Covid: Italia 44595 contagi e 168 decessi; in Sicilia 2078 nuovo contagi e 15 morti. Guariti 832

 

 

 

Tensione nelle file degli Operatori sanitari antiCovid -   SUD LIBERTA'

 

Sono 2.078 i nuovi contagi da coronavirus oggi, giovedì 23 dicembre 2021, in Sicilia secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 15 morti. Nelle ultime 24 ore i guariti sono stati 832.

In totale sono 23.635 i positivi – 1.231 in più rispetto a ieri – e di questi 568 sono ricoverati in regime ordinario, 76 in terapia intensiva con 7 nuovi ingressi, e 22.991 sono in isolamento domiciliare.

Sono 44.595 i nuovi contagi da Coronavirus nel resto del Paese oggi, giovedì 23 dicembre 2021,

. Si registrano, inoltre, altri 168 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 901.450 tamponi con un tasso di positività al 4,94%. Gli ingressi in terapia intensiva in 24 ore sono stati 93, mentre i nuovi ricoverati con sintomi da ieri sono stati 178 per un totale di 8.722.  

Salgono a 5.517.054 i contagiati dall’inizio dell’emergenza mentre le vittime toccano quota 44.595. I guariti sono in totale 4.950.780, 17.117 nelle ultime 24 ore. Ad oggi in Italia ci sono 430.029 positivi al coronavirus, 27.300 in più di ieri. L’Omicron avanza paurosamente e colpisce, al momento, anche i non vaccinati.

Non vi saranno più differenze di terremoti di serie A e B

Post-sisma: approvato emendamento in ambito PNRR

Che cosa sono i terremoti, come si formano e come prepararsi ad affrontarli  - FocusJunior.it

 

TERREMOTO DI SANTO STEFANO: «PIÙ OTTIMISMO PER LA RICOSTRUZIONE»

CATANIA

Snellimento e procedure più rapide per la ricostruzione post-sisma di Santo Stefano del 2018”: istanze che trovano risposta nell’ultimo emendamento del Governo nell’ambito del decreto relativo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

«Un impegno da parte dei nostri Ordini, che ha portato un importante risultato per il nostro territorio. Adesso possiamo guardare con maggior ottimismo alla ricostruzione delle aree terremotate, che da quel 26 dicembre 2018 attendono di tornare a nuova vita», hanno commentato i presidenti degli Ingegneri (Mauro Scaccianoce), Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Sebastian Carlo Greco) e Geometri di Catania (Agatino Spoto) e dei Geologi di Sicilia (Mauro Corrao).

Lo scorso 25 ottobre gli Ordini – congiuntamente al Commissario straordinario per la ricostruzione Salvatore Scalia – hanno incontrato i parlamentari regionali della provincia di Catania e i deputati e senatori eletti in Sicilia, consegnando loro un emendamento redatto per superare le criticità. Unico obiettivo da raggiungere: chiedere di uniformare la legge di ricostruzione a quella del Centro-Nord.

Infatti, è emerso che, a differenza di quanto accade in altre aree terremotate d’Italia, molte pratiche non evase si trovino ancora in fase di istruttoria a causa di alcune difformità urbanistiche. Una differenza che, come sottolineato dai presidenti, «sottovalutava la nostra situazione, creando distinzione tra terremoti di “Serie A e B” e rallentando l’iter per l’avvio dei lavori».

La richiesta degli Ordini e della Commissione Straordinaria ha sollecitato un allineamento sia sul piano finanziario, che normativo. Istanza, quest’ultima, raccolta e accolta, «trovando concretezza – anche grazie all’intervento dell’onorevole Stefania Pezzopane – nell’articolo 20-bis dell’emendamento, che estende anche ai territori della Città metropolitana di Catania colpiti dal sisma le disposizioni previste dal decreto legge 55/2018, in caso di presenza di lievi difformità edilizie negli immobili danneggiati», hanno aggiunto.

«Tuttavia – hanno sottolineato – rimane irrisolta la questione legata agli onorari dei tecnici – il cui compenso è stabilito su base forfettaria, senza tenere conto della complessità del progetto – e altri punti avanzati all’interno del documento consegnato ai rappresentanti politici. Per questo – hanno concluso i presidenti Scaccianoce, Greco, Spoto e Corrao – spingeremo ancora affinché ci sia uniformità anche su questo aspetto e per un incremento delle risorse a disposizione dei professionisti».

Nuova piattaforma di Urbanistica, Edilizia privata e il SIT presentata a Messina

 

Progetto Urbamid Plus

MESSINA

L’evento “Go Live” della piattaforma Urbamid Plus, a conclusione del progetto finanziato con i fondi europei PON Città Metropolitane 2014-20 e promosso dall’Assessorato all’Edilizia Pubblica e Privata ha polarizzato l’attenzione del mondo tecnico.
L’evento ha permesso di illustrare ai professionisti del settore le principali funzionalità del sistema, mettendo in luce gli aspetti principali della stessa ed i vantaggi che scaturiscono dall’adozione del nuovo portale. I partecipanti hanno mostrato apprezzamento nei confronti di Urbamid Plus, quale mezzo di semplificazione ed efficientamento della gestione delle istanze in ambito Edilizia.
All’evento hanno partecipato, oltre all’Assessore al ramo Salvatore Mondello, il Vicesindaco e Assessore alla Smart City Carlotta Previti, il RUP del progetto Placido Accolla, il prof. Massimo Villari dell’Università degli Studi di Messina, le aziende Engineering, Municipia e Intellera Consulting coinvolte nel progetto e i rappresentanti del settore e degli ordini professionali.

