Acitrezza, uccide l’ex ragazza per strada che l’aveva denunciato per stalking e messo agli arresti domiciliari

Aggiornamento  : l’ex fidanzato è stato ritrovato dai Carabinieri  impiccato in un casolare di campagna

La vittima di  26 anni, passeggiava sul lungomare di Acitrezza con gli amici,quando contro di lei esplosi   diversi colpi di arma da fuoco.

Il primo pensiero degli investigatori va all’ex ragazzo.  Si scopre subito che l’ex  fidanzato era stato già denunciato per stalking ed era sottoposto al divieto di avvicinamento

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Nella foto la ragazza uccisa Vanessa Zappalà

CATANIA 

Si ricorderà la cronaca nera della  notte ad Aci Trezza, frazione di Aci Castello, in provincia di Catania.  La vittima è Vanessa Zappalà, 26 anni, uccisa a colpi di pistola mentre passeggiava con gli amici.

La scoperta dell’ex fidanzato che , a quel che pare, era stato respinto nella relazione, e denunciato dalla vittima,senza riuscire a rassegnarsi,  è supportata da diversi testimoni presenti che l’hanno visto scendere da un’auto . L’uomo è attualmente ricercato: si chiama Antonino Sciuto, ha 38 anni ed è un rivenditore di auto di San Giovanni La Punta. L’identità è stata resa nota dai carabinieri che hanno anche diffuso due foto dell’uomo, una con barba corta e l’altra con barba lunga, per favorire la sua cattura attraverso segnalazioni al 112.

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La denuncia per stalking-  Oggi ricercato – Foto date dai Carabinieri

La ragazza, che lavorava in un panificio a Trecastagni, aveva presentato una denuncia per stalking. La Procura di Catania aveva chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari che l’uomo  venisse collocato in custodia domiciliare.     In atto aveva il divieto dell’Autorità Giudiziaria  di avvicinamento alla ragazza.

Lei vuole chiarire e spiegare sui motivi della denuncia, lui spara

Purtroppo  nella notte, la fine della storia, l’ex compagno probabilmente per i provvedimenti giudiziari che lo hanno colpito causa la denuncia della Zappalà, ha esploso diversi colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto Vanessa alla testa. Il fidanzato è ricercato dai carabinieri. Vive e lavora a San Giovanni La Punta, paese della cintura dell’Etna, dove vende automobili. Ed è al volante di un’auto che ieri notte, intorno alle tre, è arrivato ad Aci Trezza. Vanessa gli sarebbe andata incontro per un chiarimento o forse per respingerlo ancora e invitarlo a lasciarla in pace  ma  lui ha concluso la relazione sparando alla Zappalà.  E’ adesso latitante.

Aggiornamento  : l’ex fidanzato è stato ritrovato dai Carabinieri impiccato in un casolare di campagna

Aeroporto di Kabul: disperazione, dolore, morte

 

Video  consigliabile solo ad un pubblico adulto   (Y.Tube)

L’inferno attorno allì’aeroporto di Kabul.Almeno 20 persone sono morte negli ultimi sette giorni all’interno e nei pressi dell’aeroporto  durante le operazioni di evacuazione.   La gente comincia a rassegnarsi. 

Si susseguono i tentativi da parte della popolazione di lasciare il Paese dopo la conquista dei talebani. Lo conferma il governo britannico, spiegando in un comunicato diffuso che “le condizioni sul campo rimangono estremamente difficili, ma stiamo facendo tutto il possibile per gestire la situazione nel modo più sicuro possibile”.

Ieri l’ambasciata degli Stati Uniti in Afghanistan ha consigliato ai cittadini statunitensi di evitare di recarsi all’aeroporto a causa di “potenziali minacce alla sicurezza” dopo che migliaia di persone hanno tentato un nuovo ingresso in aeroporto, spaventate dagli spari che si sentivano costantemente intorno alla struttura.

Naturalmente i vertici talebani puntano il dito contro l’America.

