Intervento di Sergio Mattarella in occasione della “Giornata Internazionale della Donna”

 Palazzo del Quirinale, 08/03/2022-     Comunicato-

“Ringrazio Matilda De Angelis. Essere introdotto anche da La vie en rose è davvero suggestivo.

Rivolgo un saluto al Presidente del Senato, alla Vicepresidente della Camera, alle Ministre presenti, alle Vicepresidenti del Senato, alla Giudice della Corte di giustizia dell’Unione europea. E a tutti i presenti benvenuti al Quirinale.

Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda. Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi d’emergenza, che lasciano le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti.

E tante, troppe, sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime dell’insensatezza della guerra, vittime spesso di violenze brutali. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità, si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione.

Ringrazio molto Oksana Lyvin per la sua accorata e coraggiosa testimonianza.

La sua carriera artistica – la prima donna al mondo a dirigere a Bayreuth e la prima direttrice di una fondazione lirica italiana – è già di per sé un modello in un campo – quello della direzione musicale – abitualmente occupato da uomini. Oggi questa sua alta competenza musicale si fonde con l’impegno per il suo Paese vittima di una crudele e insensata invasione.

Grazie per le sue parole, grazie per il suo esempio.

Alle donne ucraine deve giungere il nostro sostegno.

Nel nostro Paese è presente da tempo – da molti anni – una integrata e apprezzata comunità ucraina. Il loro impegno professionale in tanti settori ci è di grande aiuto, fanno spesso parte delle nostre famiglie. Noi desideriamo esprimere loro riconoscenza e vicinanza in questi giorni così drammatici.

La nostra responsabilità di cittadini, di europei, ci chiama oggi a un impegno più forte per la pace, perché si ritirino le forze di occupazione e si fermino le armi, perché sia ripristinato il diritto internazionale e siano rispettate le sovranità nazionali.

L’indifferenza di fronte all’arbitrio, alla sopraffazione è uno dei mali peggiori. In gioco non c’è soltanto la già grande questione della libertà di un popolo, ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano.

Nelle immagini della disperazione dei giovani genitori del piccolo Kirill si esprime l’insensatezza della guerra, la crudeltà e il cinismo di questa aggressione del Governo della Federazione russa contro l’Ucraina.

Non è tollerabile – e non dovrebbe essere neppure concepibile – che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati; pretendendo che gli Stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni.

Va fermato – subito, con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà.

Opporsi – oggi – a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi; potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono, ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso.

*       *       *

Pensando al futuro – come è stato ricordato – il tema scelto quest’anno per l’8 marzo è riferito alle giovani donne, alla loro condizione, ai loro desideri e alle difficoltà che incontrano. Una condizione che, per molti versi, è comune a tutte le donne, ma che presenta anche peculiarità specifiche.

Ringrazio la Ministra Bonetti per le considerazioni svolte nel suo intervento.

Ringrazio Lucia Minetti e i musicisti che hanno reso più coinvolgente questo nostro 8 marzo. E la Rai per i filmati così densi di significato.

Matilda De Angelis, con la sua efficace conduzione, ci ha portato, attraverso le sue letture – e la ringrazio molto – in una sorta di viaggio nella condizione femminile dall’inizio del XX secolo a oggi. Nessuno può certo negare – come ha ben scritto Elena Loewental – che notevoli passi in avanti, verso l’effettiva parità, siano stati compiuti, grazie soprattutto all’impegno dei movimenti femministi.

Ma la soddisfazione per il cammino compiuto non può e non deve illudere sull’effettivo raggiungimento della parità, nei vari campi. Per essere credibili nel prospettare alle giovani donne un futuro migliore dobbiamo avere consapevolezza dei problemi che hanno nel presente e offrire loro maggiori opportunità.

Abbiamo ascoltato con grande interesse le testimonianze di Federica, Evelyn, Tania, Fabrizia, Giada. Le ringrazio molto. Dai loro racconti sul campo si delinea un quadro oggettivo della condizione femminile in Italia, fatto di luci e di ombre. E, in particolare, di un’esperienza lavorativa e umana positiva, ma gravata ancora da troppi impedimenti, pregiudizi, ostacoli.

Impedimenti, ostacoli e pregiudizi che abbiamo il dovere di individuare e rimuovere – insieme, uomini e donne – se vogliamo crescere dal punto di vista economico, culturale, sociale e da quello – non meno importante – della qualità della vita.