Video Sud Libertà- Progetto di Messina

L’Amministrazione ha espresso soddisfazione sottolineando il forte impatto che la nuova piattaforma fornirà in termini di digitalizzazione dei processi legati alla Pubblica Amministrazione e l’ulteriore passo che il Comune di Messina ha compiuto in termini di progresso tecnologico ed efficientamento dell’infrastruttura digitale. La piattaforma sarà disponibile a partire da gennaio 2022  Nel corso dei primi mesi dell’anno, verranno periodicamente rilasciati nuovi moduli applicativi per i quali seguiranno comunicazioni di avviso.
Carlotta Previti , vice Sindaco ha evidenziato come “L’Amministrazione comunale sia particolarmente orgogliosa di questo progetto, così come gli altri dell’Asse 1, e la sottoscritta, nella qualità di Assessore con delega alla Smart City, ha puntato ad un’integrazione di tutti i procedimenti amministrativi affinché ogni portale e software possa essere un sistema aperto e integrato. Il nostro divario sui procedimenti dei processi amministrativi nell’ultimo triennio, in termini di ranking, si è notevolmente ridotto dall’88simo posto all’attuale 66simo. Il passo in avanti è la sintesi di un processo alla base di un obiettivo stabilito dall’Amministrazione comunale, cioè lo snellimento dei procedimenti amministrativi grazie alla telematizzazione di tutti i flussi. URBAMID è una componente fondamentale ed uno dei progetti più significativi nell’ambito dell’asse 1 del programma operativo perché standardizza tutto il flusso procedimentale importante sia per i professionisti che per i cittadini, sia per il back-office che i funzionari, alla luce di una maggiore trasparenza sugli aggiornamenti continui della normativa di settore. Per il professionista e il cittadino è possibile visualizzare in tempi reali lo stato della pratica, il dirigente e il funzionario possono avere un’immediata certezza sui tempi impiegati per l’evasione della pratica e il suo percorso.

La telematizzazione di un procedimento amministrativo consente quindi un risparmio di tempo, evitando code negli uffici, e dando tempi certi sullo sviluppo della pratica”.
L’Assessore all’Edilizia Pubblica e Privata, Infrastrutture e Lavori Pubblici Salvatore Mondello, durante il suo intervento alla presentazione del Progetto URBAMID+, ha specificato che: “I nostri partner hanno permesso di avere oggi uno strumento in linea con i tempi e che possa dare risposte certe a quelle che sono le mutate esigenze. Oggi il professionista è sempre meno tecnico e più burocrate in quanto condizionato dalle norme e ciò influenza negativamente la qualità progettuale. E’ indispensabile quindi possedere strumenti che consentano di potere interagire con le Amministrazioni pubbliche in maniera semplice, snella e rapida, evitando la giacenza di atti e procedimenti negli uffici. Questo strumento agevolerà il percorso, ma non risolverà tutti i problemi, in quanto incidono anche l’implementazione del personale ed una visione diversa delle procedure.

Entrando nel merito si è pensato di far dialogare le piattaforme in vigore legate alla Soprintendenza e al Genio Civile per snellire tempi e compiti dei professionisti. Un altro aspetto è la possibilità di potere ulteriormente implementare la piattaforma con altre novità ed ulteriori blocchi.

La filosofia di questo progetto è recarsi il meno possibile negli uffici urbanistici, evitando code e tempi lunghi, e snellendo le procedure. Ringrazio pubblicamente l’ing. Maurizio Sebbio, che è stato un grande precursore di questo progetto”. Dopo la proiezione del video “urbamid plus-l’impronta della nostra città”, sono seguiti gli interventi del prof. Massimo Villari dell’Università degli Studi di Messina su “Il Supporto di UNIME nella Transizione Digitale del Comune di Messina”; RTI di Progetto e Demo Piattaforma, del dott. Nunzio Ingraffia e della dott.ssa Eleonora Bordino – RTI Engineering/Municipia/Intellera Consulting; di Municipia/Engineering: Demo Piattaforma – Urbanistica e SIT; infine il dibattito (Q&A) e le conclusioni dell’evento, introdotto e coordinato dal RUP del progetto Urbamid+ Placido Accolla.

 

Draghi: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi della Commissione UE” Ma dobbiamo trovare un sistema che garantisca i giovani

 

ROMA

Draghi alla Conferenza stampa di fine anno: “Governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. L’Italia ha tutto per tornare a crescere” “ll mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni” sottolinea il premier.

E sui  vaccini dice: “Restano le strumento migliore di difesa. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità” Tweet Draghi: “Governo avanti indipendentemente da chi ci sarà. L’Italia ha tutto per tornare a crescere” Draghi: “Anni molto difficili ma l’Italia ha saputo reagire. Omicron ci obbliga a massima cautela” Pensioni, Draghi ai sindacati: “Impegno per i tavoli sulla riforma” Draghi: profondi legami Roma-Berlino, ora accelerare su Ue. Scholz loda il lavoro dell’Italia L’Economist incorona l’Italia con Draghi “Paese dell’anno”

Covid: il 23 dicembre cabina di regia presieduta da Draghi. Arriva la stretta di Natale Mario Draghi sui fondi per le persone disabili: “Nel PNRR abbiamo stanziato 6 miliardi” No Green pass: minacce a Draghi in chat Telegram, online il suo indirizzo di casa 23 dicembre 2021 “L’arrivo di Omicron, molto più contagiosa delle precedenti ha aperto una nuova fase della pandemia. Domani faremo una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base dei dati epidemiologici. Lo stato di emergenza non è un atto di rassegnazione ma di necessità”. Così il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in apertura della tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.

