Operazione antibracconaggio con impiego del cane “Africa” dell’Unità cinofila antiveleno – Due arresti

Un capriolo © ANSA

 

Si è appena conclusa ad Ischia un’importante operazione mirata al contrasto del fenomeno del bracconaggio che ha visto protagonisti, oltre che i militari del Raggruppamento CITES di Roma (SOARDA) ed i carabinieri forestali del Nucleo di Casamicciola, anche l’Unità Cinofila Antiveleno e Antibracconaggio di Frosolone (IS), dipendente dal Gruppo CC  di Isernia.

L’operazione ha portato all’arresto di due persone, già note alle Forze dell’Ordine e particolarmente attive da anni nella pratica dell’uccisione illecita di specie di avifauna migratoria tutelata dalla normativa in materia. L’importante risultato è stato raggiunto, per il secondo anno consecutivo, anche grazie all’impiego del cane “Africa” dell’Unità Cinofila Antiveleno e Antibracconaggio – che ha sede presso il Nucleo cc Forestale di Frosolone (IS) – addestrata non solo al rinvenimento di esche e bocconi avvelenati pericolosi per gli animali domestici e selvatici, ma anche per la ricerca di armi e munizioni.

Determinante, quindi, nell’ambito di operazioni antibracconaggio come questa appena conclusa, è l’ausilio fornito dai cani antiveleno ed antibracconaggio dell’Arma essendo in grado di rinvenire armi e cartucce anche se occultate sottoterra. L’Unità Cinofila Antiveleno e Antibracconaggio di Frosolone (IS) opera a supporto degli altri Reparti dell’Arma in tutta Italia per contrastare i fenomeni criminosi del bracconaggio e dell’avvelenamento degli animali, rendendosi protagonista di importanti risultati nel contrasto di queste attività illecite e dannose per la tutela della biodiversità e dell’ambiente e della collettività in generale.

Napoli,Valute digitali: confisca e conversione di asset digitali con deposito al fondo unico di giustizia

 

Bitcoin, Criptovaluta, Cripto, Moneta

Archivi – Sud Libertà

 

Napoli,

La Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha completato con successo la prima operazione di conversione in euro di beni confiscati in monete digitali. L’attività è conseguente al sequestro di Bitcoin e Monero, per un controvalore di circa 11.000,00 euro, avvenuto a gennaio 2023, quando la 1^ Sezione Operativa di Roma e la Sezione Criptovalute hanno eseguito otto misure cautelari nei confronti di individui, tutti residenti a Napoli e sospettati di appartenere ad un gruppo criminale dedito alla contraffazione valutaria.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte con la collaborazione di Eurojust ed Europol, fanno parte di un ampio contesto investigativo iniziato nel 2018, mirato a smantellare una rete di distribuzione di banconote contraffatte attraverso il Darkweb, canali Telegram e il trasferimento di criptovalute come Bitcoin e Monero su wallet dedicati. Nel corso delle operazioni le criptovalute sequestrate – in particolare Monero e Bitcoin – erano state trasferite dalla Sezione Criptovalute su portafogli dedicati, attraverso l’uso di tecniche e software sviluppati direttamente dal Reparto Specializzato dell’Arma che consentono la creazione dei wallet garantendo, oltre ad una elevata sicurezza, anche una gestione particolare delle chiavi private e/o seed phrase.

L’approccio utilizzato dalla Sezione Criptovalute assicura che nessun singolo operatore possieda la conoscenza completa della chiave privata, eliminando così un punto critico di vulnerabilità e aumentando significativamente la protezione contro gli attacchi informatici. Le criptovalute, oggetto di sequestro, sono state confiscate con decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria di Napoli la quale ha disposto la conversione e il trasferimento al Fondo Unico di Giustizia. Pertanto, i Carabinieri della Sezione Criptovalute unitamente a personale dell’Exchange italiano Young Platform nominato appositamente ausiliario di polizia giudiziaria per procedere alla conversione, hanno provveduto al trasferimento e cambio in euro per il successivo deposito al FUG delle somme oggetto della confisca.

