Domani la manifestazione “La Vara di Messina. Una storia di fede lunga 500 anni” edizione 2022

Messina,

Proseguono le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale, nell’ambito della rassegna “La Vara di Messina. Una storia di fede lunga 500 anni” edizione 2022, dedicata a Franz Riccobono, in collaborazione con il Gruppo Storico della Vara e dei Giganti ed il contributo di Associazioni culturali.
Il programma prevede domani, mercoledì 10, alle ore 18, il trasferimento dei Giganti e del Cammello dal deposito di via Catania a Camaro Superiore in piazza Fazio accompagnato dai Gruppi Folk. Nella Sala Rappazzo, alle ore 11, conferenze su “Una festa a Colori”. In memoria di Franz Riccobono, a cura dell’Associazione “Amici del Museo di Messina”. – Fumia A. “Alle origini della processione dell’Assunta”. – Grassi M. “La Vergine Maria sotto il Titolo della Lettera e dell’Assunta”. – Ferrara D. “La vera storia di Mata e Grifone”.

Alle ore 19, nell’atrio di Palazzo Zanca, sino a domenica 14, esposizione del Cero Storico di Messina realizzato da Francesco Forami, a cura del “Gruppo Storico-Culturale Vara dell’Assunta e dei Giganti di Messina” ed inaugurazione della Mostra fotografica “L’Agosto messinese negli anni ’50. Messina al centro dell’Arte e dello Spettacolo”.

Esposizione delle ristampe di foto del “Fondo Michelangelo Vizzini” custodite presso l’Archivio Comunale “Nino Scaglione”, a cura di A. Calabrese e dei volontari del SCN; esposizione della riproduzione del bozzetto “I Giganti” di Michele Panebianco, a cura del “Centro Studi Michele Panebianco”.
Sempre domani, mercoledì 10, alle 20.45, l’accensione delle luminarie in Piazza Castronovo, in via Primo Settembre ed in Piazza Duomo. Nella Basilica Cattedrale esposizione della “Bara” della Vergine Assunta, a cura del Gruppo Storico “Vara dell’Assunta e dei Giganti” in collaborazione con l’Associazione “Messina Sacra”.

Mostra documentaria “Messina in Agosto”: visitabile-ingresso libero- sino al 2 settembre

 

La Mostra documentaria “Messina in Agosto – Manifestazioni religiose e civili tradizione e contemporaneità” è stata allestita presso la Biblioteca comunale “Tommaso Cannizzaro” al I piano del Palacultura.

L’esposizione, ideata e curata dall’ing. Antonio Calabrese e dai volontari del SCN (Giorgia Minisi, Maria Pirrone, Nicolò Arena e Luca Genitori), d’intesa con l’assessore alla Cultura Enzo Caruso, sarà visitabile sino al 2 Settembre prossimo.

È previsto l’ingresso libero tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, e nei giorni 23, 25 e 30 agosto anche dalle 15 alle 17. Per informazioni è possibile inviare mail a biblioteca.cannizzaro@comune.messina.it o telefonare al numero 090-7723549.

 

8 agosto “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano del Mondo”: nota del Comune di Messina

 

Oggi, 8 agosto, in occasione della giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, l’Amministrazione comunale di Messina ha ricordato con una nota-Comunicato  gli italiani caduti sul lavoro in patria e all’estero. “A tutti i nostri connazionali che hanno perso tragicamente perso la vita nell’esercizio della loro attività va il nostro ricordo. E oggi in particolare, nel giorno dell’anniversario della tragedia di Marcinelle in cui persero la vita a causa di un incendio 262 minatori.

La miniera della cittadina belga – si legge nel documento – rappresenta il simbolo e la memoria per tutti gli emigranti italiani che hanno perso la vita sul lavoro. Un lavoro duro, faticoso e pericoloso. Auspichiamo che la memoria di quei 136 connazionali alla ricerca di un futuro migliore, possa contribuire a garantire e mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”, conclude l’Amministrazione comunale.