I vaccini – spiega il premier – restano lo strumento migliore di difesa. Oggi circa l’80% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, è una proporzione più alta di Gran Bretagna, Francia e Germania. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi e raggiungo tre quarti della popolazione che può riceverla. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, oggi è questa la priorità”. Dalla cabina di regia di domani “non è escluso” che possa emergere “l’applicazione del tampone” per i vaccinati anticipa il premier. “C’è un periodo del green pass, in cui la protezione della prima e seconda dose decresce rapidamente e la terza dose non è stata ancora fatta. In questo periodo può essere utile fare un tampone, per capire se si è positivi. Sono sistemi per poter cercare di rallentare la diffusione del virus. Dobbiamo difendere la normalità raggiunta e questo significa niente chiusure, scuola in presenza, una socialità soddisfacente. Per farlo dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili“.

“E’ essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia – rimarca – ma anche di rilancio della crescita e dell’attuazione del Pnrr, che la legislazione vada avanti fino al suo termine naturale”.  “Il mio destino non conta, sono un nonno al servizio delle istituzioni” “Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni” dice Draghi rispondendo ai giornalisti al termine della conferenza stampa.  Il 3 febbraio, con lo scadere del mandato di Sergio Mattarella, finirà anche la ragione di essere di questo governo?

“Il governo è un governo parlamentare, questo è quello che prevede la Costituzione. Il presidente della Repubblica non è tanto un notaio quanto un garante. L’esempio di Mattarella è la migliore guida all’interpretazione del ruolo del presidente della Repubblica: ha garantito l’unità nazionale, dall’unità nazionale è venuta una maggioranza ampia che ha sostenuto la forza di questo governo, il governo sostenuto e protetto da questa ampia maggioranza ha cercato di fare il meglio possibile. I risultati del governo sono fondati su quel che ho detto”.  Elogi all’Italia merito degli italiani Il merito degli elogi all’Italia “è merito degli italiani”.

Così Draghi. “L’aumento di credibilità del Paese può essere un moltiplicatore psicologico dell’azione di governo e del Pnrr. Porta una grande responsabilità. Occorre dimostrare che la fiducia data dall’Europa all’Italia è stata ben riposta”, sottolinea il premier. Guarda la conferenza stampa Potenziare screening, testare e vaccinare bambini “Sono consapevole della sofferenza che i giovani e i più giovani hanno subito a causa delle restrizioni e faremo di tutto per evitare che quella esperienza si ripeta.

Per questo però occorre prendere precauzioni anche nella scuola: la prima cosa da fare è uno screening delle scuole e su questo Figliuolo si è messo in moto: se è necessario potenziare questo sforzo in varie direzione, e credo sia necessario, lo faremo; la seconda è il testare continuamente; la terza è la vaccinazione, di tutti e oggi anche dei bambini” sottolinea Draghi.

Sul fronte della scuola poi – a smentire le voci di queste ore – il presidente del consiglio ha tenuto a precisare che nella cabina di regia  “non valuteremo” l’eventualità di una chiusura prolungata degli istituti dopo le vacanze di Natale. “Governo resta pronto a sostenere l’economia in casi di rallentamento” “Il governo resta pronto a sostenere l’economia in caso di rallentamento: la sfida principale resta quella di far aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo e risolvere le disuguaglianze strutturali” ha detto poi il Presidente del Consiglio parlando della ripresa economica. “La crescita è oltre il 6% e l’occupazione è ripartita Prevediamo che il rapporto tra debito/pil cominci a scendere già da quest’anno” ha ribadito. Draghi ha ricordato che il  Pnrr è “centrale” per la crescita e “oggi posso dirvi che abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi concordati con la Commissione Ue”, tra “due-tre mesi” ci sarà “la tranche dei prestiti previsti.

L’Italia, i comuni, le regioni e il governo si muovono con determinazione e con forza, è importante essere all’erta perché il percorso è lungo e complesso, ma si può essere soddisfatti per quanto fatto quest’anno”. “Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà” ha sottolineato. L’Italia farà sentire la propria voce sulla riforma del Patto di Stabilità europeo, con l’obiettivo di arrivare al consenso sulle nuove regole prima della fine del ’22, prima che scada la clausola che sospende le attuali regole, definite “dannose” ha detto il presidente del Consiglio. “La mia visione critica delle regole del patto di stabilità come erano prima è nota, e le ragioni sono note. Oggi è cambiato il quadro europeo, una visione critica trova un consenso quasi generale. Quindi l’Italia – ha assicurato Draghi – è in una buona posizione per far sentire la propria voce. Molto di quello che noi facciamo anche a livello di politica europea è proprio discutere di queste cose, la discussione con la Commissione è appena iniziata, proseguirà nel corso del ’22, è importante che si arrivi a un nuovo consenso, è importante perché le regole fiscali servono ma devono essere ragionevoli e non dannose come quelle di prima. È importante che a questo consenso si arrivi nel ’22, meglio presto che tardi, perché all’inizio del ’23 scade la clausola che esenta  dall’osservanza di qualunque regola fiscale ed è bene raggiungere un consenso  prima di allora e per questo stanno lavorando molti Paesi: Spagna, Francia Italia, Grecia, Portogallo e anche altri direi”.