CORSO DI PERQUISIZIONE E SEQUESTRI DI VALUTE DIGITALI

La peculiarità di questa operazione non risiede solo nel suo successo e nella sua natura pionieristica, ma anche – comunica il Comando – nel modo in cui dimostra l’efficacia dell’Arma dei Carabinieri nello svolgere operazioni altamente specializzate anche con le nuove tecnologie finanziarie. L’Arma dei Carabinieri, sempre attenta e vigile nelle indagini sul sensibile tema del Cybercrime, ha svolto recentemente il primo corso di perquisizione e sequestri di valute digitali presso l’Istituto Superiore Tecniche Investigative di Velletri, con il quale ha formato 25 operatori già specializzati in indagini telematiche. Durante il corso, sono state analizzate anche le ultime tendenze nel mondo delle criptovalute e i casi di successo nel contrasto alle attività illecite.

Inoltre, sono stati presentati strumenti e metodologie all’avanguardia per l’analisi e il monitoraggio delle transazioni blockchain, consentendo agli investigatori di acquisire competenze indispensabili per affrontare efficacemente le sfide del crimine digital

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

Il Presidente Sergio Mattarella con  Francesco Giambrone, Presidente dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), Francesco Rutelli, Presidente dell'Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive (ANICA), Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, e Gennaro Sangiuliano, Ministro della cultura, poco prima della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

l Presidente Sergio Mattarella con Francesco Giambrone, Presidente dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), Francesco Rutelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive (ANICA), Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, e Gennaro Sangiuliano, Ministro della cultura, poco prima della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Vincenzo Mollica, vincitore del David speciale 2024

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Vincenzo Mollica, vincitore del David speciale 2024

Il Presidente Sergio Mattarella con Milena Vukotic e Giorgio Moroder, Vincitori del David alla carriera

Il Presidente Sergio Mattarella con Milena Vukotic e Giorgio Moroder, Vincitori del David alla carriera

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Paola Cortellesi, in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Paola Cortellesi, in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

L'intervento di Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello

intervento di Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello

Vincenzo Mollica, vincitore del David speciale 2024

Il saluto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

 

L'intervista a  Giorgio Moroder, Vincitore del David alla carriera

L’intervista a Giorgio Moroder, Vincitore del David alla carriera

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

 

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Isabella Rossellini, al termine della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2024

“Benvenute e benvenuti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori.

Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature – che, per una intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – consente, ogni anno, un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti.

Saluto – e ringrazio per gli interventi – il Ministro Sangiuliano e la Presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto manifestano passione per il mondo del cinema.

Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente: affrontare quella lettura è un’impresa da alta montagna. E ringrazio Serena Ionta per le belle canzoni così legate al cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone.

La storia del nostro Paese, la storia della Repubblica, delle conquiste di libertà e democrazia, è passata dal Grande schermo. E’ stata narrata attraverso emozioni, volti, sentimenti; attraverso vicende drammatiche e speranze che sorgevano; attraverso la quotidianità del vivere e l’eccezionalità di tante storie personali.

“Nulla è in grado di rivelare come il cinema i fondamenti di una nazione” ebbe a dire Alberto Lattuada nella prima riunione dell’Associazione culturale del cinema italiano, a Roma, pochi giorni prima del 25 aprile 1945.

Il cinema, vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolge questa preziosa funzione di ricerca e di sfida creativa, incoraggiato nel produrre, nell’innovare, anche nel rischiare.

Il cinema, nel volgere degli anni, ha costantemente ampliato le sue potenzialità espressive e narrative e, con esse, la capacità di quanti ne fruiscono di immaginare, conoscere, riflettere, fare memoria, sorridere e piangere, sognare.

Sfogliare l’album dei premi David è un po’ come rileggere la storia d’Italia. Sono passati dal podio del David tutti i grandi interpreti della cinematografia italiana.

Vi sono, quest’anno, ricorrenze significative. Federico Fellini, oltre ai suoi premi David, sessanta anni or sono vinse l’Oscar con “8½”.

Paolo Sorrentino dieci anni fa, lo conquistò, insieme al David, con “La grande bellezza”.

Cento anni fa, nel 1924 – anche questo il filmato ce lo ha ricordato -, nasceva un protagonista indimenticato del cinema mondiale, Marcello Mastroianni.

