Messaggio del Presidente Mattarella al Presidente eletto del Brasile, Lula da Silva

 

80 per Sergio Mattarella, il Presidente amato dagli italiani ...

C o m u n i c a t o

ROMA,

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente eletto della Repubblica Federativa del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, il seguente messaggio:

«Nell’apprendere la notizia della Sua elezione desidero farLe giungere le più sincere felicitazioni della Repubblica Italiana e i migliori auguri di successo nell’assolvimento dell’alto incarico affidatoLe dal popolo brasiliano.
I nostri Paesi condividono un’antica e forte amicizia, radicata anche nel tessuto sociale grazie alla presenza in Brasile di una grande e ben integrata comunità di cittadini di origine italiana.
Su queste solide fondamenta Brasilia e Roma sapranno sviluppare ulteriormente i rapporti bilaterali, estendendoli a tutti gli ambiti di comune interesse, e operare d’intesa per contribuire alla soluzione delle numerose sfide – anche alla pace e alla sicurezza – del momento attuale.
Voglia accogliere i miei più cordiali auguri per il benessere della Sua persona e la prosperità dell’amico popolo brasiliano».

8 agosto “Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano del Mondo”: nota del Comune di Messina

 

Oggi, 8 agosto, in occasione della giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, l’Amministrazione comunale di Messina ha ricordato con una nota-Comunicato  gli italiani caduti sul lavoro in patria e all’estero. “A tutti i nostri connazionali che hanno perso tragicamente perso la vita nell’esercizio della loro attività va il nostro ricordo. E oggi in particolare, nel giorno dell’anniversario della tragedia di Marcinelle in cui persero la vita a causa di un incendio 262 minatori.

La miniera della cittadina belga – si legge nel documento – rappresenta il simbolo e la memoria per tutti gli emigranti italiani che hanno perso la vita sul lavoro. Un lavoro duro, faticoso e pericoloso. Auspichiamo che la memoria di quei 136 connazionali alla ricerca di un futuro migliore, possa contribuire a garantire e mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”, conclude l’Amministrazione comunale.

Turismo, online il nuovo portale VisitSicily. Il Presidente Musumeci: «Sicilia meta turistica tutto l’anno»

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immagine comunicato

Palermo

Nuova grafica, contenuti aggiuntivi, fruizione pensata per i dispositivi mobili.La Regione Sicilia -afferma un comunicato- sta diventando oggi una regione ultramoderna. È online la nuova versione di VisitSicily , il portale turistico ufficiale della Regione Siciliana. Il sito è stato riprogettato sia nella veste grafica, con un design più moderno ed elegante, sia nella navigazione, resa più semplice e intuitiva e realizzata in chiave “mobile first”, ovvero ottimizzata per smartphone e tablet. VisitSicily, inoltre, è disponibile in quattro lingue: oltre all’italiano e all’inglese, anche il francese e lo spagnolo. Un supporto valido sia nel momento della scelta della destinazione di viaggio sia durante la vacanza, come una vera e propria guida digitale tascabile. 
«Con il nuovo portale – sottolinea nel Comunicato regionale il presidente della Regione On. Nello Musumeci – ci allineiamo all’offerta turistica di altri territori italiani e stranieri. Adesso disponiamo di uno strumento ancora migliore, moderno e agile, che consente a chi vuole venire in Sicilia di scegliere destinazioni note e meno note, scoprire bellezze e cultura, tradizioni e sapori, con tante informazioni di servizio utili a pianificare il viaggio. Al turista raccontiamo e proponiamo la nostra Isola come meta fruibile tutto l’anno e non solo nella stagione estiva».  
«La nuova versione di VisitSicily ci mette al passo coi tempi – aggiunge l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina – aggiorna lo strumento ufficiale di promozione turistica online della Sicilia e assume un ruolo fondamentale per la comunicazione e il marketing territoriale di tutta l’Isola. Un ulteriore passo che la Regione Siciliana compie per favorire l’incoming e la ripresa del settore nell’era post-Covid». 
Il nuovo portale è stato realizzato dall’assessorato regionale del Turismo grazie alle risorse del Fesr Sicilia 2014 – 2020. A curarne il restyling, mediante una procedura di affido pubblico, è stata la società informatica Inera Srl di Pisa, specializzata nella realizzazione di portali per il turismo per Regioni e territori.
I contenuti del portale sono stati tutti rivisti nel linguaggio così da uniformare lo storytelling della bellezze da scoprire nella nostra Isola. Inoltre, sono stati prodotti oltre 100 nuovi contenuti riguardanti attrazioni, luoghi, sapori, curiosità, tradizioni e itinerari. Tutti i contenuti sono stati georeferenziati per una presentazione su mappa e sono stati organizzati secondo una nuova classificazione razionalizzata sia per venire incontro alle esigenze dei turisti sia per finalità di promozione territoriale. Sono state aggiunte circa 400 nuove fotografie. Anche il motore di ricerca interno è stato potenziato per permettere al turista di trovare immediatamente ciò che lo interessa. Sia la grafica sia i contenuti sono stati progettati e realizzati in chiave “seo friendly”, ovvero per essere facilmente indicizzati dai motori di ricerca e condivisi sui social network.
 
