Beni culturali, inaugurata a Catania la mostra su “Agata”, patrona della città

 

 

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Catania

Dipinti e ceramiche custoditi nei musei regionali e civici, sculture e fotografie di artisti contemporanei raffiguranti Sant’Agata e la festa che celebra il culto della patrona del capoluogo etneo. Una ventina le opere esposte nella mostra “Agata. Dall’icona cristiana al mito contemporaneo. I tesori dei musei regionali a Palazzo dell’Università” inaugurata oggi dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nelle sale del Museo dei Saperi e delle mirabilia siciliane, al Palazzo centrale dell’Università di Catania.

Presenti, tra gli altri, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il rettore dell’Università Francesco Priolo, l’assessore comunale alla Cultura Cinzia Torrisi, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, la soprintendente ai Beni culturali e ambientali Donatella Aprile, la responsabile del Sistema museale d’ateneo Germana Barone, la presidente della Fondazione Oelle Mediterraneo antico Ornella Laneri. 

 
La mostra è finanziata dalla Regione Siciliana attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana ed è stata ideata e organizzata dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania in collaborazione con l’Università (Sistema museale d’Ateneo) e con la Fondazione Oelle Mediterraneo antico. 
 
«Questa mostra – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – è un omaggio ad Agata, la santa patrona di Catania, simbolo di fede e coerenza sino all’estremo sacrificio, che con il suo esempio è diventata ispiratrice di pittori, scultori, orafi, scrittori e poeti. La produzione artistica e culturale degli ultimi sei secoli è degnamente rappresentata in questa mostra in cui riviviamo l’umanità e la sacralità che Agata rappresenta per i catanesi e per tutti i fedeli. Ringrazio la nostra Soprintendenza per la tenacia con cui ha portato avanti questo progetto che abbiamo voluto finanziare e allestire al Rettorato dell’Università, con cui da tempo abbiamo avviato un  rapporto di sincera collaborazione». 
«Una mostra che è al tempo stesso un tributo alla Santa Patrona di Catania – aggiunge l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Alberto Samonà – ma anche un modo per far conoscere al pubblico alcune opere straordinarie, custodite nei musei siciliani. “Agata” è un omaggio alla devozione e un invito a riflettere sulla continuità e sul cambiamento della maniera di intendere la santità al femminile nell’arte, in un percorso che abbraccia otto secoli di storia, dal 1300 ai nostri giorni».
«Storia, tradizioni, scienza, arte, culto e folclore. L’Ateneo – spiega il rettore Francesco Priolo – si fa promotore, insieme alla Regione, alla Soprintendenza e ad attive realtà culturali come la Fondazione Oelle, di iniziative ed eventi di assoluto valore, aprendo i propri spazi museali e le proprie strutture per accogliere i cittadini e i turisti, nel contesto della nuova edizione della rassegna di eventi artistici e culturali “Porte aperte Unict” 2022».

L’ESPOSIZIONE. “Agata” è sinonimo di sacralità e di rito, ma anche di arte e di cittadinanza, più mondi complessi e talvolta in contraddizione, sintetizzati nelle sale espositive attraverso poche ma esemplari testimonianze. Venti opere realizzate tra il XIV al XXI secolo raccontano la vita e la morte di Agata e il suo rapporto con l’umanità: i dipinti e le ceramiche dei musei della Regione Siciliana, le gallerie di Palazzo Abatellis e di Palazzo Bellomo, i musei Pepoli di Trapani, quello Interdisciplinare di Messina e quello della Ceramica di Caltagirone, le tele e i lapidei provenienti dal museo civico di Castello Ursino, dall’Arcidiocesi etnea e dalle collezioni dell’Università, insieme ai lavori di artisti contemporanei, fotografie, sculture, installazioni olfattive. Tutto in un unico contesto narrativo.

