Napoli, maltrattava animali detenuti in gabbie improvvisate,un maiale ritrovato nel bidone della spazzatura, denunciato e sequestrato allevamento abusivo

 

 

Diritti animali, un altro caso di maltrattamenti sui maiali. Cambiano gli  allevamenti, non la brutalità - Il Fatto Quotidiano

LA  BRUTALITA’  UMANA:  TAGLIAVA PURE LE ORECCHIE E CODE AGLI ANIMALI DETENUTI ILLECITAMENTE

Napoli,

Animali maltrattati e detenuti in gabbie improvvisate. Un maiale deceduto gettato nel bidone ASIA per la raccolta differenziata. Sequestro della Polizia Locale di Napoli a Ponticelli.

In seguito ad una segnalazione presentata da operatori dell’ASIA in merito al ritrovamento, all’interno di un bidone destinato alla raccolta differenziata dei rifiuti, del corpo di un maiale in avviato stato di decomposizione, agenti della Polizia Locale di Napoli appartenenti al reparto specialistico di Tutela Ambientale, unitamente al personale dell’ASL Veterinaria, si sono recati nelle scorse ore in Via Stefano Giliberti, nel quartiere di Ponticelli, scoprendo un’area adibita ad allevamento abusivo in cui erano detenuti numerosi animali.

E’ stata individuata la presenza di mucche, asini, maiali, oche, pony, cavalli e numerosi cani tra i quali due doberman, con orecchie e code tagliate. Durante l’ispezione sono stati rinvenuti anche medicinali, detenuti illecitamente, sequestrati e messi a disposizione dell’ASL per successivi controlli.

Verificata la totale assenza di autorizzazioni amministrative e sanitarie gli Agenti hanno proceduto al sequestro penale dell’allevamento abusivo e a deferire all’Autorità Giudiziaria il responsabile per il reato di maltrattamento di animali. In totale al trasgressore sono state comminate sanzioni amministrative per circa 30mila euro.

Tredicenne suicida, intervento del Presidente Regione Sicilia, Schifani: «Tragedia che deve fare riflettere»

 

 

Immagine

 

 

«La tragedia dello studente tredicenne di Palermo che si è tolto la vita deve farci riflettere, ancora di più, su tutto ciò che la Regione può e deve fare per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Qualche settimana fa, proprio in attuazione di una nostra legge, abbiamo istituito un’apposita Consulta regionale con lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e realizzare iniziative da mettere in campo, in un’ottica sinergica, assieme a tutti i soggetti pubblici coinvolti.
Un percorso che mira alla tutela della crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, proteggendo e sostenendo i soggetti più fragili». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, esprimendo a titolo personale e dell’intera giunta la «sincera vicinanza alla famiglia del ragazzo, al personale scolastico, agli insegnanti e agli studenti». «La Regione – prosegue il presidente – ha pure sposato e promosso il progetto pilota dell’Ufficio scolastico regionale per elaborare insieme azioni di contrasto al fenomeno, con l’obiettivo, tra gli altri, di predisporre un sistema di rilevazione e monitoraggio che accoglierà le segnalazioni provenienti dalle scuole o dai singoli cittadini e i cui risultati saranno presentati nei prossimi giorni.
Sempre in questo contesto, all’interno del Piano strategico per il contrasto alla povertà educativa, di recente approvato dalla giunta, abbiamo previsto la creazione di specifici sportelli scolastici di ascolto e di azioni di prevenzione.
Abbiamo il dovere – conclude Schifani – di accendere, insieme alla scuola, i riflettori su queste tematiche per fornire agli studenti gli strumenti più idonei per contrastare il fenomeno in modo efficace».
Cordoglio anche da parte dell’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano: «Ho appreso con sgomento la notizia della tragedia che ha colpito l’istituto Vittorio Emanuele Orlando di Palermo, un episodio che interroga profondamente l’intera comunità educante. Esprimo la mia sincera vicinanza alla famiglia del ragazzo scomparso, a tutto il personale scolastico, agli insegnanti e agli studenti. L’Ufficio scolastico regionale ha già attivato gli strumenti necessari per essere accanto alla scuola in questo momento difficile. Confido che le inchieste della magistratura possano fare piena luce su quanto accaduto».