In Italia le giovani donne investono di più dei loro coetanei maschi in formazione. Il tasso di conseguimento della laurea evidenzia un risultato nettamente migliore delle studentesse: 42,7% tra le donne, 29,2% tra gli uomini. Le donne, le nostre giovani donne, sono una risorsa preziosa.

Ma se allarghiamo lo sguardo oltre i nostri confini, scopriamo con rammarico che le donne laureate in Italia sono di dodici punti sotto la media dei Paesi dell’Unione Europea. Sappiamo anche che l’Italia presenta un basso tasso di occupazione tra le giovani donne sotto i trent’anni. La percentuale di occupate tra di loro è trenta punti sotto la media dei Paesi dell’Unione.

Troppo elevata nel nostro Paese anche la quota tra le giovani fino a 34 anni che non studiano e non lavorano: oltre il 29% delle italiane a fronte di una media europea del 18%. Si tratta, in molti casi, della difficoltà concreta di conciliare il lavoro con gli impegni familiari.

Scoprire che una mamma italiana su cinque, a due anni dalla nascita del figlio, decide di lasciare il lavoro è una sconfitta per tutta la società italiana, alle prese peraltro con un grave declino demografico.

Lo Stato, le istituzioni centrali e quelle delle autonomie devono impegnarsi su questo versante.

In particolare, sviluppando una rete di Welfare efficiente e capillare, capace di rimuovere il più possibile dalle spalle delle donne il peso per l’assistenza familiare ai figli e agli anziani. E lavorando per rimuovere quegli ostacoli concreti che scoraggiano e tengono lontane le giovani donne dai percorsi di formazione. Perché formazione professionale, studio, specializzazione, aumento della cultura, rappresentano una leva fondamentale per trovare occupazione e per uscire da una condizione di marginalità e di subalternità.

Le giovani donne rappresentano un grande potenziale di crescita economica, sociale, civile.

È un diritto costituzionale delle nostre concittadine poter partecipare allo sviluppo del nostro Paese in modo pieno ed efficace.

La Repubblica non può sopportare che questo diritto venga meno per una parte così importante della propria società.

Se alla politica spetta il compito di abbattere gli ostacoli per una completa realizzazione dei loro progetti di vita, alle giovani donne va chiesto di superare scoraggiamenti e di intraprendere, con determinazione, la via dello studio, delle università, della specializzazione, della formazione professionale.

Non è compatibile con la nostra civiltà che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne.

Non dobbiamo più consentire che nei colloqui di lavoro si chieda alla donna e soltanto a essa: “Sei sposata? Hai figli? Hai intenzione di averne?”, collegando – come sappiamo – alla risposta positiva un handicap per l’occupazione.

Non possiamo più accettare che le donne vivano nel timore di violenze. Siano esse sotto la forma della brutale aggressione fisica – per strada, nei luoghi di lavoro e di svago, in famiglia – o siano sotto quelle, sovente larvate, ma sempre gravi, di pressioni psicologiche, di veri e propri ricatti.

Sono temi, questi, che chiamano alla comune responsabilità dell’intera società italiana: tutti, donne e uomini.

Le giovani donne immaginano la loro vita in modo assai diverso, e certamente più libero, rispetto alle donne di cinquant’anni addietro.

Hanno tanti esempi positivi cui ispirarsi. Donne straordinarie che si fanno avanti nella ricerca, che si affermano nelle professioni. Imprese, tutte al femminile, che emergono in settori innovativi e che sono all’avanguardia per sostenibilità e qualità del lavoro. Donne protagoniste nei vari ambiti dell’arte e della cultura, grazie al talento e alla creatività.

Hanno molteplici risorse, le giovani donne. Dispongono di saperi e linguaggi nuovi, di strumenti di comunicazione e di espressione di straordinaria potenza. Vogliono investire la loro originalità e, con piena ragione, chiedono spazio. Uno spazio che non sempre, come abbiamo visto e sentito, viene loro riconosciuto.

Anche questo è un impegno che la società nel suo insieme deve assumere.

La crescita della presenza protagonista femminile in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica, sociale, è una condizione per lo sviluppo – migliore e stabile – del nostro Paese.

Questa Giornata, l’8 marzo, rappresenta uno sprone. Per tutte le donne, certamente. Lo è anche per l’intera Italia che vuol diventare migliore.

Buon 8 marzo a tutte. E alla nostra Italia! E all’Europa!  ”

 

NAPOLI: INFUOCATA SEDUTA CONSILIARE, “CONFUSIONE ORGANIZZATIVA NEL COMUNE E DEBITI FUORI BILANCIO ATTESTATI DAI DIRIGENTI DELL’ENTE..”