I “TEMI VACANZA”. Il portale VisitSicily propone all’utente diversi “temi vacanza”, presentando la Sicilia come un territorio da scoprire non solo d’estate, ma in ogni stagione dell’anno:
All’aperto: attività per una vacanza attiva e da vivere a contatto con la natura;
Arte e cultura: tutto il patrimonio artistico e culturale della Sicilia;

Ferrovie in Sicilia, ricostruzione del viadotto fra Caltagirone e Niscemi. Aperto il cantiere. 9 milioni di euro!

 

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foto CHE INDICA LA RIAPERTURA DEL PUNTO FERROVIARIO

Palermo,

Al via – comunica la Regione Sicilia – la ricostruzione del viadotto ferroviario di contrada Angeli, fra Caltagirone e Niscemi, segmento della linea Caltagirone-Gela chiusa da oltre dieci anni. Proprio il crollo del vecchio ponte determinò, nel 2011, il blocco totale della tratta. Stamane, alla presenza del’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e dei tecnici di Rfi e Italferr, sono stati consegnati i lavori. 
«Il cantiere ormai avviato – ha dichiarato Falcone – ha un grande valore non solo per il sistema della mobilità su ferro in Sicilia, ma anche, per altro verso, sul piano simbolico. Il crollo del vecchio ponte, in una domenica di maggio del 2011, colse tutti alla sprovvista e divenne purtroppo l’emblema, a livello nazionale, dell’arretratezza a cui erano condannate le ferrovie in Sicilia. Poi, per anni, la tratta Caltagirone-Gela è stata considerata come un ramo secco fino all’inversione di tendenza voluta dal governo Musumeci. Prima abbiamo riaperto la tratta Caltagirone-Catania, poi abbiamo spinto Rfi al cambio di passo negli investimenti su un comprensorio da ben 170 mila abitanti, da Gela fino al capoluogo etneo passando per l’entroterra del Nisseno e del Calatino. Di fatto, la riapertura di una ferrovia ad elevato potenziale commerciale, sociale e turistico, non è più un traguardo irrealizzabile. Oggi vediamo invece partire un investimento che cancellerà lunghi anni di trascuratezza e abbandono». 
La ricostruzione del viadotto ferroviario fra Caltagirone e Niscemi, da completare in un anno, costituisce il primo lotto del complessivo ripristino della tratta fino a Gela. Il cantiere odierno ha un valore di quasi 9 milioni di euro ed è stato aggiudicato al Research Consorzio stabile Scarl di Salerno consorziato con l’impresa Ricciardello Costruzioni srl. Il nuovo viadotto ad archi, progettato in modo da riprodurre la configurazione architettonica a 17 arcate esistente prima del crollo, si svilupperà per 413 metri. Il vecchio ponte era stato realizzato tra il 1957 e il 1959

Catania capitale della musica con l’artista “Ultimo” che approda nel capoluogo l’11 e 12 Luglio

 

ULTIMO FOTO FRANCESCO PRANDONI
L’artista Ultimo – (Foto di Francesco Prandoni)

 