Zona industriale,Catania, lavori di ammodernamento dell’asse viario da Maristaeli fino a Primosole

 

Catania,

Hanno avuto inizio i lavori di riqualificazione, messa in sicurezza e ammodernamento della vecchia strada statale 114 nel tratto di oltre quattro chilometri, dai pressi di Maristaeli fin quasi il ponte Primosole, nella zona industriale e nelle vicinanze dell’aeroporto “Fontanarossa”, a garanzia della mobilità e della sicurezza stradale.

All’avvio del rifacimento, su tutta la superficie stradale dello strato di usura (tappetino), hanno partecipato l’assessore alle manutenzioni Pippo Arcidiacono, i consiglieri comunali Santo Russo e Giovanni Petralia, il direttore comunale Salvo Leonardi, il responsabile unico del procedimento Giovanni Origlio e il direttore dei lavori del cantiere Orazio Parisi.

I lavori dal costo complessivo di 2 milioni di euro, finanziati coi fondi del Patto per Catania gestiti dall’assessorato alle politiche comunitarie guidato da Sergio Parisi, riguardano una serie di opere che una volta realizzate, varieranno significativamente il target qualitativo dell’infrastruttura, su cui purtroppo in passato si sono verificati incidenti stradali anche gravi.

Alle azioni di manutenzione straordinaria, innovazione e messa in sicurezza dell’arteria, si aggiunge la realizzazione di nuove aree pedonabili che potranno essere integrate con l’apposizione di arredo urbano quali fioriere per il verde e di segnaletica orizzontale anche con catarifrangenti.

“Apre un altro cantiere a Catania –ha detto l’assessore Arcidiacono- per aumentare la sicurezza un’area in cui i percorsi sono fortemente interessati dal traffico urbano sia leggero che pesante, ricadente nella zona industriale di Catania, su cui non si interveniva da oltre un decennio. Nei prossimi giorni -ha aggiunto Arcidiacono- aprirà anche l’altro cantiere per rifare quindicina di strade di servizio della stessa zona industriale e possiamo dire che tutta quest’area produttiva cambierà volto in pochi mesi, a conclusione di un lavoro progettuale complesso e delicato, avviato insieme al sindaco Salvo Pogliese già pochi mesi dopo l’insediamento della giunta comunale”.

Gli interventi affidati con procedura di evidenza pubblica su una base d’asta di 1,5 mln di euro, alla società Angelo Russello s.p.a di Gela, da effettuarsi al massimo in quattro mesi, interesseranno il sedime stradale che allo stato attuale si presenta ammalorato e disgregato in più punti in condizioni critiche determinate da rilevanti fessurazioni e da avvallamenti dovuti al cedimento del sottofondo. Carenze in materia di sicurezza su cui è necessario intervenire con immediatezza, soprattutto per quanto riguarda criticità che necessitano di interventi risolutori da parte di manodopera specialistica, in osservanza alle vigenti normative disposte dal Codice della strada.

 

Controlli a Reggio Calabria: blitz anti-estorsioni e traffico di stupefacenti, 13 arresti

 

 

Droghe: cosa si vende in Piazza di Spaccio? - Focus.it

 

 Reggio Calabria – Pozzallo (RG),

In corso di esecuzione un provvedimento restrittivo nei confronti di 13 persone ritenute responsabili – a vario titolo – di diversi episodi di estorsione commessi nell’ambito del settore edilizio all’interno del cimitero di Pozzallo, nonché di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Per sei degli indagati è stata disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere, per gli altri sette l’obbligo di firma. L’indagine è condotta dai Carabinieri della Compagnia di Modica con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Ragusa.

 

 

Napoli: sequestro di 2 milioni di euro ad un elemento di vertice della camorra

 

 

Sequestro di beni a Napoli

 

Un sequestro di rilievo .Gli agenti della Divisione anticrimine-Sezione misure di prevenzione patrimoniali della questura di Napoli hanno sequestrato beni per circa 2 milioni di euro a un elemento di vertice di un clan camorristico, attivo nei comuni napoletani di Arzano, Casavatore e zone limitrofe.

