Consiglio comunale di Catania: Question time con sette interrogazioni. Ieri approvate 4 mozioni

 

Consiglio comunale

 

Catania,

Il Consiglio comunale- si apprende da una nota comunale –  si è riunito questa mattina per il Question time. Nel corso della seduta sono state esposte all’Amministrazione, presente con il sindaco Enrico Trantino e la Giunta, interrogazioni di competenza di diverse direzioni comunali.  Hanno risposto sui vari argomenti il vicesindaco Paolo La Greca e gli assessori Alessandro Porto, Giuseppe Marletta, Bruno Brucchieri, Salvo Tomarchio.
Queste le interrogazioni:
Notizie in merito al patrimonio librario delle biblioteche dismesse” (Direzioni Cultura e Decentramento), presentata dalla consigliera Gianina Ciancio;
“Problematiche di viabilità in via Santa Sofia e precisamente nell’area prospiciente il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Policlinico di Catania” (Direzione Polizia municipale), consigliere Giovanni Curia e componenti della III Commissione consiliare permanente;
“Procedure di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica” (Direzione Patrimonio), consigliere Erio Buceti e componenti della X Commissione consiliare permanente;
“Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Catania”  (Direzioni Politiche per la famiglia, Polizia municipale, Manutenzioni, Lavori Pubblici), consigliere Maurizio Caserta;
Villa Curia – Richiesta informazioni in merito alla competenza della manutenzione dell’immobile storico di interesse collettivo incluso nel patrimonio del Comune di Catania, attualmente in stato di avanzato degrado, e alla sua definitiva destinazione d’uso” (Direzioni Patrimonio e Manutenzioni), consigliere Orazio Grasso;
SCMC – Servizi Città Metropolitana di Ct – articolo pubblicato su “quotidiano on line” del 16.02.2024 ‘Nuova Pubbliservizi’: nasce comitato dei dipendenti che presenta un esposto a Procura & C” (Direzione Gabinetto del Sindaco), consigliere Antony Manara (l’Amministrazione ha evidenziato di non poter dare risposta su argomento non di competenza del  Comune);
“Sversamento di sostanze inquinanti nel canale di scolo che costeggia la SS.114, in contrada Pantano D’Arci nei pressi della Zona Industriale di Catania” (Direzione Politiche per l’Ambiente), consigliere Graziano Bonaccorsi,  presentata in aula dalla consigliera Gianina Ciancio.
L’interrogazione “Applicazione proroga al 31.03.2024 della L.R. n.8 del 2018 art.63 co. 2” (Direzione Patrimonio), del consigliere Maurizio Mirenda è stata rinviata per l’impossibilità del proponente di partecipare all’Assemblea.

Nell’ambito del Consiglio comunale del 26 marzo, il civico consesso ha approvato ieri in seduta di prosecuzione queste mozioni:
“Creazione del centro fieristico alla Playa per la promozione del Turismo. Lo sviluppo economico locale e la riqualificazione urbana a Catania”, primo firmatario il capogruppo Forza Italia – Berlusconi Piermaria Capuana;
“Proposta servizio di istruzione domiciliare”, per garantire il diritto alla studio anche in casi quali le degenze a casa per malattia, a firma dei consiglieri Alessandro Campisi e Erika Bonaccorsi;
“Autorità del sistema portuale – Esposizione Piano regolatore portuale”, a firma del capo gruppo Orazio Grasso e dei componenti del gruppo Mpa, per un percorso di informazione e confronto politico per un accorpamento di integrazione della progettualità della città con l’ente Porto e con altri enti coinvolti;
“Interventi urgenti immobili di edilizia popolare” a garanzia di sicurezza e decoro, presentata dal consigliere Maurizio Mirenda.

Controlli pasquali in Sicilia: scoperti dai NAS IN 324 AZIENDE INGREDIENTI PER DOLCI SCADUTI INFESTATI DAI RODITORI (TOPI)-OLTRE 840 ISPEZIONI PRESSO LABORATORI -SEQUESTRATE DUE TONNELLATE DI ALIMENTI

 ANCHE UOVA DI CIOCCOLATO E COLOMBE VENDUTE  SPACCIATE COME PRODOTTI ARTIGIANALI E VENDUTE AD UN PREZZO SUPERIORE – IPOTESI DI REATO DI TENTATA FRODE IN COMMERCIO

Controlli dei Nas per Natale, ad Agrigento sequestrati quasi ...

