Prefettura comunica nuova sospensione del Sindaco. Pogliese:”Si dichiara stupito perchè la Corte Costituzionale ha sancito solo la natura cautelare e non sanzionatoria della sospensione”

 

Salvo Pogliese sospeso dalla carica di sindaco di Catania : "Aspetterò i chiarimenti prima di fare le opportune valutazioni" - la Repubblica
Il Sindaco di Catania Pogliese stupito della nota del Prefetto etneo

Dal Comune di Catania :

“Il segretario generale del Comune di Catania Rossana Manno ieri pomeriggio  ha notificato al sindaco Salvo Pogliese una nota del prefetto Maria Carmela Librizzi, con cui comunica che “…ha ripreso la sua efficacia il decreto prefettizio originario di sospensione del 24 luglio 2020 (emanato ai sensi della legge Severino) che si esaurirà decorsi 18 mesi complessivi, al netto del periodo di sospensione.

Contestualmente alla diffusione dell’avvenuta notifica del documento prefettizio, il sindaco Salvo Pogliese ha diffuso la seguente nota:

In maniera del tutto inaspettata mi ritrovo a commentare l’ennesimo atto che riporta indietro le lancette della mia esperienza da Sindaco.

Oggi pomeriggio ho ricevuto dal Prefetto una nota, in assenza di una ordinanza da parte del Tribunale, che mi comunica la sospensione dalla carica di Sindaco; il tutto con una interpretazione della normativa, a giudizio di illustri giuristi errata, in contrasto con la stessa ultima sentenza della Corte Costituzionale nei miei confronti, che ha sancito la “natura giuridica cautelare e non sanzionatoria della sospensione”.

La stessa legge Severino sarà sottoposta a referendum in primavera e ci sono numerosi disegni di legge per modificarla, dopo l’analoga vicenda che ha coinvolto per ultimo il sindaco del Pd di Reggio Calabria.

Ho lasciato un comodo seggio a Bruxelles e l’immunità parlamentare che mi avrebbe tutelato dall’applicazione della Severino, per servire la mia Città.

Astenendomi per sensibilità istituzionale dallo svolgimento delle funzioni di Sindaco, aspetterò i chiarimenti del caso prima di fare tutte le opportune valutazioni e assumere scelte consequenziali”.

 

Quirinale, fumata nera: 672 schede bianche Oggi, nuovamente, alle 15

 

Quirinale: dal quorum allo spoglio, come si elegge il Presidente - Politica  - ANSA

 

Un pour pourir di nomi , di Vip da Alberto Angela ad Amadeus a Silvio Berlusconi – che aveva giàritirato la candidatura ed Elisabetta Belloni. Sono questi alcuni dei nomi votati per il capo dello Stato. Nomi che hanno interrotto l’elenco di schede bianche.

Tra gli altri ci sono stati anche Antonio Tajani, Umberto Bossi, Paolo Maddalena, i deputati Antonio Tasso ed Ettore Rosato, Pierluigi Bersani e Antonio Martino. Voti anche per Bruno Vespa, il presidente della Camera, Roberto Fico. Un voto anche per Craxi, senza specificare il nome di battesimo, poi due per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e per Francesco Rutelli. Uscito anche il nome della ministra della Giustizia, Marta Cartabia e, per due volte, anche quello di Marco Cappato, impegnato nelle battaglie a favore dell’eutanasia.

Un voto anche per lo scrittore Mauro Corona, ospite della trasmissione ‘Cartabianca’ di Bianca Berlinguer, la stessa giornalista conduttrice e il giornalista Claudio Sabelli Fioretti, dallo spoglio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Votata anche la senatrice a vita Liliana Segre nel primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica che ha visto un voto anche per Pier Ferdinando Casini.

Il primo a essere chiamato alle 15 per votare Umberto Bossi, accompagnato in sedia a rotelle. Dopo di lui il deputato M5S Leonardo Penna, secondo di una lista di parlamentari che hanno chiesto di votare per primi per giustificati motivi.

Dopo i grandi elettori che hanno chiesto di poter anticipare il voto per l’elezione del presidente della Repubblica a causa di motivate ragioni di salute, sono stati chiamati i senatori a vita. Erano presenti e hanno votato Elena Cattaneo, Mario Monti, Liliana Segre e Renzo Piano. Assenti, invece, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano.

