“Il cybercrime è il business criminale più in ascesa del momento”: Convegno a Catania

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Gli “sceriffi” del web: a Catania confronto tra forze dell’ordine, banche e professionisti

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CYBERCRIME TRA I PRIMI DIECI PERICOLI DEL PIANETA

 

Criptovalute, blockchain e bitcoin rendono più complesso lo scenario fiscale travalicando i confini tra Stati e sfocando i limiti entro i quali agire

CATANIA –

È il rischio più percepito dalla popolazione mondiale, in termini di probabilità, dopo uno tsunami, un terremoto o altri disastri naturali: il cybercrime, nelle sue molteplici sfaccettature di reato informatico e furto di dati digitali, è classificato nel “Global Risk Report 2019” del World Economic Forum fra i primi dieci pericoli che vive il pianeta, anche in termini di impatto. Perché laddove la tecnologia ha migliorato negli ultimi decenni i flussi dell’economia e delle comunicazioni – basti pensare alla comodità della carta di credito e all’ormai insostituibile smartphone – la criminalità organizzata (e non solo) ha fiutato una nuova pista di affari illeciti. Ecco che il cybercrime, sottoforma di truffa on line, spionaggio industriale o revenge porn, è il business criminale più in ascesa del momento e con i maggiori margini di diffusione nel futuro.

Una portata enorme che richiede come antitesi altrettanta forza sociale, come quella che si è concretizzata a Catania ieri (11 aprile) in occasione del convegno sul tema che si è svolto nella sede universitaria del Monastero dei Benedettini. Importante il numero e l’entità delle istituzioni che hanno partecipato: per primo Gennaro Gigante, direttore della filiale catanese della Banca d’Italia, che ha voluto fortemente questa giornata di confronto per alzare il livello di attenzione anche e soprattutto tra i cittadini: «Il cybercrime è sempre il risultato di disattenzioni individuali, sia di singoli utenti che di realtà aziendali» ha sottolineato, introducendo il concetto chiave che ha accomunato tutti gli interventi dei relatori: la necessità di consapevolezza del rischio e l’aumento della cultura della sicurezza.

 

 

I dati statistici che sono emersi nel corso dei lavori restituiscono uno scenario significativo: il danno subito dalle aziende italiane per crimini informatici ammonta a 9 milioni di euro, come ha dichiarato il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco; mentre il dirigente della Polizia Postale Marcello La Bella ha citato il Rapporto Clusit 2019 dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica, da cui emerge che nell’ultimo biennio il tasso di crescita del numero di attacchi gravi è aumentato di 10 volte rispetto al precedente. Puntando una lente d’ingrandimento nel territorio catanese, «nel 2018 si sono verificati almeno 10 importanti attacchi di Business Email Compromise che hanno riguardato imprese importanti, con un danno di oltre 300mila euro, che abbiamo in parte recuperato» ha affermato La Bella. Il capitano della Guardia di Finanza Gianluca De Meo ha invece riportato la stima del Rapporto Clusit 2018, secondo cui il costo totale che l’Italia sostiene è intorno a 10 miliardi di euro.

E poi c’è il mondo dei professionisti che si trova ad affrontare nei propri studi l’evoluzione normativa che il sistema richiede a tutela del Paese: «Lo scenario fiscale che riguarda criptovalute, blockchain e bitcoin è ancora poco esplorato, contribuendo a sfocare i limiti entro quali agire e considerando che una grande parte dei reati travalica i confini tra Stati», ha affermato il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Catania Giorgio Sangiorgio, intervenuto insieme al componente del Consiglio notarile etneo Giuseppe Balestrazzi, e all’avvocato Giuseppe Lo Faro, rappresentante dell’Ordine forense per il quale in sale era presente anche il presidente Marco Tortorici.

Anche la Regione Siciliana ha preso parte al dibattito con la presenza del funzionario dell’Autorità per l’Innovazione tecnologica Vincenzo Lo Piccolo, il quale ha annunciato l’imminente dotazione di un “Piano per l’informatica” all’interno della governance regionale.