Archivi – SUD  LIBERTA
Comando Carabinieri per la Tutela della Salute  – Territorio nazionale,
Controlli quadruplicati nel  periodo pasquale, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha intensificato le attività di controllo sui prodotti tipici della Pasqua, con particolare riferimento a quelli dolciari, al fine di tutelare la salute dei cittadini e a garanzia degli imprenditori onesti che possono subire una concorrenza sleale da chi opera invece in modo illecito. Le verifiche sulla corretta applicazione delle procedure igieniche e l’impiego di ingredienti sicuri hanno così fatto emergere violazioni relative alla carente pulizia ed igiene degli ambienti di lavorazione e deposito, alla mancata applicazione delle procedute preventive di sicurezza alimentare, all’omessa tracciabilità dei prodotti ed etichettatura irregolare.
In alcuni casi sono stati scoperti ingredienti e semilavorati per dolci scaduti di validità e detenuti in ambienti umidi e con infestazioni di roditori. La campagna ha visto coinvolti a livello nazionale i 38 NAS Carabinieri con oltre 840 ispezioni presso laboratori di produzione ed esercizi di vendita dei tradizionali prodotti dolciari, quali uova di cioccolato e colombe, ma anche verificando la correttezza commerciale e igienica delle materie prime mediante la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e fornitura.
 Gli esiti conseguiti documentano irregolarità accertate presso 324 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 38%), la contestazione di 574 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 425 mila euro, ed il sequestro di complessive 2 tonnellate di alimenti, per un valore stimato in oltre 267 mila euro. Nel corso degli interventi, sono state individuate, inoltre, anche colombe e uova di cioccolato prodotte industrialmente che, una volta scartate e riconfezionate, venivano vendute come produzione artigianale ad un prezzo superiore. Sono stati 6 i titolari di negozi deferiti all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di tentata frode in commercio, con contestuale sequestro di oltre 300 colombe e uova falsamente dichiarate di “propria produzione”. A causa di gravi situazioni igieniche e strutturali sono stati disposti 15 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali e produttive, stimate in un valore economico superiore a 5 milioni di euro.

Sanità Sicilia, impegno politico di eseguire all’Ismett 92 interventi di pazienti pediatrici del Di Cristina

 

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È stato siglato oggi a Palazzo d’Orléans un protocollo d’intesa tra l’Arnas Civico di Palermo e l’Ismett finalizzato a ridurre le liste d’attesa dei pazienti pediatrici del Di Cristina. L’intesa tra il  presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute, Salvatore Iacolino, il direttore generale dell’Arnas Civico, Walter Messina, e il direttore dell’Ismett, Angelo Luca. 

La convenzione prevede la presa in carico immediata da parte dell’Istituto Mediterraneo per i trapianti e le terapie ad alta specializzazione di 92 bambini in attesa di un’operazione chirurgica alla parete addominale. Gli interventi, dopo una prima valutazione clinica, dovranno essere effettuati entro il 30 giugno di quest’anno. 

«Si rafforza il nostro impegno per risolvere il problema delle liste d’attesa – afferma Schifani – e quello di oggi è sicuramente un risultato importante perché ci permette di garantire ai piccoli pazienti cure di altissima qualità, grazie a un centro di eccellenza come l’Ismett, che con la Regione ha un rapporto ormai consolidato. In questo nostro cammino, si conferma fondamentale la collaborazione con la componente privata del nostro sistema sanitario per garantire a tutti i cittadini l’accesso alle cure in tempi ragionevoli».  

Il numero delle prestazioni effettuate dall’Ismett sarà comunicato settimanalmente all’assessorato regionale della Salute e, dopo le rendicontazioni, si procederà ai relativi pagamenti, fuori dal budget annuale, secondo il tariffario regionale. Il protocollo avrà validità sino all’azzeramento delle liste d’attesa. 

La collaborazione con l’Istituto rientra nelle previsioni del “Piano operativo del recupero delle liste di attesa”, varato dalla giunta regionale il 27 luglio del 2023 con un budget di 48,5 milioni di euro, con l’obiettivo di recuperare le prestazioni in sospeso utilizzando le strutture accreditate, sia di diritto pubblico che di diritto privato. Per il 2024 a disposizione ulteriori 41 milioni di euro, anch’essi ripartiti tendenzialmente a metà fra pubblico e privato convenzionato.

Sicurezza: riunione operativa tra Italia e Francia

 

cooperazione italia francia sicurezza

 

 

 Presso l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di Polizia del dipartimento della Pubblica sicurezza si è svolta la prima riunione della cabina di regia Italia-Francia sulla sicurezza.

L’incontro ha rappresentato un ulteriore tassello nella cooperazione bilaterale intensificata a seguito della sottoscrizione da parte dei due presidenti della Repubblica del Trattato del Quirinale.

