DOVE SONO I “CONTROLLORI” INTERNI DELLE IMPRESE? IN SICILIA 80% DELLE SOCIETÀ SENZA ORGANO DI CONTROLLO

 

Obbligo di nomina dei revisori contabili: imprese edili e commercialisti a confronto

 

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Milleproroghe: slitta ad aprile il termine ultimo per allinearsi alla nuova normativa

 

CATANIA –

Scatta il countdown per le società a responsabilità limitata che non hanno ancora provveduto a nominare il proprio organo di controllo. In Sicilia solo il 20% delle imprese è in regola, la restante parte dovrà provvedere entro aprile 2020.

L’articolo 6 bis del decreto Milleproroghe farebbe infatti slittare il termine ultimo per adeguare gli statuti delle società di capitale e istituire gli organi di controllo entro la data di approvazione dei bilanci d’esercizio del 2019.

Ma qual è l’utilità di questo strumento? Il revisore, il collegio sindacale o il sindaco unico hanno il duplice ruolo di vigilanza e “allerta”, segnalando in maniera tempestiva le prime avvisaglie di una crisi aziendale da arginare con adeguati strumenti di pianificazione.

Questo l’argomento al centro del focus formativo organizzato da Ance Catania insieme con l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili del capoluogo etneo. «Le imprese edili, com’è noto, soffrono di una forte crisi di liquidità – afferma il presidente Ance Catania Giuseppe Piana – è difficile allineare le entrate alle scadenze previste dai contratti. Stiamo perdendo l’entusiasmo a causa dalle complicazioni normative con cui dobbiamo fare costantemente i conti».

Gli fa eco il consigliere dell’Ordine dei Commercialisti Fabrizio Leotta: «Questi sono argomenti caldi tanto per le imprese quanto per i professionisti – spiega – è davvero complicato adeguarsi alle continue e incalzanti modifiche normative, quindi i momenti di confronto formativo con le altre categorie professionali, con le quali lavoriamo sinergicamente, sono sostanziali».

Secondo il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, la nomina dell’organo di controllo diventa obbligatoria nell’ipotesi in cui la società abbia, per due esercizi consecutivi, almeno uno dei seguenti parametri: quattro milioni di euro di attivo dello stato patrimoniale, quattro milioni di ricavi e venti dipendenti. Conti alla mano «in Italia le società interessate alla nomina sarebbero circa 100mila – incalza Dario Scelfo, dottore commercialista, relatore dell’incontro – a livello nazionale la regione più attenta è stata l’Emilia-Romagna, dove circa il 35% delle imprese ha già nominato il revisore. Lo spirito della norma è quello di superare le criticità degli ultimi anni, evitando in sostanza che l’imprenditore chiuda le saracinesche: un tentativo di porre rimedio all’inizio del processo di crisi, e non alla fine, quando la situazione diventa irreversibile».

A concludere il confronto è stato l’avvocato Fabrizio Belfiore che ha posto l’attenzione sul concordato negli appalti pubblici, distinguendo l’ipotesi della partecipazione da quella in cui il concordato interviene in sede di realizzazione dell’opera pubblica. «In un periodo di così profonda crisi – aggiunge – siamo costretti a trovare strumenti di carattere giuridico per superare la posizione debitoria delle imprese e per dare l’opportunità ad esse di intraprendere un percorso di risanamento e ritorno ad una capacità piena».

ARRESTI A PALERMO , MA I MISTERI DELLA MAFIA RESTANO TANTI ANCORA

 

Arresti stamane a Palermo di otto soggetti malavitosi legati alla Mafia siciliana.L’esecuzione ad opera della  Dia su disposizione di un provvedimento del Gip del locale tribunale..            Gli arrestati appartengono alla famiglia  dell’Arenella, una delle più rappresentative del mandamento di Palermo – Resuttana, ritenuti, a vario titolo, responsabili di associazione mafiosa ed altro.

