Messina, Palazzo Zanca si colora di viola in occasione della Giornata mondiale della Prematurità

 

In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, questa sera palazzo Zanca si colora di luce viola per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle nascite pretermine.

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Anche quest’anno il Comune di Messina, in occasione della quindicesima edizione della Giornata Mondiale della Prematurità che ricorre il 17 novembre, ha condiviso l’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e Vivere Onlus, In collaborazione con l’associazione di volontariato “il Bucaneve” di colorare di luce viola un momento rappresentativo della Città. L’Amministrazione comunale per accendere i riflettori sui bimbi nati prima della 37^ settimana di gestazione, per stasera ha disposto l’illuminazione della facciata di palazzo Zanca di colore viola.

È con questo semplice e simbolo gesto che l’Amministrazione del sindaco Federico Basile ha inteso aderire al claim della giornata 2023 “gesti semplici GRANDI RISULTATI: contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque”, al fine di dare un segnale visivo alla cittadinanza per una maggiore consapevolezza e sensibilità sul tema.

Un tema mondiale infatti, 1 bambino su 10 nasce prematuro, e in Italia i neonati prematuri sono circa 25mila. Questi bambini rappresentano una grande sfida per la medicina ed in particolare per la Neonatologia ma anche per la società, perché la prematurità è una malattia spesso grave e la sopravvivenza è un successo che non si deve dare per scontato. Sono bambini che nascono immaturi nei vari organi (polmoni, cervello, intestino, cuore), tanto più gravi quanto più il parto avviene in anticipo e necessitano di cure e attenzioni particolari. La giornata vedrà, ancora una volta, medici, infermieri, famiglie e volontari di tutto il mondo uniti per i neonati prematuri.

Incontro di Mattarella con i Vertici dell’AGESCI in occasione del 50° anniversario della fondazione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Francesco Scoppola e Roberta Vincini,Presidenti del Comitato nazionale AGESCI ,in occasione del 50° anniversario della fondazione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Francesco Scoppola e Roberta Vincini,Presidenti del Comitato nazionale AGESCI,insieme a Fabrizio Marano,Capo Scout,Daniela Ferrara,Capo Guida,Padre Roberto Del Riccio,Assistente ecclesiastico generale,in occasione del 50° anniversario della fondazione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Francesco Scoppola e Roberta Vincini,Presidenti del Comitato nazionale AGESCI,insieme a Fabrizio Marano,Capo Scout,Daniela Ferrara,Capo Guida,Padre Roberto Del Riccio,Assistente ecclesiastico generale,in occasione del 50° anniversario della fondazione

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, in occasione del 50° anniversario della fondazione, i vertici dell’AGESCI – Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, Francesco Scoppola e Roberta Vincini, Presidenti del Comitato nazionale.

Fiumi, lavori urgenti sul Vallone Cannizzaro a Monreale, finanzia la Regione Sicilia

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La Regione Siciliana finanzia i lavori urgenti per la messa in sicurezza del Vallone Cannizzaro, affluente del Torrente Meccini, di via Esterna Fontana del Lupo, in territorio comunale di Monreale. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha stanziato poco più di 240 mila euro per il Comune in provincia di Palermo, per intervenire nel tratto dell’argine del corso d’acqua dove un cedimento crea problemi alla pubblica incolumità.

I lavori saranno realizzati in virtù di una convenzione stipulata fra l’Autorità di bacino e il Comune di Monreale, che diventa soggetto attuatore e stazione appaltante. Consisteranno in interventi di scerbatura e rifunzionalizzazione idraulica mediante la sistemazione delle sponde con opere di sostegno realizzate con gabbioni riempiti con materiale lapideo, nella pulizia dell’alveo, che prevede l’eliminazione della vegetazione spontanea che ostacola il regolare deflusso delle acque e di tutti i detriti alluvionali.

Caro voli, il Presidente della Regione Sicilia Schifani: «Anche ITA applicherà sconti ai siciliani»

 

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ITA Airways aderirà all’iniziativa lanciata dalla Regione Siciliana che prevede sconti sui biglietti aerei per i residenti nell’Isola. La conferma è stata data al governatore Renato Schifani dal neo direttore generale della compagnia di bandiera Andrea Benassi, nel corso di un colloquio telefonico.

Nei prossimi giorni, ITA Airways comunicherà ufficialmente la propria adesione e nel frattempo ha già avviato le procedure per l’adeguamento del sistema informatico per le prenotazioni.