«Occorre ripensare alla cybersecurity come valore al servizio del business e della clientela, facendola diventare parte integrante dello sviluppo di modelli di business più efficienti, efficaci e sostenibili». È la posizione di Fabio Bernasconi, capo servizio dei Rapporti istituzionali di Vigilanza della Banca d’Italia, ben rappresentata nelle sue molteplici strutture anche da altri dirigenti presenti: Antonio D’Isita (vice caposervizio Gestione circolazione monetaria), Sabina Di Giuliomaria (titolare Divisione CERTBI Servizio Pianificazione Informatica), Paola Giucca (direttore senior Servizio Supervisione Mercati e Sistema dei Pagamenti). Tutti interventi di carattere tecnico ma che si sono conclusi con importanti riflessioni di rilevanza sociale, tra cui la necessità di informare innanzitutto i giovani, che pur essendo “nativi digitali” hanno una scarsa consapevolezza del rischio.

«La maggiore sfida che deve affrontare l’economia moderna è quella di riuscire a coniugare l’esigenza della rapidità dei traffici con quella della sicurezza», ha dichiarato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che ha moderato la sessione pomeridiana in cui sono intervenuti il sostituto procuratore Fabio Regolo, e i docenti universitari Tommaso Rafaraci, Maria Rosaria Maugeri e Aurelio Mirone, questi ultimi due intervenuti anche in qualità di presidente e componente del Collegio di Palermo dell’Arbitro Bancario Finanziario.

Nel corso della giornata hanno portato la propria testimonianza anche il Consorzio Abi Lab (Associazione Bancaria Italiana) con l’intervento del segretario generale Romano Stasi, e la STMicroelectronics con le relazioni dei manager Daniele Ditta e Michele Scarlatella.

Una ricchezza di contenuti difficile da sintetizzare ma che ritrova il proprio valore nel pensiero espresso dal presidente della Corte d’Appello di Catania Giuseppe Meliadò: «Rapportarsi in modo sinergico alle problematiche dell’innovazione è la straordinaria capacità delle istituzioni della città etnea».

CATANIA: FOCUS DEGLI INGEGNERI SULLA “WONDERLAD, PREVENZIONE PER I PAZIENTI ONCOLOGICI

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Foto Archivio Sud Libertà – Bioarchitettura

Evento di Ordine e Fondazione di Catania insieme a LAD Onlus

 

«COSTRUIRE IN QUALITÀ, EFFICIENZA E RISPETTO DELL’AMBIENTE»

FOCUS DEGLI INGEGNERI SULLA “WONDERLAD” PER PICCOLI PAZIENTI ONCOLOGICI

CATANIA –

Costruzioni edilizie e sostenibilità ambientale: un binomio ormai inseparabile, soprattutto se il progetto è destinato all’accoglienza di soggetti fragili come i pazienti oncologici, le loro famiglie e lo staff medico che li segue. Ecco perché l’Ordine degli Ingegneri di Catania, insieme alla sua Fondazione, ha organizzato nelle ultime settimane ben due eventi formativi per gli iscritti partendo da realtà di natura sociale e solidale presenti nel territorio etneo. «Prima con Medicare Onlus e oggi con LAD Onlus, abbiamo affrontato l’importanza dell’aggiornamento professionale per i progettisti e i costruttori sempre più attenti alla tutela dell’ambiente. Perché gli ingegneri si occupano di prevenzione a tutto campo, anche di quella oncologica, insieme a quella sismica, antincendio, e a quella connessa alla sicurezza sul posto di lavoro e alla sua promozione nelle scuole», ha affermato il presidente dell’Ordine Giuseppe Platania commentando il convegno che si è svolto ieri  nell’ambito di “Progetto Comfort” e del Salone “EcoMED 2019 green expo” in corso al Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, e a cui hanno preso parte oltre cento professionisti.

Al centro dell’incontro l’esempio virtuoso di WonderLAD Catania, la struttura che sarà completata e inaugurata il prossimo novembre per accogliere bambini affetti da patologie oncologiche. Una “casa delle meraviglie” che sorge nel quartiere Barriera, in prossimità del parcheggio Due Obelischi, su un’area di 17.500 mq, con una superficie coperta di 1.870 mq.