Piazza del Municipio a Napoli: storia, come arrivare
Il Municipio di Napoli

NAPOLI

Presieduta da Flavia Sorrentino e poi da Vincenza Amato, l’Aula Comunale napoletana  ha approvato le altre sette delibere all’ordine dei lavori. Approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari che impegna l’Amministrazione a prevedere l’istituzione sul territorio, in sinergia con la Regione Campania e le Asl territoriali, di punti sanitari per l’effettuazione di tamponi molecolari gratuiti.  Questo il Comunicato con il commento connesso che Sud Libertà pubblica:

 

L’assessore Baretta ha illustrato la deliberazione 562 relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio connessi alla gestione del patrimonio comunale, manifestatisi dal 1° gennaio al 31 ottobre 2021. Debiti, ha spiegato l’assessore, causati da una insufficiente dotazione finanziaria attribuita negli anni precedenti ai Servizi competenti e da una confusione organizzativa che è intenzione dell’Amministrazione contrastare con l’approvazione di un nuovo piano di recupero del disavanzo, con il riordino organizzativo degli uffici e una più efficiente gestione del personale. Sul tema è intervenuto Catello Maresca per evidenziare ancora che i debiti fuori bilancio sono il segnale più evidente della incapacità organizzativa di una Amministrazione.

Ha annunciato il voto contrario del suo gruppo alla delibera, un gesto simbolico per segnalare che il patrimonio è un’altra emergenza da affrontare, a partire dalla necessità di avere contezza della situazione delle occupazioni, in particolare di quelle senza titolo. Per queste ragioni, ha aggiunto, occorre rifare le graduatorie, ferme ormai al 1995, per rispondere in maniera adeguata alle attese dei cittadini e alle richieste di razionalizzazione del Governo. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente. Baretta ha poi illustrato la deliberazione 566, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1° settembre al 31 ottobre 2021. Si tratta di debiti per sentenze, ha chiarito, per un ammontare di oltre tre milioni di euro. Particolari criticità provengono dal contenzioso connesso alle contravvenzioni al Codice della strada e al risarcimento dei danni causati dalla mancata manutenzione stradale, che rappresentano il 78 per cento dei debiti oggetto del riconoscimento.

Nel dibattito il consigliere Sergio D’Angelo ha formulato una raccomandazione sul tema dei debiti fuori bilancio, chiedendo di avvalersi del Servizio Ispettivo e del suo parere per valutare le responsabilità dei dirigenti che attestano debiti fuori bilancio. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente.

L’assessore Baretta ha poi illustrato la deliberazione 567, riguardante la relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Napoli alla data del 31 dicembre 2020. Si tratta di vari provvedimenti dei quali l’attuale Amministrazione ha preso atto, ha chiarito, annunciando per il futuro la volontà di approvare un nuovo piano di razionalizzazione ed efficientamento delle società partecipate. Catello Maresca ha annunciato l’astensione del suo gruppo in virtù dell’impegno dell’Amministrazione di voler riformare la governance delle partecipate. È auspicabile, ha detto, il coinvolgimento di tutte le forze politiche in questo processo di riforma. Nino Simeone è intervenuto sulla vicenda dell’alienazione delle quote della società Citysightseeing Napoli da parte della Azienda Napoletana Mobilità, la cui procedura – si legge nel testo della delibera – risulta allo stato sospesa in quanto l’Anm asserisce che l’avvento della pandemia ha alterato gli scenari del mercato in cui CitySightseeing Napoli opera, rendendo di fatto superate le conclusioni della perizia di stima del valore della partecipazione, che erano fondate su presupposti di redditività del business oggi non più realistici per un’azienda che opera nel campo della mobilità di matrice turistica.