«Un’altra bella notizia per i siciliani – commenta il presidente Schifani, che ha augurato buon lavoro al nuovo direttore generale – . Sono contento che con la compagnia di bandiera si possa finalmente costruire un dialogo approntato alla massima collaborazione con l’obiettivo di ridurre i costi dei voli, assicurando a tutti gli isolani il diritto, costituzionalmente garantito, alla mobilità».

Catania, consegna lavori d’appalto per 12 milioni di euro per realizzare il Museo dell’Etna nell’ex ospedale Vittorio Emanuele

 

 

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Catania,

Via alla realizzazione del Museo dell’Etna nel padiglione San Marco dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, a Catania. Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, accompagnato dall’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò e dal sindaco Enrico Trantino, questa mattina ha consegnato i lavori al raggruppamento temporaneo di imprese, costituito da Consorzio Stabile Medil Scpa e Icoser Srl di Benevento, che si è aggiudicato l’appalto per un importo complessivo di quasi 12 milioni di euro, Iva esclusa, con un ribasso del 15,55% sulla base d’asta.

Presenti anche il prefetto Maria Carmela Librizzi, il Rettore dell’università di Catania Francesco Priolo, la presidente Lina Scalisi e il direttore Gianni Latino dell’Accademia di Belle Arti, la soprintendente ai Beni culturali, Donatella Aprile. Sono intervenuti, inoltre, il dirigente generale del dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, l’ingegnere capo del Genio civile di Catania, Gaetano Laudani, il direttore amministrativo del Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Rosario Fresta.

Le opere prevedono il restauro, la rifunzionalizzazione e l’allestimento della struttura museale. Gli interventi partiranno alla fine del mese di novembre e dovranno essere completati entro 30 mesi dall’avvio del cantiere. La progettazione del Museo dell’Etna è stata curata dallo studio di architettura Guicciardini & Magni di Firenze, vincitore della procedura pubblica curata dal dipartimento regionale Tecnico tramite il Genio civile etneo, così come la gara per l’affidamento dei lavori.

«Oggi – ha detto il governatore Renato Schifani – compiamo un altro decisivo passo avanti nella riconversione in polo culturale di questo ex presidio ospedaliero, già avviata dal precedente governo. La Regione è protagonista di un intervento che trasforma un edificio storico in una struttura museale all’avanguardia di oltre settemila metri quadrati. Valorizzeremo così l’eccezionale patrimonio rappresentato dal vulcano attivo più alto d’Europa, facendo del nuovo museo un punto di riferimento per catanesi, siciliani e turisti. Al contempo, diamo nuova vita agli edifici non più utilizzati, restituendoli con nuove funzioni alla città, anche grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale, le istituzioni dell’alta formazione e l’azienda Policlinico con le quali collaboriamo sugli altri progetti che riguardano l’area sanitaria dismessa».

«Avendo scelto di essere presente all’inizio dei lavori di questo grande progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Vittorio Emanuele – ha sottolineato il sindaco di Catania Enrico Trantino – il presidente della Regione mostra la sua particolare attenzione per la città e l’area metropolitana di Catania. Nel cuore più antico del nostro centro storico, nei pressi di Montevergine, dopo la nuova piazza al posto dell’ex ospedale Santa Marta, si prosegue con una nuova stagione di rigenerazione urbana che, con la regia del Comune, coinvolge anche l’Università e l’Accademia di Belle Arti, per realizzare nuovi insediamenti produttivi e culturali che guardino ai giovani e al futuro».

Concepito come spazio di socialità, il Museo dell’Etna offrirà un affascinante viaggio alla scoperta del territorio del vulcano. Il percorso espositivo sviscera i diversi aspetti legati alla “Muntagna”, da quelli scientifici a quelli mitologici, artistici e antropologici e prevede sei settori: “L’Etna tra scienza e mito”; “L’uomo e il vulcano”; “Musica, letteratura e cinema”; “Gli aspetti naturalistici”; “Osservando il vulcano”; “Usi e costumi del territorio etneo”. 

Le due corti interne, “La corte del vulcano” nell’ala est e “La corte dei liotri” nell’ala ovest, costituiranno i fulcri espositivi del museo. Nella prima verrà realizzato un modello sospeso del vulcano con videomapping e giochi di luce che mostreranno i processi che avvengono all’interno dei condotti magmatici, mentre tappeti interattivi riprodurranno lo scorrimento di un fiume lavico; la seconda vedrà l’installazione interattiva “In volo sul paesaggio etneo”: un pavimento con video led simulerà un volo sopra l’Etna, in alto ci sarà un’installazione con piccoli “liotri” sospesi (il “liotru” è l’elefante simbolo di Catania), mentre sulle pareti verranno realizzate multiproiezioni immersive con immagini del paesaggio etneo.