Svolta nelle indagini sulle stragi<br />"Ecco chi gestì i rapporti con i servizi"
Gaetano   Scotto

Tra di loro altri elementi di spicco come i fratelli Gaetano e Pietro Scotto.

Gaetano Scotto, che è parte civile nel processo sul depistaggio della strage Borsellino per essere stato accusato falsamente dall’ex pentito Vincenzo Scarantino, secondo gli inquirenti, dopo la scarcerazione sarebbe tornato a guidare la famiglia mafiosa dell’Arenella. Secondo i magistrati di Palermo e Caltanissetta, il segreto dei rapporti fra boss e servizi segreti resta legato a Gaetano Scotto, imprenditore edile e mafioso del clan palermitano dell’Arenella,. Ma sul suo conto restano ancora tanti i misteri.

Ricorderemo che i pm di Caltanissetta avevano  saputo dal pentito Angelo Fontana che sarebbe stato proprio Scotto a fornire il detonatore che doveva far esplodere la carica piazzata davanti alla villa di Falcone..       Poi la libertà e adesso altro procedimento pende sullo stesso per l’omicidio di Vincenzo Agostino, il poliziotto ucciso nel 1989 con la giovane moglie. Sorte diversa per il  il fratello, Pietro Scotto,  arrestato per la strage ma poi  assolto dalla Corte di appello..

PAPA FRANCESCO INVITA IL MONDO A VIVERE CON IL “CUORE” E IN GRAZIA DI DIO

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Il Papa ricorda che non amare il prossimo significa uccidere se stessi, che l’amore di Gesù aiuta a vincere i sentimenti egoistici e possessivi

QUELLA BIMBA MORTA DI FREDDO IN SIRIA.…….

Una bimba di un anno e mezzo che muore per il freddo in Siria. Il ricordo di Papa Francesco fa piombare nella crudeltà della guerra, delle calamità ma anche nelle conseguenze gravi di passioni incontrollate, di “azioni cattive” che partono dal cuore, culla anche di bontà e di amore.

”. E’ una riflessione sui Comandamenti dati a Mosè e un invito a vivere la Legge come “strumento di libertà”, a guidare i desideri perché “non è bene – afferma il Papa – cedere a sentimenti egoistici e possessivi”. La Legge però non esclude l’amore; Gesù sa che non è semplice vivere profondamente i Comandamenti “per questo ci offre il soccorso del suo amore”; “si tratta – continua il Pontefice – di affidarsi a Lui”. E’ quella la via per dirsi davvero cristiani.

Dio ci educa alla vera libertà e responsabilità se ci mostriamo disponibili. Il Papa sottolinea come Gesù riveli il vero senso della Legge, contenuta nei Comandamenti dati a Mosè.

Non dimentichiamo questo: vivere la Legge come uno strumento di libertà, che mi aiuta ad essere più libero, che mi aiuta a non essere schiavo delle passioni e del peccato. Pensiamo alle guerre, pensiamo alle conseguenze delle guerre, pensiamo a quella bambina morta di freddo in Siria l’altro ieri. Tante calamità, tante. Questo è frutto delle passioni e la gente che fa la guerra non sa dominare le proprie passioni. Gli manca di adempiere la Legge. Quando si cede alle tentazioni e alle passioni, non si è signori e protagonisti della propria vita, ma si diventa incapaci di gestirla con volontà e responsabilità.

L’uomo non ceda ad egoismi

Francesco si sofferma sulla comunicazione di Gesù, il suo ricorso alle 4 antitesi che fanno riferimento a situazioni di vita quotidiana – “l’omicidio, l’adulterio, il divorzio e i giuramenti” – e incoraggia a passare da “un’osservanza formale della Legge a un’osservanza sostanziale, accogliendo la Legge nel cuore, che è il centro delle intenzioni, delle decisioni, delle parole e dei gesti di ciascuno di noi”. “Dal cuore –- partono le azioni buone e quelle cattive”; da qui inizia il cambiamento di uno stile di vita, dimenticando quello “fatto di promesse non mantenute”.