Catania,

E’ tutto pronto a Catania per uno degli eventi musicali più attesi dell’estate: il viaggio live di Ultimo  approda nel capoluogo etneo, unica tappa in Sicilia, l’11 e il 12 luglio, riportando dopo otto anni i grandi concerti nello stadio “Angelo Massimino”. L’ex Cibali, che nel 2014 fece da cornice straordinaria al concerto di Ligabue, si appresta ad accogliere le due sole date siciliane del pluripremiato cantautore con all’attivo 16 dischi d’oro e 52 di platino.
Reduce dalla collaborazione internazionale con Ed Sheeran per il singolo “2step”, Ultimo proporrà al pubblico i suoi migliori successi per quasi due ore ininterrotte di musica. Il repertorio spazierà dal più recente singolo “Vieni nel mio cuore” e i brani di  “SOLO”, per la prima volta presentati live, alle canzoni più amate dei dischi “Colpa delle favole”, “Peter Pan”, “Pianeti”.
Per consentire al meglio lo svolgimento dei due concerti, già vicini al sold out dopo i rinvii del 2020 e del 2021 dovuti alla pandemia, la macchina comunale ha predisposto una serie di misure con il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, l’assessore ai grandi eventi Cinzia Torrisi e le direzioni gabinetto del Sindaco e protezione civile guidate dal capo di gabinetto Giuseppe Ferraro e dalla dirigente Lara Riguccio.
Sul piano della sicurezza, secondo quanto convenuto nel corso del tavolo tecnico del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’area intorno allo stadio sarà suddivisa in tre cerchi concentrici presidiati dalla polizia locale e dagli steward dell’organizzazione.
Per favorire l’afflusso delle migliaia di spettatori attesi da tutta la Sicilia e dalla Calabria,  è stato approntato un piano di viabilità che prevede anche aree di sosta dedicate ai pullman, nelle vie Ballo, Ugo Monterosso, S. Pio X, e nove varchi pedonali di prefiltraggio in via Cantone (all’altezza del civico 62), via Maratona (civico 1), via Ammiraglio Toscano angolo via Rasà (civico 71), via Fava angolo via De Cosmi, via Lavaggi angolo via De Cosmi, via Cifali angolo via Impallomeni, via Mimosa angolo via Cesare Beccaria (civico 21), via Val di Savoia (civico 7), via Cifali (civico 104). L’assistenza alla popolazione e la gestione delle vie di fuga all’interno e all’esterno della zona del concerto saranno garantite dal servizio di protezione civile del comune insieme con le organizzazioni di volontariato di protezione civile, con il coordinamento del responsabile del servizio, Marco Romano, dalla sala Gos dello stadio Massimino, in stretto contatto con le autorità di pubblica sicurezza.  Nel corso degli eventi saranno vietati l’utilizzo di contenitori in vetro per il consumo di bevande e la somministrazione di alcolici sia all’interno dello stadio che nelle immediate vicinanze.

Sul piano epidemiologico è fortemente raccomandato l’uso della mascherina.

Questi i provvedimenti di circolazione
E’ istituito il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto quelli dei residenti diretti in garage o aree private, delle Forze dell’Ordine, dei mezzi di soccorso in emergenza e autorizzati) dalle ore 13:00 alle ore 24:00 di giorno 11 luglio 2022 e comunque fino a cessate esigenze e dalle ore 13:00 alle ore 24:00 di giorno 12 luglio 2022 e comunque fino a cessate esigenze, nei tratti viari di seguito indicati:
Piazza Spedini;  Via Cifali (tratto: via Franchetti a piazza Bonadies); Via Gaetano D’Emanuele; Via Cantone;  Via Dell’Atleta; Via Ferrante Aporti; Via G. Fava (tratto: da via De Cosmi a piazza Spedini);  Via Chisari; Via Valdisavoia (tratto: da piazza Bonadies a Via Chisari); Largo Filippo Raciti; Via Cesare Beccaria (da via C. Vivante a via Cifali);
Via Lombroso; Via Lavaggi (da via Franchetti a via Lombroso);  Via Ammiraglio Toscano; Via Rasà (da via Samuele a via Maratona); Via Maratona (da via Stazzone a piazza Spedini).

Disposto il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati per tutti i veicoli dalle ore 00:01 di giorno 11 luglio 2022 alle ore 24:00 di giorno 12 luglio 2022 e comunque sino a cessate esigenze, nelle seguenti vie e piazze:  Piazza Spedini; Via Cifali (tratto: via Franchetti a piazza Bonadies); Via Gaetano D’Emanuele;  Via Cantone;  Via Dell’Atleta;
 Via Ferrante Aporti; Via G. Fava (tratto: da via De Cosmi a piazza Spedini); Via Chisari; Via Valdisavoia (tratto: da piazza Bonadies a Via Chisari);  Largo Filippo Raciti;
Via Cesare Beccaria (da via Mimosa a via Cifali); Via Lombroso; Via Lavaggi (da via De Cosmi a via Lombroso); Via Ammiraglio Toscano; Via Rasà (da via Ammiraglio Toscano a via Maratona); Via Maratona (dal civ. 1 a piazza Spedini);  Largo Taormina lato ovest;  Via Rosselli.
 Divieto di sosta inoltre in via Ammiraglio Toscano lato nord, da mt. 10 dall’intersezione con via G. Fava e per mt. 10 di lunghezza, eccetto che per l’automezzo targato BJ555YG adibito a vendita di panini, dalle ore 16:00 di domenica 10 luglio 2022 alle ore 08:00 di mercoledì 13 luglio 2022.

L’assessore regionale Mimmo Turano sollecita il Ministro Giorgetti “a non perdere altro tempo sul Petrolchimico”

 

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Area petrolchimico – Archivi Sud Libertà
Palermo,
Mimmo Turano, assessore alle Attività produttive della Regione siciliana comunica di aver richiesto al Ministro Giorgetti un interesse primario sul Petrolchimico.       Pubblichiamo la nota dell’assessore:

«Ho chiesto al ministro Giorgetti di occuparsi personalmente della situazione del Petrolchimico di Siracusa, sul riconoscimento dell’area di crisi complessa non c’è più tempo da perdere».     Turano  annuncia pure  l’invio di una nuova nota al titolare del dicastero dello Sviluppo economico sulla situazione del Polo petrolchimico.