Metodo da definire. Dopo ore di vertici e trattative per la scelta del prossimo capo dello Stato ancora questa mattina i leader dei partiti si sono incontrati per definire la strategia da adottare nel corso delle prime votazioni mentre è andato avanti il confronto sui nomi dei candidati.

I due dati della giornata sono il movimentismo di Matteo Salvini e quello, non confermato però da fonti ufficiali, del premier Mario Draghi. “Finalmente a palazzo Chigi hanno capito che bisogna sporcarsi le mani”, sussurra in Transatlantico un big pentastellato della corrente pro-Draghi. In tutto questo si inserisce una nuova giornata di movimentismo anche per Enrico Letta che continua, instancabile, a lavorare alla mediazione per l’elezione del capo dello Stato.

Il segretario del Pd stamattina ha prima visto i leader del fronte progressista, Roberto Speranza e Giuseppe Conte, per confermare la scheda bianca alla prima chiama. Un contatto anche con il premier Conte che però non viene confermato ufficialmente. “Si è aperto un dialogo”. E infatti “i due leader stanno lavorando su delle ipotesi”. Poi lo stesso Letta conferma: “Ci vediamo domani”.

Napoli, farmaci dopanti senza autorizzazione: ingenti sequestri , perquisizioni e denunce alla Procura

 

 

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato circa 30.000 farmaci dopanti, provenienti dall’est Europa e sprovvisti di autorizzazione all’immissione in commercio in Italia, in quanto contenenti sostanze steroidee anabolizzanti vietate e pericolose per la salute.

Le operazioni sono state condotte dai finanzieri del Gruppo di Frattamaggiore i quali hanno notato, e seguito fino a Nocera Superiore (Salerno), una donna, una 37enne di Roccapiemonte (Salerno), che con fare circospetto caricava nella propria autovettura dei pacchi.

La successiva perquisizione dell’abitazione ha permesso di scoprire numerose confezioni di medicinali con effetti ipertrofici sulla muscolatura dell’assuntore, inseriti nella lista della World Anti-Doping Agency (WADA), in quanto steroidi androgeni anabolizzanti, quindi vietati per Legge.

Gli stessi avrebbero fruttato sul “mercato” guadagni per circa 150.000 euro.

Nel corso delle operazioni è stato identificato un secondo responsabile, un 39enne di Cava dei Tirreni, che tra l’altro aveva lanciato in un cortile adiacente all’abitazione diversi pacchi di medicinali, nel vano tentativo di liberarsene.

I due responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e detenzione di medicinali dopanti.

 

Controlli e denunce sul territorio: stop pure dei Carabinieri ad attività commerciali senza autorizzazione

 

Covid Napoli, controlli dei carabinieri in zona movida: 120 sanzioni -  Cronaca - quotidiano.net
Controlli dei Carabinieri nel palermitano

 

Controlli a tappeto a Palermo. È di cinque persone denunciate in stato di libertà per reati vari e numerose sanzioni amministrative irrogate il bilancio di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito dai Carabinieri di Palermo e articolato in più giorni nel quartiere di Brancaccio.

I militari della locale Stazione Carabinieri, con il supporto di personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri ‘Sicilia’ e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Villagrazia, sono stati impegnati in una serie di controlli alle attività commerciali e alla circolazione stradale. Nel corso delle attività un uomo, sottoposto agli arresti domiciliari, e la moglie sono stati denunciati per furto di energia elettrica mentre due persone, sorprese a bordo di un ciclomotore con una targa realizzata artigianalmente, sono state segnalate alla Procura per falso.

Un ragazzo inoltre, dopo essere stato controllato mentre era alla guida di uno scooter, è stato trovato in possesso di un modico quantitativo di stupefacenti e, nella circostanza, ha fornito generalità false ai militari nel tentativo di eludere il controllo.

I Carabinieri, con il supporto di personale specializzato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno, inoltre, contestato sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 50.000 euro a carico del responsabile di un centro scommesse poiché sorpreso ad esercitare l’attività in mancanza dei prescritti titoli di polizia. Il gestore di un circolo privato, infine, è stato sanzionato amministrativamente, con il supporto di personale della Polizia Municipale, poiché esercitava all’interno del locale (poi sottoposto a sequestro) un’attività di somministrazione di alimenti e bevande senza autorizzazione. Nelle attività su strada sono state controllate oltre 200 persone e 120 mezzi ed elevate 15 sanzioni per violazioni al codice della strada per un importo totale di diverse migliaia di euro.