Desidero ricordare anche la recente scomparsa di Paolo Taviani, più volte – come abbiamo visto poc’anzi – premiato, insieme al fratello Vittorio, al David. Conservo un ricordo intenso dei loro interventi al Quirinale. Il cordoglio sentito che esprimiamo reca con sé la consapevolezza della eredità di grande valore che ci hanno lasciato.     

In attesa di conoscere questa sera i nomi delle vincitrici e dei vincitori, vorrei rivolgere i miei complimenti a chi ha ricevuto i premi già assegnati: Paola Cortellesi, Margherita Giusti, Justine Triet.

Si potrebbe dire: tre donne premiate, un bel segnale; ma non lo farò: mi apparirebbe improprio e riduttivo, perché quanto avvenuto rientra nella normalità.

Auguri e complimenti ai premi alla carriera, meritatissimi.

A Vincenzo Mollica: il suo garbo, la sua competenza, la sua voce rassicurante, la sua presenza familiare, hanno accompagnato generazioni di italiani alla scoperta di piccoli e grandi capolavori del cinema e della musica. Sono io e sono un suo fan.

A Milena Vukotic, artista versatile, profonda e convincente, anch’essa figura cara agli italiani che l’hanno apprezzata tanto in ruoli drammatici e comici. 

A Giorgio Moroder, compositore innovativo e influente, autore di canzoni e colonne sonore che hanno fornito un grande contributo alla musica contemporanea.

Li ringrazio di essere qui questa mattina. 

La storia è sempre un percorso. Memoria e cambiamenti si rincorrono e si alimentano. Le novità e le rotture non rimuovono il passato, ma lo possono reinterpretare selezionando esperienze e chiavi di lettura.

Profonde e veloci trasformazioni hanno interessato il cinema in questi ultimi anni. L’innovazione tecnologica ha favorito mutamenti radicali nei linguaggi, nelle modalità di trasmissione e di fruizione, nella stessa percezione dei contenuti.

Il cinema registra una rinnovata vitalità e un più vasto campo d’azione.

Si tratta di un’opportunità per l’Italia, non soltanto per chi vi opera. Perché il cinema è un’industria di grande rilievo, che dà lavoro a tante persone, che coltiva specialismi e saperi, e produce ricchezza che concorre al benessere del Paese.

Le politiche pubbliche devono tener conto di questi valori. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina, difatti, importanti risorse al cinema e alla cultura. Le istituzioni sono quindi chiamate a promuovere le tante opportunità che possono offrire occasioni di sviluppo in questo ambito. Opportunità che si inseriscono in una condizione internazionale che registra una competizione sempre più vigorosa e postula, quindi, un sicuro quadro normativo di riferimento.

Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza.

Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente.

Lungo il percorso, ovviamente, vi sono anche contraddizioni e vi sono problemi da risolvere. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire, anche dopo la ripresa post-pandemia, e non sono poche le città di piccole e medie dimensioni che non dispongono più di sale accessibili.

È un tema che presenta evidenti risvolti sociali, e non può essere considerato soltanto dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro.

Con il medesimo impegno – per assicurare costante vitalità al tessuto civile – vanno preservate, ad esempio, le librerie delle città e di ogni luogo,  e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e di qualità.

Costituiscono beni preziosi che, oltre la loro portata economica, hanno grande valenza per la comunità e per il grado di civiltà.

Il nostro cinema contiene nel suo DNA una tensione alla dimensione nazionale. Sin dal tempo in cui ha contribuito, con le pellicole degli anni Quaranta e Cinquanta, a consolidarne la lingua in un Paese dai molti dialetti.

Questa tensione si arricchisce con la creatività così ampiamente manifestata, con i successi nazionali e internazionali, con la rilettura della storia, degli eventi, dei protagonisti, con i valori di umanità, con i sentimenti che aiutano a rafforzare il senso di comunità.

Abbiamo bisogno del cinema. Della sua sensibilità, della sua arte, delle sue visioni plurali.

La storia del cinema ci ha fatto conoscere e apprezzare queste sue capacità.

Buona serata dei David! “

 

 

 

Disabilità, dalla Regione Sicilia disco verde alla programmazione di interventi per 174 milioni All’Istituto Oasi M.Santissima di Troina assegnati cinque milioni

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Oltre 174 milioni di euro per interventi a favore delle persone con disabilità in Sicilia. A tanto ammonta la programmazione del Fondo per le non autosufficienze approvato dalla giunta regionale della Sicilia  su proposta dell’assessorato delle Politiche sociali. Si tratta di risorse assegnate dal governo nazionale sulla base dei piani triennali 2019-2021 e 2022-2024.