Qual è la mission del Comune e dell’Anm in questa azienda – ha chiesto – e di chi è la responsabilità di questa perdita di valore? Al di là delle valutazioni politiche che portarono, tra 2017 e 2018, alla scelta di alienare queste quote, è necessario riflettere sulle corresponsabilità gestionali in questa vicenda. Sergio D’Angelo ha ricordato che l’Amministrazione ha l’obbligo di dismettere tutte le partecipazioni non strategiche per razionalizzare i costi; bisogna capire se la stima dell’Anm e le sue argomentazioni sul valore dell’azienda siano sufficientemente solide per rinviarne l’alienazione e se non sia il caso di tener conto, in questa ricognizione, anche dell’incidenza della liquidazione dell’Arin, certamente non neutra da questo punto di vista. Dopo una breve replica dell’assessore Baretta, Simeone ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera ma ha chiesto agli assessori competenti di verificare quanto da lui evidenziato. Quale beneficio ottengono il Comune e l’Anm da una partecipazione societaria che non dà nessun riscontro? C’è il dovere politico, ha affermato, di risolvere il problema, che pone anche temi di concorrenza sleale nei confronti di altri operatori. La delibera è stata approvata a maggioranza con l’astensione di Lange, Bassolino, Clemente e Cecere e il voto contrario del gruppo Maresca e di Palumbo. L’assessore Mancuso ha illustrato la deliberazione 561, relativa alla variazione di bilancio per la realizzazione, finanziata dalla Regione Campania, di un impianto di compostaggio con recupero di biometano nell’area del depuratore di Napoli Est in via De Roberto. Mancuso ha spiegato che, essendo aumentato del 30 per cento il costo delle materie prime per la realizzazione del progetto definitivo, è necessaria una variazione per l’appostamento delle somme, per poi procedere con il bando di gara per la realizzazione del progetto. Rosario Palumbo ha annunciato il suo voto contrario alla delibera, sottolineando che è necessario coinvolgere maggiormente i territori per le scelte che andranno fatte e vigilare sulla salubrità e sulla vivibilità dell’area, anche scegliendo quali forme compensative saranno riconosciute alla comunità. Luigi Carbone ha ribadito che non bisogna perdere di vista le economie di gara per il ristoro ai territori, prevedendo aree di svago e progetti di bioedilizia per restituire bellezza a un territorio già troppo compromesso. Sono urgenti, poi, azioni di mediazione culturale, coinvolgendo le scuole e i comitati per innescare processi virtuosi per lo smaltimento dei rifiuti e la tenuta sociale del territorio. Nella replica, l’assessore Mancuso ha chiarito il progetto prevede l’apertura di una sede per il comitato civico di controllo sul funzionamento e sull’impatto dell’impianto, nonché misure di ristoro come un parco pubblico. Rosario Palumbo ha confermato il suo voto contrario alla delibera ma ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione per assicurare forme di ristoro alla comunità. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con la contrarietà del gruppo Maresca e dei consiglieri Palumbo e Guangi. Emanuela Ferrante, assessora allo Sport, ha illustrato la deliberazione 571, relativa a una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’utilizzo dei fondi stanziati dalla Città Metropolitana – pari a 244mila euro – per l’organizzazione della tappa napoletana del Giro d’Italia 2022, in programma il 14 maggio.

Il percorso partirà da Napoli per poi proseguire nell’area flegrea e ritornare a Napoli, che sarà capofila delle città coinvolte nella convenzione con gli organizzatori della manifestazione. Si tratta di un’occasione importante per promuovere l’immagine del territorio cittadino nel mondo, ha precisato l’assessora. Gennaro Acampora ha sottolineato la grande visibilità mondiale che in tale occasione avrà Napoli e l’urgenza di concentrarsi prevalentemente sulla manutenzione delle strade e sulla logistica, per garantire la sicurezza e la viabilità. Nei prossimi anni, ha aggiunto, lo sport deve essere centrale per la città; sarà necessario restituire dignità alle strutture sportive, soprattutto quelle in cui si svolgono attività “di prossimità”. Per Ciro Borriello la tappa sarà un’occasione fantastica per rendere visibili luoghi meravigliosi della città e dell’area metropolitana. Ha proposto per il futuro una tappa fissa del Giro a Napoli, ritenendo una buona prassi proporre l’immagine della città attraverso gli eventi sportivi.

Alessandra Clemente ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera, aggiungendo che far vivere lo sport all’interno della nostra comunità è un grande asse strategico per l’immagine, per la promozione e lo sviluppo economico delle attività produttive della città. Catello Maresca ha auspicato un voto unanime alla delibera e ha chiesto all’assessora di vigilare sulla correttezza della spesa dei fondi destinati alla realizzazione della tappa, soprattutto per la manutenzione delle strade. È necessario, ha aggiunto, investire nella cura degli impianti sportivi e dei circoli sportivi cittadini, suggerendo di coinvolgere il Coni per riorganizzare il settore sportivo in città. Ha concluso evidenziando l’importanza di restituire dignità alle palestre delle scuole, per consentirne l’uso non solo agli studenti ma anche agli esterni. Su questo punto l’assessora Ferrante ha annunciato l’intenzione di procedere a protocolli d’intesa con i dirigenti scolastici per l’uso pomeridiano delle strutture. Dopo la replica dell’assessora, la delibera è stata approvata all’unanimità.