 

 

Oggi il voto al Quirinale dopo le 15. Nessun nome certo finora. Riccardi e Casini già bruciati

Quirinale, ecco il "drive in" per fare votare i positivi al Covid

 

 

E’ il giorno delle elezioni al Quirinale con il primo voto del Parlamento in seduta comune, con il via previsto per le 15.   I nomi di Andrea Riccardi e  di Casini risultano già bruciati secondo le forze politiche.  Probabili fiumi di schede bianche. Dopo ore di vertici e trattative per la scelta del prossimo Presidente della Repubblica ancora questa mattina i leader dei partiti si incontreranno per definire la strategia da adottare nel corso delle prime votazioni mentre va avanti il confronto sui nomi dei candidati.

Causa il Covid vi saranno nuove regole sulle modalità di voto per i grandi elettori positivi

SOSPESI 38 MEDICI, CINQUECENTO POSIZIONI IN FASE DI VERIFICA A CATANIA -IL PRESIDENTE LA MANTIA: ” L’ORDINE NON E’ UN ORGANO INQUISITORIO ED INVESTIGATIVO”..

OBBLIGO VACCINALE PER I SANITARI

Visita otorinolaringoiatriche | Catania | Prof. Ignazio La Mantia
Archivi Sud Libertà: il prof Igo La Mantia

Il presidente La Mantia: «La situazione richiede grande cautela: non parliamo di medici no vax, su oltre 11mila operatori sanitari della provincia solo una decina si oppongono veramente alla vaccinazione, per la maggioranza si tratta di problemi burocratici»

CATANIA 

 L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania ha sospeso 38 medici che risulterebbero ancora non in regola con l’obbligo vaccinale, sollecitati nei giorni scorsi a mezzo pec per l’invio della certificazione di avvenuta vaccinazione.  Secondo la procedura stabilita dal Dpcm 17 dicembre 2021, il controllo sul rispetto dell’obbligatorietà (per gli operatori sanitari il completamento della terza dose entro il 15 dicembre) prima in capo all’Azienda sanitaria provinciale, è adesso demandato agli Ordini professionali territoriali:

«Gli accertamenti vengono svolti sulla base di elenchi forniti settimanalmente dal ministero della Salute – sottolinea Igo La Mantia, presidente dell’Ordine catanese – un lavoro lungo e molto complesso, che in queste settimane assorbe gran parte dell’attività degli uffici dell’Ordine. La situazione, infatti, richiede grande cautela, perché non si tratta esclusivamente di medici “no-vax”. Gli elenchi inviati contengono solo l’informazione “vaccino eseguito/vaccino non eseguito” e non tengono conto di tutte le altre possibili condizioni: esenzione o differimento, avvenuta malattia, prenotazione della vaccinazione, somministrazioni di vaccino all’estero. L’attività di istruttoria è stata avviata con l’invito a fornire entro 5 giorni la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione: per la stragrande maggioranza si parla di problemi burocratici e di mancate risposte. Ecco perché mi appello ai colleghi: guardate la posta elettronica certificata e rispondete entro i termini stabiliti dalla legge».

Le posizioni da verificare sono ancora centinaia: «Abbiamo al vaglio circa 500 nominativi – continua La Mantia – l’Ordine ha una funzione di garanzia rispetto alla professione e non può trasformarsi in organo di carattere inquisitorio e investigativo: non vogliamo assolutamente che si crei un clima di conflittualità fra i nostri colleghi, motivo per il quale stiamo procedendo con prudenza, monitorando caso per caso e accertando ogni singola posizione».

Petrolio “fantasma”: la Finanza disarticola un’organizzazione criminale che cedeva petrolio “in nero” nelle varie regioni

 

 

 

Siamo arrivati al contrabbando di petrolio E’ scattata così oggi alle prime ore del mattino l’operazione, condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, con il supporto di Reparti della Liguria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria, la quale ha disarticolato un’organizzazione criminale composta da un “broker astigiano” e da imprenditori romani, napoletani e calabresi che, allo stato delle emergenze investigative e fatte salve le successive valutazioni di merito, si è resa responsabile di aver fittiziamente esportato gasolio per autotrazione in realtà destinato ad essere ceduto “in nero” all’interno del territorio nazionale in totale evasione d’imposta.