Per l’annualità 2020 sono stati destinati alla Sicilia 52,6 milioni di euro da utilizzare per prestazioni, interventi e servizi assistenziali. In particolare, quasi tre milioni (più altri 740 mila euro di cofinanziamento regionale) andranno a 37 ambiti territoriali per interventi che possano rendere autonome le persone con disabilità nella vita di tutti i giorni. All’istituto Oasi Maria Santissima di Troina andranno 5 milioni (ai quali si aggiunge un altro milione di euro dal fondo regionale). Il resto verrà diviso in quattro quote da 11.166.525 euro per il fabbisogno di adulti e minori con disabilità gravi e gravissime.

Delle risorse per circa 55 milioni di euro relative al 2021, una parte di 1.280.000 euro (più 320 mila di cofinanziamento) andrà a 16 ambiti territoriali per interventi in materia di vita indipendente. All’Oasi di Troina andranno ancora 5 milioni di euro (più un milione di cofinanziamento). Inoltre al fabbisogno di adulti e minori con disabilità gravi e gravissime saranno destinate quattro quote da 12.159.172 euro.

Infine per il 2022 sono disponibili altri 67,3 milioni di euro. Con 1.200.000 euro saranno finanziati 15 progetti di inclusione, di altrettanti ambiti territoriali, per le persone con disabilità. Con 1,6 milioni di euro si rafforzeranno i Punti unici di accesso (Pua) con l’assunzione di 41 figure con professionalità sociale. Altri 800 mila euro serviranno per la formazione del personale. Risorse anche in questa annualità per l’Oasi di Troina: 5 milioni di euro (di cui quattro per l’attività svolta dall’istituto di ricovero e cura per l’anno 2022), più un milione di cofinanziamento. Della restante parte del fondo (oltre 58 milioni), si erogheranno quattro quote da 14.671.250 euro per il fabbisogno di adulti e minori con disabilità gravi e gravissime.

 

 

Archeologia Sicilia, da lunedì un mese di scavi nell’Agrigentino, nell’antica Finziade sul monte Sant’Angelo di Licata

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Da lunedì prossimo si tornerà a scavare sul monte Sant’Angelo di Licata, nell’Agrigentino, per ricostruire l‘impianto urbanistico dell’antica Finziade e conoscere meglio le caratteristiche della vita quotidiana nell’ultima fondazione greca di Sicilia (282 a.C.).

Le attività, sostenute dal Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento e dal direttore, Roberto Sciarratta, a seguito di una convenzione stipulata tra l’ente Parco e il Cnr di Catania, rappresentano l’avvio di una nuova stagione di ricerche e si inseriscono nel programma “Finziade project”, diretto dagli archeologi Alessio Toscano Raffa per il Cnr-Ispc Catania, e Maria Concetta Parello, con il coordinamento logistico di Rosario Callea, del Parco della Valle dei Templi.

Ricercatori, archeologi e studenti torneranno in cantiere dal 6 al 31 maggio, a dieci anni dagli ultimi interventi in una delle città della Sicilia ellenistico-romana conservate meglio, e si concentreranno su un settore che custodisce abitazioni visibili fino a due metri di altezza.

Finziade svolse un importante ruolo strategico nel corso del II-I secolo a.C., sia dal punto di vista militare che commerciale, instaurando un precoce legame con Roma durante gli anni Guerre puniche (III sec. a.C.) e beneficiando di una notevole ricchezza, di cui le strutture eccezionalmente conservate sul sito rappresentano un riflesso. Oltre a un nutrito team di ricercatori, archeologi specializzati e studenti provenienti da diverse Università italiane (Catania, Palermo, Napoli, Roma, Milano), prenderanno parte alle attività circa 50 alunni del liceo Linares e dell’istituto Fermi di Licata, oltre 25 volontari dell’associazione Gral (Gruppo di ricerca archeologica licatese) e del Gruppo archeologico Finziade, che si alterneranno durante il mese di scavo.