Manovra, ringrazio forze politiche, non saremo arrivati in tempo Sulla legge di bilancio Draghi spiega: “Indubbiamente c’è stato molto affanno nella fase finale della discussione sulla manovra. E’ successo anche negli anni passati. Questa manovra è stata accompagnata da un lungo confronto politico. Il periodo di dialogo con le forze politiche non è stato compresso nella fase iniziale”, sottolinea il presidente del Consiglio ricordando come il governo ha ricevuto tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. “Non sono mancate le occasioni per il confronto”, osserva Draghi.

Infine conclude: “C’e’ stato molto affanno dovuto alle scadenze che il Pnrr ha imposto nel mese di dicembre. Senza l’apporto delle forze politiche non saremmo riusciti ad arrivare in tempo”. “Non c’è mai stato un rapporto burrascoso con i sindacati – spiega poi Draghi – sono stati informati all’inizio e alla fine della manovra, forse i sindacati andavano informati anche durante, e questo non è mai stato fatto.

Però sulla sostanza della manovra, è progressiva, equilibrata, dà tanto agli investimenti e a chi ha meno”.  “Quest’anno è stato un anno di grandi problemi, di grandi sfide, eppure gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria alla depressione in cui erano caduti l’anno scorso – dice ancora il premier – e gli italiani hanno detto quanto tengano alla stabilità politica. Per i partiti politici, con idee così diverse, non è facile lavorare insieme: ci sono riusciti, secondo me, perché hanno capito che gli italiani vogliono questo”.  Da superbonus benefici ma anche distorsioni e frodi

Il governo ha trovato i fondi per estendere il superbonus del 110%, superando l’iniziale riluttanza dovuta al fatto che queste misure “hanno creato distorsioni”, a cominciare da uno “straordinario aumento dei prezzi dei componenti legati alle ristrutturazioni” e le emissioni, sì, vanno giù, “ma non così tanto da assorbire l’aumento dei prezzi” ha detto ancora il premier, aggiungendo un altro motivo di iniziale contrarietà: il sistema “ha incentivato moltissime frodi“.

Pensioni, impegno a trovare soluzioni ma con sistema sostenibile I provvedimenti sulle pensioni introdotti nella manovra sono di natura transitoria, quindi “che ci fosse bisogno di una riforma più ampia a me pareva normale e per questo il tavolo” con i sindacati “è iniziato. Il mio impegno è a mantenere un sistema che sia sostenibile, il vincolo è non rimettere in discussione questa sostenibilità del sistema contributivo” ha affermato il presidente del Consiglio

Il premier ha quindi stigmatizzato la “catena infinita di riforme” degli ultimi trent’anni, perché “questo continuo riformare inietta un’incertezza nelle persone che ha un effetto negativo sulle abitudini di consumo, di investimento e quindi sulla crescita dell’economia”, occorre assicurare i pensionati “che il sistema non gli cambi sotto gli occhi ogni tre anni”. Quanto ai punti della riforma, per Draghi occorre puntare su quattro punti: “maggiore flessibilità in uscita; come si riesca ad organizzare, problema aperto, un sistema che garantisca un certo livello di pensioni per i giovani e per coloro che hanno attività precaria; cosa si può fare per riprendere la strada sulla previdenza complementare; come si va a evitare che sia punito” chi una volta in pensione continua a lavorare.

Il premier ha poi assicurato che una volta raggiunto un accordo con i sindacati, le conclusioni “verranno condivise con le forze politiche”. Assegno unico è un passo straordinario nell’assistenza alla famiglia Nell’ambito “dell’impianto di sicurezza sociale l’assegno unico familiare è un passo straordinario nell’assistenza alla famiglia” ha detto Draghi rispondendo a una domanda sul crollo della natalità nel nostro paese. Il premier ha ammesso che “sono stati fatti progressi notevoli in direzione della famiglia, però resta un’insoddisfazione di fondo”. Incidenti lavoro inaccettabili, governo pronto a intervento Il Presidente del Consiglio sulla piaga delle morti sul lavoro tiene a sottolineare: “L’intervento normativo fatto è stato giudicato dal sindacato, con cui è stato elaborato, efficace e abbastanza completo, e però è inaccettabile. Continueremo a lavorare su questo fronte, se la legge  approvata un mese fa non è sufficiente, anche se prevede un meccanismo di monitoraggio che richiede tempo per essere applicato, il governo non considera la sua azione terminata. Se il problema continua occorrerà trovare altri sistemi”.  Eutanasia, bisogna dare attuazione a sentenza consulta “Sulla eutanasia siamo nelle mani del Parlamento e della Costituzione, c’è una sentenza della Corte Costituzionale a cui va data attuazione” sostiene Draghi. Tim: governo vuole tutelare occupazione, rete e tecnologia “Ci sono tre cose da tutelare nel futuro assetto societario di Tim: l’occupazione, la rete e la tecnologia. Noi dobbiamo vedere cosa sta succedendo perché ancora non è chiaro, ma la configurazione societaria a cui si dovrà pervenire deve raggiungere questi obiettivi. Oggi il governo non è in grado di dire cosa fare, non c’è una strada preordinata, ci sono una serie di negoziati e nuove idee quasi ogni settimana. Il punto fisso dell’azione del governo è la tutela di questi tre aspetti” risponde il premier alla stampa.