Un esponente talebano Amir Khan Mutaqi, citato dall’agenzia di stampa ‘Sputnik’, ha diffuso questa affermazione:

“L’America, con tutta la sua forza e le sue strutture, non è riuscita a portare l’ordine all’aeroporto. C’è pace e calma in tutto il Paese, ma c’è caos solo all’aeroporto di Kabul”. Lo ha dichiarato l’esponente talebano Amir Khan Mutaqi, citato dall’agenzia di stampa ‘Sputnik’.

Sequestrata area demaniale marittima di Ginostra,isola di Stromboli, utilizzata per deposito di rifiuti

 

L'isola di Stromboli: una delle meraviglie della natura

I Carabinieri del N.O.E. di Catania, con la collaborazione dei militari della Stazione Carabinieri di Stromboli, hanno effettuato un controllo volto alla tutela ambientale nella turistica località di Ginostra, isola di Stromboli,(nella Foto-immagine d’Archivio Sud Libertà) appartenente all’arcipelago delle Eolie in questo momento oggetto della presenza di centinaia di turisti.

Il controllo è stato determinato dai numerosi esposti pervenuti al N.O.E. di Catania nei giorni scorsi, che segnalavano presunte irregolarità nella raccolta e deposito dei rifiuti solidi urbani prodotti nell’isola.

Le attività svolte hanno immediatamente evidenziato che in effetti la società che gestisce la raccolta degli RR.SS.UU. aveva occupato abusivamente un’area di circa 80 mq. collocando sulla stessa decine di sacchi di colore nero contenenti i rifiuti solidi urbani raccolti in maniera indifferenziata.

L’area demaniale marittima in argomento è posta a pochi metri dal mare e direttamente adiacente lungo l’unica strada percorribile a piedi che collega il porticciolo al centro abitato. In pratica tutti gli abitanti di Ginostra ed i turisti che sbarcano sull’Isola erano costretti ad osservare uno scenario costituito da decine di sacchi di spazzatura maleodorante depositata direttamente sulla nuda sabbia, circostanza assolutamente non accettabile per un sito dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

L’area è stata posta immediatamente sotto sequestro. La grave situazione di degrado ambientale e le conseguenti problematiche igienico- sanitarie provenienti dal fatto che i rifiuti lasciati sotto il sole cocente emanavano cattivo odore, è stata immediatamente segnalata all’Ufficio Ambiente del Comune di Lipari che ha assicurato un loro pronto intervento per la rimozione immediata dei rifiuti e la bonifica della stessa, già nel corso della mattinata odierna.

Tali operazioni sono state compiute sotto la vigilanza dell’Arma dei Carabinieri, ripristinando la particolare bellezza dei luoghi.

Dell’avvenuto sequestro è stato portato immediatamente a conoscenza il Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per i provvedimenti di competenza.

Al vaglio della stessa A.G la posizione del titolare della società interessata, deferito per i reati di Gestione illecita di rifiuti, Occupazione abusiva di beni demaniali, Deturpamento di bellezze paesaggistiche e di condotta comportante emissioni maleodoranti moleste.

RICERCA DEGLI SCIENZIATI DI SIENA SU I200 PAZIENTI ANALIZZATI”: IL VACCINO ANTICOVID PRESENTA RISCHI DI TROMBOEMBOLISMO -ANCHE DOPO UN PO’ DI TEMPO- NEI SOGGETTI DAI 50 IN SU”

La foto del cartello «Basta scienza» alla manifestazione no vax a Firenze è  vera? Sì! - Open

 

Adesso gli scienziati spiegano, con dati alla mano, perchè i NOVAX  hanno ragione a rifiutare e  protestare contro la somministrazione del vaccino antiCovid. Pericolo maggiore per i soggetti con un’età superiore ai 50 anni o una riduzione del testosterone a causa di un’anomalia genetica

Rischio trombosi più elevato per gli uomini, positivi al Covid-19, con un’età superiore ai 50 anni o una riduzione del testosterone a causa di un’anomalia genetica. Lo conferma uno studio coordinato dalla Genetica Medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, diretta da Alessandra Renieri, e pubblicato sul ‘Journal of Hematology and Oncology’. La ricerca mette in luce gli interrogativi posti dal vaccino somministrato ad  alcuni pazienti che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 che vanno incontro a maggiori rischi trombotici, specie se si tratta di anziani o soggetti con minor effetto del testosterone (carenza di recettore degli androgeni) e che hanno un difetto in una proteina, gene Selectina P, che innesca il trombo in maniera più vivace.