La grande corte interna del museo, con una copertura leggera in acciaio e vetro, sarà uno spazio aperto alla città. L’edificio, nella parte superiore, sarà rivestito da una nuova “pelle” che si ispira alla muratura a vista in mattoni e pietra lavica dell’ex Monastero dei Benedettini. Nelle ore serali, il rivestimento sarà illuminato con una luce calda e morbida, dall’intensità regolabile a seconda degli eventi, diventando una lanterna che irradia la propria luce sulla città.

Napoli, la Finanza sequestra a due clan camorristici 150 milioni di euro per reati tributari e finalità mafiosa

Finalità di agevolazione mafiosa di due clan camorristici

 

Napoli

Per delega del Procuratore della Repubblica,  militari dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, Trieste e Frosinone, in collaborazione con il Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, stanno dando esecuzione in Campania, Lazio ed Emilia Romagna a due decreti di sequestro preventivo aventi ad oggetto beni mobili e immobili per un ammontare complessivo di oltre 150 milioni di euro nei confronti di undici soggetti indagati, a vario titolo, anche in forma associativa, per plurimi reati tributari, false comunicazioni sociali, trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio.

I reati per cui si procede sono aggravati, per sei indagati, dalla finalità di agevolazione mafiosa di due clan camorristici operanti nell’area orientale di Napoli e, per uno di essi, dall’aver commesso il fatto nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale.

Le indagini che hanno dato luogo ai provvedimenti di sequestro, corroborate dalle convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno fatto luce su articolati meccanismi di frode nel settore degli idrocarburi realizzati, tra il 2015 e il 2021, mediante la costituzione, in Italia e all’estero, di società “cartiere” funzionali a permettere a terzi l’evasione dell’IVA e delle accise e l’applicazione ai consumatori finali di prezzi illecitamente competitivi.

Le società strumentalmente interposte nella filiera commerciale presentavano, infatti, i tratti tipici dei soggetti economici inesistenti: la rappresentanza legale attribuita a soggetti privi di esperienza imprenditoriale, nullatenenti e gravati da precedenti di polizia, a cui veniva garantito un corrispettivo dai promotori del sodalizio; l’operatività limitata nel tempo per evitare controlli ispettivi; l’ammontare sproporzionato, in un limitato spazio temporale, di acquisti e vendite di gasolio per autotrazione; l’assenza di sedi, depositi, dipendenti e mezzi aziendali; il mancato assolvimento degli obblighi contabili, dichiarativi e di versamento delle imposte; la cessazione dell’attività di “impresa” dopo l’avvio di accertamenti di natura fiscale o giudiziaria e il subentro di nuove “imprese” aventi le medesime caratteristiche.

Tra i principali beneficiari della frode vi è una società di Napoli che, fino alla dichiarazione di fallimento, era cogestita di fatto da elementi apicali del clan Formicola e del clan Silenzio, uno dei quali già destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale antimafia.

Agli amministratori di diritto o di fatto di detta società vengono contestati anche i reati di autoriciclaggio per aver impiegato nell’attività economica ingenti flussi finanziari provenienti da una società “cartiera” e di falso in bilancio per aver rappresentato, attraverso crediti inesistenti, una situazione di solidità patrimoniale e di affidabilità creditizia in luogo di ammanchi che avrebbero dato luogo ad una riduzione del capitale sociale.

Le indagini hanno fatto emergere il concreto rischio che gli indagati vanificassero la garanzia patrimoniale per l’erario anche attraverso operazioni su conti esteri, la costituzione di trust, l’iscrizione a piattaforme di bitcoin e la reiterata fittizia intestazione di società e di beni mobili e immobili a soggetti prestanome.

Da qui i provvedimenti di sequestro in corso di esecuzione in data odierna, misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

 

Catania: Operazione antidroga “Fossa dei Leoni II” 14 persone arrestate Clan Cappello, già demolito dai Carabinieri nel 2019

 

La droga arriva a casa: chi sono i giovani tossicodipendenti

Archivi -Sud Libertà

 

 – Catania,

Su delega di questa Procura Distrettuale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell’Arma (Compagnia di Intervento Operativo del XII° Reggimento “Sicilia” e Nucleo Cinofili), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari personali in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 indagati in quanto, a vario titolo, presunti autori dei reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

L’indagine, denominata “Fossa dei Leoni II”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania-Fontanarossa dall’ottobre 2019 al marzo 2020, prende il nome dalla piazza di spaccio sita in viale Grimaldi 10, storicamente riconducibile al clan “Cappello” e già colpita, nel luglio del 2019, dall’esecuzione di 26 ordinanze applicative di misure di custodia cautelare in carcere.  

