Niki Lauda non c’è più. Una leggenda, un campione, un grande uomo

Niki Lauda non c’è più. Aveva 70 anni, è deceduto ieri nel sonno. “Con profonda tristezza, annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con la sua famiglia lunedì scorso”, ha comunicato  la famiglia – “I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno – si legge ancora – indimenticabili, come il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, era un marito amorevole e premuroso, un padre e nonno lontano dal pubblico, e ci mancherà”.

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L’ex pilota che nel 1976 aveva avuto un grave infortunio in pista con gravi conseguenze ai  polmoni e lo lasciò per sempre sfigurato in volto,si era sottoposto a un delicatissimo trapianto polmonare appena un anno fa e a gennaio era stato messo in osservazione in ospedale a causa di complicazioni influenzali.

‘Grande è la tristezza  per la F1. La grande famiglia della Ferrari apprende con profonda tristezza la notizia della morte dell’amico Niki Lauda, tre volte campione del mondo, due con la Scuderia (1975-1977) .. Una leggenda, un grande campione, un grande uomo che scompare per sempre. Ci resta un grande ricordo.

Si ripropone la sfida tra Magistratura-Patronaggio- e Politica -Salvini. Il magistrato di Agrigento dispone lo sbarco di tutti i 47 migranti della nave Sea Watch 3

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Si ripropone la sfida tra il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e il Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Stavolta il magistrato sembra avere un potere -giudiziario- più imponente o più forte dei poteri-politici- del Viminale.   Su disposizione infatti della Procura di Agrigento la nave Sea Watch 3 dal porto di Lampedusa si trasferirà a Licata .

La Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto il sequestro della nave e lo sbarco immediato dei migranti.     Nei guai il comandante Arturo Centore, iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il provvedimento è stato notificato dalla Guardia di finanza, contestualmente alla notifica del sequestro probatorio. Ormai sembra che le disposizioni del ministro Salvini si dissolvano come neve al sole.

“Sequestro probatorio per violazione dell’articolo 12 del testo unico dell’Immigrazione – ha spiegato il famoso Procuratore capo di Agrigento: Luigi Patronaggio – Il mezzo navale è stato posto a disposizione di questa Procura che ne ha disposto, previo sbarco dei migranti, il trasferimento sotto scorta nel porto di Licata. I migranti posti in salvo saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per la identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria. Le indagini proseguiranno sia per l’individuazione degli eventuali trafficanti di esseri”. I primi due immigrati a scendere sono stati un disabile e una donna incinta. Gli altri, a piccoli gruppi, sui gommoni della Capitaneria di porto.   Il ministro Salvini -sappiamo – è infuriato ma adesso anche impotente a rettificare la situazione di protagonismo della magistratura

L’ONU CRITICA L’ITALIA SU ALCUNE NORME-RITENUTE INCOMPATIBILI- DEL DECRETO SICUREZZA (DA APPROVARE)

Le Nazioni Unite condannano l’Italia per il contenuto del decreto Sicurezza ritenuto incompatibile con le norme europee. L’Italia è incorsa “grave violazione delle convenzioni internazionali” sui Diritti dell’uomo e la protezione dei migranti e rifugiati- si esprime così – l’Ufficio del Commissario per i Diritti Umani di Ginevra ha inviato una lettera  al ministro degli Esteri italiano,

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L’autrice è Beatriz Balbin, capo delle procedure speciali dell’Alto commissariato per i Diritti umani.

Tra i punti non condivisi  vi è il varo delle multe per chi salva migranti. Inoltre viene messa in discussione la capacità dell’Italia di rispettare le Convenzioni internazionali, di cui l’Italia è firmataria e non di rado è stata promotrice. Comprese le modalità con cui adempie agli ‘obblighi di prevenire la perdita di vite umane’ delle persone che scappano dalla Libia e da altri Paesi attraverso il Mar Mediterraneo“.