Aprono la mostra le suggestioni più antiche del culto, quando un’Agata contesa tra Occidente e Oriente era associata al fluido dell’olio e del flusso lavico dell’Etna e al suo potere miracoloso di moltiplicare il primo e far cessare il secondo. Seguono le ceramiche di Caltagirone e Burgio in cui l’immagine di Agata si fa decoro, segno che non è esclusiva della contemporaneità prediligere un’interpretazione alternativa a quella cristiana della santità. Tavole dipinte tra il Trecento e il Quattrocento raccontano il volto di Agata iconico e avulso da ogni contatto terreno: accanto alla patrona di Catania la schiera di figure divine e di santi, Cristo e Maria, i profeti Mosè ed Elia, Bartolomeo, Lucia, Caterina d’Alessandria, Giovanni, Luca e Paolo.
Nella seconda parte della mostra l’aspetto ieratico del personaggio cede il passo a quello umano e la rappresentazione di Agata viene a coincidere col racconto degli atroci martiri che le furono inferti, in specie quello del seno: le scene a lume di notte che descrivono il momento dell’incontro tra la giovane e San Pietro che la risana dalle ferite, i suoi pacificanti e venerati ritratti nei quali torna la sua superba quanto pia bellezza fatta donna accanto a quella altrettanto avvenente di Apollonia.

Le opere contemporanee sono un omaggio a Sant’Agata e alla sua città, una devozione trasversale e contagiosa che, non a caso, supera ogni confine geografico e sociale. La devozione per Agata è divenuta un progetto artistico e scientifico della Fondazione Oelle Mediterraneo antico che mira a raccontare l’unicità di questa festa religiosa e di popolo attraverso un archivio permanente che raccoglie testimonianze molteplici con un’attenzione particolare ai linguaggi dell’arte. Si tratta di racconti paralleli che puntano ad una visione “altra” del culto agatino, ponendo l’accento sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni, Agata e le visioni di una città senza filtri. Le opere esposte, la cui selezione è stata curata da Carmelo Nicosia, sono dello stesso Nicosia e di Carmelo Bongiorno, Giovanna Brogna Sonnino, Carmen Cardillo, Ursula Costa, Ezio Costanzo, Gaetano Gambino, Angelo Iodice, Egidio Liggera, Giovanna Lizzio, Nicola Pecoraro, Ivan Terranova, Anna Tusa, Aldo Zucco. L’installazione “La fragranza” è di Antonio Alessandria.

Siccità, vertice per fare il punto in Sicilia

 

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Palermo,

Una riunione tecnica per fare il punto su eventuali criticità ed emergenze nell’approvvigionamento idrico in Sicilia. L’incontro, secondo un comunicato , è stato convocato per domani pomeriggio, alle ore 18 a Palazzo Orléans, a Palermo, dal  presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.  
 
«La crisi idrica che allarma le regioni del Nord Italia – sottolinea il governatore – per fortuna non presenta gli stessi valori in Sicilia. Tuttavia, dobbiamo essere pronti a qualunque evenienza. Quello che abbiamo fatto in questi cinque anni per far fronte alla penuria d’acqua, nei centri urbani e nelle campagne, non ha precedenti in termini di iniziative e di risorse stanziate». 
 
All’incontro prenderanno parte i direttori dei dipartimenti regionali dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Acqua e dei rifiuti, il segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, i vertici dei due Consorzi di bonifica, il direttore della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico e il capo della Protezione civile regionale.

Mare, apre solarium a Catania ,piazza Sciascia Europa

 

Solarium e passerella

 

Inaugurato oggi  l nuovo solarium di piazza Sciascia-Europa,  Oltre 600 metri quadrati di piattaforma, un’inedita struttura con discesa a mare protetta, realizzata in modo tale da garantire l’accesso libero e sicuro ai cittadini e ai turisti per la tintarella o fare un bagno nello specchio d’acqua più centrale di Catania.