Il contrabbando del prodotto petrolifero veniva realizzato mediante la costituzione di una società a responsabilità limitata fittizia (cartiera) utilizzata quale formale destinataria di prodotto petrolifero di proprietà di una società ubicata negli Emirati Arabi Uniti e stoccato presso il deposito doganale di Vado Ligure (SV).

La medesima  SRL provvedeva alla falsa esportazione presentando allo spedizioniere apposita documentazione che attestava la cessione via terra transitando dalla Croazia ad una società albanese (anch’essa inesistente), del prodotto estratto dal deposito doganale di Vado Ligure.

L’operazione doganale veniva chiusa tramite l’invio allo spedizioniere di documentazione artefatta la quale attestava la destinazione in Albania, passando dal “corridoio di Neum”, la striscia di terra lunga 9 km, territorio della Repubblica di Bosnia-Erzegovina, che separa in due parti il territorio della Repubblica di Croazia; territorio che per la particolare conformazione geografica e politica prevede peculiari procedure semplificate.

L’organizzazione criminale, per chiudere formalmente la bolletta doganale all’esportazione, non potendo presentare documenti attestanti l’effettiva uscita dal territorio UE del gasolio per autotrazione con visto rilasciato delle autorità doganali croate, e potendo presentare, a tale fine prove alternative, ha dichiarato che il prodotto petrolifero è transitato nel territorio di Neum senza essere stato oggetto di controlli doganali in uscita, consentendo così la definizione della procedura doganale.

In contemporanea con l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale disposti dall’Autorità Giudiziaria astigiana (4 ordinanze custodia cautelare in carcere, 3 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla P.G.) sono stati sottoposti a sequestro preventivo per equivalente 3 motrici, 3 rimorchi oltre a quote societarie ed un automezzo per un valore di € 180.000 pari all’accisa ed all’IVA evase nel corso di 6 spedizioni di prodotto.

L’operazione “Petrolio Fantasma” della Guardia di Finanza di Asti, condotta nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria astigiana, è significativa della costante e continua azione di polizia economico/finanziaria rivolta alla ricerca e repressione dei più gravi crimini di contrabbando e frode fiscale allo scopo di prevenire e contrastare l’evasione fiscale ed arginare l’inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità e tutelare la sana imprenditoria.

 

Quel Cavaliere che “unisce”-tanto massacrato da magistrati-“sostituti della legge”- riafferma il ruolo di “Capo dei capi”

 

Compleanno Putin, Berlusconi gli regala un copripiumino - Corriere.it
Una immagine d’eccezione. Berlusconi unisce la mani dei leader più potenti della Terra – Sud Libertà

 

 

DI      RAFFAELE    LANZA

 

La corsa al Quirinale in primo piano.  Il Cav  probabilmente è entrato in un’area di fuorigioco e sembrerebbe pronto a fare un passo indietro di fronte al pressing del leader della Lega e di Giorgia Meloni.  Troppi tentennamenti  sulla sua candidatura al Quirinale, il Pd con Letta ritiene Berlusconi un uomo “divisivo” e Conte con il Movimento non ci sta neppure tanto che Lega e Fdi  hanno diffuso una richiesta di incontro chiarificatore,  oggi a Roma con  una nuova  convocazione del  vertice di centrodestra 

Salvini che  vuol recitare  anche lui un ruolo di centralità ha sollecitato gli alleati  ad un nuovo incontro, avuto il benestare dal presidente di Forza Italia  che forse vuole forzare egualmente la sua candidatura al Colle puntando sullo scrutinio segreto e, quindi ,sui franchi tiratori della controparte.’

Se l’elezione del Presidente della Repubblica si fosse decisa con un referendum popolare, statene certi che il Cav Berlusconi  -uscito finora  quasi indenne dalla pioggia di frecce velenose inviategli ,da un quarto di secolo,da magistrati, francamente in gran parte faziosi e troppo opinionisti, sostituti della legge affermiamo noi, avrebbe avuto risultati storici e sbalorditivi. Certo il potere economico è determinante. E nessuno, almeno in Italia,(o pochissimi ma non della sua fama) può competere con una divinità monetaria di fama mondiale come Berlusconi  che ha riscosso clamorosi successi in America, al Parlamento, e in Russia con Putin      E’ innegabile..       