Si fa riferimento anche  ai “rapporti Onu che documentano le sistematiche violazioni dei diritti umani in Libia”, paese che in alcun modo può essere considerato porto sicuro e la cui collaborazione alla cattura dei migranti con la cosiddetta Guardia Costiera costituisce uno degli elementi di allarme.

Secondo l’Alto commissariato .il ruolo delle Ong diventa “essenziale per salvare vite umane”. Il resto non conta.

PUBBLICITA’ ELETTORALE – CODICE DI REGOLAMENTAZIONE- CONTATTI DIREZIONE

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Sud Libertà  testata giornalistica registrata al Tribunale di Catania al n.  del Mese di Settembre 2018  comunica – ai sensi del disposto normativo di cui alla legge numero 28 del 22 febbraio 2000 – la propria disponibilità a pubblicare messaggi politici elettorali a pagamento sul quotidiano online Newsicilia.it in conformità al Codice di autoregolamentazione per la propaganda elettorale, al fine di offrire pari condizioni ai candidati che intendono concorrere alle Elezioni dei rappresentanti dell’Italia al Parlamento Europeo del 26 maggio 2019.

Le inserzioni nell’ambito della legge che regolamenta la vendita degli spazi pubblicitari per propaganda elettorale e nel rispetto delle Delibere adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni della Repubblica Italiana. In particolare:

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  • Tutte le inserzioni dovranno recare la seguente dicitura: “Pubblicità(o Messaggio) elettorale” e il nome del “Committente elettorale” per il candidato.
  • Gli spazi di propaganda saranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste e a tutti i singoli candidati che ne facciano richiesta.
  • In caso di alleanze, ogni partito sarà considerato in modo autonomo.
  • Le prenotazioni e la consegna del materiale sarà possibile in qualunque giorno fino ad una settimana prima della data delle elezioni e gli spazi disponibili saranno assegnati esclusivamente in base alla data e ora della stipula del contratto.
  • Il committente si assume la responsabilità esclusiva (civile e penale) di quanto affermato e dichiarato nello spazio autogestito sollevando la Testata Giornalistica Sud Libertà da ogni responsabilità.
  • Il Direttore di Sud Libertà conserva comunque la facoltà  di non pubblicare un messaggio propagandistico chiaramente e palesemente ritenuto diffamatorio od offensivo della dignità altrui o non riflettente la verità dei fatti noti.
  • La direzione comunica inoltre di non accettare inserzioni dal contenuto testuale o grafico difformi da quanto stabilito da tutte le norme di Legge e dalle disposizioni dell’Autorità Garante per le Comunicazioni vigenti in materia con riferimento particolare, ancorché non esclusivo, alla Legge 10 dicembre 1993, n. 515 e successive norme attuative regolamentari.
  • Tipologia di messaggi ammessi: annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi; pubblicazioni destinate alla presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati; pubblicazioni di confronto tra più candidati, interviste.
  • In ottemperanza alle norme di legge che vietano di effettuare pubblicità nel giorno antecedente alle elezioni, la pubblicità preriferita verrà rimossa entro le ore 24  del 24 maggio 2019.
  • Per prendere visione delle tariffe dei banner e degli altri spazi nella testata (uguali per tutti i committenti) e per richieste di informazioni e di pubblicazione di messaggi di propaganda elettorale a pagamento è necessario contattare la direzione commerciale di Sud Libertà al Recapito telefonico citato nella Home Page della Testata

ECONOMIA, IN SICILIA OLTRE IL 25% DI SOCIETÀ INDEBITATE

 

Commercialisti riuniti a Catania per analizzare il nuovo Codice dell’insolvenza


ALLERTA PREVENTIVA PER CONTRASTARE STATO DI CRISI

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CATANIA –

In Sicilia ci sono oltre 77.774 società di capitali (più di 18mila solo nel capoluogo etneo), di queste ben 12.500 hanno debiti tra 100 e 500mila euro, mentre per 7.000 aziende la soglia si innalza fino a toccare quota 5 milioni di euro (in totale il 25% circa delle realtà imprenditoriali vive una condizione di fragilità). È questo lo scenario in cui s’innestano le novità introdotte dal nuovo “Codice della crisi e dell’insolvenza”, che ha letteralmente mandato in pensione – dopo 77 anni – la legge fallimentare.