Nel solarium sono attivi docce, spogliatoi e punto ristoro, un decoro di piante ornamentali e un agevole accesso al mare adatto a tutte le età, con il controllo dei bagnini e il presidio del salvataggio in acqua.

A San Giovanni Li Cuti, poco distante, nello stesso Lungomare, da una settimana è aperta al pubblico la piattaforma con discesa in mare per i disabili. Una passerella rifunzionalizzata rispetto al passato, perfettamente integrata con la spiaggetta di sabbia vulcanica grazie all’utilizzo comune degli accessi dal borgo marinaro, dove da tre settimane l’isola pedonale è stata resa effettiva dal Comune, con la messa in esercizio di un video controllo h24 e le sanzioni per chi accede senza autorizzazione.

Mare Sicuro 2022 – Con l’estate al via l’operazione della Guardia Costiera a tutela dei cittadini e del mare

 

Civitavecchia,

Con l’arrivo della bella stagione e delle sospirate vacanze, milioni di cittadini e di turisti, molti dei quali stranieri, si apprestano ad affollare i mari, le spiagge e i grandi laghi italiani.

Proprio in questo contesto, prende forma l’operazione Mare Sicuro, che da oltre trent’anni vede le donne e gli uomini della Guardia Costiera per tutta l’estate al fianco di bagnanti, diportisti, subacquei che scelgono le coste e i mari italiani per il proprio svago.

Dal 18 giugno fino al 18 settembre, infatti, 3000 donne e uomini, oltre 400 mezzi navali16 mezzi aerei della Guardia Costiera saranno dislocati lungo gli 8.000 km di coste del Paese, sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore, pronti a intervenire in caso di emergenze in mare.

Proseguirà anche quest’anno l’iniziativa del “Bollino blu“, di intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che permetterà ai diportisti di vivere il mare più serenamente, evitando una duplicazione dei controlli in materia di sicurezza delle unità da diporto; attività svolta dalle organizzazioni dello Stato operanti sul mare sotto il coordinamento della Guardia Costiera. Nel 2021, sono stati oltre 5250 i bollini blu rilasciati.

Con l’operazione Mare Sicuro sarà incrementata, inoltre, l’attività ispettiva della Guardia Costiera sulle porzioni di pubblico demanio marittimo illecitamente occupate. Un’attività che ha portato, nella scorsa stagione estiva, a restituire alla libera fruizione dei cittadini aree per oltre 290.000 metri quadrati, pari a più di 40 campi da calcio.

Senza dimenticare che in caso di difficoltà si può sempre contare su un’organizzazione presente in modo capillare sulle coste e sui principali laghi italiani (lago Maggiore e lago di Garda) con oltre 300 uffici marittimi5 nuclei subacquei e 4 basi aeree: il numero per le emergenze in mare 1530, attivo tutti i giorni 24h su 24h consentirà infatti di contattare tempestivamente la Guardia Costiera che grazie al suo personale altamente qualificato è in grado di fornire soccorso e assistenza in qualsiasi situazione di emergenza o di pericolo in mare.

A questo numero, si aggiunge il Numero unico delle emergenze – 112, ad oggi già attivo per le emergenze in mare in numerose Regioni.

Un’analisi dei dati della scorsa stagione estiva – che ha visto oltre 2700 persone tra diportisti e bagnanti soccorse dalla Guardia costiera – conferma che la maggior parte delle emergenze in mare è correlata a situazioni di pericolo prevedibili ed evitabili (avarie al motore e avverse condizioni meteo marine). La Guardia Costiera, per tale motivo, affianca all’attività operativa quelle d’informazione e prevenzione, che giocano un ruolo chiave nell’accrescere la sicurezza di tutti coloro che vanno per mare, evitando comportamenti potenzialmente pericolosi per sé e per gli altri, per l’habitat marino e per le specie che lo popolano.