Il tromboembolismo è una causa frequente di gravità e mortalità nel Covid-19 – spiega Renieri -. Tuttavia, l’eziologia di questo fenomeno non è ancora ben compresa. Insieme agli altri centri di ricerca abbiamo selezionato un campione di circa 1200 pazienti, positivi al coronavirus ma con diverse gravità, e classificati secondo sesso ed età. 100 di questi pazienti sono stati reclutati all’ospedale Santa Maria alle Scotte, gli altri provengono da altri 40 centri italiani.

Grazie al sequenziamento degli esomi – prosegue la ricercatrice -, è stato individuato un gruppo di circa 500 pazienti maschili, di età superiore ai 50 anni, per cui il rischio trombotico era aumentato, per effetto della regolazione del gene Selp dal testosterone. Un’indicazione, questa – conclude Renieri -, molto importante anche per indicare il percorso terapeutico più idoneo per ogni soggetto”.

Pertanto il vaccino non si presenterebbe sicuro, come affermano con arroganza e semplicità comunicativa, i virologi televisivi ma presenta rischi di trombosi ed embolie polmonari (infarti) nelle persone dai 5o-60 anni in su

La ricerca è stata realizzata grazie al Consorzio Gen-Covid, in virtù di  un finanziamento della Regione Toscana, ed ha visto la partecipazione delle aziende del Sistema sanitario regionale e di altri 40 ospedali in Italia. Fondamentale anche la collaborazione di Andrea Isidori, dell’Università La Sapienza di Roma, Giuseppe Marotta, direttore Dipartimento Innovazione, Sperimentazione e Ricerca clinica e traslazionale dell’Aou Senese, e Simone Furini del Dipartimento Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena.

I test sui 1200 pazienti analizzati – aggiunge Renieri – sono stati effettuati con analisi dell’esoma tramite il sequenziatore genomico a disposizione dell’Aou Senese e acquisito, a dicembre 2019, grazie al sostegno di Regione Toscana, Miur, Università di Siena, Aou Senese, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Toscana Life Sciences, Azienda Usl Toscana sudest. L’apparecchio, unico in Toscana in ambito sanitario e uno dei pochi in Italia del suo genere – conclude Renieri -, è in grado di processare 200 pazienti per notte ed individuare tutti i marcatori utili per la gravità di Covid“.

Intesa telefonica tra Draghi e Biden per la “tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali”

QUEI BAMBINI LANCIATI DALLE MADRI OLTRE IL FILO SPINATO  PERCHE’ I SOLDATI LI PRENDANO CON LORO.E POSSANO AVERE UN FUTURO MIGLIORE    …..

ANCHE QUESTO E’ L’ORRORE UMANO PROVOCATO DAI TALEBANI

 

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Joe Biden torna a difendere il ritiro ma ammette non sapere come andrà a finire.

Il Presidente ha lanciato   un messaggio di collegialità dietro quelle scelte messe sotto accusa anche dai democratici. “Non posso promettere quale sarà il risultato finale, ma come comandante in capo prometto che mobiliterò ogni risorsa possibile”.

La nostra credibilità non è in discussione – ha dichiarato – ho parlato con i nostri alleati Nato, ne avevamo parlato già al G7. Sta succedendo l’esatto opposto di quello che appare: stiamo agendo, decisi a fare quello che ci eravamo preposti”. Anche se, ribadisce, il “crollo in undici giorni era imprevedibile”. Biden ha lodato la “precisione” delle operazioni, dicendo che “solo gli Stati Uniti possono essere in grado di mobilitare una forza come questa nell’altra parte del mondo e con questo grado di precisione“.

Quando gli è stato chiesto se gli americani dovessero sentirsi al sicuro dal terrorismo, dopo aver visto la confusione delle operazioni in Afghanistan, Biden ha risposto: “Prevedere il collasso delle forze afghane – ha poi aggiunto – e diverso dal vedere se ci sono progetti di attentati nei confronti degli Stati Uniti“.