La deliberazione 543, concernente il riconoscimento e il finanziamento del debito fuori bilancio per i lavori di somma urgenza eseguiti in via Cassano è stata illustrata dall’assessore Cosenza e approvata a maggioranza con l’astensione dei consiglieri Lange, Bassolino, Guangi e Bianca Maria D’Angelo. Cosenza ha illustrato anche l’ultima deliberazione all’ordine dei lavori, la 576, riguardante una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’acquisizione delle risorse erogate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per iniziative di Mobility Management.

Si tratta, ha spiegato l’assessore, di 1.400.000 euro per la realizzazione di una progettazione già operativa per incentivare piani e soluzioni per gli spostamenti casa-lavoro, al fine di migliore l’impatto sull’ambiente e sulla mobilità. Sull’argomento è intervenuto il consigliere Luigi Carbone, il quale ha chiesto che i fondi siano in parte destinati al ristoro alle aziende che hanno sviluppato piani di efficientamento della mobilità e ha evidenziato l’importanza di impiegare eventuali economie residue per forme di co-progettazione nel bike sharing o nel car sharing. La delibera è stata approvata all’unanimità. Prima di terminare, l’assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari. Il documento, ha spiegato Alessandra Clemente, prima firmataria dell’atto, intende impegnare l’Amministrazione a richiedere agli organi competenti l’istituzione sul territorio cittadino di punti per la somministrazione gratuita di tamponi molecolari: si tratterebbe di una risposta ai disagi anche economici che tanti cittadini stanno vivendo in questo momento. 

Scelti dalla Regione Sicilia tredici progetti per la campagna vinicola

 

Immagine Sud Libertà di vendemmia

 

Approvata la graduatoria provvisoria relativa al bando OCM Vino per la Misura “Promozione sui Mercati dei Paesi Terzi – progetti regionali campagna 2021/22″. L a Regione siciliana informa che” i tredici progetti regionali presentati per la campagna 2021/2022 sono risultati ammissibili. I primi 10 hanno trovato copertura finanziaria per un importo complessivo pari a oltre 6,3 milioni di euro.” Con il contributo di questa misura le aziende vinicole potranno così avviare, con una contribuzione variabile tra il 40 ed il 50 per cento, le azioni promozionali programmate nei Paesi terzi. 
«L’obiettivo del bando è quello di aumentare la competitività dei vini siciliani nei paesi extraeuropei. Il nostro eccellente settore vitivinicolo, attraverso il posizionamento sui mercati esteri, può per certo incoraggiare la ripresa economica della Sicilia – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla – Il connubio tra qualità e il brand Sicilia, quest’ultimo sempre più attrattivo a livello mondiale, può garantire la crescita e lo sviluppo delle imprese del settore».
L’OCM vino per paesi terzi assegna dei contributi per le spese relative alla promozione del vino all’estero, come la partecipazione a fiere, la degustazione nei ristoranti o la semplice pubblicità. La promozione riguarda i vini regionali confezionati con denominazione di origine protetta e IGP, vini ad indicazione geografica protetta, spumanti di qualità e aromatici e  vini con l’indicazione della varietà.

Napoli in piazza domani sabato 16 ottobre alla manifestazione “Mai più fascismi”

Vietata la manifestazione di Forza Nuova. Raggi: A Roma non c'è spazio per  i fascisti

NAPOLI

Napoli, medaglia d’oro al valor militare per essere stata – con le Quattro giornate – la prima città in Europa ad essersi liberata con le proprie mani ed il proprio sangue dall’occupazione nazifascista, parteciperà ufficialmente- informa un Comunicato stampa della giunta comunale -alla manifestazione nazionale promossa dalle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil per sabato 16 ottobre.

” Di quell’appuntamento condividiamo l’immediatezza della risposta all’aggressione squadrista alla sede della CGIL nazionale, l’obiettivo irrinunciabile sintetizzato in “Mai più fascismi”, la necessità di risposte urgenti e puntuali su lavoro, partecipazione, democrazia. Siamo certi, con questa nostra presenza, di rappresentare la città di Napoli a pochi giorni dal passaggio delle chiavi al nuovo Sindaco, Gaetano Manfredi.” Afferma l’ assessore Enrico Panini che rappresenterà l’Amministrazione a Roma

Venerdì, 17 Settimana europea della mobilità sostenibile, programma al Comune di Messina

 