All’evento hanno partecipato 25 funzionari delle Forze di polizia italiane e francesi e l’incontro, aperto dopo un saluto iniziale del vice capo della Polizia preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia, Stefano Gambacurta, costituisce un’importante occasione per tracciare linee d’azione comuni sulla sicurezza tra i due Stati a livello bilaterale, europeo e multilaterale.

La riunione operativa è stata presieduta dal direttore dell’Ufficio per il coordinamento, Annunziato Vardè e dalla direttrice del DCIS (Defense Criminal Intelligence Service), Sophie Hatt.
Durante l’incontro è stata rimarcata l’importanza della collaborazione tra i due Paesi che, sempre più coinvolti nei processi di sicurezza europei e multilaterali, devono sostenersi in una comunanza di idee e di volontà, mantenendo obiettivi comuni verso il perseguimento della stabilità e della legalità.

Obiettivi condivisi che permetteranno di programmare per il prossimo futuro linee d’azione per sviluppare un modello rafforzato di cooperazione in ambito di sicurezza interna ed esterna.

 

Centro Padre Nostro,Sicilia, il governatore Schifani riceve il presidente M.Artale: «Sostegno al dormitorio per i senza dimora (venti)»

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Palermo,

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto ieri in visita a Palazzo d’Orléans Maurizio Artale, presidente del Centro di accoglienza Padre Nostro, fondato dal beato don Pino Puglisi, il sacerdote siciliano ucciso dalla mafia di cui ha raccolto l’eredità. Schifani ha accolto la richiesta di un contributo economico per il sostentamento del dormitorio Casa Madonna dell’accoglienza che il Centro Padre Nostro di Brancaccio gestisce da oltre vent’anni e che ospita venti senzatetto, donne e uomini che, in caso di chiusura della struttura per mancanza di fondi, sarebbero costretti a ritornare per strada.

Maurizio Artale ha condiviso con il presidente le sue preoccupazioni per i bisogni della struttura che necessita di aiuti finanziari per proseguire l’attività, in attesa di una soluzione definitiva con il Comune di Palermo e con l’assessorato regionale della Famiglia, i cui uffici stanno lavorando per mantenere in vita il centro.

«Siamo disponibili a fornire il contributo della Presidenza della Regione – ha detto Schifani – per affrontare i costi di gestione del dormitorio e andare incontro alle esigenze della struttura che svolge un importante ruolo di accoglienza delle fasce più deboli. Il mio governo sarà presente tutte le volte in cui occorrerà sostenere coloro che dedicano la propria vita all’assistenza dei più fragili».

Viabilità, a Messina si progetta una via di fuga- un bypass di oltre 400 metri – per Villaggio Bordonaro

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Un bypass di oltre 400 metri per consentire anche ai mezzi di soccorso di raggiungere agevolmente Villaggio Bordonaro, a Messina. A progettarlo sarà il raggruppamento temporaneo di professionisti che fa capo alla Ph3 Engineering Unipersonale, così come stabilito dalla gara espletata dagli uffici della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidati dal governatore Renato Schifani e diretti da Salvo Lizzio. Il valore dell’offerta con cui è stato aggiudicato l’appalto è di 114 mila euro.

L’unica strada di collegamento con la borgata, in cui risiedono circa cinquemila persone, è angusta e nel caso di transito di mezzi pesanti diventa percorribile soltanto a senso unico alternato. La nuova carreggiata avrà invece una larghezza di sei metri e mezzo.

Per il Villaggio Bordonaro non sarà questo l’unico intervento. Il primo stralcio delle opere programmate riguarda, infatti, la messa in sicurezza dell’omonimo torrente, il cui stato di abbandono rischia di provocare, in caso di forti precipitazioni, straripamenti incontrollabili. Anche in questo caso la progettazione della risagomatura dell’alveo e della fortificazione delle sponde è stata assegnata a un team di tecnici.

Gli Stati generali del Cinema, dal 12 al 14 aprile, al Castello Maniace di Siracusa: tre giorni di talk e incontri, un osservatorio del sistema audiovisivo

 

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Dal 12 al 14 aprile 2024 presso il Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, si svolgeranno gli “Stati generali del Cinema”, che tratteranno – tra i temi portanti – di tax credit, cineturismo e internazionalizzazione, per avviare e alimentare un osservatorio su dinamiche e prospettive del sistema audiovisivo. Tre giorni di dibattiti, talk e tavole rotonde, con oltre 200 autorevoli rappresentanti di tutto il settore del cinema italiano.