La piazza di spaccio, suddivisa su due turni, uno dalle 09:00 alle 18:00 e uno dalle 18:00 alle 22:00, garantiva agli acquirenti l’acquisto di crack, cocaina e marijuana, sostanze stupefacenti per le quali pusher e vedette utilizzavano veri e propri “nomi in codice” quali “camicie” per la cocaina, “crackers” per il crack e “giubbotto” per la marijuana.

La postazione del pusher, collocata all’interno dell’androne di una delle due palazzine del viale Grimaldi 10, era protetta da un portone in ferro battuto, abusivamente installato e apribile solo dall’interno. Ad ulteriore “difesa” del pusher era prevista una rete di vedette, alcune delle quali chiamate ad osservare gli ingressi della piazza di spaccio, altre, invece, ad effettuare una sorta di “prefiltraggio” nei confronti degli acquirenti appena arrivati. L’adozione di dette cautele consentiva di accertare immediatamente di non avere di fronte un appartenente alle Forze di Polizia “sotto-copertura” e, inoltre, di chiedere all’acquirente la tipologia e la quantità della sostanza stupefacente che fosse interessato ad acquistare.

Superato questo “controllo”, la vedetta, senza utilizzare ricetrasmittenti, a rischio di essere intercettate, attraverso segni convenzionali, faceva aprire il portone al pusher che veniva così raggiunto dal cliente per la successiva cessione, che si svolgeva nell’arco di pochissimi istanti.  

In caso di intervento delle Forze dell’Ordine, le vedette facevano allontanare gli acquirenti e il pusher di turno, chiuso il portone in ferro, abbandonava la propria postazione, nascondendosi in uno degli appartamenti dello stabile o, in alternativa, raggiungendo la terrazza posta all’ultimo piano dell’edificio, dove veniva occultata – e poi recuperata successivamente – la sostanza stupefacente.

Gli indagati tratti in arresto, secondo quanto risulta dalle indagini, nell’attuale fase in cui il contraddittorio tra le parti non risulta instaurato in modo completo, avrebbero agito nella predetta piazza di spaccio con le modalità indicate e avrebbero avuto una particolare attenzione alle modalità di rifornimento della piazza di spaccio: le dosi di cocaina e crack, per via delle ridotte dimensioni, sarebbero state custodite all’interno delle abitazioni di alcuni degli appartenenti al sodalizio o, in alternativa, occultate nelle aiuole del piazzale antistante la piazza di spaccio, in cavità ricavate tra i rifiuti e le macerie; i quantitativi di marijuana sarebbero stati occultati nell’abitazione di uno degli indagati, privo di precedenti penali, il quale si sarebbe occupato anche del confezionamento dello stupefacente in singole dosi.

Tale modo di agire avrebbe garantito l’operatività pressoché ininterrotta della piazza di spaccio, riducendo al massimo le possibili conseguenze derivanti dall’intervento delle Forze dell’Ordine. Un vero e proprio sistema di regole ed espedienti che, secondo quanto è emerso dalle indagini, allo stato degli atti ed in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, sarebbe stato messo a punto dal presunto capo-promotore, CONDORELLI Angelo.

 delNel corso dell’attività i Carabinieri hanno eseguito complessivamente 26 arresti in flagranza di reato, denunciato 2 persone in stato di libertà e sottratto al circuito del traffico di sostanze stupefacenti 66,620 kg di marijuana, 61 gr. di crack e 57 gr. di cocaina. Sono stati, inoltre, sequestrati: due pistole, un fucile, trentuno cartucce di vario calibro, un sistema di videosorveglianza, uno smartphone munito di scheda telefonica, un “pizzino” recante date e numeri attinenti all’approvvigionamento della sostanza stupefacente e 2810,00 euro, provento dell’attività illecita. 

 

Sciopero “generale” domani venerdì 17( ridotto a 4 0re) per protestare contro la nave Italia guidata dalla Meloni

 

Lo sciopero “generale” in programma dalle ore 9 alle ore 13 di domani venerdì 17 novembre 2023 interesserà anche il traffico ferroviario, con possibili ripercussioni, seppur lievi, sui treni Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia

Sciopero di 8 ore dei treni, previsto un venerdì campale / GUARDA I SERVIZI  GARANTITI - Abruzzo - Il Centro

Lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane è stato proclamato dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti in adesione allo sciopero delle rispettive confederazioni.