Accogliendo la Legge di Dio nel cuore si capisce che, quando non si ama il prossimo, si uccide in qualche misura sé stessi e gli altri, perché l’odio, la rivalità e la divisione uccidono la carità fraterna che è alla base dei rapporti interpersonali. E questo vale per quello che ho detto delle guerre e anche per le chiacchiere, perché la lingua uccide.  Accogliendo la Legge di Dio nel cuore si capisce che i desideri vanno guidati, perché non tutto ciò che si desidera si può avere, e non è bene cedere ai sentimenti egoistici e possessivi. 

Gesù è consapevole che non è facile vivere i Comandamenti in questo modo così totalizzante. Per questo ci offre il soccorso del suo amore: Egli è venuto nel mondo non solo per dare compimento alla Legge, ma anche per donarci la sua Grazia, così che possiamo fare la volontà di Dio, amando Lui e i fratelli. Tutto, tutto possiamo fare con la grazia di Dio! Anzi, la santità non è altra cosa che custodire questa gratuità che ci ha dato Dio, questa grazia.

Disinformazione, economia e “falsi” su Facebook: Zuckerberg convocato a Bruxelles

 

 Mark Zuckerberg fondatore di Facebook  è stato convocato  a Bruxelles lunedì per incontrare tre commissari europei sulla problematica della disinformazione e falsi sul massimo social: la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, che ha la delega alla Concorrenza, il commissario al Mercato Interno Thierry Breton e la vicepresidente Vera Jourova (Valori e Trasparenza).

“I tre membri del collegio che incontreranno Mark Zuckerberg (nella foto sotto) la settimana prossima a Bruxelles – affronteranno  questioni generali legate ai loro portafogli, in relazione all’agenda digitale,  mentre la vicepresidente Jourova discuterà su  temi importanti come la disinformazione“.

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Facebook è stata criticata e denunciata da tanti, istituzioni e privati,  il suo comportamento – come dicono le cronache italiane in partic olare- spesso è arbitrario, non obiettivo e piovono quindi le contestazioni e denunce , soprattutto da avvocati che chiedono -ed ottengono (vedasi sentenze del Tribunale di Roma ed altri in Italia) il legittimo risarcimento di danni per la chiusura illecita di post e pagine di giornali on line. 

  La denuncia parte anche , a più riprese da esponenti delle istituzioni Ue. L’ex commissario Julian King, per esempio, ha accusato lo scorso autunno Facebook di non fare abbastanza per contrastare la disinformazione politica on line

. Secondo lo studio della George Washington University citato da King, durante le ultime elezioni europee Alternative Fuer Deutschland, che ha preso l’11% dei voti, ha ricevuto l’86% delle condivisioni totali e il 75% dei commenti su contenuti politici in Germania postati su Facebook, quattro-sei volte tanti quelli di tutti gli altri partiti tedeschi, complessivamente considerati. La grande maggioranza dei commenti e delle condivisioni veniva da un gruppo di 80mila account che avevano “molte delle caratteristiche dei falsi account”, ha notato King. In particolare, i 20mila più attivi avevano nomi e cognomi di due lettere.

Una certezza: occorre regolamentare Facebook e limitare il suo potere di chiusura di informazione – quella che dà tanto fastidio- di giornali e giornalisti coraggiosi con la schiena dritta.

“LA RAI NON GARANTISCE LO SVILUPPO DEL SENSO CRITICO,CIVILE ED ETICO…” SANZIONATA DALL’AGCOM

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Rai sotto torchio.L’Autorità per le comunicazioni multa la Rai per non aver rispettato i principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo con una sanzione da 1,5 milioni.   La decisione dell’Agcom è stata adottata  “a seguito di un monitoraggio costante e continuo dal quale sono emersi numerosi episodi riguardanti la programmazione diffusa dalle tre reti generaliste”.
L’Autorità ha accertato “il mancato rispetto da parte di Rai dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo, riferito a tutte le diverse condizioni e opzioni sociali, culturali e politiche, così – spiega – da garantire l’apprendimento e lo sviluppo del senso critico, civile ed etico della collettività, nel rispetto della dignità della persona, del diritto e dovere di cronaca, della verità dei fatti e del diritto ad essere informati”.

