L’Odissea del mare continua: Un bimbo trovato morto su uno dei barchini dei migranti

 

Immigrati Barca - Foto e Immagini Stock - iStock

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L’Odissea del mare e dei migranti continua senza soste.  Un destino amaro  per  un bimbo, deceduto probabilmente per un malore, ritrovato su uno dei barchini soccorsi nella notte dagli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza al largo di Lampedusa. In 147 hanno raggiunto la più grande delle Pelagie nelle scorse ore, si aggiungono ai 374 approdati ieri.

In 28, tra cui 8 donne, tutti di origine subsahariana, sono stati bloccati dai finanzieri a Cala Francese, dove erano riusciti ad approdare . Nessuna traccia dell’imbarcazione usata per la traversata. Poco dopo al molo Favaloro dalla motovedetta della Capitaneria di porto sono sbarcati 51 migranti, tra cui 13 donne e 5 minori.

Catania: aereo Canadair precipita sull’Etna- I due piloti dispersi

 

 

Il velivolo, dei Vigili del fuoco, era in  servizio impegnato  nello spegnimento di un incendio

Canadair durante il volo. immagine stock. Immagine di ...

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Un Canadair dei Vigili del fuoco, in servizio antincendio, volando a quota bassa, è precipitato sull’Etna. Il velivolo era impegnato nello spegnimento di un incendio boschivo in corso sul monte Calcinera, nel comune di Linguaglossa, in provincia di Catania.

La ricostruzione visiva del fatto pone in luce che  un’ala del Canadair, partito da Lamezia Terme,e dopo due viaggi di servizio già effettuati sulla montagna, abbia urtato contro un costone della montagna e l’aereo sia precipitato ed esploso una volta toccato terra.    Sul luogo le forze dell’Ordine e o gruppi di  ricerca e soccorso.

I due piloti che si trovavano a bordo del velivolo , sono stati dichiarati dispersi. Proseguono le ricerche..

 

Uccisa in Mozambico suora italiana in missione

In un  attentato terroristico di matrice presumibilmente jihadista verificatosi ieri sera a Chipene, in Mozambico,  ha perso la vita  suor Maria De Coppi, 83enne comboniana italiana originaria di Vittorio Veneto, in missione in Africa dal 1963. In salvo due missionari veneti e le altre suore.

La missione è stata data alle fiamme. I due sacerdoti che sono riusciti a scappare sono Don Lorenzo Barro e Don Loris Vignadel. La parrocchia di Chipene, nella diocesi di Nacala, accoglie sfollati che scappano dai gruppi terroristici islamisti.

Messina, ucciso netturbino a coltellate nella sua abitazione di Letojanni

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Messina,

Si apprende in queste ore c he il cadavere di un uomo, Massimo Canfora, 56 anni, netturbino di Letojanni (Messina) è stato trovato nella sua abitazione. A trovare il corpo senza vita è stato il padrone di casa che è stato avvertito dai vicini di casa, che hanno sentito le grida dell’uomo e hanno chiamato i carabinieri.

Canfora aveva evidenti ferite da accoltellamento sul corpo. Sul posto i carabinieri e il Pm Alessandro Liprino. Non sarebbero stati trovati segni di scasso sulla porta d’ingresso.  I militari stanno conducendo le indagini per capire la dinamica del delitto.

TIR SCONTRA DUE PULMAN SULLA A1, UN MORTO E 15 FERITI

 

TIR A1
Nella foto (Ansa) il Tir si è scontrato con i pulmann

 

Sopralluoghi ed ancora indagini sul posto del grave incidente sulla A1. Il conducente di un Tir morto e 15 feriti in un tamponamento causato dallo stesso mezzo pesante finito contro due pullman da Granturismo la notte scorsa sull’Autosole vicino a Firenze, al km 282, dopo lo svincolo.

Nei bus viaggiavano diversi immigrati già accolti presso il centro di accoglienza di Lampedusa ed erano in trasferimento verso altri centri di accoglienza.

Si apprende anche a  causa dei tanti detriti che per l’impatto si sono dispersi sulla carreggiata, diverse auto in arrivo hanno subito un  danneggiamento,in modo serio,  con rottura dei serbatoi di carburante e di pneumatici.
    Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, 118, Polstrada e personale della Società Autostrade. I vigili del fuoco hanno collaborato con il personale sanitario anche per garantire la sicurezza dell’area a causa dei materiali combustibili sulla carreggiata, che è rimasta chiusa per consentire le operazioni di soccorso poi è stata riaperta. I 15 feriti sono stati portati nei pronto soccorso degli ospedali di Firenze. 
   

     

    Incidente su lavoro, operaio 60enne perde la vita in un intervento di riparazione nel catanese

     

    Infortuni sul lavoro: no alla responsabilità automatica del committente
    Infortuni sul lavoro, in costante crescita – Archivi Sud Libertà

     

    Ancora un infortunio sul lavoro nel catanese. Un operaio sessantenne N.C. di Militello Val di Catania, ha perso la vita folgorato ieri sera a Caltagirone mentre eseguiva un intervento di riparazione su un palo della corrente di una linea di media tensione. Le organizzazioni sindacali  Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil siciliane in una nota esprimono il loro cordoglio. “In attesa che la magistratura accerti le dinamiche di questo ennesimo incidente sul lavoro – dicono le organizzazioni sindacali – ci stringiamo ai familiari per la grave perdita del congiunto. Non ci sono parole che possano esprimere il dolore e la costernazione per morti assurde che possono e devono essere evitate”.

    Catania, un operaio di 37 anni muore in un incidente sul lavoro nella sede della ditta “Ecometalli”

     

     

    Infortunio sul lavoro 2021: INAIL, cos'è come funziona, chi paga? - The  Italian Times
    Infortuni sul lavoro: strage senza fine

     

    Catania,

    Aperta una inchiesta dalla Procura.Un operaio di 37 anni è morto in un incidente di lavoro avvenuto nel sito della Ecometalli srl, nella zona industriale di Catania. La società si occupa di raccolta e commercio di metalli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. 

    La vittima è stato colpita da un frammento metallico dopo un’esplosione, forse di una bombola, mentre era su un mezzo di lavoro. L’impatto è stato violento e l’operaio è deceduto subito. Sul posto sono intervenuti medici del 118 e militari dell’arma del comando provinciale.

    I sindacati reclamano  prevenzione e controlli, e un  aumento di organici negli Ispettorati del Lavoro che in Sicilia dipendono dalla Regione

     

     

    Il figlio quindicenne uccide la madre perchè voleva trasferirsi lontano dall’ex marito (detenuto)

     

    Catania,

    L’incontro del padre detenuto  forse il motivo base del delitto.   Le indagini vertono anche sul profilo social dove il ragazzo si sofferma con ammirazione per  il padre detenuto per furti d’auto e sospettato di un tentato omicidio. «Papà sei il mio amore, ti amo», postava sul massimo social il quindicenne, fermato ieri dalla squadra mobile di Catania su provvedimento  della Procura per i minorenni con l’accusa di avere ucciso la madre Valentina Giunta, 32 anni. 

     

    Si apprende che la madre, non voleva più saperne dell’ex marito e  voleva trasferirsi lontano. Il ragazzo, che porta il nome del nonno, in passato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su un’organizzazione specializzata in furti d’auto, aveva mantenuto rapporti con una parte della famiglia, i nonni paterni e probabilmente non digeriva il desiderio della madre di trasferirsi lontano. Gli investigatori si soffermano pure su un video su tik tok dove  il ragazzo ha fatto un collage delle foto del padre e in più post ha scritto «ti amo leone, sei la mia vita a presto fuori». 

     

    Incidente sul lavoro a Cefalù, operaio cade dal tetto di capannone e muore in cantiere

    Incidente sul lavoro a Catania, muore operaio messinese

    Incidente sul lavoro a Cefalù, nel palermitano. Un uomo di 51 anni ha perso la vita mentre lavorava al cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina, nel tratto Ogliastrillo-Cefalù.

    Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe caduto dal tetto di un capannone.L’azienda dove la vittima lavorava ha rilasciato questa dichiarazione:  “E’ con profondo dolore che Toto Costruzioni Generali apprende del tragico incidente verificatosi presso il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina, nella tratta di Ogliastrillo-Cefalù –  –

    Al momento  sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità giudiziarie, con cui la società sta pienamente e attivamente collaborando. La famiglia Toto, insieme a tutti i dipendenti e le maestranze si unisce al dolore della famiglia, alla quale garantirà tutto il sostegno possibile per superare questa tragica situazione

    Catania, uccidere pazienti ,forse per capriccio personale. Già in carcere “l’infermiere”autore del duplice omicidio

     

    E’ davvero incredibile .Un infermiere del Cannizzaro di Catania, Vincenzo Villani Conti di 50 anni, è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio di due pazienti. La notifica del  provvedimento  eseguita dalla Polizia. Il Gip del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere.

    Secondo le indagini raccolte della Procura di Catania Villani Conti avrebbe provocato la morte di due pazienti ricoverati nel reparto di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza somministrando loro, con modalità estranee ad esigenze terapeutiche, Diazepam e Midazolam.

    Gli accertamenti tecnici e la consulenza medico-legale e le analisi tossicologiche eseguite dopo la riesumazione dei cadaveri dei due pazienti, hanno risolto il quesito sul  decesso delle due persone  avvenuto dopo il turno notturno svolto dall’indagato.  Gli investigatori affermano: ” Nelle cartelle cliniche non risultava indicata la prescrizione dei farmaci, proprio perché del tutto controindicati rispetto alle patologie. Sui cadaveri, pur a distanza di diversi mesi dalla morte, sono state trovate, durante l’autopsia, tracce significative di tali farmaci.  Resta l’enigma perchè l’infermiere abbia fatto questi delitti.   E l’interrogativo: e nel passato?  

    “Sia nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al Midazolam e al Diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente – hanno spiegato dalla Procura – determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione”.

    A questo punto la Procura ha così chiesto e ottenuto dal Gip la cattura del cinquantenne che ora si trova rinchiuso in un carcere catanese.