   Berlusconi sembra fatto di acciaio,oggi lo vediamo in Tv barcollante, invecchiato circondato dalle storiche ed onnipresenti guardie del corpo, ma  il tempo gli ha dato ragioni  rispetto alle “tesi” dei magistrati d’assalto e, se ha riportato a suo tempo una condanna definitiva per “aver omesso sei-sette milioni di euro” nella dichiarazione dei redditi”-bilancio Finimvest- che peso può avere- ci chiediamo – se poi il Cav ne ha pagati -non ricordiamo male-seicento o settecento milioni , risultando quindi il contribuente  ” tra i più importanti fiscalmente in Italia”?

Berlusconi è uscito in verità  da tempo dall’ingranaggio del potere economico, a lui interessa solo ed esclusivamente il potere politico, vizio comune – e spesso desiderio fatale- di  tanti capi politici italiani e del pianeta intero. Attuali e del passato.  Il  popolo,  abbiamo l’impressione, malgrado tutto, non ha pregiudizi politici nei confronti del Cav. ‘,inventore dell’abolizione della tassa di proprietà sulla prima casa, tantomeno di giustizia .    Perchè è innegabile – sia che si parteggi per la destra sia che si stia con la sinistra- che Berlusconi ha dato un prezioso contributo  all’Italia. Nel bene e nel male.

Le famose esclusive delle partite di calcio, Canale 5, personaggi famosi, trasmissioni prodotte con la genialità degli artisti migliori. E poi la produzione giornalistica d’eccellenza oltre che quella artistica.   E se questi appunti che scriviamo sono pure confermati da Rita Della Chiesa , figlia del generalissimo Carlo Alberto,che giudica pubblicamente il Cavaliere “una persona per bene” e non lo nasconde neppure, nella veste di Presidente della Repubblica non sarebbe affatto “una offesa alla Repubblica” come incautamente    detto da giuristi in cerca di pubblicità.      Se dunque il Cav. non fa il passo indietro      spererebbe negli amici “franchi tiratori” della controparte      La moralità del Cav  sui festini e le belle donne pagate profumatamente?    Su questo punto oggi il “Capo dei capi” è messo fuori gioco dal  nemico più spietato degli uomini ricchi: il tempo. 

Un altro spunto si registra ora, viene diffusa una  nota congiunta dei vertici del centrodestra: ”I leader della coalizione si sono sentiti oggi al telefono, è in programma per domani, a Roma, un vertice”, con l’assicurazione: ”Il clima è cordiale e il centrodestra avrà una posizione condivisa e unitaria in occasione delle elezioni del capo dello Stato”. 

Altro spunto ancora. Un altro comunicato dove emerge la figura di Salvini accanto ad  Arcore, Salvini eccolo presente, nella qualità di leader mediatore della Lega per annunciare di “aver contattato tutti i leader” (a partire da quelli della maggioranza che sostiene il governo Draghi) per avvisarli del vertice di centrodestra. 

 

Istituto Musicale Bellini di Catania , la statizzazione è realtà

 

mUNICIPIO
Il Municipio di Catania

CATANIA

Con l’attribuzione del massimo punteggio, la preposta Commissione del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, ha autorizzato la “Statizzazione” dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini, storico conservatorio dove si formano i talenti musicali di gran parte della Sicilia, un risultato atteso da anni che garantisce il rilancio su scala nazionale della nobile tradizione artistica catanese.

“Un fatto di straordinaria rilevanza per Catania –ha commentato il sindaco Salvo Pogliese che proietta – il mondo artistico-musicale della nostra città nel rilevante mondo dei conservatori statali, a tutela della giusta valorizzazione della professionalità dei docenti e l’impegno degli allievi. Un obiettivo a lungo inseguito anche dalle amministrazioni precedenti e raggiunto con il contributo dei tanti che si sono spesi per questo salto di qualità.