Nella nota indirizzata al Mise l’assessore Turano, oltre a chiedere al ministro Giorgetti di affrontare personalmente il dossier, sottolinea che «la guerra in Ucraina e l’inasprimento delle sanzioni alla Russia rischiano di determinare serie ripercussioni su alcune grandi imprese che operano nel territorio siracusano compromettendo il futuro dell’intero petrolchimico siracusano».

«Non si tratta più di evitare una crisi ormai conclamata ma di scongiurare un vero e proprio disastro sociale ed economico per la Sicilia. Mi aspetto, dunque, dal ministro Giorgetti una risposta chiara sui tempi per il riconoscimento dell’area di crisi e sulle altre iniziative che il governo nazionale intende mettere in campo tutelare il petrolchimico», conclude il rappresentante del governo Musumeci.

«Ho chiesto al ministro Giorgetti di occuparsi personalmente della situazione del Petrolchimico di Siracusa, sul riconoscimento dell’area di crisi complessa non c’è più tempo da perdere». 

Messaggio del Presidente Mattarella a Sua Santità Papa Francesco in occasione della festività della Santa Pasqua

Foto di Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato Sua Santità Papa Francesco il seguente messaggio:

«Santità, nella festività della Santa Pasqua mi è gradito rivolgerLe, a nome del popolo italiano e mio personale, sentiti e cordiali voti augurali.

In questo tempo di profonda inquietudine i più fondamentali diritti umani vengono tragicamente calpestati, in Ucraina così come in molte altre regioni del mondo. La guerra di aggressione, somma negazione di quegli imprescindibili vincoli di fratellanza sui quali si fonda l’umana convivenza, continua in queste settimane a seminare lutti indicibili, a separare famiglie, a violare l’innocenza dei più piccoli e fragili.

Tuttavia, lo spirito pasquale rinnova nelle coscienze l’invito a mantenere viva la speranza e saldo l’impegno per una pace fondata sulla giustizia, mentre il messaggio che Vostra Santità instancabilmente diffonde a difesa della dignità della persona costituisce per tutti, credenti e non credenti, una feconda fonte di ispirazione all’impegno per l’altro e verso l’altro.

Con il vivo auspicio che l’appello a rifuggire dalla violenza possa essere accolto dall’intera famiglia umana – e nello spirito di profonda amicizia che unisce l’Italia alla Sede Apostolica – Le rinnovo le espressioni della massima considerazione per il Suo alto Ministero, pregandoLa di accogliere gli auguri di tutti gli italiani e miei personali per la Santa Pasqua e per l’ormai prossima ricorrenza del Suo onomastico.»

 

 

 Roma, 17/04/2022 (II mandato Mattarella)

Intervento di Sergio Mattarella in occasione della “Giornata Internazionale della Donna”

 Palazzo del Quirinale, 08/03/2022-     Comunicato-

“Ringrazio Matilda De Angelis. Essere introdotto anche da La vie en rose è davvero suggestivo.

Rivolgo un saluto al Presidente del Senato, alla Vicepresidente della Camera, alle Ministre presenti, alle Vicepresidenti del Senato, alla Giudice della Corte di giustizia dell’Unione europea. E a tutti i presenti benvenuti al Quirinale.

Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda. Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi d’emergenza, che lasciano le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti.

E tante, troppe, sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime dell’insensatezza della guerra, vittime spesso di violenze brutali. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità, si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione.

Ringrazio molto Oksana Lyvin per la sua accorata e coraggiosa testimonianza.

La sua carriera artistica – la prima donna al mondo a dirigere a Bayreuth e la prima direttrice di una fondazione lirica italiana – è già di per sé un modello in un campo – quello della direzione musicale – abitualmente occupato da uomini. Oggi questa sua alta competenza musicale si fonde con l’impegno per il suo Paese vittima di una crudele e insensata invasione.

Grazie per le sue parole, grazie per il suo esempio.

Alle donne ucraine deve giungere il nostro sostegno.

Nel nostro Paese è presente da tempo – da molti anni – una integrata e apprezzata comunità ucraina. Il loro impegno professionale in tanti settori ci è di grande aiuto, fanno spesso parte delle nostre famiglie. Noi desideriamo esprimere loro riconoscenza e vicinanza in questi giorni così drammatici.

La nostra responsabilità di cittadini, di europei, ci chiama oggi a un impegno più forte per la pace, perché si ritirino le forze di occupazione e si fermino le armi, perché sia ripristinato il diritto internazionale e siano rispettate le sovranità nazionali.

L’indifferenza di fronte all’arbitrio, alla sopraffazione è uno dei mali peggiori. In gioco non c’è soltanto la già grande questione della libertà di un popolo, ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano.