Elezioni regione Sicilia: delibera della giunta, si andrà al voto il 25 settembre prossimo

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Palermo,

Le elezioni regionali per il Presidente della Regione e l’Assemblea regionale siciliana per la diciottesima legislatura si svolgeranno il prossimo 25 settembre, in concomitanza con le consultazioni nazionali, come deciso dal presidente Nello Musumeci con le dimissioni appositamente rassegnate.
Lo ha stabilito la giunta regionale approvando stamane, su proposta dello stesso Musumeci, la delibera di convocazione dei comizi elettorali: il decreto di indizione dei comizi e quello di ripartizione dei seggi nei vari collegi saranno emanati dalla Segreteria generale della Presidenza della Regione e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione entro giovedì prossimo, 11 agosto.
Le urne saranno aperte nell’unica giornata di domenica, dalle 7 alle 23.
La ripartizione dei 70 seggi dell’Assemblea nell’ambito dei collegi elettorali, è elaborata sulla base della popolazione residente nell’Isola (5.002.904 abitanti), secondo l’ultimo censimento disponibile. Nel dettaglio, 62 seggi sono così distribuiti nei collegi provinciali: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 13 a Catania, 2 ad Enna, 8 a Messina, 16 a Palermo, 4 a Ragusa, 5 a Siracusa, 5 a Trapani. 

Degli otto seggi residui, sette andranno alla lista regionale del candidato presidente vincente (il cosiddetto “listino”) e uno al candidato presidente secondo classificato.  

Corte dei conti: nel semestre 2022 emergono difficoltà notevoli degli Enti pubblici nella capacità di spesa e un reale sviluppo

GRANDE SOFFERENZA DELLE IMPRESE  CHE ANCORA NON PROCEDONO A NUOVE STRATEGIE  AZIENDALI  E/O  DI ASSUNZIONI  GIOVANI

 

Corte Conti | Nuovo Sud

Palermo,

Le amministrazioni centrali dello Stato- comunica la Corte dei conti siciliana- hanno reagito positivamente al primo impatto con il PNRR, con il conseguimento pressoché totale degli obiettivi previsti dal Piano ma l’attenzione sulla sua esecuzione resta particolarmente elevata e il giudizio complessivo sul 2022 potrà delinearsi solo a fine anno. 

E’ quanto emerge dalla relazione approvata, con Delibera n. 47/2022/G, dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in cui la magistratura contabile ha riportato gli esiti delle analisi svolte, attraverso un campionamento qualitativo e quantitativo, sullo stato di attuazione di 31 su 45 degli interventi ricompresi nel PNRR e sul conseguimento degli obiettivi previsti per il primo semestre 2022.

Il controllo eseguito dalla Corte si è svolto seguendo le specifiche cadenze temporali previste per la realizzazione degli interventi connessi al Piano, con precisa attenzione sui temi della tutela ambientale e della salute, delle politiche del lavoro e dello sviluppo sostenibile, della digitalizzazione, dell’internazionalizzazione, dell’istruzione, dell’inclusione e del sostegno sociale.

Malgrado il dato formale positivo, nei settori esaminati sono emerse sostanziali criticità, in un contesto, come quello attuale, che ha visto modificare il quadro economico finanziario rispetto alle previsioni iniziali, determinando l’emersione di elementi di incertezza destinati ad influenzare il rialzo dei costi di realizzazione di alcuni progetti.

In tale prospettiva, la Corte ha sottolineato il permanere di difficoltà notevoli nella capacità di spesa delle singole amministrazioni, a dimostrazione del fatto che una maggiore disponibilità ed un maggior impiego di risorse non corrispondono automaticamente a reali capacità di sviluppo. Un aspetto, quest’ultimo, da valutare in un lasso di tempo più ampio, che consenta di elaborare previsioni sull’impatto reale degli interventi del PNRR sul PIL.

Il rafforzamento delle strutture amministrative e l’adeguatezza delle risorse umane in corso di reclutamento – ha specificato la magistratura contabile – costituiscono elementi essenziali ai fini dell’attuazione degli interventi, così come adeguate attività di assistenza tecnica che garantiscano lo svolgimento delle azioni connesse alla realizzazione degli obiettivi. Le osservazioni della Corte, su questo punto specifico, si sono focalizzate sulla necessità di superare la questione della finanziabilità dell’assistenza tecnica, attualmente non finanziabile con i fondi del PNRR. Molto potrà essere fatto, a parere della Corte, con l’introduzione, nel giugno scorso, del nuovo portale ”Capacity Italy”.

