CORTE DEI CONTI. “REGIONE SICILIANA CON 101 MILIONI DI EURO DI DEBITI FUORI BILANCIO……”

CONSIGLIERI DEL M5S ALL’ARS:  ” VI E’ UNA MOLTEPLICITA’ ED ETEROGENEITA’ DELLE AREE DI CRITICITA’, NON FUNZIONA LA MACCHINA REGIONALE  SICILIANA   TROPPO CORROTTA   “

 

Corruzione, la Sicilia primeggia ma la Calabria è in quarta posizione

Il quadro dipinto quest’oggi dalla Corte dei Conti, riunita in udienza pubblica per la parifica del rendiconto 2019, è un quadro disarmante con tinte molto scure. I consiglieri prima e il PM dopo non lasciano molto scampo al fallimentare governo di Musumeci: con numeri alla mano e relazioni piene di dettagli hanno evidenziato la molteplicità e l’eterogeneità delle aree di criticità finanziarie della macchina regionale, criticità che mettono anche in dubbio l’attendibilità del risultato di amministrazione. A questo punto c’è solo da prepararsi al peggio”.

Lo affermano i deputati del M5S all’Ars.

I magistrati – affermano i deputati – hanno evidenziato criticità vecchie e nuove che testimoniano il fallimento politico e l’inoperosità di questo governo regionale, visti anche che i numerosi moniti della Corte non sono stati recepiti dalla Regione. La propaganda di Musumeci si scontra con la dura realtà raccontata dalla Corte dei Conti. Chi governa deve essere credibile ed attuare quanto serve per mettere in sicurezza i conti e per evitare che la nave affondi. I siciliani sono veramente stufi di questo fallimentare governo regionale” .

Sono tantissime – accusano e ribadiscono i parlamentari 5 stelle – le criticità evidenziate dai magistrati che lasciano pochissimo spazio all’ottimismo, tra queste. soprattutto: l’inadeguatezza delle misure di rientro messe in atto con l’assestamento bilancio 2019, il fondo contenziosi, che nonostante i numerosi moniti precedenti, sconta ancora la mancanza di una banca dati che impedisce una sua corretta quantificazione, la mancanza, di 101 milioni di euro di debiti fuori bilancio, non ancora riconosciuti e quindi non ancora accantonati in apposito fondo rischi, la mancanza di 34 milioni dal Fondo dei crediti di dubbia esigibilità. E ancora l’assenza di una corretta quantificazione patrimonio regionale e la mancanza del collegio dei revisori, figure che faciliterebbero il lavoro della stessa Corte”.

 

 

Lunedì 21 parte il servizio di prenotazione per i test anti- Covid gestito dalla Messina Social City

 

Terapia Intensiva del Policlinico
Foto Archivio Sud Libertà

Nell’ambito del rapporto di collaborazione istituzionale tra il Comune di Messina e l’ASP Messina, a seguito del tavolo tecnico tenutosi lo scorso venerdì 11 giugno, alla presenza dell’Assessore con delega all’Emergenza Covid Dafne Musolino, del Direttore f.f. del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP Messina Edda Paino, e del Presidente dell’Azienda Speciale Messina Social City Valeria Asquini, si è stabilito di garantire il servizio di prenotazione telefonica per l’esecuzione dei tamponi per lo screening anti-COVID.
Il servizio, che durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria era stato gestito dalla protezione Civile Comunale, verrà gestito dalla Messina Social City attraverso il proprio personale.
Pertanto, a partire da lunedì 21, i cittadini che intendono sottoporsi al tampone per lo screening del Covid, presso l’Hub dell’area ex Gazometro, potranno prenotarsi chiamando il numero telefonico dedicato della Messina Social City, 090 9488007.
Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 17.30 e il sabato dalle 8 alle 13.30.
Si ricorda che il servizio di esecuzione dei tamponi è soggetto a prenotazione e verrà assicurato dall’ASP per tre giorni a settimana e si raccomanda all’utenza di rispettare il giorno e l’orario della prenotazione per evitare di creare rallentamenti nella gestione del relativo servizio sanitario.
L’accordo raggiunto tra le amministrazioni e la Messina Social City vuole essere una concreta testimonianza dell’impegno che il Comune di Messina, anche attraverso le sue società partecipate, continua a dedicare all’emergenza sanitaria da Coronavirus, che in questo periodo dell’anno, con l’atteso rientro dei tanti messinesi che vivono fuori città e l’auspicato arrivo dei turisti, deve essere rafforzato per garantire quelle condizioni di sicurezza che ci hanno consentito di diventare zona bianca già a partire dal prossimo lunedì.