Venerdì 17, alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa in Piazza Unione Europea, – informa il Comune di Messina – saranno illustrati gli eventi della Settimana Europea della Mobilità, organizzati in città da ATM e Comune di Messina. Il programma prevede convegni, manifestazioni ed altre iniziative incentrate sulla promozione della mobilità sostenibile. Alla conferenza saranno presenti il Sindaco Cateno De Luca; l’Assessore alla Mobilità Salvatore Mondello; il Presidente di ATM S.p.A. Giuseppe Campagna; Raffaele Pelillo, Vice Presidente della commissione mondiale FIA dedicata alle energie del futuro (ENECC) e Presidente della Commissione ACI Sport per le Energie Rinnovabili; e il Commissario per l’emergenza Covid-19 Alberto Firenze.
La novità più importante è la nascita della nuova applicazione ATM MovUp che permetterà di avere informazioni in tempo reale sui mezzi, acquistare biglietti e abbonamenti per autobus e tram e di gestire le soste nei parcheggi e nella ZTL. L’applicazione consentirà anche l’accesso all’evento e-motor show di Messina, la prima competizione per smart elettriche organizzata in Sicilia, che si svolgerà a Messina il 22, 23 e 24 ottobre, con la partecipazione di Giancarlo Fisichella, testimonial dell’evento.

Alla conferenza stampa, cui parteciperà anche Fisichella in collegamento dalla pista, sarà possibile ammirare dal vivo alcune della auto in competizione, tra cui la Smart targata ATM che ha già debuttato durante la gara svoltasi questo fine settimana a Varano (MI). Tra le attività previste durante la Settimana della Mobilità non mancheranno i momenti dedicati al confronto e alla riflessione per ripensare il futuro della città con la presentazione del nuovo progetto per la linea tramviaria, la presentazione del PUMS e il dibattito sull’Area dello Stretto.

Messaggio di Mattarella all’UE per la pace, lo sviluppo, l’occupazione, la stabilità e l’integrazione europea

Società: Mattarella, "rafforzare i valori dell'umanità attraverso dialogo,  tolleranza e pacifica convivenza tra i popoli" | AgenSIR

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato all’Amministratore Delegato e Managing Partner di The European House – Ambrosetti, Valerio De Molli, il seguente messaggio che qui pubblichiamo per il grande interesse che esso riveste nell’ambito della pace, dello sviluppo, dell’occupazione giovanile e della stabilità europea. Eccolo:
«L’Unione Europea ha dimostrato, di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze sul piano economico e sociale, una capacità di reazione efficace e tempestiva.
Le azioni intraprese, sia sul terreno delle campagne di vaccinazione sia sul terreno del sostegno alle crisi sociali e alla ripresa economica, confermano la bontà delle scelte effettuate in direzione di una sovranità condivisa a livello continentale. La integrazione europea consente di giocare a livello internazionale sul piano economico una massa critica a tutto vantaggio dei popoli europei.
Le risorse pubbliche messe in campo sono imponenti, tali da creare, con i suoi programmi di innovazione, una cornice favorevole agli investimenti privati che sono attesi per alimentare una fase ancora più positiva di rilancio. Le previsioni, per l’Italia, guardano, nel 2021 ad una crescita del Pil pari al 6% e nel 2022 al 4,4%, al quinto posto tra i Paesi del G20, con un incremento a due cifre della produzione industriale.
La forte volontà politica, che è stata all’origine delle scelte proposte dalla Commissione Europea e sostenute dalla approvazione del Parlamento Europeo, ha consentito di superare le diverse sensibilità presenti nell’Unione e di dar vita a una dimensione operativa senza precedenti che costituisce una vera e propria svolta.
Una dimensione che deve trovare ora collocazione nell’ambito del Trattato che, dopo la riflessione della Conferenza sul futuro dell’Europa, dovrà sostituire quello di Lisbona.
Analogo impegno deve riguardare ora il contributo dell’Unione Europea alla causa della pace, dello sviluppo, della sicurezza e della stabilità internazionale. La globalizzazione dei mercati importa che avvenga contemporaneamente alla diffusione dei diritti, per il raggiungimento della piena dignità delle persone in ogni angolo del mondo. Di qui la necessità di una politica estera e di sicurezza comune.
È materia in cui la Ue si è mossa, sin qui, troppo timidamente e che rappresenta, al contrario, la naturale continuazione di quella sovranità condivisa destinata anche a garantire, ai cittadini europei, la prosecuzione di una esperienza di crescita e progresso che non ha eguali. L’Europa non può permettersi di essere assente da scenari ed eventi le cui conseguenze si ribaltano sui Paesi che la compongono e dalla definizione delle regole che presiedono alle relazioni internazionali.
Invio auguri di buon lavoro ai partecipanti, con l’auspicio che i protagonisti della vita economica e finanziaria sappiano cogliere l’opportunità di contribuire a una fase di nuovo consolidamento del progetto europeo».