La  sanzione pecuniaria di 1,5 milioni di euro,è stata irrogata ai sensi dell’art. 48 comma 7 del Tusmar (il Testo unico sulla radiotv). con  il voto contrario- precisa l’Autorità – del Commissario Morcellini e l’astensione del Commissario Posteraro” .

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Il Presidente della Rai, Marcello Foa (contestato anche per omesso intervento sugli elevati compensi
del festival Sanremo di diversi giorni addietro)

Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha accertato, con due diverse delibere, di cui una si riferisce alla vendita di spazi pubblicitari, “alcune violazioni degli obblighi di contratto di servizio da parte della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo”.

In tema di rispetto dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo l’Autorità ha diffidato la concessionaria pubblica “affinché elimini, nella vigenza del contratto di servizio 2018-2022, le violazioni e gli effetti delle infrazioni accertate, adottando specifiche misure volte a garantire il rispetto degli obblighi e a evitare il ripetersi delle violazioni in futuro, richiamando l’importanza della responsabilità editoriale pubblica della concessionaria”.

Nella vigilanza della missione di servizio pubblico -specifica ancora l’Agcom -non sono le singole fattispecie – su cui la società ha spesso messo in atto azioni ripristinatorie o correttive – a rilevare ma l’effetto che tali condotte hanno generato e potrebbero generare sui valori della collettività e i diritti dei cittadini, nonché sul valore di utilità pubblica e sociale del canone del servizio della concessionaria”

Accertato inoltre “all’unanimità, il mancato rispetto dei principi di non discriminazione e trasparenza,  nella vendita degli spazi pubblicitari”

Pertanto l’Agcom  ha diffidato la Rai a cessare immediatamente i comportamenti contestati, anche al fine di consentire ad Agcom la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche (canone) e private (pubblicità) per il finanziamento delle attività e della programmazione di servizio pubblico”.

RIPARTE LA GIUSTIZIA CON LE MODIFICHE ALLA RIFORMA SULLA PRESCRIZIONE

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Proposta di legge delega sul processo penale approvata ieri dal governo Conte   Nel testo è stato alla fine inserito anche il Lodo Conte bis, con le modifiche alla riforma della prescrizione, che prevede lo stop dopo della prescrizione solo dopo la sentenza di primo grado di condanna e una ‘prescrizione lunga’ per gli assolti. Ma se il condannato viene assolto in secondo grado potrà ‘recuperare’ la prescrizione bloccata.

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– Cambio di velocità causa il dissidio creato da Renzi   – che si è imposto all’attenzione dei mass-media. Come annunciato Italia Viva non ha partecipato con i suoi ministri alla riunione del Consiglio dei ministri.”Si minaccia la crisi di governo e poi si accusa gli altri di fare ricatti, si crea instabilità e si vota ormai quotidianamente con le opposizioni. Le iniziative di Iv si commentano da sole. Ma gli italiani li prendiamo in giro? Ma gli italiani sanno ragionare…” ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

– La durata delle indagini preliminari varia a seconda dei reati, e va da sei a 18 mesi. Se entro tre mesi dalla scadenza dei tempi il pm non notifica l’avviso di conclusione delle indagini o non chiede l’archiviazione deve depositare gli atti e avvisare l’indagato e la difesa, che possono prenderne visione e averne copia. Il mancato rispetto di questo obbligo, se dovuto a negligenza inescusabile, costituisce un illecito disciplinare. Saranno i procuratori a stabilire quali notizie di reato hanno la precedenza in base a criteri stabiliti nei progetti organizzativi dell’ufficio. Dopo la prima udienza il giudice, se non si esaurisce il dibattimento, deve comunicare alle parti il calendario delle udienze.