Si apprende dal comunicato delle Fs che  il personale di Trenitalia del Piemonte, viene escluso dallo sciopero. Attenzione che gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. 

Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

Si sa , dopo le contestazioni del governo e del ministro Salvini e le reciproche accuse fra leader sindacali e Salvini  che lo sciopero generale viene ridotto “a seguito dell’ordinanza n.196 T del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14.11.2023, la durata dello sciopero indetto per il giorno 17/11/2023 è stata ridotta a 4 ore, dalle ore 9.00 alle ore 13.00”.

 

Messina,provvedimenti – domani 16 e venerdi 17 -per lavori di scarifica e ripavimentazione, manifestazioni natalizie.

Sicurezza della circolazione stradale: dematerializzato il certificato

Archivi- Sud Libertà

 

Messina,

Divieto di sosta e senso unico alternato in un tratto nel ponte ad arco sul torrente Bordonaro.

Giovedì 16 e venerdì 17, dalle ore 7 alle 16, saranno istituiti il divieto di sosta, con zona rimozione coatta, su entrambi i lati; il senso unico alternato di circolazione con regolamentazione; e il limite massimo di velocità di 30 km/h, nel ponte ad arco, sul torrente Bordonaro, nella strada di collegamento tra Bordonaro e Cumia. Le limitazioni viabili sono state disposte per l’esecuzione di indagini strutturali.

Interventi di scarifica, ripavimentazione in conglomerato bituminoso e posizionamento cordoli in un tratto di viale San Martino.

Da giovedì 16 sino a martedì 28 novembre, vigeranno il divieto di transito veicolare, alternativamente, sul lato est e sul lato ovest (non contemporaneamente) della carreggiata stradale centrale di viale San Martino, nel tratto compreso tra viale Europa e via Lucania e il limite massimo di 30 km/h in entrambi i sensi di marcia di viale San Martino, nel tratto compreso tra viale Europa e via Lucania. Provvedimento adottato per permettere l’esecuzione dei lavori necessari di scarifica, ripavimentazione in conglomerato bituminoso, posizionamento cordoli di delimitazione e segnaletica stradale nel tratto sopracitato di viale San Martino.

Manifestazioni natalizie a Santa Lucia sopra Contesse: le limitazioni viarie.

In occasione delle manifestazioni natalizie a Santa Lucia sopra Contesse, in programma l’8 “Christmas Village”, il 9 “Notte Bianca del Villaggio” e il 13 dicembre (Santa Lucia nostra Patrona), sono previsti provvedimenti viabili. Pertanto vigeranno i divieti di sosta, con zona rimozione coatta, e di transito veicolare, nelle seguenti strade a Santa Lucia sopra Contesse: 1) via Comunale Santa Lucia, nel tratto compreso tra le vie Mauro De Mauro ed Emanuela Loi; 2) via Cosimo Cristina, nel tratto compreso tra le vie Comunale Santa Lucia e Cesare Terranova.

Disco verde della Giunta al bilancio della Regione siciliana 2022. Adesso passerà al vaglio dell’Ars e poi-la prova della verità- al controllo della Corte dei conti

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Palermo,

Via libera dalla giunta al bilancio consolidato della Regione Siciliana per l’anno 2022. Dopo questo passaggio di regolarizzazione dei conti, può riprendere l’iter per le assunzioni previste dai concorsi pendenti. Il documento contabile, che adesso passerà al vaglio dell’Ars, rappresenta la situazione finanziaria e patrimoniale della Regione e il risultato economico dell’attività complessiva svolta dall’Istituzione attraverso tutte le proprie articolazioni organizzative, enti strumentali, società controllate e partecipate.

«Il mio governo – dice il presidente Renato Schifani – continua spedito nell’opera di messa in ordine dei conti della Regione in modo da avere documenti contabili trasparenti e in linea con le scadenze. Avere dei fondamentali solidi ci permette di conseguire risultati immediati come la ripartenza dell’iter per completare i concorsi pendenti e procedere, finalmente, con le assunzioni. Con le carte in regola, adesso, possiamo costruire un futuro per la Sicilia fatto di sviluppo, lavoro, crescita economica e miglioramento dei servizi».

«L’approvazione del bilancio consolidato del 2022 – spiega l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone – accresce l’affidabilità della Regione anche di fronte al mercato e agli organismi di controllo. Continuiamo a perseguire l’obiettivo di dotare la Sicilia di documenti contabili contraddistinti dal rispetto dei principi di certezza e veridicità del bilancio pubblico».