Sul versante attuativo degli interventi sul territorio – ha rilevato la Corte – è richiesta, soprattutto in alcune aree del Paese, un’azione di razionalizzazione che assicuri uniformità e omogeneità di presidio e di offerta di servizi, oltre a consentire lo svolgimento di efficaci controlli sui flussi di risorse e sul raggiungimento degli obiettivi finali.

Alla conclusione del Piano, per governare il ritorno a una gestione ordinaria priva delle attuali, ma momentanee, disponibilità legate alle risorse europee, sarà fondamentale garantire la stabilizzazione dei flussi finanziari destinati alle amministrazioni, anche per evitare la messa in sofferenza delle imprese che hanno tarato organizzazione e strategie aziendali sull’attuale entità degli stimoli economici e finanziari.

Corte dei conti -Reg  Siciliana

POLITICI ITALIANI D’ACCORDO SUL NULLA, PENSANO A DISTRIBUIRSI IL POTERE- GRAVISSIMA LA PIAGA DELLA DISOCCUPAZIONE NEL SUD DOVE I GIOVANI PARTONO ALL’ESTERO

La disperazione dei giovani disoccupati della Sicilia. Costretti a partire all’estero per un lavoro qualsiasi

 

E’ chiaro a tutti: vogliono l’ingresso in una coalizione o l’altra per la distribuzione del potere in Italia. Un potere che ha determinato finora disoccupazione gigantesca, divario tra Nord e Sud, arricchimento dei già ricchi, la scelta dei giovani disoccupati  siciliani di trovare un lavoro, di qualsiasi livello, in Germania, o Gran Bretagna, seppellimento della trasparenza e della lealtà, favoritismi ed illeciti dei Comuni e Enti  locali,una classe dirigenziale ingorda e turpe che affianca la Mafia del Sud e, in particolare della pubblica amministrazione siciliana.     I  politici italiani?  I politici dell’Ars?    Poche le eccezioni, ma fanno davvero schifo. I lettori ne sono informati e saranno informati.

 

R.  Lanza

 

 

Carlo Calenda non ci sta più  con il Pd in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. “L’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda”, è la replica del segretario dem Letta .  Il leader di Italia Viva Renzi apre a un dialogo con Azione nel nome del Terzo Polo che lui definisce “opportunità straordinaria”.

    • Chiamatelo "Federatore", Enrico Letta: "Calenda magnete per ...

“Calenda commenta : “Non mi sento a mio agio, non c’è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così, ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza”.

“A Letta – spiega Calenda – ho detto che se avesse firmato un patto antitetico al nostro sarebbe stata una confusione totale, ieri ho avuto la sensazione di un Pd in mezzo e tante altre forze, che dovevano essere Bonelli e Fratoianni, poi si sono aggiunti Di Maio e altri. Dal momento successivo al nostro accordo hanno attaccato l’agenda Draghi, ci doveva essere una coerenza di linguaggio che è saltata subito”.

“E’ la decisione più sofferta che ho preso da quando ho cominciato a fare il politico –  – Ed è questo l’elemento che mi fa decidere, ho deciso di fare politica nel 2018 quando il Pd prese il minimo storico, e l’ho fatto per contrastare il populismo becero, pensavo che il Pd fosse l’unico argine, poi il Pd ha preso una strada differente”.

Questa coalizione di sinistra è fatta per perdere, c’era l’opportunità di farne una per vincere, per questo eravamo disposti a cedere su tutto, anche i collegi, la scelta è stata fatta dal Pd”, insiste. In ogni caso “c’è delusione per Letta, non animosità. Letta ha fatto quello che hanno fatto tutti i leader dem prima di lui”, dice ancora Calenda aggiungendo: “Solo mi aspettavo un pochino di più”.

La reazione di Letta è immediata :”Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda”Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia”, aggiunge …

Il segretario dem dice: “Gli italiani hanno visto benissimo, c’è stato un patto sottoscritto e una parte ha deciso di non onorare la parola data. Secondo me in politica, come nella vita, è abbastanza grave: che promesse puoi fare agli italiani se sanno che già con gli alleati rompi la parola data?”.