«Si tratta di una “green house” che sintetizza in maniera significativa i grandi temi dell’ingegneria su cui punta la formazione che rivolgiamo ai nostri iscritti: efficienza energetica, contenimento strutturale, biocompatibilità dei materiali, tecnologie di antisismica» ha sottolineato il vicepresidente della Fondazione Ingegneri Salvo Bazzano, presente all’evento insieme al consigliere dell’Ordine Salvo Rapisarda, il quale ha coordinato gli interventi dei relatori: Davide Canducci, Salvatore Scandura, Maurizio Roccella, Marco Galluccio e Francesco Di Mauro. Le loro relazioni hanno riguardato i diversi aspetti del progetto WonderLAD, da quello strutturale a quello impiantisco, con approfondimenti sulla gestione della sicurezza e sugli obblighi normativi.

In rappresentanza di LAD Onlus ha preso la parola Luisa De Grandi che, ringraziando gli Ingegneri per l’opportunità del convegno, ha raccontato le varie fasi che hanno portato all’esecuzione del progetto, curato dallo studio “Frontiniterrana architects” di Firenze. L’edificio si fonda sui principi della bioarchitettura attraverso un’oculata selezione di materiali biocompatibili, comprese le strutture portanti in legno rivestite con pannelli di sughero, e un involucro efficiente in grado di ottimizzare il confort termico e ridurre i consumi energetici, con l’obiettivo di tutelare il sistema immunitario fortemente compromesso dei giovani pazienti, garantendo loro un ambiente sano dove poter svolgere attività artistiche, culturali, ludiche e di svago.

Il presidente Platania, ribadendo il ruolo che l’ingegnere svolge nella società e nel territorio e la condivisione di valori inclusivi con la comunità, ha sottolineato i campi d’azione e gli obiettivi di questa attività professionale, «che è allo stesso tempo tecnica, etica e politica»: la qualità dell’aria e dell’acqua, la corretta gestione dei rifiuti, lo sviluppo e la trasformazione urbanistica del territorio a “consumo zero”, la qualità dell’abitare fondata sull’impiego di materiali biocompatibili, la mobilità urbana e i processi industriali fonti di inquinamento outdoor. «Ricordiamo – ha concluso – che la biocompatibilità riduce l’inquinamento indoor e rende il processo edilizio sostenibile, a “bilancio zero”, con il loro recupero finale a conclusione della vita degli organismi edilizi».

Un marito -mostro rinchiuso nel carcere etneo: era arrivato al punto di far avere alla moglie rapporti sessuali con estranei

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Foto Archivio -Sud Libertà-

Su disposizione della Procura etnea un uomo trentaseienne è stato arrestato dai carabinieri per abusi e violenze familiari.

Il Gip nell’ordinanza di custodia cautelare  attesta  «azioni aberranti» compiute nei confronti della moglie «relegata ad una condizione di “donna oggetto” e privata della propria dignità di consorte e madre».

L’uomo inoltre, sempre in presenza dei tre figli minorenni, dicono gli investigatori, “avrebbe mantenuto un atteggiamento aggressivo, minaccioso e prevaricante nei confronti della moglie, prendendola spesso a calci e pugni in viso e nel corpo, fino ad arrivare a tentare di soffocarla. Ma non solo: diverse volte l’avrebbe costretta, alla sua presenza e in luoghi appartati, ad avere rapporti sessuali con estranei mentre più volte l’avrebbe minacciata di morte. In un’occasione l’avrebbe anche cosparsa di liquido infiammabile dicendole: «Ora ti do fuoco perché devi morire».     L’uomo -mostro adesso è rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza di Catania.

 

Eutanasia Caso Giordano: la Procura ipotizza il reato di istigazione al suicidio

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  ALESSANDRA GIORDANO SOFFRIVA SOLO DI DEPRESSIONE:  CHI L’HA SPINTA AL SUICIDIO?

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio   Il caso di  Alessandra Giordano ,l’insegnante di Paternò con  problemi psicologici, che il 27 marzo è morta a Forch per aver ha fatto ricorso all’eutanasia in una Clinica in un paese della Svizzera, la Dignitas di Zurigo, (la stessa Clinica-che legalizza l’eutanasia- di  Dj Fabo),focalizzato dalla magistratura etnea, adesso si tramuta in una indagine giudiziaria. La donna non era malata terminale, ma da tempo soffriva di depressione  diagnosticata dall’Asp. La famiglia della donna aveva manifestato dubbi sulla sua decisione e, con l’assistenza di tre legali, ha presentato una denuncia ai carabinieri.   Dubbi che sarebbero stati accolti dai magistrati etnei.