Riduzione dei tempi dei processi fino a una durata di 4-5 anni per i tre gradi di giudizio, ma nessun limite per i reati di mafia e terrorismo e per quelli più gravi di corruzione. Ma il Consiglio superiore della magistratura può modificare la previsione dei tempi secondo le situazioni degli uffici, con cadenza biennale e sentito il ministro della Giustizia. Nel nuovo testo è stata ‘ammorbidita’ la parte relativa alle sanzioni per i magistrati. I tempi previsti sono un anno per il primo grado, due per il secondo, uno per la Cassazione, quindi 4 anni, per i processi davanti al giudice monocratico, due anni per il primo grado, due per il secondo e uno per la Cassazione, in tutto 5 anni, per i processi davanti al giudice collegiale. Il “dirigente dell’ufficio” è tenuto a “vigilare sul rispetto delle previsioni e segnalare all’organo titolare dell’azione disciplinare la mancata adozione delle misure organizzative quando imputabile a negligenza”.

Nuove regole riguardano i riti alternativi e sono fissati paletti per la possibilità di ricorrere in appello. Il deposito degli atti in tutti i processi può essere fatto per via telematica. Sulla digitalizzazione c’è l’impegno di investimenti così come sull’assunzione di magistrati e personale amministrativo.

Arresti a pioggia a Brindisi (37) di “associati mafiosi..”

 Due ordinanze di custodia cautelare emesse  a Brindisi dal gip di Lecce, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 37  soggetti  ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati quali associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsioni, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le notifiche sono state effettuate dai Carabinieri stamane .Ventinove persone sono state trasferite in carcere mentre otto agli arresti domiciliari.Altre indagini sono in corso.

 

DRAMMA AIR-ITALY: AVVIO DI LIQUIDAZIONE AZIENDA E DIPENDENTI

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La società con base operativa a Malpensa ha 1500 dipendenti. Fino al 25 febbraio sia i passeggeri che i lavoratori saranno trasportati a destinazione in orari e giorni previsti da altri vettori

Air Italy, che nacque a Gallarate nel 2005, finisce in liquidazione e ferma i voli da un giorno all’altro…

Alcuni di questi dipendenti in servizio sugli aerei di Air Italy in questo momento sono bloccati in zone anche molto lontane (è il caso di un varesino dipendente della compagnia attualmente a Miami)

«Non sussistono più le condizioni per il prosieguo delle attività dell’azienda a causa delle difficili e strutturali condizioni di mercato nelle quali la compagnia sta operando».

Roberto Spada chiude così la faccenda dell’Air Italy di cui è presidente con una nota: “E’ con profondo rammarico che devo informarvi tempestivamente con questa lettera in merito a quanto deliberato questa mattina dalla nostra holding company AQA Holding Spa nel corso dell’Assemblea degli Azionisti di Air Italy”.  “Gli azionisti della holding, Alisarda e Qatar Airways, hanno deliberato in modo unanime di avviare la liquidazione in bonis di Air Italy che prevede il pagamento di tutti i dipendenti e dei creditori. Come noto gli azionisti, hanno continuato ad investire, fino a poche settimane fa, le risorse necessarie per assicurare e supportare le attività dell’azienda”.

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“Tuttavia, a causa del perdurare delle difficili e strutturali condizioni di mercato nelle quali la compagnia sta operando, non sussistono più -specifica Spada – le condizioni per il prosieguo delle attività dell’azienda. La liquidazione in bonis prevede la nomina di due liquidatori, nomina che avverrà nelle prossime ore: i liquidatori avranno il mandato di far fronte a tutte le passività sin qui maturate e fra queste, ovviamente, quelle maturate e che matureranno verso i dipendenti. Dal momento dell’insediamento sarà loro cura aggiornarvi su quanto decideranno di definire nel piano di liquidazione”.