 

Numeri “interessanti” sulla “quantita” dell’attività politica del consiglio comunale di Catania

Foto Ufficio Stampa Comune Catania
vincitore

Numeri interessanti al Comune . Un comunicato informa : “34 sedute di consiglio comunale svolte, 54 proposte di delibere approvate, 19 mozioni e 3 ordini del giorno positivamente esitati, 13 interrogazioni trattate in aula. Sono i numeri dell’attività del consiglio comunale di Catania, presieduto da Giuseppe Castiglione che insieme ad alcuni capigruppo consiliari ha illustrato pubblicamente il resoconto dei lavori del Senato cittadino, da gennaio a oggi, vigilia della breve pausa estiva. 

“Non esito a definire straordinari questi risultati, ha detto Castiglione, perché rispecchiano fedelmente un’attività proficua, con tante delibere proposte dall’Amministrazione ma anche di iniziative consiliari, che sono state esaminate e, dopo opportune valutazioni, approvate, con senso di responsabilità dal consiglio, nell’interesse della città”. Castiglione ha evidenziato “lo spirito di collaborazione del consiglio, con la Giunta e tra gli schieramenti politici, nel rispetto dei ruoli, ma tutti consapevoli del momento difficile che vive la città, sia per il dissesto finanziario  sia per la pandemia”. 

All’incontro hanno partecipato anche i capigruppo Daniele Bottino, Santo Russo, Santi Bosco, Luca Sangiorgio, Sebastiano Anastasi, Giovanni Grasso e Paola Parisi che hanno tutti evidenziato sia il grande impegno del presidente Castiglione sia quello dei dipendenti del consiglio comunale, per garantire efficienza e funzionalità al civico consesso.  

Tra le 54 delibere approvate dal consiglio, una trentina di debiti fuori bilancio che attendevano da diversi anni di essere adottate, l’affidamento esterno di alcuni servizi per la gestione dei musei, il nuovo statuto di Amts, frutto della fusione tra Amt e Sostare e altri provvedimenti utili a consolidare l’azione di risanamento finanziario. 

Poiché il documento ha quasi completato l’esame delle commissioni consiliari di merito, Castiglione, ha anche annunciato che a breve arriverà, all’esame del civico consesso, il nuovo regolamento del consiglio comunale, per sostituire quello ormai inadeguato, risalente a quasi venti anni fa.. 

Infine, la presidenza del consiglio comunale ha diffuso l’elenco con presenze dei consiglieri alle sedute consiliari. Al primo posto, con l’en plein di partecipazione alle 34 riunioni, comprese quelle di prosecuzione del civico consesso, i consiglieri Sebastiano Anastasi, Alessandro Campisi, Santo Russo e Angelo Scuderi. 

 

 

Messina, rilevate criticità nel torrente Papardo

 

Messina. Torrente Papardo, dalla Regione 220mila euro per il progetto  esecutivo | l'Eco del Sud

Archivi Sud Libertà

 

Il Comune di Messina ha emesso il Comunicato che appresso pubblichiamo: 

La III Commissione consiliare, presieduta dal Consigliere comunale Giovanni Scavello, facendo seguito alla seduta dello scorso 14 aprile, è tornata ad affrontare le criticità che si registrano nel torrente Papardo, in località c/da Carcarazza, audendo il Presidente della VI Municipalità, Maurizio Mangraviti, che da anni ormai attenziona le problematiche della zona, il geom. Rodilosso del Dipartimento della Protezione Civile e Fabrizio Mancuso in rappresentanza dei residenti.
Il Presidente Mangraviti ha avuto modo di evidenziare, in primo luogo, le condizioni di pericolo in cui versa l’alveo del torrente, che è privo di copertura e viene utilizzato, di fatto, dai residenti della zona come viabilità per l’accesso alle proprie residenze. Il Presidente della VI Municipalità, unitamente al rappresentante dei residenti Mancuso, ha inoltre evidenziato che l’alveo è ingombro da rifiuti e vegetazione che ostacolano il regolare deflusso delle acque meteoriche e che inoltre, nell’ultimo mese, hanno provocato il divampare di incendi nella zona.

