Luigi Di Maio : “La Tav non si farà perchè lo vogliono le peggiori lobbies del Paese- Spavaldo Salvini: “La Tav si farà, vedrete…..”

Di maio Salvini

Ribatte pubblicamente a Salvini, il M5 s – avverte il vicepremier Luigi Di Maio —-fino a quando sarà al governo non approverà la Tav ” . Quella è un’opera “che vuole la peggiore lobby di questo Paese” ma, ricorda Di Maio, “il Movimento Cinque Stelle sta dall’altra parte”.

La Tav è a zero come cantieri, le peggiori lobbies di questo Paese vogliono che si inizi a fare e fino a quando quei signori che hanno sostenuto” l’opera, “Renzi, Berlusconi, stanno da una parte, il M5S sta dall’altra, quella delle opere utili”, aggiunge Di Maio. “Una nuova metro a Torino, una linea Roma-Pescara, Roma-Matera, una linea Tav Palermo-Catania, cioè dalla parte delle opere da fare”. “Quando quei signori dei grandi potentati economici, che hanno ridotto il Paese in queste condizioni, cominciano a tifare per un’opera inutile come la Torino-Lione, il M5S sta da un’altra parte, dalla parte del popolo italiano”, conclude il vicepremier del M5S.

SEA WATCH DIRETTA AL PORTO DI CATANIA:”OK” DI CONTE E SALVINI ALLA RIDISTRIBUZIONE TRA CATANIA E MESSINA

Risultati immagini per immagine di giuseppe conte

RESTA ADESSO L’INTERROGATIVO DELL’INDAGINE DELLA PROCURA CONTRO SALVINI E QUELLO DEL VOTO “OBBLIGATO”DEL SENATO A GARANZIA DI SALVINI DEL MOVIMENTO 5 STELLE.   PENA, CRISI DI GOVERNO

La Sea Watch ha ripreso la navigazione verso il porto di Catania. I maggiorenni saranno trasferiti a Messina.

Un comunicato del Viminale riferisce:  “E’ stato scelto questo porto – riferisce il Viminale  – perché sono presenti i centri di accoglienza per i minori. I maggiorenni saranno invece trasferiti all’hotspot di Messina“. Nelle prossime ore si inizierà la ridistribuzione dei profughi nei sei Paesi che hanno deciso di accogliere i rifugiati.  Da Catania fanno sapere come la Procura ha emesso dei “provvedimenti di nomina di tutore per ciascuno dei migranti non accompagnati a bordo della ONG al fine delle attività di tutela previste dalla disciplina interna e dalla normativa internazionale“. 

Pare un pò preoccupato il ministro Salvini con la ricerca dei senatori cinque stelle che lo dovrebbero sostenere e  conferma: “Accordo raggiunto con sei Paesi”  In mattinata il premier Conte ha annunciato di aver trovato l’accordo con sei Paesi per la ridistribuzione dei migranti. Intesa confermata anche qualche ora dopo da Matteo Salvini che si augura un’apertura di indagine contro la ONG nelle prossime ore. Intanto la nave è in viaggio verso Catania dove è previsto lo sbarco nelle prossime ore dei 47 migranti. .

Dopo aver fatto sbarcare i migranti, la ONG  ritornerà il prima possibile nel Mediterraneo. Prima di riprendere il viaggio la nave deve attendere il beneplacito della Procura etnea.        Nell’ipotesi di approfondire l’indagine  l’imbarcazione potrebbe rimanere bloccata in Italia per un pò di tempo

Mafia nigeriana: il centro di Mineo luogo preferito dai pusher spacciatori nigeriani- Arresti –

 

Immagine correlata

Un’operazione quella nel Cara di Mineo (nella foto )che ha condotti diversi soggetti malavitosi ad essere rinchiusi nelle carceri di Catania Bicocca, Siracusa, Messina e Bergamo. . Nelle abitazioni di alcuni indagati che sono associati con trafficanti libici, sono state sequestrate una mannaia e affilati  coltelli da cucina, dosi di marijuana e materiale per il confezionamento. Gli arrestati – tra cui tre donne – sono accusate di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata.