La manifestazione intende approfondire opportunità e tendenze, condividere idee e progetti, con il concorso di autorevoli esponenti del comparto, tra cui registi, produttori, attori, sceneggiatori, distributori, critici e altre figure chiave nell’ambito della formazione professionale. In questa cornice ci sarà una finestra sul “Verticale Turismo e Cinema”.
L’appuntamento – Gli “Stati generali del cinema”, promossi e organizzati dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit, sono stati fortemente voluti per il ruolo nodale che l’audiovisivo riveste nell’economia culturale e artistica dell’Isola, importanza evidenziata e sostenuta dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo Elvira Amata.

«Investire nel settore audiovisivo – dichiara il presidente Schifani – significa rendere la nostra Isola sempre più presente sui palcoscenici internazionali con notevoli ricadute in termini economici e di immagine. Abbiamo quindi voluto riunire i principali rappresentanti dell’industria cinematografica per ascoltare e aprire uno spazio di confronto su obiettivi ed esigenze del settore. Questo evento è un momento chiave nell’attuazione della nostra strategia per potenziare il cineturismo che da anni, ormai, conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate».

Catania: Consiglio comunale approva all’unanimità nuovo regolamento sui beni confiscati

 

Municipio

Foto  Comune di Catania

 

Catania,

Il Consiglio comunale di Catania  ha approvato ieri sera all’unanimità dei 30 consiglieri presenti il nuovo regolamento per l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
L’atto, illustrato dall’assessore ai Beni confiscati, Viviana Lombardo, presente in Aula il sindaco Enrico Trantino, va ad abrogare il regolamento che era stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 17 giugno 2014.
Il documento ha ottenuto il via libera dell’Assemblea insieme con diversi emendamenti, alcuni proposti dall’Amministrazione, altri a firma delle commissioni IV e II, uno del consigliere Maurizio Caserta e uno congiunto dei consiglieri Gianina Ciancio e Maurizio Caserta.
Un regolamento all’insegna della trasparenza – ha sottolineato l’assessore Lombardo – ,  frutto di un lavoro condiviso che ha visto in primo luogo l’attività delle Commissioni consiliari, a partire da quella su Statuto regolamento e affari istituzionali, ma anche la collaborazione del mondo accademico, delle associazioni. Tra le varie novità contenute nel documento c’è quella relativa al progetto di un ufficio e uno sportello beni confiscati, in via Monte Sant’Agata 6, dove sono iniziati i lavori per la riqualificazione dei locali”.
Il documento comprende  31 articoli, distribuiti in 5 capi: principi, finalità, oggetto, disposizioni; procedura di acquisizione dei beni confiscati; procedura per l’assegnazione dei beni confiscati; controlli; disposizioni transitorie e finali.
Tra i vari punti figurano il registro dei beni confiscati, lo sportello per l’utenza, la costituzione di un osservatorio permanente,  le linee guida per la destinazione dei beni confiscati,  l’utilizzo diretto per finalità istituzionali e sociali,  l’utilizzo per finalità istituzionali attraverso l’assegnazione a società partecipate, enti strumentali e aziende speciali, l’utilizzo per fini abitativi, la concessione a terzi per finalità istituzionali e sociali.
Il nuovo regolamento è stato redatto in ottemperanza alle disposizioni di legge che hanno previsto che i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata possono essere trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune ove l’immobile è sito e che i comuni possono amministrare direttamente il bene o, sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali,  o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché alle associazioni di protezione ambientale riconosciute.
Nell’ambito della seduta sono state approvate due mozioni. Una della consigliera Melania Miraglia, per richiedere la risoluzione delle gravi criticità causate dalla carenza di personale al VI Municipio del Comune, l’altra del consigliere Maurizio Mirenda sulla sicurezza che prevede l’utilizzo di fondi regionali per impiego di associazioni ex forze dell’ordine.

 

Palermo: vampe di San Giuseppe, denunciate 18 persone, i poliziotti scesi in assetto antisommossa, 3 feriti insieme ad un carabiniere

 

Palermo,

A Palermo i poliziotti della Squadra mobile, hanno denunciato 18 persone per danneggiamento aggravato, getto pericoloso di cose, incendio, resistenza, accensione di fuochi pirotecnici, accensione di bombe carta e petardi.

I fatti risalgono al giorno di San Giuseppe dove nel capoluogo siciliano una tradizione popolare vuole che vengano accese delle “vampe”, cioè dei roghi all’interno dei quartieri cittadini ma che, naturalmente, sono fonte di pericolo per la cittadinanza.

In vista dell’evento era stato convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale era stata pianificata la creazione di una sala operativa per il coordinamento delle Forze di polizia nella gestione dei festeggiamenti e nel preventivo controllo dell’accatastamento del materiale da incendiare.