La Giordano , che non soffriva di cancro o tumori devastanti,”potrebbe essere stata ‘assecondata’ in maniera  superficiale: inoltre i parenti temono che abbia addirittura fatto testamento a favore della clinica che aveva assistito Dj Fabo, . . 

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Foto d’Archivio Sud Libertà-( Il caso di Dj Fabo)

La Procura di Catania informa pure  di aver  ipotizzato il reato di istigazione al suicidio e disposto, a scopo cautelativo, il sequestro di un conto corrente e di un bene   immobile della donna,…

Il provvedimento, però, è stato rigettato dal Gip che ha sottolineato come la donna abbia seguito regolarmentela procedura  per la preparazione per la morte assistita..  Il giudice delle indagini preliminari ha osservato che la 47enne, “quando si è rivolta all’associazione in Svizzera, non fosse in uno stato di infermità o deficienza fisica tale da indurla ad avere compiuto la sua scelta senza averne la necessaria consapevolezza. La Procura è di parere diverso e ora vuol vederci chiaro.

 

 

 

Intercettato un barcone con 70 migranti,si dirige a Lampedusa. “Saranno rispediti a casa” afferma Salvini

Guardia Costiera (Foto d'archivio Sgattoni)

Un barcone con a bordo circa 70 migranti è stato intercettato durante la navigazione verso le coste della Sicilia. Una motovedetta della Guardia costiera di Lampedusa ha raggiunto l’imbarcazione per trasbordare i naufraghi, le operazioni sono ancora in corso. Come si apprende, la motovedetta tornerà poi a Lampedusa da dove è partita nel pomeriggio. A bordo c’è almeno una donna. “Ancora non sono arrivati – ha detto il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello – siamo in attesa di capirne di più. Questo è un porto aperto”.

La decisione di trasferire i migranti a bordo del barcone è stata presa per “velocizzare le identificazioni, individuare gli scafisti e per far scattare le procedure di espulsione”. Così affermano fonti del Viminale secondo le quali le motovedette arriveranno nell’isola in serata. A bordo del barcone ci sarebbero 53 tunisini e 17 libici.

In Italia si entra rispettando le regole. Siamo già al lavoro affinché i 90 clandestini arrivati a Lampedusa vengano rispediti a casa loro nelle prossime ore“, il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

 

BENI CULTURALI,NAPOLI: INTERVENTI ALLA BIBLIOTECA DEI GIROLAMINI -PAROLA DI MINISTRO

 

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Complesso monumentale degli Incurabili,convocazione dei rappresentanti delle istituzioni interessata il 24 aprile a Roma dopo il crollo avvenuto nella chiesa di Santa Maria del Popolo 

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 Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, intercettato a riguardo spiega: «Ai Girolamini si prevedono interventi che effettivamente potrebbero risultare invasivi e resta la preoccupazione che la Biblioteca sia off-limits per altri anni, proprio ora che sta per partire il piano di assunzioni e risorse sono in arrivo».
Chiesa dei Girolamini

«Finora si è trascurata la manutenzione e ci rendiamo conto del valore storico-artistico e culturale del nostro patrimonio solo quando abbiamo qualche problema. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità a partire da chi doveva operare una corretta manutenzione».

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 Ora tutti insieme dobbiamo capire cosa va fatto e cosa si può fare per evitare che si ripetano situazioni del genere. Auspico che, per Napoli, possa esserci una collaborazione tra istituzioni, abbiamo già avuto momenti di confronto: come per le grate al Plebiscito, sviluppare un dialogo costruttivo è nell’interesse di tutti. Ma ripeto ognuno deve fare la propria parte ed evitare imbarazzanti e indegni scaricabarile».

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Nella riunione straordinaria a Roma, il 24 aprile, si apprende , sarà convocato pure  il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, per creare un  progetto di investimento nel centro storico.Cifra stanziata:  90 milioni non ancora spesi.

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Foto d’Archivio Sud Libertà – Biblioteca dei Girolamini- e Chiesa a Napoli

GOLPE IN CORSO DELL’ESERCITO CONTRO IL PRESIDENTE DEL SUDAN, OMAR AL BASHIR

Golpe in Sudan?