A Catania, una “due-giorni” dedicata al tema e organizzata dall’Ordine dei commercialisti del capoluogo etneo (oggi e domani alla Baia Verde), ha riunito imprese, professionisti, docenti e imprenditori, per analizzare i nuovi strumenti normativi nati per prevenire dissesti e salvaguardare la continuità aziendale. «La fase di allerta o la fase di composizione assistita della crisi prevista dal nuovo Codice – ha commentato il presidente dell’Ordine etneo Giorgio Sangiorgio – diventano di fondamentale importanza per favorire l’emersione tempestiva dello stato di crisi, consentendo all’imprenditore di identificare in tempo utile le modalità di superamento della stessa. Il monitoraggio costante dell’equilibrio economico-finanziario dell’azienda sarà possibile solo in presenza di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, ciò nell’ottica di preservare l’intero sistema economico territoriale. L’approccio tempestivo, che è già insito nelle buone prassi amministrative, consente d’intervenire con buone possibilità di successo, che invece diminuiscono drasticamente quando la crisi è ormai conclamata. Occorre favorire una cultura del risanamento, oltre ogni legge».

Il nuovo Codice – che è al suo debutto ma entrerà in vigore il 15 agosto 2020 – pone l’accento sulla necessità di essere tempestivi e di attivarsi senza indugio laddove emergano i primi segnali, rilevati da indicatori specifici enunciati nel testo: «La valutazione degli squilibri comunque – hanno aggiunto i consiglieri nazionali dei Commercialisti Roberto Cunsolo e Andrea Foschi – deve tenere conto delle caratteristiche dell’impresa e della sua attività in concreto, nonché del suo grado di maturità, con indici di allerta “personalizzati” più idonei a far emergere la crisi. Di certo in questi mesi il Cndcec (il Consiglio nazionale dei Commercialisti) interverrà per proporre integrazioni in un’ottica propositiva di collaborazione».

«Nelle PMI siciliane la proprietà e l’amministrazione sono concentrate in pochi soggetti, spesso sono legati da vincoli familiari – ha spiegato il consigliere Marcello Murabito, delegato Area giudiziale Crisi d’impresa e CTU – la struttura organizzativa consta di poche funzioni che spesso sono interamente svolte dall’imprenditore/proprietario. Questa struttura semplificata potrebbe fare ritenere la possibilità di un’analisi agevole, in realtà l’accentramento delle funzioni in capo a pochi soggetti comporta non poche criticità. Oggi più che mai le nostre imprese devono dotarsi di un sistema di controllo di gestione adeguato a intercettare le prime avvisaglie della crisi sulla scorta delle indicazioni contenute nell’articolo 13 del Codice: squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario; sostenibilità dei debiti per almeno i sei mesi successivi; prospettive sulla continuità per l’esercizio in corso; sostenibilità degli oneri dell’indebitamento coi flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare; adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi; ritardi nei pagamenti reiterati e significativi. Laddove sinora si è operato solo su dati consuntivi, ora occorre un cambio deciso di prospettiva che focalizzi gli andamenti futuri della gestione: il piano industriale, sinora adottato solo dalle aziende di maggiori dimensioni, dev’essere al centro delle valutazioni».

 

Anche i Comuni del Sud tirano un sollievo: mezzo miliardo di euro potrà essere speso per lo sviluppo sostenibile”

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Arriva l’ossigeno anche per i Comuni. Il decreto ministeriale, appena firmato e reso noto dal leader Luigi Di Maio,consentirà anche ai Comuni del Sud Italia di fronteggiare le spese più urgenti a beneficio dei cittadini richiedenti.   Si tratta – è noto -di  mezzo miliardo di euro ai Comuni italiani. “Sono le risorse previste dalla “norma Fraccaro”,avverte Di Maio in un Comunicato, soldi che potranno essere subito spesi per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Sono fiero di assegnare come Ministro dello Sviluppo economico questi fondi a tutti i Comuni d’Italia, perché è dai territori che vogliamo far ripartire la crescita.