Il mio stato d’animo dopo lo strappo? “Molto determinato, adesso si parte in campagna elettorale. Le alleanze sono definite. Quello che è fondamentale adesso è parlare di lavoro, di pensioni, di giovani, di ambiente. Queste sono le cose che interessano agli italiani”. Il Pd, assicura, sarà “ancora più determinato rispetto a prima, perché è chiaro che gli italiani, con questa legge elettorale, potranno scegliere se essere governati da Meloni e dalle destre o da noi. E’ una scelta netta e Calenda ha deciso di aiutare la destra facendo quello che ha fatto”.

La XIV edizione “Messina in Festa sul Mare ” e lo spettacolare “sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”

 

 

 

Messina,

Ieri, sabato 6 agosto, si è conclusa con la rievocazione storica, la XIV edizione della manifestazione “Messina in Festa sul Mare – Lo spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina”, che dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria è tornata a celebrare storia, cultura e tradizioni e unire i messinesi e turisti in una grande festa sul mare.

All’evento, organizzato dall’Associazione Aurora, hanno contribuito 40 partner tra istituzioni e associazioni e 50 i patrocini tra cui il Ministero dei Beni Culturali, lo Stato Maggiore Marina Militare Italiana, Prefettura, il Comune di Messina e la Città Metropolitana di Messina, Polizia di Stato, Comandi Interregionale e Provinciale dei Carabinieri, Comando Regionale e Provinciale della Guardia di Finanza, Gruppo Aeronavale e Stazione Navale della Guardia di Finanza, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità Portuale, Agenzia delle Dogane, Direzione Marittima Sicilia Orientale, Capitaneria di Porto, Guardia Costiera, Autorità Portuale, Camera di Commercio, Teatro Vittorio Emanuele, Fondazione Bonino Pulejo e Fondazione Palazzo Colonna (Roma).

Il Sindaco Federico Basile, che nel pomeriggio ha celebrato lo sposalizio, “per me questa, è un’occasione molto importante – ha detto il Primo cittadino – perché non è soltanto una rievocazione storica ma anche un momento in cui riprendiamo le nostre sane abitudini e la voglia di fare come abbiamo fatto oggi”. Nel ringraziare poi per il coinvolgimento quale protagonista dello sposalizio in mare “sono convinto che dalla rievocazione possa partire un rilancio importante della nostra città, con la stessa voglia che ho visto negli occhi di tutti, che serve a Messina per farla diventare città di cultura e città di accoglienza”, ha concluso Basile.

 

 

“Ritornare dopo due anni e mezzo di pandemia a realizzare un momento del genere con tanti concittadini – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Enzo Caruso – ma anche con tante persone che sono venute da fuori, porta la nostra città al centro del Mediterraneo in una dimensione di grandi eventi. In questi cinque anni vogliamo realizzare un programma che ci consentirà di avere un evento al mese in modo da poter destagionalizzare il nostro agosto e fare in modo che la città si ripopoli di gente come un tempo era questo porto. La più grande soddisfazione è quella di aver fatto un lavoro di squadra di oltre 600 persone, la più grande soddisfazione è che questa Amministrazione è capace di aggregare e crede che le grandi manifestazioni portino turismo e quindi economia, elementi che servono al rilancio della città. Dobbiamo cominciare a pensare – ha concluso Caruso – non più con rassegnazione ma alla capacità di Messina di essere attrattiva”.

Alla manifestazione hanno partecipato oltre 150 tra attori e figuranti, 12 gruppi storici italiani, tra i quali i messinesi Tercio Viejo di Sicilia e Compagnia Rinascimentale della Stella con cavalli e carrozza dell’Associazione “Carrozze storiche Molonia”, gli sbandieratori del gruppo storico “Marduk” di Rometta e i tamburini dell’Associazione Sicularagonensia di Randazzo, che hanno sfilato per le strade cittadine nel tradizionale corteo storico ed hanno contribuito a dare lustro e spettacolarità a questo ormai tradizionale appuntamento che da quattordici anni coinvolge numerose realtà.