Nella foto d’Archivio, il Presidente del Sudan Omar Al Bashir

Sudan in tensione:  veicoli militari , blindati ,sono entrati nel complesso che ospita il quartier generale dell’esercito e dove si trova la residenza ufficiale del presidente.        Non più in programma – la manifestazione a sostegno del presidente  a Khartoum: l’annuncio di un’imminente dichiarazione dell’esercito, arrivato attraverso la radio e la televisione di Stato,   dà credito all’ipotesi di possibile golpe contro al-Bashir.

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Nella foto d’Archivio (Sud Libertà), la Capitale del Sudan Khartum
“L’esercito sudanese farà un’importante dichiarazione”: – contro il governo del presidente salito al potere nel 1989 grazie a un colpo di Stato.

Durante le manifestazioni nel fine settimana, sette persone erano state uccise e 2.496 erano state arrestate.Secondo una comunicazione del  ministro dell’Informazione Bushara Juma’a Aror, 15 civili erano rimasti feriti, così come 42 membri delle forze di sicurezza.

L’ esercito è entrato questa mattina all’alba nella sede dell’emittente radiotelevisiva di Stato, al quinto giorno di un sit in di protesta davanti al loro quartier generale di Khartum di migliaia di persone che invocano la rinuncia del presidente Omar Al Bashir, al potere da 30 anni.

Gli organizzatori delle proteste hanno esortato tutti gli abitanti di Khartoum ad accorrere in massa davanti al quartier generale dell’esercito. “Chiediamo al nostro popolo di tutta la capitale e della regione circostante di recarsi immediatamente nell’area del sit-in e di non andarsene da lì fino alla nostra prossima comunicazione”, ha detto l’Associazione dei professionisti sudanesi (Sudan Professionist Association”, che ha organizzato le proteste. L’associazione è stata fondata 7 anni fa da circa 200 docenti universitari a sostegno di imprenditori e professionisti.

Intervento del  segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che ha  lanciato un appello in Sudan per evitare la violenza e ” invitato il governo a promuovere un dialogo inclusivo,  l’Onu è pronto a sostenere ogni sforzo per risolvere pacificamente la crisi del Paese. “Si chiede il pieno rispetto dei diritti umani, compresa la libertà di riunione, la libertà di espressione e la liberazione dei manifestanti detenuti”.

Reati on line: truffe, falsi profili, violazioni dell’identità digitale,falsi inserimenti bancari nei sistemi creditizi a Catania vertici a confronto

 

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Conferenza stampa mercoledì 10 aprile, ore 17.00, Filiale Banca d’Italia (Piazza della Repubblica)

 

 A CATANIA ISTITUZIONI A CONFRONTO SU “ECONOMIA E CYBERCRIME”

 

A cura di Banca d’Italia, Università, Confindustria, Ordini dei Commercialisti, Notai e Avvocati, con la partecipazione di Procura della Repubblica, GdF, Polizia Postale, Arbitro Bancario Finanziario e Regione Siciliana

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CATANIA – 

«L’Economia e il cybercrime: l’evoluzione del sistema dei pagamenti e la tutela dei cittadini e delle imprese»: emerge già dal titolo l’importanza sociale del convegno che si svolgerà a Catania il prossimo 11 aprile, presso il Monastero dei Benedettini. Una rilevanza sottolineata dall’entità istituzionale degli organizzatori: Banca d’Italia, Università di Catania, Confindustria, e gli Ordini professionali etnei dei Commercialisti, dei Notai e degli Avvocati; con la partecipazione di: Guardia di Finanza, Procura della Repubblica, Polizia Postale, Arbitro Bancario e Finanziario, e Regione Siciliana.

Una giornata di studio su un tema molto attuale ma ancora poco approfondito nel territorio catanese; una problematica, come quella dei crimini informatici e dei reati commessi attraverso la rete internet, che incombe nella quotidianità digitale di tutti i cittadini, con conseguenze dannose per lo sviluppo economico e sociale del Paese, dal furto on line di denaro, al falso inserimento dei clienti “morosi” delle banche e delle società finanziarie nei sistemi o registri di informazione creditizia,  alla violazione dell’identità telematica.