Gli inquirenti spiegano che “in Nigeria si sarebbe radicato un ampio sodalizio criminale, poi diffuso in diversi stati europei ed extraeuropei. Un nigeriano – ospite del Cara di Mineo – ha denunciato aggressioni e una rapina subita da parte di suoi connazionali ospiti della struttura. Gli investigatori sono riusciti a registrare un rituale di affiliazione e intercettato un episodio di violenza sessuale di gruppo ai danni di una nigeriana ospite del Cara.

Il centro di Mineo era il luogo preferito dei pusher nigeriani che spacciavano a Catania, Caltagirone e Caltanissetta. Al vertice della consorteria ci sarebbe stato William Ihugba, 31 anni, tra i fermati; il gruppo operante a Catania e provincia sarebbe stato guidato da Kingrney Ewiarion, 22 anni, anch’egli fermato. Tra gli altri indagati emerge la figura di Anthony Leonard Izedonmi, 28 anni, fermato in provincia di Bergamo, punto di collegamento con le altre cellule della confraternita in Italia.

Altri arresti :Michael Osokai, di 33 anni; Sunday Aghaulor, di 21; Stanley Williams, di 19; Famous Williams, di 23; Micheal Okorie, di 37; Monday Emmanuel, di 23, arrestato ad Augusta (Siracusa); Sundaj Aghie, di 28; Chukwuemera Ozoemena, di 27; Samuel Oniovosa, di 22; Fedelix Okowe, di 29. Le donne arrestate sono Beauty Eric e Juliet Benjamin, entrambe di 27 anni, e Osato Iyekekpolor, di 26.

Sulla vicenda il Ministro dell’Interno comunica che tra breve tempo la Cara di Mineo sarà chiuso perchè una struttura così grande è un’attrazione per la malavita”

Gregorio De Falco: dimostrazione vivente di come un uomo, un politico, deve saper vivere e rispettare la comunità mondiale

Risultati immagini per foto gregorio de falco

Gregorio De Falco interviene sulla vicenda dei migranti morti nel Canale di Sicilia , che ha infuocato la polemica contro il Ministro Salvini da sottoporre , secondo Orlando, come abbiamo già pubblicato, a “una sorta di processo di Norimberga per genocidio”.     “Mi intristisce quello che dice Salvini dopo l’ultima tragedia in mare, perché manca di umanità, è un cinico”.Gregorio De Falco, ex senatore dei Cinque Stelle espulso dal Movimento come ‘ribelle’ (in realtà in maniera antidemocratica) e ora passato al gruppo Misto. “Non so se ci sarà una Norimberga come dice Leoluca Orlando – spiega – ma un giudizio morale c’è comunque”.

Risultati immagini per foto di migranti su barcone

E’ vero, continua De Falco, “che statisticamente sono diminuiti gli sbarchi, ma sono aumentate di molto le morti, bisogna riflettere”. Per l’ex Comandante della Guardia Costiera, celebre per la telefonata a Schettino, e per il  vero funzionamento del sistema in Italia ,non sembra  che con la loro presenza in mare le Ong possano essere di ‘stimolo’ per far partire gli scafisti con a bordo i migranti, in realtà non sembra trovare riscontro nei fatti, almeno in base agli studi che abbiamo“.

Ma l’ex Ufficiale della Marina con questa affermazione fa capire la vera differenza che corre tra l’animo umano suo e quello del leader dei cinque stelle: “A Di Maio ricordo che noi abbiamo sempre detto ‘nessuno rimanga indietro’ e non abbiamo escluso da questo la povera gente o chi è naufrago“. Il capo politico dei Cinque Stelle ha puntato nelle scorse ore ha puntato il dito contro gli effetti perduranti del colonialismo in Africa, dicendo che “l’Europa ipocrita pensa agli effetti di cause che non ha mai affrontato“. Come dire che l’operato di Salvini e di Maio sono rivolti esclusivamente al consenso elettorale italiano e non ai valori cristiani invocati da Papa Francesco.