Una conclusione positiva di un processo che giunge a compimento dopo costanti interlocuzioni che ho avuto a Roma negli anni scorsi, anzitutto per salvaguardare il Conservatorio dopo gli incresciosi episodi di mala gestione, al fine ottenere il finanziamento necessario a proseguire l’attività, presupposto indispensabile per la tanta auspicata statizzazione. Insieme al Consiglio d’amministrazione e al consiglio Accademico, abbiamo sostenuto in ogni modo questo nuovo indirizzo fondato sulla razionalizzazione delle risorse e il buon governo, esaltando il valore della produzione e della ricerca artistica e musicale, valorizzando finalmente al meglio questa fucina di cultura e arte nel contesto siciliano e nazionale. Un segno molto positivo per Catania che accogliamo come auspicio per la ripresa della nostra comunità metropolitana per cui lavoriamo ogni giorno nonostante le pesanti eredità economico finanziarie”.

 Nelle prossime settimane, conclusa la trafila burocratica, il sindaco, con il presidente del Cda, firmeranno la convenzione con cui verrà sancita la statizzazione

I “Calzini” di Paolo Baldoni tra cinema muto e country music

DI    LUCILLA  CORIONI
Il 21 gennaio è il giorno del compleanno di Paolo Baldoni, nato nel 1961 a Mantova.
Parafrasando la serie televisiva americana “Resurrection”, lo potremmo magicamente definire un “ritornato”. Risorto dalle ceneri, seppur con successo tardivo, pareva una meteora. Invece no.
“Sono sempre stato Puerto Balù”, uscito il 21 dicembre scorso, è una casa a sette stanze che fanno respirare buon umore, poesia e bella musica. Realizzato con la complicità del collega Luca Bonaffini, l’album nasce e cresce a Mantova dentro le pareti rassicuranti di LS STUDIO, sotto l’attenta cura di Vittorio Magro e Alberto Grizzi (già produttori di Mario Marco Farinato e del laboratorio discografico “La settima nota”).
Ma c’è di più. Un singolo, allegro ed energico, intitolato “Calzini”, è ora videoclip.(Vedi sopra). Girato sempre negli studi di LS, con il marchio garante del geniale Maurizio Ferrandini (neo art director di LDP VISION).
“Usciremo contemporaneamente al Festival di Sanremo, per dargli una mano a distanza….” Spiega ironico il discografico Bonaffini.
La scenografia, i colori, il mondo, l’ambiente sanno di caldo.
I protagonisti, alcuni presenti nel CD, altri musicisti giunti per giocare al ruolo degli attori sprizzano simpatia da tutti i pori: mentre violini, chitarre folk ed elettriche, slide e cappelli rossi sfidano il tempo ricordandoci gli anni Settanta, la scena si trasforma in un tributo al grande Cinema Muto di Buster Keaton e co.
Si può ancora sognare, offrendo qualità, senza sentirsi stupidi.
Buon ennesimo ritorno, caro Balù Paolo Baldoni.
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Note artistiche
Paolo Baldoni, nato il 21 gennaio 1962 a Mantova, inizia fin da ragazzino a suonare la chitarra. Appassionato dei Beatles e di Bob Dylan, ben presto scopre i cantautori italiani e l’amore per la poesia e la letteratura.
Nel 1977 tra i banchi di scuola, incontra Luca Bonaffini che, avendo appena iniziato a suonare, cerca complicità negli amici più vicini. Paolo, adottandolo come creativo e vocalist, decide di fondare con lui la prima band, chiamandola ironicamente “Danger!” (pericolo). Ispirato dal fatto che Luca più che esecutore è autore, inizia a scrivere canzoni insieme a lui. Il sodalizio, confortato dalla loro amicizia, durerà fino al 1981, quando pubblicheranno la loro prima registrazione (solo su musicassetta e in pochissime copie).
Luca sceglierà di fare il cantautore di mestiere, Paolo preferirà farlo rimanere un fatto privato.
Dopo oltre trent’anni, finalmente Bonaffini lo convince a pubblicare alcune canzoni con la sua etichetta neonata. Nel 2013 Paolo esce con “Vivere e partecipare” e, senza tregua, nel 2015 pubblica “Dimenticanze”. Nel 2016 s’inventa una formula nuova, quella del laboratorio discografica e, ogni settimana per 21 settimane, pubblica un singolo. L’operazione, intitolata “Il sabato del Coraggio. Faccio ciò che voglio”, conterrà brani che Paolo riprenderà nei suoi album successivi