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Le tematiche che saranno trattate durante il convegno saranno presentate alla stampa mercoledì 10 aprile, alle 17.00, nella sede della Filiale di Catania della Banca d’Italia (Piazza della Repubblica, ingresso dal numero civico 50), nel corso di una conferenza in cui interverranno: il direttore della Filiale Gennaro Gigante, il comandante provinciale della Guardia di Finanza gen. Antonio Quintavalle Cecere, il direttore del Dipartimento universitario di Giurisprudenza Roberto Pennisi, i presidenti delle categorie professionali di CataniaAndrea Grasso (Notai), Giorgio Sangiorgio (Commercialisti) e Marco Tortorici (Avvocati), il presidente della sezione cittadina di Confindustria Antonello Biriaco.

Saranno altresì presenti alcuni relatori: Giuseppe Balestrazzi (notaio), Fabio Bernasconi (capo servizio Rapporti Istituzionali di Vigilanza Banca d’Italia), Sabina Di Giuliomaria (titolare Divisione CERTBI Servizio Pianificazione Informatica Banca d’Italia), Paola Giucca(direttore senior Servizio Supervisione Mercati e Sistema dei Pagamenti della Banca d’Italia), Marcello La Bella (Polizia di Stato, dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale”), Maria Rosaria Maugeri (presidente ABF di Palermo e docente ordinario Diritto Civile Unict), Fabio Regolo (sostituto procuratore Tribunale di Catania).

Parco dei Nebrodi: progetto di recupero per combattere le infiltrazioni mafiose nella gestione dei boschi

 

Innovazione, rilancio sociale e partecipazione collettiva

LOTTA ALLA MAFIA, “LEGALITÀ DI RAZZA” SUI NEBRODI

Il progetto di recupero ambientale  vedrà il coinvolgimento di 60 ragazzi del comune di Troina: con le donazioni acquisto di asini e cavalli in via di estinzione

CATANIA

Anni di dure battaglie, serrate indagini della magistratura, innumerevoli denunce, intimidazioni, confische e arresti. Anni di paure e di incertezze in un territorio, come quello dei Nebrodi, soggetto a continue infiltrazioni mafiose nella gestione dei boschi e dei pascoli. Di contro, anni di lotte, di coraggio e impegno costante verso la propria Terra, di amore e di partecipazione da parte di chi crede in un futuro migliore.

Sembra una storia già sentita troppe volte, eppure in questa primavera c’è qualcosa di nuovo: c’è “quel fresco profumo di libertà” – per riprendere le parole di Paolo Borsellino – capace di “smuovere” le coscienze, mobilitare l’intera comunità e irrompere in quel silenzio diffuso per parlare al cuore di tutti, partendo proprio “dal basso”.

 

È così che nasce la nuova campagna di raccolta fondi “Legalità di razza” promossa dall’Azienda Speciale Silvo Pastorale, approdata da poche ore suLaboriusa.it – la piattaforma siciliana di crowdfunding legata al mondo non profit – e già diventata virale. Un grande progetto etico, spinto dall’azione di legalità portata avanti dal Comune di Troina, che permetterà di valorizzare 4.200 ettari di boschi situati nel polmone verde dell’Isola, e sottratti alla criminalità organizzata, per fornire così alla comunità una straordinaria leva di rilancio economico-sociale nel segno della sostenibilità e della responsabilità sociale, con l’obiettivo di supportare gli imprenditori agricoli onesti e offrire un futuro diverso alle nuove generazioni.

Il progetto, presentato ai cittadini nell’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Enrico Maiorana” di Troina, dal sindaco Fabio Venezia – sotto scorta dopo aver avviato controlli antimafia per riportare la legalità nella gestione del bosco – dal presidente dell’Azienda Speciale Silvo-Pastorale Angelo Impellizzeri, dai consiglieri Giovanni Ruberto e Angelo Barbirotto (promotori della campagna di crowdfunding), prevede la creazione di un sistema di allevamento di razze in via di estinzione, la produzione ecocompatibile e la trasformazione di materiale legnoso ricavato dalla pulizia del bosco, e la realizzazione di un “Geo Resort” nel cuore dei Nebrodi destinato alla fruizione turistica della più grande area protetta della Sicilia, fornendo lavoro a oltre 60 giovani del luogo.