Nelle immagini della disperazione dei giovani genitori del piccolo Kirill si esprime l’insensatezza della guerra, la crudeltà e il cinismo di questa aggressione del Governo della Federazione russa contro l’Ucraina.

Non è tollerabile – e non dovrebbe essere neppure concepibile – che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati; pretendendo che gli Stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni.

Va fermato – subito, con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà.

Opporsi – oggi – a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi; potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono, ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso.

*       *       *

Pensando al futuro – come è stato ricordato – il tema scelto quest’anno per l’8 marzo è riferito alle giovani donne, alla loro condizione, ai loro desideri e alle difficoltà che incontrano. Una condizione che, per molti versi, è comune a tutte le donne, ma che presenta anche peculiarità specifiche.

Ringrazio la Ministra Bonetti per le considerazioni svolte nel suo intervento.

Ringrazio Lucia Minetti e i musicisti che hanno reso più coinvolgente questo nostro 8 marzo. E la Rai per i filmati così densi di significato.

Matilda De Angelis, con la sua efficace conduzione, ci ha portato, attraverso le sue letture – e la ringrazio molto – in una sorta di viaggio nella condizione femminile dall’inizio del XX secolo a oggi. Nessuno può certo negare – come ha ben scritto Elena Loewental – che notevoli passi in avanti, verso l’effettiva parità, siano stati compiuti, grazie soprattutto all’impegno dei movimenti femministi.

Ma la soddisfazione per il cammino compiuto non può e non deve illudere sull’effettivo raggiungimento della parità, nei vari campi. Per essere credibili nel prospettare alle giovani donne un futuro migliore dobbiamo avere consapevolezza dei problemi che hanno nel presente e offrire loro maggiori opportunità.

Abbiamo ascoltato con grande interesse le testimonianze di Federica, Evelyn, Tania, Fabrizia, Giada. Le ringrazio molto. Dai loro racconti sul campo si delinea un quadro oggettivo della condizione femminile in Italia, fatto di luci e di ombre. E, in particolare, di un’esperienza lavorativa e umana positiva, ma gravata ancora da troppi impedimenti, pregiudizi, ostacoli.

Impedimenti, ostacoli e pregiudizi che abbiamo il dovere di individuare e rimuovere – insieme, uomini e donne – se vogliamo crescere dal punto di vista economico, culturale, sociale e da quello – non meno importante – della qualità della vita.

In Italia le giovani donne investono di più dei loro coetanei maschi in formazione. Il tasso di conseguimento della laurea evidenzia un risultato nettamente migliore delle studentesse: 42,7% tra le donne, 29,2% tra gli uomini. Le donne, le nostre giovani donne, sono una risorsa preziosa.

Ma se allarghiamo lo sguardo oltre i nostri confini, scopriamo con rammarico che le donne laureate in Italia sono di dodici punti sotto la media dei Paesi dell’Unione Europea. Sappiamo anche che l’Italia presenta un basso tasso di occupazione tra le giovani donne sotto i trent’anni. La percentuale di occupate tra di loro è trenta punti sotto la media dei Paesi dell’Unione.

Troppo elevata nel nostro Paese anche la quota tra le giovani fino a 34 anni che non studiano e non lavorano: oltre il 29% delle italiane a fronte di una media europea del 18%. Si tratta, in molti casi, della difficoltà concreta di conciliare il lavoro con gli impegni familiari.

Scoprire che una mamma italiana su cinque, a due anni dalla nascita del figlio, decide di lasciare il lavoro è una sconfitta per tutta la società italiana, alle prese peraltro con un grave declino demografico.

Lo Stato, le istituzioni centrali e quelle delle autonomie devono impegnarsi su questo versante.

In particolare, sviluppando una rete di Welfare efficiente e capillare, capace di rimuovere il più possibile dalle spalle delle donne il peso per l’assistenza familiare ai figli e agli anziani. E lavorando per rimuovere quegli ostacoli concreti che scoraggiano e tengono lontane le giovani donne dai percorsi di formazione. Perché formazione professionale, studio, specializzazione, aumento della cultura, rappresentano una leva fondamentale per trovare occupazione e per uscire da una condizione di marginalità e di subalternità.

Le giovani donne rappresentano un grande potenziale di crescita economica, sociale, civile.

È un diritto costituzionale delle nostre concittadine poter partecipare allo sviluppo del nostro Paese in modo pieno ed efficace.

La Repubblica non può sopportare che questo diritto venga meno per una parte così importante della propria società.

Se alla politica spetta il compito di abbattere gli ostacoli per una completa realizzazione dei loro progetti di vita, alle giovani donne va chiesto di superare scoraggiamenti e di intraprendere, con determinazione, la via dello studio, delle università, della specializzazione, della formazione professionale.

Non è compatibile con la nostra civiltà che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne.