Spazio, Italia lancerà maggiore costellazione europea satelliti Tra le varie iniziative che abbiamo intrapreso c’è la strategia italiana dello spazio, che in totale impegna 4,5 miliardi di euro. L’Italia lancerà la maggiore costellazione europea di satelliti per l’osservazione della Terra in orbita bassa, importante per la protezione ambientale e climatica e anche per sviluppare servizi innovativi imprese. Il nome della costellazione sarà proposto dalle giovani e dai giovani italiani con un concorso a inizio 2022 e lo faremo scegliere ai nostri astronauti, guidati da Samantha Cristoforetti che volerà di nuovo nello spazio l’anno prossimo”.

Libia: riprendere processo democratico, ora nuova data voto “L’Italia e l’Unione europea hanno fatto di tutto per accompagnare il processo democratico in Libia e continueranno a fare di tutto” ha detto il premier. “Il fatto che non si sia riuscito a tenere le elezioni dipende da complicazioni istituzionali libiche”, come una recente pronuncia parlamentare che impedisce all’attuale presidente del Consiglio di candidarsi, “ma anche dalla situazione molto frammentata tra i vari centri di potere”, ha precisato.  Draghi ha ricordato che ci sono stati “progressi sul cessate il fuoco, e alcuni mercenari sono stati rimpatriati”. “Quello che dobbiamo aspettarci è che il processo democratico si riprenda, che il dialogo riprenda e fissino, come pare abbiamo intenzione di fare, una nuova data delle elezioni, avendo chiarito meglio il contesto istituzionale entro cui svolgerle”, ha aggiunto il premier. “Grazie stampa, importante per democrazia e libertà” “Vorrei ringraziare i giornalisti per tutto ciò che fate per la democrazia e la libertà. –

Teatro Stabile, incontro Sindaco Pogliese con nuovo direttore e il Cda

Teatro Stabile, il Cda e il neo Direttore hanno incontrato il sindaco Pogliese

 

Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Teatro Stabile di Catania e il Direttore Luca De Fusco, di recente nominato, sono stati ricevuti a palazzo degli elefanti dal sindaco Salvo Pogliese.

L’incontro istituzionale del primo cittadino con la presidente Rita Cinquegrana Gari e il Cda della storica istituzione teatrale composto da Ida Nicotra, Carlo Zimbone, Enrico Nicosia e Raffaele Marcoccio, a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Cultura Barbara Mirabella e il presidente della commissione consiliare Giovanni Grasso, è stato un utile confronto sulle prospettive del Teatro e sulle impostazioni gestionali e artistiche della nuova governance.

Nel corso della riunione sono stati affrontati anche le urgenti tematiche per il rilancio dell’Ente Teatro Stabile sulla scorta della linea tracciata dal nuovo direttore Luca De Fusco. Nuova e più estesa attenzione al territorio artistico catanese per la valorizzazione dei talenti presenti; recupero della drammaturgia siciliana da Verga a Pirandello a Sciascia al fine di offrire alla platea nazionale e internazionale uno specifico prodotto artistico di marca; progettazione di tournée all’estero affinché il grande teatro catanese ritorni ai fasti di un tempo. 

Il Cda dello Stabile etneo ha ringraziato il Sindaco Pogliese per la sensibilità e vicinanza dimostrata nei confronti dello Stabile etneo e ha sottolineato come la forza, l’unità e la sinergia il Comune e la Città Metropolitana di Catania e la Regione Siciliana, soci del Teatro, siano fattori indispensabili per conseguire risultati di eccellenza, seppur nei difficili periodi di pandemia come quello che stiamo affrontando.

I NAS SCOPRONO MEDICI ED OPERATORI SANITARI NON VACCINATI AL LAVORO . DEFERITI ALLE PROCURE

 

Agrigento, controlli dei carabinieri del Nas: sospesa attività -  ScrivoLibero.it

Controlli in Sicilia dei Carabinieri sulla regolarità degli adempimenti di legge in materia di vaccino. I carabinieri dei Nas  in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno scoperto 308 medici e operatori sanitari non vaccinati irregolarmente al lavoro. Durante i servizi di controllo, i militari hanno monitorato 6.600 posizioni. Deferiti alle Procure- anche del resto del Paese – 135 tra medici, odontoiatri, farmacisti, operatori professionali collaboratori e altre figure ritenute responsabili di  “esercizio abusivo “della professione per aver proseguito lo svolgimento delle proprie attività nonostante fossero oggetto di provvedimenti di sospensione. Eseguite anche chiusure e sequestri di 6 studi medici e dentistici nonché di 2 farmacie, al cui interno svolgevano l’attività professionisti già sospesi.

In particolare, i Nas di Catania hanno scoperto e sanzionato un dirigente medico che operava al Servizio di continuità assistenziale – Guardia Medica – di un paese in provincia di Messina nonostante fosse in possesso di green pass scaduto di validità per non essersi sottoposto alla terza dose di vaccino anti Covid-19 entro i termini previsti. Inoltre, un dirigente medico di oncologia, in servizio presso il presidio ospedaliero di Caltagirone (Catania), è stato sanzionato per aver esercitato la propria professione senza essersi vaccinato.