Attacco aereo Usa in Siria, prima operazione di Joe Biden- Corriere.it

Ciò che conta adesso, ha fatto capire, è portare a casa il maggior numero di americani. “Fatemi essere chiaro – ha detto – tutti gli americani che vorranno tornare a casa, noi ve li riporteremo a casa”. Mentre da Kabul arrivano notizie sempre più drammatiche, con persone ammassate all’aeroporto in attesa di un visto, bambini lanciati oltre la recinzione perché i soldati li prendano con loro, spari nella zona da parte di talebani,lancio di bombe lacrimogene,  Biden ha fornito alcune cifre per sostenere il successo delle operazioni: da luglio sono state evacuate 18 mila persone, di cui 13 mila dal 14 agosto. Altre migliaia verranno imbarcate su voli privati allestiti dall’amministrazione americana. Evacuati anche i 204 dipendenti in Afghanistan di New York Times, Washington Post e Wall Street Journal. Non sono escluse “perdite” nei prossimi giorni.

Il pensiero di Biden va ai 6 mila soldati impiegati. “Io manifesto la mia gratitudine – ha detto – ai coraggiosi uomini e donne delle forze armate americane che stanno portando avanti la nostra missione. Sono incredibili”.

In serata Bide e Draghi si sono sentiti al telefono per discutere dell’evacuazione dei connazionali e dei cittadini afghani vulnerabili, la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’assistenza umanitaria a favore della popolazione.

MESSINA,ATM S.p.A.: PARTE OGGI IL PROGETTO L’ESTATE ADDOSSO

 

Hanno iniziato oggi-informa un comunicato del Comune di Messina– i giovani selezionati per collaborare con ATM S.p.A. grazie al progetto “L’Estate Addosso” voluto dall’Amministrazione comunale e realizzato dalla Messina Social City. I ragazzi di età compresa tra i 16 e i 25 anni saranno inseriti nei diversi settori aziendali, dalle officine al servizio informatico, ed avranno la possibilità di vivere un’esperienza formativa e professionale di alto livello. L’obiettivo del progetto, a cui ATM ha aderito con grande interesse, è favorire l’inclusione sociale ed economica dei ragazzi più svantaggiati, e in particolare i NEET (coloro che non studiano e non lavorano), fornendo loro elementi utili per l’inserimento nel mondo produttivo.

In base alle competenze i ragazzi sono stati inseriti nelle varie direzioni aziendali dopo una formazione di base fornita da Messina Social City e una formazione specifica sul mondo del trasporto pubblico locale e sul funzionamento della Società. Con questa iniziativa i giovani saranno impegnati per due mesi, per un totale di venticinque ore settimanali, e riceveranno un rimborso di seicento euro mensili. “Siamo entusiasti di fornire questa opportunità a decine di giovani messinesi – ha dichiarato il Presidente di ATM Giuseppe Campagna – la Società nel corso dell’ultimo anno si è impegnata molto per dare opportunità lavorative ai giovani con una campagna di assunzioni che ha portato ad un importante rinnovo generazionale. Crediamo che le energie e le conoscenze di questi nuovi collaboratori possano essere di grande aiuto ad ATM e ricambieremo questo entusiasmo con le conoscenze e le esperienze che i nostri dipendenti mettono quotidianamente a disposizione della cittadinanza”.

A SIRACUSA PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE DI “SOSPENSIONE” A 49 MEDICI NON VACCINATI

 

 

Il Presidente  dell’Ordine dei Medici di Siracusa Anselmo Madeddu

 

L’Ordine dei medici di Siracusa comunica di aver adottato provvedimenti disciplinari, nel caso sospeso 49 medici non vaccinati, dopo aver ricevuto gli elenchi dall’Asp e aver fatto i dovuti accertamenti. “Il medico che può e non si vaccina è un pessimo esempio per la società. Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata”, afferma  il presidente dell’Ordine siciliano, Anselmo Madeddu. 