«Il “Finziade project” si qualifica per la sua forte connotazione pubblica, volta al coinvolgimento attivo della comunità locale, in linea con la politica culturale del Parco – afferma il direttore, Roberto Sciarratta – Vogliamo in questo modo rafforzare il nostro rapporto con l’intera comunità licatese che da sempre si spende per la tutela e la valorizzazione dell’enorme patrimonio archeologico che possiede. Un ringraziamento va, inoltre, alla ditta Edil Pira srl che, nello spirito di collaborazione, ha sponsorizzato la ricerca fornendo le attrezzature per lo scavo».

 

 

Istruzione dei detenuti, rinnovato l’accordo in Sicilia per i poli universitari penitenziari: 118 iscritti ai corsi di laurea

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Palermo,

Si rafforza l’impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato firmato, infatti, stamattina, a Palazzo d’Orleans, il rinnovo dell’accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari nell’Isola per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l’obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale, con ricadute positive nell’affrontare il percorso di recupero.

A sottoscrivere l’intesa, il presidente della Regione, l’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria in Sicilia, i rettori delle Università di Palermo, Catania, Messina. Sarà perfezionata successivamente l’adesione all’accordo anche da parte della Kore di Enna.

Una conferma da parte degli enti coinvolti dell’importanza delle attività svolte dai poli che, come documentato dalle relazioni prodotte dalle Università a conclusione del primo triennio, ha permesso a numerosi detenuti in espiazione di pena in Sicilia di intraprendere un percorso di studi universitari: per l’anno accademico 2023-2024 risultano 118 gli iscritti ai corsi di laurea.

I sottoscrittori dell’intesa si impegnano a favorire accordi con altri enti e istituzioni presenti sul territorio, comprese le associazioni di volontariato e del terzo settore che già operano negli istituti penitenziari, ma anche a favorire l’adesione all’accordo di altri enti universitari per gli studi superiori che operano nel territorio regionale.

I destinatari delle attività formative sono i detenuti, gli internati e i soggetti in esecuzione penale in Sicilia che, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, intendano immatricolarsi o siano iscritti a corsi universitari.

Le attività avranno prioritariamente luogo nelle sedi individuate dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, d’intesa con gli atenei, con il fine di coordinare le attività didattiche e di dare riconoscimento all’impegno profuso dai singoli operatori, ossia docenti, tecnici, personale amministrativo, tutor e studenti.

Le Università garantiranno la didattica nei singoli istituti penitenziari. Si impegnano anche a prevedere: la messa a disposizione di strumentazioni tecnologiche, materiale librario e didattico o banche dati ai detenuti iscritti; un sevizio di sostegno allo studio attraverso attività di tutorato e mediante tecniche di insegnamento a distanza; misure economiche che favoriscano l’iscrizione e la frequenza dei corsi da parte dei detenuti indigenti; convenzioni che stabiliscano “tirocini curriculari” degli studenti universitari nelle strutture penitenziarie, soprattutto negli ultimi anni del corso di studi, anche per la stesura della propria tesi di laurea. Le università trasmetteranno alla Regione una relazione annuale sulle attività e sull’andamento dei poli.

Il Garante regionale dei diritti dei detenuti, anche in rappresentanza della Regione, potrà sottoscrivere gli specifici atti di collaborazione tra le singole università e il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria.

La Regione Siciliana si impegna a contribuire alle spese necessarie al perseguimento delle finalità dell’accordo. 

Palermo, uccide il compagno poi si toglie la vita. Alla ricerca di un perchè.

 

Edouard Manet - Suicidio

 

Palermo,

Omicidio-suicidio in un appartamento nel centro di Palermo.   Una coppia è stata trovata senza vita. . La donna trovata morta con il compagno nell’appartamento di via Notarbartolo era una vigilessa 62enne del comando della Polizia municipale di Palermo.I carabinieri  stanno cercando di ricostruire quel che è successo. Sembra che sia stata usata l’arma della donna per l’omicidio-suicidio.Si apprende che il compagno della vigilessa, Pietro Delia di 66 anni, era un commercialista.