Il geom. Rodilosso ha riferito ai presenti che, con riferimento alla zona di interesse della Commissione, esiste la progettazione in fase esecutiva della copertura e della regimentazione delle acque e sistemazione della viabilità, ma che, tuttavia, l’iter realizzativo è ancora lungo e non suscettibile di dare risposte a breve alle criticità segnalate. Appreso tale stato di cose, la Commissione si è determinata nel sollecitare tutti i competenti organi comunali e regionali al fine di trovare soluzioni per eliminare la pericolosità dello stato dei luoghi, alla luce di quanto emerso dai lavori d’Aula. E’ emerso dal dibattito infatti che le problematiche di che trattasi non interessano solo i residenti, ma rappresentano una grave fonte di pericolo per alcune infrastrutture pubbliche quali l’Ospedale Papardo, il Polo CNR ed il campo di rugby Arturo Sciavicco che sono posti a valle del tratto in argomento.

Fogna a cielo aperto sul Torrente Papardo. FOTO - Tempo Stretto - Ultime  notizie da Messina e Reggio Calabria

Messina, “Non ci saranno più I “lebbrosari” dove vivono duemila nuclei familiari e ottomila persone”Parola di Sindaco

Nelle baraccopoli di Messina si vive sette anni in meno - Gazzetta del Sud

Le baracche -“lebbrosari”-  saranno un ricordo con i finanziamenti per cinque progetti a Messina- Archivi  Sud Libertà

MESSINA

La città di Messina risorgerà con 72 milioni di euro (di cui 20 milioni a carico della Regione siciliana) per cinque progetti di rigenerazione urbana e per la definitiva eliminazione delle baracche che da oltre cento anni occupano una vasta area urbana e nelle quali abitano circa 8mila cittadini. È questo lo straordinario risultato della città di Messina, prima nella graduatoria del bando nazionale “Qualità dell’abitare”, pubblicata ieri dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Un risultato che permettere di mettere la parola fine alla vicenda delle baracche che, dal 1908 dopo il devastante terremoto che colpì la città dello Stretto, ospitano migliaia di famiglie. Tra i cinque progetti, uno è stato giudicato come migliore in assoluto, ricevendo un finanziamento di poco superiore ai 98 milioni. I progetti approvati – come si ricorderà – erano stati presentati dall’Amministrazione De Luca il 16 marzo scorso e saranno finanziati con i fondi del PNRR che prevede procedure e tempi rapidi.

UNA VERGOGNA   NAZIONALE”

 

Baracche di Messina: commissario e 100 milioni per mettere fine alla  vergogna | La Sicilia

Le aree interessate da interventi di riqualificazione riguardano Camaro sotto montagna, Giostra, Annunziata, Fondo Fucile, Rione Taormina e Camaro-Bisconte dove si procederà alla rigenerazione urbana attraverso lo sbaraccamento, la rimozione di materiali inquinanti, tra questi l’amianto, e la successiva realizzazione di alloggi e servizi di comunità. In totale saranno realizzati o acquistati 692 alloggi, tre asili, due edifici polifunzionali, 2 parchi e diversi alloggi di transito su un’area di oltre 230 mila metri quadri.

Messina, il ponte e le baracche – L'Informazione

 

“Nessuna Amministrazione – ha affermato con soddisfazione il Sindaco Cateno De Luca – ha mai ottenuto un totale di oltre 172 milioni di euro con un solo bando. Nel giugno 2018 ho assunto quale punto imprescindibile del mio mandato politico ed amministrativo l’impegno di affrontare definitivamente il problema socio-ambientale più grave della città di Messina: la presenza da oltre cento anni di una baraccopoli in pieno centro urbano estesa in 9 ambiti da risanare per oltre 230mila metri quadrati, con unità abitative caratterizzate da tetti in eternit che sprigionano letali fibre d’amianto, prive di servizi fognari e con bagni esterni spesso in comune, dove regna sovrana la presenza di ratti, nonchè spazi angusti in cui i bambini sono costretti a vivere ed a giocare.

 

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Queste sono le condizioni di estremo degrado – prosegue De Luca – dove vivevano e in parte vivono ancora 2mila nuclei familiari, oltre 8mila persone, 8mila italiani che da oltre tre generazioni sopravvivono in ‘lebbrosari’, privi di ogni requisito di salubrità e di sicurezza sismica tanto ai margini del perimetro urbano, quanto in pieno centro urbano con sacche di intollerabile degrado. Dal terremoto del 1908 ad oggi si sono alternati 67 governi della Repubblica e in 112 anni il problema del risanamento non è mai stato risolto nonostante gli svariati interventi normativi finalizzati all’eliminazione delle strutture abitative incompatibili con il requisito dell’abitabilità e del rispetto minimo delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza impiantistica. Oggi abbiamo messo la parola fine a questa vergogna nazionale”, conclude il Sindaco De Luca.