«La fiducia degli italiani nel nostro lavoro è un segno inequivocabile che l’impegno delle donne e degli uomini della Guardia Costiera prosegue nella giusta direzione. Durante il periodo estivo sarà ulteriormente intensificata la nostra presenza in mare a favore di tutti gli utenti del mare che sanno di poter sempre contare sulla nostra organizzazione». Queste le parole dell’Ammiraglio Nicola Carlone nell’incontro con la stampa tenutosi oggi a Civitavecchia, in occasione della presentazione del progetto della Regione Lazio “E-state sicuri” alla quale è intervenuto il Presidente Nicola Zingaretti e il Direttore Marittimo del Lazio, il Capitano di Vascello Filippo Marini.

A conclusione dell’evento si è svolta, nelle acque antistanti il porto laziale, un’esercitazione complessa di “recupero naufrago in mare”, operata dalla Guardia Costiera con motovedette specializzate nelle attività di soccorso, un elicottero AW139 e l’intervento degli aerosoccorritori.

Da oggi mostra a Messina ( Palazzo Zanca) su “La Bellezza è negli occhi di chi la guarda…”.

 

Da oggi, lunedì 20, nel Transatlantico di Palazzo Zanca, è allestita la mostra “La bellezza è negli occhi di chi la guarda…”, la cui curatrice è Sabrina Di Felice, organizzazione dell’artista Alex Caminiti, artisti invitati Stefano Gentile, Felipe Cardena, Roberta Dallara, Alessandro Follo, Sadif, Gimaka, Sara Baxter, Santi Freni, GAS collettivo d’arte indipendente.

La mostra è visitabile fino al 31 agosto negli orari di apertura al pubblico di Palazzo Zanca. L’arte arriva a suggerire un metodo, ad offrire un canale, come empatica maestra che impugna con dolce fermezza la mano di un bambino per la prima volta, muovendo il suo tratto sul foglio fino a creare simboli che per sempre gli consentiranno di esprimere ciò che è, di manifestare ciò che prova, di comunicarlo in modo universale. Il medium che non teme differenze di sorta. Che non ha paura di un Dio differente, di una cultura estranea, di una lingua incomprensibile. Che non ha età. Che non vincola e non obbliga ad una regola. Essa racchiude tutte le anime del mondo e moltiplicandole, esaltandole, le riproduce nello sguardo stupito ed estatico di chi la osserva cercandovi la propria. La propria parte di anima universale, il proprio frammento di specchio infranto e rilucente, a riflettere la sua luce. Vi cerca la sfumatura che gli restituisca l’istante esatto in cui la sua iride l’ha percepita, nel ricordo di un palpito distinto del suo cuore, di cui ha sentito nitidamente il suono interiore.
Nell’arte ritrova ciò che ha smarrito, in essa fa salva la casa delle sue paure, ne riconosce il volto, come fossero suoi cari, che lo hanno accompagnato lungo una vita intera e che ha dovuto abbandonare per viverla davvero. Percepisce quasi un tenero affetto, una nostalgica sensazione di mancanza per la familiare stretta al ventre che ciascuna di esse, in modo unico, gli procurava facendolo sentire vivo.

Luigi Di Maio sul patibolo del M5S ,”è coerente con i valori di democrazia e di libertà degli Stati euro-atlantici”

 

Migranti, Di Maio chiama Conte e bacchetta Malta: "Faccia sbarcare donne e  bambini" - Giornale di Sicilia

Convocato per questa sera, intorno alle 21, un Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle con il leader Giuseppe Conte. Sul tavolo il caso Luigi Di Maio, mentre all’interno del partito sono numerose le pressioni sull’ espulsione del ministro degli Esteri dal Movimento. La diversità di vedute fra il ministro e il leader G  Conte sulla problematica dell’invio delle armi all’Ucraina non è cosa da poco. Ha riflessi internazionali  perchè l’Italia deve garantire valori di democrazia e di libertà

Si terrà inoltre mercoledì 22 giugno alle ore 20.30 un’assemblea congiunta dei deputati e senatori M5S, presso l’Aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio, alla presenza del leader Giuseppe Conte.