Non dobbiamo più consentire che nei colloqui di lavoro si chieda alla donna e soltanto a essa: “Sei sposata? Hai figli? Hai intenzione di averne?”, collegando – come sappiamo – alla risposta positiva un handicap per l’occupazione.

Non possiamo più accettare che le donne vivano nel timore di violenze. Siano esse sotto la forma della brutale aggressione fisica – per strada, nei luoghi di lavoro e di svago, in famiglia – o siano sotto quelle, sovente larvate, ma sempre gravi, di pressioni psicologiche, di veri e propri ricatti.

Sono temi, questi, che chiamano alla comune responsabilità dell’intera società italiana: tutti, donne e uomini.

Le giovani donne immaginano la loro vita in modo assai diverso, e certamente più libero, rispetto alle donne di cinquant’anni addietro.

Hanno tanti esempi positivi cui ispirarsi. Donne straordinarie che si fanno avanti nella ricerca, che si affermano nelle professioni. Imprese, tutte al femminile, che emergono in settori innovativi e che sono all’avanguardia per sostenibilità e qualità del lavoro. Donne protagoniste nei vari ambiti dell’arte e della cultura, grazie al talento e alla creatività.

Hanno molteplici risorse, le giovani donne. Dispongono di saperi e linguaggi nuovi, di strumenti di comunicazione e di espressione di straordinaria potenza. Vogliono investire la loro originalità e, con piena ragione, chiedono spazio. Uno spazio che non sempre, come abbiamo visto e sentito, viene loro riconosciuto.

Anche questo è un impegno che la società nel suo insieme deve assumere.

La crescita della presenza protagonista femminile in tutti gli ambiti della vita politica, istituzionale, economica, sociale, è una condizione per lo sviluppo – migliore e stabile – del nostro Paese.

Questa Giornata, l’8 marzo, rappresenta uno sprone. Per tutte le donne, certamente. Lo è anche per l’intera Italia che vuol diventare migliore.

Buon 8 marzo a tutte. E alla nostra Italia! E all’Europa!  ”

 

NAPOLI: INFUOCATA SEDUTA CONSILIARE, “CONFUSIONE ORGANIZZATIVA NEL COMUNE E DEBITI FUORI BILANCIO ATTESTATI DAI DIRIGENTI DELL’ENTE..”

Piazza del Municipio a Napoli: storia, come arrivare
Il Municipio di Napoli

NAPOLI

Presieduta da Flavia Sorrentino e poi da Vincenza Amato, l’Aula Comunale napoletana  ha approvato le altre sette delibere all’ordine dei lavori. Approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari che impegna l’Amministrazione a prevedere l’istituzione sul territorio, in sinergia con la Regione Campania e le Asl territoriali, di punti sanitari per l’effettuazione di tamponi molecolari gratuiti.  Questo il Comunicato con il commento connesso che Sud Libertà pubblica:

 

L’assessore Baretta ha illustrato la deliberazione 562 relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio connessi alla gestione del patrimonio comunale, manifestatisi dal 1° gennaio al 31 ottobre 2021. Debiti, ha spiegato l’assessore, causati da una insufficiente dotazione finanziaria attribuita negli anni precedenti ai Servizi competenti e da una confusione organizzativa che è intenzione dell’Amministrazione contrastare con l’approvazione di un nuovo piano di recupero del disavanzo, con il riordino organizzativo degli uffici e una più efficiente gestione del personale. Sul tema è intervenuto Catello Maresca per evidenziare ancora che i debiti fuori bilancio sono il segnale più evidente della incapacità organizzativa di una Amministrazione.

Ha annunciato il voto contrario del suo gruppo alla delibera, un gesto simbolico per segnalare che il patrimonio è un’altra emergenza da affrontare, a partire dalla necessità di avere contezza della situazione delle occupazioni, in particolare di quelle senza titolo. Per queste ragioni, ha aggiunto, occorre rifare le graduatorie, ferme ormai al 1995, per rispondere in maniera adeguata alle attese dei cittadini e alle richieste di razionalizzazione del Governo. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente. Baretta ha poi illustrato la deliberazione 566, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1° settembre al 31 ottobre 2021. Si tratta di debiti per sentenze, ha chiarito, per un ammontare di oltre tre milioni di euro. Particolari criticità provengono dal contenzioso connesso alle contravvenzioni al Codice della strada e al risarcimento dei danni causati dalla mancata manutenzione stradale, che rappresentano il 78 per cento dei debiti oggetto del riconoscimento.

Nel dibattito il consigliere Sergio D’Angelo ha formulato una raccomandazione sul tema dei debiti fuori bilancio, chiedendo di avvalersi del Servizio Ispettivo e del suo parere per valutare le responsabilità dei dirigenti che attestano debiti fuori bilancio. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente.

L’assessore Baretta ha poi illustrato la deliberazione 567, riguardante la relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Napoli alla data del 31 dicembre 2020. Si tratta di vari provvedimenti dei quali l’attuale Amministrazione ha preso atto, ha chiarito, annunciando per il futuro la volontà di approvare un nuovo piano di razionalizzazione ed efficientamento delle società partecipate. Catello Maresca ha annunciato l’astensione del suo gruppo in virtù dell’impegno dell’Amministrazione di voler riformare la governance delle partecipate. È auspicabile, ha detto, il coinvolgimento di tutte le forze politiche in questo processo di riforma. Nino Simeone è intervenuto sulla vicenda dell’alienazione delle quote della società Citysightseeing Napoli da parte della Azienda Napoletana Mobilità, la cui procedura – si legge nel testo della delibera – risulta allo stato sospesa in quanto l’Anm asserisce che l’avvento della pandemia ha alterato gli scenari del mercato in cui CitySightseeing Napoli opera, rendendo di fatto superate le conclusioni della perizia di stima del valore della partecipazione, che erano fondate su presupposti di redditività del business oggi non più realistici per un’azienda che opera nel campo della mobilità di matrice turistica.

Qual è la mission del Comune e dell’Anm in questa azienda – ha chiesto – e di chi è la responsabilità di questa perdita di valore? Al di là delle valutazioni politiche che portarono, tra 2017 e 2018, alla scelta di alienare queste quote, è necessario riflettere sulle corresponsabilità gestionali in questa vicenda. Sergio D’Angelo ha ricordato che l’Amministrazione ha l’obbligo di dismettere tutte le partecipazioni non strategiche per razionalizzare i costi; bisogna capire se la stima dell’Anm e le sue argomentazioni sul valore dell’azienda siano sufficientemente solide per rinviarne l’alienazione e se non sia il caso di tener conto, in questa ricognizione, anche dell’incidenza della liquidazione dell’Arin, certamente non neutra da questo punto di vista. Dopo una breve replica dell’assessore Baretta, Simeone ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera ma ha chiesto agli assessori competenti di verificare quanto da lui evidenziato. Quale beneficio ottengono il Comune e l’Anm da una partecipazione societaria che non dà nessun riscontro? C’è il dovere politico, ha affermato, di risolvere il problema, che pone anche temi di concorrenza sleale nei confronti di altri operatori. La delibera è stata approvata a maggioranza con l’astensione di Lange, Bassolino, Clemente e Cecere e il voto contrario del gruppo Maresca e di Palumbo. L’assessore Mancuso ha illustrato la deliberazione 561, relativa alla variazione di bilancio per la realizzazione, finanziata dalla Regione Campania, di un impianto di compostaggio con recupero di biometano nell’area del depuratore di Napoli Est in via De Roberto. Mancuso ha spiegato che, essendo aumentato del 30 per cento il costo delle materie prime per la realizzazione del progetto definitivo, è necessaria una variazione per l’appostamento delle somme, per poi procedere con il bando di gara per la realizzazione del progetto. Rosario Palumbo ha annunciato il suo voto contrario alla delibera, sottolineando che è necessario coinvolgere maggiormente i territori per le scelte che andranno fatte e vigilare sulla salubrità e sulla vivibilità dell’area, anche scegliendo quali forme compensative saranno riconosciute alla comunità. Luigi Carbone ha ribadito che non bisogna perdere di vista le economie di gara per il ristoro ai territori, prevedendo aree di svago e progetti di bioedilizia per restituire bellezza a un territorio già troppo compromesso. Sono urgenti, poi, azioni di mediazione culturale, coinvolgendo le scuole e i comitati per innescare processi virtuosi per lo smaltimento dei rifiuti e la tenuta sociale del territorio. Nella replica, l’assessore Mancuso ha chiarito il progetto prevede l’apertura di una sede per il comitato civico di controllo sul funzionamento e sull’impatto dell’impianto, nonché misure di ristoro come un parco pubblico. Rosario Palumbo ha confermato il suo voto contrario alla delibera ma ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione per assicurare forme di ristoro alla comunità. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con la contrarietà del gruppo Maresca e dei consiglieri Palumbo e Guangi. Emanuela Ferrante, assessora allo Sport, ha illustrato la deliberazione 571, relativa a una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’utilizzo dei fondi stanziati dalla Città Metropolitana – pari a 244mila euro – per l’organizzazione della tappa napoletana del Giro d’Italia 2022, in programma il 14 maggio.

Il percorso partirà da Napoli per poi proseguire nell’area flegrea e ritornare a Napoli, che sarà capofila delle città coinvolte nella convenzione con gli organizzatori della manifestazione. Si tratta di un’occasione importante per promuovere l’immagine del territorio cittadino nel mondo, ha precisato l’assessora. Gennaro Acampora ha sottolineato la grande visibilità mondiale che in tale occasione avrà Napoli e l’urgenza di concentrarsi prevalentemente sulla manutenzione delle strade e sulla logistica, per garantire la sicurezza e la viabilità. Nei prossimi anni, ha aggiunto, lo sport deve essere centrale per la città; sarà necessario restituire dignità alle strutture sportive, soprattutto quelle in cui si svolgono attività “di prossimità”. Per Ciro Borriello la tappa sarà un’occasione fantastica per rendere visibili luoghi meravigliosi della città e dell’area metropolitana. Ha proposto per il futuro una tappa fissa del Giro a Napoli, ritenendo una buona prassi proporre l’immagine della città attraverso gli eventi sportivi.

Alessandra Clemente ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera, aggiungendo che far vivere lo sport all’interno della nostra comunità è un grande asse strategico per l’immagine, per la promozione e lo sviluppo economico delle attività produttive della città. Catello Maresca ha auspicato un voto unanime alla delibera e ha chiesto all’assessora di vigilare sulla correttezza della spesa dei fondi destinati alla realizzazione della tappa, soprattutto per la manutenzione delle strade. È necessario, ha aggiunto, investire nella cura degli impianti sportivi e dei circoli sportivi cittadini, suggerendo di coinvolgere il Coni per riorganizzare il settore sportivo in città. Ha concluso evidenziando l’importanza di restituire dignità alle palestre delle scuole, per consentirne l’uso non solo agli studenti ma anche agli esterni. Su questo punto l’assessora Ferrante ha annunciato l’intenzione di procedere a protocolli d’intesa con i dirigenti scolastici per l’uso pomeridiano delle strutture. Dopo la replica dell’assessora, la delibera è stata approvata all’unanimità.

La deliberazione 543, concernente il riconoscimento e il finanziamento del debito fuori bilancio per i lavori di somma urgenza eseguiti in via Cassano è stata illustrata dall’assessore Cosenza e approvata a maggioranza con l’astensione dei consiglieri Lange, Bassolino, Guangi e Bianca Maria D’Angelo. Cosenza ha illustrato anche l’ultima deliberazione all’ordine dei lavori, la 576, riguardante una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’acquisizione delle risorse erogate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per iniziative di Mobility Management.

Si tratta, ha spiegato l’assessore, di 1.400.000 euro per la realizzazione di una progettazione già operativa per incentivare piani e soluzioni per gli spostamenti casa-lavoro, al fine di migliore l’impatto sull’ambiente e sulla mobilità. Sull’argomento è intervenuto il consigliere Luigi Carbone, il quale ha chiesto che i fondi siano in parte destinati al ristoro alle aziende che hanno sviluppato piani di efficientamento della mobilità e ha evidenziato l’importanza di impiegare eventuali economie residue per forme di co-progettazione nel bike sharing o nel car sharing. La delibera è stata approvata all’unanimità. Prima di terminare, l’assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari. Il documento, ha spiegato Alessandra Clemente, prima firmataria dell’atto, intende impegnare l’Amministrazione a richiedere agli organi competenti l’istituzione sul territorio cittadino di punti per la somministrazione gratuita di tamponi molecolari: si tratterebbe di una risposta ai disagi anche economici che tanti cittadini stanno vivendo in questo momento. 

Scelti dalla Regione Sicilia tredici progetti per la campagna vinicola

 

Immagine Sud Libertà di vendemmia

 

Approvata la graduatoria provvisoria relativa al bando OCM Vino per la Misura “Promozione sui Mercati dei Paesi Terzi – progetti regionali campagna 2021/22″. L a Regione siciliana informa che” i tredici progetti regionali presentati per la campagna 2021/2022 sono risultati ammissibili. I primi 10 hanno trovato copertura finanziaria per un importo complessivo pari a oltre 6,3 milioni di euro.” Con il contributo di questa misura le aziende vinicole potranno così avviare, con una contribuzione variabile tra il 40 ed il 50 per cento, le azioni promozionali programmate nei Paesi terzi. 
«L’obiettivo del bando è quello di aumentare la competitività dei vini siciliani nei paesi extraeuropei. Il nostro eccellente settore vitivinicolo, attraverso il posizionamento sui mercati esteri, può per certo incoraggiare la ripresa economica della Sicilia – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla – Il connubio tra qualità e il brand Sicilia, quest’ultimo sempre più attrattivo a livello mondiale, può garantire la crescita e lo sviluppo delle imprese del settore».
L’OCM vino per paesi terzi assegna dei contributi per le spese relative alla promozione del vino all’estero, come la partecipazione a fiere, la degustazione nei ristoranti o la semplice pubblicità. La promozione riguarda i vini regionali confezionati con denominazione di origine protetta e IGP, vini ad indicazione geografica protetta, spumanti di qualità e aromatici e  vini con l’indicazione della varietà.