Ogni sindaco, in base alla popolazione del comune, avrà a disposizione da un minimo di 50.000 a un massimo di 250.000 euro da investire in opere utili ai cittadini. Mezzo miliardo di euro a valere sul Fondo sviluppo e Coesione per aprire circa 8.000 cantieri in tutto il Paese che daranno una spinta decisiva alla crescita sostenibile. Si potranno realizzare interventi per l’efficientamento degli edifici, il risparmio energetico dell’illuminazione pubblica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, per la mobilità sostenibile, la messa in sicurezza del patrimonio comunale e per il superamento delle barriere architettoniche. I Governi precedenti hanno messo in ginocchio i nostri Comuni con le politiche di di tagli e austerity, è il momento di rilanciare la spesa per investimenti nei settori che migliorano la qualità della vita dei cittadini.

Con le norme inserite nella legge di Bilancio, come i 400 milioni ai piccoli Comuni per opere di messa in sicurezza, la spesa effettiva in conto capitale è aumentata del 21,8%. Ora diamo nuove risorse ai territori per realizzare opere diffuse e sostenibili che rimetteranno in moto la crescita e stimoleranno l’economia.

Ritornello della Banca d’Italia con Visco: “ridurre il debito per non danneggiare l’economia reale”

Ignazio Visco at the Rebuilding Europe’s Competitiveness Meeting, Villa Madama, Rome 30th October 2012.jpg

La Banca d’Italia lancia l’allarme . Il ritornello  è sempre quello. E ci risiamo. “Fino a oggi l’impatto dell’aumento delle spread su prestiti a famiglie e imprese è stato limitato, ma iniziano ad emergere tensioni” ha spiegato  il governatore della Banca  Ignazio Visco, in un intervento all’Aaron Institute for Economic Policy Conference 2019.
Le condizioni del credito bancario si sono irrigidite soprattutto per le piccole imprese e ciò avviene  a causa dell’aumentare dei costi della raccolta bancaria ma anche per via delle previsioni economiche che peggiorano”.
Lo spread italiano ”all’inizio di questa settimana è andato oltre i 270 punti base, più del doppio rispetto all’inizio del 2018 e prima delle elezioni politiche. L’elevato rapporto debito pubblico/Pil espone- secondo Visco – l’Italia alla volatilità dei mercati finanziari”,. ”La durata media residua del debito pubblico è superiore a 7 anni. Pertanto – l’impatto iniziale dei più alti tassi di interesse sui costi di servizio rimane limitato ma, se l’aumento dei tassi dovesse persistere, peserebbe inevitabilmente sulla spesa. Ridurre il debito ”mantenendo un adeguato avanzo primario, è quindi di vitale importanza”,perchè  uno spread alto nel lungo termine ”finirebbe inevitabilmente per danneggiare l’economia reale. Una strategia credibile per ridurre a medio termine l’onere dell’elevato debito pubblico dell’Italia – ha concluso il governatore -non può più essere rinviata”.

Intervento su SUD LIBERTA’ di Dino Giarrusso, candidato M5S, sull’autostrada Catania-Ragusa

INTERVENTO –      POLITICA –

Riceviamo e pubblichiamo:

AUTOSTRADA CT-RG, GIARRUSSO (M5S): «SI FARÀ CON FONDI PUBBLICI “

Il progetto passa all’Anas, il candidato alle europee: «Opera fondamentale per far ripartire la mobilità in Sicilia»

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«Un’importante svolta per il futuro della nostra regione e per il suo sviluppo. La Sicilia può ripartire soltanto con infrastrutture adeguate che possano finalmente collegare agevolmente gli snodi strategici. Anche in Europa porteremo questo stesso pragmatismo messo a punto dall’attuale Governo, per il bene delle nostre Isole, di tutti i siciliani e i sardi».

Dino Giarrusso, , interviene così sulle ultime notizie che riguardano l’autostrada Catania-Ragusa.