 

 

In particolare, il ricavato delle donazioni (25.000 euro) servirà ad acquistare 20 asini ragusani e 20 cavalli sanfratellani contribuendo a salvare queste specie in via di estinzione e ad avviare un processo di recupero ambientale nell’immenso patrimonio naturalistico dei Nebrodi, mediante laboratori didattici, attività sportive e turistiche. La generosità della #gentelaboriusa – hashtag ufficiale dei donatori – diventerà dunque simbolo di questa rinascita “dal basso” e del coraggio e della forza di chi, in questa Terra – troppo spesso vittima di contraddizioni – ci crede davvero.

 

CATANIA: Conoscere le ultime tendenze del mercato, il Fitnessday

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Sabato 25 e domenica 26 maggio dalle 9.00 alle 19.00 | Lido Jolly Coccoloba – Plaia di Catania

FITNESSDAY 2019, DOPPIO APPUNTAMENTO CON LO SPORT IN RIVA AL MARE

Oltre 150 istruttori nazionali per la manifestazione diventata punto di riferimento per gli appassionati del fitness e del benessere

Parola d’ordine “passione”. Quella che ogni anno convoglia lungo il litorale di Catania migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia, per fare il pieno di energia attraverso un evento che riunisce gli amanti del fitness in tutte le sue declinazioni. Ritorna, infatti, ilFitnessDay, la manifestazione dedicata allo sport e al wellness, che quest’anno raddoppia con una due giorni in programma sabato 25 e domenica 26 maggio – dalle 9.00 alle 19.00 – negli spazi del Lido Jolly Coccoloba, alla Plaia di Catania.

Un doppio appuntamento ricco di novità che testimonia l’interesse crescente nei confronti di una kermesse trasversale, diventata oggi punto di riferimento per il grande pubblico e per gli operatori del settore, registrando – anno dopo anno – numeri da record (dai 300 nella prima edizione nel lontano 2012 agli oltre 2000 mila visitatori nel 2018).

Un successo decretato dalle due grandi anime del FitnessDay che, edizione dopo edizione, dimostrano di saper convivere in maniera armonica: da un lato l’offerta sempre più personalizzata con un ampio ventaglio di discipline che ogni anno influenzano i trend fitness; e dall’altro la possibilità di vivere esperienze formative in compagnia dei trainers più acclamati del momento. La manifestazione vedrà la presenza di Federazioni italiane tra le più qualificate del settore: F.I.F (Federazione Italiana Fitness), Les MillesCross Cardio,Funzional MoveFunzional Training School solo per citarne alcune delle 27 aderenti.

Foto D.Bonaventura- 

«Sarà un’edizione davvero ricca e coinvolgente – spiega Carmen Di Dio, organizzatrice dell’evento FitnessDay – il nuovo format ci vedrà impegnati per un intero weekend, daremo vita a un percorso formativo di alto livello senza trascurare però il divertimento, derivante dalle tantissime attività previste a ritmo di musica».

Quest’anno gli amanti del fitness avranno modo di scoprire e testare tantissimi nuovi modi di allenarsi e scatenarsi ai piedi dell’Etna, secondo le proposte curate da 150 tra i più noti istruttori provenienti da tutta la Sicilia e da oltre 20 presenter internazionali. A disposizione dei partecipanti ci saranno 13 aree animate in contemporanea con un programma di 90 ore non-stop di attività sportive per una vera e propria maratona del benessere. Un appuntamento imperdibile per conoscere le ultime tendenze del mercato e liberare l’adrenalina con modalità diverse e attrezzi di ultima generazione.

Ma lo spettacolo del Fitness Day non si esaurisce qui: sabato 25 maggio si terrà un grande evento di danza hip hop che vedrà numerosi ballerini sfidarsi durante la contest “2 Da Beach”. Ai primi classificati, giudicati da una giuria internazionale, saranno assegnate borse di studio e premi in denaro offerti dallo sponsor ufficiale della convention Grimaldi Lines e dai main sponsor Scania, Motta SpA e Birra Castello.

Non solo, lo sport farà rima anche con integrazione e solidarietà: durante la manifestazione saranno infatti presenti i ragazzi diversamente abili dello Special Olympics Italia, che si cimenteranno in varie discipline al fine di favorire e promuovere la piena inclusione. Un progetto significativo, in collaborazione con diverse associazioni del territorio, per celebrare ancora una volta l’importanza dello sport come strumento di integrazione sociale, spostando l’attenzione dalla disabilità alla capacità, dall’isolamento al coinvolgimento.