 “Per motivi di sicurezza e a tutela sia degli equipaggi che di tutti i passeggeri, a partire da oggi è in atto il fermo tecnico dei voli“, comunica ancora Spada, che continua: “È in corso di attuazione un piano volto alla riprotezione dei passeggeri”. “È stata senza dubbio una scelta difficile presa congiuntamente dagli azionisti. A nome degli azionisti e di tutto il Consiglio di Amministrazione, tengo a ringraziare personalmente voi tutti per il vostro apporto e impegno di questi anni“.

Nel SUD la situazione dei voli aviolinee è ancora in mente Dei   L’assessore regionale al Turismo della Sicilia, Manlio Messina ha dichiarato che aveva chiesto un incontro con Aviolinee “ma abbiamo declinato-afferma il responsabile dell’assessorato- l’offerta di un rapporto perché la Regione siciliana porterà avanti la propria iniziativa per una compagnia di volo regionale che nulla ha e nulla avrà a che vedere con altre iniziative di natura privata”.

 

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Duplice omicidio nel Catanese. Forse furti d’arance o contrasti della criminalità nel settore agricolo

 

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Duplice omicidio nel Catanese. Due uomini uccisi a colpi di fucile sono stati trovati nelle campagne di contrada Xirumi, nella Piana di Catania, tra le province di Siracusa e del capoluogo etneo. Le vittime avevano 47 e 29 anni.e sono stati trovati a poche centinaia di metri l’uno dall’altro dai familiari che stavano cercando i due uomini perché la notte scorsa non avevano fatto rientro a casa.

Forse esiste , secondo gli inquirenti una connessione con il ferimento del 36enne ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Garibaldi centro di Catania colpitocon un colpo di fucile all’addome. A sparare ai tre sarebbe stata la stessa persona.
Indagano gli investigatori perchè si ritiene che la  sparatoria potrebbe essere maturata nell’ambito di ipotesi di furto d’arance o contrasti nel settore agricolo.

Promuovere la fotografia “Made in Sicily”, Cultura da creare ed esportare

Venerdì 21 febbraio a Catania e Taormina, sabato 22 febbraio ad Aci Castello

«IL 2020 ANNO CULTURALE DEDICATO ALLA FOTOGRAFIA D’ARTE»

NUOVO PROGETTO DELLA FONDAZIONE OELLE PER IL TURISMO IN SICILIA

Ospite d’eccezione delle giornate inaugurali: Patrizia Sandretto Re Rebaudengo,

tra le più celebri protagoniste del mondo dell’arte contemporanea internazionale

 

CATANIA

Promuovere e sostenere la ricerca della fotografia italiana, produrre ed esportare cultura da “creare” – e non solo da “conservare” – per attrarre turisti e appassionati da tutto il mondo, contribuire ad attivare una rete sinergica tra istituzioni e imprese per lo sviluppo del turismo “Made in Sicily” a trazione culturale. Questi in sintesi gli obiettivi dell’«anno dedicato alla fotografia d’arte contemporanea» voluto e progettato dalla Fondazione OELLE | Mediterraneo antico – presieduta da Ornella Laneri – in un momento storico in cui le immagini imperano su larga scala sociale, grazie all’avvento del digitale e all’esplosione dei social network che le hanno tramutate in uno strumento di comunicazione addirittura più utilizzato della parola.

Un progetto di alto valore culturale che si svolgerà tra Catania e Taormina, con mostre, forum, workshop e incontri che nell’arco del 2020 vedranno il coinvolgimento di alcuni dei protagonisti della scena nazionale e internazionale: dai fotografi maestri indiscussi agli artisti emergenti considerati tra i più interessanti delle ultime generazioni.

21 FEBBRAIO: INAUGURAZIONE CON PATRIZIA SANDRETTO RE REBAUDENGO

 Venerdì 21 febbraio sarà la giornata inaugurale di questo speciale anno culturale, che rappresenta l’esito di un lavoro di rete della Fondazione OELLE con il Comune di Taormina, l’Università degli Studi e l’Accademia di Belle Arti di Catania, e con diverse realtà imprenditoriali siciliane, nella convinzione che il sistema della cultura contemporanea e il turismo siano driver di crescita sviluppo e occupazione nel territorio.