La sospensione  durerà fino al 31 dicembre per chi non si sottoporrà a immunizzazione nel frattempo. «Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata, altrimenti è meglio cambiare mestiere. Vaccinarsi non è solo un atto di attenzione per la propria salute, ma anche un dovere civico e una necessaria tutela che ogni medico deve garantire ai propri pazienti e assistiti», continua il presidente dall’Ordine di Siracusa. L’iniziativa ha preso origine dal decreto legge che ha affidato alle Asp il compito di accertare le inosservanze e di comunicarle all’Ordine. Nel caso della provincia di Siracusa l’Asp ha trasmesso all’Ordine un elenco iniziale di 153 medici non vaccinati. Dopo gli accertamenti è stato possibile escludere dall’elenco tutti cloro che si erano ne frattempo vaccinati o avevano ottenuto le esenzioni previste dalla legge. 
Molti medici siracusani che lavorano fuori Sicilia, inoltre, avevano già fatto il vaccino nelle regioni dove operano, e pertanto sono stati esclusi. Alla fine, dunque, sono rimasti solo 49 i medici aretusei non ancora vaccinati e non esentati, per i quali il Consiglio dell’Ordine ha deliberato l’immediata sospensione, con annotazione nell’Albo.

Il provvedimento disciplinare  durerà fino al 31 dicembre, eccetto che per coloro i quali nel frattempo si dovessero vaccinare, e comporta il divieto di lavorare a qualsiasi titolo, sia come medico dipendente che come libero professionista. 

La Cabina di regia deciderà se la Sicilia deve diventare zona gialla o restare bianca

Coronavirus, discoteche affollate e addio mascherina: così si balla nei  locali di Roma

 

Il verdetto sul colore della Sicilia sarà emesso la settimana prossima dalla Cabina di regia governativa. Intanto l’Italia zona bianca, la Sicilia in extremis elude la zona gialla e le regole covid più restrittive che in caso di ‘retrocessione’ scatterebbero dal 23 agosto.

Il monitoraggio dell’Iss e la cabina di regia delineano  il quadro del paese alle prese con la variante delta e i contagi da coronavirus. L’Italia archivia una giornata da 7.260 nuovi contagi, con altri 55 morti registrati e un totale di 128.634 vittime da inizio emergenza. Sono stati eseguiti 206.531 tamponi, con un tasso positività che sale al 3,5% (mercoledì era al 3,1%). In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 3.627 (il giorno prima 3.559), con un aumento di 68 persone rispetto al 18 agosto mentre sono 460 i ricoverati in terapia intensiva (+18), con 40 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.204.869 i guariti (+5.465) e 130.502 gli attualmente positivi (+1.720 ).

SICILIA TRA ZONA BIANCA E ZONA GIALLA

Riflettori accesi sulla Sicilia, in bilico in attesa del verdetto e detentrice del triste primato di giornata con 1.377 contagi su 16.265 tamponi processati. Secondo fonti ministeriali l’isola, anche se per pochi decimali, avrebbe comunque i numeri per restare ‘bianca’. Un risultato diverso rispetto a quello prodotto dai dati dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati alle 18.24 di ieri, 19 agosto. La Sicilia, infatti, in base al bollettino ha raggiunto quota 11% dopo essere stata negli ultimi due giorni stabile sul ‘tetto’ del 10%. Per quanto riguarda i ricoveri Covid in area non critica, la regione resta ferma al 17%, superando così di 2 punti percentuali la soglia massima stabilita al 15% per il cambio di colore.

Arrestato a Dubai un latitante di massima pericolosità, che aveva comprato quadri rubati di Van Gogh

Arrestato a Dubai noto narcotrafficante

NAPOLI

È stato tratto in arresto a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, lo scorso 4 agosto, il narcotrafficante R.I., considerato uno dei latitanti più pericolosi e da tempo protagonista di massimo livello del traffico internazionale di stupefacenti e del riciclaggio di denaro.

L’arresto è avvenuto nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte dal GICO di Napoli e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. L’arresto eseguito dalle Autorità di Dubai concretizza gli sforzi di un’intensa attività di cooperazione internazionale Giudiziaria e di Polizia svolta dal Ministero di Giustizia, dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, anche attraverso le Agenzie di Interpol ed Europol.