Decine sono stati gli interventi preventivi effettuati che hanno interessato numerosi accatastamenti, scongiurando danni ancor più gravi, rispetto agli incidenti comunque avvenuti.

In particolare, il giorno della festa,  nei quartieri della Kalsa, Ballarò/Albergheria e in piazza Sant’Anna al Capo, i poliziotti in servizio hanno incontrato una violenta resistenza  e sono stati costretti a scendere in forza, anche in assetto antisommossa, visto che chi aveva accatastato la legna, era riuscito a dargli fuoco e aveva cercato di respingerli con un fitto lancio di sassi, bottiglie, ed in alcuni casi cassonetti e bombe carta, causando il ferimento di 3 poliziotti e 1 carabiniere, e il danneggiamento di diversi mezzi.

Trapani -Disvelato il contesto mafioso del superboss Matteo Messina Denaro, arresti per associazione mafiosa e favoreggiamento della latitanza

 

 Trapani,
Ieri- informa il Comando Carabinieri -il Ros, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Trapani, Milano e Monza Brianza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Palermo, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, a carico degli indagati Gentile Massimo, Leone Cosimo e Gulotta Leonardo Salvatore.
L’attività, condotta nell’alveo delle investigazioni finalizzate a disvelare il contesto mafioso che ha permesso a Messina Denaro Matteo di sottrarsi alla cattura e ad esercitare il ruolo di capo mafia per circa 30 anni, hanno consentito di raccogliere elementi investigativi che conducono ad ipotizzare che:
a. Gentile Massimo faccia parte dell’associazione mafiosa cosa nostra e che abbia ceduto al fu capo della provincia mafiosa trapanese la propria identità al fine di fargli acquistare un’autovettura e un motociclo, sottoscrivere le relative polizze assicurative, compiere operazioni bancarie ed eludere i controlli delle forze dell’ordine, assicurandogli in tal modo la possibilità di muoversi in stato di latitanza sul territorio e di continuare a dirigere detto sodalizio;
b. Leone Cosimo, al pari di Gentile, faccia parte della medesima associazione mafiosa e che in particolare:
– abbia assicurato al sodalizio le proprie competenze tecnico mediche, relazioni personali e possibilità di movimento all’interno di strutture sanitarie, nella qualità di tecnico sanitario di radiologia medica presso l’ospedale di Mazara del Vallo, ove tra l’altro Messina Denaro Matteo è stato ricoverato, da latitante, dopo l’insorgenza della malattia oncologica;
– abbia consegnato a Messina Denaro Matteo, durante la degenza post-operatoria e dopo averlo ricevuto da Bonafede Andrea cl. 69, un telefono cellulare con una scheda telefonica riservata;
– sia stato, anche per il tramite di Bonafede Andrea cl. 69, un punto di riferimento per il latitante in ordine al percorso terapeutico, iniziato presso l’ospedale di Mazara del Vallo e proseguito poi con la visita oncologica presso l’ospedale di trapani;
c. Gulotta Leonardo salvatore abbia concorso, senza prendervi parte, nell’associazione mafiosa cosa nostra, assicurando a Messina Denaro Matteo dal 2007 al 2017 la disponibilità di un’utenza telefonica necessaria per la gestione dei mezzi di trasporto in uso al fu latitante. L’operazione costituisce la prosecuzione dell’indagine che il 16 gennaio 2023 ha permesso al Ros di catturare a Palermo l’allora latitante Messina Denaro Matteo e di trarre in arresto:
– nella flagranza di reato, il suo accompagnatore Luppino Giovanni Salvatore per procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose;
– il 23 gennaio 2023 Andrea Bonafede cl. 63 per partecipazione ad associazione mafiosa;
– il 7 febbraio 2023 il medico Tumbarello Alfonso e Bonafede Andrea cl. 69, ritenuti responsabili il primo di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico commesso da P.U. aggravato e il secondo di procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose;
– il 3 marzo 2023 Messina Denaro Rosalia, sorella di Messina Denaro Matteo, per partecipazione ad associazione mafiosa;
– il 16 marzo 2023 i coniugi Bonafede Emanuele e Lanceri Lorena Ninfa per procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose;
– il 13 aprile 2023 Bonafede Laura per procurata inosservanza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose;
– il 05 dicembre 2023 Gentile Martina, figlia di Bonafede laura, per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dalle modalità mafiose;
– il 13 febbraio 2024 dei fratelli Luppino Antonino e Vincenzo, figli di Giovanni Salvatore, per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dalle modalità mafiose. sono attualmente in corso delle perquisizioni nella provincia di trapani e in Lombardia.
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