Tutto avrà inizio con l’incontro introduttivo “Professioni dell’Arte e strategie delle Fondazioni culturali”, in programma alle 11.00 nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini di Catania. Ospite d’eccezione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, inserita da ArtReview nella classifica dei 100 personaggi più influenti dell’arte contemporanea globale. Fondatrice e presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con base a Torino, ovvero “la Peggy Guggenheim italiana” come l’ha soprannominata la CNN, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo in 25 anni ha riunito una collezione di oltre 1.500 opere d’arte, una lunga sequenza di mostre di livello e l’apertura di una nuova sede in Spagna, la Fundación Sandretto Re Rebaudengo Madrid. Tra l’altro, ha vinto il Leo Award 2019, premio bandito dalla ICI-Independent Curators International.

Parteciperanno inoltre: la presidente della Fondazione OELLE | Mediterraneo antico Ornella Laneri, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, la docente del Dipartimento di Scienze umanistiche Stefania Rimini, lo storico dell’arte Giuseppe Frazzetto.

LA MOSTRA «GE/19 BOILING PROJECTS – DA GUARENE ALL’ETNA»: OSSERVAZIONI DEL PAESAGGIO ITALIANO NEL TERZO MILLENNIO DI 25 MAESTRI FOTOGRAFI

Si proseguirà nel pomeriggio – alle 17.00 – a Taormina, nell’ex Chiesa del Carmine e al Palazzo Duchi di Santo Stefano, con l’inaugurazione della mostra “GE/19 Boiling Projects – Da Guarene all’Etna”, ovvero dal Piemonte alla Sicilia, un viaggio nella fotografia contemporanea italiana tra ricerca e sperimentazione”, a cura di Filippo Maggia, organizzata dalla Fondazione OELLE in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Un ritratto inedito e alternativo dell’Italia del terzo millennio, dei suoi luoghi, dal nord al sud, da Guarene (Cuneo) al vulcano siciliano, attraverso una mostra di fotografie, film, installazioni, documentazioni di performance, racconti per immagini. Il progetto espositivo prende origine da “Viaggio in Italia”, mostra e libro del 1984 a cura di Luigi Ghirri, Gianni Leone ed Enzo Velati.

 Fino al prossimo 26 aprile il pubblico potrà ammirare i lavori di venticinque fotografi d’arte, tra maestri riconosciuti e molti dei più interessanti talenti emergenti nazionali: Luca Andreoni, Antonio Biasiucci, Luca Campigotto, Francesco Cardarelli, Elisa Crostella, Daniele De Lonti, Paola De Pietri, Nicolò Degiorgis, Francesco Di Giovanni, Gianni Ferrero Merlino, Tommaso Fiscaletti e Nic Grobler, Antonio Fortugno, Claudio Gobbi, Francesco Jodice, Renato Leotta, Tiziano Mainieri, Tancredi Mangano, Pino Musi, Carmelo Nicosia, Paola Pasquaretta, Luca Pozzi, Giuliano Severini, Alessandra Spranzi, Marco Tagliafico, Giovanni Troilo.

FORUM SULLO STATO DELL’ARTE DELLA RICERCA FOTOGRAFICA IN ITALIA

Sabato 22 febbraio sarà invece la volta del Forum sullo stato dell’arte della ricerca fotografica in Italia, che si svolgerà, dalle 10.30, ad Aci Castello (Catania) nella sala Pegaso del Four Points by Sheraton Catania, dove la fOn Art Gallery ospiterà invece uno spin off della mostra “GE/19 Boiling Projects da Guarene all’Etna”. Interverranno al Forum: Ornella Laneri (presidente Fondazione OELLE), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Carmelo Nicosia (direttore Fondazione OELLE), Filippo Maggia (curatore della mostra “GE/19 Boiling Projects da Guarene all’Etna”). Modera il direttore editoriale di Exibart Cesare Biasini Selvaggi, e per l’occasione saranno presenti i fotografi protagonisti della mostra.