 

 

A rappresentare “Galea Real” di Don Giovanni d’Austria nave scuola Palinuro, unità a vela della Marina Militare e un numero di trenta imbarcazioni tra istituzionali e delle marinerie della Riviera di Messina e di Catona, e le barche d’altura Mascalzone Siculo Evai, Sif Ursuladiciottodieci, Velabianca Lega Navale di Villa S. Giovanni hanno riprodotto la flotta della Lega Santa al comando di Don Giovanni. La rappresentazione è stata sceneggiata dall’architetto Nino Principato e interpretata dall’attore Mauro Failla nei panni di Don Giovanni, Nunzio Barbera (Stratigò), Pippo Castorina (Mons. Reitana), Filippo Faillaci (Maurolico), Guillermo Lopez (Miguel Cervantes), Gregorio D. Dorta Herrera (Alvaro de Bazan), Umberto Costa (Giannandrea Doria), Nino Prisa (Don Juan De Cardone), Filippo Cavallaro (Vincenzo Marullo), Felice Currò, Orazio Badia, Pippo Olivero, Lillo Centorrino, Pippo Pizzuto, Mauro Guidolin (Giovanni Scranzo), Elia Battaglia (Sebastiano Venier), Rudi Perin (Agostino Barbarigo), Teresa Favino (Badessa Giovanna Tiepolo Soranzo), Omero Armeno (Antonio Surian) Emanuele DeMarzi (Cavaliere Alessandro Negroni), Carlo Pompili (Marcantonio Colonna), Roberto Flammini (Romegas Mathurin), Marco Vanutelli (Pietro Giustiniani), Pierfrancesco Bardelloni (Pompeo Colonna),  Guido Quaglianni (Orazio Caetani). Sullo sfondo, una riproduzione dell’antico Palazzo Reale proiettata sulla facciata del Municipio offerta dall’Amministrazione Comunale.  Nel corso dell’evento si è svolta premiazione della contrada Paradiso, vincitrice del Palio d’agosto “Trofeo Don Giovanni d’Austria”, a cura del Circolo Ricreativo di Pace e della Lega Navale Italiana sez. di Messina, e la premiazione della regata velica a cura di Assonautica Messina e della Lega Navale Italiana sezione di Messina.

 

 

Hanno partecipato alla manifestazione anche i delegati del network euromediterraneo “Sulle rotte di Lepanto. Dallo scontro all’incontro”: Stefano Cecchi, Sindaco di Marino, César de Requeses Moll Presidente dell’Associazione “PuraVida” di Granada; Guillermo Lopez Reyes Presidente dell’Associazione La Librea, Gregorio Demetrio Dorta Herrera vicepresidente dell’Associazione La Librea; Emanuele De Marzi per l’Associazione “Arte e Costumi Marinesi” della città di Marino, Gianluca Tedaldi della Fondazione Palazzo Colonna, Benedetta Cascio Gioia dell’Associazione Corteo Storico Carlo V di Nicosia, e l’antropologa culturale delegata dal Ministero della Cultura Bianka Myftari. Alla realizzazione e al successo dell’iniziativa hanno contribuito poi, Ivo e Danilo Blandina e “Marina del Nettuno”, Paola Sabella, Fondazione “Salonia” e Felice Ruggeri, Comune di Lepanto, Ist. Istr. Sup. “Minutoli”, Carmelo Picciotto, Danny Anna, Istituto Nautico “C. Duilio”, Amm. Piero Ricca, Piloti dello Stretto, Società Rimorchiatori Augusta, Ormeggiatori del Porto, Lega Navale di Messina, Circolo Ricreativo di Pace, Club Nautico Paradiso, Assonautica, Club Motonautica, Associazione Arsenale di Messina-ONLUS, Guardia Costiera Volontaria, Protezione Civile Comunale, Associazione Nazionale Carabinieri, Gruppo di Protezione civile Nettuno Rescue, Nucleo Diocesano di protezione civile, Mari e Monti 2004, Accir Messina, Misericordia, Croce Rossa, Nova Militia Christi, Associazione Gonzaga, Carrozze Storiche Molonia, Arturo Tinnirello, Associazione Marduk, Associazione Arte e Costumi Marinesi, Benedetta Cascio Gioia, Carmelo De Leo, Tercio Viejo di Sicilia, Giuseppe Amato, Compagnia Rinascimentale della Stella, Filippo e Giovanni Isolino, Rocco Papandrea, Sergio Indelicato, Roberto Ripepi, Nino Principato, Fondazione ITS Albatros, Fabrizio Scamaruzza e Maria Greco – NonsoloCibus, Acqua Cavagrande, Santi Ilacqua, Nico Pandolfino, Emilio Lisciotto, Messina Tourism Bureao, Gaetano Majolino e Gaetano Antonazzo, Gazzetta del Sud, RTP, Redazioni di TCF Messina, TG Messina, Tempo Stretto, Messina Ieri e Oggi, MessinaWeTV, MessinaWeb.eu, Nicola Salvo, Hotel S. Elia, Guillermo Lopez, Gregorio Herrera, Fulvio Cama, Adolfo Morelli, Piero Pettenò – Marco Polo Project (Venezia), e Jannis Kutsuclachis.