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, in una nota si esprime così nella fase di tensioni che attraversano il M5S in relazione all’invio di armi all’Ucraina  “La prossima settimana in Parlamento si voterà la risoluzione sulla posizione che il Governo porterà avanti ai tavoli europei. Da Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana ho ribadito e continuerò a ribadire che l’Italia non può permettersi di prendere posizioni contrarie ai valori Euro-Atlantici. Valori di democrazia, di libertà, di rispetto della persona e di difesa degli Stati“. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, in una nota si esprime così nella fase di tensioni che attraversano il M5S in relazione all’invio di armi all’Ucraina.

l titolare della Farnesina sottolinea che “tutti cerchiamo e vogliamo la pace. Intanto, però, Putin sta continuando a bombardare l’Ucraina, ignorando la richiesta della comunità internazionale di sedersi a un tavolo per i negoziati. Intanto l’esercito russo continua a uccidere civili innocenti e blocca i porti e l’export del grano, rischiando di causare una ulteriore guerra che, a sua volta, potrebbe generare l’aumento di nuovi flussi migratori incontrollati, anche verso il nostro Paese”. “Nel frattempo – si legge – dobbiamo rimanere uniti per vincere in Ue la battaglia sul tetto massimo al prezzo del gas, per contrastare le speculazioni e tutelare famiglie e imprese italiane”.

Davanti a uno scenario del genere, i dirigenti della prima forza politica in Parlamento, invece di fare autocritica, decidono di fare due cose: attaccare, con odio e livore, il Ministro degli Esteri e portare avanti posizioni che mettono in difficoltà il Governo in sede Ue. Un atteggiamento poco maturo che tende a creare tensioni e instabilità all’interno del Governo. Un fatto molto grave.  Vengo accusato dai dirigenti della mia forza politica di essere atlantista ed europeista. Lasciatemi dire che, da Ministro degli Esteri, davanti a questa terribile guerra rivendico con orgoglio di essere fortemente atlantista ed europeista. Ricordo innanzitutto a me stesso che abbiamo precise responsabilità: in ballo c’è il futuro dell’Italia e dell’Europa”

 

Il giudice Daniela Monaco Crea convalida il fermo della madre -omicida Elena Del Pozzo e l’avv.Celesti anticipa che farà richiesta di “perizia psichiatrica”

 

Sono più di 11 le coltellate inferte dalla madre alla piccola Elena Del Pozzo. Dell’omicidio è accusata la madre della bimba, Martina Patti. Nei confronti della giovane mamma 23enne, il giudice delle indagini preliminari Daniela Monaco Crea oggi ha convalidato il fermo disposto dalla Procura etnea ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ipotizzando i reati di omicidio premeditato e pluriaggravato e occultamento del cadavere.

Per la madre che ha compiuto l’insano gesto la quotidianità sarà vissuta ora  all’interno della casa circondariale di  Piazza Lanza a Catania. Salvo sia riconosciuta -come appare evidente nel caso  -la demenza o follia della donna che sopprime il bene più prezioso nella vita di un uomo ed una donna: la propria figlia.

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Il padre nella disperazione: “Non pensavo mai di doverla proteggere dalla madre”
Si apprende da  Procura di Catania  che dopo l’autopsia avvenuta ieri pomeriggio sul cadavere della piccola Elena, “dalle anticipazioni del medico autoptico e i colpi sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina, non ancora trovato, e sono più di undici. Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia ma la morte non è stata immediata”. “Il decesso”, inoltre, “è intervenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13”.

Previsto per oggi pomeriggio a Mascalucia, nella casa di Martina Patti, l’arrivo dei carabinieri del Ris che, dovendo fare delle perizie tecnico-scientifiche, hanno avuto bisogno della notifica degli atti a tutte le parti che dovranno poi avere un ruolo nel processo.