Durante l’attività investigativa, i carabinieri hanno sequestrato anche farmaci e dispositivi medici fraudolentemente utilizzati nel corso di attività e pratiche mediche da parte di soggetti non aventi titolo alla loro detenzione ed impiego. Il lavoro dei Nas proseguirà quindi con ulteriori servizi di controllo sull’osservanza delle varie tipologie di Green pass ed il rispetto degli obblighi vaccinali.

Abrignani, Immunologo: “La variante Omicron è esplosiva, 50 mila infezioni al giorno, oltre cento persone al giorno in terapia intensiva”

 

Duemila no-vax in un corteo non autorizzato partito da piazza Fontana -  Cronaca - ilgiorno.it

 

 

Fanno riflettere le osservazioni di un tecnico componente del Comitato tecnico che appresso riportiamo.

La variante Omicron è esplosiva. Se non mettiamo l’obbligo vaccinale ora, quando? E’ probabile che l’aumento di contagi in Italia sia già dovuto alla nuova variante. Sappiamo che avremo picchi di infezioni notevoli”. Il professor Sergio Abrignani, immunologo membro del Cts,-(nella foto d’archivio sotto) si esprime così sul quadro dell’epidemia covid in Italia mentre la variante Omicron appare destinata a diffondersi ulteriormente.

Ieri sono stati registrati oltre 30mila nuovi casi.Afferma l’immunologo:  ” se non consideriamo l’obbligo vaccinale per una malattia così devastante e pandemica, cosa dobbiamo aspettare? Se non mettiamo l’obbligo vaccinale in questo caso, quando dobbiamo metterlo?“.

Anche il marsalese Sergio Abrignani nel nuovo Cts: "Ecco perchè sono stato  scelto"

E’ probabile che l’aumento di contagi sia già dovuto alla variante Omicron. Non penso possa essere la variante Delta a fare tutto questo. Credo che dai prossimi rilievi si vedrà una presenza significativa di Omicron”

“In Gran Bretagna hanno previsto anche 200mila infezione al giorno, sono quasi arrivati a 100mila. In Francia c’è una progressione e probabilmente sanno che arriveranno a 100mila casi. Noi siamo indietro di 10-15 giorni, non penso che l’Italia rimarrà fuori da tutto questo. I numeri contano: con la variante Delta avevamo 5mila infezioni al giorno e 150 polmoniti, di cui una ventina finivano in terapia intensiva. Con questa abbiamo 50mila infezioni al giorno e 750 polmoniti, un centinaio di persone in terapia intensiva: questo fa scattare l’allarme

Sappiamo che avremo picchi di infezioni notevoli, avremo un carico sui ricoveri ospedalieri ma da quello che vediamo in Gran Bretagna non dovremmo avere un picco di infezioni severe. E’ una variante molto più diffusiva. Quando parte, parte. in Inghilterra, vediamo un numero impressionante di casi: avverrà anche da noi”, prosegue l’immunologo. “Se anche provocasse meno polmoniti, infettando 5 volte di più provocherebbe più casi da terapia intensiva”.

“La malattia provocata sembra comparabile a quella della Delta, la differenza è che siamo vaccinati. Omicron trova una popolazione ampiamente vaccinata: con due dosi la protezione dall’infezione scende al 30-40% ma quella dalla malattia grave rimane molto alta. La terza dose è in grado di riportare la protezione dall’infezione a livelli più alti“, osserva.

Anche gli adolescenti “faranno la terza dose al più presto. Non è sorprendente. Nel mondo dei vaccini, le 3 dosi sono la regola”

La Corte d’Appello di Catania rinvia al 7 gennaio l’udienza finale -e sentenza- su Raffaele Lombardo per Mafia e Corruzione

Raffaele Lombardo al processo per mafia: «Ai boss ho fatto solo danni» | La  Sicilia

AGGIORNAMENTO

Rinvio com’era presumibile. Rinviata al prossimo 7 gennaio l’ultima udienza del processo di secondo grado all’ex presidente della Regione Siciliana  Raffaele Lombardo, per concorso esterno all’associazione di tipo mafioso e corruzione elettorale aggravata.

 La Procura, con i Pm Sabrina Gambino e Agata Santonocito, ha chiesto la condanna dell’ex governatore a sette anni e quattro mesi di reclusione. Al centro del processo, che si celebra col rito abbreviato, i presunti contatti di Raffaele Lombardo con esponenti dei clan etnei che l’ex leader del Mpa ha sempre negato sostenendo di avere «nuociuto alla mafia come mai nessuno prima di me.  Sotto i riflettori anche il coinvolgimento di esponenenti del mondo della politica e degli affari. 

Gli avvocati Maria Licata e il professore Vincenzo Maiello, – informano -hanno chiesto l’assoluzione    di Raffaele Lombardo  con la formula«perché il fatto non sussiste».

Oggi processo all’On Raffaele Lombardo …Sentenza finale o rinvio Effetti collaterali: classe dirigenziale in mano agli ex governatori

Archivi-Sud Libertà – Video Processo bis a carico dell’On Raffaele Lombardo-  Esposizione  P.M. Dottssa Agata Santanocito

Nel video la ricostruzione dei fatti avvenuti e le accuse a Raffaele e all’on Angelo Lombardo. Il ruolo di Santapaola e l’organizzazione che opera nel territorio.     I Pm chiariscono le fonti di prova. Gli incontri con i mafiosi dell’ex presidente della Regione. Rapporti personali confermati da testimoni.      Naturalmente c’è anche il problema “lombardismo”, cioè tutta la classe dirigenziale nominati dai delfini politici e dirigenti generali dell’ex presidente della Regione. Un contenzioso senza fine, di uomini che hanno utilizzato il potere massimo , secondo le accuse, per fini personali e mafiosi, che ha distrutto l’immagine della Sicilia

Oggi la Corte d’appello di Catania si pronuncerà -o rinvierà-  sul processo a carico dell’ex Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. Un procedimento aperto dopo l’annullamento con rinvio della Suprema Corte di Cassazione della sentenza di secondo grado che aveva visto il politico catanese assolto dall’accusa di concorso esterno e condannato a due anni, con pena sospesa, per corruzione elettorale aggravata ma senza intimidazione e violenza. Una sentenza, quella di secondo grado, che a sua volta aveva riformato quella emessa il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, dal Gup Marina Rizza che lo aveva condannato a sei anni e otto mesi.
Al termine della requisitoria, le due rappresentanti dell’accusa, Agata Santonocito e Sabrina Gambino, dopo avere ripercorso i passaggi più importanti delle sentenze che si sono fin qui alternate, hanno chiesto per Lombardo, che è sempre stato presente alle udienze, la condanna a sette anni e 4 mesi.

La Procura generale si è soffermata nelle valutazioni sul capo di imputazione sottolineando come “il concetto di rafforzamento dell’associazione, può trovare sotto il profilo plastico un esempio guardando al mondo della finanza. Pensiamo a cosa accade nel mondo della finanza alle quotazioni in borsa ogni qual volta vengono diffuse notizie su alleanze, fusioni o separazioni. Lo scorso anno, quando si diffuse la notizia della fusione dell’alleanza tra Fiat e Peugeot, le azioni facenti capo al gruppo Fiat Chrysler volarono. Quell’accordo, che poi non è avvenuto, ha avuto l’effetto di far volare le azioni. Questo è quello che riteniamo sia accaduto in concreto in riferimento a un gruppo criminale che si trova a giocarsi, dalla sua, un patto sinallagmatico. E questo è l’effetto che questo patto può avere per l’associazione Cosa nostra“.

Riordiamo che i guai per l’ex presidente della Regione siciliana iniziarono nel 2010 allorchè il rapporto con l’attuale presidente dell’Ars si deteriora.. Quello che era il PdL Sicilia si spacca in Futuro e libertà (nuova formazione politica guidata a livello nazionale da G.Fini e nel gruppo di ex Forza Italia che annunciano la nascita di un nuovo partito Forza del Sud.

Il 21 settembre 2010 viene presentato il quarto Governo della Presidenza

Il 31 luglio 2012 si dimette dinanzi l’Assemblea regionale siciliana dalla carica di presidente con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista per l’aprile 2013. Lombardo ha dichiarato all’ARS di essersi dimesso per affrontare meglio le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto del reato gravissimo Concorso esterno in associazione mafiosa e per evitare il voto regionale in contemporanea con quello per il rinnovo del parlamento nazionale.

Resta in carica per l’ordinaria amministrazione fino alla proclamazione del nuovo presidente, dopo le elezioni anticipate  svoltesi il 28 ottobre 2012, elezioni nelle quali non si è candidato, eleggendo però il figlio Salvatore deputato regionale, tra le file del Partito dei Siciliani-MPA, che porta all’ARS 10 rappresentanti.

Mafia, dissequestrati i beni dell'editore Mario Ciancio - Rai News

Archivi-Sud Libertà- L’Editore dr. Mario Ciancio

Il risultato delle elezioni politiche del 20123 è negativo per l’MpA-Partito dei Siciliani, che non elegge nessun parlamentare. Lombardo, candidato come capolista al Senato in Sicilia, non viene eletto.

Lombardo nel maggio 2017, dopo la condanna in appello a due anni per voto di scambio e l’assoluzione dall’accusa di concorso esterno alla mafia, torna a una convention del suo partito

Del giovane medico pulito che voleva rivoluzionare la Regione resta ben poco.  Se si fa un passo indietro, si ricorderà come  nell’prile del 1992 nell’ambito di un’inchiesta riguardante irregolarità in un concorso pubblico all’Asl 35 di Catania, venne arrestato con l’accusa di interesse privato in atti d’ufficio  (“telefonate galeotte”)  e abuso d’ufficio] e condannato in primo grado.

Dimessosi da assessore , Lombardo venne poi assolto in appello. Ma l ‘attrazione per i reati gravi prosegue suo malgrado.

Il 23 luglio  è nuovamente arrestato per associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione per lo scandalo di un appalto da 48 miliardi di lire per i pasti all’ospedale Vittorio Emanuele II di Catania: secondo l’accusa, un comitato d’affari composto da Rino Nicolosi, Salvo Andò, Nino Drago  e lo stesso Lombardo avrebbe garantito l’appalto all’azienda dell’ex presidente dell’Inter Ermesto Pellegrini , in cambio di una tangente di 5 miliardi di lire e condannato in primo grado. Dimessosi da assessore  per tale condanna, Lombardo venne poi assolto in appello.