L’ipotesi: è stata la donna a sparare ma non si conosce ancora il motivo

Secondo una prima ipotesi investigativa sembra che a sparare sia stata la donna che poi si sarebbe tolta la vita. Laura Lupo, questo il nome della vigilessa, sarebbe stata trovata con la pistola ancora in pugno. La figlia della coppia  ha dato l’allarme perchè non riusciva a contattare i genitori.      Chiamat i vigili   del fuoco che hanno forzato la porta e trovato la coppia senza vita.  Indagini sono in corso adesso per ricostruire    l’omicidio-suicidio

 

Napoli, perdono la vita due operai nel corso dei lavori in un cantiere edile

Incidente sul lavoro a Napoli

Napoli,

Morti sul lavoro. Un intervento dei  carabinieri a Lettere in via Depugliano dove, Raffaele Manzo, 57enne, sarebbe precipitato dal terzo piano di una palazzina in ristrutturazione nel corso dell’allestimento dell’impalcatura. La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro del cantiere e aperto un fascicolo.

Non è finita. Si apprende pure che un altro operaio ,60enne,  è morto presso il cantiere di una scuola, in viale dei Tigli, a Casalnuovo di Napoli. Soccorso, l’uomo è deceduto al suo arrivo in ospedale. Indagini in corso per ricostruire la tragedia.

Dai primi accertamenti eseguiti dai carabinieri intervenuti sul posto pare che entrambi gli operai avessero un regolare contratto di assunzione dalle due ditte che stavano effettuando i lavori. Aperta un’inchiesta da parte della Procura di Nola.

La Finanza scopre operazioni immobiliari altamente speculative a spese dello Stato Un Resort di lusso anzichè un condominio

 

two cops with handcuffs

Archivi-Sud Libertà

 

L’attenzione degli investigatori sul Superbonus 110%  Nell’ambito di un piano di interventi programmato dal comando provinciale della Guardia di Finanza  di Siracusa nei confronti di persone definite con indici di “pericolosità fiscale”, è stata scoperta un’articolata truffa che ha consentito, nel corso di indagini dirette dalla locale procura della repubblica, il sequestro preventivo di circa 13 milioni di euro, importo corrispondente al valore dei beni immobili e dei crediti fiscali fittizi relativi al Superbonus 110%.

L’attenzione dei finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria si è concentrata su due contratti di compravendita immobiliari stipulati in qualità di acquirenti da una coppia di coniugi, risalenti al 2020 e al 2021 ed aventi ad oggetto in entrambi i casi un fabbricato in stato di abbandono e l’annesso terreno agricolo.

Subito dopo la stipula del rogito è stata registrata all’anagrafe tributaria la costituzione di due condomìni con sede nella provincia di Siracusa e Ragusa, di cui una signora (la moglie) risultava essere rappresentante; dopo aver ottenuto le prescritte autorizzazioni locali, sono stati avviati i lavori di ristrutturazione edilizia, con demolizione e ricostruzione degli immobili al fine di trasformarli in strutture residenziali e turistico-ricettive.

A fronte dei costi sostenuti, i condòmini hanno avanzato le richieste per il beneficio fiscale del Superbonus, ottenendo il riconoscimento di un credito pari al 110% di quanto speso per i lavori. Sebbene tali pratiche amministrative non presentino alcun profilo di illegalità nel rispetto della normativa di settore contenuta nel cosiddetto decreto rilancio che ha disciplinato l’agevolazione fiscale in argomento, tuttavia i finanzieri hanno accertato la fraudolenza di tale agire.

Infatti, veniva riscontrato che prima della stipula dei due rogiti i coniugi hanno proceduto, senza averne ancora titolo e con l’ausilio di alcuni professionisti compiacenti, al frazionamento catastale dei due fabbricati mediante la costituzione di 118 nuovi subalterni rispetto ai 4 originari, con l’unica finalità, come le indagini hanno dimostrato, di ottenere un beneficio fiscale di gran lunga maggiore rispetto all’importo spettante. Al riguardo, la disciplina del Superbonus 110% consente di poter usufruire di un ammontare massimo per singola unità immobiliare pari 96.000 euro.

