleggiamento“.

Dopo la definitiva approvazione della legge di Bilancio con voto di fiducia, Fioramonti avrebbe deciso se proseguire nell’azione governativa o lasciare. Il ministro Cinquestelle ha mantenuto la promessa, in quelle condizioni di insufficienza fondi non avrebbe potuto garantire efficienza.

PALERMO: QUINDICENNE VIOLENTATA A TURNO DA TRE COMPAGNI DI SCUOLA

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PALERMO-

Tre 19enni, tutti compagni di scuola della vittima, sono stati arrestati dai carabinieri di Palermo  con l’accusa di  violenza sessuale. Le indagini dei carabinieri della compagnia di San Lorenzo, coordinate dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dai sostituti Giorgia Righi e Sergio Mistritta, hanno messo in luce una vicenda che risale al tempo in cui la vittima si fidanza a scuola con il suo aguzzino.

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Richieste inusitate e poi ricatti di diffondere foto oseè della ragazzina con bianchera intima.  La vittima viene stuprata sia dal “fidanzato” che da altri due compagni di scuola. Arriva la denuncia da parte della scuola.  La Procura decreta la fine della storia e  per i tre il Gip ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita sabato scorso dai Carabinieri.  

 

 

 

Conte: “Presto un Comitato di esperti presso la Presidenza del Consiglio”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato dell’Ufficio Stampa del Prof.Avv.Giuseppe Conte

Un sistema Paese forte, ricco di punte di eccellenza e di talenti, con una capacità di innovazione enorme. Eppure troppo spesso non riusciamo a fare “sistema” e a creare strategie sinergiche per esprimere le nostre grandissime potenzialità.

Oggi ho avuto il piacere di accogliere a Palazzo Chigi la Consulta dei Presidenti degli enti pubblici di ricerca e ci siamo confrontati proprio su questi temi. Nell’incontro, il primo con il Presidente del Consiglio dall’istituzione della Consulta nel 2016, è emersa la necessità di una collaborazione continua e proficua per l’elaborazione di proposte e progetti. Per questo costituirò, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un Comitato permanente formato da esperti di alta qualificazione, da rappresentanti della Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca, nonché da rappresentanti della Conferenza dei rettori delle università italiane.

Vogliamo disegnare una strategia pluriennale e di ampio respiro per valorizzare e incentivare la qualità della ricerca italiana, non solo quella scientifica, ma anche quella umanistica. Dobbiamo diventare più attrattivi, abbiamo tutte le carte in regola per esserlo. Le giovani menti italiane non devono più fuggire all’estero, e anzi, dobbiamo attrarre quelle straniere in Italia.

Lavorerò fin da subito con i Presidenti degli enti di ricerca per ripensare e rivoluzionare il sistema del reclutamento, in linea con gli standard internazionali. Poi sarà necessario procedere ad una semplificazione burocratica ed esplorare nuove forme e strumenti di finanziamento, ricorrendo anche a nuove tipologie di partenariato pubblico e privato.

Sono consapevole che è necessario investire di più nella ricerca, nell’innovazione, nell’università e nella scuola. Al Governo non sfugge che ricerca e istruzione sono settori chiave per lo sviluppo del Paese e l’Italia non può permettersi di rimanere indietro.

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Foto Uff.Stampa

Ratti in una scuola di Napoli, bambini mangiono insieme a topi “resistenti”

 

Napoli choc, topi resistono alla derattizzazione

(foto d’Archivio)

Napoli.
Un edificio di piazzetta Arenella preso d’assalto dai topi passati indenni da una recente derattizzazione.La palazzina è sede di numerose attività pubbliche e sembra che faccia molta simpatia ai ratti. La più appetitosa o preferita è la scuola dell’infanzia «Gigante», dove i bambini sono costretti a mangiare in classe insieme a topi particolari o “resistenti” al veleno -perché la mensa non è agibile, poi gli uffici comunali della Municipalità 5 (Vomero, Arenella) cioè Centro Servizi Sociali Arenella, Anagrafe e Stato Civile, Sat e Urp,  il Centro Vaccini del Distretto 27 della Asl Na 1 e l’Ufficio Puat (Porta Unica Accesso Territoriale) dove cioè si prenota il servizio di assistenza domiciliare sociale a disabili e anziani.
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Dall’inizio di dicembre i dipendenti degli uffici pubblici, seguiti anche da  numerosi utenti, segnalano di nuovo la presenza di ratti all’interno dello stabile, di cui uno anche catturato dagli inservienti. Poichè l’edificio raggruppa diversi uffici vi sono dissensi in ordine alla chiusura dello stabile per la definitiva derattizzazione. 