La difesa:  l’avvocato Gabriele Celesti, legale di Martina Patti, riferisce di necessità di ulteriori approfondimenti ed ha  anticipato  la richiesta di  una perizia psichiatrica per la sua assistita.

 

Addio a Jean Louis Trintignant, icona immortale del cinema francese

 

Jean-Louis Trintignant biografia

 

Addio a  Jean-Louis Trintignant. L’attore francese aveva 91 anni. La notizia della morte di Trintignant è stata data alla stampa francese dalla moglie, Mariane Hoepfner Trintignant, con un comunicato stampa inviato dal suo agente. L’attore è morto “serenamente, di vecchiaia, questa mattina, nella sua casa, nel Gard, circondato dai suoi cari”.

La vita privata di Jean-Louis Trintignant,  è stata segnata da due tragedie legate alle figlie. Pauline, nata dal secondo matrimonio con l’attrice, scenografa e regista Nadine Marquand, morì nel 1969 all’età di dieci mesi per la sindrome delle cosiddette morti bianche.

L'ultimo sorpasso di Jean-Louis: addio a Trintignant, icona immortale del  cinema francese
Trintignant nel film “L’ultimo sorpasso” insieme con V. Gasman

La figlia maggiore, Marie Trintignant, nata nel 1962, attrice candidata più volte al premio César, morì nel 2003 per le lesioni inflitte dal compagno, la rockstar Bertrand Cantat, voce del gruppo Noir Désir. La notte tra il 26 e il 27 luglio 2003 a Vilnius, in Lituania, dove la coppia si trovava perché Marie doveva girare un film, l’ex leader dei Noir Desir picchiò selvaggiamente l’attrice, lasciandola su un divano e aspettando le sette del mattino prima di chiamare i soccorsi, quando ormai l’edema cerebrale provocatole si era diffuso irreversibilmente.

Di fronte agli inquirenti, ammise tutto: sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe pestato la compagna per gelosia. Finita in coma, morì il 1º agosto in un ospedale di Neuilly-sur-Seine, dopo due interventi chirurgici alla testa. Cantat fu condannato da un tribunale lituano a 8 anni e rilasciato in libertà condizionata nel 2007, dopo quattro anni di carcere.

Jean-Louis Trintignant, la verità: "Una vita di lutti atroci". Cosa lo ha  ucciso – Libero Quotidiano

Trintignant, nato a Piolenc l’11 dicembre 1930, nella sua lunghissima carriera ha lasciato il segno nel 1955 con ‘E dio creò la donna’, di Roger Vadim, accanto a Brigitte Bardot. Nel 1962, recitò con Vittorio Gassman in ‘Il sorpasso’. Nel 1969 conquistò il premio per il miglior attore al Festival di Cannes con l’interpretazione in ‘Z – L’orgia del potere’. Risale al 1970 il film ‘Il conformista’ di Bernardo Bertolucci. Negli anni ’70’, spiccano La donna della domenica (1975) di Luigi Comencini, e Il deserto dei tartari (1976) di Valerio Zurlini.
Super caldo non molla, prossima settimana si arriverà a 40°
(Adnkronos) – Non ci sono buone notizie sotto il profilo di caldo e siccità almeno per i prossimi sette giorni. L’anticiclone africano Scipione che ci ha tenuto compagnia fino a questo momento lascerà infatti il posto a un’altra figura anticiclonica di origine sub-tropicale, in una sorta di staffetta che arroventerà l’Italia specie nel corso della prossima settimana facendo cadere alcuni record di temperatura.

Stiamo vivendo una fase anticipata di estate con un’anomalia termica positiva di circa 6°C rispetto alle medie climatiche di riferimento, ma la prossima settimana questa discrepanza aumenterà addirittura fino a 10°C.