Dichiara l’Assessore Muso :“La ripresa che tutti auspichiamo, e per la quale abbiamo duramente lavorato, deve andare di pari passo con una vigile osservanza di quelle buone pratiche che hanno permesso di superare i momenti più critici della pandemia. In questo senso, il mantenimento del servizio gratuito dei tamponi per lo screening anti – Covid costituisce un importante presidio di sicurezza per il quale si ringrazia l’Azienda Sanitaria Provinciale e la Messina Social City per non avere fatto mancare ancora una volta il suo sostegno a favore di tutta la collettività”..

 

Operazione Red drug – Sgominata organizzazione criminale operante in Sicilia, Lazio ed Abruzzo

Operazione Red drug - Sgominata organizzazione criminale operante in Sicilia, Lazio ed Abruzzo

LA  GUARDIA DI FINANZA INGINOCCHIA COMPONENTI BLASONATI DEI  CLAN SPARTA’   (A MESSINA ) E SANTAPAOLA-ERCOLANO (CATANIA)

 

Messina e Catania: simbiosi criminale.Dalle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, con la collaborazione ed il supporto di personale dello S.C.I.C.O. di Roma (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti, indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel dettaglio, l’attività investigativa, svolta dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina e dello S.C.I.C.O. di Roma, ha consentito di porre in luce e disarticolare una consorteria criminale operante nel capoluogo peloritano ed in quello etneo, con propaggini a Roma e a Pescara, dedita alla commercializzazione di elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché di sottoporre a sequestro, in due distinti interventi repressivi, oltre 65 Kg. di marijuana.

Nonostante le restrizioni previste dalle autorità di Governo durante il periodo del lockdown, quando a tutti era precluso qualsiasi spostamento per la “zona rossa”, da qui il nome dell’operazione, i soggetti indagati si muovevano indisturbati, trasportando e distribuendo importanti partite di sostanze stupefacenti. Al riguardo, per raggiungere l’illecito obiettivo, oltre a fare ricorso ai consueti metodi di mascheramento delle comunicazioni, sfruttavano cinicamente la fase emergenziale e la purtroppo frequente presenza, per quel periodo, di ambulanze che attraversavano le vie delle nostre città.

Promotori ed organizzatori della consorteria criminale sono risultati essere il pregiudicato messinese S.G. cl. 88, contiguo al clan mafioso messinese SPARTÀ, ed i pregiudicati catanesi S.C. cl. 77 e L.P. cl. 68, contigui alla famiglia “Nizza”, facente parte del clan mafioso catanese SANTAPAOLA-ERCOLANO. Sodali del gruppo i messinesi F.G. cl. 75 e M.F. cl. 81, oltre al brontese A. M. cl. 73 i quali, in qualità di corrieri di droga, curavano l’approvvigionamento e la distribuzione, in Abruzzo e Sicilia, delle partite di narcotico, principalmente del tipo marijuana, fornite da un pregiudicato di origini messinesi ma domiciliato a Roma, F.F. alias Gianpiero cl. 60.

Le indagini svolte, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e consistite in complesse intercettazioni telefoniche, ambientali e tipiche di polizia giudiziaria, rese ancora più difficoltose dal particolare momento storico connesso alla pandemia da COVID19, hanno tuttavia consentito di ricostruire tutte le fasi dell’illecito traffico: dalla pianificazione dell’approvvigionamento al trasferimento di ben tre carichi di sostanze stupefacenti, uno dei quali destinato a Pescara e due in Sicilia. Nel dettaglio, nel febbraio di quest’anno, le indagini permettevano alle Fiamme Gialle di ricostruire la consegna di un primo carico di circa 25 chilogrammi di sostanza stupefacente destinata a Pescara, a favore del pregiudicato S.M. cl. 72, elemento di spicco del noto clan pescarese SPINELLI di etnia rom.

La partita di droga veniva procacciata dai siciliani S.C. e S.G., trasportata dai corrieri F.G. e M. F. e fornita dal romano F F. alias Gianpiero. Un secondo carico, di circa 30 chilogrammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, questa volta da far recapitare a Messina, sempre su input dei narcotrafficanti siciliani S. G., S. C. e L.P., veniva nuovamente commissionato ai “corrieri” messinesi F.G. e M.F., a Roma, dal medesimo fornitore F.F. alias Gianpiero. In entrambe le occasioni, per il trasporto dei due carichi di droga – a Pescara e a Messina – per eludere i controlli di Polizia, intensificati dalle misure restrittive per l’epidemia da Covid 19, l’organizzazione indagata utilizzava un’autoambulanza, riferibile ad una onlus messinese.