Queste le dichiarazioni rese da Gregorio De Falco alla Stampa.   Giù il cappello di fronte al pensiero di quest’uomo-eroe
Ancora una volta quest’uomo diventa sempre più la dimostrazione vivente di come un uomo, un politico, debba imparare a saper vivere e rispettare tutta la comunità, non limitata soltanto – come ricorda Papa Francesco puntualmente- a quella italiana. In fin dei conti anche Gesù era un profugo.

 

Leoluca Orlando: “Per la morte dei migranti si farà un secondo processo di Norimberga contro Salvini per genocidio

Risultati immagini per foto di leoluca orlando

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando accende una vibrata polemica sulla vicenda costata la vita a 117 migranti nel Canale di Sicilia soffermandosi sulla necessità di “sorta di secondo processo di Norimberga (quello che nel secondo dopo guerra vide i gerarchi nazisti alla sbarra per i crimini di guerra). «Continua un genocidio e direi al ministro Salvini: si farà un secondo processo di Norimberga e lui non potrà dire che non lo sapeva» ha detto Orlando, a margine della cerimonia in ricordo del magistrato Paolo Borsellino, in via D’Amelio, in cui è intervenuta anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. 

«Meglio morire che tornare in Libia» hanno raccontato gli unici tre su 120 che si sono salvati dal naufragio. Sono sotto choc, in ipotermia e traumatizzati e sono stati accolti a Lampedusa. Hanno raccontato delle «violenze e gli abusi» cui sono stati sottoposti in Libia. «Siamo rimasti tre ore in mare, sperando che qualcuno si accorgesse di noi», hanno detto ai soccorritori. I migranti a bordo del gommone naufragato non indossavano i giubbotti di salvataggio. Dei tre superstiti, due sono riusciti a salire sulla zattera gonfiabile lanciata in mare da un velivolo dell’Aeronautica e uno era in mare.

 

 

Terremoto: -Oggi Stato di emergenza, prime risorse, sospensione mutui,interventi nelle scuole Dov’era la Soprintendenza etnea’?

Risultati immagini per foto di riunione prefettura terremoto

Oggi il  Consiglio dei ministri  decreterà -come annunziato-  lo stato di emergenza e successivamente  l’ordinanza di protezione civile con cui verranno stanziati i primi fondi per far fronte all’emergenza sull’Etna. Lo affermano il premier Giuseppe Conte, da Roma, e i sue suoi vice, i ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio, in prefettura a Catania, a conclusione dei sopralluoghi nei comuni del catanese colpiti dal terremoto di magnitudo 4.8 nel giorno di Santo Stefano. : Il governo varerà il provvedimento che prevede la «sospensione dei mutui per tutte le persone che hanno avuto difficoltà», perché la priorità del governo, spiega, è «rendere quanto prima operativi gli interventi a favore della popolazione così duramente colpita». E per farlo, sottolinea il vicepremier, occorre «combattere la burocrazia»

Risultati immagini per immagine crolli terremotoetna

 

Disco rosso anche alla nave Open armys: “Porti chiusi”.. La Ong: “Salvini un giorno dovrà guardare gli occhi dei suoi figli……e vergognarsi…”

Immagine correlata

Ancora polemiche e dichiarazioni storiche oltre il rinnovo di aiuto e l’apertura dei “porti chiusi” in Italia per le navi delle Ong in cerca di uno sbarco sicuro. Dopo il disco rosso alla nave Open Arms, il ministro dell’Interno Matteo Salvini interviene anche sulla richiesta d’aiuto – rivolta all’Italia e ad altri paesi europei – arrivata stamane dalla nave Sea Watch 3 per un porto sicuro dove sbarcare i 33 migranti recuperati ieri a poca distanza dalle coste libiche. “Sea Watch 3 – dice il titolare del Viminale -, altra nave di un’altra Ong (bandiera olandese) chiede di portare in Italia decine di immigrati. La mia risposta non cambia: i porti italiani sono chiusi, stop al traffico di esseri umani!”.