La scuola per una qualità di vita migliore per bambini con atrofia muscolare spinale

 

Progetto del Club Kiwanis “Catania Nord Ponte del Sapere” e istituto “Fermi-Eredia”

Famiglie Sma: «La diversità, con o senza carrozzina, è un valore da coltivare»

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CATANIA –

«La scuola contribuisce alla qualità della vita di ogni bambino e ragazzo, e quindi anche a quella dei piccoli pazienti con atrofia muscolare spinale. Far conoscere questa malattia genetica rara ai compagni e ai coetanei sani significa stimolare in loro la consapevolezza che non esistono disabilità che dividono, ma piuttosto diversità che uniscono. Ringraziamo il Club “Catania Nord Ponte del Sapere” del Kiwanis International per il progetto di service con cui ha fatto proprio questo principio di solidarietà, e che ha voluto dedicare alla nostra associazione». In una sala gremita di studenti, insegnanti e autorità istituzionali, la presidente nazionale di Famiglie Sma Daniela Lauro è intervenuta questa mattina (30 novembre) a Catania, nella Sala Consiliare del municipio, per l’avvio ufficiale del “concorso grafico” che fino al prossimo maggio coinvolgerà le scuole elementari, medie e superiori del capoluogo etneo e della provincia (capofila l’istituto superiore “Fermi-Eredia”).

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Matite, colori, pastelli e pennelli: ogni tecnica sarà valida per esprimere nel proprio disegno il valore dell’integrazione scolastica, «ma soprattutto dell’inclusione sociale in generale – ha specificato la counselor di Famiglie Sma Simona Spinoglio – perché, con o senza carrozzina, ognuno è diverso dall’altro. Accettare i propri limiti, la propria diversità, dando valore a sé stessi, soprattutto nella fase dell’adolescenza, incoraggia ad accettare gli altri e a stare bene con loro».

«Vogliamo partire da un gesto semplice e spontaneo come un disegno, per arrivare a un’azione più potente, quella dell’integrazione» ha dichiarato il presidente del Club Kiwanis “Catania Nord Ponte del Sapere” Giuseppe Conte, promotore dell’iniziativa che ha ricevuto il plauso del sindaco di Catania Salvo Pogliese – presente all’incontro – degli assessori Giuseppe Lombardo (Servizi sociali) e Barbara Mirabella(Istruzione), del presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Castiglione, di altre autorità cittadine e delle forze dell’Ordine. In sala anche numerosi soci del Kiwanis, tra cui la governatrice nazionale eletta Maura Magni. I disegni che saranno realizzati dagli alunni del territorio etneo saranno oggetto di mostre scolastiche; due fra questi verranno scelti per un annullo filatelico.

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Presente inoltre il prof. Giuseppe Vita, responsabile scientifico del NeMO Sud di Messina, tra i maggiori centri italiani per le malattie neuromuscolari: «Con l’avvento del primo trattamento per la Sma e la sperimentazione di altri farmaci – ha spiegato il medico – sta lentamente migliorando la storia clinica dell’atrofia muscolare spinale. La Sicilia è tra le prime regioni attive su questo fronte, ed è importante esserne consapevoli, per sostenere le famiglie e in particolar modo quelle che dovranno affrontare nuove diagnosi». Un’attività di sostegno a 360 gradi, come ha raccontato la psicologa Stefania La Foresta, che presso il NeMO Sud segue, con approcci innovativi, numerosi bambini Sma insieme ai loro genitori.

Mattarella: giù le mani dall’Informazione,anche ciò che non si condivide aiuta a riflettere

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OGGI FLASH MOB NELLE PIAZZE A DIFESA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA

Parole molto belle e pacate sui valori fondamentali della Stampa di Sergio Mattarella La libertà di stampa “ha un grande valore”. Il Presidente della Repubblica ricevendo al Quirinale alcune scolaresche delle scuole secondarie di primo grado e rispondendo alle loro domande. La libertà di stampa “ha un grande valore, perché – anche leggendo cose che non si condividono, anche se si ritengono sbagliate – consente e aiuta a riflettere” spiega il capo dello Stato.

“Al mattino – Mattarella si rivolge ai giovani – come prima cosa leggo i giornali: le notizie e i commenti, quelli che condivido e quelli che non condivido, e forse questi secondi per me sono ancora più importanti. Perché è importante conoscere il parere degli altri, le loro valutazioni. Quelli che condivido sono interessanti, naturalmente, e mi stanno a cuore; ma quelli che non condivido sono per me uno strumento su cui riflettere”.