Laddove infatti le proprietà non fossero state frazionate, con la costituzione (fittizia) dell’ente di gestione comune, gli indagati avrebbero potuto usufruire del beneficio per un massimo di sole quattro unità immobiliari per un totale, facilmente ricavabile, di poche centinaia di migliaia di euro. Tuttavia tale frazionamento posto in essere dai due neo condomìni era meramente formale, vista l’assenza di una reale divisione (impianti elettrici, scarichi, condutture idriche) tra le costituenti unità immobiliari.

Anzi, subito dopo l’avvio dei lavori, è stato riscontrato che, relativamente ad uno dei due fabbricati, su alcuni portali delle più importanti agenzie immobiliari nonché su alcune piattaforme social veniva pubblicizzata la reale natura del frazionamento che non era quello di costituire un condominio e suddividerlo in unità abitative bensì realizzare un Resort Wellness & Spa di lusso, composto da appartamenti, un grande albergo, un’area multifunzionale, un ristorante e un centro benessere.

In tal modo, mediante l’ausilio di professionisti, consulenti e delle società che avevano svolto i lavori, sono state realizzate due rilevantissime operazioni immobiliari speculative, finanziandole interamente a spese dello Stato.

Indagini per truffa

In ragione di quanto sopra, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, dopo aver iscritto nel registro degli indagati i responsabili per il reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, i finanzieri procedevano al sequestro preventivo del complesso immobiliare del valore di oltre 8 milioni di euro, di crediti fiscali già concessi per 1,3 milioni di euro e di ulteriori 3,5 milioni di euro ancora in fase di riconoscimento, pronti per essere utilizzati in compensazione delle imposte dovute, generando un ingente danno all’erario

Israele, “accordo entro una settimana o scatterà l’operazione a Rafah”- Monito degli Stati Uniti

Soldati israeliani a Gaza - Fotogramma /Ipa

Fotogramma

 

Una delegazione di Hamas si sta recando nella capitale egiziana per ulteriori negoziati e ribadirà le richieste  per un accordo, principalmente un impegno israeliano a porre fine alla guerra scatenata dall’assalto del 7 ottobre. La delegazione  dovrebbe essere guidata da Khalil al-Hayya e includerà anche Zaher Jabarin e Ghazi Hamad.

Secondo un alto funzionario israeliano, citato da Kan, “se Hamas non risponderà in modo totalmente negativo, si può ottenere una svolta”.

Ultimatum Israele: “Accordo entro 7 giorni o scatterà operazione a Rafah”

Scatta intanto l’ultimatum di Israele ad Hamas per un accordo sul cessate il fuoco nella Striscia. Tel Aviv ha dato una settimana di tempo, altrimenti avvierà l’operazione militare a Rafah, dove sono rifugiati circa 1,4 milioni di palestinesi. L’Egitto, secondo le news riportate dal Wall Street Journal e attribuite a fonti del Cairo, ha lavorato con Israele sulla nuova proposta di cessate il fuoco presentata ad Hamas lo scorso weekend. La leadership politica dell’organizzazione avrebbe dovuto consultarsi con quella militare a Gaza e tornare con una risposta.

I danni di un’operazione miliare israeliana a Rafah “andrebbero oltre l’accettabile” senza un piano per proteggere i civili palestinesi. E’ l’avvertimento rilanciato dal segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha parlato al McCain Institute’s Sedona Forum in Arizona. “Assente un piano del genere, non possiamo sostenere una grande operazione militare a Rafah, perché i danni che farebbero andrebbero oltre quello che è accettabile”,

E’ Hamas “l’unico ostacolo” ad un accordo, ha poi ribadito il segretario di Stato americano, mentre è attesa oggi al Cairo una delegazione del gruppo per i negoziati. “Aspettiamo di vedere se, in effetti, possono accettare un sì come risposta sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi – ha dichiarato Blinken al Forum di Sedona del McCain Institute in Arizona –

“Qatar pronto di accettare la proposta degli Stati Uniti di espellere la leadership di  Hamas”

Se non si dovesse arrivare ad un accordo di pace, il Qatar sarebbe intanto pronto ad accettare la richiesta degli Stati Uniti di espellere la leadership di Hamas da Doha, espulsione che potrebbe avvenire presto. Il segretario di Stato americano Blinken  ha significato questo scenario al premier del Qatar Mohammed Al Thani che Doha dovrebbe espellere la leadership del gruppo se Hamas continuerà a respingere le proposte sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi.