Lotta al crimine organizzato di Palermo

 

Noto, Italy - December 15, 2016: Ministry of Economy and Finance police forces car in historic part of Noto city, Sicily in Italy

 

 

Palermo,

I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, all’esito di un’articolata attività di indagine, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di un extracomunitario di 49 anni, originario della Nigeria ma da anni stabilmente residente a Palermo.

L’uomo, già condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo a 30 anni di reclusione, nell’ambito di un procedimento penale nei confronti di numerosi esponenti dell’organizzazione criminale nigeriana denominata Black Axe, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata, dopo essere stato colpito da custodia cautelare era stato scarcerato per decorrenza dei termini in attesa dell’esito del ricorso presentato in Cassazione. Una volta libero però, in attesa della pronuncia definitiva, era stato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con Obbligo di Soggiorno nel comune di Palermo che, tra le varie prescrizioni, prevedeva di “non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne”.

L’attenzione veniva quindi focalizzata proprio sulle sue abitudini e frequentazioni quotidiane e l’attività investigativa deve il proprio input all’incisività dei servizi di controllo del territorio mediante i quali i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, nel corso di servizi di osservazione, pedinamento e controllo, sarebbero riusciti ad accertare numerosi e continui rapporti con soggetti noti in quanto gravati da precedenti penali di varia natura, per lo più, in materia di sostanze stupefacenti. Quale centro nevralgico degli interessi del nigeriano veniva individuato un negozio di generi alimentari e bevande da lui gestito nel quartiere di BALLARÒ.

I finanzieri riuscivano, a conferma dell’ipotesi investigativa, a ricostruire una vera e propria attività di spaccio di sostanze stupefacenti, per lo più crack ed hashish, che sarebbe stata condotta dall’uomo, a più riprese sorpreso nel prendere contatti con fornitori e clienti anche all’interno della propria impresa.

L’attività commerciale era infatti utilizzata per ricevere indisturbato sia connazionali che palermitani gravitanti nel giro dello spaccio cittadino, assicurandosi così diversi canali per l’approvvigionamento delle sostanze da vendere, in assoluta violazione alle disposizioni di dover “vivere onestamente e rispettare le leggi”, previste dalla misura di prevenzione emessa nei suoi confronti.

Nel corso dell’attività investigativa, inoltre, i Baschi Verdi avrebbero raccolto informazioni circostanziate in merito ai propositi dell’uomo di darsi alla fuga, emigrando in Svezia, tanto da avviare contatti con suoi connazionali già stabiliti in quel Paese, ai quali, citando la frase “quando si ottiene il denaro si ottiene il potere, il mondo è tuo”, diceva di voler emulare Tony Montana, narcotrafficante interpretato da Al Pacino nel film Scarface, il quale aveva creato un vero e proprio impero della droga dopo essere emigrato da Cuba negli Stati Uniti.

Il descritto tentativo di fuga avrebbe trovato conferma nella circostanza che il medesimo avesse già individuato una persona, munita di passaporto e titolare di “status di rifugiato”, cui “rubare” l’identità mediante la falsificazione dei documenti, così da sfuggire ai controlli della Polizia di frontiera. L’extracomunitario, infatti, gravato anche dal divieto di espatrio, non sarebbe mai riuscito, in altro modo, a bypassare le ordinarie operazioni di identificazione previste presso gli aeroporti.

Sulla base degli elementi investigativi così raccolti dai finanzieri, il G.I.P. della Procura di Palermo, su richiesta del P.M. titolare delle indagini, ha emesso l’ordinanza eseguita in data odierna, disponendo l’accompagnamento dell’uomo presso la Casa Circondariale Pagliarelli avendo ravvisato, oltre alle innumerevoli violazioni alle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione, il concreto pericolo di fuga.

L’operazione dei Baschi Verdi ha così consentito di assicurare alla giustizia un esponente di rilievo dell’organizzazione mafiosa Black Axe, attiva, purtroppo, anche nel capoluogo siciliano, che, con ogni probabilità, prima della pronuncia della Suprema Corte, avrebbe fatto perdere le proprie tracce avvalendosi dei documenti falsi per darsi alla latitanza nei paesi scandinavi.

L’attività conclusa oggi è il risultato dell’efficacia del controllo economico del territorio assicurato dalle pattuglie su strada e del dispositivo permanente approntato per la lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Si evidenzia che il provvedimento cautelare in argomento è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

 

La Corte Costituzionale boccia la norma che prevede il ripiano del disavanzo del bilancio della Regione Sicilia in dieci anni

 

PALERMO,Corte dei Conti,udienza per il giudizio di parifica.Nella foto Il Presidente della Regione Renato Schifani e l'assessore Marco Falcone....Ph.Alessandro Fucarini.

 

 

Il disavanzo della Regione siciliana non si può ripianare in dieci anni. La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 7 del decreto legislativo 27 dicembre 2019, 158 con il quale la Sicilia veniva, di fatto, autorizzata a spalmare in dieci anni il disavanzo residuo, anziché nei tre anni previsti dalla legge.

In virtù della incostituzionalità del decreto legislativo diventano illegittime le poste di bilancio della Regione siciliana approvate in applicazione di questa norma ovvero l’articolo 4, comma 2 dell’assestamento del bilancio di previsione 2019 e del triennale 2019/2021. Si tratta dei bilanci per i quali la Corte dei Conti aveva sospeso i giudizi di parifica per l’esercizio finanziario 2020 con conseguenze su tutti i successivi bilanci.

Era stata proprio la Corte dei Conti a sollevare la questione di legittimità costituzionale della norma che permetteva di spalmare in dieci anni il disavanzo. Una norma nel frattempo superata perché abrogata grazie ad un nuovo accordo dello scorso anno fra Stato e Regione e sostituita da una nuova norma, che ha invece seguito l’intero iter parlamentare, e che permette di spalmare quello stesso disavanzo in otto anni anziché in dieci o nei tre ordinari. Sentenza di principio Nonostante l’abrogazione della norma e la possibilità che la Corte Costituzionale dichiarasse il non luogo a procedere per estinzione del contenzioso, i giudici hanno scelto, invece, di esprimersi ugualmente in termini di principio giuridico dando ragione alla Corte dei Conti.

 

L’editore Mario Ciancio assolto nel processo per concorso esterno con esponenti di Cosa Nostra

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Mario Ciancio è stato assolto, «Assolto perchè il fatto non sussiste». É la sentenza pronunciata dalla prima sezione penale del Tribunale di Catania nel processo per concorso esterno celebrato nei confronti dell’imprenditore ed editore Mario Ciancio Sanfilippo. La Procura aveva chiesto la condanna a 12 anni e la confisca dei beni che gli erano stati dissequestrati. Il processo, iniziato nel 2017, verteva su presunti rapporti con esponenti di spicco di Cosa nostra etnea. Ipotesi sempre contestata dall’imprenditore e dai suoi legali.

Celebrazione del “Giorno della Memoria”

Il Presidente Sergio Mattarella con Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, in occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria”

 

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Sami Modiano, in occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria”

Il Presidente Sergio Mattarella saluta Sami Modiano, in occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria”

 

L'intervento di Noemi Di Segni, Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

L’intervento di Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Sami Modiano in occasione della celebrazione del "Giorno della Memoria"

 

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della celebrazione del "Giorno della Memoria"

Il Presidente Sergio Mattarella rivolge il suo indirizzo di saluto in occasione della celebrazione del "Giorno della Memoria"

 

 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Sami Modiano, al termine della celebrazione del "Giorno della Memoria"

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella osserva i lavori realizzati dagli studenti vincitori del concorso nazionale promosso dal Ministero dell'Istruzione e del merito, dal titolo "I giovani ricordano la Shoah"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella osserva i lavori realizzati dagli studenti vincitori del concorso nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione e del merito, dal titolo “I giovani ricordano la Shoah”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella osserva i lavori realizzati dagli studenti vincitori del concorso nazionale promosso dal Ministero dell'Istruzione e del merito, dal titolo "I giovani ricordano la Shoah"

 

 

C o m u n i c a t o Quirinale

Si è svolta questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del “Giorno della Memoria”.

La cerimonia, dedicata a “I Giusti tra le Nazioni”, è stata condotta da Sara Zambotti.

Nel corso della celebrazione, aperta da un filmato a cura di RaiStoria, sono intervenuti la Presidente del Gruppo di lavoro Memoriali e Musei dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), Simonetta Della Seta, laPresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, ha portato la sua testimonianza intervistato da uno studente di rientro dal “Viaggio della Memoria”, in ricordo delle vittime della Shoah, organizzato in Polonia dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

L’attore Alessandro Albertin ha recitato un monologo su Giorgio Perlasca, ha letto un brano tratto dal libro “Una carta in più” di Cesare Rimini e ha dato voce alla testimonianza di Giorgio Segre.

Durante la manifestazione, Gabriele Coen, compositore e interprete della nuova musica ebraica, accompagnato da Alessandro Gwis al pianoforte e dalla voce di Barbara Eramo, ha eseguito i brani musicali “Papirosn (Sigarette)”, “Dona, dona” e “La rosa Enflorece”.

La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica.

Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera e rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Associazioni degli ex internati e deportati, della Comunità ebraica, e autorità politiche, civili e militari.

Prima della cerimonia sono state premiate le scuole vincitrici del Concorso nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito “I giovani ricordano la Shoah”. In occasione della premiazione sono intervenuti la Presidente dell’UCEI, Di Segni, e il Ministro Valditara.

 

 

Nuove assunzioni nella Regione siciliana,si cercano specialisti, anche “addetti alla comunicazione istituzionale”

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Nuove assunzioni nella Regione Siciliana per la gestione dei fondi di coesione. Il governo Schifani – informa la Regione Sicilia- ha infatti deciso di aderire all’avviso della presidenza del Consiglio dei ministri relativa al Programma nazionale di assistenza tecnica capacità per la Coesione 2021-2027 (Pn CapCoe) che prevede il sostegno finanziario dello Stato per il reclutamento a tempo indeterminato di un contingente di funzionari direttivi che può arrivare fino a 117 unità. Tra i profili professionali individuati ci sono: 65 specialisti in attività amministrative e contabili, 5 ingegneri, 5 architetti, 5 geologi, 6 avvocati, 9 specialisti informatici, 6 specialisti in materie giuridiche, 5 specialisti della transizione ecologica, 6 addetti all’analisi statistica e 5 addetti alla comunicazione istituzionale.

«La Sicilia – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – ha deciso di aderire al Programma con l’obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa dell’amministrazione regionale nell’attuazione delle Politiche di coesione. È nostra intenzione – comunica la Regione .ampliare e innovare le capacità progettuali, gestionali e organizzative della macchina Regione. Un’opportunità per favorire la progettazione e la spesa dei fondi extraregionali».

Le assunzioni previste nelle sette Regioni del Mezzogiorno sono 2.129 e la selezione avverrà su base nazionale. Il reclutamento si svolgerà nel rispetto dei diversi livelli di priorità di ricerca dei profili professionali.

Il processo di assunzione sarà gestito attraverso una o più procedure per esami dal dipartimento nazionale per la Funzione pubblica, che si avvarrà della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle Pubbliche amministrazioni (Ripam).

Al termine della procedura selettiva, i vincitori del concorso pubblico, che saranno inquadrati in Sicilia (nel livello iniziale della categoria D del contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione), frequenteranno un corso di formazione sulle politiche di coesione di durata non superiore a tre mesi.

Il sindaco Trantino del Comune di Catania a Roma per il dissesto finanziario e risanamento del bilancio

Foto Uf.Stampa Comune di Catania

Catania

Proficua “Missione” romana per il Sindaco Enrico Trantino, accompagnato dall’Assessore Sergio Parisi, dal Segretario Generale del Comune Rossana Manno e una rappresentanza di dirigenti comunali.

Un lungo incontro si è svolto a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano e la sottosegretaria all’Interno con delega agli enti locali Wanda Ferro sui temi connessi all’adozione delle misure più idonee per concludere l’iter di risanamento del bilancio comunale e le procedure di dissesto finanziario del Comune, anche alla luce delle importanti norme contenute nella legge di bilancio per il 2024 recentemente licenziata dal Parlamento. Tra gli obiettivi principali la sicurezza cittadina con la prossima assunzione del Comune di cento vigili urbani. 

Al centro del confronto, anche la proposta rinnovata dal sindaco Trantino ai vertici di Anas di realizzare un percorso alternativo che congiunga la A-18 Messina-Catania alla Siracusa-Catania, con un bypass veloce esterno alla tangenziale che, com’è noto, vive una condizione di perenne congestione, abbandonando l’idea di realizzare una terza corsia che significherebbe chiuderla per diversi anni e intralciare il percorso con lavori di grande impatto nel contesto urbano. Nella stessa sede è stata anche ufficializzata la firma, a breve, del protocollo d’intesa tra il Comune di Catania con Rfi, Sistemi Urbani e Trenitalia, per il nodo ferroviario del capoluogo e l’interramento della stazione centrale, con la possibilità per la Città di riconnettersi con il proprio mare.

La delegazione comunale guidata dal Sindaco ha incontrato anche il Ministro per la Coesione nazionale, Raffaele Fitto, e i dirigenti dello stesso Ministero, soffermandosi sia sui risultati lusinghieri raggiunti in termini di capacità di spesa con la programmazione 2014-2020, sia sul futuro dei fondi comunitari e la loro destinazione, a cominciare da quelli del Pnrr e dei Piani Urbanistici Integrati, ormai in dirittura d’arrivo per l’apertura dei cantieri.  

La giornata si è conclusa con l’incontro nella sede del Ministero della Cultura con il Ministro SanGiuliano, per parlare del futuro del Teatro Massimo Bellini con nuove modalità di sostegno finanziario statale, delle prospettive della Biblioteca Ursino Recupero e di importanti iniziative culturali previste per il 2024, proprio con il supporto del Ministero.

“Sono molto soddisfatto di questo ciclo di incontri romani -ha dichiarato il Sindaco Trantino – perché rafforza l’idea della vicinanza del governo nazionale di Giorgia Meloni alle problematiche che riguardano Catania e agli sforzi che stiamo compiendo per risolverli. Insieme all’Assessore Parisi e ai dirigenti comunali ci siamo confrontati con Ministri, Sottosegretari e Dirigenti generali sia sul passato, dal dissesto ai risultati ottenuti attraverso i fondi comunitari, ma soprattutto del futuro, mettendo sul piatto progetti destinati a cambiare in meglio la Città dal punto di vista sociale e culturale. L’entusiasmo e la disponibilità che abbiamo raccolto –ha proseguito Trantino- ci dà la forza per proseguire sulla strada del risanamento e della programmazione della rinascita di Catania”.
 

Napoli, Giorno della Memoria, l’assessore Striano agli studenti: “I ragazzi siano parte attiva per evitare che simili tragedie si ripetano”

 

 

Foto Comune di Napoli

Napoli,

Rendersi parte attiva per evitare che possano rinnovarsi tragedie come l’Olocausto. È il messaggio rivolto ai ragazzi che hanno preso parte, questa mattina, al momento di confronto e riflessione organizzato dall’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie in occasione del Giorno della Memoria.

Divisi in due gruppi, nell’Auditorium “Porta del Parco” di Bagnoli gli studenti hanno assistito alla proiezione del cortometraggio animato “La stella di Andra e Tati” basato sulla storia vera delle sorelline Alessandra e Tatiana Bucci, 4 e 6 anni, deportate nel campo di concentramento di Auschwitz.

Dopo la proiezione l’intenso dibattito degli alunni con Francesca Marone, professoressa di Pedagogia generale e sociale dell’Università “Federico II”, Francesco Soverina, storico dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, e Paolo Ferrara, consigliere della Comunità Ebraica di Napoli.

Abbiamo voluto invitare le scuole di Napoli ad assistete alla proiezione del cartone animato che racconta la storia delle sorelle Bucci e di Sergio De Simone perché crediamo che attraverso la ricostruzione della loro esperienza nel campo di concentramento e di quello che hanno sofferto, si comprenda l’importanza di rinnovare il ricordo – ha affermato l’assessore Striano – Da questa storia è partita una riflessione sul valore della memoria, sulla necessità di contestualizzare gli eventi in un momento in cui si tenta di minimizzare o addirittura di negare. Occorre riflettere anche attraverso la testimonianza di chi ha vissuto in prima persona l’orrore di quegli eventi affinché i ragazzi diventino consapevoli del fatto che tutti possiamo essere una parte attiva per scongiurare la possibilità che alcuni avvenimenti storici si possano ripetere”.