ECCO I DIRIGENTI CHE SPROFONDANO LA COLLETTIVITA” CON LA DECLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE RIDOTTO IN SCHIAVITU’

 

 

 

Istituto Incremento Ippico Archivi - Sud Libertà
Istituto Incremento Ippico Archivi – Sud Libertà

 

 

DI  RAFFAELE  LANZA

 

Una delibera dell’Istituto Incremento ippico sembra uscita dal cilindro di  Mago Mandrake.La direzione dell’Ente etneo sta esagerando nell’abuso, nella spregiudicatezza affiancata dalla miopia politica, nell’ingiustizia e  nel trattamento iniquo del personale dipendente ridotto in schiavitù , declassificato e calpestato neanche vivessero all’epoca dell’imperatore romano Diocleziano

In questo provvedimento che per magia o imbellicità-giudicheranno i lettori – fa un viaggio indietro nel tempo di ventanni, il direttore Alessandra   delibera stavolta insieme al  nuovo Commissario straordinario dell’Ente  Caterina Mariateresa Elvira Grimaldi di Nixima  “di annullare e revocare in autotutela, un atto del Commissario straordinario n.29 del 21  del 21 Novembre –motiva il direttore – “ per l’illegittimità espressa nelle motivazioni delle Sentenze n.68872021  e n.689 del 2021 della Corte di Appello di Catania”.

Si devei procedere –aggiungono il Commissario e il direttore – come previsto dall’art 14 dello Statuto e art.2 del Regolamento di  Organizzazione  all’adeguamento della classificazione del personale dipendente dell’Ente nel ruolo di cui all’art.1  della legge 5/85  alla categoria funzionale delle mansioni previste dall’art 2 della legge 5/85 e prevista nel relativo profilo esemplificativo riportato nel Dpr 22 Giugno 2001 n.10 e CCRL comparto in vigore    Di seguito viene riportato:

   LA DECLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE DELL’ISTITUTO INCREMENTO IPPICO

“Alla qualifica di Agente tecnico –Lr. N.5/85    segue la qualifica di Collaboratore –Dpr 22 Giugno 2001 n.10   – La Categoria è B – Le mansioni sono quelle previste dalla legge n.5/85-    E cioè:

Compiti di carattere manuale inerenti le attività istituzionali  dell’Ente-

Custodia, cura e governo degli animali e dei relativi ricoveri;  funzionamento delle stazioni di monta;  conduzione e manutenzione degli automezzi;  custodia dei beni immobili pertinenti alle sedi dove prestano servizio.

I vertici dell’Istituto, firmatari, decidono pure “di non applicare tout court l’effetto della nullità del Commissario straordinario n.29/2002 secondo il principio d’imparzialità ed equità di trattamento e mantenere al personale attualmente in servizio nel ruolo dell’Ente, il trattamento economico corrisposto in attesa di ulteriori approfondimenti giuridici per la corretta definizione.