Dopo un weekend in prevalenza soleggiato e molto caldo, fatta eccezione per alcuni temporali pomeridiani attesi su Calabria e Sicilia Sabato, da lunedì 20 l’Italia dovrà infatti fare i conti con una nuova ed intensa ondata di caldo. La causa va ricercata nel particolare assetto sinottico che si verrà a creare sullo scacchiere europeo. A dominare la scena sarà ancora una volta il famigerato anticiclone africano (a dispetto del più mite anticiclone delle Azzorre) che continua a inviare masse d’aria di origine sub-tropicale (cioè direttamente dall’interno del deserto del Sahara) molto calde e umide sul bacino del Mediterraneo. Una sorta di blocco atmosferico conosciuto in letteratura scientifica come “blocco a Omega” che di fatto tiene lontano qualsivoglia perturbazione. Questo accade quando un’area di alta pressione è stretta ai fianchi da due centri depressionari. In questa situazione il campo anticiclonico rimane stazionario per molto tempo, anche per settimane.

Detto ciò, diamo un po’ i numeri: il picco di questa nuova ondata di caldo lo raggiungeremo verosimilmente tra il solstizio d’Estate (martedì 21), che rischia di diventare il più caldo dal 2003 (il giugno più caldo della storia climatica italiana insieme al 2019) e venerdì 24. Si tratta di una fase meteo climatica del tutto eccezionale con un’anomalia di temperature fin verso gli 8°C in più rispetto a quanto ci si attenderebbe in questo periodo dell’anno.

Di conseguenza, le punte massime rischiano di toccare picchi di 40°C su molte città della Pianura Padana, come a Bologna e Ferrara; fino a 37/38°C a Milano, Mantova e Pavia; clima rovente anche al Centro con picchi fino a 36/38°C anche a Roma, Terni e Firenze. Inizierà a fare tanto caldo anche al Sud, con valori superiori ai 36°C su molte città. Insomma, molti record potrebbero crollare e segnare dunque un pezzo di storia climatica del nostro Paese. Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it avvisa inoltre che il caldo non mollerà la presa neppure durante le ore notturne; questa terza ondata di calore africano ci farà vivere infatti anche le fastidiose notti tropicali. Questo termine ha un significato ben preciso: è un indicatore climatico che identifica il numero di notti nell’anno con temperatura minima maggiore di 20°C. È un valore internazionale definito dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e serve per monitorare i cambiamenti climatici in atto. Infatti, negli ultimi decenni stiamo assistendo a un numero sempre più crescente di questo tipo di notti, a sottolineare il processo di riscaldamento climatico che interessa anche il nostro Paese. Ebbene, nei prossimi giorni si prevedono valori termici addirittura di 26/28°C fino alla mezzanotte su molte città del Centro-Nord.

Oggi, sabato 18 giugno – Al nord: sole e caldo. Al centro: soleggiato ovunque. Al sud: alcuni temporali pomeridiani su Calabria e Sicilia sudorientale, sole altrove.

Domani, domenica 19 giugno – Al nord: sole prevalente e caldo in aumento. Al centro: cielo sereno e caldo estivo. Al sud: nubi irregolari, ma in un contesto soleggiato.

Lunedì 20 giugno – Al nord: sole e caldo intenso. Al centro: bel tempo, caldo in intensificazione. Al sud: soleggiato e via via più caldo.

Tendenza – Sole prevalente e caldo in ulteriore aumento almeno fino a venerdì 24.

Cina: incendio in complesso petrolchimico a Shanghai, almeno un morto

(Adnkronos) – Almeno una persona è morta nell’incendio che si è sviluppato questa mattina nell’impianto petrolchimico della Sinopec a Shanghai, ha reso noto l’agenzia di stampa Xinhua. L’allarme è scattato poco dopo le quattro di questa mattina (ora locale) e le operazioni dei vigili del fuoco sono ancora in corso anche se alle nove l’incendio risultava “sotto controllo”. L’impianto produce il glicole etilenico usato anche nei pannelli solari.