L’uomo, condannato in via definitiva per vari reati, tra cui estorsione aggravata dal metodo mafioso, illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso e furto militare, è stato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza della durata di 3 anni.

Secondo  accertamenti eseguiti , l’uomo ha continuato a gestire gli affari del clan, soprattutto nel settore delle onoranze funebri.        Su proposta del Questore, il tribunale ha emesso un decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca.

In particolare, sono stati sequestrate diverse unità immobiliari nei comuni di Arzano, Casavatore e Napoli; conti correnti, depositi bancari ed altro per un ammontare complessivo di circa 1 milione di euro; 2 società operative nel settore delle onoranze funebri, attive nel comune di Arzano già destinatarie di provvedimenti interdettivi antimafia emessi nel corso del 2022 dal prefetto di Napoli.

I terroristi di Hamas avevano il centro di controllo e comando nell’ospedale pediatrico Rantisi a Gaza City.Prove fornite da Israele

 

Non è un'intifada, è la manovra "a tenaglia" dell'Iran contro Israele -  Israele.net - Israele.net

 

 

 

Il centro di comando era  nell’ospedale pediatrico Rantisi a Gaza City. All’interno della struttura  ,i militari hanno individuato una base di Hamas e locali in cui, con ogni probabilità, sono stati trattenuti ostaggi rapiti il 7 ottobre.

“Sotto l’ospedale, nei sotterranei, abbiamo trovato un centro di controllo e comando di Hamas, giubbotti esplosivi, granate, fucili d’assalto Ak-47, esplosivi, Rpg e altri armi”,  come prova il video diffuso dalle Idf. “Abbiamo anche trovato segni indicanti che Hamas ha tenuto ostaggi qui”, segnali sui quali si sta indagando… 

“Abbiamo inoltre trovato prove che i terroristi di Hamas sono tornati in questo ospedale dopo il massacro del 7 ottobre, dopo aver massacrato gli israeliani nelle loro case. Hamas si nasconde negli ospedali. Oggi le mostriamo al mondo”

Nel sotterraneo il video mostra una moto, con fori di proiettili, probabilmente impiegata nell’attacco del 7 ottobre. In una stanza, una sedia con delle corde e abiti femminili a terra. Nel sotterraneo, anche docce e un bagno. Poco distanti, pannolini e un biberon. In un’altra stanza, divani e poltrone. Nessuna finestra, ma tende ai muri: “Una stanza usata per registrare video”

Tragedia a Palermo. Tredicenne si toglie la vita, forse vittima del bullismo, deriso per il suo presunto orientamento sessuale

Foto gratuita l'uomo d'affari triste siede da solo nella solitudine oscura generata dall'intelligenza artificiale

Archivi -Sud Libertà

INCHIESTA DELLA PROCURA DEI MINORI DI PALERMO PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO

Palermo

Si è tolta la vita un tredicenne di Palermo, alunno della scuola media Vittorio Emanuele Orlando di viale Strasburgo,  nella sua casa dove abitava con i genitori che lo scorso sabato sera, quando è accaduta la tragedia, erano usciti. 

La Procura dei minori di Palermo, si apprende ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio. Si sospetta che il ragazzo fosse vittima dei bulli che in più occasioni lo avevano deriso per il suo presunto orientamento sessuale.

All’arrivo dei sanitari del 118 il tredicenne era già morto. Le indagini  sono state affidate ai  carabinieri. La scuola ha sospeso per oggi ogni attività.

Gli inquirenti hanno sequestrato e analizzeranno il cellulare e il computer del ragazzo per recuperare le chat con gli altri compagni. Nei mesi passati, il dirigente dell’istituto Vittorio E.Orlando  aveva informato i genitori del disagio vissuto dal tredicenne.

Palazzo d’Orléans, il Presidente della Regione Sicilia, Schifani, riceve il nuovo prefetto di Palermo Mariani per discutere della sicurezza

Immagine

 

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto stamattina a Palazzo d’Orléans, il nuovo prefetto di Palermo, Massimo Mariani. L’incontro, durato circa mezz’ora, si è svolto nell’ottica di un proficuo rapporto di collaborazione istituzionale. Durante il colloquio sono stati toccati i temi delle recenti emergenze legate agli incendi e, in generale, dell’impegno per garantire la sicurezza del territorio.

Il presidente ha offerto in dono il crest in legno e metallo con lo stemma della Regione Siciliana. 

«Sono lieto di aver conosciuto Sua Eccellenza, con cui ho stabilito subito un dialogo cordiale e schietto – sottolinea il presidente Schifani – Sono certo che potrà svolgere al meglio il suo incarico sul territorio palermitano, forte della lunga e fruttuosa esperienza maturata in altre sedi complesse della nostra Penisola. A lui vanno i più sinceri auguri di buon lavor.

Anniversario Nassiriya, corona di alloro per i caduti. Schifani: «Memoria va coltivata»

Immagine

Caduti siciliani: Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Emanuele Ferraro, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana e Alfio Ragazzi hanno dato la loro vita per la missione di pace a Nassiriya.   Ricordiamoci sempre di loro. Ci commuove il pensiero che ogni anno, in occasione della Commemorazione dei defunti, tante persone , al Cimitero di Catania, dove è stato collocato un monumento, rivolgono una preghiera a questi giovani Carabinieri
                                                                                                              Erminia  Lanza

Palermo,

Comunicato della Regione Sicilia che appresso pubblichiamo “In occasione delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, in Iraq, del 12 novembre 2003, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide dedicata ai caduti militari e civili che si trova a Palazzo d’Orléans.

«La memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese – ha detto il governatore – non appartiene alle forze armate, né alle istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell’intera collettività e per questo va coltivata sempre. A 20 anni di distanza da quel 12 novembre 2003, è ancora vivido il ricordo degli italiani caduti in Iraq e il nostro pensiero va in particolare ai caduti siciliani: Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Emanuele Ferraro, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana e Alfio Ragazzi.

I loro nomi rimarranno per sempre nel cuore di tutti noi per la dedizione e il senso del dovere profuso in una missione di pace che li ha strappati alla vita e all’affetto dei loro cari. E proprio a loro, a chi è rimasto, dico che in questi anni ho sempre apprezzato la compostezza con cui hanno vissuto il loro dolore».

Nel corso della commemorazione per la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni familiari delle vittime, è stato suonato il Silenzio di ordinanza in onore di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita nelle numerose missioni di pace condotte dall’Italia.

«Ricordo con commozione – ha aggiunto Schifani – il giorno del quinto anniversario dell’attentato, nel 2008, quando il Senato, di cui ero presidente, ha intitolato la Sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama “A tutti gli italiani caduti nel corso dell’operazione Antica Babilonia”. Costruire la pace nei territori di guerra è un gesto nobile e rappresenta l’identità del nostro Paese ma, proprio in questo particolare momento storico, dobbiamo essere sempre più consapevoli che significa anche rischiare la vita in prima persona. E per questo, dobbiamo essere sempre grati alle nostre forze armate».

Inaugurazione anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi Federico II e visita al Polo universitario di Scampia

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto da Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania e da Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli,in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’ottocentesimo anno dalla fondazione

 

l Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerc, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’ottocentesimo anno dalla fondazione

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’ottocentesimo anno dalla fondazione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in occasione dell’ottocentesimo anno dalla fondazione

Napoli

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in occasione dell’ottocentesimo anno dalla fondazione.

Nel corso della inaugurazione hanno preso la parola: Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca; Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Giuseppe Marzucco, Presidente del Consiglio degli Studenti; Fatima Mahdiyar, studentessa della Scuola di Medicina – in rappresentanza della comunità studentesca internazionale; Maria Carmela Serpico, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario.

La prolusione è stata affidata ad Andrea Mazzucchi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici-Docente di filologia della letteratura italiana. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.

Al termine della cerimonia, il Presidente Mattarella visiterà gli ambulatori assistenziali del polo universitario di Scampia.