 

Le condizioni meteo preoccupano però la Ong, che Lancia un nuovo appello: “Abbiamo pochi giorni di autonomia. Le condizioni meteo in peggioramento per Natale ci preoccupano. Ci auguriamo – spiega Sea Watch – che presto ci venga indicato un porto sicuro. Abbiamo soccorso 33 persone su un gommone in difficoltà. Le loro condizioni di salute sono buone, non ci sono, per ora, problemi medici. Ieri abbiamo inviato una richiesta di porto sicuro ma ad oggi ancora nessuna risposta”, continua la Ong, denunciando un “rimpallo di responsabilità” e sottolineando “l’urgenza di sbarcare per portare queste persone al sicuro e perché il diritto marittimo lo prevede”.

 

Risultati immagini per immagini di migranti in mare

La Open Arms,  non risparmia critiche al ministro Salvini: “I viveri stanno finendo, le coperte non bastano per tutti e fa molto freddo. Questa notte un ragazzo è stato portato a Lampedusa dalla Guardia Costiera italiana per una infezione cutanea aggressiva”, spiega che sta dirigendo la nave verso la Spagna dopo il diniego di ieri del ministro dell’Interno Matteo Salvini, sul quale “c’è poco da commentare, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità nei confronti della storia, lui un giorno deve avere il coraggio di guardare negli occhi i suoi figli  e provare vergogna,noi – rimarca la Ong – continueremo a fare il nostro lavoro e ad aiutare le persone in difficoltà”. La nave in rotta verso la Spagna resta in attesa “di un’altra nostra imbarcazione che dalla Spagna sta arrivando per portarci medicine, viveri e coperte”.

 

 

Disco verde alla manovra anche al Senato – Il Pd annuncia ricorso alla Corte Costituzionale- Si scoprono altre tasse per i cittadini

Risultati immagini per immagine delle tasse

Tra un fiume di contestazioni ed insulti la manovra è riuscita ad avere l’approvazione al Senato. Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre Palazzo Madama ha dato disco verde con 167 voti a favore. Sono stati 78 i contrari mentre 8 gli astenuti. Ora il testo è atteso nuovamente alla Camera prima di diventare legge. Polemiche in Aula con il PD che durante le dichiarazioni ha annunciato il ricorso alla Corte Costituzionale.

Adesso il Governo pone la questione di fiducia al Senato  con i deputati di Pd e Leu che hanno abbandonato la Commissione del bilancio sulla manovra. La protesta  è stata fatta  dopo che Daniele Pesco (M5S), presidente della Commissione, ha fatto sapere che probabilmente la commissione non avrebbe avuto il tempo necessario per analizzare tutti gli emendamenti.  Emma Bonino piange in Aula :  alcuni affermano che tale comportamento equivale ad una  sintesi di un iter politico travagliato e complicato.

 

Immagine correlata

 

Come previsto, il Senato si è riunito alle ore 17.00 con la presidente Casellati che ha immediatamente interrotto i lavori convocando i capigruppo per stabilire come procedere per l’analisi del testo della manovra.  Intanto il PD annuncia l’occupazione dell’Aula. Le critiche da parte dell’opposizione sono legate al fatto che la Commissione non ha discusso neanche un emendamento perchè il tempo a disposizione non consentiva l’esame o la lettura

Fedelissimo a sé stesso, il governo sembra tuttavia non curarsi delle proteste e andare avanti sostenuto  dalla maggioranza che gli ha consentito di passare in Senato e rispedire la manovra alla Camera per la terza lettura. “Siamo stanchi ma contenti” ha detto il vicepremier Matteo Salvini, poco prima del voto e “mi pare sia tutto pronto”, ha aggiunto, spiegando che i decreti su reddito di cittadinanza e pensioni saranno approvati “nei primi giorni di gennaio”

“Mafia sconfitta…Conticello può fare a meno della scorta..” Revocata la scorta all’imprenditore che in aula indicò pubblicamente gli estortori

Denunciò il pizzo, revocata scorta a imprenditore

Vincenzo Conticello dentro l’automobile blindata, dietro di lui gli uomini della scorta (Fotogramma)

Non sono più in pericolo e la mafia è stata sconfitta? Bene. Per festeggiare invito tutti il 27 dicembre alle 18 davanti all’antica focacceria San Francesco a Palermo”

A parlare così è l’imprenditore Vincenzo Conticello, l’ex titolare della storica focacceria San Francesco di Palermo, che anni fa denunciò pubblicamente gli estorsori del pizzo. Nell’udienza in aula indicò anche pubblicamente chi gli venne a chiedere il pizzo. Conticello ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione orale della scelta della revoca della scorta. “Ho richiesto al comandante del Nucleo scorte di Roma se avesse un documento da notificarmi in modo da sapere chi ringraziare per questa grande vittoria sulla mafia e per la responsabile scelta – denuncia Conticello -.

Immagine correlata

Mi ha detto di non aver alcun documento da notificarmi. Solamente una comunicazione verbale. Il 4 agosto scorso sempre in modo verbale, mi era stata già revocata la scorta a Palermo. Da quel momento ho più volte scritto e telefonato al ministro Salvini e al vice ministro dell’Interno Gaetti, ai questori e ai prefetti per richiedere un incontro. Nessuna risposta. Eppure quando decisi di denunciare i mafiosi della cosca del quartiere Kalsa di Palermo, lo Stato (oltre a rispondere immediatamente alle mie chiamate) mi chiese di compilare e firmare decine di carte”. Insomma l’imprenditore è rimasto solo….

PROBLEMA PENSIONI E QUOTA 100: L’UE VUOLE LA RETROMARCIA, CIOE’ L’ORROICA RIFORMA FORNERO CHE NESSUNO VUOLE IN ITALIA

Vertice stasera a palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i ministri Riccardo Fraccaro e Giovanni Tria, i sottosegretari Massimo Garavaglia e Laura Castelli. “Nessun braccio di ferro”, . La questione verrà affrontata”come sempre, con il dialogo e la mediazione”. Ma il problema vero per l’Europa  resta quota 100, o lo ‘smontaggio’ della riforma Fornero, più che il cosiddetto reddito di cittadinanza. . Un annuncio sull’esito del negoziato è atteso per lunedì. Il reddito di cittadinanza, se piace all’Italia che non piace alla Lega, come ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, politico ed amministratore di lunga esperienza, alla Commissione europea non dispiace, anzi. L’esecutivo guidato da Jean-Claude Juncker, ha assicurato il viceportavoce capo Alexander Winterstein, “ha sempre sostenuto l’introduzione di programmi di reddito minimo negli Stati membri, che è un elemento importante del pilastro sociale europeo”.

 

Il paradosso con l’ Ue si verifica sulla  “controriforma” delle pensioni  per il semplice motivo che la riforma Fornero piace all’Europa no all’Italia. Un modello importante, perché altri Paesi non hanno ancora fatto riforme simili  basta leggere l’opinione della Commissione sulla manovra rivista per ricordarsi che, per le autorità Ue, “le misure incluse nella manovra rivista per il 2019 indicano il rischio di fare marcia indietro rispetto alle riforme che l’Italia ha adottato in linea con le raccomandazioni specifiche per Paese”.  “Il Consiglio ha raccomandato che l’Italia riduca la quota delle pensioni di anzianità nella sua spesa pubblica per fare spazio ad altre spese sociali, la possibilità reintrodotta di pensionamento anticipato fa marcia indietro rispetto a passate riforme delle pensioni (cioè la riforma Fornero, ndr) che supportano la sostenibilità a lungo termine del considerevole debito pubblico italiano”. E la riforma “potrebbe avere anche un impatto negativo sull’offerta di lavoro, in un contesto in cui l’Italia è già al di sotto della media Ue per la partecipazione dei lavoratori più anziani (tra i 55 e i 64 anni di età) all’occupazione”. Più in generale, “la manovra rivista non prevede misure efficaci per porre rimedio alla fiacchezza della crescita potenziale del Paese, in particolare alla sua stagnazione della produttività, che dura da tempo”. Vedremo cosa avverrà adesso. Cancellare la riforma Fornero per gli italiani-non certo ovviamente per il sistema previdenziale – è per gli italiani una priorità assoluta