Roma, moto in fiamme dopo scontro con auto sull’Appia: un morto

(Adnkronos) – Grave incidente stradale nella notte in via Appia Nuova a Roma, all’altezza del civico 1255. Nello scontro con un’auto, una moto è andata a fuoco ed è stata avvolta dalle fiamme. Il bilancio è un morto e un ferito grave.

Come si apprende dai vigili del fuoco, sul posto, a circa 200 metri di distanza, sono state trovate due persone, soccorse dal personale sanitario. Per una delle due non c’era nulla da fare e ne è stato constatato il decesso, l’altra è stata invece trasportata in codice rosso all’ospedale dei Castelli.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Marino.

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Il neo sindaco di Messina, Federico Basile, ringrazia la cittadinanza ed espone il suo progetto

 

 

 

 

Il neo Sindaco Federico Basile, nel porgere i saluti alla Cittadinanza intervenuta oggi nel Salone delle Bandiere, ha ringraziato i presenti

rivolgendo la sua attenzione “verso quella che – Egli ha dichiarato – rappresenta una stagione amministrativa legata alla continuità dei risultati già ottenuti. La Città ha ritenuto opportuno proseguire in questo progetto amministrativo, che è stato produttivo e vincente, contraddistinto da grande impegno e determinazione.

Con questo risultato dell’elezione mia e del Consiglio comunale – ha aggiunto il Sindaco Basile – è arrivato un segnale forte da parte degli elettori, che hanno apprezzato il lavoro fin qui svolto. La mia Città ha scelto di continuare su questa strada e ciò mi emoziona particolarmente e allo stesso tempo trasmette un’ulteriore carica di responsabilità nel rappresentare ed amministrare Messina con l’obiettivo di proseguire verso nuovi risultati, oltre quelli già raggiunti, che non si vedevano da oltre trent’anni. Il calore che ho riscontrato in giro per la Città in quattro mesi di campagna elettorale e che oggi ritrovo in voi con questo lungo applauso col quale mi avete accolto, rappresenta un ulteriore stimolo per me e la Giunta e certifica che Messina ha capito l’impegno, il lavoro, la dedizione messa in campo in questi anni, ognuno di noi con le proprie competenze.

Proseguiamo su questo percorso con grande impegno ed insieme a voi per dare alla Città quel definitivo rilancio civico di cui ha bisogno. Grazie di cuore a tutti – ha concluso Basile – ed un grande applauso ai miei Assessori che entrano nel pieno delle loro funzioni; si comincerà a lavorare da subito, proseguendo il percorso interrotto a metà febbraio e aggiungendo nuovi traguardi”.

Corte dei conti: attuare subito un ricambio generazionale dei dipendenti pubblici, formare i giovani disoccupati

Corte dei conti -Sez di Palermo Archivi SUD LIBERTA’

 

L’unificazione delle scuole preesistenti e l’individuazione di ulteriori esigenze formative dopo l’emergenza pandemica, la diffusione della didattica a distanza e la necessità di impiego dei fondi europei per i progetti inseriti nel PNRR sono state l’oggetto della riforma della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA).

E’ quanto emerge dalla delibera n. 12/2022/G della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, dal titolo “I processi di formazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni e il ruolo della Scuola Nazionale dell’Amministrazione”, riferita all’arco temporale 2015-2020.

La magistratura contabile auspica che la SNA possa assumere un ruolo primario per la ripresa economica del Paese e sottolinea che la formazione e la valorizzazione del personale pubblico, anche mediante un ricambio generazionale dei dipendenti, sono considerate leve indispensabili per una migliore qualità dei servizi a cittadini e imprese, nonché per un’efficiente attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La Corte rimarca la necessità di un monitoraggio costante sull’utilizzo del fondo, istituito con iniziale dotazione di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, al fine di migliorare la capacità formativa della PA entro il 2026.