 

Forse un punto d’incontro tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi

 

Palestinesi passano davanti alle case danneggiate dagli attacchi israeliani durante il conflitto, nel mezzo di una tregua temporanea tra Israele e Hamas, nel nord della Striscia di Gaza. (Reuters/Abed Sabah)

Archivi -Sud Libertà

 

Oggi, venerdì 26 gennaio, la Corte internazionale di Giustizia deciderà sulle eventuali misure cautelari da adottare nei confronti di Israele nell’ambito del ricorso presentato dal Sudafrica contro lo Stato ebraico per il crimine di genocidio. Lla Corte dell’Aja potrebbe  chiedere lo stop dell’operazione militare nella Striscia di Gaza.

Dal canto suo , Hamas si dice pronto a rispettare qualsiasi decisione della Corte Internazionale di Giustizia che richieda il cessate il fuoco a Gaza se lo farà anche Israele. La notizia, rilanciata dal sito di Al Jazeera, in vista dell’udienza con cui la Corte oggi dovrà annunciare se concederà misure di emergenza, Hamas afferma che rilascerà tutti gli ostaggi israeliani se Israele scarcererà tutti i prigionieri palestinesi. “Il nemico sionista deve mettere fine al suo assedio di 18 anni a Gaza e far entrare tutto l’aiuto necessario alla popolazione e alla ricostruzione”, conclude la dichiarazione.

La decisione dell’Aja è vincolante e non appellabile, ma non è detto che Israele decida di rispettarla  visto  che la Corte non ha gli strumenti per far rispettare le sue sentenze.

Dubbi comportamenti di Israele

Nel ricorso presentato dal Sudafrica si chiede alla Corte di determinare se i comportamenti di Israele rappresentino violazioni della convenzione contro il genocidio di cui fanno parte sia Tel Aviv che Pretoria. Lo Stato sudafricano, nello specifico, accusa Israele non solo di commettere atti di genocidio, ma anche di una mancata prevenzione e repressione di atti di genocidio imputabili alle truppe. La Convenzione, infatti, vieta agli Stati gli atti di genocidio, ma prevede anche il loro obbligo di prevenire e reprimere i corrispondenti atti individuali.

Il Presidente Mattarella all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte Suprema di Cassazione

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Margherita Cassano, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione e Luigi Salvato, Procuratore generale presso la Corte Suprema di Cassazione in occasione dell’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

Il Presidente Sergio Mattarella con Margherita Cassano, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione e Luigi Salvato, Procuratore generale presso la Corte Suprema di Cassazione in occasione dell’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

Il Presidente Sergio Mattarella con Margherita Cassano, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione e Luigi Salvato, Procuratore generale presso la Corte Suprema di Cassazione in occasione dell’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

Il Presidente Sergio Mattarella all’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

Il Presidente Sergio Mattarella all’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

 

Il Presidente Sergio Mattarella all’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

 

Il Presidente Sergio Mattarella con Margherita Cassano, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione al termine dell’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023

 

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto all’Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 e per la relazione sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2023.

Il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Margherita Cassano, ha dichiarato aperta la seduta dell’Assemblea generale e ha svolto la Relazione sull’amministrazione della giustizia.

Al termine, hanno preso la parola: Fabio Pinelli, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura; Carlo Nordio, Ministro della Giustizia; Luigi Salvato, Procuratore generale presso la Corte Suprema di Cassazione; Gabriella Palmieri Sandulli, Avvocato generale dello Stato; Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense.

Violenta rissa ad Agrigento: quattro giovani extracomunitari arrestati Uno dei quattro ha riportato ferite da armi da taglio

due uomini di essere affrontati da uomo con coltello - rissa foto e immagini stock

Archivi -Sud Libertà
 – Agrigento,
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Agrigento hanno arrestato in flagranza di reato per il reato di rissa e lesioni personali 4 giovani extracomunitari domiciliati ad Agrigento e di età compresa tra i 36 e 23 anni. L’evento è accaduto nella tarda serata di ieri in piazzale Aldo Moro di Agrigento. I quattro individui, a causa di futili motivi, hanno dato luogo a una violenta rissa, nella quale si sono provocati lesioni personali.
Inoltre, uno dei quattro ha riportato ferite da arma da taglio, causate dall’uso di un coltello. Grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, che hanno faticato non poco a tranquillizzare gli animi, sono state evitate ulteriori gravi conseguenze. Al termine delle formalità di rito, tutti e quattro sono stati tratti in arresto con l’accusa di “rissa aggravata e lesioni personali”. Attualmente, 2 degli arrestati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, mentre altri 2 sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Stazione CC di Villaggio Mosè, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.