Proprio in tale occasione, non avendo notizie del corriere ed ipotizzando come questi fosse fuggito con l’illecito carico, a riprova della caratura criminale degli odierni arrestati, i sodali in attesa manifestavano l’intenzione di adottare, nell’eventualità, un’azione sanguinaria nei confronti dei familiari del corriere: “ci ammazziamo la famiglia direttamente…saliamo la e lo scotoliamo”… “che gli sia passato per la testa che si poteva vendere quel coso e se ne scappa con i soldi….gli ammazziamo la mamma, la sorella, i figli, la moglie…che ha figli…moglie?…che ha?….gli sequestriamo la famiglia qua..”. Una quindicina di giorni dopo, quindi, nonostante l’intervento repressivo eseguito, i narcotrafficanti siciliani non demordevano, organizzando un terzo carico, di circa 35 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, sempre da recapitare in Sicilia e sottoposto a sequestro allo sbarco allo scalo commerciale di Tremestieri a Messina.

La sostanza stupefacente veniva recuperata dal medesimo fornitore romano F. F. (Gianpiero) e trasportata, fino al capoluogo peloritano, da due corrieri catanesi, A. M. cl. 73 e P. S. cl. 74 che, nell’occasione, si servivano questa volta di un autoarticolato per il trasporto di alimenti. Anche tale espediente, tuttavia, non gli consentiva di portare a compimento l’illecito disegno criminoso. In sintesi, le odierne indagini, oltre ad aver represso un lucroso traffico di droga sull’asse Roma-Pescara-Messina, hanno l’importante risvolto di aver documentato un consolidato e stabile collegamento criminale fra il noto clan pescarese SPINELLI di etnia rom (imparentato con i noti potenti clan romani di etnia rom dei Casamonica e degli Spada che, dagli anni 90 ad oggi, sono balzati agli onori della cronaca per i collegamenti con diverse organizzazioni criminali quali la ‘ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita e la criminalità di stampo albanese, soprattutto per quanto attiene il traffico di sostanze stupefacenti) ed esponenti contigui ai noti e blasonati clan siciliani “SPARTÀ” di Messina e “SANTAPAOLA-ERCOLANO” di Catania.

Peraltro, gli stessi principali partecipi del gruppo criminale oggi represso, oltre alle segnalate contiguità con gruppi mafiosi, risultavano ampiamente noti alle cronache giudiziarie per gravi comportamenti di rilevanza penale: il pluripregiudicato catanese S.C., per essere risultato protagonista di numerosissime rapine in trasferta, nel nord Italia, così come il pescarese S.M., per plurimi coinvolgimenti in diverse vicende giudiziarie, attinenti importanti traffici di sostanze stupefacenti, ipotesi di riciclaggio, ricettazione etc. Le attività, che vedono l’impiego di circa 100 Finanzieri, sono in corso di esecuzione, ad opera delle unità specializzate antidroga del G.I.C.O. di Messina, nonché del personale dello S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma, con il supporto delle unità cinofile e dei Reparti territoriali del Corpo competenti per territorio e della Sezione Aerea del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, a Messina, Catania, Pescara e Roma. Con l’operazione odierna, il Tribunale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Guardia di Finanza di Messina, nonché lo S.C.I.C.O. di Roma, oltre ad assicurare alla giustizia soggetti dediti alle attività di narcotraffico, hanno recuperato un ampio spazio di legalità, restituendolo alla collettività onesta.

VIDEO    G.DI FINANZA

 

 

EMODINAMICA, PARTE DALLA SICILIA LA SFIDA DELL’ALTA FORMAZIONE PER IL PERSONALE TECNICO-SCIENTIFICO NEI CATH LAB

 

Partecipazione da tutta Italia per i corsi online patrocinati da Sici-Gise

Dal monitoraggio elettrocardiografico all’angioplastica coronarica: il potenziamento degli standard qualitativi passa dalla conoscenza dell’innovazione tecnologica

In Italia abbiamo 269 laboratori di Emodinamica, dove annualmente vengono eseguite 300mila procedure coronariche, a cui si aggiungono gli interventi di cardiologia strutturale per il trattamento delle patologie valvolari, con sistemi all’avanguardia che richiedono un’alta specializzazione.

In questo contesto sono oltre 500 – secondo i dati forniti da GISE (Società Italiana di cardiologia interventistica) – i tecnici e gli infermieri che nella quotidianità supportano i medici interventisti a lavoro nei Cath Lab (Laboratori dove vengono trattate e curate le coronaropatie e valvulopatie). Personale che va formato e aggiornato periodicamente, anche in considerazione delle continue innovazioni tecnologiche e scientifiche. È per questo che per la prima volta in Sicilia sono stati organizzati una serie di corsi di formazione professionale, che hanno coinvolto centinaia di iscritti tra infermieri, tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici sanitari di radiologia medica, medici specializzandi in cardiologia ed emodinamisti.

Nei quattro appuntamenti del percorso di aggiornamento nazionale – sostenuto da Archigen e Boston Scientific, e patrocinato da Sici-Gise con l’accreditamento del ministero della Salute – si è discusso di molteplici tematiche: “Elettrocardiografia di base e monitoraggio del paziente in Cath Lab”; “Infezioni correlate all’assistenza in Cath Lab: nuove evidenze e sterilità. La sala ibrida”, “Le metodiche di imaging coronarico: IVUS” e “Trattamento delle stenosi coronariche calcifiche: nuove metodiche e tecniche consolidate per il personale tecnico infermieristico”.

 

 

I corsi hanno riposto alle esigenze di tutte le professioni sanitarie che, a vario titolo e ruolo, operano all’interno dei Laboratori di Emodinamica: un’opportunità di crescita e confronto che ha tenuto in considerazione le diverse esigenze professionali, unitamente allo sviluppo e ai cambiamenti degli scenari clinici. «La formazione online sviluppata dai colleghi siciliani nella nostra area di interesse, è stata nello stesso tempo una novità e una scommessa vinta – ha spiegato il responsabile Area Nursing & Technicians di GisMatteo Longoni (San Raffaele, Milano) – Un’idea partita dalla Sicilia, che per la sua rilevanza scientifica ha attirato l’interesse nazionale. Il personale tecnico infermieristico è parte integrante nelle procedure cliniche ed è importante che accresca le proprie competenze. Crediamo fortemente negli eventi formativi di alto livello scientifico come quello che si è appena concluso: la numerosa partecipazione evidenzia una presa di coscienza che il professionista sta sviluppando. La formazione non può limitarsi solo a quella universitaria o all’attività interna alle strutture sanitarie, ma va condivisa con altri colleghi, per creare una sinergia tra le molteplici realtà e accrescere il know-how attraverso la rete».

Durante i corsi, che si sono svolti nei mesi di aprile, maggio e giugno, si è tenuto anche un live-case dall’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa – eseguita da Antonino Nicosia (direttore della Unità Operativa Complessa Di Cardiologia) e dal dott. Guido D’Agosta, commentato da discussant d’eccellenza come Marco Caruso (Civico – Palermo) e Alessio La Manna (vicepresidente GISE; Policlinico – Catania) – caso unico per un evento di formazione dedicato all’area nurse and tech, per coinvolgere gli iscritti nell’attività pratica: «È emerso il bisogno di formazione da parte della componente tecnico-infermieristica, cui abbiamo prontamente dato risposta – sottolinea Giovanni Coppola (Umberto I, Siracusa), delegato Area Nursing & Technicians Gise e responsabile scientifico dell’evento insieme a Giuseppe Raneri (Sant’Antonio Abate, Trapani) – abbiamo fornito il punto di vista scientifico della nostra Società di Cardiologia Interventistica, con un documento che contiene spunti di riflessione e strumenti di lavoro per la formazione nei Cath Lab. Durante gli incontri, inoltre, sono stati trattati tutti gli aspetti legati alle attività assistenziali e chirurgiche per innalzare ulteriormente i livelli di assistenza».

L’investimento in formazione, dunque, quale scommessa per la diffusione di conoscenza, grazie a una faculty tutta siciliana che ha decretato il successo dell’iniziativa.

Faculty: Benedetta Arena (Papardo – Messina), Claudia Artale (Umberto I – Siracusa), Ornella Campanella (ISMETT – Palermo), Giancarlo Cappello (ISMETT – Palermo), Marco Caruso (Civico – Palermo), Chiara Cascone (Giovanni Paolo II – Ragusa), Marco Contarini (Delegato regionale Sici GISE; Umberto I – Siracusa), Giovanni Coppola (Delegato Area Nursing & Technicians GISE; Umberto I – Siracusa), Giuseppe De Luca (Policlinico – Catania), Vincenzo Di Majo (ISMETT – Palermo), Giuseppe Gallo (ISMETT – Palermo), Roberta Gerasia (ISMETT – Palermo), Alessio La Manna (Vicepresidente GISE; Policlinico – Catania), Matteo Longoni (Responsabile Area Nursing & Technicians GISE; S. Raffaele – Milano), Antonina Lo Piccolo (Cervello – Palermo), Gianfranco Marano (Policlinico – Catania), Antonino Nicosia (Giovanni Paolo II – Ragusa), Giuseppe Raneri (S. Antonio Abate – Trapani), Luca Romano (Umberto I – Siracusa), Matteo Scalia (Policlinico – Catania), Alessandro Scarantino (S. Elia – Caltanissetta), Antonino Scardamaglia (Villa Sofia – Palermo), Andrea Vago (Ingegnere Biomedico – Milano), Giampiero Vizzari (G. Martino – Messina).

Green pass, il Certificato verde digitale è già operativo

Certificato verde digitale per viaggiare sicuri in Europa | Sportello  Europe Direct | Rete Civica Iperbole

 

Green pass in Italia, il certificato verde Covid 19 è online già da ieri dopo la firma  del premier Draghi al nuovo dpcm che ha anticipato la diffusione del documento digitale che renderà più semplice l’accesso ad eventi e strutture nel nostro Paese e che faciliterà dal primo luglio gli spostamenti in Europa. Quali sono le disposizioni governative?  Le ricordiamo in diversi punti.

La Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di COVID-19. È una certificazione digitale e stampabile (cartacea), che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. In Italia, viene emessa soltanto attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute.

La Certificazione attesta una delle seguenti condizioni: aver fatto la vaccinazione anti COVID-19, essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore, essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi.

Italia – La Certificazione verde COVID-19 può essere richiesta nel nostro Paese per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”. Regioni e Province autonome possono prevedere altri utilizzi della Certificazione verde COVID-19. Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 sarà valida come EU digital COVID certificate e renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen.

Europa – Il Regolamento europeo sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate, approvato il 9 giugno 2021 dal Parlamento europeo, prevede che gli Stati dell’Ue non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – a meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. La Commissione europea ha creato una piattaforma tecnica comune (gateway), attiva dal 1 giugno 2021, per garantire che i certificati emessi dagli Stati europei possano essere verificati in tutta l’UE. La Certificazione resterà in vigore per un anno a partire dal 1 luglio.

In Italia è il Ministero della Salute a rilasciare la Certificazione verde COVID-19 attraverso la Piattaforma nazionale, sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome. Ecco le principali caratteristiche di funzionamento:

Dopo la vaccinazione oppure un test negativo oppure la guarigione da COVID-19, la Certificazione viene emessa automaticamente in formato digitale e stampabile dalla piattaforma nazionale.

Quando la Certificazione sarà disponibile, riceverai un messaggio via SMS o via email, ai contatti che hai comunicato quando hai fatto il vaccino o il test o ti è stato rilasciato il certificato di guarigione; il messaggio contiene un codice di autenticazione (AUTHCODE) e brevi istruzioni per recuperare la certificazione.

Puoi acquisire la Certificazione da diversi canali in modo autonomo:  accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con Tessera Sanitaria (o con il Documento di identità se non sei iscritto al SSN) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o SMS; nel Fascicolo sanitario elettronico; tramite l’App “Immuni”.

La certificazione contiene un QR Code con le informazioni essenziali. Agli operatori autorizzati al controllo devi mostrare soltanto il QR Code sia nella versione digitale, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea.

La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata dagli operatori autorizzati, per esempio nei porti e negli aeroporti, esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy.

Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i tuoi dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiederti di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.

In caso non disponessi di strumenti digitali, puoi recuperare il certificato sia in versione digitale sia cartacea con la Tessera Sanitaria e con l’aiuto di un intermediario: medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, farmacista.

L’emissione della Certificazione è gratuita per tutti, disponibile in italiano e in inglese e, per i territori dove vige il bilinguismo, anche in francese o in tedesco.

Le Certificazioni verdi COVID-19 associate a tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 verranno generate in automatico entro il 28 giugno.

Per un periodo transitorio, fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID certificate.

Il certificato non è un documento di viaggio. I dati scientifici relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione dalla COVID-19 continuano a evolvere, anche alla luce delle nuove varianti del virus che destano preoccupazione. Prima di mettersi in viaggio, verificare le misure sanitarie pubbliche applicabili e le relative restrizioni applicabili nel luogo di destinazione.

Acquisire la Certificazione verde COVID-19 è semplice. Sono stati previsti più canali, con o senza identità digitale, in piena autonomia o con un aiuto. Tutte le certificazioni associate alle vaccinazioni effettuate saranno rese disponibili entro il 28 giugno. Se hai ricevuto via sms o email il codice per avvenuta vaccinazione, test negativo o la guarigione da COVID-19 puoi già scaricare la Certificazione verde. La Certificazione verde COVID-19, in Europa “EU Digital COVID Certificate”, è rilasciata in Italia dal Ministero della Salute in formato digitale e stampabile.

Con identità digitale – Dopo esserti autenticato con le tue credenziali SPID o CIE, puoi acquisire la Certificazione verde COVID–19

Con Tessera Sanitaria o documento di identità – Puoi ottenere la Certificazione verde COVID–19 senza utilizzare l’identità digitale (SPID o CIE). Se possiedi la Tessera Sanitaria inserisci: le ultime 8 cifre del numero identificativo della tua tessera sanitaria, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con: il tampone molecolare (CUN), il tampone antigenico rapido (NRFE), il certificato di guarigione (NUCG). In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

Se non possiedi la Tessera Sanitaria, in quanto non sei iscritto al SSN – Inserisci: il tipo e numero di documento che hai fornito in sede di esecuzione del tampone o di emissione del certificato di guarigione, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con: il tampone molecolare (CUN), il tampone antigenico rapido (NRFE), il certificato di guarigione (NUCG). In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria.

Tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico – Puoi acquisire la certificazione verde COVID-19 accedendo al tuo Fascicolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste nella tua Regione di assistenza. La Certificazione verde COVID-19 è messa a disposizione in formato scaricabile e stampabile (PDF).

Tramite App Immuni – Puoi acquisire la Certificazione verde COVID-19 utilizzando l’App Immuni attraverso l’apposita sezione “EU digital COVID certificate” visibile nella schermata iniziale della APP. Per ottenere la Certificazione verde COVID-19 devi inserire: le ultime 8 cifre del numero identificativo della tessera sanitaria, la data di scadenza della stessa, uno dei codici univoci ricevuti con: il tampone molecolare (CUN), il tampone antigenico rapido (NRFE), il certificato di guarigione (NUCG). In alternativa a questi codici, puoi inserire il codice autorizzativo (AUTHCODE) ricevuto via e-mail o SMS ai recapiti che hai comunicato in sede di prestazione sanitaria. La Certificazione verde COVID–19 viene mostrata a video e il QR code salvato nel dispositivo mobile in modo che possa essere visualizzato e mostrato anche in modalità offline.

Tramite App IO – Presto potrai acquisire la Certificazione verde COVID-19 utilizzando l’App IO, ricevendo direttamente un messaggio ogni volta che la Piattaforma nazionale rilascerà un certificato intestato a te.

Con l’aiuto di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie – Il medico e il farmacista, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la tua Certificazione verde COVID-19. Serviranno il tuo codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria che dovrai mostrare loro. La Certificazione verde COVID-19  sarà consegnata in formato cartaceo o digitale.

De Magistris: -Approvata la delibera per l’assunzione di 147 agenti di Polizia locale

Quanto guadagna un vigile urbano? E come si entra nella Polizia Municipale?

NAPOLI

Approvata nel pomeriggio di ieri dalla Giunta Comunale di Napoli, presieduta dal Sindaco Luigi de Magistris, la delibera che dà il via libera alla sottoscrizione della proroga dei contratti degli agenti di Polizia Locale assunti a tempo determinato grazie al Fondo nazionale dedicato alla Sicurezza Urbana. “ Una partita complessa che è stato possibile portare a termine solo grazie alla sinergia istituzionale e all’impegno personale che ho profuso unitamente al Sindaco de Magistris, che si è speso personalmente con i Ministeri competenti.

Un risultato fortemente voluto a tutela dei lavoratori e dell’ente per non disperdere le competenze acquisite in questi durissimi mesi.” È il primo commento dell’assessora Alessandra Clemente “ Va ora ottenuta – prosegue – la disponibilità delle risorse per la fine di questo anno solare e per il prossimo anno per puntare poi ad una stabilizzazione piena in pianta organica. L’attenzione dell’amministrazione resterà sempre alta anche per chiedere le risorse necessarie ad esaurire la graduatoria.”

Pauroso incidente sull’autostrada Messina, tragedia familiare (padre e figlio deceduti)

 

incidente mortale, Incidenti, Messina, Cronaca

 

 

Tragedia familiare in un incidente stradale, in un incidente stradale che si è verificato sull’autostrada A18 Messina-Catania, tra Fiumefreddo e Giardini, in direzione di Messina.Un ragazzo di 14 anni e un uomo di 48 anni  sono morti, padre e figlio Da accertare ancora  la dinamica dello scontro tra due auto. Sulla vettura viaggiava un famiglia Altri 4, fra cui la moglie e gli altri tre figli sono rimasti feriti.

In diversi ospedali sono ricoverati  altri tre figli dell’uomo: una bambina di tre anni, che è ricoverata a Taormina, un’altra bambina, e un figlio di 8 anni, al Policlinico di Catania. E’ rimasta ferita anche la madre dei quattro ragazzini. Nessuno, secondo quanto si è appreso, sarebbe in pericolo di vita.

Illesi tutti gli occupanti del secondo veicolo coinvolto nell’incidente. Accertamenti in corso da parte della  polizia stradale di Giardini Naxos. feriti, quattro, tra cui alcuni minorenni, sono stati trasportati negli ospedali di Taormina, al Garibaldi Nesima di Catania e al San Marco.

Si apprende che sul luogo dell’incidente  sono intervenute 4 ambulanze, l’elicottero del 118, l’Anas e la Polizia stradale. Le squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Riposto e Acireale, del Comando provinciale di Catania.

Il luogo sembra creare attrazione di incidenti. Infatti  un  secondo incidente mortale nel Messinese in poche ore. Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, sull’autostrada Palermo-Messina, una vettura, che stava trasportando un’imbarcazione, è volata giù da un viadotto poco dopo lo svincolo per Milazzo, all’altezza di Pace del mela, mentre stava viaggiando verso lo Stretto.

 

Consegna in Sicilia di oltre 57 mila vaccini -tra cui Astrazeneca- destinati ai centri siciliani

Vaccini AstraZeneca: nell'Asl Toscana Sud Est nessuna criticità

 

PALERMO-

Il Corriere espresso di Poste Italiane prosegue nelle forniture di vaccini anti-Covid in Sicilia.
Gli speciali furgoni di SDA-si apprende -hanno recapitato in queste ore 27.900 fiale del siero Astrazeneca presso le farmacie ospedaliere dell’Isola.     La consegna,via aerea,prevede che  dalla giornata di domenica 20 giugno si aggiungeranno 21.500 dosi del tipo Moderna e 7.700 Johnson & Johnson.
I vaccini, per un totale di 57.100, sono destinati ai seguenti centri siciliani: Enna (1.400 AstraZeneca, 1.000 Moderna, 400 Janssen), Palermo (rispettivamente 10.600, 9.100, 3.000), Erice (3.700, 2.700, 1.000), Siracusa (3.400, 2.500, 900), Ragusa (2.800, 2.000, 800), Agrigento (3.700, 2.700, 1.000) e Caltanissetta (2.300, 1.500, 600).

Nuovo Hub di vaccini al PalaSpedini di Catania

Il Palaspedini intitolato a Luciano Abramo - Sicilia Network

CATANIA

Una possibilità aggiuntiva a potersi vaccinarsi a quanti vivono a Catania e hanno oggettive difficoltà a farlo, sia perché senza fissa dimora o migranti oppure in stato di estremo bisogno sociale e di assistenza. Da oggi è attivo un nuovo hub per la somministrazione dei vaccini nel Palazzetto dello Sport di piazza Spedini che il Comune e la Croce Rossa in sinergia con il commissario Covid dell’Asp3 e il hanno realizzato per agevolare la vaccinazione a chi vive una condizione di estremo disagio o emarginazione. Le persone verranno accompagnate nella struttura comunale dai volontari dall’unità di strada, previa individuazioni dei bisogni insieme alle assistenti dei servizi sociali del Comune e la rete del volontariato.

All’apertura del nuovo punto vaccinazioni-informa il Comune -Ufficio Stampa etneo-  ha partecipato il sindaco Salvo  Pogliese con il presidente provinciale della Croce Rossa Stefano Principato, il commissario Covid Pino Liberti e gli assessori comunali ai servizi sociali Giuseppe Lombardo, alla salute Pippo Arcidiacono e quello allo Sport Sergio Parisi, che hanno collaborato alla realizzazione di questo servizio di assistenza a favore delle  persone più disagiate che vivono a Catania.

“Un fatto di straordinaria importanza –ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese- frutto principalmente della straordinaria sensibilità della rete cittadina del volontariato e della Croce Rossa che rappresentano un riferimento costante le condizioni di emergenza che si verificano. La vaccinazione è un diritto di tutti e la tutela della salute è un obbligo per ciascuno di noi. Ringrazio in particolar modo Stefano Principato che con Croce Rossa coordina le attività di questo nuovo punto di vaccinazione insieme al commissario Covid Pino Liberti, che messo a disposizione personale qualificato per le fasce meno garantite della popolazione in una struttura comunale che è stata attrezzata allo scopo con doverosa sollecitudine”.

Il punto vaccinazioni di piazza Spedini funzionerà dalle ore 8,00 alle 14,00 dal lunedì al venerdì. D’intesa con il Comune di Catania, il Pala Spedini nelle ore pomeridiane continuerà essere utilizzate per gli allenamenti delle squadre delle società sportive locali. Il personale dell’assessorato ai servizi sociali retto da Giuseppe Lombardo, garantirà il flusso delle persone che hanno maggiore necessità di sostegno per essere vaccinati, in sinergia con il sistema dell’assistenza sanitaria anti Covid che inserisce i dati nella piattatorma unica digitale per le vaccinazioni.

 

 

Sequestrati a Napoli, in negozi cinesi, oltre 1.600.000 articoli contraffatti e pericolosi

Sequestrati 1.600.000 articoli contraffatti e non sicuri

 

NAPOLI

Un ingente sequestro è stato operato dal Comando della Guardia di Finanza di Napoli, nel corso di una serie di accessi ispettivi operati su tutta l’area metropolitana, oltre 1.600.000 articoli contraffatti e non sicuri, tra cui capi di abbigliamento e gadget connessi all’evento sportivo “Uefa Euro 2020” e mascherine, privi delle certificazioni minime di sicurezza e di indicazioni per il consumatore, quali l’importatore, il produttore e la descrizione delle caratteristiche in lingua italiana.

In particolare, nel capoluogo, il 2° Nucleo Operativo Metropolitano, il II Gruppo Porto e i “Baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego, hanno sequestrato, rispettivamente, nel quartiere Barra, in un negozio gestito da cittadini cinesi, e tra i quartieri Fuorigrotta e in zona Stazione a dei venditori abusivi, 1.500.000 prodotti contraffatti o non conformi di note griffe (Chanel, Dior, Louis Vuitton, Nike, Adidas, Gucci, Supreme, Fendi, Reebok, Moschino, Prada, Burberry), tra cui tute e maglie della nazionale di calcio.

In provincia, tra Sant’Antimo e Giugliano in Campania, sequestrati dai finanzieri dei Gruppi di Frattamaggiore e Giugliano, rispettivamente presso un emporio cinese e a degli ambulanti, 35.000 articoli non sicuri, tra accessori per la cura della persona e bandiere tricolori, maglie e vari gadget della nazionale.

Anche a Pompei e a Torre del Greco sequestrati, rispettivamente, in un emporio cinese e ad un commerciante ambulante, 5500 gadget connessi ai campionati europei di calcio privi delle indicazioni minime per il consumatore sull’origine, provenienza e sulla qualità.

Infine, sequestrati in un negozio di abbigliamento di Nola e presso un rivenditore all’ingrosso di biancheria di Ottaviano quasi 18.000 mascherine non a norma e, tra San Giorgio a Cremano, Ercolano e Barano di Ischia, presso diversi negozi gestiti da cittadini cinesi, quasi 63.000 tra articoli di cartoleria, materiali elettrici e accessori di moda privi delle indicazioni obbligatorie, tra cui il marchio CE.

Denunciati nel complesso all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e commercio di prodotti falsi 6 responsabili, sia italiani che stranieri, e segnalati altri 10 alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.

L’operazione rientra nel quadro dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e repressione della contraffazione, uno dei fenomeni su cui maggiormente si concentrano le speculazioni legate all’emergenza Covid-19, programmata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli a tutela dei cittadini in concomitanza con l’avvio dei campionati europei di calcio euro 2020.