R.I. è collocato ai primi posti dell’elenco dei latitanti di massima pericolosità della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nato a Castellammare di Stabia il 24 ottobre 1974, inizialmente noto agli inquirenti come Lello di Ponte Persica, frazione del medesimo comune partenopeo, è stato capace di costruire un imponente network di trafficanti internazionali, in particolare di cocaina.

L’attività di brokeraggio internazionale ed il rapporto d’affari con la criminalità organizzata partenopea sono stati cristallizzati nella prima decade del 2000, quando sono stati documentati contatti con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano, tra cui A.E. ed O.A.. Tale legame è sopravvissuto alla scissione degli Amato dai Di Lauro. Nel corso degli anni sono stati numerosi gli arresti ed i sequestri che hanno colpito l’organizzazione di I.: tra questi si ricorda il maxi-sequestro di 1.330 kg di cocaina avvenuto a Parigi il 20 settembre 2013, quando nell’occasione è stato tratto in arresto il fedelissimo A.V., al quale era stato affidato il compito di sovrintendere all’importazione dello stupefacente proveniente con volo di linea Air France da Caracas in Venezuela.

Il patrimonio illecitamente accumulato gli ha permesso di acquistare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016. Il 22 gennaio 2021 I. ha rilasciato un’intervista al giornale “Il Mattino” dichiarandosi estraneo alla vicenda, asserendo di aver comprato i preziosissimi quadri in quanto appassionato di Arte. Il Ministero di Giustizia sta perfezionando in questo periodo le intese per completare la procedura di estradizione in tempi brevi. Questo comunicato è rilasciato su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli.

Ragalna(Catania), sorpresi a deturpare l’ambiente con una cava abusiva, denunciati alla Procura

Escavatore - Foto e Immagini Stock - iStock

Archivi -Sud Libertà
I Carabinieri del N.O.E. di Catania, nella prosecuzione delle attività di controllo nel settore delle cave predisposta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Roma, avviata già da diverso tempo nel territorio della Sicilia Orientale e, in particolare, nei Comuni della Provincia di Catania interessati dalle colate laviche, con la collaborazione dei militari della locale Stazione nel corso della scorsa settimana hanno operato il sequestro di una cava abusiva di basalto lavico nel territorio del Comune di Ragalna (CT).
Pur essendo un territorio non interessato da recenti colate laviche dell’Etna, i Carabinieri hanno avuto modo di riscontrare che un’area di circa 2.000 metri quadri sita in contrada Fossa Lupa presentava una particolare caratteristica costituita da una collinetta emergente dal sottosuolo interamente costituita da basalto lavico.
La zona in questione, inserita in un contesto ambientale di tipo rurale-agricolo molto suggestivo, per le sue peculiari caratteristiche è risultata essere inserita nel Piano Paesaggistico della Regione Siciliana con contestuale vincolo paesaggistico-forestale di massima tutela.
Ciò nonostante il proprietario dell’area, in assenza di qualsiasi autorizzazione, ha consentito che l’area  venisse fatta oggetto di scavi abusivi chiaramente miranti all’estrazione non autorizzata del basalto lavico presente sotto l’iniziale strato di terreno vegetale. 
Anche in questo caso, dopo numerosi servizi, il N.O.E. Carabinieri ha sorpreso in flagranza di reato il dipendente di una ditta del luogo operante nel settore movimento terra mentre, a mezzo di un escavatore, effettuava operazioni di sbancamento, chiaramente finalizzati alla successiva asportazione e commercializzazione del materiale estratto.
E’ scattato l’immediato sequestro della cava abusiva e del mezzo impiegato. Il sequestro è stato successivamente convalidato dall’A.G. 
Per i fatti di cui sopra il proprietario dell’area, il titolare della ditta e il dipendente che stava eseguendo gli scavi abusivi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Catania per l’esecuzione di opere non autorizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico e per le violazioni conseguenti alla mancata comunicazione egli Enti competenti (Comune e Distretto Minerario di Catania) delle attività minerarie condotte in assenza di autorizzazione