L’arteria sarà realizzata completamente con fondi pubblici di Stato e Regione e in tempi brevi: questo il contenuto dell’informativa resa nota dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, a seguito della riunione di ieri, mercoledì 15 maggio, al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Secondo quanto riportato, la società concessionaria, la Sarc srl, si è resa disponibile a cedere il progetto ad Anas: ciò permetterà un controllo efficace sia sulla tempistica di realizzazione dei lavori che sulla riduzione delle tariffe del pedaggio autostradale.

«Durante la visita del Ministro Toninelli a Catania mi ero interessato personalmente affinché si accelerasse verso questa soluzione, insieme a tutti i portavoce del Movimento 5 stelle che si sono impegnati tantissimo su questo fronte – sottolinea Giarrusso – e condividendo l’attenzione anche con i sindaci dei comuni interessati. Si tratta di un’opera indispensabile per la nostra Regione, dalla quale dipende non solo lo sviluppo economico di tutta l’area Sud Orientale siciliana, ma anche la vita di tantissime persone che ogni giorno si spostano per lavoro o per studio, lungo l’asse che attraversa le due province. Oggi, dopo anni di iter bloccato, siamo davvero soddisfatti: il nostro Governo, grazie alla ministra Lezzi e al ministro Toninelli e al lavoro dei nostri portavoce in commissione, ha ancora una volta mantenuto quello che aveva promesso. Anche in Europa vogliamo portare progetti concreti da realizzare per il bene della Sicilia e dei siciliani».

#BLOCCADEGRADO: CATANIA ADERISCE AI NASTRI GIALLI

 

Incontro fra Ance e Assessorato comunale Lavori Pubblici su possibili collaborazioni

CONTRO L’INCURIA DI OPERE PUBBLICHE E LA BUROCRAZIA ASFISSIANTE

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Tra i temi trattati: Patto per Catania e finanziamento tirocini presso l’Ufficio LLPP

CATANIA –

«Come collaborare per superare le difficoltà legate alla progettualità delle opere pubbliche, in particolare quelle inserite nel “Patto per Catania”? L’Ance etnea è disponibile a fare la propria parte affinché l’Amministrazione comunale possa avviare nei termini i previsti i cantieri e non rischiare la perdita dei relativi finanziamenti». Questa la motivazione del presidente Giuseppe Piana che ha spinto l’Associazione territoriale dei Costruttori a incontrare l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Arcidiacono, e il direttore ad interim dell’Ufficio Biagio Bisignani.

«L’impegno del Comune sul Patto per Catania è concreto, fermo restando che non c’è alcun rischio di perdere i finanziamenti» ha sottolineato l’assessore Arcidiacono ricordando alcuni tra gli interventi già affidati, quali le opere di urbanizzazione nel quartiere Moncada-Spina Verde, la pista ciclabile per Librino, e quelli legati alla mitigazione del rischio idrogeologico.

Il direttore Bisignani ha invece riproposto – previa verifica di fattibilità – la possibilità di «avviare, con il contributo economico di Ance Catania, nuovi tirocini a supporto dell’Ufficio Lavori Pubblici, come già avvenuto per quello di Urbanistica che ha consentito il rilascio di 12.600 titoli abilitativi».

Nell’occasione il presidente Piana ha presentato la campagna nazionale promossa dall’Ance dal titolo “#BloccaDegrado”. «Si tratta – ha detto – di uno strumento per reagire a una burocrazia asfissiante che blocca tutto e peggiora le condizioni di vita di ognuno di noi. Vogliamo dire basta all’incuria e all’abbandono di infrastrutture ed edifici nelle città e nei territori,segnalando con appositi nastri gialli le situazioni di degrado che ne derivano. Non è quindi soltanto una semplice campagna di denuncia, ma una vera grande mobilitazione civile da condividere facilmente. Avvieremo una serie di iniziative dedicate – ha concluso Piana – sfruttandole anche come mezzo per aprire un’interlocuzione con i diversi enti istituzionali coinvolti».