Un giorno prima dell’arresto viene sospeso  dalla carica di deputato e ciò fino al 29 settembre dello stesso anno

. Il 17 marzo 2000  Pellegrini concorda per il patteggiamento , procedura giudiziaria più veloce ma con ammissione di colpa,  confessando infatti di avere versato denaro ad alcuni politici, tra cui Lombardo, ma i giudici finiscono per considerare quel versamento solo un regalo: il reato venne derubricato a finanziamento illecito ai partiti, reato che per gli imputati risultava ormai prescritto.. I giudici, in sostanza, non riconoscono nelle attività relative all’ospedale Vittorio Emanuele l’esistenza di un vero e proprio comitato d’affari: per questa ragione, gli imputati sono assolti dall’accusa di associazione mafiosa o a delinquere inizialmente ipotizzata insieme alla corruzione. Dai giudici alla fine gli viene riconosciuto un indennizzo di 33 000 euro per ingiusta detenzione.

Mafia, Raffaele Lombardo condannato a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno  - Il Fatto Quotidiano

Nel procedimento odierno che scaturisce dalle accuse orginarie dei pentiti  Giuseppe e Paolo Mirabile, Santo La Causa, Eugenio Sturiale e Francesco Ercole Iacona nonché intercettazioni telefoniche ed ambientali che documentano contatti con i boss di Cosa Nostra catanese  Vincenzo Aiello, Rosario Di Dio e Francesco La Rocca nonché con l’avvocato Raffaele Bevilacqua (esponente di primo piano della mafia ennese.

Lombardo dichiara il 12 aprile all’Assemblea regionale siciliana di non aver ancora ricevuto alcun avviso di garanzia. Il 3 novembre del 2010 la Procura di Catania conferma il coinvolgimento del Presidente della Regione Siciliana in una indagine, anche se non ha richiesto alcun provvedimento nei suoi confronti

Il 13 gennaio 2011 nuovo coinvolgimento di Lombardo in una vicenda giudiziaria, infatti risulta indagato insieme ad alcuni amministratori catanesi in un’inchiesta su promozioni facili e avanzamenti di carriera illeciti di dipendenti comunali a Catania. Secondo la Procura etnea Lombardo e gli altri indagati avrebbero favorito tali promozioni ed avanzamenti alla vigilia delle elezioni amministrative in modo da favorire il voto di scambio . Il 9 aprile 2011 , la Procura di Catania, nell’ambito della Inchiesta Iblis, comunica l’avviso di chiusura delle indagini per concorso esterno in associazione mafiosa, di 56 indagati tra cui il presidente Raffaele Lombardo

Il 13 giugno la Procura comunica l’intenzione di archiviare la posizione di Lombardo e di altri indagati (fra cui il fratello), poiché alla luce degli elementi emersi “l’accusa sarebbe insostenibile”

Il 29 marzo del 2012 il Giudice delle indagini preliminari dr Luigi Barone ha disposto l’imputazione coatta per il governatore siciliano per concorso esterno in associazione di titpo mafioso,  nell’ambito dell’Inchiesta Iblis.

Il rituale si ripete. Dimissioni il  28 luglio 2012  come Presidente della Regione siciliana restando in carica per l’ordinaria amministrazione fino al 10 novembre dello stesso anno.

Il 19 febbraio 2014 Raffaele Lombardo venne condannato in primo grado con rito abbreviato per Mafia (concorso esterno) alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione  all’interdizione perpetua dai pubblici uffici  e ad un anno di libertà vigilata Nelle motivazioni di Marina Rizza, il giudice con 325 pagine etichettò l’ex governatore come “l’arbitro” o il moderatore” nei rapporti con la Mafia, un intreccio con la politica ma anche con potenti imprenditori coinvolti come l’editore – e fino al momento dell’accusa direttore responsabile del quotidiano del mattino etneo, “La Sicilia”, Mario Ciancio Sanfilippo

Il 31 marzo 2017la Corte d’Appello di Catania lo assolve dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, condannandolo a 2 anni di reclusione per voto di scambio. L’anno successivo la Corte di Cassazione  annullò la sentenza di assoluzione, disponendo la celebrazione di un nuovo processo d’appello.

Il processo per voto di scambio in favore del figlio Toti 

Il 17 dicembre 2020 viene assolto insieme al figlio Toti dalla Corte di Cassazione dall’accusa di voto di scambio in favore dell’elezione del figlio all’Arspoiché il fatto non sussiste, annullando così la sentenza d’appello emessa, il 10 luglio del 2019, dalla Corte d’appello di Catania che li condannava ad un anno ciascuno   Oggi ,forse. pomeriggio, la sentenza finale, e il ricordo della requisitoria della dottssa Agata Santanocito che nel video superiore prova e documenta come i contatti con i mafiosi dell’ex Presidente della Regione vi siano effettivamente stati.

“FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA”: OGGI, A NAPOLI, SALA DELLA LOGGIA,PARTE UN PROGETTO CULTURALE DI GRUPPI ANTIMAFIA

 

Napoli, sparatoria in un bar di Arzano: cinque feriti. Si indaga  sull'ipotesi del raid di camorra in "onore" del boss - Il Fatto Quotidiano

 

NAPOLI

Pubblichiamo e riceviamo:

La presidente del Consiglio comunale Vincenza Amato e i vicepresidenti Flavia Sorrentino e Salvatore Guangi parteciperanno domani 21 dicembre 2021, alle ore 16, presso la Sala della Loggia del Maschio Angioino, all’ iniziativa «Facciamo un pacco alla camorra», un progetto culturale promosso dal Comitato don Peppe e da Libera Associazione Nomi e Numeri contro le mafie, ed attuato dal Consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata. Interverranno Imma Carpiniello della cooperativa sociale “Lazzarelle” e Giuliano Ciano della cooperativa sociale “Un fiore per la vita”.

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