 Il direttore dottAlfredo Alessandra – dice infine la delibera – provvederà a tutti gli incombenti conseguenti all’adozione di questo deliberato.     L’affissione in bacheca e la pubblicazione della presente delibera assolve all’obbligo della comunicazione ai soggetti interessati ai sensi della legge 241  del 7 Agosto1990 e della legge regionale n.10 del 30 Aprile 1991 e della legge regionale 21 Maggio 2019 n.7 “

 

Pubblichiamo a riguardo anche una vibrata e dotta  Contestazione della Segretaria  Generale   Concetta La Rosa “ I  VERTICI DELL’ISTITUTO IPPICO RITIRINO O ANNULLINO LA DELIBERAZIONE CHE DOPO 20 ANNI MODIFICA IL PROFILO DEI DIPENDENTI IN PEIUS

 

Cavalli Sicilia - Istituto Incremento Ippico per la Sicilia - Il Direttore
Foto -Il direttore Alessandra

Al Commissario Straordinario Caterina Mariateresa Elvira Grimaldi di NIxima Al Direttore Dott. Alfredo Alessandra Pec: isitutoincrementoippicosicilia@pec.it

Concetta La Rosa -Nuova Segretaria CGIL Archivi Sud Libertà

La scrivente O.S. territoriale apprende della recente pubblicazione della delibera a forma congiunta del direttore e del Commissario straordinario n. 1 dell’1/8/2022, con la quale il personale dell’Istituto col profilo professionale di istruttore, categoria C, è stato inopinatamente riportato al profilo professionale di agente tecnico, appartenente alla qualifica inferiore di categoria B. In rappresentanza del personale iscritto a questa sigla sindacale, la delibera in oggetto viene contestata apertamente in primo luogo per essere stata adottata senza alcuna forma di concertazione sindacale preventiva, pur vertendo in materia di ordinamento professionale del personale dipendente. Il medesimo provvedimento, inoltre, è privo di motivazione, limitandosi solo a richiamare la relazione del direttore prot. n. 2440 dell’1.8.2022, e delle sentenze n. 688 e 689 del 2021, della Corte d’Appello- Sezione lavoro di Catania, senza tuttavia neppure riportarne il contenuto nel corpo della deliberazione. In ogni caso, preme evidenziare che le sentenze della Corte d’Appello in questione non possono annullare alcun atto amministrativo, potere rimesso unicamente al Giudice Amministrativo, ma soltanto disapplicarlo in relazione alla singola fattispecie rimessa al loro giudizio, ossia con effetti limitati soltanto alla causa loro sottoposta alla loro e alle singole parti che vi partecipano.

Gli effetti di un siffatto provvedimento giurisdizionale giammai possono essere estesi erga omnes, diversamente da quanto operato da codesto Istituto, il quale ne ha tratto spunto per modificare il profilo professionale dell’intero personale dipendente, ovviamente in peius.

A nulla vale affermare che il trattamento, almeno per il momento, non ha subito alcuna modifica, perché la regressione professionale subita è, di per sé, causa di demansionamento e di danno alla dignità del lavoratore, soprattutto se si considera che la stessa interviene a distanza di oltre vent’anni dall’acquisizione del profilo professionale di istruttore, vale a dire dall’acquisizione di una posizione consolidata e tutelata come tale dall’ordinamento. Si chiede, pertanto, di procedere all’immediato ritiro/annullamento in autotutela della delibera commissariale n. 1/2022 dell’1.8.2022, chiedendo contestualmente formale accesso alla relazione del direttore dell’1.8.2022, e alle sentenze prima richiamate della Corte d’Appello di Catania n. 688 e 689 del 2021, motivata dallo scopo di tutelare i diritti del personale iscritto nelle sedi di giustizia competenti. Catania, 02.08.2022

 La Segretaria Gen. Fp Cgil Catania F.to Concetta La Rosa”

Tarantola Golia il ragno più grande al mondo
Classe dirigente c ome una tarantola -Archivi Sud Libertà

 

DI       R.LANZA

Proseguiamo nelle nostre annotazioni.Sulla vicenda dell’Istituto Incremento ippico – che documentano un turpe potere della classe dirigenziale della Regione siciliana ma nel migliore dei casi, incapacità e giù giù, superficialità ed arroganza mista ad un comportamento privo di umanità oltre che di  omessa conosxcenza di norme giuridiche  – pendono interrogazioni parlamentari ed interpellanze, in taluni casi ,interventi di magistratura ,(un po’ dubbi vista l’evidenza dei fatti)..    