Parole, quelle di Mattarella, che qualche ora più tardi trovano eco nelle affermazioni del presidente della Camera, Roberto Fico: “”Nel nostro Paese c’è una Costituzione: la libertà di stampa è tutelata e sarà tutelata fino alla fine – assicura la terza carica dello Stato, interpellata a Napoli a proposito della polemica scatenata nei giorni scorsi da Di Maio e A.Battista , argomenti certamente inopportuni-. Ci vuole una cultura dell’indipendenza non solo nella stampa ma in tutti i settori”.

Intanto, la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni Regionali di Stampa hanno organizzato per oggi, martedì 13 novembre, dalle 12 alle 13, dei flash mob nelle piazze dei capoluoghi di regione per dire ‘Basta attacchi ai giornalisti’ e ‘Giù le mani dell’informazione’, “per difendere la libertà di stampa e contrastare la deriva di un linguaggio della politica fatto di insulti e minacce a chi ogni giorno svolge il proprio dovere di informare i cittadini. Attacchi a una categoria di professionisti, ma soprattutto all’articolo 21 della Costituzione e ai valori fondamentali della democrazia, che mettono a rischio il diritto ad essere informati”.

Alla mobilitazione hanno aderito finora il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e gli Ordini regionali dei giornalisti; Usigrai; Anpi; Articolo21; Associazione Amici di Roberto Morrione; Associazione Carta di Roma; Associazione Giulia Giornaliste; Libera; Libera Informazione; Associazione NoiAntimafia di Ostia; Progressi; Rete NoBavaglio; Riforma.it; Ucsi; Ungp; rappresentanti delle istituzioni locali.

(Ag.)

Protesta contro le misure governative: venerdi 26 sciopero generale settore pubblico e privato

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Venerdì nero in Sicilia e nel resto del Paese. Lo  Sciopero generale indetto dai sindacati di base in tutti i settori pubblici e privati  durerà, in alcuni casi, anche 24 ore. “Lo sciopero  – avverte un comunicato del l Dipartimento della Funzione pubblica – è stato indetto per protestare, tra l’altro, contro le misure governative, il peggioramento delle condizioni lavorative, la riduzione del sistema di protezione sociale e la piena fruizione dei diritti sociali e sanitari, per l’Istruzione pubblica e contro la legge 107/2015 per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e a favore di investimenti pubblici per ambiente e lavoro”. Nel corso dello sciopero saranno assicurati dalle amministrazioni pubbliche interessate adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali.

– Nel Settore Scuola, istruzione e ricerca – avverte il comunicato del – dipartimento Funzione pubblica – scatterà lo “sciopero generale nazionale per tutto il personale a tempo determinato e indeterminato, con contratti precari atipici, per tutti i comparti (compresa la scuola) e le categorie di lavoro privato e cooperativo

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Nella Sanità  lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali CUB, SGB, SI COBAS ed USI- AIT. Tra le rivendicazioni menzionate dalla CUB “il rinnovo dei Contratti collettivi di lavoro, pubblici e privati, con forti aumenti salariali e più salute ai lavoratori, “l’assunzione di nuovi medici, infermieri, OSS, Asa, ecc., l'”eliminazione dei ticket e delle liste d’attesa” e lo “stop all’affidamento dei Servizi Pubblici ai privati che aumentano le tariffe e non investono in sicurezza”.

– Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane aderisce allo sciopero dalle 21 del 25 ottobre alle 21 del 26 ottobre 2018. Per i treni regionali saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21. Sarà inoltre garantito il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino con il servizio ‘Leonardo Express’ o con autobus sostitutivi. E’ possibile consultare il programma di circolazione (e relative modifiche) dei treni a lunga percorrenza sul sito trenitalia.com. Anche Italo parteciperà allo sciopero nazionale e, al fine di diminuire i disagi per i viaggiatori, ha pubblicato sul proprio sito la lista dei treni garantiti. Trenord ha invece annunciato che giovedì 25 ottobre viaggeranno regolarmente i treni già in corsa o con partenza prevista prima delle ore 21 e che arrivano a destinazione entro le ore 22 mentre venerdì 26 ottobre viaggeranno i treni presenti nella lista dei servizi minimi garantiti (pubblicati sul sito web dell’azienda) e che rientrano nelle fasce orarie garantite 6-9/18-21.   Rispettate le fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Saranno previsti anche autobus no stop per l’eventuale sostituzione delle corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio.

Roma l’agitazione interesserà i collegamenti Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Termini-Centocelle, Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo) e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Saranno comunque in vigore le fasce di garanzia: servizio regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.