I nostri lettori ne sono stati e ne saranno informati. I  dipendenti attendono,fra l’altro, il giudizio della Cassazione. , la restante parte della Corte d’Appello (qui si presume, con “giudici” diversi da quelli che hanno già emesso due Sentenze che sembrano proposte dai vertici della Regione siciliana

Lo scadimento generale è rafforzato dall’intervento del Commissario straordinario Caterina Grimaldi che firmando l’atto di schiavitù dei dipendenti, ha provato di avere eguali connotati della classe dirigente regionale (non mettiamo in conto –perché ne esistono ma sono davvero poche- le eccezioni).

Ma ci chiediamo:  il direttore Alessandra e il Commissario Grimaldi  perché non rispondono in proprio delle responsabilità ( o irresponsabilità)  prese invece di “pescare probabilmente nel bilancio dell’Istituto Incremento ippico” per offrire lauti compensi (un atto al Tribunale: circa sei-sette mila euro,abbiamo accertato……………!!!!)    a  legali scelti come consulenti?

Non è la classe dirigente della Regione che deve essere già preparata e formata invece di sprofondare, con la complicità di commissari amministratori poco credibili, i dipendenti che hanno diritto alla carriera e disamministrare i cittadini?

Accordi Elezioni 2022, il Pd aspetta la Sinistra italiana, Calenda “vede retroscena complicati”

Calenda-Letta, ecco l'accordo: agenda Draghi e ius scholae

 

L’assemblea nazionale di Sinistra Italiana  fornirà  il suo parere dopo il beneplacito dei   Verdi sull’accordo nel centrosinistra in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Le posizioni non sembrano incontrarsi  “La politica non è testimonianza“,  spiega Enrico Letta,  tessitore e federatore di un’alleanza complicata che ieri ha messo i leader – davanti a una scelta:  o andare divisi e assegnare una vittoria praticamente a tavolino alla destra. E sulle tensioni via social richiama tutti alla responsabilità: “Basta dare spettacolo al Paese in questo modo”.

Questa mattina Carlo Calenda, leader di Azione, lancia una affermazione: “Vedo retroscena complicati. Il punto è semplice. Si vince con una proposta credibile di Governo, molto chiara nel patto firmato con il Pd. Si perde se si aggiunge un patto contraddittorio rispetto al primo con gente che ha sfiduciato Draghi. Li eravamo, li siamo rimasti”.

  All’unanimità -si è stabilito -che “l’unica alleanza che possa contrastare efficacemente la destra estrema in Italia sia quella, pur con tutte le differenze che sono note, di un fronte democratico a partire dal Pd”, come si legge nel dispositivo mettendo in chiaro che viene chiusa la strada di una possibile intesa con i 5 Stelle per nel “rammarico” che non si sia riusciti ad allargare l’alleanza anche i pentastellati.

Alcuni hanno solleato l’interrogayi  se la Sinistra Italiana e  dovesse consultare gli iscritti sull’alleanza con i dem. “E’ una modalità prevista dalla Statuto …”

Regione, Musumeci decide per l’election day: il 25 settembre si vota per politiche e regionali

 

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Comunicato stampa del Presidente della Regione

Signor presidente,

al fine di garantire nella stessa giornata del 25 settembre prossimo l’accorpamento delle elezioni politiche con quelle regionali, ritengo necessario avviare tutte le procedura previste dalla vigente normativa, ai sensi dell’art. 10 dello Statuto autonomistico».

«Non sfuggirà certamente, all’attenzione dei signori deputati che la vicina scadenza naturale della legislatura impone, non solo per ragioni di contenimento della spesa, di operare per garantire la più ampia partecipazione alla consultazione elettorale, di evitare una ravvicinata chiusura delle scuole per le famiglie e di evitare un turno elettorale che possa cadere all’inizio della stagione autunnale, per le possibili ricadute legate all’emergenza pandemica».

«Nel rivolgere un deferente saluto al Parlamento, rappresento che la mia decisione di presentare irrevocabili dimissioni dalla carica di presidente della Regione non mancherà di garantire il massimo di tutto il governo della Regione e del suo presidente per adempiere alle funzioni istituzionali fino al compimento del procedimento elettorale».